Piene estreme dell'Aar - Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR 1 - DORA 4RI

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Piene estreme dell'Aar - Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR 1 - DORA 4RI
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                              Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Piene estreme dell’Aar
Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR
Piene estreme dell'Aar - Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR 1 - DORA 4RI
2                   P i ene es t r em e del l ʼA a r

Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Indice

4     Il progetto EXAR fornisce importanti basi decisionali per proteggere
      meglio in futuro la popolazione e le importanti infrastrutture situate
      lungo l’Aar contro le piene.

7     Grazie alla combinazione di diversi modelli e programmi di simula­
      zione, gli specialisti sono riusciti a determinare le portate di punta
      dell’ Aar per un periodo di quasi 300 000 anni.

10    A causa dell’orizzonte temporale molto più lungo, in caso di eventi
      estremamente rari le punte di piena dell’Aar potrebbero risultare
      molto più alte del previsto. Infatti, a monte della confluenza dell’Aar
      nel Reno sono possibili portate di oltre 7000 metri cubi al secondo,
      pari a circa dodici volte la portata media.

14    Nel bacino idrografico sono presenti sei punti chiave che possono
      influenzare la portata dell’Aar a livello interregionale. Eventuali
      ­cedimenti molto improbabili delle dighe di sbarramento potrebbero
       inondare di alcuni metri ampie zone dello Seeland.

19    Per cinque siti, tra cui anche i siti lungo l’Aar su cui sorgono le cen­
      trali nucleari, EXAR fornisce dettagliate analisi del pericolo. Esse
      dimostrano che sono possibili inondazioni soprattutto in caso di
      cedimenti strutturali e ostruzioni del letto causate dal legname allu­
      vionale.

28    Le valutazioni, i calcoli e le simulazioni peritali dei processi natura­
      li e dei cedimenti strutturali tecnici comportano alcuni elementi di
      incertezza. Sebbene sia possibile solo avvicinarsi agli avvenimenti
      reali, EXAR contribuirà a migliorare la valutazione del pericolo di
      ­inondazione lungo l’Aar.

29    La metodica e i risultati di EXAR offrono molteplici possibilità d’im­
      piego e in futuro serviranno ad aiutare i responsabili durante le ana­
      lisi della sicurezza e i progetti di sistemazione idraulica.
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Prefazione

Basi estese per la valutazione del pericolo
di inondazione

L’11 marzo 2011 il forte maremoto del Tōhoku davanti alle coste giapponesi del Paci­
fico ha provocato uno tsunami con onde anomale alte alcuni metri che hanno inon­
dato una superficie di oltre 500 chilometri quadrati sulla costa nordorientale dell’isola
principale di Honshū. L’alluvione su larga scala ha causato catastrofiche devastazioni,
è costato la vita a più di 15 000 persone ed è stato anche il fattore che ha scatenato il
grave incidente al reattore di Fukushima. Come in altre località europee, anche in Sviz­
zera l’emissione nell’atmosfera di grandi quantità di sostanze radioattive in un paese
industrializzato quanto il nostro ha sollevato domande sulla sicurezza contro le piene
delle centrali n   ­ ucleari locali e, in generale, sulla sicurezza in caso di eventi estremi.
      I calcoli svolti fino a oggi sulle portate dei nostri grandi corsi d’acqua per tempi di
­ritorno rari si basano spesso su metodi differenti. Per alcune località mancano inoltre
 ­statistiche a lungo termine, cosicché i necessari idrogrammi non erano disponibili per
  tutti i principali campi di valutazione.
      A causa di queste lacune, gli uffici federali dell’ambiente (UFAM), dell’energia (UFE),
  ­della protezione della popolazione (UFPP) così come di meteorologia e climatologia
   (MeteoSvizzera) hanno quindi deciso, insieme all’Ispettorato federale per la sicurezza
   nucleare (IFSN), di elaborare delle basi standard per la valutazione del pericolo speci­
   fico locale causato da piene estreme. Sotto il coordinamento dell’Istituto federale di
   ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL, negli ultimi anni si sono occupati del
   progetto diversi atenei nazionali e internazionali, uffici di ricerca statali e studi inge­
   gneristici privati. Per convalidare la procedura proposta e i risultati raggiunti, è stato
   coinvolto un consiglio di esperti che ha seguito il progetto fino alla sua conclusione.
   Questo consiglio è formato da specialisti di varie università nazionali e internazionali
   universalmente riconosciuti nel loro campo.
      Il presente studio fornisce le basi per la valutazione del pericolo di inondazione spe­
   cifico locale lungo l’Aar. I risultati serviranno in futuro a valutare in modo più affidabile
   i rischi causati da eventi di piena estremi. Inoltre, fungeranno da base per le valutazioni
   della sicurezza degli edifici, degli impianti e delle infrastrutture che risultano di grande
   importanza per la sicurezza della popolazione e per la piazza economica svizzera. I siti
   critici nel bacino idrografico dell’Aar comprendono tra l’altro 19 opere di sbarramento
   e le centrali nucleari Mühleberg, Gösgen così come Beznau I e II.
      L’elaborazione di misure di protezione non è volutamente parte integrante del pro­
   getto EXAR. Tale compito spetta ai vari proprietari e gestori, così come alle relative
   autorità di sorveglianza a livello cantonale o federale. È loro responsabilità adottare,
   se necessario, le necessarie misure per ridurre al minimo i rischi. In generale, i risultati
   del progetto potranno contribuire a proteggere meglio dalle piene le infrastrutture e gli
   agglomerati urbani lungo l’Aar.

Karine Siegwart                                     Christoph Hegg
Vicedirettrice			                                   Acting Director
Ufficio federale dellʼambiente UFAM                 Istituto federale di ricerca WSL

                                                    Birmensdorf, febbraio 2021
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 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Storia e obiettivi del progetto EXAR

Una base per una migliore protezione
contro le piene
La protezione contro le piene lungo l’Aar gioca un ruolo chiave per la sicurezza della popolazione
svizzera. Infatti, nel suo bacino idrografico sono presenti numerosi tra i maggiori centri ad alta
concentrazione urbana del paese. Il progetto EXAR fornisce importanti basi per l’analisi del peri-
colo di edifici, impianti e infrastrutture che risultano di grande importanza per la sicurezza della
popolazione e per la piazza economica locale.

