Il follow-up del neonato pretermine: a piccoli passi verso il futuro - Associazione Culturale ...

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      Il follow-up del neonato pretermine:
      a piccoli passi verso il futuro
      Alessandra Coscia*, Paola Di Nicola**, Chiara Peila*
      *SC Neonatologia dell'Università, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino
      **SC Terapia Intensiva Neonatale, Ospedale Santa Croce e Carle, Cuneo

      Introduzione                                       tato, negli ultimi decenni, un’attenzione           (su 466.707 nati). Se l’analisi è condotta
                                                         sempre maggiore per il follow-up struttu-           in relazione alle fasce di età gestazionale
      Obiettivi del follow-up dei nati pretermine        rato dei nati a età gestazionali minori (so-        si registra: 0,3% di nati tra 22+0-27+6 set-
      Il follow-up dei neonati pretermine si po-         litamente < 30-32 settimane) da parte dei           timane; 0,6% tra 28+0-31+6, 0,8% tra 32+0-
      ne essenzialmente due obiettivi:                   neonatologi (e di altre discipline speciali-        33+6 e 5,2% tra 34+0 e 36+6.
      y clinico-assistenziale, se l’obiettivo è l’in-    stiche). Non sempre le modalità di orga-            I dati relativi ai nati a < 30 settimane EG
          dividuazione precoce nel singolo sog-          nizzazione del follow-up strutturato sono           (e/o di peso neonatale < 1500 g) sono rac-
          getto, sulla base del rischio individuale,     state in grado di integrarsi con l’assistenza       colti e analizzati dall’Italian Neonatal
          di problematiche al fine di poter avvia-       del pediatra di famiglia (bilanci di salute         Network (INN), registro aderente al Ver-
          re interventi in grado di modificare la        e interventi di cura). La mancata integra-          mont Oxford Network. L’analisi evidenzia
          storia naturale della condizione o pa-         zione può avere riflessi non secondari sul          un aumento del tasso di sopravvivenza, tra
          tologia. La raccolta delle informazioni        piano clinico-assistenziale, riducendo le           il 2000 e il 2009, dall’85,7% all’87,6%: la
          è relativa alla storia del soggetto e do-      potenzialità derivanti da una collaborazio-         riduzione della mortalità si è verificata so-
          vrebbe contemplare la descrizione della        ne nella definizione di piani assistenziali.        prattutto nelle classi di peso 501-750 g e
          presenza di fattori di rischio (con par-       Nel contempo si è verificato un potenzia-           751-1000 g.
          ticolare attenzione alla storia ostetrica),    le vuoto di follow-up (nelle due accezio-           Un importante studio sugli esiti a medio
          l’evoluzione nel tempo della condizio-         ni sopra riportate) per i nati pretermine           termine è stato condotto in Francia su
          ne clinica, le osservazioni dei familia-       che non venivano reclutati dal follow-up            5567 soggetti, nati nel 2011 a un’età ge-
          ri, ecc.;                                      strutturato. Se questo vuoto potrebbe non           stazionale compresa tra 22-34 settimane
      y di “ricerca”, quando l’interesse è rivolto       aver determinato particolari danni sul pia-         (EPIPAGE-2).
          all’intera popolazione dei nati preter-        no clinico-assistenziale (è probabile che           Lo studio evidenzia, a 2 anni di età corret-
          mine o a sottopopolazioni specifiche           i soggetti con esiti siano stati comunque           ta, un miglioramento del tasso di soprav-
          considerate globalmente a rischio. Sot-        individuati e assistiti) ha sicuramente pro-        vivenza senza disabilità maggiori (motorie
          topopolazioni che possono essere defi-         dotto una mancata informazione sul piano            o sensoriali) confrontando i dati del 2011
          nite sulla base delle diverse classi di pe-    della ricerca (vedi paucità di dati in lette-       rispetto ai nati nel 1997 (precedente studio
          so o fasce di età gestazionali o di par-       ratura). Scopo di queste note è evidenziare         EPIPAGE). Per i nati a 22-31 settimane
          ticolari condizioni (SGA, IUGR, ano-           una serie di aree in cui potrebbe svilup-           la sopravvivenza senza esiti maggiori passa
          malie congenite, ecc.). Il campo della         parsi una collaborazione tra i professioni-         dal 74,5% del 1997 all’80,5% (il migliora-
          ricerca richiede:                              sti che, a diverso titolo, assistono bambini        mento maggiore si registra per i nati a 25-
          - la raccolta di dati correnti (survey,        nati pretermine.                                    26 settimane e, in minor misura, per le età
              registri, ecc.) a fini di epidemiolo-                                                          successive) mentre per i nati a 32-34 set-
              gia descrittiva (frequenza degli esiti     Epidemiologia                                       timane il tasso passa dal 95,7% al 96,8%.
              a distanza in relazione alle caratteri-    L’analisi dell’evento nascita in Italia, at-        Non si conferma quindi il timore che un
              stiche della popolazione in studio), o     traverso i dati rilevati dal Certificato di         aumento della sopravvivenza comporti ne-
              di epidemiologia valutativa (bench-        Assistenza al Parto (CeDAP), registra nel           cessariamente una maggiore frequenza di
              marking o valutazione dell’efficacia       2016 un tasso di nati pretermine del 6,9%           esiti a distanza.
              delle cure perinatali);
          - studi ad hoc, progettati al fine di           TABELLA 1. Esiti neuroevolutivi a 2 anni di età corretta secondo le fasce di età
              validare ipotesi etiopatogenetiche o        gestazionale [fonte EPIPAGE-2, modificato]
              l’efficacia di interventi terapeutici.
