Project Work - 2 Circolo Didattico "San Giovanni Bosco" Ruvo di Puglia (Bari) anno scolastico 2019/2020 - 2º Circolo Didattico San Giovanni ...

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Project Work - 2 Circolo Didattico "San Giovanni Bosco" Ruvo di Puglia (Bari) anno scolastico 2019/2020 - 2º Circolo Didattico San Giovanni ...
2° Circolo Didattico
     “San Giovanni Bosco”
      Ruvo di Puglia (Bari)

   anno scolastico 2019/2020

Grumo Isabella

Project Work
Project Work - 2 Circolo Didattico "San Giovanni Bosco" Ruvo di Puglia (Bari) anno scolastico 2019/2020 - 2º Circolo Didattico San Giovanni ...
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale
    (PNSD) è un documento pensato per guidare
    le scuole in un percorso di innovazione e
    digitalizzazione, come previsto nella riforma
    della Scuola
    (Legge 107/2015 – La Buona Scuola).

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Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le
nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di
apprendimento permanente (life-long learning) ed
estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di
apprendimento virtuali. In quest’ottica il 2° Circolo
Didattico “San Giovanni Bosco” ha stilato un piano di
interventi, di durata triennale, che prevede la formazione
interna del personale, sia docente (metodologie
innovative) che ATA (dematerializzazione delle segreterie),
il coinvolgimento della comunità scolastica (alunni e
famiglie), la soluzione di ambienti innovativi per la
didattica.

Il progetto PNSD dell’istituto, in allegato al PTOF, prevede
una serie di iniziative che la scuola realizzerà nell’arco dei
tre anni.

È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge
107/2015), una visione operativa che rispecchia la
posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di
innovazione del sistema pubblico: al centro di questa
visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le
opportunità dell’educazione digitale.

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NON È IL LIBRO DEI
DESIDERI

Q u e s t o P i a n o h a va l e n z a
pluriennale e indirizza
concretamente l’attività di tutta
l’Amministrazione, con azioni
già finanziate che saranno
prese in carico dalle singole
Direzioni del Ministero per
l’attuazione; contribuisce a
“catalizzare” l’impiego di più
fo n t i d i r i s o r s e a fa v o r e
dell’innovazione digitale, a
partire dalle risorse dei Fondi
Strutturali Europei (PON
Istruzione 2014-2020) e dai
fondi della legge 107/2015 (La
Buona Scuola).

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Questo Circolo, con l’obiettivo di sviluppare,
migliorare ed implementare le competenze digitali
degli Studenti e del Personale Docente e A.T.A. e
di rendere la tecnologia e le applicazioni digitali
degli strumenti e dei supporti didattici
all’insegnamento, così come elementi efficaci
per la costruzione delle competenze e dei saperi,
come previsto nella L. 107/2015, ha promosso e
promuove l’avvio di un percorso di sviluppo
previsto all’interno del proprio P.T.O.F. e secondo il
Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
Il P.N.S.D. è un documento pensato per guidare
le Scuole in un percorso di innovazione e
digitalizzazione come funzione di indirizzo,
puntando ad introdurre le nuove tecnologie, a
diffondere l’idea di apprendimento permanente
(life-long learning) ed estendere il concetto di
s c u o l a c o m e l u o g o fi s i c o a s p a z i d i
apprendimento estesi e virtuali, coinvolgendo tutti
gli attori, interni ed esterni all’Istituzione, che la
stessa scuola coinvolge: Studenti, Docenti,
Personale A.T.A., Famiglie, Enti ed Istituzioni del
territorio.

