PRATICA DI EDUCAZIONE ALLA NONVIOLENZA - SPERIMENTARE LA NONVIOLENZA NEI CONTESTI EDUCATIVI

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PRATICA DI EDUCAZIONE ALLA NONVIOLENZA - SPERIMENTARE LA NONVIOLENZA NEI CONTESTI EDUCATIVI
PRATICA DI EDUCAZIONE ALLA NONVIOLENZA
SPERIMENTARE LA NONVIOLENZA NEI CONTESTI EDUCATIVI

                                 CENTRO DI NONVIOLENZA ATTIVA E RETE ED.UMA.NA | AS 2018/2019 |
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COSA FACCIAMO OGGI

▪ Il feedback e le domande

▪ Le chiavi dell’apprendimento
 •   Affettività
 •   Allegria
 •   Ambiente e clima di classe
▪ La regola d’oro

▪ Conclusioni

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FEEDBACK E DOMANDE

IN CLASSE
▪ Attenzione ai meccanismi di violenza
▪ Attenzione al proprio registro di sofferenza
▪ Trovare e sperimentare il proprio gesto per fermare il meccanismo della catena

PER IL PROSSIMO INCONTRO
▪ Archiviare l’incontro scrivendo:
  1) quali connessioni ho fatto con le informazioni che già possedevo
  2) cosa mi ha sorpreso che non sapevo
  3) quale domanda/e mi pongo

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INCONTRO 2
LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO
Creare un ambiente confortevole e comunicativo.
La regola d’oro.

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO

AAA - Affettività, Allegria, Ambiente

▪ AFFETTIVITA’ – l’emozione “tinge” ciò che si apprende
▪ ALLEGRIA – Il ridere e il buon umore
▪ AMBIENTE E CLIMA DI CLASSE – un ambiente adeguato, un clima disteso e di fiducia.

VIDEO DANIELA LUCANGELI SU RAI TV
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/daniela-lucangeli-apprendimento-
attraverso-le-emozioni/39202/default.aspx

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LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO

▪   AFFETTIVITA’, EMOZIONI E SENTIMENTI

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LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO

AAA - Allegria, Affettività, Ambiente

▪   ALLEGRIA – Il ridere e il buon umore
Ti ammali se ti senti depresso”, dice un antico proverbio giapponese,
condiviso anche da Susumu Tonegawa, premio Nobel ’87 per le
fondamentali scoperte sul sistema immunitario.

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LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO

AMBIENTE E CLIMA DI CLASSE

▪   Un clima disteso e di fiducia.
▪   Un ambiente adeguato
▪   Questa atmosfera, questa sorta di sintonia, è data principalmente dalle relazioni che si
    stabiliscono tra i partecipanti di quell’ambito.
                                    «È importante la crescita dell’essere umano in un ambito
                                    fisico e umano dove il benessere, espresso in sensazione
                                    di sicurezza, di accoglienza, di affetto, sia il tono generale
                                    della propria vita; questo permetterà uno sviluppo
                                    positivo.» Aguillar          CENTRO DI NONVIOLENZA ATTIVA E RETE ED.UMA.NA | AS 2018/2019 |
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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO
AMBIENTE COME FACILITATORE
                               Predisporre un setting didattico, vuol
                               dire preoccuparsi che tutti gli elementi
                               fisici e relazionali, corrispondano ad
                               uno schema organico e coerente con
                               ciò che si vuol raggiungere e con le
                               modalità attraverso le quali si è
                               pensato di raggiungerle.
                               È essenziale essere consapevoli
                               dell’attività che si sta affrontando, sia
                               per l’educatore che per l’educando.

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO
AMBIENTE COME FACILITATORE

L’aula didattica è intesa come spazio d’azione che possa facilitare un apprendimento significativo.
Sono previste soluzioni che soddisfino sia la disposizione fisica che l’aspetto auditivo, applicabili a
ogni tipo di aula, senza cambiare necessariamente gli arredi.

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

L’AMBIENTE CHE COMUNICA

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L’AMBIENTE CHE COMUNICA

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L’AMBIENTE CHE COMUNICA

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L’AMBIENTE CHE COMUNICA

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LA COMUNICAZIONE IN CERCHIO
Il ‘cerchio’ rappresenta un momento di dialogo, un modo di comunicare in cui tutti riescono a
vedersi in faccia e ad esprimere le proprie opinioni ed emozioni liberamente. Come
suggerisce il nome stesso, gli alunni si siedono in cerchio con un coordinatore, che fa
anch’esso parte del cerchio, proprio perché il cerchio rappresenta un momento di parità.

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LA COMUNICAZIONE IN CERCHIO
QUALI FINALITÀ

Scopo primario di questa attività è creare uno spazio di benessere, condiviso, inclusivo
e paritario, da ritrovare in ogni inizio di giornata a scuola, per agevolare la costruzione
dell’appartenenza alla comunità.
Sviluppa le competenze sociali e di democrazia. Stimola l’apprendimento del dialogo
e dell’ascolto.

È necessario riconoscere il ruolo dei rituali sociali nella costruzione dell’appartenenza,
basati sulla gradevolezza, sull’incontro, sullo stare insieme, costruendo accordi piuttosto
che regole.

