POSITION PAPER ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI - LA SPERIMENTAZIONE FORAGRI - Officina delle Competenze

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POSITION PAPER ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI - LA SPERIMENTAZIONE FORAGRI - Officina delle Competenze
POSITION
PAPER
ATTESTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI ACQUISITI
LA SPERIMENTAZIONE FORAGRI
                                                         APRILE 2021

Hanno collaborato alla stesura del documento:
Roberto Bianchi - Stefano Bianchi
Caterina Caccioppoli - Daniela Robasto - Elena Sposato
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Indice dei contenuti
PREFAZIONE                                                               2
    Pier Giovanni Bresciani, Gianni Cannata, Federica Giovannone

A. L’IDEA                                                               10
  • Il metodo sperimentale Foragri per l’attestazione degli
    apprendimenti acquisiti nelle attività di formazione
    continua finanziate dal Fondo
  • PERCHÉ – COSA – COME
    Stefano Bianchi – Roberto Bianchi

B. IL METODO                                                            16
  • Presentazione del protocollo metodologico messo a punto
    dal Fondo
  • Le basi teoriche a supporto del metodo e illustrazione
    commentata dei documenti predisposti
    Daniela Robasto

C. LA SPERIMENTAZIONE                                                   28
  • Illustrazione delle attività svolte con gli attuatori, le aziende
    e i lavoratori Presentazione del materiale elaborato e dei
    risultati raggiunti
    Elena Sposato – Caterina Caccioppoli

D. CONSIDERAZIONI SUL PRIMO ANNO                                        52
   DI SPERIMENTAZIONE
  • I risultati acquisiti, le problematiche emerse, alcune proposte
    Stefano Bianchi - Roberto Bianchi – Daniela Robasto
    Elena Sposato – Caterina Caccioppoli

POSTFAZIONE                                                             62
    Daniela Robasto

E. LE OPINIONI DEGLI ENTI ATTUATORI                                     64

F. ALLEGATI                                                             70
  • Protocollo metodologico
  • Patto formativo
  • Convenzione Foragri – Università di Torino
  • Documento sintetico elaborato a gennaio 2021 e già inviato
    alle istituzioni competenti
  • Registrazione incontro del 4 novembre 2020
  • Clip prove d’esame finale Catania
  • Clip prove d’esame finale Messina

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PREFAZIONE
VALIDAZIONE, CERTIFICAZIONE E RICONOSCIMENTO
DELLE COMPETENZE TRA NECESSITÀ E SOSTENIBILITÀ
Del Comitato di Indirizzo Foragri*

     1. Riconoscere, validare e certificare gli apprendimenti:
        a che cosa serve, perché serve, per chi serve

In un tempo complesso, rischioso e dif-                  sostenuta dai soggetti socio-istituzionali,
ficile come quello che stiamo ormai sta-                 piuttosto che come una specifica richiesta
bilmente attraversando, può essere utile                 dei destinatari finali di tali dispositivi.
ricordare che in un suo pionieristico con-
tributo di oltre venti anni fa1 H.Bjorna-                La conclusione che l’autore traeva al ter-
vold, nell’ambito della prima ricognizione               mine della sua riflessione era però (in
sistematica dei dispositivi di validazione               parziale antitesi con ciò che sembrava
delle competenze in uso nei diversi Paesi                suggerito dalla sua stessa domanda) che i
europei, si chiedeva (provocatoriamente e                dispositivi di validazione e di certificazio-
‘retoricamente’) se i dispositivi, i servizi e           ne degli apprendimenti acquisti sul lavoro
le procedure che in tanti contesti si erano              e persino nei contesti informali (volonta-
venuti consolidando, se pure con diverso                 riato, tempo libero) costituiscono in realtà
livello di sviluppo e formalizzazione (come              una soluzione appropriata e necessaria,
sappiamo, ciò è poi accaduto anche in Ita-               nella fase storica in essere e nello scenario
lia, in particolare con il decreto 13/2013,              emergente, alle effettive necessità delle
dopo la Raccomandazione del Consiglio                    persone, delle imprese e dei servizi per il
UE del dicembre 2012), non costituissero                 lavoro, nonché delle istituzioni deputate a
per caso solutions looking for problems, e               regolarne i rapporti: se pure in presenza
cioè ‘prodotti alla ricerca di clienti’.                 di un livello di ‘domanda esplicita’ anco-
                                                         ra iniziale, infatti, si poteva identificare a
Bjornavold in sostanza suggeriva con ironia              suo avviso una forte esigenza sociale (un
che la progressiva implementazione di tali               vero e proprio fabbisogno), destinato ad
dispositivi potesse essere originata dalla               aumentare con ritmo intenso.
disponibilità ‘sul mercato’ di metodologie,
tecniche e strumenti, piuttosto che dalla                Tutto ciò accadeva oltre venti anni fa; ed
loro effettiva funzionalità ed utilità rispet-           oggi, nel momento in cui, anche nel nostro
to alla ‘domanda’ dei diversi tipi di utenti             Paese, alle molte enunciazioni di principi e
potenziali: domanda che si manifestava a                 di policy e alle tante, diversificate e diffuse
quel tempo ancora in modo molto limitato;                sperimentazioni locali e ‘particolari’ ha fat-
e che ancora oggi sembra configurarsi più                to finalmente seguito l’avvio del processo
come una ‘opportunità/necessità sociale’                 di implementazione del sistema (e quindi

* Pier Giovanni Bresciani (Professore Università di Urbino), Gianni Cannata (Rettore Università
Mercatorum), Federica Giovannone (Ager s.r.l.)
1
    Cfr. H.Bjornavold, Making learning visible, Cedefop 1999

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dei dispositivi, delle procedure, degli stru-              ‘trasferibilità’ delle competenze e la
menti applicativi), che rappresenta il ne-                 loro ‘portabilità’ da un contesto ad un
cessario passaggio alla concretezza del                    altro, mantenendone il valore
‘fare’ (fino alla recente approvazione del             •   la crescente mobilità (geografica, set-
decreto di gennaio 2021 sulle linee-guida                  toriale, organizzativa, professionale)
per l’interoperabilità), è utile richiamare,               che il lavoro richiede ed induce: mobi-
se pure sinteticamente, alcune delle ‘buo-                 lità per favorire la quale, in quella che
ne ragioni’ che fanno della validazione e                  è stata definita ‘società delle transizio-
della certificazione delle competenze una                  ni’3, si rendono necessarie, per motivi
policy ‘storicamente necessaria e social-                  sia di equità sociale che di funzionalità
mente equa’: ragioni sulle quali il dibattito              economica e del mercato del lavoro,
tra gli stakeholder risulta ormai significa-               misure che assicurino la ‘trasferibilità
tivamente convergente.                                     orizzontale’, la ‘cumulabilità’ e la ‘capi-
L’analisi che è stata svolta tempo fa su tali              talizzazione verticale’ delle competen-
ragioni2 mantiene a nostro avviso del tutto                ze comunque acquisite
intatta la propria validità, e la richiamiamo          •   la progressiva flessibilizzazione del
qui per sintesi:                                           mercato del lavoro (da alcuni paventata
                                                           come precarizzazione): che rende indi-
•   la prospettiva del lifelong learning (ap-              spensabili strumenti e dispositivi che
    prendimento lungo tutto l’arco della                   consentano alle persone ‘in transizio-
    vita): si apprende durante tutto l’arco                ne’ (condizione che si avvia a diventa-
    della vita, e non solo nella giovinezza;               re non tanto temporanea, quanto per-
    questo implica un ‘intreccio’ ed una                   manente) innanzitutto di ricostruire e
    alternanza ricorrente tra periodi di                   riconoscere, e poi anche di cumulare,
    istruzione, formazione professionale e                 collegare, integrare, ri-ordinare e ri-
    lavoro, e la conseguente necessità di                  comporre il ‘senso’ dei diversi e par-
    potere contare su sistemi e dispositi-                 ziali segmenti di esperienza formativa
    vi di valorizzazione, di riconoscimento                e/o lavorativa consolidati nel tempo
    e di capitalizzazione delle competenze                 (e questa per inciso è una dimensione
    acquisite nel tempo nel proprio per-                   particolarmente rilevante nella pro-
    corso, a partire dalla loro ‘messa in tra-             spettiva dell’orientamento e dei servizi
    sparenza’                                              per l’impiego)
•   nello stesso tempo, la prospettiva del             •   la progressiva tensione dei sistemi for-
    lifewide learning (apprendimento in                    mativi (scuola, formazione professio-
    tutti gli spazi di vita): si apprende non              nale, università, formazione aziendale)
    più solo negli spazi strutturati formal-               verso la individualizzazione e la per-
    mente per questo scopo (la scuola e                    sonalizzazione dei percorsi di suppor-
    la formazione professionale, deputa-                   to all’apprendimento, all’accesso al la-
    te al formal learning, l’apprendimento                 voro e allo sviluppo professionale: che
    formale), ma anche in quelli lavorativi                necessita, per potere essere perseguita
    (dove ha luogo soprattutto il non for-                 con efficacia (come la stessa concerta-
    mal learning, l’apprendimento non for-                 zione tra gli stakeholder richiede, fin
    male), ed in quelli della vita personale e             dall’accordo tripartito del 1996, pas-
    del tempo libero e ‘volontario’ (dove si               sando poi alla ‘Intesa per la formazio-
    sviluppa l’informal learning, l’apprendi-              ne’ del 2010, e oltre) di metodologie e
    mento informale); e questo rende ne-                   strumenti per analizzare e validare le
    cessari dispositivi che consentano la                  competenze individuali in ingresso ai