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Lo sviluppo del piano di azione ed intervento            rivolti alla comunità scolastica in tutte le
    riguardante il P. N.S.D. è promosso dalla figura         sue figure e ruoli;
    di sistema dell’Animatore Digitale in accordo e        • Coordinare i Docenti individuati quali
    sinergia con i componenti il Team per                    componenti il Team per l’Innovazione per
    l’Innovazione, le figure del D.S. e del D.S.G.A.,        la partecipazione alle azioni di formazione
    al fine di coordinare tutte le attività previste dal     previste ed organizzate attraverso sedi e
    P.N.S.D., ivi comprese quelle tracciate nel              snodi esterni sul territorio;
    P.T.O.F. e attraverso la collaborazione                • Coinvolgere la comunità scolastica sui temi
    dell’intero staff della scuola, dei gruppi di             del P.N.S.D. stimolando la partecipazione
    lavoro, degli operatori dell’Istituto, del               degli Studenti ad attività afferenti la sfera
    Personale Docente e ATA, dei soggetti anche              delle tecnologie digitali e loro applicazioni
    esterni alla Scuola, tutte figure che possono e          nella didattica, al fine di realizzare,
    debbono contribuire alla realizzazione degli             condividere e diffondere una cultura
    obiettivi indicati dal P.N.S.D.                          digitale;
                                                           • Individuare soluzioni di aggiornamento,
    Il profilo dell’Animatore Digitale potrà essere          implementazione, innovazione
    anche guida e coordinamento per:                         tecnologica, partendo dall’analisi del
       • Incentivare la formazione interna della
                                                             fabbisogno, al fine di arricchire il
         Scuola coerentemente alle azioni e agli             patrimonio laboratoriale, infrastrutturale e
         ambiti previsti dal P.N.S.D., attraverso la         tecnologico dell’Istituto.
         progettazione di percorsi formativi interni

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OBIETTIVI
                         SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI RICERCA

La Scuola ha avviato
- la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli alunni, al potenziamento degli
strumenti didattici e laboratoriali, partecipando agli avvisi pubblici del MIUR, necessari a migliorare il numero
e la qualità delle risorse tecnologiche, la formazione e i processi di innovazione;
- la creazione di laboratori che siano “luoghi di innovazione”: attività laboratoriali all’interno dell’attività
didattica curriculare, dove sviluppare logica, pensiero computazionale e un’alfabetizzazione informatica
adeguata.

La Scuola intende
- favorire lo sviluppo della potenziale creatività degli allievi attraverso l’uso di sistemi hardware e software
specifici,
- abituare gli alunni alla padronanza della macchina, permettendo di interagire con il computer secondo le
proprie risorse e competenze e i propri ritmi di apprendimento;
- promuovere l’acquisizione di tutti i fondamentali linguaggi attraverso la padronanza dei diversi media;
- organizzare l’ambiente scolastico di apprendimento in senso multimediale, diffondendo in tutte le classi,
attraverso l’utilizzo di LIM e PC, l’elaborazione di testi digitali, il disegno elettronico, l’uso di Cd Rom
Multimediali collegati ai libri di testo, la navigazione in rete a scopo didattico;
- potenziare gli apprendimenti degli alunni in difficoltà, anche con disabilità, attraverso l’uso di software
didattici specifici.

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SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI SPERIMENTAZIONE
La Scuola adotta strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance, la trasparenza, la
condivisione di dati e lo scambio di informazioni.
Per le comunicazioni interne viene utilizzata la posta elettronica.
Gli adempimenti relativi alla trasparenza amministrativa di cui al D.lgs. 33/2013 e l’informazione alla
comunità viene tempestivamente effettuata anche attraverso il sito istituzionale della Scuola

          https://www.ruvodonbosco2.edu.it/

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Per la rilevazione periodica del raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze degli alunni i
docenti utilizzano il registro elettronico (www.portaleargo.it).

       SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA OPEN DATA
In base al Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al D.lgs.235/2010, è stato implementato un sistema di
gestione documentale informatico in grado di automatizzare la fase di registrazione dei documenti,
dematerializzare il trattamento dei flussi documentali sia in ingresso che in uscita, supportare la
conservazione e l’archiviazione dei documenti informatici.
          SCUOLA LABORATORIO PERMANENTE DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE DIGITALE
La Scuola
- promuove sia la formazione dei docenti per l'innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, sia la
formazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e degli assistenti amministrativi per l'innovazione
digitale nell'amministrazione;
- ha individuato e nominato l’animatore digitale (ins. Isabella Grumo) che, insieme al Dirigente Scolastico e al
team dell’innovazione, coordina la diffusione delle attività del PNSD previste nel Piano triennale dell’Offerta
Formativa.
L’animatore digitale e il team dell’innovazione hanno la funzione di
- favorire la partecipazione degli alunni ad attività laboratoriali digitali,
- promuovere attività sui temi del PNSD per la realizzazione di una cultura digitale condivisa,
- individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della
scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa.

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Azione#1 Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola
Azione#2 Cablaggio interno della scuola (LAN/W-Lan).
Azione#3 Canone di connettività: il diritto a Internet parte a scuola. Azione#4Ambienti per la didattica
digitale integrata.

