DDI_2 Didattica a distanza: chatroooms - aule virtuali - CMAURIZIO_PNFD
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DDI – 2° Incontro Chatroom e aule virtuali Aspetti Aspetti Idee per la pedagogici didattici didattica CMAURIZIO_PNFD 3
CMAURIZIO_PNFD 4 Insegnare la tecnologia Sfondo Insegnare con la pedagogico tecnologie Insegnare nella tecnologia
Insegnare la tecnologia Laboratorio di Area Area Informatica, disciplinare trasversale Tecnologia CMAURIZIO_PNFD 5
CMAURIZIO_PNFD 6 Uso della Lavagna Interattiva Multimediale – LIM BYOD – Bring Your Own Device Insegnare Flipped Classroom con la Aula 3.0 tecnologia Coding Robotica
Ambienti di Apprendimento Innovativi Insegnare La Palestra Digitale nella tecnologia I FabLab Aule 3.0 e 4.0 CMAURIZIO_PNFD 7
Aule virtuali e chatroom Didattica Gestire la classe virtuale Digitale Gestire spazi e tempi Integrata virtuali Sincrono/Asincrono CMAURIZIO_PNFD 9
• Una classe virtuale (o aula virtuale) è CMAURIZIO_PNFD composta dall’insieme degli utenti che si incontrano in diretta all’interno di uno spazio online (attraverso una piattaforma o software) a fini Aula o comunicativi e/o formativi. • Perché viene definita classe? Perché ha tutte le possibilità e potenzialità di una vera e propria aula fisica: gli classe utenti possono interagire tra di loro, comunicare, lavorare contemporaneamente su progetti collaborativi o semplicemente virtuale rimanere in ascolto di un formatore, professore o relatore. • L’unica differenza è, appunto, che si tratta di uno spazio online (virtuale) dove non è richiesta la presenza fisica 10
La classe virtuale, detta anche aula virtuale, è uno strumento di formazione e apprendimento in cui docente e partecipanti CMAURIZIO_PNFD possono interagire, comunicare, visualizzare e discutere presentazioni, impegnarsi in progetti collaborativi, in un ambiente online in tempo reale (formazione sincrona). Nella maggior parte dei casi per realizzare una classe virtuale si utilizza un software di videoconferenza che Virtual consente a più utenti di essere connessi nello stesso tempo tramite la rete internet. Queste applicazioni possono essere di tipo generico o Learning realizzate appositamente per creare classi virtuali. Alcune permettono una fedele replica di Environment quanto avverrebbe in una classe dal vivo, ma altre superano questo concetto base, offrendo strumenti di interazione e condivisione di tipo avanzato, per integrarsi maggiormente con le abitudini attuali degli studenti: quindi oltre chat, forum, social network, questi software potrebbero essere dotati di strumenti di realtà aumentata o di realtà virtuale. In gergo più tecnico la classe virtuale è definita anche ambiente VLE (virtual learning environment). 11
CMAURIZIO_PNFD Gli elementi di una classe virtuale • Una piattaforma dove creare l’aula virtuale • Una connessione internet fruibile da tutti gli utenti per connettersi alla piattaforma • Gli utenti che fruiscono della formazione • I docenti/formatori e gli eventuali organizzatori • Nel caso di piccoli gruppi di incontro, relatore/docente e organizzatore possono facilmente confluire nella stessa persona. • Nelle situazioni in cui sono presenti più relatori, la presenza di un conduttore/tutor o un mediatore è fondamentale per rendere più snelli i diversi passaggi di microfoni e webcam dei docenti e il cambio di parola. 12
CMAURIZIO_PNFD 13 Scegliere/Progettare un’Aula Virtuale significa impostare a priori come le persone dovranno partecipare e comunicare Progettare scegliere i tempi adatti alla un’aula formazione che dobbiamo erogare virtuale decidere in anticipo la dinamica di aula scegliere gli strumenti con cui fare formazione all’interno dell’aula
CMAURIZIO_PNFD 14 modulazione degli interventi (controllo di aver fatto parlare tutti, controllo di chi interviene e chi no) verifica della comprensione, micro-slot di spiegazione Idee per esercitazioni (vedendo cosa fa il partecipante) progettare mostrare l’esecuzione di attività interazioni (lavorare insieme, collaborare per costruire risultati nuovi) gamificazione, con sfide di apprendimento fra i partecipanti
Gestione dell’Aula Virtuale COMUNICAZIONE GESTIONE DEL MICROFONO e DELLO SCHERMO REGOLE DI PARTECIPAZIONE DURATA DELLA LEZIONE MATERIALI DIDATTICI ALTRE FUNZIONI CMAURIZIO_PNFD 15
CMAURIZIO_PNFD Comunicazione E’ regolata, gestita e sotto la responsabilità del docente/formatore Ogni aspetto comunicativo è regolato da norme condivise, protocolli, rispetto di indicazioni locali, nazionali e internazionali Il docente/formatore organizza eventuali gruppi e sceglie la modalità di comunicazione Il docente formatore registra o non registra* Prevede un tempo di inizio e uno di conclusione 16