                                                           Tipo di deficit
              Le informazioni raccolte dovranno                                                       Età gestazionale (settimane)
                                                          neuroevolutivo
              integrare i dati registrati corrente-
              mente.                                                                     24-26                  27-31           24-31         32-36
      L’obiettivo clinico-assistenziale è quello di                                      (n. 450)               (n. 2264)       (n. 2714)      (n. 885)
      base: a esso si può aggiungere quello di ri-       Paralisi cerebrale     totale                       6,9%      4,3%      4,6%          1,0%
      cerca, con le caratteristiche sopra esplicitate.                          grave                        0,7%      0,2%      0,3%          0,0%
      La nascita pretermine comprende un’am-
      pia fascia di età gestazionali (dalle 22+0 a                              media gravità                1,1%      0,8%      0,9%          0,0%
      36+6 settimane) e, conseguentemente, di                                   gravità lieve                5,1%      3,3%      4,6%          1,0%
      gravità e complessità clinica, nonché di           Uditivo                (sordità uni o bilaterale)   1,4%      0,6%      0,7%          0,5%
      esiti a breve, media e lunga distanza. Lo
      sviluppo delle cure perinatali ha compor-          Visivo                 (cecità uni o bilaterale)    0,7%      0,3%      0,4%          0,2%
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Nella Tabella 1 sono riportati, per lo stes-       sto aumento di esiti avversi, rispetto alla           a condurre le valutazioni nelle diverse
so studio, i dati relativi agli esiti neuroevo-    nascita a termine, sia nell’area motoria sia          aree. Nel follow-up relativo alle fasce
lutivi (motori e sensoriali) valutati al fol-      nelle aree del linguaggio e delle compe-              ad alto rischio i professionisti coinvolti
low-up a 2 anni di età.                            tenze socio-relazionali.                              possono essere: neonatologo con com-
Nella popolazione senza esiti maggiori è                                                                 petenze neuroevolutive, neuropsichia-
stato chiesto ai genitori di compilare un          Selezione dei soggetti da sottoporre                  tra infantile, fisiatra, fisioterapista, psi-
questionario (Ages and Stages Question-            al follow-up                                          cologo, psicomotricista, oculista, au-
naire, ASQ ) per valutare lo sviluppo neu-         L’approccio teorico alla valutazione dei fat-         diologo, neurochirurgo, nutrizionista,
rocomportamentale a 2 anni di età corret-          tori associati al rischio di esiti a distanza è,      pneumologo, ecc.: professionisti che
ta (la bassa frequenza di risposta, pari al        per così dire, “dinamico”: deve cioè tener            dovrebbero collaborare con il pediatra
59,2%, potrebbe comportare una sovra-              conto che sono individuabili delle fasi spe-          di famiglia. Nel caso si organizzi un
stima del dato soprattutto per le maggio-          cifiche e che gli esiti di una fase possono           follow-up dei nati a medio rischio (mo-
ri età gestazionali). Un punteggio inferio-        essere, a loro volta, i punti di partenza della       derately- o late-preterm) e lo si affidi al
re alla soglia (–2SD dalla media) si regi-         successiva. Le fasi individuabili sono due:           pediatra di famiglia (nell’ambito dei bi-
stra nelle diverse aree: abilità comunicati-       y pre/perinatale: fattori peculiari di questa         lanci di salute?) è necessario facilitare i
ve (25,3% per i nati a 22-31 settimane di              fase consistono in: età gestazionale mol-         rapporti tra il pediatra stesso e le figure
EG vs 17,8% per 32-34 settimane); deficit              to bassa (< 28 settimane), peso neonata-          sopraelencate;
maggiori della motricità (rispettivamen-               le estremamente basso (< 1000 g), ritar-       y approccio “patient e family-centered”.
te 10,6% vs 5,1%) e della motricità fine               do di crescita intrauterina (Intra Uteri-         Nel follow-up deve essere garantita la
(11,2% vs 10,5%); difficoltà nel problem               ne Growth Restriction, IUGR; o Fetal              filosofia assistenziale iniziata in TIN:
solving (11,5% vs 10,9%) e nelle relazioni             Growth Restriction, FGR) e/o nascita              bambino e famiglia hanno specifiche
personali-sociali (17,4% vs 13,3%).                    (Small for Gestational Age, SGA), sof-            risorse ed elementi di vulnerabilità, e
È necessario tener presente che il rischio             ferenza perinatale, anomalie congenite            la specificità deve essere valutata se si
di problemi comportamentali e di deficit               maggiori, infezioni perinatali;                   vuole individualizzare l’assistenza. La
cognitivi può manifestarsi in età imme-            y postnatale precoce: fattori associati a un          famiglia deve continuare a svolgere (e
diatamente prescolare e quello di disturbi             aumentato rischio sono alcune condi-              sempre di più) un ruolo attivo nella ge-
dell’apprendimento in età scolare.                     zioni patologiche sviluppatesi nel corso          stione del proprio bambino;
L’analisi degli esiti nei nati pretermine              del ricovero: Bronco Displasia Polmo-          y costruzione di una rete. Per perseguire
dopo le 31 settimane (32+0-36+6) presenta              nare (BPD), Retinopatia del Pretermine            questo principio è necessario prevede-
maggiori difficoltà, in quanto:                        (ROP), danno neurologico, Enterocolite            re quali possano essere, una volta indi-
y è minore, rispetto alla popolazione ad al-           Necrotizzante (NEC) e intestino corto.            viduata una problematica nel corso del
    to rischio, il numero di studi che indaga-     Se il follow-up ha un obiettivo clinico-as-           follow-up, i percorsi assistenziali, riabi-
    no l’associazione tra esposizioni ed esiti;    sistenziale, la decisione se reclutare il sog-        litativi e terapeutici, coinvolgendo sia i
y nella maggior parte degli studi sono in-         getto nel programma di follow-up dipende              servizi specialistici sia quelli territoria-
    sufficienti le informazioni relative alla      dalla presenza o meno di fattori di rischio           li. Nei casi che richiedano, nel tempo,
    storia ostetrica. Questo impedisce di          sopra esposti, nonché dalla storia clinica            una costante collaborazione tra diverse
    comprendere se un’aumentata frequen-           perinatale (evidenza di condizioni o pato-            figure professionali, è importante defi-
    za di esiti avversi, rispetto ai nati a ter-   logie che possono evolvere nel tempo). In             nire una figura di riferimento che af-
    mine, sia attribuibile unicamente all’età      questo ambito è necessario prevedere una              fianchi la famiglia nel coordinare il pia-
    gestazionale o debba necessariamente           dinamicità nel processo di follow-up; il ca-          no assistenziale (case manager).