Azione#7 Piano per l’apprendimento pratico
Azione#11 Digitalizzazione della scuola.
Azione#12 Registro elettronico.
Azione#12 Sviluppo del pensiero computazionale, introduzione al coding (CodeWeek) utilizzando
software dedicati.
Azione#23 Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.
Azione#24 Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente di alfabetizzazione all’uso delle
risorse informative digitali.
Azione#25 Metodologie e uso degli ambienti per la didattica digitale integrata. Azione di segnalazione di
eventi/opportunità formative in ambito digitale. Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.
Azione#26 Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo.
Azione#28 Individuazione animatore digitale.

Azione#29 Partecipazione a bandi nazionali. Accordi territoriali.

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Azione#31 Creazione sul sito istituzionale di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle
iniziative della scuola.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale.
Utilizzo di uno spazio on line per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

AZIONE #1
Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola

La scuola è al centro di un’importante iniziativa governativa sulle infrastrutture: il Piano Nazionale Banda
Ultralarga del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

Per localizzare le singole istituzioni scolastiche e dotarle della connettività individuata nel Piano Nazionale
Banda Ultralarga, il MIUR ha sottoscritto una importante intesa con il MISE: entro il 2020, i plessi
scolastici saranno raggiunti “alla porta” dalla fibra ottica in via prioritaria rispetto agli altri interventi del
Piano Nazionale Banda UltraLarga, e tutte le scuole potranno ricevere dai diversi operatori un’offerta di
connettività in banda larga o ultra- larga.

A fronte di questa intesa, il MISE sarà in grado di raggiungere più efficacemente tutti gli edifici scolastici e
includerli in un “Catasto per le Infrastrutture”. Il MIUR acquisirà parallelamente un patrimonio informativo
sui dati delle scuole che hanno beneficiato degli interventi sulla rete, oltre che l’effettiva infrastrutturazione
a vantaggio delle scuole.

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A valere sulle risorse del PON Istruzione 2014-2020, i prossimi investimenti si porranno inoltre gli obiettivi
di:

- favorire un utilizzo consapevole delle dotazioni, attraverso l’acquisto di soluzioni sicure e configurabili per
  ogni classe, associate a funzionalità per la gestione degli accessi e con connessione a servizi aggiuntivi

- connettere le reti scolastiche tra loro e, quando possibile promuovere accordi per la gestione federata
  dell’identità a servizi di connettività wi-fi forniti da reti o da altri enti sul territorio come già avviene in
  alcuni comuni

- premiare il rapporto tra dotazioni tecnologiche di accesso e connettività, promuovendo l’impegno delle
  scuole a dotarsi (o dimostrare la dotazione) di connettività in banda larga, anche
  in sinergia con il Piano Nazionale Banda Ultra Larga.

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Particolare attenzione merita…

      AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO INNOVATIVI
                                         #PNSD–AZIONE #7

FINALITA’DELL’AVVISO PUBBLICO

In attuazione del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 novembre 2018,
protocollo n. 762, il Ministero intende, attraverso il presente avviso, promuovere la realizzazione di“Ambienti di
apprendimento innovativi”, ossia ambienti e spazi di apprendimento attrezzati con risorse tecnologiche
innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie.L’Avviso si inserisce nell’ambito
dell’Azione #7 “Piano Laboratori” del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) e intende promuovere la
realizzazione nelle scuole di “ambienti di apprendimento innovativi”

Uno “spazio di apprendimento” innovativo può oggi essere fisico e virtuale insieme, ovvero “misto”,
arricchendo il contenuto della didattica di risorse digitali fondate sulla realtà virtuale e aumentata.Esso è
caratterizzato da flessibilità, adattabilità, multifunzionalità e mobilità, connessione continua con informazioni e
persone, accesso alle tecnologie ,alle risorse educative aperte, al cloud, apprendimento attivo e collaborativo,
creatività, utilizzo di molteplici metodologie didattiche innovative. Tali spazi si configurano come ambienti
smart per la didattica, ecosistemi di apprendimento che rafforzano l’interazione studenti-docenti-contenuti-
risorse.

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SOGGETTI AMMESSI ALLA SELEZIONE

Sono ammesse alla selezione pubblica per la realizzazione di “Ambienti di apprendimento innovativi” le
istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e del secondo ciclo di istruzione.
Le istituzioni scolastiche proponenti possono prevedere la collaborazione, non onerosa o in qualità di
cofinanziatori, di enti pubblici, enti locali, associazioni, fondazioni e altri soggetti pubblici e privati, individuati
nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e
proporzionalità.

