Psicosi e ansia in età evolutiva - Maddalena Duca, NPI Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria a.a. 2017/18

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Psicosi e ansia in età evolutiva - Maddalena Duca, NPI Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria a.a. 2017/18
Psicosi e ansia in età evolutiva
Maddalena Duca, NPI
Corso di Laurea di Scienze della
Formazione Primaria a.a. 2017/18
Psicosi e ansia in età evolutiva - Maddalena Duca, NPI Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria a.a. 2017/18
PSICOSI VS NEVROSI

• Nelle psicosi, diversamente dalle nevrosi, è
  presente un’alterazione dell’esame di realtà.

• In età evolutiva vi è una plasticità (variabilità)
  maggiore rispetto adulto.
PSICOSI: definizione
• La malattia psicotica è caratterizzata da
  significativi cambiamenti nella personalità,
  alterazioni del funzionamento mentale, e un
  distorto o non esistente senso di realtà. Sono
  pertanto disturbi che comportano la perdita di
  rapporto con la realtà.
Psicosi
• Insieme di quadri clinici caratterizzati da
  evoluzione cronica, deterioramento della
  personalità, sintomi psicotici (deliri,
  allucinazioni, catatonia, disordini ideativi)
  almeno in alcune fasi del decorso.

• L’esordio è in genere in età giovanile.
Schizofrenia in adolescenza
• In adolescenza possono riscontrarsi sia un
  fisiologico ritiro o un’interpretazione incoerente
  della realtà, come pure può esordire la
  schizofrenia.

• Pertanto la valutazione clinica e la successiva
  diagnosi devono essere fatte con estrema
  attenzione.
Sintomi caratteristici delle psicosi
Cambiamento persistente nelle funzioni
 psicosociali: deterioramento nello studio o nel lavoro,
 mancanza di interesse nella socializzazione, perdita di
 energia e di motivazione.
Cambiamenti comportamentali: disturbi del sonno
 e dell’appetito.
Cambiamenti emozionali e altre esperienze
 soggettive: depressione, ansia, tensione, irritabilità,
 rabbia, frequenti variazioni dell’umore, percezione che le
 cose cambiate o il vissuto che i pensieri sino accelerati o
 rallentati.
Cambiamenti cognitivi: disturbi di memoria, di
 concentrazione, sospettosità e insorgenza di convizioni
 inusuali.
Psicosi: Sintomi positivi
Poi emergono chiaramente i sintomi positivi
 psicotici:
confusione delle funzioni cognitive,
deliri (false convinzioni ideative, che crede
 reali); di persecuzione, di grandiosità, di gelosia,
 erotomanico, somatico, misto.
allucinazioni (vede, sente o odora cose che
 non esistono),
illusioni (parte da un dato reale ma lo
 percepisce differentemente).
Psicosi: sintomi negativi
• Ritiro sociale, perdita di interesse per le
  relazioni e di motivazione, fino all’estrema
  catatonia. Appiattimento affettivo. Povertà di
  linguaggio o alogia. Perdita di desiderio o abulia.

• La prevalenza di sintomi negativi è tipica delle
  forme a prognosi peggiore e delle schizofrenie
  cronicizzate.
Vari tipi di psicosi
1. Psicosi provocata da droghe (assunzione o
   sospensione)
2. Psicosi organica (encefaliti, AIDS, tumori cerebrali o
   metastasi)
3. Psicosi reattiva di breve durata, dopo un trauma
   emotivo grave come la morte di un familiare.
4. Schizofrenia (durata oltre 6 mesi)
5. Disturbo schizofreniforme (da 1 mese a 6 mesi)
6. Disturbo psicotico breve (da 1 giorno a 1 mese)
Varianti ad esordio precoce
La schizofrenia ha due varianti ad esordio
 precoce:

1- Very early onset: esordio prima dei 12 anni
  (VEOS)

2- Early onset: prima dei 17 anni (EOS).
La prognosi in questo caso è più severa.
Esordio psicotico o crisi adolescenziale?
Elementi clinici: Deve tenere dei criteri
 diagnostici, del colloquio clinico e di test per
 pensare ad un esordio schizofrenico (K-SADS;
 Rorschach).

Funzionamento mentale: è compromesso
 nell’esordio schizofrenico sia nella quotidianità,
 sia nel contesto scolastico o lavorativo.