2
  Cfr. P.G. Bresciani, Riconoscere e certificare le competenze. Ragioni, problemi, aporie in P.G.
Bresciani Capire la competenza. Teorie, metodi, esperienze dall’analisi alla certificazione, Franco
Angeli 2012
3
  Cfr. P.G.Bresciani Il mestiere di vivere nella società delle transizioni in P.G.Bresciani, M.Franchi
Biografie in transizione. I progetti lavorativi nell’epoca della flessibilità Franco Angeli 2006

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percorsi, al fine di ‘tailorizzare’ (anche        ai medesimi standard di competenza da
    mediante il riconoscimento di credi-              parte di scuola, formazione, università e
    ti) il progetto formativo e di interven-          imprese: tanto che si può affermare che le
    to il progressivo slittamento del focus           competenze costituiscono ormai la mone-
    dell’attenzione di gestione delle risorse         ta unica dello scambio di valore tra questi
    umane, da parte delle imprese, dai ti-            sistemi.
    toli di studio e dalle caratteristiche ge-
    nerali di ‘intelligenza’ delle persone alle       Riconoscere le competenze (individuan-
    loro ‘competenze’, intese come risorse            dole, validandole, certificandole: don-
    personali di diversa natura, cruciali ai          de l’acronimo IVC) è divenuto quindi un
    fini dell’efficacia delle prestazioni lavo-       obiettivo davvero strategico, il cui perse-
    rative                                            guimento può avere effetti di grande rilie-
•   la evoluzione in atto negli stessi si-            vo per tutti i diversi soggetti impegnati in
    stemi di inquadramento professiona-               tali relazioni di scambio.
    le e di contrattazione sindacale, con il          Per tutti questi motivi, gli attori del dialogo
    progressivo superamento delle meto-               sociale, e le strutture i soggetti da questi
    dologie e delle forme di classificazio-           costituiti e gestiti proprio per consentire
    ne tradizionali, verso forme nuove che            la concreta implementazione delle policy
    esprimono una attenzione specifica                condivise (come ad esempio i Fondi inter-
    alla valorizzazione del patrimonio di             professionali per ciò che riguarda le policy
    competenze individuali, di gruppo-te-             formative), hanno un interesse assoluta-
    am, di organizzazione.                            mente primario ad essere protagonisti in
                                                      prima persona non solo della progettazio-
In questo contesto e in questo scenario,              ne e del disegno istituzionale dei sistemi
si è venuta progressivamente sviluppan-               (gli standard professionali; la formazione
do nel Paese, tra i diversi stakeholder, una          continua; la validazione e la certificazione;
consapevolezza condivisa sul fatto che le             i servizi per il lavoro), ma anche della loro
competenze costituiscono nello stesso                 implementazione concreta: coinvolgen-
tempo:                                                dosi, assumendo responsabilità e ‘titolari-
                                                      tà’, programmando, ed anche realizzando.
•   l’obiettivo in output dei curricoli for-
    mativi (il loro ‘prodotto-risultato’), ma         Certo, nonostante la condivisione sui
    anche della esperienza di lavoro e di             molteplici vantaggi che la introduzione di
    vita delle persone                                un sistema di individuazione, validazione
•   le risorse in input necessarie per svol-          e certificazione delle competenze com-
    gere le diverse attività lavorative               porta per diversi tipi di interlocutori, oc-
•   ciò che serve alle imprese per gestire            corre essere consapevoli che diversi tipi
    efficacemente i diversi processi opera-           di ostacoli si frappongono alla messa in
    tivi necessari alla produzione dei pro-           atto delle opzioni strategiche pur condi-
    dotti o alla erogazione dei servizi che           vise da tanti stakeholder, ed alla loro con-
    fanno parte della propria mission (i              cretizzazione:
    ruoli, le attività di lavoro, i compiti)
•   ciò che serve ai servizi per l’impiego            •   lo stesso assetto istituzionale di ‘federa-
    per verificare le possibilità di matching             lismo amministrativo’ del Paese, che se
    tra domanda delle imprese e offerta di                da un lato favorisce autonomia e parte-
    lavoro.                                               cipazione locale, dall’altro lato contem-
                                                          poraneamente rallenta la convergenza
Si può dunque comprendere quindi per-                     necessaria alla reciproca riconoscibilità
ché le competenze si siano avviate a di-                  degli output
ventare la metrica comune, il linguaggio              •   il faticoso processo di implementazione
inter-operabile che consente ai diversi                   delle ‘infrastrutture di sistema’ (che ha
sub-sistemi di interfacciarsi ‘intenden-                  fatto registrare una decisiva accelera-
dosi’, e perchè venga considerato un ri-                  zione in particolare grazie alla ‘condi-
sultato importante il comune riferimento                  zionalità’ imposta dalla UE)