L’obiettivo principale del progetto EXAR (dal te­          Con il progetto EXAR, lanciato nel 2013, gli
desco Extremhochwasser Aare – Rhein, ossia              ­ ffici federali coinvolti mirano ad ampliare l’o­
                                                        u
«Piene estreme Aar – Reno») è verificare le basi        rizzontate temporale per la valutazione del pe­
utilizzate fino a oggi per la valutazione del pe­       ricolo a 100 000 anni se non a periodi ancora
ricolo di piene estreme, identificare eventuali         più lunghi. In questo modo intendono coprire
lacune, colmarle e armonizzare i metodi di va­          anche eventi molto rari con i loro picchi di por­
lutazione del pericolo. I risultati serviranno a va­    tata. Questo è collegato tra l’altro al fatto che
lutare nuovamente i rischi causati da eventi di         le analisi di s­ icurezza delle centrali nucleari per
piena estrema a cui sono esposti gli edifici e gli      la valutazione del rischio devono tenere conto
impianti situati lungo l’Aar. Tra questi rientrano      dell’intero range di eventi, compresi quelli più
ad esempio 19 opere di sbarramento di centrali          estremi.
idroelettriche e le centrali nucleari Mühleberg,           Le estrapolazioni statistiche utilizzate sinora
Gösgen così come Beznau I e II. Nel quadro di           per le opere civili di protezione contro le piene
questo progetto si è voluto anche chiarire, tra         coprivano un periodo di tempo fino a 300 anni.
l’altro, quali fenomeni e concatenazioni di eventi      Con orizzonti temporali che vanno al di là di
si verificano durante portate estreme e quanto          questa soglia sussiste una progressiva incertez­
probabili sono i cedimenti strutturali. Tra questi      za. Per EXAR, i committenti hanno consapevol­
ultimi rientrano ad esempio uno sbarramento             mente fissato la soglia in modo che rappresen­
parziale o totale della sezione del corso d’ac­         tasse anche periodi molto più lunghi, con eventi
qua, come quello che può verificarsi in seguito         estremamente rari e i relativi valori estremi.
all’ostruzione del letto in prossimità dei ponti
­a causa del legname alluvionale. I proprietari e­      Definizione della metodica
 i gestori degli impianti, così come le relative        All’inizio dei lavori, nel quadro di uno studio
 ­autorità di sorveglianza, dovrebbero poter utiliz­    preliminare gli specialisti hanno definito i tratti
  zare i risultati per valutare nuovamente la sicu­     fondamentali della metodica al fine di valutare
  rezza di queste infrastrutture e, se necessario,      meglio le piene straordinarie. Fino alla fine del
  migliorarla. Il progetto non si occupa tuttavia       2015, diversi gruppi di lavoro hanno inoltre rac­
  di una valutazione del rischio e di conseguenza       colto dati e risultati delle ricerche sulle portate
  non fornisce alcuna informazione sul possibile        estreme dell’Aar e del Reno, studiato le piene
  potenziale distruttivo. Di tali valutazioni, così     storiche e creato un modello altimetrico digitale
  come dell’elaborazione delle possibili misure         per l’Aar.
  volte a ottimizzare la protezione contro le pie­        Con la procedura scelta si volevano rileva­
  ne, devono occuparsi i gestori e le autorità di       re, oltre alle precipitazioni estreme nel bacino
  sorveglianza. Ciononostante, i risultati di EXAR      idrografico, anche tutti i principali fattori che
  forniscono importanti basi per poter proteggere       potessero avere un forte impatto sulla portata
  meglio in futuro da possibili inondazioni i centri    dell’Aar a livello locale, regionale o addirittura
  abitati e le infrastrutture lungo l’Aar.              internazionale. Tra questi fattori rientrano ad
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                                                      esempio le frane che possono raggiungere il let­
                                                      to del fiume e quindi restringere la sezione di
                                                      deflusso, le ostruzioni del letto in prossimità dei
                                                      ponti causate dal legname alluvionale durante
                                                      le piene, le erosioni spondali, il cedimento de­
                                                      gli argini di protezione o gli errori umani, come
                                                      ad esempio quelli che si possono verificare nella
                                                      regolazione delle dighe durante le piene. Inoltre,
                                                      è stato analizzato anche il cedimento (estrema­
                                                      mente improbabile) delle dighe di sbarramento
                                                      situate nel bacino idrografico in seguito a terre­
                                                      moti estremamente rari. Simili processi hanno
                                                      il potenziale di modificare le linee di scorrimen­
                                                      to dell’Aar, facendo sì che le masse d’acqua si
                                                      estendano anche lontano dal letto esistente
                                                      causando inondazioni su vasta scala con un no­
Breve profilo dell’Aar
                                                      tevole potenziale distruttivo.

Con una lunghezza totale di 288 chilometri,           Suddivisione in quattro pacchetti di lavoro
l’Aar è il fiume più lungo con il percorso com-       Per garantire un’indagine concreta sulla pro­
pletamente in territorio elvetico. Dalla sorgente     blematica, i vari argomenti sono stati suddivisi
                                                      in quattro pacchetti di lavoro curati da diversi
situata nella regione del Grimsel fino alla con-
                                                      gruppi di ricerca e specialisti. Ad esempio, un
fluenza nel Reno, forma un bacino idrografico         gruppo ha analizzato i livelli delle acque e le por­
di circa 17 700 chilometri quadrati, pari a circa     tate esistenti, studiato le piene storiche in tempi
il 43 percento dell’intero paese. Oltre ad ampie      in cui non venivano ancora eseguite le misura­
zone della cresta settentrionale delle Alpi e delle   zioni e sviluppato appositamente per EXAR un
                                                      generatore di dati delle condizioni meteo. Ciò
Prealpi, così come a singole regioni del Giura,
                                                      ha consentito di elaborare serie cronologiche di
ne fanno parte anche vaste regioni dell’Altipia-      precipitazioni che con l’aiuto di un modello col­
no centrale. L’Aar attraversa diverse città come      legato a valle sono poi state convertite in serie
Thun, Berna, Soletta, Olten e Aarau. La prote-        cronologiche di portata. Sulla base di queste ul­
zione contro le piene lungo questo fiume prin-        time è stato possibile valutare statisticamente le
                                                      portate di piena.
cipale gioca quindi un ruolo fondamentale per
                                                         Un secondo gruppo di lavoro ha simulato le
la sicurezza della popolazione, per i suoi valori     piene estreme e analizzato i processi morfolo­
oggettivi e per la piazza economica svizzera.         gici. Questi ultimi comprendevano ad esempio
  Con una portata media di 560 metri cubi al          possibili variazioni del corso dell’Aar e dei suoi
secondo (m3/s), nella zona di confluenza l’Aar        principali affluenti, considerando che i loro effet­
                                                      ti sono stati studiati sul massimo livello dell’ac­
trasporta in media oltre il 25 percento di acqua
                                                      qua. Oltre alle possibili variazioni del letto e del
in più rispetto al Reno. Mentre la larghezza del      terreno nel perimetro di valutazione, il team che
fondo dell’alveo sotto Thun è di appena 25 metri,     si è occupato del progetto ha analizzato anche
in direzione di scorrimento fino alla confluenza      l’impatto sull’ambiente circostante. Parte di que­
della Limmat raggiunge nel corso inferiore lar-       sto pacchetto di lavoro era inoltre una valutazio­
                                                      ne più precisa delle possibili quantità di legna­
ghezze fino a oltre 150 metri. Tra il lago di Thun
                                                      me alluvionale provenienti da fonti naturali.
e la confluenza nel Reno, il letto dell’Aar è stato
                                                         Un terzo gruppo di lavoro ha studiato poten­
prevalentemente corretto: qui diverse dighe e         ziali aree soggette a scivolamento e opere di
vari laghi interrompono il trasporto solido.          ingegneria idraulica il cui cedimento potrebbe
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avere un impatto sulla portata dell’Aar. Un ulte­        terreno dell’istituto PSI con il deposito interme­
riore pacchetto di lavoro riguardava infine la sin­      dio di scorie radioattive (ZWILAG). In aggiunta è
tesi di tutti i risultati, così come il coordinamento    stata analizzata dettagliatamente l’area di Olten.
delle interfacce tra i relativi progetti con le loro       I controlli specifici del pericolo a carico delle
numerose relazioni e interazioni.                        infrastrutture critiche non coprono solo la pro­
  All’interno di tutti i pacchetti di lavoro è stata     blematica delle portate più alte, ma anche il
inoltre compiuta una valutazione delle incertez­         cedimento strutturale delle opere legato in par­
ze nei modelli utilizzati e delle loro conseguenze       te alle piene estreme, il verificarsi di frane così
sull’intera catena di modelli. In questo contesto        come le possibili alterazioni del corso dell’Aar.
si è trattato tra l’altro di valutare il conseguen­
te pericolo di piene nelle località selezionate –
come nei terreni su cui sorgono le centrali nu­
cleari – come conseguenza di possibili eventi
meteorologici e cedimenti strutturali. I relativi
calcoli sono stati effettuati con l’aiuto della tec­
nica dell’albero degli eventi. Quest’ultima viene
utilizzata durante l’analisi della sicurezza per
esaminare a ritroso un evento indesiderato,
individuando tutte le possibili relazioni di cau­         Un progetto con solide basi
sa-effetto tra l’evento e i fattori che lo hanno
determinato.                                              Sotto il coordinamento dell’Istituto federale
                                                          di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio
Combinazione innovativa di
metodi riconosciuti                                       WSL, negli ultimi anni si sono occupati del pro-
Nel quadro dei lavori per EXAR, il team coinvol­          getto EXAR diversi atenei nazionali e interna­
to nel progetto ha puntato essenzialmente su              zionali, uffici di ricerca statali e studi ingegne-
metodi avviati e affermati. In parte questi sono          ristici privati. Sette anni dopo l’avvio dei primi
stati però adattati, perfezionati e controllati dal
                                                          lavori sono nel frattempo disponibili risultati
punto di vista della loro idoneità all’uso pratico
perché nella loro forma originale non risponde­           che poggiano su solide basi per la regione par­
vano alle esigenze dello studio. Una delle novità         ziale dell’Aar che va dal suo efflusso dal lago
di EXAR è il concatenamento dei modelli e il loro         di Thun fino alla confluenza nel Reno superiore
impiego in una combinazione finora ancora sco­            a Coblenza (AG). Un consiglio di esperti forma-
nosciuta.
                                                          to da specialisti riconosciuti a livello mondiale
   Con l’aiuto della catena di modelli modulare
sviluppata per EXAR, passo dopo passo gli spe­
                                                          provenienti da varia università nazionali e
cialisti hanno ottenuto conoscenze determinan­            internazionali ha accompagnato il complesso
ti. Ad esempio, è stato possibile dedurre gli idro­       progetto fino alla sua conclusione e confer-
grammi delle portate di eventi di piena estremi           mato l’idoneità dei modelli impiegati nonché il
con tempi di ritorno da 100 a 100 000 anni. Gra­
                                                          loro concatenamento.
zie all’analisi dell’impatto esercitato sulla portata
                                                            Viste le nuove conoscenze acquisite, le basi
dalle opere rilevanti è stato inoltre possibile sta­
bilire i punti chiave del sistema Aar, il cui possibi­    utilizzate finora per la valutazione del pericolo
le cedimento potrebbe alterare la portata anche           causato da eventi di piena estremi lungo l’Aar
a livello interregionale. Successivamente le basi         possono ora essere verificate in modo siste-
elaborate sono state applicate concretamente
                                                          matico e le lacune esistenti nel dispositivo di
sotto forma di analisi del pericolo approfondite
                                                          sicurezza identificate e colmate con l’aiuto di
per le località selezionate. L’attenzione dei com­
mittenti era focalizzata sulle centrali nucleari          una valutazione del pericolo basata su solide
Mühleberg, Gösgen, Beznau I e II così come sul            basi.
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                                                                      Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