Precedenti anamnestici: Familiarità per
 patologie psichiatriche.
Trattamento
E’ essenziale che l’intervento avvenga nelle fasi
 precoci del disturbo, per evitare che si
 organizzino disabilità croniche e invalidanti.
 L’intervento prevede:

1- Trattamento farmacologico
2-Azione istituzionale
3-Psicoterapia individuale e familiare.
Caso clinico
• Marco, 14 anni, progressivo ritiro sociale e marcato calo
  del rendimento scolastico, nelle ultime settimane certa
  tendenza alla sospettosità.

• Anamnesi familiare e patologica remota negative.

• All’esame obiettivo franca ideazione delirante a carattere
  persecutorio già da alcuni mesi, associata a dispercezioni
  di tipo uditivo. Tono dell’umore con forte componente
  disforica che si accentua quando la sua ideazione viene
  criticata. Emerge un disturbo del sonno con caratteri di
  insonnia, che nel corso delle settimane si è accentuato.
ANSIA

• La parola “ansia” deriva dal termine latino “anxius” che significa
  affannoso, inquieto e la radice di questo termine è quella del verbo
  latino “angere” che vuol dire stringere, soffocare.

• Sentimento penoso associato a un atteggiamento di attesa di un
  evento imprevisto e vissuto come spiacevole.

• Se i livelli non sono troppo alti è uno stato di allerta dell’individuo,
  che lo prepara a reagire (catecolamine A e NA; caccia; fuga).
Ansia
• A volte può arrivare ad una sensazione di estremo malessere,
  accompagnata da manifestazioni somatiche (neurovegetative e/o
  viscerali).

• Ad esempio l’attacco di panico è una crisi di angoscia acuta.
  I sintomi somatici in questo caso possono essere: tachicardia,
  sensazione di soffocamento, dolori toracici o addominali, nausea,
  vomito, tremori, vertigini, agitazione, sudorazione, brividi,
  sensazione di estraneità, paura di morire o di impazzire.
Paura/Fobia

• Sentimento di paura legato ad un oggetto (es. aereo,
  cane, ragno, ecc..) o ad una situazione (ambienti affollati,
  scuola), ricollegabile sia ad un fatto dell’esperienza (es.
  morso di un cane) o ad un evento vissuto da altri (es. un
  fatto di cronaca sentito in TV).
Manifestazioni d’ansia e paure in funzione dell’età
(Da Carr, 1999)
Età               Competenze e preoccupazioni              Principali motivi della     Principali disturbi
                  psicologiche pertinenti allo             paura                       d’ansia corrispondenti
                  sviluppo dell’ansia
Neonato           Le capacità sensoriali sono              Stimoli sensoriali delle
0-6 mesi          fondamentali per lo sviluppo del         capacità adattative
                  neonato                                  Perdita di sostegno
6-12 mesi         Schemi sensoriali motori                 Figure sconosciute
                  Relazione causa-effetto                  Separazione
                  Permanenza dell’oggetto
2-4 anni          Pensiero preoperativo                    Creature immaginarie        Ansia da separazione
                  Capacità di immaginare                   Possibili aggressori
                  Capacità di distinguere tra fantasia e   Paura del buio
                  realtà
Scuola materna    Pensiero operativo                       Catastrofi naturali         Fobia degli animali,
5-7 anni          Capacità di ragionamento nei             Incidenti fisici            del sangue
                  termini della realtà                     Animali                     Disturbo ossessivo-
                                                           Paure indotte dai media     compulsivo
                                                                                       Lamentele somatiche
Scuola primaria   La stima di sè è concentrata sulle       Performance scolastiche e   Ansia prima delle verifiche
8-11 anni         performance atletiche e scolastiche      atletiche mediocri          Fobia scolare
Adolescenza       Pensiero operativo formale               Esclusione dal gruppo dei   Fobia sociale
12-18 anni        Capacità di anticipare i pericoli        pari                        Agorafobia
                  La stima è centrata sulla relazione                                  Disturbo di panico
                  con i pari
Caso clinico
• Claudio, 10 anni, 5 elementare, da sempre molto attaccato ai genitori. Soffre di
  frequenti somatizzazioni (cefalee e mal di pancia). All’inizio della scuola ha
  manifestato episodi di pianto ed agitazione psicomotoria secondari al distacco dalle
  figure di riferimento.