TIPOLOGIA DI PROPOSTE AMMISSIBILI

Le proposte progettuali devono avere ad oggetto la realizzazione di ambienti di apprendimento con
l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuolae devono possedere le caratteristiche
descritte nei successivi commi.

Gli spazi fisici coprono una superficie disponibile e dedicata di almeno 50 mq, possiedono una buona
acustica, illuminazione naturale e artificiale corrette e confortevoli, colori e forme che stimolino
l’apprendimento, sono rispondenti alle norme in materia di sicurezza, hanno una ottima connessione a
internet.Gli ambienti possono articolarsi, ad esempio, in spazi di investigazione per ricercare dati e
informazioni, osservare e sperimentare, spazi di creazione per progettare, disegnare e produrre propri lavori,
spazi di presentazione, di condivisione e di interazione.

Le attrezzature digitali possono ricomprendere, a titolo esemplificativo, una o più delle seguenti tipologie:
dispositivi hardware e software per la realtà virtuale e aumentata (visori, fotocamere 3d e relativi accessori,
altri strumenti e contenuti per la didattica immersiva ), dispositivi hardware e software per la didattica
collaborativa e il cloud (monitor interattivi e accessori, software di condivisione e controllo, anche con l’utilizzo
del BYOD, etc), piccoli dispositivi e accessori per il making (stampanti 3d, penne e scanner 3d, kit e materiali
per l’elettronica educativa, etc), dispositivi per la robotica educativa e coding

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(robot educativi adatti al grado di scuola, kit completi e relativi accessori, controller e software di
programmazione robotica, droni), dispositivi e materiali per le attività creative e STEAM (kit per tinkering,
software per attività di didattica di gaming e gamification, vernici conduttive, attrezzature per fotografia e
video making , etc).

Le istituzioni scolastiche ed educative proponenti devono impegnarsi a realizzare, al momento dell’avvio del
progetto, con risorse proprie o nell’ambito di risorse assegnate per l’attuazione del Piano per la formazione
dei docenti, percorsi formativi specifici per i docenti e per il personale scolastico a qualsiasi titolo coinvolto,
ai fini dell’utilizzo ottimale dell’ambiente di apprendimento finanziato.

Le spese che possono essere considerate ammissibili nell’ambito del contributo di cui al comma 2
per la realizzazione del progetto sono relative a:

  a) acquisti di beni, compresi gli arredi innovativi, e attrezzature digitali per gli ambienti di apprendimento
     (minimo 80%del contributo concesso);
  b) piccoli lavori edilizi funzionali alla realizzazione degli spazi fisici degli ambienti di apprendimento e spese
     per l’allestimento di dispositivi di sicurezza o per l’assicurazione sulle strumentazioni nel primo anno
     dalla fornitura: nella misura massima del 15% del contributo concesso;
  c) spese generali, tecniche e di progettazione: nella misura massima del 5% del contributo concesso.

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Anche per il prestigioso ERASMUS l’informatica viene integrata attraverso l’uso di :

- Tinkercad che è un programma adatto ai bambini x progettare piccoli oggetti da realizzare
  con stampante 3D.
- Globster x produrre cartelloni elettronici.
- Storyjumper per libri elettronici.
- Ozobot robot x programmare percorsi.
- MAKEY MAKEY x gare musica con frutta e materiale da riciclo.

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“Pa

  “La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo
           in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.”
Isaac Asimov (1920-1992), scrittore americano

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L’informatica nella scuola Primaria

Il Italia l’Alfabetizzazione informatica è quasi nulla. L’informatica non è una materia che riguarda solo gli esperti,
ma purtroppo a decidere a riguardo vi sono ministri e addetti ai lavori che non ne capiscono nulla e la maggior
parte di loro sa appena cosa sia un computer.

L’importanza dell’informatica e di internet
In questi ultimi anni il computer, soprattutto con l’avvento di internet, è divenuto uno strumento d’uso comune e
della vita quotidiana. Imparare a usarlo e sapersi muovere bene su internet è molto importante.