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•    le caratteristiche specifiche delle solu-         sione, sfiducia (negli altri, ma anche in sé
     zioni proposte, non sempre esenti da              stessi), ‘pensiero negativo’, in- decisione e
     farraginosità ed eccessi di formalizza-           tanto altro, che alla fine tende a generare
     zione                                             ‘l’impossibilità di crederci’.
•    la conoscenza, la consapevolezza e l’ac-
     cesso da parte dei destinatari delle po-          Eppure la storia dimostra che sappiamo
     litiche: che in loro mancanza, rischiano          dare, nelle condizioni estreme, grandi
     di non esprimere la domanda di servizi            prove del nostro valore.
     pur disponibili, o di sottostimare il valo-
     re possibile di questi ultimi                     Per quanto ci riguarda, siamo arrivati a rite-
•    i costi delle politiche, tali che in parti-       nere che oggi la profonda crisi che investe il
     colare in tempi come questi sembrano              nostro Paese rappresenti paradossalmente
     delineare la necessità di un cost-sharing         la principale chance che abbiamo a dispo-
     (e cioè di una equa ripartizione dei costi)       sizione per l’innovazione e il cambiamento
     tra stakeholder pubblici e privati                necessari: non abbiamo più tempo, e que-
•    in alcuni casi, gli stessi atteggiamenti e        sto, per la cultura che il Paese ha espres-
     comportamenti di stakeholder signifi-             so in questi anni, è forse l’unico antidoto a
     cativi (si pensi ad esempio alla cautela,         proseguire il gioco della procrastinazione
     quando non diffidenza, tradizionalmen-            continua e della indecisione.
     te manifestata dalle Associazioni im-
     prenditoriali rispetto a questo tema, in          Perché, a differenza di quanto si chiedeva
     ragione del comprensibile timore di ri-           retoricamente Bjornavold oltre venti anni
     cadute non controllabili sull’inquadra-           fa, oggi abbiamo problemi molto rilevanti,
     mento professionale e sugli stessi mec-           e che richiedono soluzioni: e la validazione
     canismi di remunerazione)                         e la certificazione delle competenze costi-
                                                       tuiscono una (solo una certo, non l’unica)
Come nel noto paradosso del calabrone                  soluzione ‘multifunzionale’ per alcuni (non
(che in base alle leggi della fisica non do-           tutti, certo) di questi problemi; ma è tut-
vrebbe essere in grado di volare, e inve-              tavia una soluzione in grado di produrre
ce...), anche nel caso della validazione e             risultati ed effetti preziosi per le persone,
della certificazione delle competenze, se              per le imprese, per la società.
si analizzano con attenzione i tanti e di-             Ma come abbiamo osservato in altre oc-
versi tipi di ostacoli che vi si frappongono           casioni, per rendere davvero disponibile e
si sarebbe orientati ad auto-convincersi               praticare tale soluzione per le potenzialità
che il sistema ‘non potrà volare’.                     che è in grado di esprimere, occorre che
                                                       gli stakeholder ritrovino il coraggio, l’or-
È quella che potrebbe essere definita                  goglio e la capacità di un pensiero alto, e
come ‘sindrome italiana’: quel mix leta-               cessino di tenersi ‘reciprocamente prigio-
le tra disincanto (fino al cinismo), disillu-          nieri’, come da troppo tempo avviene.

    2. Lo stato dell’arte in Italia. Alcune suggestioni dalla prima
    Biennale IVC

Per iniziativa dell’associazione ‘Officina             sulla scorta di quanto da alcuni anni av-
delle competenze’, con il patrocinio del               venuto a livello europeo, e a conferma di
CNEL e di altri stakeholder socio-istitu-              un decisivo sviluppo delle esperienze (na-
zionali (tra cui anche Foragri), ha avuto              zionali, settoriali, etc.), come documen-
luogo a fine novembre 2018 la prima Bien-              tato in termini puntuali dall’European
nale italiana sulla individuazione, valida-            Inventory on validation - un archivio eu-
zione e certificazione delle competenze,               ropeo - promosso dal Cedefop, e messo

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POSITION PAPER ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI - LA SPERIMENTAZIONE FORAGRI - Officina delle Competenze
a disposizione come prezioso data-base                     non addirittura mortificare, coloro
liberamente fruibile sulle esperienze e                    che accedono al percorso IVC, inve-
sui modelli di intervento nei diversi Paesi.               ce di favorirne l’auto-riconoscimento,
                                                           l’autostima, la fiducia in sé stessi: ele-
La Biennale ha consentito di confermare                    menti che costituiscono invece effetti
il carattere di work in progress del siste-                potenzialmente preziosi del percorso
ma italiano, anche se allo stesso tempo                    stesso
ha confermato che il ‘punto di non ritor-              •   Tech vs touch4 (tecnologia vs contatto).
no’ è stato varcato, e che è in atto da al-                Come sempre nei servizi (e ancora più
cuni anni il necessario processo di infra-                 in quelli ad elevata intensità persona-
strutturazione, su diversi piani:                          le - personality intensity5, come la IVC)
                                                           si confrontano due visioni e strategie:
•   normativo                                              da un lato quelle che affidano alla tec-
•   amministrativo-procedurale                             nologia il compito di risolvere i proble-
•   tecnologico                                            mi di accesso, funzionalità, efficienza,
•   metodologico                                           etc.; e dall’altro lato quelle che contano
•   professionale (standard professionali                  sul ‘fattore umano’ (relazione, empatia,
    di riferimento; e standard di ruolo per                supporto-sostegno; etc.)
    accompagnare il processo)                          •   Chiusura/standardizzazione vs aper-
                                                           tura/flessibilità. L’opportuno man-
L’insieme dei contributi e delle esperien-                 tenimento di una integrabilità degli
ze presentato dai diversi soggetti e dai                   standard professionali di riferimento
diversi stakeholder nell’ambito dell’even-                 della certificazione (mediante proce-
to ha evidenziato come i soggetti socio-i-                 dure condivise e certe, naturalmente),
stituzionali coinvolti nella governance,                   oltre una certa soglia potrebbe conflig-
nell’organizzazione e nella gestione del                   gere con l’esigenza di non destruttura-
sistema IVC siano chiamati ad individua-                   re il quadro complessivo dei processi di
re il necessario (ma allo stesso tempo                     lavoro, delle attività e delle competen-
dilemmatico) punto di equilibrio tra esi-                  ze cui la IVC si riferisce, e a cui ‘deve’
genze diverse, rispetto alle quali è com-                  invece potersi ancorare per ricavarne
plesso realizzare forme di compatibilità:                  certezza, credibilità, stabilità

•   Efficacia vs efficienza. L’intento del             L’analisi delle esperienze presentate
    dispositivo di IVC (validare e certifi-            nell’ambito della Biennale ha inoltre sug-
    care effettivamente ciò che afferma di             gerito che l’universo della IVC sia in realtà
    voler certificare) rischia di implicare            costituito da almeno quattro aree specifi-
    una mole di lavoro ‘interminabile’ (in             che, tra loro in qualche modo distinte:
    termini di tempo, risorse, impegno,
    etc.) da parte dei soggetti coinvolti              •   Istruzione (ad esempio le esperienze
    del dispositivo                                        nella IeFP e nella università)
•   Valorizzazione e sostegno delle per-               •   PAL, SPI e servizi socio-sanitari (ad
    sone vs credibilità dei titoli e repu-                 esempio le esperienze rivolte a disoc-
    tazione del sistema. Scambiando la                     cupati, assistenti famigliari, migranti)
    forte ‘selettività’ del giudizio valutati-         •   Gestione e sviluppo delle risorse uma-
    vo per indicatore dell’opportuno rigo-                 ne nelle organizzazioni (ad esempio
    re del processo valutazione, si rischia                le esperienze nelle banche, ma anche
    di frustrare e demotivare, quando                      quelle di tirocinio)

4
  High tech - high touch è la intrigante locuzione con la quale già oltre trenta anni fa J.Naisbitt
definiva una delle macro-tendenze emergenti nei sistemi organizzativi, nel suo volume Megatrends
(Sperling & Kupfer, 1984)
5
  L’espressione, particolarmente efficace, è di R. Normann, in La gestione strategica dei servizi, Etas
1992, ed allude alla forte componente relazionale che caratterizza di norma tale ambito produttivo

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•   Formazione continua (ad esempio le              linee di intervento particolarmente perti-
    attività dei Fondi interprofessionali)          nenti per i Fondi interprofessionali:

Nell’intervento conclusivo è stato affer-           •   il riconoscimento degli apprendimenti
mato che ‘si tratterà di valutare in futuro             acquisiti mediante attività anche brevi
se e in che misura ciascuno di questi am-               di formazione continua (e quindi la que-
biti, in quanto caratterizzato da problemi              stione del rapporto tra risultati dell’ap-
specifici, implichi e/o richieda una speci-             prendimento e certificazione)
ficità di approccio, di procedura, di meto-         •   l’innovazione degli strumenti e delle
dologia e di strumenti’.                                tecnologie per la messa in trasparenza
                                                        della valutazione degli apprendimenti
Le esperienze e le riflessioni presenta-            •   l’apertura e la integrabilità degli stan-
te nell’evento sono indicative di una fase              dard di AdA e di competenze presenti
di passaggio dall’enunciazione della poli-              attualmente nell’Atlante del lavoro ri-
cy alla sua concreta implementazione, ma                spetto alla elaborazione in progress
hanno consentito di verificare allo stesso              delle parti sociali e dei Fondi interpro-
tempo come si tratti ancora di una imple-               fessionali
mentazione ‘molto differenziata, spesso
sperimentale, disomogeneamente diffusa              Ci pare utile richiamare testualmente, in
sul territorio, diversamente strumentata,           questa sede, un passaggio delle conclusio-
di norma temporanea/progettuale, e ri-              ni che ci sembra particolarmente signifi-
conducibile a fasi diverse del ciclo di svi-        cativo per un soggetto come Foragri e per
luppo dei soggetti titolari dell’esperienza’.       una sperimentazione come quella di cui
                                                    rende conto questo volume: ‘l’andamento
Proprio l’eterogeneità e la molteplicità del-       della prima Biennale conferma che su que-
le esperienze e dei modelli ha comunque             sti temi sono maturati nel Paese un valore
consentito di verificare come questa im-            e un potenziale che non riescono ancora a
plementazione, pur così eterogenea e di-            farsi adeguatamente riconoscere e a farsi
spersa, abbia generato e stia continuando           mettere a sistema.
a generare nel nostro Paese alcune risor-           Dal momento che si tratta di oggetti carat-
se cognitive e sociali essenziali, quali ad         terizzati da una certa complessità procedu-
esempio ‘apprendimento, linguaggio comu-            rale, e da una certa dose di tecnicismo e di
ne, senso di responsabilità, sentimento di          specificità linguistica, in un periodo come
co-appartenenza e di comune cittadinanza’.          quello attuale servono coraggio e lungimi-
                                                    ranza per sostenere con forza la legittimità
Nell’intervento conclusivo ai lavori, sono          e la crucialità di tempi, luoghi e spazi ade-
stati richiamati dieci ambiti di ulteriore          guati da dedicare al confronto e alla con-
approfondimento e di intervento, proposti           divisione su un tema così strategicamente
come ‘temi da discutere e su cui prendere           sensibile come quella della IVC’.
decisioni condivise per ciò che riguarda le
prospettive e le sfide future’ della IVC.           Questa affermazione ci sembra costituire,
                                                    di per sé, una conferma del carattere allo
Per richiamarne solo alcune: la certifica-          stesso tempo coraggioso e lungimirante
zione delle soft skills (da alcuni indicate         dell’iniziativa di Foragri.
con il termine di competenze trasversali,
tacite, non tecniche, etc.); il ruolo della
IVC nell’ambito dei processi accompagna-
mento al lavoro; il miglioramento della
‘catena del valore’ della IVC, intervenen-
do anche sulle fasi a monte del processo
(come la progettazione; etc.).

Nell’ambito di questo ‘decalogo’ per il futu-
ro, venivano poi sottolineate anche alcune

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POSITION PAPER ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI - LA SPERIMENTAZIONE FORAGRI - Officina delle Competenze
3. Il riconoscimento degli apprendimenti in esito alla formazione
    continua. Alcune suggestioni dalla sperimentazione Foragri

Sono passati poco più di due anni dallo                cui sono ‘precipitati’ (è il caso di dirlo) con-
svolgimento della prima Biennale, e nel                temporaneamente i fenomeni sopraindi-
frattempo molte cose sono successe:                    cati.

•    Le esperienze di IVC hanno continuato             Non è questa la sede (né al Comitato di In-
     a svilupparsi e ad estendersi in diversi          dirizzo è assegnato istituzionalmente que-
     ambiti, in Europa e nel nostro Paese              sto ruolo) per una valutazione della speri-
•    La sensibilità al tema IVC si è sviluppata        mentazione, dai diversi punti di vista dai
     anche in contesti fino ad allora non an-          quali la si potrebbe in linea di principio os-
     cora coinvolti7                                   servare: l’impianto teorico-metodologico;
•    Alcuni dei temi chiave richiamati nel             i risultati; il loro impatto ai vari livelli; la
     ‘decalogo’ delle conclusioni sono dive-           percezione di utenti e stakeholder; e infi-
     nuti oggetto di un intenso dibattito in           ne (ultimo ma non certo meno importante;
     diversi sedi istituzionali, accademiche,          anzi), la qualità del network di soggetti, le
     e professionali (cfr. ad esempio il tema          modalità del loro coinvolgimento, e il pro-
     delle soft skills e della loro certificabi-       cesso di implementazione della sperimen-
     lità)                                             tazione.
•    L’attività di implementazione dell’At-
     lante nazionale del lavoro (solido rife-          Ciò che riteniamo utile, e che (a valle delle
     rimento per il servizio di IVC) è stata           considerazioni di inquadramento genera-
     ulteriormente sviluppata e condivisa              le che abbiamo fin qui svolto nei paragra-
•    Con il decreto di gennaio 2021 sono               fi precedenti) ci sentiamo di offrire come
     state approvate le linee-guida per l’in-          contributo alla riflessione dopo avere
     teroperabilità del sistema IVC                    analizzato il prezioso materiale che ren-
•    Il tema del riconoscimento delle com-             de conto di questo impegno corale su uno
     petenze è entrato far parte anche di              dei temi di ‘frontiera’ che abbiamo richia-
     nuovi accordi contrattuali (cfr. CCNL             mato come emergenti, è lo svolgimento
     meccanici)                                        di alcune brevi considerazioni finali nelle
•    Sulla base delle indicazioni fornite              quali cercheremo di sottolineare quali sia-
     dall’ANPAL, si sono avviate alcune spe-           no a nostro avviso i principali punti di at-
     rimentazioni-pilota relative al ricono-           tenzione (tra quelli in precedenza indicati)
     scimento degli apprendimenti acquisiti            che la sperimentazione fa emergere come
     in esito ai percorsi di formazione con-           cruciali in funzione della auspicata ‘mes-
     tinua, in particolare quelli promossi dai         sa a regime’ di un dispositivo di riconosci-
     Fondi interprofessionali                          mento degli apprendimenti ‘da formazio-
•    L’irruzione della pandemia ha destrut-            ne’ come quello di cui qui si da conto.
     turato i tempi e i luoghi (DAD), l’orga-
     nizzazione (smart working), e i conte-            Procederemo per estrema sintesi, quin-
     nuti (competenze digitali; procedure di           di, proponendo una check-list di punti di
     prevenzione) della formazione                     attenzione da condividere, perchè si pos-
                                                       sa farne oggetto (questo è ciò che auspi-
Questo volume contiene il resoconto pun-               chiamo) di altrettanti momenti di appro-
tuale della sperimentazione promossa e                 fondimento tematici, in funzione di quel
coordinata da Foragri, realizzata da alcune            confronto di esperienze e di opinioni che
delle Agenzie formative che operano con                solo può favorire il sensemaking (la comu-
tale Fondo, proprio in una fase storica in             ne definizione del significato da attribuire