    Struttura modulare del progetto

    Simulazione delle portate per quasi 300 000 anni
    I modelli e i programmi di simulazione combinati per il progetto EXAR hanno innanzitutto consen-
    tito di determinare le portate di punta dell’Aar per un periodo di 289 000 anni. Per ottenere questi
    risultati, gli specialisti hanno raggiunto i limiti della potenza di calcolo disponibile.

    Come base per il generatore di condizioni meteo           r­ elativamente ampia di scale spaziali: dalle sin­
    sviluppato appositamente per EXAR, denomina­               gole stazioni meteo, passando per i bacini idro­
    to GWEX, è stata utilizzata una preziosa serie             grafici parziali e fino all’intero bacino dell’Aar.
    di dati pluviometrici provenienti da 105 stazio­           Sull’asse del tempo sono così possibili valutazio­
    ni meteo situate nell’intero bacino idrografico            ni di un giorno, più giorni o anche di vari mesi.
    dell’Aar. Per il periodo di 85 anni che va dal 1930           Le principali caratteristiche delle precipita­
    al 2015 questi dati pluviometrici sono disponibili         zioni, come ad esempio la frequenza dei giorni
    con una risoluzione quotidiana e, dal 1990, addi­          umidi e asciutti, la lunghezza dei periodi umidi,
    rittura con una risoluzione oraria. Questa serie           i pattern stagionali, le fasi fredde con nevicate,
    di dati viene completata dalle registrazioni della         confluiscono nel modello esattamente come i
    temperatura provenienti da 26 stazioni. Grazie             valori minimi e massimi. Sulla base dei valori mi­
    ad esse diventa ad esempio possibile simulare              surati inseriti, GWEX ha simulato le precipitazio­
    alle quote più alte importanti fattori di influen­         ni per un periodo di tempo di 289 000 anni con
    za sulla portata, come ad esempio il limite delle          una risoluzione oraria.
    nevicate.                                                     Una delle principali caratteristiche del genera­
       Rispetto alla situazione in altri Paesi, si trat­       tore di condizioni meteo era la capacità di cal­
    ta di una serie di dati con una densità spaziale           colare eventi estremi molto rari. Il team che ha
    e un’ampiezza temporale straordinariamente                 lavorato al progetto è riuscito in particolare a
    alte. Essa può infatti coprire anche una fascia            migliorare la simulazione delle precipitazioni di

                                            500

                                            400
Somma delle precipitazioni in 72 ore (mm)

                                            300

                                            200

                                            100

                                            0

    Esempio di simulazione di una precipitazione estrema      metro quadrato. Ciò corrisponde all’incirca a un quar-
    della durata di tre giorni con un tempo di ritorno di     to delle precipitazioni medie annuali nella regione
    circa 100 000 anni nel bacino idrografico dell’Aar:       interessata. Per il modello idrologico, il bacino idro-
    i valori di punta nella regione alpina orientale posso-   grafico dell’Aar è stato suddiviso in 79 sottobacini.
    no raggiungere quantità d’acqua di quasi 500 litri per
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 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

più giorni e su vasta scala particolarmente rile­          Mettendo insieme le serie di dati provenien­
vanti per l’Aar. Per avvalorare i relativi risultati,   ti dai sottobacini è stato possibile calcolare la
gli specialisti coinvolti nel progetto EXAR hanno       propagazione delle onde di piena nell’Aar. Oltre
sviluppato un secondo generatore di condizio­           al fiume principale a partire da Thun, il sistema
ni meteo, denominato SCAMP. Quest’ultimo ha             completo preso in esame comprendeva anche
fornito risultati molto simili, in particolare per      parti della Sarina e degli affluenti nei tre laghi
quanto riguarda le precipitazioni intense, cosa         ai piedi del Giura, così come dell’Emme, della
che ha consolidato la fiducia nell’esattezza del        Reuss e della Limmat. Complessivamente è sta­
modello di precipitazioni calcolato da GWEX.            to quindi valutato un corso d’acqua lungo quasi
                                                        400 chilometri.
Calcolo della portata con un modello                       Grazie al modello RS Minerve è possibile ge­
idrologico                                              stire lunghe serie cronologiche con risoluzio­
Le serie cronologiche meteo simulate con GWEX           ne oraria. Il Canton Vallese utilizza ad esempio
sono state poi caricate nel modello idrologico          questo strumento di lavoro già dal 2013 per le
precipitazioni/portata con la denominazione             previsioni idrologiche di importanti punti situati
HBV. Si tratta di un modello di bacino idrografi­       lungo il Rodano e i suoi affluenti, per individuare
co alimentato con serie cronologiche di tempe­          situazioni critiche, per governare i serbatoi re­
ratura e precipitazioni, che per la portata tiene       golatori in modo mirato dal punto di vista degli
conto anche dei principali fattori d’influenza,         eventi di piena e per far scattare gli allarmi. Nel
come limite delle nevicate, umidità del suolo o         caso dell’Aar, RS Minerve è in grado di rappre­
acquiferi. A tal fine, il bacino idrografico dell’Aar   sentare tra l’altro anche condizioni estreme con
è stato suddiviso in 79 sottobacini, consideran­        aree inondabili estese. In particolare, tiene conto
do che il modello ha generato per ciascuno di           di importanti effetti di trattenuta al di sotto dei
essi una lunga e continua serie cronologica di          punti di trapasso. Le superfici di ritenzione utiliz­
portate.                                                zate spesso in agricoltura possono avere un for­