L’informatica e L’Italia
In Italia l’informatica non è ancora considerata una materia come le altre. In Italia l’informatica andrebbe
insegnata sistematicamente a partire dalla scuola Primaria. Per fare questo occorrono insegnanti capaci e
preparati, che sono purtroppo ancora carenti. La maggior parte degli insegnanti non ha quasi conoscenze
informatiche, se non quelle strettamente connesse all’utilizzo del registro elettronico e della ricerca in rete di
materiale didattico.
Nelle scuole medie Americane oltre 10 anni fa vi erano già laboratori e dopo scuola in cui i ragazzi imparavano
ad amministrare reti informatiche. In Italia questi contesti si trovano a fatica oggigiorno nelle università. In
Italia l’informatica viene associata, chissà perchè, molto volentieri al marketing e alla comunicazione, che
hanno una relazione con essa solo in ambito web. L’informatica può insegnare ai bambini a ragionare, a
risolvere i problemi, a lavorare in gruppo, e tutto questo, volendo, senza l’uso dei computer e a costo zero.

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Informatica e scuola
Nessuno ormai dubita che la scuola deve avvicinarsi al mondo del computer sin dalla Primaria.
I bambini ormai già vivono in un ambiente informatizzato e certamente vivranno in un modo sempre più
ampiamente informatizzato.
La scuola non può ignorare questa realtà. Occorre senza dubbio una alfabetizzazione informatica: il problema è
in che cosa essa debba consistere. I programmi della scuola Primaria , in effetti, prendono in considerazione
anche l'informatica: ci sembra però che riservino ad essa un angolino troppo piccolo, inadeguato all'importanza
della disciplina: solo qualche rigo, nascosto quasi nel capitolo della matematica nel paragrafo relativo anche
alla probabilità e alla statistica. e,precisamente, l'ultimo rigo nelle "indicazioni didattiche": meglio che niente!.
D'altra parte questi aspetti risultano anche in buona parte superati.
Maggiore spazio dedicano invece i programmi della Scuola Media ma la situazione non è poi molto diversa.
Occorrerebbe, quindi, dare maggiore spazio a questa disciplina che, a nostro parere, dovrebbe essere posta in
evidenza come disciplina autonoma anche perché non è affatto vero che essa rientri esclusivamente nella
matematica.
Bisogna anche tener presente che generalmente gli insegnanti mostrano una certa diffidenza per il mondo
informatico, diciamo pure che gli insegnanti meno giovani si trovano in un certo disagio di fronte al fatto che i
bambini mostrano più familiarità con il computer e con il suo linguaggio. Ma bisogna accettare la sfida, anche
perché, come vedremo la superiorità dei ragazzi è più apparente che reale.
Nell'insegnamento informatico bisogna guardarsi da ogni facile tecnicismo: la scuola non deve ridursi a
insegnare a usare materialmente il computer, ad aprire cartelle e copiare files: questo il ragazzo lo impara già
da solo, con l'aiuto dei più grandi.
La scuola deve avere il compito di guidare gli alunni a formarsi quelle strutture mentali che rendano
possibile la comprensione del linguaggio dell'informatica. Strumento fondamentale a tale fine è, come
prescrivono i Programmi per la scuola Primaria il "tracciare e interpretare i diagrammi di flusso per la
presentazione di adeguati processi ". per fare questo, in effetti, non occorrono nemmeno i computer: bastano
carta e matita.
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Conoscere il computer

si tratta delle dello studio delle caratteristiche e del modo di funzionare del computer. Comprende, ad
esempio, lo studio dei linguaggi di programmazione, delle strutture elettroniche , del funzionamento.

Per quanto riguarda la scuola di base può essere concretizzato (solo indicativamente) nei punti che seguono:

 • Funzionamenti proprio del computer accensione, collegamento alle periferiche,uso di windows e web ecc.
   Si tratta di quelle capacità che in genere i ragazzi gia posseggono e che comunque possono essere
   perfezionate e ampliate: Ma come abbiamo prima osservato, la scuola non può limitarsi solo a questo.

 • Nozioni sul le caratteristiche elettroniche: in genere si possono dare solo nozioni molto elementari come i
   significati di byte, ram e rom, ecc: in effetti la conoscenza vera e propria del funzionamento è possibile solo
   a livello specialistico.

 • Apprendimento delle strutture fondamentali dei procedimenti informatici E' questo l'obbiettivo, a nostro
    parere più importante. Si tratta della acquisizione delle strutture fondamentali della "logica" informatica ed
    è in effetti, l'obbiettivo proposto dai programmi scolastici.Il rapporto fra linguaggio di programmazione e
    logica informatica può essere paragonato a quello fra erudizione e cultura, fra nozioni e strutture mentali. E'
    chiaro che l'essenziale è l'acquisizione delle strutture mentali che permette poi di apprendere il linguaggio
    di programmazione mentre l'apprendimento di un linguaggio di programmazione senza le adeguate
    strutture mentali rimane un fatto essenzialmente meccanico, strumentale. .E' come apprendere la formula
    dell'aria del triangolo senza poi essere in grado di giustificarla razionalmente e quindi di reinventarla
    autonomamente.