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al lavoro nel proprio ambito) e alimentare               IVC (tra utente e tutor-accompagnato-
comportamenti condivisi, sensibili al pro-               re per la costruzione del dossier; e poi
cesso, ai contenuti, alle relazioni.                     con l’esperto di settore, con l’esperto
                                                         di validazione e certificazione, con il
La premessa necessaria è che il volume                   formatore, etc). Il decisivo impulso alla
qui presentato rende conto di una speri-                 digitalizzazione dei processi origina-
mentazione molto rigorosa dal punto di                   to dalla pandemia e dall’introduzione
vista dei riferiemnti teorico-scientifici                forzata delle misure di distanziamento
e dell’impianto tecnico-metodologico, e                  sociale, ha costretto paradossalmente
molto puntuale dal punto di vista organiz-               ad una diffusa sperimentazione obbli-
zativo-procedurale.                                      gatoria, particolarmente ricca di im-
                                                         plicazioni e di suggestioni, e prefigura
Naturalmente, (ed inevitabilmente, potrem-               per il futuro uno spazio inedito, prima
mo dire) la sperimentazione non poteva che               impensabile (almeno dal punto di vista
incontrare alcuni problemi che sono sta-                 dei tempi della sua realizzazione) per
ti riconosciuti da tempo e concordemente                 ciò che riguarda la realizzazione di una
come ‘noccioli duri’ delle attività IVC, e che           IVC ‘da remoto’.
non possono in nessun caso essere risolti             3. La questione dei costi del processo di
una volta per tutte, proprio per il loro ca-             riconoscimento degli apprendimen-
rattere ‘dilemmatico’.                                   ti (per una equa ripartizione dei co-
                                                         sti della IVC). Anche una volta che ci
È quindi a questi pochi punti che riteniamo              si sia posti nella prospettiva delineata
utile limitare la check-list da consegnare               nei due punti precedenti, occorre ri-
alla futura riflessione collettiva, in una pro-          conoscere che validare apprendimenti
spettiva di ulteriore sviluppo:                          e competenze richiede comunque at-
                                                         tività, tempo, attrezzature, dispositivi,
1. La questione della sostenibilità orga-                professionalità: in una parola risorse.
   nizzativo-procedurale del processo di                 Ciò significa che riconoscere, validare
   riconoscimento degli apprendimenti                    e certificare ha un costo, che occorre
   (per una IVC lean, e cioè snella). Si trat-           analizzare, valutare, e rispetto al quale
   ta di individuare il necessario punto di              occorre porsi il problema dei soggetti
   equilibrio tra validità, attendibilità e              che se ne devono far carico. Quali sia-
   ‘consistenza’ di ciò che viene ricono-                no in prospettiva da un lato una ‘equa
   sciuto/attestato e leggerezza, snellez-               ripartizione’ dei costi e dall’altro un
   za ed essenzialità del dispositivo, delle             ‘equo standard’ degli stessi in relazio-
   procedure, dei materiali. Ci sembra che               ne al riconoscimento degli apprendi-
   la sperimentazione realizzata richiami                menti nell’attività di formazione conti-
   l’esigenza di continuare a lavorare in                nua (ma non solo, crediamo), è un tema
   questa direzione.                                     che rappresenta uno stimolo ulteriore
2. La questione della innovazione e della                emergente dalla sperimentazione di
   digitalizzazione del processo di pro-                 Foragri. Ed è un ulteriore tema di ap-
   duzione e di valutazione delle eviden-                profondimento che vale la pena darsi
   ze (per una IVC smart, e cioè moder-                  a nostro avviso, nell’auspicabile road-
   na, funzionale, efficace ed efficiente al             map verso una sempre più efficace im-
   contempo). Tanto più nella prospettiva                plementazione del sistema di IVC nel
   della ‘nuova normalità’ post-pandemia,                nostro Paese.
   si tratta di individuare lo stesso pun-
   to di equilibrio con riferimento alle              L’agenda è molto ricca: i tempi si prefi-
   forme ‘digitali’ (finora essenzialmente            gurano quindi come molto interessanti,
   residuali) di documentazione e di pro-             nonostante la situazione ‘là fuori’ sia così
   duzione delle evidenze, ma anche con               critica, anzi forse proprio, paradossal-
   riferimento alle forme di realizzazio-             mente, anche in ragione di ciò.
   ne dei momenti di relazione diadica o
   di gruppo nell’ambito del processo di              C’è pensiero per tutti, e lavoro per ciascuno.

                                                  9
A. L’IDEA
IL METODO SPERIMENTALE FORAGRI PER L’ATTESTAZIONE
DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI NELLE ATTIVITÀ
DI FORMAZIONE CONTINUA FINANZIATE DAL FONDO
Di Stefano Bianchi e Roberto Bianchi

    Perché - Cosa - Come

Le “Linee Guida sulla gestione delle risor-                da parte dei destinatari degli inter-
se finanziarie attribuite ai fondi paritetici              venti formativi per i quali deve essere
interprofessionali per la formazione con-                  prevista una valutazione degli appren-
tinua di cui all’articolo 118 della legge 23               dimenti acquisiti in linea con quanto
dicembre 2000 n. 388” pubblicate da AN-                    progettato e già prevista al momento
PAL il 10 aprile 2018, stabiliscono che per i              della progettazione
Fondi Interprofessionali per la Formazio-              •   “rilascio all’allievo di una attestazio-
ne Continua “La formazione, così intesa,                   ne degli apprendimenti acquisiti”. A
dovrà essere progettata per conoscenze                     seguito della valutazione effettuata si
e competenze comprendendo per que-                         prevede di rilasciare un attestato che
ste ultime idonee attività di valutazione                  confermi l’acquisizione degli apprendi-
finalizzate al rilascio all’allievo di una at-             menti previsti
testazione degli apprendimenti acquisiti               •    “trasparente e spendibile”. L’attestato
trasparente e spendibile”.                                 deve essere trasparente nel senso che
                                                           dia conto dell’iter procedurale seguito
In queste poche righe è condensato l’iter                  e spendibile perché dovrà contenere i
procedurale che le attività di formazione                  riferimenti necessari per la sua com-
continua finanziate dai Fondi Interpro-                    prensione e riconoscimento da parte
fessionali devono seguire:                                 di terzi, istituzionali, professionali e
                                                           aziendali.
•   “progettata per conoscenze e compe-
    tenze”. Fin dalla progettazione degli in-          Nel documento dell’ANPAL non si fa cen-
    terventi formativi si deve tener conto             no a procedure e metodi da seguire, ma
    della loro finalizzazione all’acquisizione         è logico pensare ai riferimenti normativi
    di conoscenze e competenze da parte                allora già presenti nel quadro legislativo
    dei lavoratori destinatari dell’interven-          nazionale: Decreto Legislativo n. 13 del 16
    to. Il naturale riferimento alle compe-            gennaio 2013, Decreto Interministeria-
    tenze da acquisire è l’Atlante del Lavoro          le del 30 giugno 2015, Decreto 8 gennaio
    messo a punto per fornire un criterio              2018. Nel prossimo futuro si dovrà anche
    organizzativo dei titoli e delle qualifica-        far riferimento alle “Linee guida per l’in-
    zioni del Repertorio nazionale di cui al           teroperatività degli enti pubblici titolari”
    D.Lgs 13/2013 e che per la prima volta             del Sistema nazionale di certificazione
    tenta di dare un quadro omogeneo su                delle competenze ai sensi dell’articolo 3,
    tutto il territorio nazionale, frammen-            comma 5, decreto legislativo 16 gennaio
    tato nei diversi repertori regionali               2013, n. 13, che sono state approvate con
•   “idonee attività di valutazione”. Il rife-         Decreto Interministeriale del 5 gennaio
    rimento è alle competenze da acquisire             2021.