Nei cosiddetti punti di trapasso («Übergabepunkte»)     di un’idraulica fluviale semplificata. I punti di trapas-
avviene una trasmissione dei dati simulati al modello   so per la modellazione idraulica sono evidenziati in
di routing RS Minerve, che permette la modellazione     rosso.
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                                                                               Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                                    L’Aar in piena nell’agosto del 2005 in prossimità
                                                                    della confluenza con la Reuss e la Limmat nel
                                                                    Wasserschloss a Brugg (AG).	
te impatto sulla portata dell’Aar, soprattutto nel­                                            Copyright: Forze aeree svizzere

le vaste pianure, ad esempio nel Grosses Moos
o nelle aree inondabili dell’Emme e della Reuss.                   Bienne, dei Quattro Cantoni, di Zugo e di Zurigo.
Determinante è inoltre – a seconda del ­livello                    Qui vigono disposizioni concernenti il rapporto
dell’acqua – il notevole effetto di tratte­nuta dei                tra livello dell’acqua e portata, che nella maggior
dieci grandi laghi nella regione dell’Aar, sei dei                 parte dei casi sono differenziate a seconda della
quali sono regolati: lago di Brienz, di Thun, di                   stagione.

                                                                            Confluenza nel Reno
                                                                    Reno
                                                                     Rhin

                                                                                          Stilli
                                                                     Brugg                Obersiggenthal-Thurgi
                                                                                          Windisch
                                                                             Aarau

                                                                     Aarburg
                                               Soletta       Walliswil
                                                          Derendingen

                                   Golaten        Halen
                          Ponte di Gümmenen

                                                            Thun

Per il calcolo delle portate di piene rare, l’Aar e i suoi         sione dei dati di portata rilevati al successivo sistema
affluenti sono stati suddivisi in vari tratti. Al termine          parziale. Nei perimetri di valutazione evidenziati dai
di ciascuno di essi è presente un punto di trasferimen-            quadratini rossi, il pericolo locale è stata analizzata
to («Transferpunkt», nero), in cui avviene la trasmis-             dettagliatamente in cinque località.
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 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Risultati delle simulazioni di portata

Nuovo calcolo delle portate estreme dell’Aar
Con valori estremi della portata d’acqua di oltre 7000 metri cubi al secondo a monte della con-
fluenza nel Reno, le portate di punta dell’Aar simulate nel progetto EXAR superano nettamente
le valutazioni effettuate finora – al di fuori delle analisi di sicurezza per le centrali nucleari –,
in ­particolare a valle del lago di Bienne. I motivi principali sono l’orizzonte temporale molto più
lungo – rispetto alle analisi del passato – e la considerazione di un sovraccarico del sistema di
correzione delle acque del Giura.

Più sono rare le piene estreme, più alte                colare l’Emme, la Reuss e la Limmat – in seguito
possono risultare le loro punte di portata.             le portate di punta simulate aumentano però di
Nel campo della protezione contro le pie­               nuovo nettamente. In questo modo, una portata
ne ­occorre quindi considerare gli scenari di           estrema con un tempo di ritorno di 10 000 anni
portata sempre insieme alla loro probabilità.           nella località argoviese di Brugg raggiunge valo­
Grazie a EXAR gli idrogrammi continui lungo             ri intorno ai 2500 m3/s e alcuni chilometri verso
il periodo calcolato di 289 000 anni sono di­           valle nella zona di confluenza di Stilli (AG) intor­
sponibili per circa 80 punti di trapasso e tras­        no ai 4500 m3/s. Gli estremi assoluti per que­
ferimento in vari sottobacini dell’Aar.                 sta località situata poco prima della confluenza
   Per fare un esempio, nella località di Halen         dell’Aar nel Reno potrebbero addirittura supe­
presso Berna sono previste con un tempo di              rare la soglia di 7000 m3/s, tuttavia solo con un
ritorno di 100 anni portate di circa 650 m3/s           tempo di ritorno di 100 000 o più.
che, con un tempo di ritorno di 10 000 anni,
salgono a circa 850 m3/s. I valori massimi nel
periodo di tempo preso in esame con tem­
po di ritorno nettamente più raro superano
addirittura i 1200 m3/s. Dopo la confluenza
con la Sarina a Golaten (BE), la portata d’ac­
qua dell’Aar può aumentare nettamente per                                           LʼAar presso Golaten
gli stessi tempi di ritorno. A seconda dell’in­
tervallo di tempo considerato, per questo
punto di trasferimento risultano quindi va­
                                                                                                                        Portata di punta specifica (m3/s km2)

lori di portata arrotondati di 1700, 2800 e
4500 m3/s.
                                                        Portata di punta (m3/s)

   Come conseguenza della prima corre­
zione delle acque del Giura – con la devia­
zione dell’Aar nel lago di Bienne – da allora
per il fiume alluvionale Aar sono disponibili
grandi bacini di trattenuta, cioè i tre laghi
ai piedi del Giura. Questo effetto di tratte­
nuta è stato sottolineato dai valori calcola­
ti con EXAR in prossimità dello sbocco dal
lago di Bienne. Una portata di punta dell’Aar
                                                                                   Tempo di ritorno (anni)
di circa 1100 m3/s con un tempo di ritorno
di 10 000 anni corrisponde in questo caso                          Margine di fluttuazione delle possibili portate di pun-
solo più a circa il 39 percento delle quantità                     ta dell’Aar dopo la sua confluenza con la Sarina nella
d’acqua a Golaten. Per effetto degli ulteriori                     località di Golaten (BE) in funzione del periodo fino a
affluenti a valle del lago di Bienne – in parti­                   289 000 anni, rispetto alle valutazioni fatte sinora.
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                                                                                                                                                  Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                                                                                                         A partire da Aarberg (BE), il canale di Hagneck (a
                                                                                                                                   sinistra) devia l’acqua dell’Aar nel lago di Bienne.	
                                                                                                                                                      Copyright: Markus Zeh, Bremgarten presso Berna

                                     LʼAar presso Brugg (AG)                                                                                            LʼAar presso Stilli

                                                                                                                                                                                                  Portata di punta specifica (m3/s km2)
                                                                              Portata di punta specifica (m3/s km2)

                                                                                                                      Portata di punta (m3/s)
Portata di punta (m3/s)

                                        Tempo di ritorno (anni)                                                                                          Tempo di ritorno (anni)

                          Margine di fluttuazione delle possibili portate di punta                                                  zona di confluenza di Stilli (AG). Più aumentano i tempi
                          dell’Aar presso Brugg (AG) e alcuni chilometri a valle                                                    di ritorno delle piene calcolate sull’asse temporale fino
                          dopo la sua confluenza con la Reuss e la Limmat nella                                                     a 289 000 anni, più aumenta la portata d’acqua.
12                    P i ene es t r eme del l ʼA a r