CMAURIZIO_PNFD L’uso di entrambi è sotto la responsabilità del docente/formatore Il L’organizzatore della lezione può attivare/disattivare l’audio e la video microfono camera L’organizzatore della lezione può e lo condividere materiali e la propria immagine schermo L’organizzatore può individuare un co – organizzatore con le stesse funzioni e opzioni 17
CMAURIZIO_PNFD 18 Le norme e le regole sono gestite dal docente organizzatore Sono condivise in base a protocolli Regole di partecipazione Le eventuali sanzioni nel non rispetto di tali norme sono decise dal docente organizzatore in base a protocolli condivisi Il docente organizzatore ha la responsabilità di introdurre ciclicamente tali regole
Modulata in base alle esigenze didattiche Durata della Possibilità di pianificare diverse sessioni lezione Rispetto di regole e norme locali, nazionali, internazionali CMAURIZIO_PNFD 19
CMAURIZIO_PNFD Lo screen time è il tempo di esposizione a uno Che cos’ schermo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, definite nelle linee guida dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) è lo dedicate al benessere dei bambini sotto i 5 anni di età. - Solo dopo i 2 anni è tollerata una minima screen esposizione allo schermo, qualsiasi sia il device, ma non deve mai superare l’ora - Tra i 3 e i 4 anni l’ora è il tempo massimo time L’OMS nelle stesse Linee Guida indica il numero di ore di sonno e di attività fisica consigliate 20
Dagli otto agli undici anni invece si può salire a due ore: stiamo parlando di tempo totale di Esposizione dedizione agli schermi, quindi anche quelli della Tv o della playstation. allo schermo: 20 Agli occhi degli adulti ha pensato invece Christopher Starr, professore di oftalmologia al -20 -20 Weill Cornell Medical College di New York, che ha creato lo standard 20-20-20. Per ogni venti minuti che passi al computer o dispositivo mobile, guarda un oggetto che si trova a sei metri di distanza per venti secondi o più, e lascia che i muscoli oculari si rilassino. CMAURIZIO_PNFD 21
Fermo restando l’orario di servizio settimanale CMAURIZIO_PNFD dei docenti stabilito dal CCNL, il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal Collegio docenti, predispone l’orario delle attività educative e didattiche con la quota oraria che ciascun docente dedica alla Orario: didattica digitale integrata, avendo cura di assicurare adeguato spazio settimanale a tutte le discipline sia che la DDI sia scelta come autonomia modalità complementare alla didattica in presenza, sia che essa costituisca lo strumento esclusivo derivante da nuove condizioni scolastica epidemiologiche rilevanti. Nella strutturazione dell’orario settimanale in DDI, è possibile fare ricorso alla riduzione dell’unità oraria di lezione, alla compattazione delle discipline, nonché adottare tutte le forme di flessibilità didattica e organizzativa previste dal Regolamento dell'Autonomia scolastica. 22
Per avere un’idea: CMAURIZIO_PNFD cosa fanno le Università Le università italiane, avendo ormai da anni un equivalente telematico, hanno prodotto dei regolamenti per la didattica in e-learning, aggiornata ai nuovi standard della didattica a distanza. Qualche esempio - L’Università di Venezia prevede che la durata relativa alle lezioni videoregistrate sia un terzo dell’ora di lezione frontale, quindi una lezione dura non più di 20 minuti; i materiali online sono naturalmente cumulabili, ma non devono superare i 10 minuti per risorsa audio o video. - ’università degli studi di Milano invece propone che un’ora di didattica in presenza corrisponde a circa 20/25 minuti di videolezione, ma consiglia di registrare delle videolezioni di durata compresa tra i 10 minuti e i 20 minuti al massimo. Il tempo quindi si riduce di ulteriori dieci minuti. 23
CMAURIZIO_PNFD 24 L’Anvur, l’organo nazionale che si occupa di valutare i sistemi universitari e di ricerca, scrive nelle Linee Guida la durata fisica di erogazione Il tempo può essere moltiplicata per due, date le necessità di riascolto delle Ted Talk: in circa diciotto minuti si può esaurire qualsiasi argomento, anche il più complesso, e riuscire a mantenere un’attenzione media di un lezioni adulto. online Progettare un’ora di didattica a distanza vuol dire, in alcuni casi, due ore di lavoro di pianificazione, costruzione e definizione della attività, compresa modalità di valutazione e personalizzazione del percorso