                                                  10
A tutto questo deve aggiungersi la rego-                        ne regioni e province del nord si raggiungo-
lamentazione già approvata da alcune Re-                        no punte del 60%) per 2/3 extracomunitari
gioni italiane e che pure successivamente                       con problemi di gap linguistico e di titoli di
dovrà adeguarsi alle suddette “Linee gui-                       studio, dove ci sono, non riconosciuti1.
da per l’interoperatività degli enti pubblici
titolari del Sistema nazionale di certifica-                Pur nella sinteticità dei dati, si capisce l’impor-
zione delle competenze”.                                    tanza dell’attività formativa per i lavoratori di
                                                            questo settore e l’utilità del riconoscimento
Nel frattempo, Foragri ed EBAN (Ente Bi-                    delle competenze acquisite sia in modo infor-
laterale Agricolo Nazionale) hanno col-                     male, sia attraverso la formazione continua.
laborato alla manutenzione dell’Atlante
del Lavoro di INAPP per la parte relativa                   L’importanza attribuita al tema, in riferimento
ai settori agricolo e della pesca. Il lavoro                alle attività istituzionali del Fondo ed ai suoi
svolto sarà meglio illustrato nel successivo                stakeholder, riguarda due diverse prospettive:
capitolo D.
                                                            •   LE IMPRESE, che possono contare sul-
È da considerare anche che nel CCNL Ope-                        la collaborazione di personale sempre
rai Agricoli e Florovivaisti 2018 – 2021, con                   più formato e certificato, hanno un con-
lungimiranza, le organizzazioni firmatarie                      creto supporto all’aumento della quali-
del contratto nazionale hanno introdot-                         tà dei loro processi produttivi e dei loro
to la seguente previsione: “In attesa che le                    prodotti; ottengono un valido strumen-
Regioni completino i loro sistemi di certifi-                   to alla loro maggior competitività; con
cazione e che l’Agenzia Nazionale Politiche                     la certificazione ottengono un plus da
attive del Lavoro (ANPAL) dia attuazione al                     spendere nella presentazione dell’azienda
fascicolo elettronico del lavoratore, le par-                   accanto alle altre certificazioni obbli-
ti, convengono di istituire presso Foragri,                     gatorie e volontarie sia nei confronti
anche in via sperimentale e previa delibera                     dei canali distributivi e commerciali, sia
del Consiglio di Amministrazione, un siste-                     nei confronti del consumatore finale. Il
ma di registrazione individuale delle atte-                     vantaggio sul mercato è dato dal possesso
stazioni degli apprendimenti acquisiti dal                      di certificazioni, generalmente riferite a
lavoratore a seguito di corsi di formazione                     prodotti e/o processi, sulla base di nor-
continua finanziati da Foragri”.                                me tecniche spesso richieste dai clienti o
                                                                in procedure di appalto; sul versante delle
Tutto questo complesso di norme, attivi-                        competenze, il vantaggio è soprattutto dato
tà e novità, finalizzato a validare gli esiti del               dalla possibilità di ottimizzare l’investi-
processo formativo, e la sollecitazione di al-                  mento in formazione attraverso azioni che,
cune agenzie formative, che avevano già ini-                    grazie alla riconoscibilità dei risultati di ap-
ziato a sperimentare sull’argomento sia all’in-                 prendimento, possono valorizzare il capitale
terno del quadro normativo regionale, sia in                    di competenze del personale.
quello privato (ACCREDIA), hanno incontrato
l’interesse del Fondo, da sempre impegnato                  •    I LAVORATORI ottengono un riconosci-
nel finanziamento di formazione di qualità.                     mento formale della propria competenza
                                                                e professionalità; acquisiscono uno stru-
C’è, inoltre, da sottolineare che in Agricoltura                mento riconosciuto da spendere nel mon-
e nella Pesca la manodopera presenta due fe-                    do e nel mercato del lavoro; aumentano
nomeni problematici:                                            il loro potenziale bagaglio professionale;
                                                                hanno una maggior soddisfazione perso-
•     una bassa scolarizzazione (solo l’8% pos-                 nale per l’acquisizione di nuove competen-
      siede un titolo superiore alla licenza media)             ze professionali e per la frequentazione di
•     una forte presenza di lavoratori stranieri (la            attività formative in un’ottica di life long
      media italiana raggiunge il 32%, ma in alcu-              learning.

1
    Dati 2019 Osservatorio sul Lavoro Agricolo - Eban/Nomisma - 2021.

                                                       11
Perché - Cosa - Come

Il Fondo dedica molta attenzione al rappor-             •   riferimento a sistemi regionali di ricono-
to con gli enti attuatori dei piani formati-                scimento e formalizzazione delle com-
vi finanziati, nella considerazione che essi                petenze nel quadro del sistema naziona-
sono uno dei tramiti privilegiati nel contatto              le regolato dal D. Lgs. n. 13/2013, dal D. I.
con le imprese aderenti a Foragri e i soggetti              del 30/06/2015, dal Decreto 17/01/2018
principali che danno attuazione alle attività           •   riferimento a norme tecniche volontarie
formative presso le imprese ed i loro lavora-               per la certificazione effettuata da sog-
tori. Per questo motivo organizza periodica-                getti accreditati da Accredia
mente incontri di informazione e formazio-              •   sistema sperimentale Foragri per la pro-
ne a loro dedicati.                                         gettazione e valutazione degli apprendi-
                                                            menti nel quadro degli standard minimi
All’interno di queste attività ha iniziato a                nazionali
trattare il tema della attestazione delle com-
petenze a seguito della circolare ANPAL del             Hanno colto questa nuova opportunità di
10 aprile 2018. Un primo incontro sul tema              sperimentazione 30 Piani Formativi appro-
è stato organizzato subito dopo tale data, a            vati che hanno scelto le seguenti modalità di
giugno 2018, e successivamente altri appun-             attestazione: 10 il sistema nazionale di certi-
tamenti sono stati dedicati all’argomento a             ficazione - 8 il sistema Accredia - 12 il sistema
ottobre 2018, gennaio 2019, ottobre-novem-              sperimentale di Foragri.
bre-dicembre 2020.
Il 4 novembre 2020 è stato organizzato un               Nel successivo Avviso 1/2019 pubblicato a
webinar pubblico interamente dedicato alla              giugno 2019 41 Piani Formativi approvati
presentazione delle attività svolte da Foragri          hanno scelto le seguenti modalità di atte-
in questo ambito con più di 100 partecipanti            stazione: 21 il sistema nazionale di certifi-
e la presenza di Ministero del Lavoro, AN-              cazione, 2 il sistema Accredia, 18 il sistema
PAL e INAPP.                                            sperimentale di Foragri.

Il principale strumento del Fondo per il fi-            Nell’ultimo Avviso 1/2020 pubblicato a giu-
nanziamento delle attività formative è l’Av-            gno 2020 hanno scelto le seguenti modali-
viso che viene pubblicato periodicamente,               tà di attestazione: 34 il sistema nazionale di
rivolto a tutte le imprese aderenti a Foragri           certificazione, 2 il sistema Accredia, 22 il si-
in cui esse vengono invitate a presentare               stema sperimentale di Foragri.
progetti formativi per i loro dipendenti e per
i quali viene messo a disposizione uno spe-             Inoltre, in questo Avviso è prevista una no-
cifico budget.                                          vità: grazie ad un accordo con la Regione
                                                        Piemonte è stata prevista la possibilità di
Il primo Avviso in cui è stata introdotta la            finanziare il percorso di certificazione del-
“progettazione per conoscenze e compe-                  le competenze acquisite per via informale
tenze” e prevista in via sperimentale e op-             e non formale. Su questa linea di finanzia-
zionale l’attestazione degli apprendimenti              mento sono stati approvati due progetti di
acquisiti è l’Avviso 2/2018 pubblicato a no-            imprese piemontesi. Le attività di questi
vembre 2018.                                            due progetti approvati con l’Avviso 1/2020
                                                        inizieranno nel corso del 2021 e sarà molto
In tale Avviso sono previste tre diverse op-            interessante la sperimentazione di questo
zioni per sperimentare modalità/percorsi                nuovo percorso, nella prospettiva di amplia-
finalizzati a rendere trasparenti e riconosci-          re le opportunità di riconoscimento e valo-
bili i risultati degli apprendimenti sviluppati:        rizzazione delle competenze dei lavoratori.