• Negli ultimi mesi si è assistito all’accentuazione di alcune paure (restare da solo,
  paura che possa accadere qualcosa di brutto ai propri genitori).

• Nell’ultimo periodo inoltre vengono riferiti episodi di difficoltà respiratoria,
  tachicardia, sudorazione, senso di svenimento e tremori della durata di alcuni
  minuti. Portato al pronto soccorso ha eseguito accertamenti medici, tutti negativi.

• Riferito dalle insegnanti peggioramento delle performance scolastiche.

• Dalla visita specialistica: difficoltà di regolazione emotiva sin da piccolo.

• Diagnosi: disturbo da panico in soggetto che con pregresso disturbo
  d’ansia da separazione.
Disturbi d’ansia in età evolutiva
 •   Disturbo d’ansia da separazione
 •   Fobia specifica
 •   Fobia sociale
 •   Mutismo selettivo
 •   Disturbo d’ansia generalizzato
 •   Disturbo di panico
 •   Disturbo post-traumatico da stress
Predittori di un disturbo d’ansia
• Familiarità

• Temperamento: elemento biologico innato
  che risente nel corso dello sviluppo di
  componenti ambientali.

• Coping style: modalità volontaria di risposta a
  stimoli ambientali e sociali.
Predittori ed evoluzione di un disturbo d’ansia

 • Tratti temperamentali caratterizzati da alta emozionalità e
   peculiarità delle prime relazioni interpersonali (processi di
   attaccamento) possono predisporre ad un disturbo d’ansia
   (Vicari, 2012).

 • Un disturbo d’ansia in età evolutiva può contribuire a insufficienti
   performance e fallimenti con rischio di successivo abbandono
   scolastico.

 • Alterazione della memoria e delle funzioni cognitive sono indirette
   conseguenze di una cronicizzazione del disturbo d’ansia.
Disturbi d’ansia: Epidemiologia
• 1 – 6 % dei bambini

• M:F=1:1

• La fenomenologia clinica è direttamente correlata con l’età del
  soggetto

• Nel bambino piccolo è più frequente l’ansia da separazione e il
  mutismo selettivo (forme infantili).

• Nel bambino più grande la fobia sociale e scolare, il disturbo
  di panico e l’ansia generalizzata (forme tardo
  infantili/giovanili).
Disturbo d’ansia da separazione
• Preoccupazione eccessiva inerente la separazione dalle figure di
  riferimento, che permane ben oltre il periodo abituale (2-4 anni) o si
  presenta in modo sproporzionato e troppo rigido.

• Associazione con notevole ansia anticipatoria e condotte di
  evitamento.

• Insorgenza 6-7 anni (inizio scuola primaria), 3-4% della
  popolazione; > nelle F.

• Intensità variabile: per fare diagnosi deve esserci difficoltà
  persistente a frequentare la scuola.
  Nell’imminenza di tale separazione possibile presenza di sintomi
  fisici (mal di testa, vomito, mal di stomaco, dolori addominali).
Disturbo d’ansia da separazione

• Frequente comorbidità con altri disturbi d’ansia,
  disturbo depressivo e ADHD.

• La prognosi è correlata alla presenza di
  comorbidità psichiatriche.

• Frequentemente riportato in anamnesi in
  soggetti affetti da attacchi di panico.
Indici comportamentali e cognitivi riscontrabili
nella sindrome ansiosa da separazione
•   Indici comportamentali
•   Vuole spesso telefonare alla madre quando è a scuola.
•   Interrompe il gioco per controllare che il genitore rimanga vicino.
•   Rifiuta di essere lasciato con il baby-sitter.
•   Si preoccupa in continuazione di salute della madre.
•   Rifiuta di andare a dormire da amici o parenti.
•   Rifiuta di andare in vacanza o in campeggio senza i genitori.

• Indici cognitivi
• Pensieri sulla possibilità che i genitori possano essere uccisi o rapiti o che
  possano in qualche modo scomparire e non tornare più.
• Pensieri riguardanti la possibilità che i genitori possano ammalarsi.
  gravemente e morire anche in seguito a malesseri di poca importanza.
• Pensieri sulla possibilità che i genitori possano ferirsi gravemente o avere
  un grave incidente stradale.
Fobie Semplici
• Per mancata risoluzione delle fisiologiche paure
  infantili e loro amplificazione nel corso dello
  sviluppo.