    tener conto della patologia insorta in         lendario può tener conto delle tappe fon-          È necessario definire a priori strumenti di
    epoca fetale (nella metà dei casi il parto     damentali, ma la frequenza dei controlli,          raccolta ed eventuale elaborazione dei dati
    dei nati late-preterm avviene con indu-        la fine del follow-up o l’eventuale possi-         (Box 1).
    zione del travaglio o parto cesareo elet-      bilità di reclutamento in epoche successi-
    tivo per condizioni materne e/o fetali).       ve sono determinate dall’evoluzione della          La valutazione della crescita
    In particolare sarebbe importante ana-         storia clinica (Box 1).
    lizzare la sottopopolazione dei nati la        Se viceversa il follow-up ha una finalità di       Lo sviluppo auxologico nel neonato
    cui storia evidenzia una restrizione di        ricerca, è necessario definire delle popo-         pretermine
    crescita fetale essendo questa una delle       lazioni secondo un ipotetico grado di ri-          Negli ultimi decenni è aumentata l’eviden-
    principali ragioni nella decisione di an-      schio. Come già precedentemente esposto,           za epidemiologica che la crescita e quindi
    ticipare la data del parto;                    il programma di follow-up previsto dal             anche la nutrizione dei neonati pretermine
y in alcuni casi l’analisi è condotta non          VON e attuato (secondo le raccomanda-              può avere un impatto sia sul loro esito neu-
    distinguendo la popolazione dei mod-           zioni della Società Italiana di Neonatolo-         roevolutivo sia sullo sviluppo di patologie
    erately-preterm (32+0-33+6 settimane           gia) nella maggior parte delle Terapie In-         in età adulta. È pertanto fondamentale che
    EG) dai late-preterm (34+0-36+6); que-         tensive Neonatali (TIN) italiane è rivolto         il follow-up del nato pretermine (in parti-
    sta modalità potrebbe comportare una           ai prematuri con EG < 30 settimane e/o             colare se VLBW) comprenda un’adeguata
    sovrastima del rischio per i nati delle        PN ≤ 1500 grammi (Box 1).                          valutazione della crescita.
    età gestazionali maggiori (35-36 set-                                                             Dai principali studi osservazionali sappia-
    timane). Da sottolineare il ridotto nu-        La Metodologia                                     mo che il neonato VLBW (e/o ≤ 32 set-
    mero di studi che indagano gli esiti nei       Qualunque sia l’obiettivo (clinico assisten-       timane) è a rischio di bassa statura a di-
    moderately-preterm.                            ziale o di ricerca), il follow-up richiede l’a-    stanza.
Stante questi limiti, diversi autori sugge-        dozione dei seguenti principi:                     I dati desunti dallo studio EPIPAGE,
riscono un’associazione tra nascita > 31           y multidisciplinarietà. È fondamentale             condotto in Francia su 1417 nati < 33 set-
settimane di età gestazionale e un mode-              individuare le figure di riferimento atte       timane, riportano un’incidenza di statura
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      al di sotto di –2 Standard Deviation Score         TABELLA 2.    Rapporto tra crescita in altezza a 2 e 5 anni
      (SDS) dell’8,3% a 2 anni (5,9% a 5 anni), e        in nati ≤ 32 settimane di EG [Fonte EPIPAGE, modificato]
      tra –2 e –1 SDS del 19,4% a 2 anni (21,2%          ALTEZZA A 2 ANNI          ALTEZZA A 5 ANNI
      a 5 anni). Tali percentuali sono sostanzial-
                                                                                       < –2 SDS           Tra –2 e –1 SDS              > –1 SDS
      mente sovrapponibili a quelli di altri studi
      epidemiologici.                                           < –2 SDS                46,6%                  39,2%                     14,2%
      Nello stesso studio viene riportato un trend          Tra –2 e –1SDS                9%                   55,2%                     35,8%
      in miglioramento dell’esito auxologico in età
                                                                ≥ –1 SDS                 0,5%                  10,1%                     89,4%
      prescolare fra i VLBW nati negli anni Ot-
      tanta e quelli nati alla fine degli anni Novan-
      ta (incidenza di bassa statura a 5 anni rispet-    TABELLA 3.  Crescita in altezza a 2 e 5 anni in nati SGA versus nati AGA
      tivamente 15% e 5% circa), grazie al miglio-       [Fonte EPIPAGE, modificato]
      ramento delle pratiche assistenziali perina-       Status alla nascita                ALTEZZA A 2 ANNI                 ALTEZZA A 5 ANNI
      tali, strategie nutrizionali comprese.