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• Apprendimento di qualche linguaggio informatico In genere si propone il Pacal.
   Anche se ormai questo linguaggio non viene più usato professionalmente tuttavia esso è abbastanza
   semplice, permette progressi sufficientemente rapidi ed immediato..Non è difficile per un ragazzo di buona
   intelligenza, anche delle elementari, essere in grado di implementare , per esempio, un programma relativo
   al calcolo delle aeree. dei perimetri delle figure piane .L'apprendimento di un linguaggio informatico è
   l'aspetto più appariscente ma non va nemmeno troppo enfatizzato: può essere paragonato
   all'apprendimento strumentale della scrittura.

 Apprendimento tramite computer

In questo caso il Computer funziona da maestro nel senso che fornisce dati e spiegazioni,propone esercizi e
problemi. Per l'utente non si richiede una particolare conoscenza del computer ma semplicemente il saperlo
usare.
Molte sono le applicazioni possibili a livello di scuola. Va pero notato che in nessun caso, nel modo più
assoluto può sostituire l'insegnante per cui è del tutto priva di fondamento l'idea, pure abbastanza diffusa che
in un futuro più o meno remoto la scuola possa fare a meno dei maestri.
Il computer, infatti, può essere un sussidio, un utile sussidio, ma pur sempre solo un sussidio dell’insegnante.
Fra le molte applicazioni esaminiamone alcune:
Notizie tramite internet: è l'aspetto più spettacolare, più diffuso: la rete delle reti mette a nostra disposizione
una biblioteca infinita, una fonte inesauribile in ogni e qualsiasi campo dello scibile. La pratica dei motori di
ricerca ci permette di trovare di tutto: dalla filosofia ala pornografia, dagli orari delle autolinee alle leggi dello
stato. Diremmo che ormai l'umanità si divide in due categorie: quelli che hanno accesso ad Internet che
possono sapere di tutto e quelli che non l'hanno e che sanno sempre troppo poco.

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A livello di scuola le possibilità diventano enormi ma non mancano limiti e pericoli. Bisogna considerare i
pericoli per la sicurezza spirituale e fisica dei ragazzini (pornografia, pericolosi contatti via internet) di cui qui
non mi occupo. Ma vi è anche il concreto pericolo che il ragazzino si limiti a trovare qualcosa su un
argomento e fare il "copia-incolla" senza aver per niente capito ed appreso.
Programmi di esercitazione riguardano le abilità strumentali di base o nozioni utili: ad esempio calcolo rapido,
forme e modi dei verbi, tabelline, equivalenze, vocabolari lingue straniere. Si tratta di programmi che
permettono esercitazioni rapide e individuali che generalmente attirano i ragazzi evitando la noia e la perdita
di prezioso tempo scolastico proprio delle ripetizioni in classe.

Correzioni di esercizi, verifiche : Potrebbero essere ampiamente usati esse andrebbero pero effettuati dal
singolo insegnante. Poiché questo richiede competenza informatiche non ancora sufficientemente diffuse fra
gli insegnanti questo importante aspetto risulta pochissimo sviluppato.

Programmate parzialmente strutturati: sono di sussidio allo studio individuale. L'alunno può inserire nel
programma una serie di dati e cognizioni apprese per poterli quindi richiamare quando ne avrà bisogno (il
ripasso delle lezioni). E' un aspetto di molto interesse ma molto scarsamente sviluppato.

Video - giochi: Possono essere utili per lo sviluppo della intuizione e del ragionamento. Particolarmente
interessanti possono essere alcuni giochi che richiedano specifiche abilità. Nella scuola i giochi sono
praticamente banditi in quanto già i ragazzi ne fanno un uso anche eccessivo ma soprattutto errato.
Programmi artistici di notevole interesse permettono vari tipo di disegno e pittura, composizione musicale, di
particolare interesse sono i programmi che combinano musica e immagini. Da notare anche i programmi che
permettono la costruzioni di immagini a partire da formule matematiche (del tipo di quelli resi celebri dalla
sigla di Quark).