• Interferiscono con la funzionalità quotidiana del
  bambino facendo innescare condotte di
  evitamento.
Fobie Semplici
•   Degli animali
•   Di situazioni ambientali
•   Di iniezioni e del sangue
•   Per specifiche situazioni (tunnel, ascensori)
•   Di altro tipo (contrarre malattie)
Fobia Sociale
• Intensa ansia determinata da situazioni sociali con persone non
  familiari nei confronti dei quali il bambino si sente esposto a
  giudizio.

• Il bambino spesso è convinto che il proprio comportamento sia
  caratterizzato da manchevolezze e sarà soggetto di derisione da
  parte delle altre persone.

• Tale sensazione è così intensa da rendere impossibile i normali
  rapporti interpersonali, sono bambini che evitano ogni contatto con
  persone con cui non hanno confidenza, ma interagiscono bene con
  quelli che conoscono bene.
Fobia Sociale
• L’esternalizzazione del malessere avviene il più
  delle volte con sintomi somatici, che aumentano
  l’ansia e il senso di colpa.

• 1% dei disturbi d’ansia.

• Temperamento caratterizzato da inibizione ed
  elevata emotività.
Indici comportamentali e cognitivi
riscontrabili nella sindrome d’ansia sociale
• Indici comportamentali
• E’ riluttante a partecipare ai giochi, feste o attività sportive se non conosce
  chi sarà presente.
• A scuola durante la ricreazione se ne sta in disparte.
• Se va ai giardini pubblici gioca da solo anzichè unirsi agli altri bambini.
• Non va alle feste di compleanno.

• Indici cognitivi
• Gli piacerebbe farsi degli amici, ma pensa che gli altri non siano interessati
  ad avere rapporti di amicizia con lui.
• Crede che gli altri non lo notino neanche o che facciano apposta a non
  prestargli attenzione.
• Pensa che il comportamento degli altri coetanei possa essere imprevedibile
  e potenzialmente dannoso per lui.
• Pensa che gli altri non abbiano i suoi stessi interessi o che non si divertano
  facendo le cose che piacciono a lui.
Mutismo Selettivo
• Incapacità di parlare in alcuni contesti sociali, nonostante lo sviluppo e la
  comprensione del linguaggio siano nella norma.

• Non è un fenomeno dovuto a qualche disfunzione organica o ad
  un’incapacità correlata allo sviluppo, ma è un atteggiamento di risposta ad
  un forte stato emotivo legato all’ansia.

• Spesso associato a un quadro di fobia sociale.

• Vari gradi di intensità.

• Parziale o totale riluttanza a parlare in ambienti non familiari.

• Maggiormente colpite le F.
Disturbo d’ansia generalizzato
• Ansia eccessiva per la maggior parte della giornata da
  almeno 6 mesi.

• Non scatenato da specifici eventi stressanti o particolari
  stimoli ambientali.

• Numerose preoccupazioni riguardanti problemi
  scolastici e ricerca continua di approvazione.

• Stato di continua tensione emotiva associato ad
  irrequietezza, frequenti somatizzazioni e disturbi del
  sonno.
Disturbo d’ansia generalizzato
• Temperamento caratterizzato da alta
  emozionalità.
• Eccessivo conformismo e alta sensibilità alle
  critiche.
• 3-4%, lieve prevalenza nel sesso femminile (2:1).
• Frequente associazione con disturbo da attacchi
  di panico.
• Possibile associazione anche con disturbi
  depressivi.
Indici comportamentali e cognitivi riscontrabili
nella sindrome ansiosa generalizzata
  • Indici comportamentali
  • Evita di svolgere compiti ed esercizi per paura di sbagliare.
  • Fa frequenti cancellature o strappa le pagine durante lo svolgimento di
    esercizi o disegni.
  • Lamenta frequentemente mal di testa o mal di stomaco durante le lezioni.
  • Durante le attività motorie o sportive rimane in disparte ad osservare gli
    altri per paura di non riuscire.
  • Chiede in modo ripetitivo informazioni e chiarimenti su eventi futuri fino
    ad infastidire l’adulto.
  • Evita di farsi notare.
  • Indici cognitivi
  • Tende a distorcere, ad esagerare l’importanza di certi eventi.
  • Ingigantisce la gravità dei suoi malesseri catastrofizzandovi sopra.
  • Considera ogni minimo errore come un fallimento totale.
  • Ritiene che se non riesce subito in un’attività scolastica non ci riuscirà mai.
  • Pensa che se sbaglia qualcosa tutti lo noteranno.
Disturbo da attacchi di panico
• Nei bambini più piccoli stato improvviso e acuto di
  tensione e paura che diventa terrore, pianto, agitazione
  motoria, fuga.