                                                                                          < –2 SDS tra –2 e –1 SDS          < –2 SDS tra –2 e –1 SDS
      Le informazioni relative al rischio auxolo-
      gico nei nati late-preterm sono più scarse.        AGA (peso o lungh > –2 SDS)        7,5%           19%               5,3%            13,6%
      Uno studio, condotto in Giappone, evi-             SGA (peso o lungh ≤ –2 SDS)            28         24%               28%              32%
      denzia che a 3 anni la frequenza di bas-
      sa statura (-2 SDS) nei late preterm (5,2%
      sulla popolazione in studio) è superiore             ferenza addominale fetale (e quindi del      distanza e a un aumentato rischio di esiti
      (2,9%a quella registrata nei nati a termine          peso), anche delle altre variabili antro-    neuroevolutivi a distanza.
      (1,7% a 37-38 settimane EG, 1,2% a 39-               pometriche (lunghezza e soprattutto
      41). Tra i soggetti late preterm la frequen-         circonferenza cranica), il che comporta      La fase del “catch up growth”
      za di bassa statura nei nati SGA è netta-            un maggior rischio auxologico e neuro-       Dopo l’iniziale deficit di crescita, i nati
      mente superiore a quella registrata nei nati         evolutivo a distanza.                        pretermine mostrano una tendenza al re-
      AGA (9,4% vs 2,2%).                               I soggetti SGA alla nascita, intesi come di     cupero (cosiddetto “catch up growth”) in
      Per comprendere quali fattori possano es-         peso o lunghezza ≤ -2 SDS, hanno un’in-         peso, lunghezza e circonferenza cranica,
      sere d’aiuto nel predire l’esito auxologico       cidenza di altezza ≤ -2 SDS sia a 2 che a       che inizia generalmente precocemente nei
      del nato pretermine, come per la valuta-          5 anni del 28%, rispetto a quelli definiti      primi mesi di vita e che spesso si comple-
      zione del rischio di altri esiti è necessario     AGA il cui rischio è del 7.5 e 5.3%, rispet-    ta entro i due anni di vita, ma, in alcuni
      considerare le seguenti fasi.                     tivamente a 2 e 5 anni.                         soggetti, anche più tardivamente nel corso
                                                                                                        dell’infanzia. Nella popolazione dei nati
      La fase prenatale                                 La fase postnatale precoce                      moderately-preterm o late-preterm il “re-
      Al momento della nascita il nato preter-          La fase postnatale precoce, coincidente         cupero” è meno difficoltoso.
      mine può già presentare alcune caratteri-         con il periodo di ricovero in TIN, è ca-        Anche ammesso che un bambino preter-
      stiche che possono condizionare il suo fu-        ratterizzata, nel neonato VLBW, dal co-         mine abbia un EUGR a 40 settimane post-
      turo auxologico. I fattori di rischio indi-       siddetto EUGR (Extra Uterine Growth             mestruali, se i suoi parametri non scendono
      viduati nei vari studi epidemiologici sono:       Restriction), definito come un deficit di       sotto –1 SDS a 2-3 mesi di età corretta, lo
      y la gravità della prematurità: il rischio è      crescita postnatale, cioè una “perdita di       sviluppo può essere migliore di quello i cui
          maggiore per le fasce di età gestaziona-      centili” (peso, e/o lunghezza, e/o circon-      parametri sono al di sotto di tale valore.
          le più bassa (< 29 settimane);                ferenza cranica) dalla nascita al momento       Indubbiamente una bassa statura a 2 an-
      y la restrizione della crescita fetale (IU-       della dimissione (o a 36 o a 40 settimane       ni predispone a una bassa statura anche a
          GR). In molti studi l’essere SGA al-          di età postmestruale).                          5 anni, ma il pattern di crescita fra 2 e 5
          la nascita viene considerato come un          Gli studi riportano dati di incidenza di        anni è ancora estremamente variabile: in
          “proxy” della restrizione di crescita fe-     EUGR molto variabile da centro a centro:        questo lasso temporale esistono gruppi di
          tale; tuttavia i termini SGA e IUGR           tale variabilità è il riflesso della diversa    bambini che recuperano ancora, ma an-
          esprimono due concetti diversi, neo-          composizione delle popolazioni in esame         che soggetti che fanno il percorso opposto
          natale il primo, fetale il secondo. Un        (es. frequenza di SGA alla nascita), delle      (Tabella 2).
          grande equivoco presente nella mag-           diverse carte antropometriche utilizzate e      AGA e SGA alla nascita tendono ad ave-
          gior parte della letteratura è infatti il     delle differenti strategie nutrizionali.        re un diverso catch up growth: i soggetti
          presupposto che tutti i piccoli per età       L’incidenza maggiore di EUGR si riscon-         AGA alla nascita hanno un maggior recu-
          gestazionale (SGA) abbiano una restri-        tra nei neonati con IUGR o SGA e nel-           pero sia tra la nascita e i 2 anni, sia tra i 2 e
          zione della crescita intrauterina (IU-        le età gestazionali più basse; nei nati < 29    i 5 anni (Tabella 3).