E’ importante che diventi una Routine
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STRUMENTI DI RELAZIONE

LA COMUNICAZIONE IN CERCHIO
IL RISPETTO AL CENTRO

«Ho imparato la via del Cerchio da
molti anziani di molti popoli diversi
e l’insegnamento fondamentale era
sempre lo stesso: il rispetto.
Il rispetto è il centro del cerchio,
ovunque venga fatto; non importa
come avete deciso di riunire il
vostro Cerchio o di aprirlo ma
all’inizio deve esserci sempre
questo accordo sul rispetto.»
La via del Cerchio, Manitonquat

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STRUMENTI PER LA RELAZIONE NONVIOLENTA

LA COMUNICAZIONE IN CERCHIO
LE FASI
Intro: i bambini/e preparano il cerchio (cuscini, ecc) la maestra coordina, preferibilmente è in
ginocchio o seduta a terra
▪ I fase: LO SPECCHIO/o SGUARDI - accoglienza nel cerchio - incontro di sguardi, sorrisi, saluti
▪ II fase: IL CONTATTO CON SE’ E IL SILENZIO – momento di raccoglimento in cui ci si concentra
  sulla postura e sul respiro, per ritrovare calma e benessere; l’insegnante guida la meditazione.
▪ III fase: - IL CONTATTO CON L’ALTRO - risveglio con giochi di contatto, prima con il proprio
  corpo (tapping), poi con la schiena/collo/testa del compagno alla propria destra/sinistra.
▪ IV fase: LA PAROLA - Come state? – I bambini, tenendo in mano il “bastone della parola”
  (pelouche, palla o altro), raccontano come si sentono e tutto ciò che hanno urgenza di
  condividere. NB: in questa fase parla SOLO chi ha l’oggetto in mano. Alla fine del giro, si può
  concedere un momento di “parole in libertà” per confrontarsi o comunicare le idee urgenti emerse
  da parte di qualche bambino.
▪ V fase: a cura dell’insegnante – Lettura di un breve racconto o introduzione all’attività successiva,
  oppure planning della giornata (dipende dall’ora in cui viene fatto) CENTRO DI NONVIOLENZA ATTIVA E RETE ED.UMA.NA | AS 2018/2019 |
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LA COMUNICAZIONE IN CERCHIO
MODALITA’ PER USARE IL CERCHIO
-   Condividere stati d’animo
-   Condividere idee ed esperienze
-   Esprimersi in un’atmosfera di non giudizio
-   Costruire accordi condivisi
-   Gestire i conflitti
-   Pianificazione delle attività scolastiche
-   Incipit delle attività curriculari

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LA REGOLA D’ORO
Tratta l’altro/a come vuoi essere trattato/a

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LA REGOLA D’ORO
«Non fare a nessuno ciò che non piace a te».
(Bibbia ebraica, Tobia, 4,15).

«Ama il prossimo tuo come te stesso».
(Legge ebraica in Levitico, 19,18; cfr anche 19,34).

«L'uomo dovrebbe comportarsi con indifferenza nei confronti di tutte le realtà mondane e
trattare tutte le creature del mondo come egli stesso vorrebbe essere trattato». (Giainismo,
Sutrakritanga I.11.33).

«Ecco la somma della vera onestà: tratta gli altri come vorresti essere trattato tu stesso.
Non fare al tuo vicino ciò che non vorresti che egli poi rifacesse a te».
(Induismo, Mahabarata).

«Non ferire gli altri in modi dai quali anche tu ti sentiresti ferito».
(Buddhismo, Udana-Varga 5,18).
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CONCLUSIONI
I PROSSIMI PASSI

                   | SETTEMBRE 2017 |
I PROSSIMI PASSI

IN CLASSE
▪ Attenzione ai meccanismi di violenza
▪ Attenzione al proprio registro di sofferenza
▪ Trovare e sperimentare il proprio gesto per fermare il meccanismo della catena
▪ Fare attenzione alla forma della classe
▪ Curare il clima di classe
▪ Sperimentare in classe la regola d’oro

PER IL PROSSIMO INCONTRO
▪ Porsi alcune domande su quanto visto in questo incontro, sceglierne una o due da condividere
▪ Lettura dispense
▪ Vedere il video ‘cambiare il paradigma dell’educazione’
https://www.youtube.com/watch?v=SVeNeN4MoNU
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BIBLIOGRAFIA

Educazione per lo sviluppo integrale e l’ambiente di apprendimento
            Mario Aguilar A.,Rebeca Bize B., ‘Pedagogia dell'intenzionalità. Educare una
            coscienza attiva’, MULTIMAGE 2018
            A partire dall'umanesimo universalista, un contributo alla ricerca di basi e di fondamenti per una
            nuova educazione con l'obiettivo di costruire una corrente pedagogica che rompa gli angusti
            schemi dell'educazione economicista e si orienti nella direzione di uno sviluppo umano integrale.
            Un'educazione gioiosa e allegra, dove bambini, giovani e adulti convivano quotidianamente in
            un'avventura di apprendimento basato sull'esperienza.

            Giovanni Biondi, Samuele Borri, Leonardo Tosi, “Dall‘aula all’ambiente di
            apprendimento”, INDIRE 2016
            Questo libro nasce all’interno di un lavoro avviato nel 2012, su incarico del Miur come ricerca
            sulla riorganizzazione degli spazi in rapporto alle trasformazioni contemporanee. L’opera si snoda
            lungo una linea ideale che ha radici nel passato e si proietta nel futuro. Una visione di scuola in
            cui l’aula non è più il luogo unico dell’apprendere ma in cui una molteplicità di spazi diversificati,
            complementari e sinergici contribuiscono a formare un unico ambiente integrato in grado di
            supportare una didattica attiva e moderna, in base a standard di qualità, vivibilità, comfort e
            benessere.
                                                                         CENTRO DI NONVIOLENZA ATTIVA E RETE ED.UMA.NA | AS 2018/2019 |
| SETTEMBRE 2017 |
edumana@centrononviolenzattiva.org
                               | SETTEMBRE 2017 |
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