 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Motivi delle portate di punta più alte                     I dati di portata in metri cubi al
Soprattutto nelle località situate sotto al lago           secondo per tempi di ritorno di
di Bienne, i valori massimi simulati nel proget­           lunghezza differente di possibili                     Evento o tempo di
to EXAR risultano in parte nettamente al di so­            piene estreme nel bacino idrogra­                        ritorno in anni
pra delle estrapolazioni statistiche delle portate         fico dell’Aar si basano sulla stati-
                                                           stica dei valori estremi EXAR (valori
di punta finora osservate. Ad esempio, i calcoli                                                                         EXAR 100
                                                           medi) delle simulazioni idrologiche
dell’UFAM effettuati finora coprono le portate                                                                          EXAR 1000
                                                           nelle località principali. Da Halen
con un tempo di ritorno di 300 anni. A questo                                                                         EXAR 10 000
                                                           presso Berna fino alla confluenza
proposito, occorre considerare che rispetto ai             nel Reno a valle di Stilli (AG), la
                                                                                                             Piena dell’estate 1480
tempi di ritorno qui considerati sono presenti             portata d’acqua aumenta all’incir-              Piena dell’inverno 1570
solo serie di dati molto brevi relative alle portate       ca di cinque volte. I parametri di                         Agosto 2005
di punta.                                                  riferimento sono i valori stimati                          Agosto 2007
  Una parte delle discrepanze rilevate si spie­            o misurati delle piene che si sono                             HQ300 f)
ga con il sovraccarico del sistema di correzione           verificate in passato.

                        Aar
                               Thun
                                                                                                   Soletta

      Vecchio corso
      della Kander              Lago di                                        Aar
                                Thun
                                                                  Bienne

                                   Separazione               Lago di
                                                             Bienne                Vecchio corso dellʼAr

                                                                                  Aarberg
                                            Kander       Canale di Hagneck
            3 km                                                                               10 km

Le deviazioni della Kander nel lago di Thun e dell’Aar   portata nel corso inferiore durante le piene estreme.
nel lago di Bienne hanno un effetto attenuante sulla

delle acque del Giura considerato nel progetto           me, aggirerebbe i tre laghi ai piedi dei Giura e
EXAR. Il team che ha lavorato al progetto par­           scorrerebbe in direzione di Büren an der Aare
te dal presupposto che con portate molto alte            (BE). Tuttavia, questa linea di scorrimento lun­
da 1800 a 2000 m3/s tra Aarberg (BE) e Hagneck           go il vecchio corso dell’Aar non è rappresentata
(BE), gli argini sulla sponda destra del canale          nelle serie di dati rilevate finora perché fino a
di Hagneck causeranno uno straripamento. In              oggi non sono ancora state registrate portate in
questo caso, una parte dell’acqua dell’Aar non           questo ordine di grandezza.
andrebbe a finire – come di consueto – nel lago            Con tempi di ritorno da 1000 a 10 000 anni
di Bienne, ma seguirebbe il vecchio letto del fiu­       possono verificarsi portate nettamente più alte
P ien e es treme d ell ʼAa r                          13

                                                                                      Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                Portate di punta dell’Aar calcolate e misurate

Halen presso        Golaten (m3/s)         Sbocco nel lago    Aarburg (m3/s)                 Brugg (m3/s)                 Stilli (m3/s)
 Berna (m3/s)                              di Bienne (m3/s)

    657                  1666                    911                     1321                     1630                       2946
    736                  2226                   1005                     1703                     2107                       3708
    862                  2826                   1094                     2086                     2522                       4392
    n/a                  n/a                     n/a                     n/a                    2400-2700                       n/a
    n/a                  n/a                     n/a                     n/a                    2100 -2300                      n/a
   605 a)              1514 b)                  677 c)                   n/a                     1057 d)                   2337 e)
   524 a)              1273 b)                  738 c)                   n/a                     1387 d)                   2656 e)
598 (519-677)      1744 (880-2607)          791 (723-859)                n/a                 1348 (1243-1454)        2626 (2329-2923)

                che, soprattutto fino a Soletta, possono causare          all’incirca a un evento con tempo di ritorno di
                un sensibile aumento del livello dell’Aar. Con l’af­      30 000 anni e nella località argoviese di Brugg,
                flusso di corsi d’acqua laterali ricchi di acqua a        dove secondo le informazioni disponibili il valo­
                valle di Soletta, l’effetto di portate più alte prove­    re di punta ha superato i 2400 m3/s, a una por­
                nienti dal canale di Nidau-Büren diminuisce net­          tata con tempo di ritorno di 10 000 anni. Nes­
                tamente nell’ulteriore corso dell’Aar fino a Stilli.      suno degli eventi estremi ricostruiti supera le
                  Come mostrano le simulazioni EXAR, i valori             portate di punta simulate in EXAR con la catena
                di portata più alti nell’Aar possono sommarsi             di modelli idrometeorologici. Occorre tuttavia
                alle punte di portata dei suoi affluenti principali       considerare che da allora ci sono state nume­
                Emme, Reuss e Limmat in una fascia di tempo               rose misure di correzione che hanno modifica­
                ancora più stretta di quella osservata sinora.            to la portata dell’Aar. Oltre alla correzione delle
                È soprattutto per questo che gli scostamenti              acque del Giura ­avviata nel 1878, anche la de­
                sistematici rispetto alle portate di punta pre­           viazione della Kander nel lago di Thun realizzata
                supposte finora tendono ad aumentare verso                già agli inizi del XVIII secolo (1714) ha un effetto
                valle, considerando che le differenze al di sot­          attenuante sui picchi di portata dell’Aar.
                to della confluenza dell’Aar con la Reuss e la
                Limmat sono particolarmente pronunciate. Ad
                esempio, la portata di piena simulata nella lo­
                calità di Stilli per un evento con un tempo di ri­        a) Misurata dalla stazione Aar-Berna, Schönau: i tempi di ritorno
                torno di 10 000 anni supera il valore di punta di              stimati corrispondono a >150 anni (agosto 2005 e 2007).
                                                                          b) Misurata dalla stazione Aar Hagneck: i tempi di ritorno
                2656 m³/s misurato nell’agosto 2007 del 65 per­
                                                                               stimati corrispondono a 127 anni (agosto 2005) e 46 anni
                cento circa.                                                   (agosto 2007).
                                                                          c) Misurata dalla stazione Aare-Brügg, Aegerten: il tempo di ritor-
                Conferma da piene storiche                                     no stimato per la piena dell’agosto 2007 è di 56 anni.
                Come dimostrano i lavori di ricerca, nei secoli                Per l’agosto 2005 non sono disponibili informazioni sul tempo
                                                                               di ritorno.
                passati ci sono state fasi pronunciate con una
                                                                          d) Misurata dalla stazione Aar Brugg: il tempo di ritorno
                frequenza variabile di piene estreme. Dallo stu­               stimato per la piena dell’agosto 2007 corrisponde a >150 anni.
                dio delle piene storiche emerge che le portate                 Per l’agosto 2005 non sono disponibili informazioni sul tempo
                più estreme risalgono all’estate del 1480, quan­               di ritorno.
                                                                          e) Misurata dalla stazione Aare-Untersiggenthal, Stilli: i tempi
                do a Soletta l’Aar face registrare una portata di
                                                                               di ritorno stimati corrispondono a 55 anni (agosto 2005)
                circa 1700 m3/s. Considerando le statistiche dei
                                                                               e >150 anni (agosto 2007).
                valori estremi delle simulazioni a lungo termi­           f) Estrapolazione statistica del tempo di ritorno di 300 anni presso
                ne EXAR, nella zona di Soletta ciò corrisponde                 le stazioni citate (www.hydrodaten.admin.ch).
14                         P i ene es t r eme del l ʼA a r

 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

Sei punti chiave nel bacino idrografico dell’Aar

Possibili cedimenti strutturali
con conseguenze di ampia portata
Nel bacino idrografico dell’Aar esistono più di 420 oggetti come ad es. edifici e aree soggette a
scivolamento che, in caso di cedimento o di un evento di processo, potrebbero influire per lo meno
localmente sulla portata. Tuttavia, solo sei opere sembrano influire su larga scala sulla portata
d’acqua dell’Aar.

