PROGETTO EDUCATIVO - Progetto Educativo Di Gruppo 2019 2022 - AGESCI Piacenza 5
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Gruppo Piacenza 5 Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani Via Gian Maria Damiani 6 - 29122 Piacenza PC C.F. 91113170335 info@piacenza5.it www.piacenza5.it Presentazione del Gruppo Il gruppo Pc5 ha origini nel 1969 proprio in Nostra Signora di Lourdes, quando si costituì un reparto ASCI di Esploratori. In seguito alla fusione ASCI AGI del 1974, i responsabili del comitato della Zona di Piacenza attestarono la nascita ufficiale del gruppo AGESCI Pc5 nel 1976, da sdoppiamento dal Pc2; da allora non ha mai cessato le sue attività. Il gruppo è intitolato a Fulvia Bozzini, una capo storica del Pc5, deceduta dopo una lunga malattia, che nei suoi anni di servizio ha lasciato un segno forte in chi l’ha incontrata. Ora, ottobre 2019 il Pc5 conta 125 associati (dati da confermare con il nuovo censimento) ed è formato da: ★ Branco Mowgli: composto da lupette e lupetti dagli 8 ai 10 anni (14 maschi e 12 femmine) ★ Reparto Excalibur: composto da guide ed esploratori dagli 11 ai 16 anni (15 maschi e 28 femmine) ★ Noviziato e Clan/Fuoco Betulla: composto da novizi di 17 anni e rover e scolte tra i 18 e i 21 anni (21 maschi e 17 femmine) ★ Comunità capi: formata da 18 adulti (10 donne, 8 uomini) al seguente livello di formazione: ○ tirocinanti: 2 ○ capi con Campo di Formazione Tirocinanti: 3 ○ capi con Campo di Formazione Metodologica : 4 ○ capi con Campo di Formazione Associativa: 5 ○ capi nominati: 2 ○ assistente ecclesiastico: 1 ○ capi con percorso personalizzato: 1 ○ capi che hanno partecipato ad un Campo di Aggiornamento Metodologico: 2 ○ capi che hanno partecipato ad un secondo Campo di Formazione Metodologica: 2 La Chiesa di Nostra Signora di Lourdes, che ci ospita, è una parrocchia grande; si estende (da nord a sud) dalle mura di via IV Novembre fino a via Boselli e (da est a ovest) da Viale Europa fino a via Negrotti. Conta nel suo territorio di competenza 9586 residenti, di cui il 27% di origini straniere (dati 2016). Da un'analisi della residenza dei censiti abbiamo rilevato che l'appartenenza geografica alla parrocchia non è elemento dominante o caratterizzante il gruppo. Oltre ad ospitare l’AGESCI Pc5, la Parrocchia propone percorsi catechistici per bambini e ragazzi, gruppi per giovani e adulti, attività di Oratorio con gli Educatori di strada e ospita altre associazioni come l'Anspi, l'Azione Cattolica, la Caritas, la San Vincenzo e il coro. Con tutte queste realtà non abbiamo rapporti stretti, ma è già stato avviato negli anni passati un processo di integrazione e convivenza che si vuole portare avanti e che si concretizza con: ● la partecipazione al Consiglio Pastorale Parrocchiale di un membro della comunità capi. ● l'adesione alle richieste di collaborazione in occasioni di eventi parrocchiali. ● l'attenzione speciale a non sovrapporre date di attività, uscite, campi ad alcuni momenti forti proposti in parrocchia Iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale n.72 - Legge 383/2000 Iscritta al Registro Regionale APS dell’Emilia Romagna n.5806 WAGGGS / WOSM Member
Analisi In vista del rifacimento del Progetto educativo abbiamo osservato i nostri bambini/ragazzi da tre differenti prospettive. ★ dal punto di vista di noi capi: concentrandoci su cosa vediamo in loro, cosa percepiamo della loro vita extra associativa (famiglia, scuola, altre attività, ecc), quali sono i loro interessi e quali le difficoltà incontrate nel rapporto con loro. ★ dal punto di vista delle famiglie. ★ dal punto di vista dei ragazzi stessi. L'indagine a famiglie e bambini/ragazzi è stata condotta tramite test anonimo e ha toccato i seguenti aspetti: autostima, consapevolezza di sé e delle proprie capacità, modelli di riferimento, figure fondamentali, capacità di affrontare le difficoltà. Inoltre abbiamo colto l'occasione dell'anonimato per chiedere sia ai bambini/ragazzi, sia alle famiglie cosa si potrebbe migliorare nel rapporto con noi capi. Risultati I dati raccolti e intrecciati tra loro hanno evidenziato: 1. tre macro criticità trasversali alle tre branche, dalle quali estrapolare gli obiettivi su cui lavorare nel prossimo triennio: ➢ la poca consapevolezza sulle reali capacità di gestione di loro stessi, delle loro cose, dei loro spazi, dei loro impegni e quindi del loro tempo. ➢ l'insicurezza sulle proprie capacità personali che genera ansia e porta a vivere male alcune esperienze (la maggioranza) o addirittura ad evitarle (una minoranza - dai questionari del branco). ➢ la necessità di relazioni tra pari significative e profonde; relazioni che però hanno difficoltà a costruire. 