LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA

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LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA
Ed.39 n°1397 ≈ Parrocchia San Pio X ≈ Loano ≈ Domenica 12 Luglio 2020

            “LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA”

                                    Il Vangelo di Matteo inizia oggi il discorso delle
                                parabole, con la famosa parabola del seminatore.
                                Possiamo seguire questo discorso da due punti di
                                vista: 1) quello del Signore, il seminatore semina
                                dovunque a piene mani, la Parola di Dio dove
                                tocca feconda, 2) quello del popolo, o dell’uomo: il
                                cuore di questo popolo è diventato insensibile,
“Non vedano con i loro occhi, non ascoltano con i loro orecchi, e non
comprendano, e non si convertano e io li guarisca”. Con una lettura superficiale
ci sembra di trovarci di fronte a una contrapposizione non superabile. Ma con
più attenzione possiamo trovare il superamento di questa grande difficoltà:
“Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano”.
Dove sta la soluzione del problema? Nella semplicissima domanda che i
Discepoli rivolgono a Gesù: “Perché a loro parli con parabole?”. Nella risposta
di Gesù sta la soluzione: la differenza sta proprio nella domanda dei Discepoli:
“Perché a voi è dato conoscere il mistero del Regno dei Cieli”. Isaia dice che
“Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver
irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, così sarà la mia
Parola, non ritornerà a me senza effetto, senza aver compiuto ciò per cui l’ho
mandata”. Ma perché alcuni la accolgono e altri no? A questo punto entriamo
nel vivo della parabola (e potremmo dire: di tutte le parabole). Due elementi
rendono efficaci la Parola: l’aratro, e il terreno. L’aratro è il dialogo tra gli
ascoltatori, i Discepoli, e Gesù: perché parli in parabole? Senza questa domanda
non c’è fecondazione. Cioè: se l’orecchio non è aperto alla Parola, la Parola non
può compiere quello che Dio vuole se l’uomo non apre il cuore, in poche parole:
diventa Discepolo! Il terreno deve essere buono, senza pietre, senza durezza,
senza rovi, e porta fecondità in base alle sue proprietà.
   Una cosa bella che dice la Parola di Dio oggi, nella Lettera ai Romani, è che
anche la stessa creazione geme e soffre per essere liberata dalla schiavitù, ed
entrare nella libertà della gloria dei Figli di Dio. Se noi accogliamo la Parola, essa
feconderà tutta la terra!
Buona Domenica                                                           Don Luciano

        www.sanpiodecimoloano.it    VISITACI           Parrocchia San Pio X Loano
LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA
Oggi è la XV Domenica del tempo ordinario

 Giovedì 16 luglio:                 Festa della Beata Vergine Maria del Monte
                                    Carmelo.
                                    Auguri ai nostri Confratelli del Monte Carmelo:
                                    alla porta il manifesto con gli orari delle
                                    celebrazioni

 Sabato 18 luglio:                  SS. Messe ora 18.00 e ore 21.00

 Domenica 19 luglio:                XVI Domenica del tempo ordinario

                                                 ∞
   Giornale parrocchiale per settembre-ottobre: sperando di poter stampare il Giornale
   parrocchiale per quel periodo, cominciamo a pensare e scrivere articoli da inviare a
                                   sanpio10@libero.it

                                                 ∞
 Con il ricavato del vestiario nuovo e di qualità ricevuto in dono abbiamo ricavato 4000 €
           che abbiamo dato a Mons. Panizza per l’emergenza COVID19 del Perù.
                    Ora destiniamo il ricavato al tetto della nostra chiesa.
           C’è ancora la possibilità di visitare il locale con i vestiti della sala caffè,
                                all’uscita a destra della chiesa.