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Alfabetizzazione informatica - elementi istituzionali

La legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 prevede l’introduzione e il sostegno “dello sviluppo delle tecnologie
multimediali e dell’alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche, nel pieno rispetto del principio di pluralismo
delle soluzioni informatiche offerte dall'informazione tecnologica, al fine di incoraggiare e sviluppare le doti
creative e collaborative degli studenti”.

Nei Piani Personalizzati delle Attività educative, all’interno dell’ambito disciplinare Tecnologia e Informatica,
vengono formulati come segue gli obiettivi specifici di apprendimento.

- I principali componenti del computer: pulsante d’accensione, monitor, tastiera, mouse.
- Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici.
- Accendere e spegnere la macchina con le procedure canoniche, attivare il collegamento a Internet.
- Accedere ad alcuni siti Internet (ad esempio quello della scuola).
- Concetto di algoritmo (procedimento risolutivo).
- La video - scrittura e la video - grafica.
- Riconoscere l’algoritmo in esempi concreti.
- Accedere ad Internet per cercare informazioni (per - esempio, siti meteo e siti per ragazzi).
- Scrivere piccoli e semplici brani utilizzando la video-scrittura e un correttore ortografico e grammaticale.
- Disegnare a colori i modelli realizzati o altre immagini adoperando semplici programmi di grafica.
- Inserire nei testi le immagini realizzate.

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Con successivi decreti e circolari, sono state precisate le modalità di attuazione relative all’alfabetizzazione
informatica. Riportiamo in forma estremamente sintetica le tappe salienti:

- Decreto Ministeriale n. 61, 22 luglio 2003, l’articolo 2 prevede: “A decorrere dall'anno scolastico 2003-04 si
  procederà, nei primi due anni della scuola primaria, all'introduzione generalizzata dell'alfabetizzazione
  informatica secondo quanto delineato dalle Indicazioni nazionali”

- Circolare Ministeriale n. 69, 29 agosto 2003. Nella circolare vengono fornite indicazioni metodologico-
  didattiche, precisati maggiormente gli obiettivi formativi, indicati supporti in rete e piani per la formazione
  degli insegnanti.

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STRUMENTI
- Fibra e banda ultra-larga alla porta di ogni scuola
- Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan)
- Canone di connettività: il diritto a Internet parte a scuola

  SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
- Linee guida per politiche attive di BYOD (Bring Your Own Device) - Piano per l’apprendimento pratico
  Edilizia Scolastica Innovativa

  AMMINISTRAZIONE DIGITALE
- Digitalizzazione amministrativa della scuola - Registro elettronico

- Strategia “Dati della scuola”

  COMPETENZE E CONTENUTI
- Un framework comune per le competenze digitali degli studenti

- Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate -

- Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola primaria

  CONTENUTI DIGITALI

  Standard minimi e interoperabilità degli ambienti on line per la didattica
- Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici
- Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali.
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La scuola, come sistema educante e formante, aperto al territorio

Alfabetizzazione informatica per il personale ATA, il personale Docente e per le
famiglie.

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Il corso è destinato al personale ATA , Docente ed ai genitori degli alunni. Lo stesso ha come obiettivo,
l’alfabetizzazione informatica, permettendo quindi di avere una buona padronanza delle caratteristiche
fisiche e del software base di ogni pc.

L’OBIETTIVO è quello di:

-   Fornire conoscenze per orientare al corretto impiego degli strumenti informatici.
-   Favorire l’apprendimento consapevole, riflessivo e critico.
-   Far acquisire terminologia appropriata e abilità per organizzare una razionale metodologia operativa.
-   Sviluppare progettualità stimolandola creatività.

PROGRAMMA DEL CORSO:
Concetti di base della tecnologia dell’informazione
Introduzione

- Il computer cos’è e come è fatto
- Cenni storici e diversi tipi di computer
- Area di lavoro di Windows: desktop e barra delle applicazioni
- Uso della tastiera e mouse
- Icone dei files, delle cartelle, dei collegamenti
- Azioni del mouse: click una volta, doppio click, click pulsante destro, drag&drop
- Caratteristiche delle finestre
- Barra delle applicazioni e menu d’avvio
- Il pannello di controllo, funzioni
- Il menu Stampanti: aggiunta di una stampante, interruzione,condivisionee gestione stampe. Gestione delle
  risorse
- Lettura da lettore CD/DVD e supporti rimovibili