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Fare una lezione online di un’ora è impensabile. Già oggi, a volte, ci lamentiamo quando un film al cinema dura due ore. La lezione non può durare, soprattutto se frontale e da un docente a tanti allievi, in particolare se si tratta di “una lezione di tipo frontale, da altrimenti l’attenzione cala. Quando parliamo in aula, o al bar, adattiamo il nostro parlare alle reazioni degli altri. Se capiamo che non capiscono, o che li stiamo annoiando, reagiamo. In una lezione registrata, questo scambio non c’è e noi insegnanti rischiamo di diventare noiosi. Carlo Cappa, professore ordinario di storia della pedagogia e studioso di pedagogia comparata all’Università Tor Vergata di Roma e al Collège international de philosophie di Parigi. CMAURIZIO_PNFD 26
DDI e Scuola dell’infanzia: (…) Tenuto conto dell’età degli normativa alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio. nazionale * Scuola primaria: assicurare almeno quindici ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo classe (dieci ore per le classi prime Adozione delle Linee guida della scuola primaria), organizzate anche in maniera sulla Didattica digitale flessibile, in cui costruire percorsi disciplinari e integrata, di cui al Decreto interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori del Ministro dell’Istruzione attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute 26 giugno 2020, n. 39 più idonee. CMAURIZIO_PNFD 27
Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale: assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola di servizi web o applicazioni che permettano Scuola l’esecuzione in sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di musica d’insieme. secondaria Scuola secondaria di secondo grado: e DDI assicurare almeno venti ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo classe, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee. CMAURIZIO_PNFD 28
5-10-15-10-5 5 10 I primi cinque minuti di lezione l docente chiede un feedback agli servono a “connettere” gli studenti: studenti. Può essere sullo stato entrano uno ad uno in piattaforma, ci emotivo, sull’umore della giornata o si saluta, ci si riconosce. Non è solo anche, in alternativa, sui contenuti una accoglienza tecnica, ma affrontati l’ultima volta insieme. Si l’adesione alla lezione. Le istruzioni possono usare delle App, dei quiz sono semplici: spegnete il veloci, stimolando curiosità e microfono, rispondete all’appello, motivazione. fatevi vedere: piccoli gesti digitali per Si può anticipare rapidamente il riconoscersi parte di un gruppo ed programma, di quel che avverrà entrare nello spazio comune e durante la video lezione condiviso. CMAURIZIO_PNFD 29
5 -10 -15 -10 -5 15 10 E’ il momento della massima È il tempo per rielaborare, sintetizzare, concentrazione. Il docente spiega, dà applicare, risolvere, categorizzare e informazioni, chiarisce aspetti produrre. Si propone una attività da soli dell’esperienza di apprendimento che ha o, preferibilmente, in coppia. Lo studente preparato e offre istruzioni sul lavoro da è dall’altra parte dello schermo ma sta fare. Diverse le soluzioni da mettere in leggendo un testo, risolvendo una campo: una presentazione, un video equazione, disegnando una mappa commentato, uno schema di lavoro, una mentale. E in alcuni casi, come con mappa, un disegno: Lvoce e vista. Due Google Classroom il docente vede canali contemporaneamente, che lavorare in sincrono tutti e può offrire aggancino l’attenzione di chi è supporto in diretta. connesso al dispositivo, a non è detto che lo sia alla lezione. CMAURIZIO_PNFD 30
5 E’ il momento finale, quello del congedo: il docente lancia un ponte verso il prossimo incontro, i saluti, magari una piccola consegna (ma anche no, visto che hanno lavorato). Si possono offrire degli spunti liberi per approfondire, garantendo che chi lavora avrà il feedback del docente. CMAURIZIO_PNFD 31
IDEE PER LA CMAURIZIO_PNFD DDI 32
La creazione di repository scolastiche, ove CMAURIZIO_PNFD non già esistenti e disponibili sulle piattaforme multimediali in uso, che siano esplicitamente dedicate alla conservazione di attività o video-lezioni svolte e tenute dal docente, al di là dei prodotti a tal fine dedicati messi a disposizione dalle principali applicazioni di registro elettronico, potrà costituire strumento utile non solo per la Materiali conservazione, ma anche per ulteriore fruibilità nel tempo di quanto prodotto dai docenti stessi, anche in modalità asincrona, sempre nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali con specifico riferimento alla necessaria regolazione dei rapporti con eventuali fornitori esterni, e della normativa di settore applicabile ai rapporti di lavoro, con particolare riguardo alla conservazione di immagini e/o audio. 33