          GR), ma i neonati SGA sono in real-           settimane viene riportata un’incidenza
          tà un gruppo eterogeneo, comprenden-          globale del 79%. Nella popolazione mod-         L’associazione crescita-outcome
          te sia soggetti sani costituzionalmente       erately-preterm o late-preterm l’impatto        neuroevolutivo
          piccoli, sia soggetti che non sono riu-       dell’EUGR è minore.                             Un ampio studio multicentrico ha dimo-
          sciti a raggiungere il loro potenziale ge-    La morbosità neonatale influenza pesan-         strato che un maggior recupero in termini
          netico di crescita, a causa di una noxa       temente l’incidenza di EUGR: vengono            di peso e lunghezza tra l’età del termine
          patogena (i veri IUGR);                       riportati come fattori di rischio associati:    e i 4 mesi è positivamente, ma modesta-
      y la precocità e il grado di gravità della        la displasia broncopolmonare e l’utilizzo       mente, correlato all’esito neuroevolutivo a
          restrizione di crescita fetale. Se la re-     di steroidi, l’enterocolite necrotizzante, la   18 mesi. Un successivo aumento in peso a
          strizione è precoce e severa porta al         sepsi tardiva. A sua volta l’EUGR è asso-       scapito della lunghezza non apporta ulte-
          coinvolgimento, oltre che della circon-       ciata a un rilevante rischio auxologico a       riori benefici.
Quaderni acp www.quaderniacp.it                                                                                                      FAD       247

Ai fini dell’esito neuroevolutivo è fonda-      (prima dei 12-18 mesi di età corretta) non      A oggi, le carte antropometriche dispo-
mentale considerare il catch up growth          aumenta il rischio metabolico e cardiova-       nibili nella pratica clinica sono: carte fe-
della circonferenza cranica: una scarsa         scolare a distanza, mentre maggior cautela      tali, carte neonatali, carte di crescita po-
crescita è associata a un aumentata preva-      va posta nelle età successive.                  stnatale per nati a termine, carte longi-
lenza di impairment motorio e cognitivo a       Il catch up growth precoce in neonati mol-      tudinali specifiche per nati pretermine.
3 e 8 anni e a valori di QI inferiori in età    to pretermine è associata a una percentua-      L’ultimo approccio (carte longitudinali
adulta.                                         le inferiore di grasso corporeo ed è quin-      specifiche per nati pretermine) è quello
Esistono meno conoscenze sull’effetto           di probabile che sia benefica in termini di     teoricamente valido, ma in letteratura
della crescita postnatale e sullo sviluppo      esito neurologico e non dannosa in termini      e nella pratica clinica non esiste, per il
psicomotorio. Gli scores nella scala Bayley     di conseguenze metaboliche in età adulta.       momento, una carta reference che rispon-
a 2 anni sarebbero maggiormente correla-        Al contrario, una rapida crescita del peso      da ai criteri ideali.
ti con la crescita postnatale piuttosto che     che si verifichi più tardi durante l’infanzia   Si è recentemente concluso invece un pro-
con il grado di IUGR alla nascita. I bam-       potrebbe avere un impatto negativo sulla        getto internazionale multicentrico per
bini SGA con peso < 10° percentile a 2 an-      salute in età adulta (diabete, malattie car-    la costruzione di uno standard prescrit-
ni hanno un minor PDI (Psicomotor De-           diovascolari, ipertensione).                    tivo per la valutazione della crescita po-
velopmental Index) rispetto a quelli che                                                        stnatale del nato pretermine (INTER-
presentano un catch up growth, mentre i         Il “piano assistenziale auxologico”             GROWTH-21st).
bambini AGA con catch down growth a             del nato VLBW                                   Nella pratica clinica si possono seguire
2 anni avevano minori MDI (Mental De-           Sulla base dei dati di letteratura sopra ci-    due diversi approcci:
velopmental Index) e PDI, oltre che una         tati, risulta evidente che il follow-up auxo-   1 se si segue l’approccio del reference (sce-
paralisi cerebrale di grado più severo.         logico prevede un accompagnamento nel              gliere una carta che descriva la crescita
Esiti neuroevolutivi sfavorevoli e deficit di   tempo del singolo bambino e della sua fa-          quale “realmente è”) si possono utiliz-
crescita postnatale possono essere inter-       miglia, ricalibrando la valutazione del ri-        zare:
pretati come fenomeni che probabilmen-          schio (e quindi la comunicazione alla fa-          - dalla nascita all’equivalente del termi-
te condividono comuni fattori nutrizionali      miglia) nel corso delle diverse tappe del              ne di gestazione (40 settimane): carte
e non nutrizionali. Sebbene questi feno-        follow-up stesso.                                      antropometriche neonatali italia-
meni non possano essere completamente           Considerando i fattori di predittivi di bas-           ne INeS (Italian Neonatal Study)
corretti utilizzando solo interventi nutri-     sa statura (Box 2) e collocandoli nel ca-              [www.inescharts.com];
zionali, i soli fattori di rischio perinatale   lendario dei controlli, potremmo schema-           - dal termine (40 settimane) in poi: car-
e le complicanze neonatali non spiegano         tizzare fattori predittivi/segni d’allarme e           te CDC 2002 dal termine a 2 anni
completamente l’esito sfavorevole. In ef-       azioni (Box 3).                                        [www.cdc.gov/Growthcharts], o in
fetti, le evidenze più recenti mostrano che     L’obiettivo è quello di individuare, alla fi-          alternativa carte CDC 2002 dal ter-
attenti interventi nutrizionali, in termini     ne del percorso di follow-up, i bambini da             mine a 2 anni e successivamente car-
di apporto proteico e di rapporto proteine/     inviare a consulenza auxoendocrinologica,              te italiane SIEDP 2006 dai 2 ai 20
energia, possono avere un effetto positivo      nell’eventualità di esplorare l’indicazione            anni) [www.siedp.it];
sullo sviluppo neurologico. Particolare at-     all’uso del GH: è opportuno inviare al-         2 se si segue l’approccio dello standard
tenzione deve essere prestata alla qualità      lo specialista, quindi, i soggetti che ai 3        (scegliere una carta che descriva la cre-
della crescita: infatti la normale crescita     anni di età corretta hanno un’altezza < 3°         scita quale “dovrebbe essere”) si posso-
e la regolare differenziazione degli organi     percentile, o, ancor più precisamente < –2         no utilizzare:
sono influenzate più dalla massa magra e        SDS.                                               - dalle 2 settimane di vita ai 6 me-
dalla crescita lineare che dalla crescita del                                                          si di età corretta: postnatal growth
peso o della massa grassa. Inoltre, recenti     Le carte antropometriche                               standards for preterm infants, Inter-
evidenze suggeriscono un’associazione po-       La corretta valutazione della crescita po-             growth21 [https://intergrowth21.