                                                ∞
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                                 Perché si dice: «METTERSI IN GHINGHERI»
                         Ghingheri è un termine presente nella locuzione avverbiale “in
                       ghingheri”; tipica del linguaggio familiare e scherzoso, è utilizzata soltanto
                       in espressioni quali “mettersi in ghingheri” e “[essere] tutto in ghingheri”
                       utilizzate in riferimento a persone vestite con grande cura ed eleganza.
                       L’origine del termine non è chiarissima; molti dizionari riportano la voce
                       soltanto come sostantivo maschile plurale. Il termine ghinghero è presente
                       sul Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Pianigiani
                       dove si spiega che “ghinghero” sta per “ghindolo = guindolo”, corruzione
                       derivata dal verbo “agghingare”, “agghindarsi”, forme assimilate
                       di abbigliare. Esiste un’attestazione della seconda metà
                       dell’800, nel testo Trattato dell’arte della seta ricopiato da
                       un manoscritto del XV sec., dove si trova, a proposito delle
“tessitore”, che circa il vestire andavano “meglio agghindate di quante altre
donne… e ne’ giorni festivi le si mettevano in ghingheri portando in capo
berrette con nastri e galani”.
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LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA
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                                   I Santi:    SANT ’ ENRICO          (13 luglio)
                                Lunedì 13 sarà Sant’Enrico, Re d’Italia protettore dei
                    benedettini. Auguri a chiunque porti questo nome, sembra strano che
                    un re ed imperatore diventi Santo, ecco perché lo è per la Chiesa. Enrico
                    II, detto il Santo, è stato re d’Italia dal 1002 al 1024, imperatore del Sacro
                    Romano Impero e ultimo esponente della dinastia degli Ottoni si
                    festeggia il 13 luglio. È stato dichiarato santo dalla Chiesa cattolica. Il
                    nome Enrico deriva dal tedesco e vuol dire” possente in patria”.
                    Sant’Enrico è protettore degli oblati benedettini. Nelle immagini sacre è
                    spesso raffigurato con tre simboli: la corona, il globo e lo scettro.
                    Il suo martirologio romano recita: «Sant’Enrico, che imperatore dei
                    Romani, si adoperò insieme alla moglie santa
                    Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e
                    propagare la fede di Cristo in tutta l’Europa; mosso da
zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona
vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita»
Pace e gioia!                                                              Accolito Lucio Telese
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LA PIOGGIA FA GERMOGLIARE LA TERRA
Totoeventi
                   CONSIGLIO PASTORALE DEL 26 GIUGNO 2020
COVID19
  La prima parte dell’incontro è stata destinata al tema del COVID 19. In particolare abbiamo parlato della
chiesa che è sempre stata aperta e che c’è sempre stata la possibilità di confessarsi e ricevere la Comunione
privatamente. In questo periodo un bel gruppo di persone hanno continuato a frequentare la chiesa in modo
particolare per la preghiera personale. Con Don Antonello ci siamo immediatamente resi conto che era
necessario sostenere numerose famiglie della parrocchia, ed extracomunitari, con pacchi alimentari. Alle
famiglie della parrocchia si è venuto incontro anche con aiuti economici nel limite del possibile. A questo
proposito ringrazio le famiglie e i gruppi che hanno dato un aiuto sostanzioso a questo scopo. Gli anziani in
questo periodo non è stato possibile avvicinarli (fosse ance solo per portare la Comunione), siamo rimasti
però in contatto con loro per via telefonica. Prima della Pentecoste c’è stata la possibilità di portare la
Comunione in modo da assolvere il precetto pasquale. Anche per i ragazzi e i Giovanissimi, in questo periodo,
sono state fatte molte iniziative da parte degli educatori in modo da tenere vivo il contatto dei vari gruppi.
LAVORI CHIESA
  Una prima emergenza è stata quella di renderci conto che con le ultime piogge, più di una volta, la chiesa si
è allagata anche nella parte centrale. Un grazie sentito ai volontari che con Don Antonello hanno provveduto
a contenere l’emergenza. Certo non è stato un lavoro facile, per questo chiediamo a tutti, in caso di piogge
persistenti, di arrivare in rinforzo. Per quanto riguarda i lavori, speravamo fosse possibile iniziare a fare il
tetto. Ma fatta la domanda ai tecnici responsabili, ci è stato risposto che questo comporterebbe la perdita
completa del contributo del 70% da parte della CEI. Per cui speriamo ancora che arrivi il permesso definitivo
di tutti i lavori entro l’estate.
Per finalizzare i lavori, abbiamo pensato di lottizzare i lavori, chiedendo un contributo ai parrocchiani sulle
seguenti voci:
   - 1 mq di copertura                        60 €
   - 1 mq di presbiterio                      100 €
   - 1 mq di pareti perimetrali               50 €
   - 1 tassello da 10cmq di vetrata           13 €
   - 1 corpo illuminante                      60 €
   - Allarme                                  650 €
   - Altare                                   4000 €
   - Tabernacolo                              4000 €
SAGRA
  Abbiamo valutato il nuovo regolamento per le sagre in tempo di COVID19. Ci siamo resi conto che fare la
sagra nel modo tradizionale sarebbe stato concretamente impossibile. Una proposta è stata quella di fare un
piatto unico da asporto per dare continuità a una tradizione così bella e così importante per la costruzione
della San Pio X. Concretamente la scelta è caduta su FRITTO MISTO e PATATINE, nei giorni 20 e 21 agosto
2020, festa di S. Pio X.
PRIME COMUNIONI E CRESIME
  Un tema caro alle famiglie era quello delle Prime Comunioni e delle Cresime: in sostanza tanti genitori
vogliono sapere se entro l’anno sarà possibile completare il cammino catechistico con queste due date così
importanti. Don Luciano ha proposto come data unica per le Prime Comunioni (se il COVID19 ci lascerà
tranquilli) alla Festa dell’Immacolata l’8 dicembre 2020. Per quanto riguarda le Cresime abbiamo chiesto al
Vescovo se può rendersi disponibile sabato 5 dicembre 2020 alle ore 17.30. la data delle Cresime è in attesa
della risposta del Vescovo. C’è la possibilità per chi trovasse difficoltà a celebrare i sacramenti nelle date
stabilite, ad aggregarsi al gruppo delle Prime Comunioni o delle Cresime a maggio del prossimo anno.

ATTIVITA’ ESTIVE COI RAGAZZI
 Ci siamo chiesti se è possibile fare qualche attività “in presenza” con i giovanissimi e i ragazzi più grandi.
Attendiamo l’iniziativa degli educatori.
BANCO PER IL PERÙ
  Don Antonello, avendo ricevuto in dono una quantità notevole di vestiario, ha proposto di fare una vendita-
offerta nella sala del caffè per tutto il mese di luglio 2020 e di inviare il ricavato a Mons. Panizza in Perù, dove
la situazione COVID19 è in un momento molto drammatico.
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