Durante gli eventi di piena molto rari presi in                Per analizzare con maggiore precisione le con­
esame, oltre alla capienza del letto del fiume ci            seguenze di simili eventi, sono stati simulati i
sono anche altri fattori che possono influenzare             relativi scenari mediante un modello idraulico.
la portata d’acqua e le caratteristiche di scorri­           Quest’ultimo non solo rappresenta le complesse
mento: ad esempio un malfunzionamento nel                    condizioni fluidodinamiche dei grandi affluenti
comando di un’opera di sbarramento, l’ostruzio­              laterali, così come i livelli dell’acqua e le veloci­
ne del letto in prossimità dei ponti causata da              tà di scorrimento al di fuori del letto, ma tiene
legname alluvionale, il cedimento degli argini               anche conto di diverse forme di ritenuta dell’ac­
laterali in caso di forti sollecitazioni idrauliche o        qua, aspetto determinante per la modellazione
frane che restringono il letto.                              dei volumi di ritenzione delle piene nelle pianu­
                                                             re inondabili. Grazie a questo modello è stato in­
                                                             fine possibile determinare anche l’impatto eser­
                                                             citato dai punti chiave nel bacino idrografico.
                                                  Soletta      Nel progetto EXAR, tra questi rientrano opere
                                                             e aree soggette a scivolamento, il cui cedimen­
                                     Aar
                                                             to o innesco influenza in modo determinante la
                                                             portata d’acqua dell’intero sistema, tanto che nel
                                              ar corso

                                                             successivo punto di misura importante la porta­
                                       de chio
                                         llʼA
                                           c

                                                             ta varia di oltre il cinque percento. Lungo l’Aar
                                        Ve

                           Aar

 Ponte di Walperswil               Aarberg                   tra Thun e la confluenza nel Reno, come pure in
            Grosses Moos         Golaten                     prossimità dei suoi principali affluenti, sono pre­
                                           Halen
                                                             senti 421 oggetti (come ad esempio ponti, sbar­
      Ponte di Gümmenen          Mühleberg                   ramenti, argini laterali o potenziali slittamenti)
                                                             che in caso di evento potrebbero potenzialmen­
        Schiffenen
                                                             te pregiudicare la normale portata del fiume.
                                                             Nel corso della loro valutazione è emerso che
              ina

                                                             la maggior parte degli oggetti presi in esame è
             Sar

                                                             in grado di modificare la portata d’acqua dell’A­
                                                             ar solo a livello locale, esercitando quindi solo
  Rossens                                                    un lieve impatto sull’idrogramma di una piena
                                                             estrema.
                                                               Le cose cambiano quando un cedimento strut­
                                                             turale esercita un impatto su vasta scala, crea
Cinque dei sei punti chiave situati nel bacino idrogra­
                                                             nuove linee di scorrimento e riempie o disatti­
fico dell’Aar riguardano tratti a monte dello sbocco del
fiume nel lago di Bienne. I volumi di ritenzione delle       va grandi volumi di ritenzione delle piene. Nel
piene nel Grosses Moos e nei tre laghi ai piedi del Giura    bacino idrografico dell’Aar questo è possibile
permettono di attenuare notevolmente persino grandi          soprattutto in caso di cedimento – molto impro­
onde anomale fin sotto Soletta.                              babile – delle dighe di sbarramento causato da
P ien e es treme d ell ʼAa r                      15

                                                               Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                         Modello rappresentativo del possibile cedimento
                                                         degli argini in caso di piena estrema che crea nuove
                                                         linee di scorrimento.
                                                                             Illustrazione: Ruth Schürmann, Lucerna

un forte terremoto. Sebbene il tempo di ritorno         Cedimento dell’opera di sbarramento
di simili scenari si trovi al di fuori dell’interval­   di Aarberg
lo di 300 000 anni considerato, nel quadro del          Uno dei sei punti chiave è l’opera di sbarramento
progetto EXAR sono stati ugualmente studiati.           di Aarberg. In caso di aumento della portata d’ac­
L’ipotetico cedimento di una diga di sbarramen­         qua, il legname alluvionale trasportato dall’Aar
to potrebbe causare grandi onde anomale che             potrebbe ostruire il letto in prossimità del ponte
non si verificano in caso di eventi di piena natu­      sulla diga e ridurre così la capacità dello scarica­
rali e che influenzano la portata per lunghi tratti.    tore di piena. È inoltre ipotizzabile anche che le
Quattro dei sei punti chiave nel bacino dell’Aar        paratoie della diga non riescano – per vari mo­
rappresentano potenziali cedimenti delle ope­           tivi – ad aprirsi tempestivamente e che in caso
re di sbarramento, segnatamente delle loca­             di emergenza le opere di scarico risultino com­
lità Rossens (FR) e Schiffenen (FR) sulla Sarina,       pletamente o parzialmente fuori servizio. In tutti
Mühleberg (BE) sull’Aar e Wettingen (AG) sulla          gli scenari, quando aumenta la portata dell’Aar si
Limmat. I due punti restanti riguardano il cedi­        verificano massicci straripamenti verso destra in
mento strutturale della centrale idroelettrica di       direzione del vecchio corso del fiume, cosa che
Aarberg e lungo il canale di Hagneck causato da         riduce l’effetto di trattenuta dei laghi ai piedi del
una sollecitazione idraulica in seguito a un even­      Giura e aumenta la portata d’acqua a valle della
to di piena estrema nel Seeland bernese.                confluenza del vecchio corso dell’Aar nel canale
16                             P i ene es t r eme del l ʼA a r

          Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                                           di Nidau­Büren presso Meienried (BE). Dal mo­
                                                                           mento che il lago di Bienne con il suo effetto at­
                                                                           tenuante viene evitato, un cedimento dello sca­
                                                                           ricatore di piena di Aarberg causerebbe un picco
Portata (m3/s)

                                                                           di portata più alto nel punto di trasferimento di
                                                                           Soletta.

                                                                           Formazione di una breccia nel canale
                                                                           di Hagneck
                                                                           Quando la portata dell’Aar nei presso di Golaten
                                                                           raggiunge valori superiori a 2500 m3/s, il cana­
                                                                           le di Hagneck non è più in grado di deviare in
                                                               Tempo (h)   modo controllato le masse d’acqua nel lago di
                 Idrogramma Golaten (SSBSSC)                               Bienne. Di conseguenza, a valle di Aarberg lo
                 Idrogramma scenario Soletta (SSCSSD)                      straripamento forma una breccia sulla sponda
                 Idrogramma scenario Aarburg (SSESSF)
                                                                           destra. Qui un punto chiave è il tratto di canale
                 Idrogramma scenario Stilli (SSHSSI)
                 Idrogramma senza cedimento Soletta (SSCSSD)               a monte del ponte di Walperswil, circa a metà
                 Idrogramma senza cedimento Aarburg (SSESSF)               strada tra Aarberg e lo sbocco dell’Aar nel lago
                 Idrogramma senza cedimento Stilli (SSHSSI)                di Bienne.
                                                                             Nel caso in cui il legname alluvionale causi
                                                                           un’ostruzione del letto in questo punto di attra­
  Lo scenario di un possibile cedimento dello scarica-
  tore di piena presso la centrale idroelettrica di Aar-                   versamento, con conseguente sbarramento del
  berg influisce sulle portate di punta dell’Aar in piena                  canale di Hagneck, si può formare una breccia
  fino alla confluenza nel Reno. Tuttavia, verso valle                     nella sponda destra già con portate più piccole
  questo effetto cala progressivamente.                                    di 1400 m3/s. Nella media della serie cronologica

  Sottosistemi della Regione dei Tre Laghi                                                  In segui a un cedimento della diga di
                                                                                            sbarramento di Rossens verrebbero
                                                                                            inondate ampie parti del Seeland
                                                                                            friburghese e bernese, come mostra la
                                                                                            simulazione delle massime profondità
                                                                                            di deflusso. Nella pianura tra il lago di
                                                                                            Morat e Soletta si formerebbe un lago
                                                                                            temporaneo largo diversi chilometri.