sitiva tra crescita in termini di massa ma-     stnatale dei nati pretermine è di primaria             tghn.org];
gra, ma non di massa grassa, e migliore         importanza, sebbene la definizione della           - dai 6 mesi di età corretta ai 5 anni:
sviluppo neurologico nell’infanzia.             loro crescita ottimale sia ancora oggetto di           carte WHO da 0 a 5 anni [www.
                                                controversie. Nel monitoraggio della cre-              who.int/child growth/publications].
L’associazione crescita-rischio metabolico      scita del pretermine nella pratica clinica,     Il posizionamento dei valori assoluti delle
e cardiovascolare                               si possono individuare due momenti: dalla       misure antropometriche su una carta di ri-
Se, da un lato, un miglior esito auxologi-      nascita all’età equivalente al termine e do-    ferimento o l’inserimento in sistemi infor-
co è stato correlato con un miglior esito       po l’età equivalente al termine.                matizzati porta alla trasformazione di tali
neuroevolutivo, dall’altro è stato espresso     Le carte antropometriche si suddividono         valori in percentili e in standard deviation
il dubbio che una rapida crescita duran-        sostanzialmente in due grandi categorie:        score (SDS) o z-score. Entrambi rappre-
te l’infanzia potesse essere associata allo     carte standard, che descrivono “come la         sentano lo stesso concetto espresso in mo-
sviluppo di insulino-resistenza e sindro-       crescita dovrebbe essere” e carte reference,    dalità differente:
me metabolica (obesità, diabete di tipo 2,      che descrivono “come la crescita effettiva-     y il percentile: una misura al 10° percen-
ipertensione, malattia cardiovascolare).        mente è”. Di fatto, le carte standard sono         tile significa che il 10% dei valori di
Un’ampia revisione di letteratura condotta      costruite su una popolazione ideale, costi-        quella variabile sono al di sotto o ugua-
da Lapillonne e Griffin ha analizzato i dati    tuita da bambini sani che vivono in condi-         li a quel valore);
relativi agli effetti di IUGR, crescita po-     zioni favorevoli al raggiungimento del loro     y     lo SDS è un numero puro che indica di
stnatale e nutrizione postnatale sullo svi-     pieno potenziale genetico di crescita. Al          quanto un valore è lontano (in positi-
luppo di patologia metabolica e cardiova-       contrario, le carte reference si basano su di      vo o in negativo) dalla propria media,
scolare in età adulta, giungendo alla con-      una popolazione mista, da cui sono esclusi         sempre nella stessa popolazione di ri-
clusione che la crescita postnatale precoce     solo i casi francamente patologici.                ferimento.
248    FAD                                                                                                Quaderni acp www.quaderniacp.it 

      L’utilizzo preferenziale del percentile o        arricchite, una migliore crescita in conte-       Per valutare gli indicatori di qualità del-
      dello SDS nella valutazione di una varia-        nuto minerale osseo o in massa magra.             le cure nel follow-up, un panel di esperti
      bile antropometrica è discrezionale. È tut-                                                        degli stessi network ha definito le aree e i
      tavia consigliabile:                             Valutazioni neuroevolutive                        tempi delle valutazioni.
      y utilizzare il percentile: nella comunica-                                                        In Italia, come altrove, esiste notevole ete-
         zione ai genitori e quando si vogliono        Obiettivi della valutazione neuroevolutiva        rogeneità nella scelta degli strumenti neu-
         confrontare carte relative a popolazioni      L’esame neurologico è parte fondamenta-           rologici, per lo scarso confronto tra i centri
         differenti;                                   le della qualità delle cure nei programmi         ma anche per la scarsa evidenza scientifica
      y utilizzare lo SDS: nella lettura degli         di follow-up. Ha l’obiettivo di identifica-       negli “indicatori” di qualità delle cure nel
         studi, in campo di ricerca e in contesti      re e definire tempestivamente le anomalie         follow-up.
         clinici particolari (es. indicazioni all’u-   maggiori, consentendo di mettere in at-           Anche le figure professionali che pratica-
         so del GH).                                   to gli interventi precoci necessari, guida-       no l’esame neurologico variano nei diversi
      In ogni caso, può essere utile far riferi-       re l’operatore nel comunicare la diagnosi,        Paesi europei e nordamericani (neurope-
      mento al seguente schema di corrispon-           nell’orientare il sostegno ai genitori, nel       diatra, pediatra, pediatra dello sviluppo,
      denza fra i valori di percentile e SDS:          programmare l’invio ai servizi territoriali       neurologo, fisiatra, terapista occupazio-
      y 3° percentile SDS: -1,88                       per i bambini con rischio di disabilità o di-     nale, fisioterapista, infermiere esperto di
      y 10° percentile SDS: -1,28                      sordini dello sviluppo, condividendo con il       intervento precoce, psicologo, ricercato-
      y 25° percentile SDS: -0,67                      pediatra di famiglia i problemi incontrati e      re). Sicuramente la valutazione dello svi-
      y 50° percentile SDS : 0                         le soluzioni possibili.                           luppo psicomotorio del bambino preter-
      y 75° percentile SDS: +0,67                      Obiettivo ulteriore, a partire dai 12 mesi, è     mine necessita di pratica ed esperienza,
      y 90° percentile SDS: +1,28                      quello di identificare gli esiti minori e ap-     meglio nel contesto di specifici training
      y 97° percentile SDS: +1,88                      profondire l’evoluzione motoria, neuropsi-        formativi sulle metodiche che si intende
                                                       cologica e comportamentale del pretermine.        utilizzare.