2. diversi aspetti positivi dei nostri ragazzi, come l'apertura verso il prossimo, l'attenzione verso l'ambiente, la scarsa importanza attribuita al mondo virtuale, la capacità di affrontare le cose nonostante la paura, l'affidabilità… tra tutti i dati emersi, ne riportiamo due che ci hanno colpito particolarmente e su cui ci siamo interrogati. ➢ Il questionario per i genitori è stato inviato a 76 famiglie (per 90 ragazzi) ed hanno risposto in 43. La percentuale di partecipazione e i commenti sul “cosa possiamo migliorare” hanno chiaramente evidenziato quanto le famiglie desiderano essere partecipi al percorso scout del figlio e quanto vorrebbero avere più occasioni di confronto e di conoscenza con noi capi. Di questo terremo conto e le singole unità decideranno come soddisfare questa esigenza. ➢ Il questionario ai ragazzi non differisce particolarmente dall'analisi fatta da noi capi eccezion fatta per i ragazzi più grandi che, alla richiesta “indica le tre 3 persone da cui ti senti più ascoltato”, la quasi totalità, ha nominato membri della famiglia ristretta (mamma, papà, fratelli) e solo pochissimi, all'ultimo posto, “amici”. Da questo risultato sono nate due riflessioni:
■ lettura positiva: nonostante i conflitti fisiologici dell'età, i rapporti dei nostri ragazzi con i loro genitori sono sani e la famiglia è un elemento centrale nella loro vita. ■ lettura negativa: i rapporti tra pari sono così scadenti e superficiali, che si fermano alla sola condivisione del divertimento e non della vita, dei pensieri, dei problemi che invece vengono riservati alla famiglia in senso stretto. Conclusione Partendo dal punto 1 abbiamo individuato tre aree di intervento; per ciascuna abbiamo delineato gli obiettivi generali su cui occorre lavorare. La tabella che segue è uno schema funzionale alla stesura dei programmi di Unità. E’ utile per individuare gli obiettivi operativi e gli strumenti che di anno in anno, a seconda dell’età e dei ragazzi, potranno essere usati. Questo progetto è una linea guida nata da tante osservazioni e riflessioni ma non è vincolante e i capi sono liberi di modificarlo o adattarlo in qualsiasi momento sia necessario. OBIETTIVI GENERALI cose da migliorare 2019/20 2020/21 2021/22 “io” “io e l'altro” “io con gli altri” Avere cura e attenzione verso Acquisizione di maggior il materiale e gli spazi comuni, autonomia e responsabilità Avere cura e la collaborando a piccolo da parte del grande gruppo CURA E responsabilità del proprio gruppo. Riuscire a rispetto all'uso e al consumo RESPONSABILITÀ materiale e degli impegni organizzarsi, rispettando gli di materiale personale e personali. impegni personali e quelli del comune e verso gli impegni piccolo gruppo (pattuglia, presi squadriglia, sestiglia …) Vivere serenamente il Imparare a conoscere se Essere consapevoli delle rapporto con gli altri stessi, scoprendo i propri proprie capacità per potersi ANSIA all'interno e all'esterno delle talenti e riconoscendo i mettersi in gioco nel piccolo varie unità, senza temere il propri limiti. gruppo. confronto o la prestazione. Imparare a non temere il Rafforzare le relazioni confronto, riscoprendo il Accettare gli altri vivendo i puntando sulla fiducia e RELAZIONI FRAGILI valore della diversità e rapporti con sincerità sull'aiuto reciproco, vivendola come risorsa di un all'interno dell'unità scoprendo cosa ci unisce. rapporto.
Obiettivi declinati nelle branche per l’anno 2019-2020 L/C E/G R/S Capire quali sono i propri Aiutare i più giovani a Acquisire strumenti, talenti e i propri limiti riconoscere le proprie strategie, competenze che ANSIA (attraverso specialità, qualità. (progressione mi facciano sentire capace attività di mani abili, personale, punto della e sicuro attività a tema) strada) Cercare di migliorare il rapporto che il singolo ha Scoprire le nostre con gli altri, All'interno della sq. devono differenze e capire cosa relazionandosi nel imparare ad esprimersi RELAZIONI ci lega (mettere i ragazzi piccolo gruppo liberamente, ad affrontare FRAGILI nella condizione di (sestiglia/gruppi un problema per volta e a approfondire i rapporti e occasionali), in modo da saper chiedere aiuto i legami) stringere amicizie più solide e sentirsi più a proprio agio Cura dell'angolo di sq. (pulito-ordinato-funzionale). Cura e rispetto degli oggetti Sono in grado di curare il personali e attenzione alle Far diventare i partenti CURA E mio materiale e quello cose degli altri (non perdo un punto di riferimento RESPONSABILITÀ che mi è stato affidato niente e se trovo qualcosa per il clan di abbandonato cerco il proprietario). Cura delle casse di sq
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