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- Gestione delle cartelle: creazione, spostamento, cancellazione, copiatura, proprietà
- Gestione dei files: creazione, caratteristiche del nome, estensione, proprietà
- Ricerca di files e/o cartelle tramite l’applicazione Trova

    Elaborazione testi con applicazioni
    Introduzione a Word

-   Creare un nuovo documento
-   Salvare, aprire e chiudere un documento
-   Aggiungere e togliere barre degli strumenti
-   Stampa e anteprima di stampa
-   Operazioni con il testo
-   Selezionare il testo con mouse e tastiera
-   Copiare il testo
-   Spostare il testo
-   Cancellare il testo
-   Ricercare una parola o una frase all’interno del testo
-   Formattazione del testo
-   Applicare lo stile grassetto/corsivo/sottolineato al testo
-   Cambiare il tipo di carattere
-   Cambiare la dimensione del carattere
-   Controllo ortografico e revisioni di testo
-   Formattazione del paragrafo
-   Allineamento del testo(a sinistra, centrato, a destra, giustificato)
-   Impostazione di rientri e interlinea
-   Elenchi puntati e numerati
-   Bordi e sfondo dei paragrafi
-   Inserimento di immagini e ridimensionamento

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-   Inserimento di intestazioni e pié di pagina
-   Inserire il numero di pagina
-   Tabelle
-   Creare una nuova tabella
-   Inserire e cancellare righe e colonne
-   Ridimensionare righe e colonne
-   Unione e divisione di celle
-   Scrivere all’interno di una tabella
-   Allineamento del testo all’interno di una cella
-   Formattazione del testo
-   Applicare lo stile grassetto/corsivo/sottolineato al testo
-   Cambiare il tipo di carattere
-   Cambiare la dimensione del carattere
-   Contenuto, bordi e sfondo delle celle
-   Formattazione del paragrafo
-   Allineamento del testo (a sinistra, centrato, a destra, giustificato)
-   Formule base

    Presentazioni multimediali con applicazioni
-   Introduzione a PowerPoint
-   Descrizione delle principali voci di menù.
-   Creazione e modifiche di diapositive.
-   Inserimento immagini e grafici.
-   Visualizza presentazione e creazione di animazioni personalizzate.
-   Uso di pulsanti e autocomposizioni.
-   Creazione di una presentazione tecnica.

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Elaborazione testi: Word
- Saper effettuare le prime operazioni con un elaboratore di testi
- Conoscere le funzioni della tastiera
- Conoscere l’uso del mouse
- Conoscere le finestre di lavoro di Word
- Saper selezionare i dati
- Saper inserire dati
- Saper copiare, spostare, cancellare
- Saper formattare un testo
-

Saper navigare e comunicare in rete
-   Sapersi orientare nel mondo di internet
-   Conoscere e saper utilizzare un browser
-   Saper navigare e ricercare in rete
-   Saper comunicare con la posta elettronica

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La comunità educativa come luogo interiore e rassicurante di crescita

Il cambiamento è sempre un processo generativo, produce qualcosa di nuovo, di creativo rispetto alle
conoscenze, ai modelli, alle procedure precedenti, ma va inserito in un quadro cognitivo, affettivo,
relazionale equilibrato. Aiutare gli alunni a cambiare, a crescere nell’io e nel noi si può fare tenendo, però,
la vela sempre tesa e stabile tra le onde del movimento esperienziale, tra i marosi di tempeste emotive e
cognitive inattese e coinvolgenti. Li si spinge a navigare tra paure, incertezze, errori e fallimenti, ma ogni
giorno con una forza nuova, spronandoli a non sostare nello stagno rassicurante, ma fermo, del
conosciuto.
Quello che i ragazzi non devono mai perdere di vista è la luce del faro dei valori che spinge la vela a
lottare contro il vento e a respirare il cielo.
L’educazione è l’impronta che lasciano sulla sabbia dell’isola in cui finalmente approdano e che poi
scoprono essere un arcipelago.

In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi
affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i
membri della società come parte di una comunità vera e viva.

 La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare
                                   ad essere.

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La scuola va intesa quindi come una COMUNITA’ INCLUSIVA

La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non
può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti.
Non basta riconoscere e conservare le identità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia.
Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza
della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda le questioni quali le convinzioni religiose, i
ruoli familiari, le differenze di genere.
Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse
situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in
disuguaglianza.

                                             Isabella GRUMO

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