                                                   12
Perché - Cosa - Come

Come già detto, per consentire e facilitare            sione al finanziamento, non c’è nessuna
la realizzazione dei percorsi di attestazione:         priorità né vantaggio per i progetti che
• sono state introdotte modifiche nel                  prevedono percorsi formativi con il rila-
    corpus degli avvisi dal 2018 in poi                scio di attestazione. Non vengono asse-
• sono state aggiunte apposite sezioni                 gnati punti in automatico per la presenza
    nel formulario di presentazione dei                di questi percorsi di attestazione e anche
    progetti                                           nella selezione da parte degli esperti che
• sono state attivate specifiche collabo-              compongono il Comitato di Valutazione,
    razioni con figure esperte in ambito di            che riguarda la qualità dei progetti pre-
    standard/repertori, processi di indi-              sentati, negli items di valutazione non è
    viduazione e validazione, metodologie              presente un focus particolare che riguar-
    valutative.                                        da l’attestazione, ma è invece prevista la
                                                       valutazione della correttezza, coerenza
Va comunque sottolineato che non è stato               e validità dei percorsi proposti come per
previsto, per ora, l’obbligo di rilasciare alla        tutti gli altri progetti sottoposti a valuta-
fine dei percorsi formativi l’attestato/cer-           zione.
tificazione degli apprendimenti acquisiti.
                                                       In sostanza la scelta di optare per un per-
Per chi opta per il rilascio dell’attestato fi-        corso di validazione è del tutto volontaria
nale è prevista la libera scelta del percorso          e discrezionale, almeno in questa prima
da seguire: sistema nazionale/regionale,               fase sperimentale.
privato (Accredia), sistema Foragri.
                                                       È invece obbligatorio realizzare la pro-
Nella fase di valutazione dei progetti che             gettazione per conoscenze e competen-
determina la graduatoria finale di ammis-              ze, con riferimento all’Atlante del Lavoro

                                                  13
di INAPP o ai repertori regionali, ove pos-           dimenti acquisiti, il processo per l’attesta-
sibile, di tutti i progetti presentati per la         zione dovrà essere realizzato sulla base dei
richiesta di finanziamento all’interno de-            seguenti standards:
gli avvisi.
                                                      •   Sistema nazionale di certificazione
Modifiche nel corpus degli avvisi dal 2018                delle competenze e di individuazione
in poi                                                    e validazione degli apprendimenti
                                                          formali, non formali e informali
All’interno degli avvisi è stata dedicata                 regolato dal D. Lgs. n. 13/2013, dal D. I.
una sezione specifica:                                    del 30/06/2015, dal Decreto 8/01/2018.
                                                          Ove la normativa regionale ancora non
6.6 Progettazione per conoscenze e com-                   lo consente, il processo di attestazione
petenze. La progettazione di tutti i Piani                dovrà prevedere il coinvolgimento
Formativi andrà fatta per conoscenze e                    di istituzioni formative pubbliche
competenze identificando gli obiettivi di                 realizzando la valutazione finale sia
apprendimento riferiti, per il settore di                 della qualità del processo formativo,
competenza, preferibilmente e ove possi-                  sia dei risultati di apprendimento
bile ai descrittivi dell’Atlante del Lavoro               acquisiti, con una prova svolta da
di INAPP per le aree di attività, le attività             una      commissione     composta     dal
ed i risultati attesi al fine di garantirne la            rappresentante dell’ente attuatore e
tracciabilità e la spendibilità nell’ambito               dell’istituzione pubblica coinvolta nel
del sistema nazionale di certificazione del-              rispetto dei principi e degli standards
le competenze come definito dal D. Lgs. n.                indicati dai suddetti decreti.
13/2013, dal D. I. del 30/06/2015, dal De-
creto 8/01/2018.                                      •   Sistema privato attraverso Ente di
                                                          certificazione terzo, accreditato presso
6.7 Validazione ed Attestazione degli ap-                 Accredia (Ente Unico Nazionale di
prendimenti acquisiti. Nel caso in cui alla               Accreditamento), seguendo la norma
fine del percorso formativo sia prevista                  ISO/IEC 17024 o le norme UNI se si
l’attestazione/certificazione degli appren-               certifica un profilo normato.

                                                 14
•   Sistema privato sperimentale rico-no-            Sistemi e modalità di monitoraggio e di
    sciuto da FORAGRI, operante nel quadro           valutazione dei risultati intermedi e finali
    delle indicazioni del D. Lgs. n. 13/2013,        Nel Piano Finanziario di progetto sono
    del D. I. del 30/06/2015, del Decreto            indicate alcune voci specifiche:
    8/01/2018, nel quale seguendo quanto
    emerso dalla progettazione per cono-             •   Analisi dei Fabbisogni
    scenze e competenze indicata al prece-           •   Assessment allievi - Messa in
    dente punto 6.6, è prevista la attesta-              trasparenza degli apprendimenti
    zione sperimentale sia della qualità del             pregressi
    processo formativo che dei risultati di          •   Monitoraggio in itinere ed ex post,
    apprendimento acquisiti attraverso una               Valutazioni intermedie
    prova realizzata da una apposita com-            •   Verifiche/valutazioni finali,
    missione composta da un rappresen-                   Attestazione/certificazione
    tante dell’Ente Attuatore, un tecnico/               apprendimento
    esperto del settore oggetto dell’attività
    formativa e un rappresentante di Fora-           Specifiche collaborazioni con esperti
    gri in possesso della qualificazione re-         metodologi
    gionale.
                                                     Per il metodo Foragri di attestazione degli
Ove possibile può essere previsto un asse-           apprendimenti acquisiti sono stati coinvol-
sment per la valutazione delle competen-             ti esperti qualificati nell’ambito dei sistemi
ze già acquisite tramite esperienze prece-           regionali a svolgere le funzioni di presidio
denti, in particolare attraverso l’attività          dei processi di individuazione, validazione
lavorativa e professionale, finalizzata al           e certificazione delle competenze e il Di-
rilascio dell’attestazione di qualifica pro-         partimento di Filosofia e Scienze dell’Edu-
pedeutica a quella relativa al percorso for-         cazione dell’Università di Torino.
mativo previsto nel Piano formativo pre-
sentato a FORAGRI.                                   Il gruppo di lavoro ha avuto il compito di:

Al fine di accompagnare e sostenere le               •   mettere a punto la corretta impostazione
nuove modalità di progettazione e le at-                 metodologica del percorso di sperimen-
tività di validazione e attestazione degli               tazione del sistema Foragri, l’individua-
apprendimenti acquisiti sarà riconosciuto                zione degli strumenti e l’elaborazione
un termine per la conclusione delle attivi-              della documentazione a supporto;
tà secondo i seguenti criteri e modalità:…           •   supportare il Fondo nel monitoraggio
                                                         della sperimentazione delle altre due
Apposite sezioni nel formulario di                       opzioni previste;
presentazione dei progetti                           •   affiancare gli enti attuatori in tutto il
                                                         percorso e li ha supportati nei loro rap-
Presentazione e sviluppo del progetto                    porti con le imprese, i lavoratori e i do-
                                                         centi coinvolti.
•   Analisi dei fabbisogni
•   Area di attività/lavorazione/figure              Nei successivi capitoli B e C si presenta
    professionali (Atlante del Lavoro,               nel dettaglio la sperimentazione realizzata
    Repertori regionali)                             attraverso l’opzione del sistema Foragri ed
•   Risultati attesi (ADA Atlante del Lavoro)        una prima sintesi del monitoraggio della
                                                     sperimentazione dell’opzione che prevedeva
Specificare il tipo di certificazione                il riferimento al sistema nazionale-
                                                     regionale.
Indicare la modalità di certificazione
(esame, colloqui, etc..)