      Obiettivi nutrizionali                           Infine, per i bambini che hanno sviluppa-
      Gli obiettivi nutrizionali per i neonati pre-    to paralisi cerebrale o disabilità maggiori,      Cosa valutare?
      termine dovrebbero essere quelli di pro-         il team neuroriabilitativo ha il compito di       La letteratura distingue disabilità mag-
      muovere l’alimentazione con latte materno,       verificare gli interventi terapeutici, fornire    giori (major impairment) e minori (minor
      minimizzare i deficit nutrizionali, affronta-    indicazioni ai genitori riguardanti la pre-       dysfunction).
      re prontamente i deficit quando identificati     venzione dei disordini muscoloscheletrici,        Disabilità maggiori:
      ed evitare d’altro canto di nutrire eccessi-     condividendo con i servizi territoriali le        y paralisi cerebrale moderata o severa con
      vamente o promuovere l’accelerazione della       indicazioni su ausili, autonomia e protesi.          GMFCS ≥ 2 (Gross motor function
      crescita postnatale oltre il normale per l’età                                                        classification system);
      postconcezionale. Poiché lo stato nutrizio-      Indicatori di Neurodevelopmental                  y score cognitivi alla Bayley III < 70 e
      nale dei neonati prematuri varia notevol-        Follow-Up Care nel nato pretermine                   GMFCS ≥ 2;
      mente, la creazione di piani di alimentazio-     La valutazione dello sviluppo neuromoto-          y visione con deficit < 1/10 bilaterale;
      ne personalizzati è l’approccio migliore.        rio, sensoriale, cognitivo e comportamen-         y deficit uditivo permanente che non per-
      Al momento della dimissione, se un na-           tale nel pretermine appare di complessità            mette al bambino di comprendere le di-
      to pretermine VLBW è alimentato con il           crescente. La stretta relazione tra comor-           rezioni dei messaggi verbali e comuni-
      latte materno, non ci sono motivi per non        bidità nutrizionali, respiratorie e neuroe-          care nonostante protesi o impianto co-
      continuare anche dopo, rispettando i se-         volutive nel grave pretermine rende spesso           cleare.
      guenti requisiti:                                difficile discernere quanto sia neurologico       Disabilità minori:
      y capacità di assumere autonomamente             e quanto sia il risultato degli altri fattori e   y disturbi della sfera motoria e postu-
          almeno 180 ml/kg/die di latte;               delle loro interazioni.                              rale: goffaggine, problemi di coordi-
      y velocità di crescita nella norma per l’età.    La prognosi e l’evoluzione dei segni cli-            nazione, problemi organizzativi del
      I neonati che pesano meno del previsto per       nici, ma anche i percorsi di resilienza del          movimento e del gesto, ma anche ano-
      la loro epoca postconcezionale sono quelli a     bambino e dei genitori risultano non sem-            malie posturali e morfologiche a livel-
      maggior rischio di deficit di crescita a lun-    pre facili da definire, tanto più quanto più         lo del torace, della colonna vertebrale,
      go termine e richiedono quindi un’atten-         basse le età gestazionali.                           degli arti inferiori e del piede, plagio-
      zione particolare. Dovrebbe essere sem-          Per tali motivi i grandi Network di fol-             cefalia;
      pre promosso l’utilizzo di latte materno,        low-up, American Academy of Pediatrics            y difficoltà di apprendimento: difficoltà
      eventualmente fortificato. Se un bambino         (AAP), National Institute of Child Health            di apprendimento, di organizzazione
      assume latte artificiale, dovrebbero essere      and Human Development (NICHHD),                      visuo-spaziale e percettiva;
      utilizzata una formula pretermine o una          Vermont Oxford Network (VON) prefe-               y disturbi del comportamento: disturbi di
      speciale formula postdimissione che con-         riscono esprimersi in termini di “compre-            regolazione e disordini della sfera toni-
      tiene più proteine, minerali, oligoelementi      hensive neurodevelopmental assessment”               co-emozionale, iperattività o inibizione;
      e LCPUFA rispetto alla formula a termine         che, in relazione alle problematiche speci-       y patologie delle funzioni adattive: di-
      standard, fino almeno al raggiungimento          fiche per ogni bambino, include sia l’esa-           sturbi del ritmo sonno-veglia, dell’ali-
      di 40 settimane postconcezionali (52 setti-      me neurologico standard sia la valutazio-            mentazione e del controllo sfinterico.