                                                                                           Massima profondità di deflusso
                                                                                                  < 0,5 m
                                                                                                  0,5 –1 m
                                                                                                  1–2 m
                                                                                                  2–4 m
                                                                                                  4–6 m
                                                                                                  6–8 m
                                                                                                  8–10 m
                                                                                                  10 –15 m
                                                                                                  > 15 m
P ien e es treme d ell ʼAa r                     17

                                                            Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                      Un cedimento della diga ad arco di Rossens causato
                                                      da un terremoto estremamente raro potrebbe
                                                      rilasciare improvvisamente enormi masse d’acqua
                                                      dalla Sarina bloccata verso il lago della Gruyère.
                                                                 Copyright: Markus Zeh, Bremgarten presso Berna

presa in esame, questa portata viene raggiunta
o superata tre volte ogni cento anni. Nella mag­
gior parte dei casi, tuttavia, le onde anomale de­
viate attraverso il vecchio corso dell’Aar causano   con un tempo di ritorno di 10 000 anni. Terre­
una sensibile variazione delle portate di punta      moti molto più rari con un tempo di ritorno da
solo fino a Soletta, perché vengono attenuate        uno a dieci milioni di anni potrebbero però cau­
verso valle e inoltre si verificano con un certo     sare un cedimento e quindi la formazione nella
ritardo.                                             Sarina e nell’Aar di un’onda anomala che si pro­
                                                     paga in direzione del Grosses Moos. Supponen­
Cedimento delle dighe lungo la Sarina                do un’improvvisa scomparsa della diga di sbar­
Un impatto su vasta scala sulla portata d’acqua      ramento, lo svuotamento del bacino idrico – con
dell’Aar, che nel peggiore dei casi potrebbe inon­   il suo volume di 200 milioni di m3 – causerebbe
dare con altezze di vari metri il Seeland dal lago   nel giro di poche ore nella località di Golaten
di Morat a Soletta, sarebbe quello causato dal       (BE), sotto alla confluenza della Sarina nell’Aar,
cedimento delle dighe di sbarramento lungo la        una portata di punta di circa 12 600 m3/s, cioè
Sarina in seguito a un terremoto molto raro.         più del quadruplo dei valori estremi simulati con
  Come tutte le dighe di sbarramento molto           EXAR per una portata con un tempo di ritorno di
grandi presenti in Svizzera, anche quella ad arco    10 000 anni in questa località. La massima capa­
di Rossens che forma il lago della Gruyère nel       cità del canale di Hagneck di neanche 2000 m3/s
corso superiore della Sarina è stata costruita in    verrebbe così nettamente superata e il Grosses
modo da resistere almeno a un forte terremoto        Moos ampiamente inondato.
18                    P i ene es t r eme del l ʼA a r

 Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

   Nella peggiore delle ipotesi, gli specialisti pre­   da sinistra verrebbe inondata con profondità
vedono che nell’Altipiano svizzero, tra il canale       di deflusso fino a 6 metri. Le località di Olten,
di Hagneck e Soletta, si possa formare un nuo­          Gösgen, PSI e Beznau situate più a valle non
vo lago temporaneo profondo diversi metri. Ma           verrebbero più colpite da questa inondazione.
già a Soletta il forte effetto di attenuazione delle    A causa della bassissima probabilità di accadi­
aree inondabili nel Seeland causerebbe una ri­          mento, questi scenari non rientrano nel periodo
duzione del picco di portata, portandolo a circa        di osservazione di EXAR e sono quindi di scarso
1360 m3/s. Questo valore rientra nel campo dei          rilievo anche per le autorità di sorveglianza.
valori massimi per una portata di piena con un             Nettamente più banali sarebbero le conse­
tempo di ritorno di 10 000 anni.                        guenze di un cedimento – molto improbabile –
   Un cedimento della diga di sbarramento di            dello sbarramento di Wettingen (AG). Un’onda
Schiffenen situata verso valle avrebbe effet­           anomala deviata attraverso la Limmat potrebbe
ti meno devastanti, perché il lago di accumu­           causare, dopo la confluenza con l’Aar nel pun­
lo omonimo contiene solo circa un terzo della           to di trasferimento Stilli, una portata di almeno
massa d’acqua del lago della Gruyère. La portata        1800 m3/s. Questo valore si trova tuttavia netta­
di punta di oltre 9300 m3/s supererebbe comun­          mente al di sotto della soglia di una portata con
que sempre di oltre un quadruplo la capacità            un tempo di ritorno di 100 anni.
del canale di Hagneck, causando ugualmente                 L’eventuale cedimento della diga di sbarra­
l’inondazione su vasta scala del Grosses Moos.          mento che forma il lago di Sihl non è stato og­
Presso Soletta il picco di portata verrebbe però        getto di un’analisi dettagliata. Anche se un simi­
nettamente attenuato. Gli specialisti hanno ana­        le evento causerebbe l’inondazione della città
lizzato anche le conseguenze di un cedimento            di Zurigo, in quel caso le infrastrutture critiche
sequenziale di entrambe le dighe di sbarramen­          analizzate in EXAR, in particolare per i perimetri
to. Tuttavia, non sono stati in grado di attribuire     di valutazione di Beznau e PSI, sarebbero fuori
nessuna probabilità di cedimento a questo sce­          pericolo.
nario estremamente improbabile.
   Solo nel perimetro di valutazione di Mühleberg       Basso impatto dei punti chiave dopo Soletta
il cedimento delle dighe di Rossens e di Schiffe­       Per i perimetri di valutazione di Olten, Gösgen,
nen causerebbe un aumento della portata con             Istituto Paul Scherrer (PSI) di Villigen e Beznau
conseguenti inondazioni, mentre la capacità di          presi in esame nel dettaglio, un eventuale cedi­
deflusso nelle località di Olten, Gösgen, PSI e         mento dei sei punti chiave analizzati con più pre­
Beznau verrebbe superata solo leggermente a             cisione sarebbe di importanza secondaria. Come
livello isolato.                                        dimostrano le analisi EXAR, a valle di Soletta le
                                                        piene dell’Aar causate da cedimenti strutturali
Cedimento delle dighe lungo l’Aar                       interregionali non esercitano più alcun effetto
e la Limmat                                             determinante sulla sua portata d’acqua. Le mag­
Un altro punto chiave del sistema dell’Aar è            giori portate causate da questi cedimenti risulta­
la diga a gravità della centrale idroelettrica di       no quindi già coperte dalle simulazioni dei livelli
Mühleberg, nella parte nordoccidentale della            dell’acqua dopo intense precipitazioni nell’intero
città di Berna. Essa sbarra l’Aar formando il lago      bacino idrografico del fiume. Si è quindi potuto
Wohlen, lungo 12 chilometri e con un volume di          rinunciare a un’analisi approfondita degli effetti
accumulo di 21 milioni di metri cubi. Un’onda           sotto Soletta.
anomala causata da un cedimento parziale del­
la diga di Mühleberg in seguito a un terremoto
molto raro e forte inonderebbe ampiamente la
valle dell’Aar tra il lago Wohlen e Aarberg. Nel
giro di circa 20 minuti verrebbe registrata in un
tratto di appena 2 chilometri verso valle una
qualità d’acqua di oltre 4000 m³/s. Qui, la cen­
trale nucleare di Mühleberg situata sulla spon­
P ien e es treme d ell ʼAa r                         19