• In pubertà più frequenti I dolori toracici, rossore,
  tremore, cefalea, vertigini.

• Durata da alcuni minuti ad ore, frequenti fenomeni di
  evitamento.

• Età media di insorgenza 15-19 anni.
Principali disturbi   Esordio           Convinzioni           Affettività                Condotte             Conseguenze sul
d’ansia                                 associate del                                    secondarie           piano della crescita
                                        bambino                                                               personale
Ansia di              Separazione       Paura di essere       Paura marcata e            Evitamento della     Scarsa relazione con i
separazione           dalle figure di   aggredito o           rabbia al momento          separazione          pari
                      attaccamento      separato dalle        della separazione,         Rifiuto scolastico   Difficoltà scolastiche
                                        persone più vicine    oppure prima o dopo        Difficoltà ad
                                                              la stessa                  addormentarsi

Fobie                 Oggetti,          Paura di una          Paura eccessiva e          Evitamento           Isolamento sociale nel
                      situazioni o      catastrofe in caso    rabbia quando è            dell’oggetto         caso della presenza di
                      eventi            di contatto con       presente oppure viene      Scelta di un         agorafobia
                      percepiti come    l’oggetto o la        anticipato l’oggetto       oggetto
                      spaventosi        situazione            fobogeno                   controfobico
                                        fobogena
Ansia generalizzata   L’ambiente nel    L’angoscia è quasi    L’angoscia è quasi         Difficoltà ad        Scarsa relazione con I
                      suo complesso     permanente            permanente seppure         addormentarsi        pari
                      viene percepito   seppure con           con fluttuazioni di        Riduzione delle      Difficoltà scolastiche
                      come              fluttuazioni di       intensità                  attività sociali
                      pericoloso        intensità

Disturbo di panico    Paura di una      Paura che l’attacco   Paura intensa durante      Evitamento delle     Isolamento sociale nel
                      ricomparsa        di panico possa       gli attacchi di panico     situazioni           caso della presenza di
                      Stimoli interni   presagire una         Possibilità di un fondo    pubbliche e della    agorafobia
                                        morte imminente       ansioso permanente         folla secondarie
                                                              nei periodi intercritici   ad agorafobia

Disturbo post-        Tutto ciò che     Paura della           Paura intensa nei          Difficoltà ad        Isolamento sociale in
traumatico da         può costituire    ricorrenza            momenti in cui si          addormentarsi        caso di esperienza
stress                un richiamo       inevitabile della     rivive l’esperienza        Comportamenti a      traumatica vissuta da
                      all’evento        situazione            Difficoltà ad accettare    rischio              solo
                      traumatico        traumatica            le tenerezze               nell’adolescente     Relazione limitata
                                                              Depressione                Tentativo di         solamente alle persone
                                                                                         suicidio             coinvolte
                                                                                                              nell’esperienza
                                                                                                              traumatica quando
                                                                                                              questa è comune
Valutazione psicologica
• Colloquio clinico

• Gioco

• Disegni (figura umana, famiglia, famiglia incantata,
  albero, bambino sotto la pioggia)

• Scala dell’ansia

• Test proiettivi (CAT, Favole della Duss, Patte Noire,
  Rorschach,ecc…..).
Terapia
• La psicoterapia cognitivo-comportamentale è il trattamento di elezione nel
  bambino (riconoscimento e gestione delle emozioni, distorsione cognitiva
  alla base dell’ansia, modificazione di tali distorsioni attraverso modalità di
  coping positive).

• Tecniche di rilassamento muscolare e respirazione.

• A volte può essere utile un supporto farmacologico per contenere i sintomi
  (ansiolitici BDZ o antidepressivi SSRI), principalmente in alcuni adolescenti.

• La scelta del trattamento è comuque legata alla tipologia di disturbo d’ansia,
  dalle preferenze del paziente e dalla disponbilità di un terapeuta qualificato.
• Grazie per l’attenzione!!
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