CMAURIZIO_PNFD Materiali per la DDI Video Presentazioni Audio Pagine scannerizzate App Risorse App e software per la DDI – ANILS 34
CMAURIZIO_PNFD Nel corso della giornata scolastica dovrà essere offerta, agli alunni in DDI, una combinazione adeguata di attività in modalità sincrona e asincrona, per consentire di ottimizzare l’offerta didattica con i ritmi di apprendimento, avendo cura di prevedere sufficienti momenti di pausa •Linee Guida per la DDI, agosto 2020 35
Lezione sincrona e asincrona Significa che docente e studente Prevedono la consegna attraverso sono presenti contemporaneamente piattaforme e luoghi virtuali di nella piattaforma, possibilmente condivisione con gli studenti di scelta dalla scuola. Questa modalità materiali, compiti da svolgere, garantisce lezioni interattive e attività da riconsegnare. Si basano privilegia azioni in tempo reale. Si quindi sullo studio autonomo, tratta di una lezione erogata su eventualmente anche in gruppo da supporto digitale, in un ambiente parte dei discenti. Il docente è del tutto virtuale, online, che offline e pertanto non è presente in assume le caratteristiche della contemporanea allo studente classe in presenza, garantendo la nell’aula virtuale, ma segue e costante interazione tra discenti e monitora il percorso di docenti. La lezione è svolta nella apprendimento, inviando feedback forma di video lezione, con la valutativi. Sono attività che non possibilità di svolgere test scritti e hanno vincoli orari e di luogo. orali, alla presenza e sotto la supervisione dell’insegnante. CMAURIZIO_PNFD 36
PROGETTIAMO UNA LEZIONE EFFICACE 37 CMAURIZIO_PNFD
Prepariamo Così come si prepara un’aula a l’aula settembre prima che l’anno scolastico cominci, pronta ad ospitare nuove attività e nuovi studenti, diversi e cresciuti ogni anno che passa, pure la nostra aula virtuale in piattaforma ha bisogno di presentarsi gradevole e accogliente: si scelgono delle foto da pubblicare nel profilo della classe, preselezionate da siti dedicati oppure nostre personali produzioni, e si crea un messaggio di benvenuto, che suoni più come un’arpa celestiale, che non come un Achtung! in alto tedesco antico. CMAURIZIO_PNFD 38
CMAURIZIO_PNFD Creare • Focalizzare bene il vantaggio che gli studenti avranno dalla lezione in classe una virtuale. • Costruire una “sfida” da affrontare. • Rendere ludica l’esperienza formativa. lezione • Rendere le lezioni breve e concise. • Rendere il sistema flessibile. efficace 39
CMAURIZIO_PNFD Le linee guida per la DDI fanno esplicita menzione dell’auspicabile ricorso Le Linee a metodologie didattiche più centrate sul protagonismo degli alunni, che consentono la costruzione di percorsi Guida per interdisciplinari nonché di capovolgere la struttura della lezione, da momento di semplice trasmissione dei contenuti ad costruire agorà di confronto, di rielaborazione condivisa e di costruzione collettiva della conoscenza. Alcune metodologie si adattano lezioni meglio di altre alla didattica digitale integrata: si fa riferimento, ad esempio, alla didattica breve, all’apprendimento cooperativo, alla flipped classroom, efficaci al debate quali metodologie fondate sulla costruzione attiva e partecipata del sapere da parte degli alunni. 40
CMAURIZIO_PNFD Un format possibile è quello che parte dalla flipped classroom. I materiali (di studio o di ricerca) sono assegnati a priori, gli alunni – con adeguata DDI e supervisione - vengono messi in condizioni di ottenere le informazioni di cui necessitano e acquisire contenuti in momenti di studio / Flipped ricerca autonomi. L’ora di lezione online, in piattaforma, può Classroom essere utilizzata principalmente come laboratorio attivo e condiviso Si può dare più spazio all’esercitazione e al chiarimento di eventuali dubbi o errori interpretativi, quindi meno tempo alla spiegazione frontale. 41
CMAURIZIO_PNFD Microsoft Word - Siti web, app e software per lˇapprendimento misto (anils.it) emaze - Presentazioni in linea e Website Risorse Builder Crea presentazioni gratis online | Canva Lessons Worth Sharing | TED-Ed Khan Academy | Corsi Online Gratuiti, Lezioni & Pratica 42
Contatti CMAURIZIO_PNFD •carmelina.maurizo@unito.it 43
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