                                                              Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                       Modello rappresentativo dell’ostruzione di un
                                                       ponte causata da legname alluvionale. L’attraver-
                                                       samento ostruito causa uno straripamento.
                                                                          Illustrazione: Ruth Schürmann, Lucerna

Valutazione dettagliata del pericolo per cinque località

Possibili inondazioni causate da ponti ostruiti
Quali probabilità ci sono che i terreni su cui sorgono le centrali nucleari lungo l’Aar, la stazione
ferroviaria di Olten o l’istituto Paul Scherrer vengano inondati in seguito allo straripamento del
fiume? Per poter rispondere a questa domanda, il team coinvolto nel progetto ha svolto dettaglia-
te analisi di pericolo per cinque perimetri di valutazione. A tal fine ha combinato le piene stra-
ordinarie con il possibile cedimento di opere critiche e con altri eventi che potrebbero avere un
impatto sulla portata dell’Aar.

Sulla base della lunga serie cronologica di porta­     (BE), Olten (SO), Gösgen (SO), PSI Villigen (AG) e
te, delle statistiche dei valori estremi per diverse   Beznau (AG).
località lungo l’Aar e delle conseguenze dei ce­         A tal fine gli eventi idrologici sono stati com­
dimenti strutturali nei sei punti chiave esamina­      binati con il potenziale cedimento delle opere
ti, nella fase successiva il team di specialisti ha    locali, così come con il restringimento locale
svolto un’analisi di pericolo del livello dell’acqua   della sezione di deflusso causato da legname al­
per i cinque perimetri di valutazione Mühleberg        luvionale e slittamenti. A ciascuno di questi pro­
20                                            P i ene es t r eme del l ʼA a r

                   Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                 385
                                                Altezza punto di riferimento       Idrologia
                                                Pericolo media                     Argine laterale
                                                Intervallo 95%                     Ponte

                                 384
Livello dell’acqua (m s. l.m.)

                                 383

                                 382

                                 381

                                 380
                                       1E-2		          1E-3              1E-4              1E-5          1E-6             1E-7          1E-8

                                                                                  Frequenza (1/anno)

  Esempio di curva del pericolo per il punto di riferimen-                                 100 000 anni la località non viene inondata. Affinché
  to C sul terreno della centrale nucleare nel perimetro                                   ciò accada, l’evento deve verificarsi in combinazione
  di valutazione di Gösgen. La linea di colore verde                                       con un cedimento strutturale o un’ostruzione del letto.
  indica l’altezza del punto di riferimento. Gli scenari di                                Le linee tratteggiate rosse rappresentano la fascia
  inondazione risultanti in caso di piena combinata con                                    di incertezza. Il termine «Frequenza» (sull’asse x) si
  un cedimento delle opere locali sono evidenziati dai                                     riferisce sia alla frequenza dello scenario nei singoli
  puntini sulla curva di pericolo media blu. Esclusiva-                                    punti, sia alla frequenza di superamento della curva
  mente da eventi idrologici con un tempo di ritorno di                                    di pericolo.

  cessi e relativi concatenamenti con un impatto                                           Panoramica dei perimetri di valutazione
  solo locale e non sull’intero sistema dell’Aar, gli                                      Il fatto che una località venga inondata o meno
  specialisti hanno assegnato una probabilità di                                           dipende da un lato dalla sua posizione e dal di­
  accadimento con l’aiuto della tecnica dell’albero                                        slivello rispetto all’Aar e, dall’altro, dai possibili
  degli eventi, simulando poi i principali scenari                                         effetti e processi che hanno un forte impatto sul
  selezionati con il modello 2D idraulico.                                                 livello dell’acqua che si trova nelle immediate vi­
     Dal livello dell’acqua rilevato per i vari punti di                                   cinanze. A seconda della localizzazione dei punti
  riferimento all’interno del perimetro di valuta­                                         di riferimento analizzati nei cinque perimetri di
  zione è possibile far derivare una curva del peri­                                       valutazione (PV) assumono un ruolo determi­
  colo che al relativo livello dell’acqua contrappo­                                       nante scenari diversi.
  ne una frequenza di superamento. All’inizio della                                           PV Mühleberg: a Mühleberg la curva di peri­
  catena di eventi c’è una piena estremamente                                              colo viene dominata da forti piene senza cedi­
  rara con tempi di ritorno da 1000 a 100 000 anni.                                        menti strutturali e ostruzioni del letto in pros­
  In alcuni casi, tuttavia, anche una piena con un                                         simità dello sbarramento. In questa località
  tempo di ritorno più basso può causare notevoli                                          risulta particolare la situazione nel tratto prima
  inondazioni, quando si verifica in combinazione                                          della confluenza della Sarina nell’Aar, perché in
  con il cedimento di opere o altri processi come                                          caso di piena l’affluente può creare un effetto di
  ostruzioni del letto del fiume o slittamenti.                                            trattenuta che nel PV provoca anche un innal­
P ien e es treme d ell ʼAa r                      21

                                                               Principali conclusioni e risultati del progetto EXAR

                                                        Modello rappresentativo di una frana che restringe
                                                        il letto di un corso d’acqua e costringe quindi l’ac-
                                                        qua a cercare nuove vie.
                                                                             Illustrazione: Ruth Schürmann, Lucerna

zamento del livello dell’acqua dell’Aar. Si tratta
dell’unico perimetro dello studio EXAR per il
quale sono stati necessari gli idrogrammi di due        di ritorno di 100 000 si verifica in combinazione
fiumi. In caso di piena con un tempo di ritorno         con un’ostruzione del ponte di Trimbach (mag­
di 1000 anni senza cedimento di un’opera, l’a­          giori informazioni in merito a pagina 23).
rea della centrale nucleare rimarrebbe asciutta            PV Gösgen: i punti di riferimento nel perime­
e persino in caso di un evento di piena con un          tro di valutazione di Gösgen, che comprende il
tempo di ritorno di 10 000 anni verrebbe inon­          terreno su cui sorge la centrale nucleare omo­
data di soli 4-7 centimetri. Per contro, in caso di     nima (KKG), possono essere inondati già da una
piena con un tempo di ritorno di 100 000 anni il        piena con tempo di ritorno di 1000 anni. Ciò si
terreno verrebbe inondato di 85 centimetri. In          verifica tuttavia solo quando viene ostruito an­
questi dati sono inclusi anche gli effetti esercitati   che il ponte pedonale che porta alla centrale
sul livello dell’acqua dai processi di erosione e di    (maggiori informazioni in merito a pagina 24).
variazione del corso del fiume. I cedimenti delle          PV PSI Villigen: nel perimetro di valutazione
dighe lungo la Sarina e l’Aar con effetti su vasta      dell’Istituto Paul Scherrer (PSI) a Villigen, tra i
scala causati da terremoti molto rari non sono          punti di trasferimento Stilli e la confluenza nel
stati rappresentati nella curva di pericolo perché      Reno, tutti gli eventi di piena causati da preci­
non rientrano nella frequenza di superamento            pitazioni possono essere smaltiti dall’Aar senza
considerata.                                            causare l’inondazione del terreno su cui sor­
  PV Olten: in questo perimetro di valutazione i        ge l’istituto PSI. Le località prese in esame non
punti di ferimento analizzati vengono colpiti da        vengono inondate da una piena con tempo di
inondazioni solo quando una piena con tempo             ritorno di 1000 anni, né da una con tempo di ri­
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