      mane secondo altri autori).                      ne della funzione motoria, dello sviluppo
      Alcuni studi, affrontando gli aspetti qua-       cognitivo, del linguaggio e del comporta-         Considerazioni sugli strumenti
      litativi del processo di crescita, pur non       mento, la somministrazione di questiona-          Secondo B. Vohr, la valutazione neurolo-
      trovando differenze significative in termi-      ri per i genitori, oltre all’esecuzione della     gica deve valutare e integrare: stati di co-
      ni quantitativi (g/kg/die o cm/settimana)        RMN, dell’EEG, le indagini biochimiche,           scienza, aspetti socio comportamentali,
      hanno evidenziato, a favore delle formule        genetiche, ecc.                                   tappe di sviluppo, funzioni e deve tenere
Quaderni acp www.quaderniacp.it                                                                                                                          FAD       249

conto delle comorbidità (es. respiratori,              nel prematuro, deve pertanto rispondere a                y prestare particolare attenzione ai cri-
nutrizionale, ecc).                                    diverse esigenze:                                          teri di normalità, tenendo conto che la
La valutazione neurologica classica, che in-           y integrare il punto di vista neurologico                  maggior parte dei nostri piccoli pazien-
daga la struttura alla ricerca della lesione,             e funzionale;                                           ti è normale;
quando la lesione non è ancora visibile, o             y definire il grado di compromissione per                y includere classificazioni, essenziali per
quando le anomalie non riguardano solo il                 pianificare tempestivamente l’interven-                 stratificare popolazioni nei protocolli
sistema nervoso centrale (SNC), non sempre                to (quantità, tipo e intensità);                        di ricerca.
è sufficiente a fornire un giudizio prognosti-         y utilizzare item dinamici a migliore va-
co, soprattutto nelle forme meno gravi di pa-             lenza prognostica;                                    * alessandra.coscia@unito.it
ralisi cerebrale e nelle anomalie minori.              y considerare le funzioni per restituire ai
L’esame neurologico o neurofunzionale,                    genitori un quadro prognostico globale;               La bibliografia è consultabile online.

 BOX 1.       La raccolta dati
                                      L’obiettivo è quello di registrare i dati necessari a comprendere l’evoluzione della storia clinica del singolo soggetto.
                                      È necessario che siano garantite alcune caratteristiche:
                                      - le informazioni devono essere esaustive;
 Obiettivo
                                      - è necessario che sia registrata sia l’osservazione del professionista (esame clinico, esami strumentali o di labora-
 CLINICO-ASSISTENZIALE
                                         torio) sia la soggettività dei genitori;
                                      - è necessario prevedere sia l’esplicitazione della valutazione e programma (ai singoli controlli) sia le modalità con cui
                                         registrare i contributi dei diversi professionisti.
                                      L’obiettivo è quello di registrare i dati necessari a comprendere le caratteristiche della comunità dei soggetti (popo-
                                      lazione a rischio).
                                      È necessario che siano garantite alcune caratteristiche:
                                      - le informazioni devono essere sintetiche: devono costituire degli indicatori relativi a fattori di esposizione (rischio)
 Obiettivo                               ed esiti. Necessario porre attenzione alla definizione di indicatori relativi alla storia ostetrica;
 RICERCA                              - la popolazione bersaglio deve essere definita a priori. È opportuno utilizzare categorie già esistenti a livello interna-
                                         zionale (raggruppamenti per età gestazionale o classi di peso);
                                      - la definizione del software dovrebbe garantire controlli interni sulla coerenza dei dati immessi;
                                      - prevedere un’elaborazione almeno annuale dei dati e la discussione degli stessi con tutti i professionisti coinvolti
                                         (utile anche riunione congiunta con gli ostetrici).

 BOX 2.       Fattori di rischio di bassa statura a 5 anni nei VLBW
                                                   - Altezza materna < 160 cm
            Genetici
                                                   - Target genetico
                                                   - Età gestazionale < 29 settimane
            Perinatali                             - Peso e lunghezza alla nascita < –2 SDS
  Fattori

                                                   - Morbosità neonatale (BPD, steroidi postnatali, NEC, sepsi tardive)
                                                   -   Gravità dell’EUGR
            Pattern di                             -   Lunghezza a 3 mesi EC < –2 SDSS
            crescita Postnatale                    -   Altezza e peso a 1 anno EC < –2 SDS
                                                   -   Peso e/o altezza fra la nascita e i 2 anni ridotti fino a valori < –2 SDS

 BOX 3.       Il piano assistenziale auxologico
            Tempi                    Fattori predittivi/segni d’allarme                                                    Azione
                            Età gestazionale < 29 settimane                                 Valutazione dei dati fetali (gravità e durata IUGR)
 Alla nascita
                            Peso e lunghezza < –2 SDS                                       Cura della nutrizione durante il ricovero
                            Morbosità neonatale (BPD, steroidi postnatali, NEC, sepsi Valutazione dei dati di morbosità neonatale
 40 settimane               tardive)                                                  Valutazione del pattern di crescita postnatale precoce
                            Gravità dell’EUGR                                         Cura della nutrizione nel periodo postdimissione
                            Lunghezza < –2 SDS                                              Iniziale comunicazione del rischio auxologico alla famiglia, pur fa-
 3 mesi EC
                            Mancato aumento SDS per la circonferenza cranica                cendo riferimento alla possibilità di catch up growth tardivo
                                                                                       Calcolo target genetico:
                                                                                       - maschi (altezza padre + altezza madre +13)/2
                            Bassi valori di SDS per lunghezza e peso (soprattutto lun-
                                                                                       - femmine (altezza padre + altezza madre –13)/2
 1 anno EC                  ghezza < 3° percentile)
                                                                                       - range ±5 cm
                            Target genetico sfavorevole (altezza materna < 160 cm)
                                                                                       Ricalibrare il rischio sulla base dell’altezza raggiunta e del target
                                                                                       genetico
                            Altezza < –2 SDS
                                                                                             Ricalcolare target genetico
 2-3 anni EC                Peso e/o altezza fra la nascita e i 2 anni ridotti fino a valori
                                                                                             Valutare l’opportunità di consulenza auxoendocrinologica
                            < –2 SDS
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