Risultati attesi alla conclusione dell’in-
tervento

                                                15
B. IL METODO
PROGETTARE E VALUTARE INTERVENTI FORMATIVI
TRASPARENTI E SPENDIBILI - PRESENTAZIONE DEL
PROTOCOLLO METODOLOGICO MESSO A PUNTO DAL FONDO
Di Daniela Robasto

  Progettare interventi formativi trasparenti e spendibili

Quanto le Linee Guida ANPAL sulla                    Porsi la questione e avviare un processo di
gestione delle risorse finanziarie attribuite        Ricerca Formazione sul tema significa pre-
ai fondi paritetici interprofessionali per           occuparsi (dal lat. praeoccupare «occupa-
la formazione continua del 10 aprile 2018,           re prima, prevenire») delle criticità e delle
pur nella loro essenzialità, richiamino              potenzialità che potrebbero emergere nel
i fondi interprofessionali a fornire il              proporre congiuntamente due servizi (F+I-
dettaglio degli aspetti metodologici e               VC), delle decisioni da assumere, dei mo-
operativi di quattro assi portanti della             delli e del supporto da offrire prima che
progettazione formativa è già stato                  attuatori, imprese e lavoratori si trovino ad
illustrato nel contributo precedente.                attraversare il guado in solitudine e siano
                                                     tentati di abbandonare l’impervio percorso
Nel    contributo    presente    verranno            intrapreso, rinunciando, alle opportunità
pertanto richiamati tali assi, ne verrà              offerte dalla formazione continua, dall’IVC
fornito un sintetico inquadramento                   o da entrambe.
metodologico e se ne illustreranno
gli sviluppi all’interno di un sistema               Il Fondo Foragri, con apposita Conven-
che si pone l’obiettivo di coniugare la              zione, ha dunque affidato all’Università di
progettazione formativa “canonica” (F)               Torino il coordinamento dell’attività di ri-
con possibili servizi di Individuazione,             cerca-formazione sui processi di progetta-
Validazione, Certificazione delle com-               zione, valutazione e validazione di percorsi
petenze (IVC), senza perdere di vista il             di formazione continua.
focus centrale: la qualità dei processi di
apprendimento e insegnamento e il loro               Il programma delle attività di ricerca è sta-
esito.                                               to elaborato dal Dipartimento3 sulla base di
                                                     quanto concordato con il Fondo e ha previ-
Sebbene l’obiettivo si inserisca in un               sto: studio e analisi delle attività di forma-
contesto ben normato2, il raggiungimento             zione continua finanziate su uno specifico
di tale obiettivo non può dirsi scontato: la         avviso (2/2018), l’analisi degli strumenti, a
formazione finanziata, in Italia, ha ormai           diverso grado di strutturazione, utilizzati
consolidato figure, ruoli, servizi, prassi e         dagli enti attuatori per l’analisi dei fabbi-
modalità operative che potrebbero non                sogni formativi, il monitoraggio delle at-
collimare perfettamente con gli standard             tività di progettazione per conoscenze e
di servizio previsti per il sistema di IVC,          competenze relative ai piani di formazione
standard che peraltro, pur all’interno               continua partecipanti alla sperimentazio-
di una cornice nazionale, vengono                    ne, l’analisi e infine la formazione relativa ai
implementati su Sistemi Regionali talvolta           modelli di valutazione, validazione e certi-
tra loro molto differenziati.                        ficazione degli apprendimenti acquisiti.

                                                16
Il Dipartimento e il Fondo hanno convenu-               Come si evince dal ciclo in Fig.1, il proto-
to di adottare un modello di Ricerca For-               collo metodologico che il presente paper
mazione (R-F) reputato idoneo alle finalità             illustra è frutto di un lavoro sinergico tra
esplorative manifestate dal Fondo. Nella                i referenti del Fondo, ricercatori, metodo-
R-F o Ricerca Collaborativa, infatti, gli “gli          logi esperti in processi di IVC e referenti o
operatori si impegnano, insieme ai ricer-               coordinatori didattici dei soggetti attuatori
catori, a esplorare un aspetto della loro               partecipanti alla sperimentazione4.
pratica… la finalità della ricerca è la com-
prensione in situazione (complessa) di tale             Il protocollo metodologico che ne è scaturito
aspetto” (Grange, 2017).                                ha previsto la sperimentazione con diversi at-
                                                        tuatori su quattro fasi che sono state conside-
Nell’ approccio di ricerca adottato non                 rate essenziali per poter progettare interventi
emergono infatti, in prima istanza, obiettivi           formativi finalizzati al conseguimento di ap-
prioritari di cambiamento o di verifica di re-          prendimenti leggibili, trasparenti, spendibili:
lazione tra fattori, bensì di prima compren-
sione e condivisione (Dewey, 1938; Lewin,               1. Definizione degli obiettivi di apprendimen-
1949) delle problematicità e delle prassi                  to in ottica di riconoscibilità all’interno del
agite, al fine di contribuire alla formazione              sistema nazionale (Standard).
di un professionista riflessivo (Schön 1998;            2. Presa in carico degli apprendimenti
Grange, 2017; Colucci 2008).                               pregressi (messa in trasparenza)
                                                        3. Verifica dell’apprendimento in itinere (con
Il dettaglio del ciclo R-F (Robasto, 2013,                 valenza formativa)
2020), ricalibrato sulle esigenze del conte-            4. Valutazione finale (sommativa) del conse-
sto di ricerca, è rappresentato in Fig.1.                  guimento degli obiettivi di apprendimento.

                                                   3. Co-progettazione
                            2. Individuazione          strumenti e                4. Prime
                              delle criticità      protocolli operativi       somministrazioni
    1. Fase esplorativa -   connesse all’IVC e     per supportare IVC          del protocollo
    Interviste e contatti     definizione di        (primo protocollo           e strumenti
       con Attuatori e      obiettivi formativi       metodologico)              a supporto
     coordinatori, avvio
       prima raccolta
        documentale                                                                    5. Analisi critica
                                                                                          delle prime
                                                                                      somministrazioni
     9. Diffusione dei
                                                     7. Formazione
    risultati (di ricerca
                                                       Attuatori e
     e di formazione)
                                                         Seconde                6. Back talk e
                            8. Generalizzazione     somministrazioni            revisione del
                              del protocollo e        di protocolli e            protocollo
                            formazione estesa           strumenti               metodologico

2
  Si richiamano a titolo esemplificativo: Decreto Legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013, Decreto
Interministeriale del 30 giugno 2015, Decreto 8 gennaio 2018, Circolare ANPAL del 10 aprile 2018.
3
   Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università degli Studi di Torino, Referente
Scientifico Prof.ssa Robasto Daniela.
4
  Il Comitato Tecnico Scientifico della ricerca è composto da: Roberto Bianchi, Stefano Bianchi, Caterina
Caccioppoli, Daniela Robasto, Elena Sposato. Il confronto e la sperimentazione sono avvenuti grazie alla
collaborazione in particolare dei seguenti soggetti attuatori: AGRILAVORO – ATENEO PER IL LAVORO
- ATF STUDIO – CRATIA – ERAPRA VENETO – FONDAZIONE METES – PROFESSIONE CONSULENTI.

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