PICCOLI INCIDENTI ESTIVI - Come difendersi da: Insetti, meduse, ricci di mare, tracine, eritemi solari e piccole ferite - ASL 2 Savonese
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Dipartimento Emergenza S.C. Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PICCOLI Ospedale San Paolo di Savona Direttore: Roberto Lerza INCIDENTI ESTIVI Come difendersi da: Insetti, meduse, ricci di mare, tracine, eritemi solari e piccole ferite Edizione Maggio 2018 Elaborazione grafica S.C.RELAZIONI ESTERNE –URP
Godersi la bella stagione senza inconvenienti Tempo d’estate, tempo di vacanze. A volte basta qualche piccolo ma noioso incidente o qualche imprevisto, per turbare la tranquillità di quei giorni. INDICE Una puntura d’ape, il contatto con una medusa, una piccola IMENOTTERI 3 ferita, un eritema solare, possono costringere il malcapitato dalla sdraio all’ambulatorio medico. ZANZARE 5 Ecco quindi questo breve vademecum, che contiene semplici consigli per prevenire o per affrontare in maniera pronta ed ZECCHE 6 adeguata i piccoli imprevisti che possono capitare durante le vacanze estive. MEDUSE 8 Roberto Lerza RICCI DI MARE 9 Direttore S.C. Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza Ospedale S. Paolo di Savona TRACINE 9 ERITEMI SOLARI 10 FERITE ED ESCORIAZIONI 12 TESTI A CURA DI: Andrea Addis Roberto Lerza Alessandro Riccardi
3 14 PUNTURE DI IMENOTTERI sima infezione del sistema nervoso, che si contrae per contaminazio- (api, vespe, calabroni) ne delle ferite da parte di spore del Clostridium tetanii. Contrariamen- Questi insetti hanno il pungiglione situato all’estremità te alla credenza popolare, che vede negli oggetti arrugginiti la fonte dell’addome. Generalmente l’ape lascia il pungiglione dell’infezione, la spora tetanica è presente nel terreno, ed essendo nella sede di iniezione in quanto per la sua struttura è trasportata dal vento, si può sostanzialmente considerare ubiquitaria. difficilmente estraibile. Si considerano a rischio di infezione tetanica ferite sporche e conta- La vespa ed il calabrone, invece, possono ritrarlo facilmente e continuare minate da terriccio, oppure causate da oggetti sporchi. Sono altresì a a pungere. Il pungiglione del calabrone misura dai 5 ai 6 mm di lunghez- rischio ferite profonde o estese. za e quindi può pungere anche in profondità raggiungendo i vasi san- Non sempre è necessario effettuare una profilassi antitetanica. guigni. Il veleno iniettato determina sintomi dovuti al suo effetto diretto e quin- Il medico valuterà l’opportunità di somministrare una dose di vaccino di soprattutto dolore intenso, ma in alcuni soggetti si può avere una rea- antitetanico o di ricorrere, previo consenso del paziente, alla sommi- zione allergica con manifestazioni generali talvolta pericolose per la vita. nistrazione di anticorpi pronti contro il tetano cioè le gammaglobuli- ne. Cosa provoca la puntura È opportuno che coloro che sono vaccinati possano dimostrarlo por- Distinguiamo reazioni NON ALLERGICHE dovute all’effetto diretto del tando con sé lo specifico tesserino. veleno e reazioni ALLERGICHE. In genere i sintomi compaiono immediatamente o entro 1 ora dalla pun- tura. Le reazioni non allergiche, se la puntura è singola, sono manifestazioni infiammatorie locali che determinano arrossamento, gonfiore, prurito e dolore nella zona colpita. Sono pericolose solo se la puntura è in una zona particolare come l’interno della bocca o del naso, ove il gonfiore può creare problemi anche seri. Più punture possono dare sintomi gene- rali in rapporto alla quantità di veleno iniettato per cui, oltre ai fenomeni locali, si possono avere cefalea, nausea, vomito ,rialzo pressorio. Le reazioni allergiche sono più pericolose anche perché caratterizzate da una certa imprevedibilità. Talvolta insorgono in soggetti che sono già stati punti in precedenza. Anche queste reazioni sono locali o generaliz- zate. Oltre al problema locale dovuto alla puntura, il soggetto può pre-
4 13 sentare manifestazioni e segni in altre sedi a distanza dal punto di ino- Medicando una ferita, la prima cosa da fare è una pulizia accurata culo. della ferita stessa e delle zone circostanti, utilizzando acqua corrente Si può osservare: fredda: medicando una ferita, dovrebbe essere evitato il cotone idro- prurito diffuso, gonfiore ed arrossamento generalizzato della pelle a filo, in quanto potrebbe lasciare al suo interno dei frammenti. “tipo orticaria” Il passo successivo è la disinfezione, utilizzando un disinfettante tra i e nelle forme più severe, talvolta minacciose per la vita, tanti disponibili in commercio, non alcolici e che contengono sostan- senso di costrizione alla gola ze quali lo iodio o il cloro o l'acqua ossigenata; i disinfettanti a base difficoltà respiratoria con respiro sibilante alcolica, o lo stesso alcol denaturato non devono essere mai utilizzati, dolore al petto in quanto l’alcol distrugge i lipidi presenti nel sottocute, favorendo la brusca riduzione della pressione arteriosa diffusione dei batteri nella ferita. Una volta che il disinfettante si è asciugato si può coprire la ferita, a scopo protettivo, con garze e ce- Cosa fare rotti. Nella maggioranza dei casi la puntura degli imenotteri, per quanto molto dolorosa, determina soltanto problemi locali. L’evoluzione della ferita è molto importante: nei giorni successivi, la ferita deve essere controllata, e se compare arrossamento, gonfiore e Se il pungiglione è rimasto infisso, andrà raschiato via con una lama calore nella zona circostante, è essenziale contattare un medico per smussa o con l’ausilio di un ago procedendo in modo tangente alla una valutazione secondaria. cute. NON estrarlo con unghie o pinzette perché si può spremere all’interno della ferita il veleno rimasto nel pungiglione. Un discorso a parte deve essere posto per i pazienti per i quali esiste Disinfettare la zona con acqua ossigenata, euclorina o amuchina un rischio maggiore di sviluppare infezioni, indipendentemente dalla Applicare impacchi di ghiaccio ( avvolgere il ghiaccio in un panno ferita: i pazienti affetti da diabete mellito, in trattamento chemiotera- senza metterlo a diretto contatto con la pelle): il freddo ha effetto pico o affetti da patologie del sistema immunitario, dovrebbero esse- sia analgesico che di rallentamento dell’assorbimento del veleno re valutati da un medico per Successivamente può essere applicata una pomata di cortisone l’eventuale prescrizione di Se questa situazione può essere risolta con automedicazione o presso terapia antibiotica. una farmacia, è opportuno che per le altre situazioni i pazienti vengano visitati da un medico e che le forme più severe o i soggetti allergici Per concludere, è importante vengano valutati in ambiente ospedaliero. ricordare il rischio di contrar- Se le punture sono multiple re il tetano attraverso una immergere la zona, se possibile, in acqua fredda ferita. Il tetano è una gravis-
5 12 se è stato punto un arto l’assorbimento del veleno può essere FERITE ED ESCORIAZIONI rallentato legando non troppo stretta una benda, una cintura o una cravatta alla radice dell’arto (non bisogna bloccare la circo- La ferita è una perdita della integrità della cu- lazione ed è meglio evitare lacci sottili e taglienti come spago, te, che comporta l’interruzione della difesa dei corda, fili di varia natura) tessuti sottostanti dagli agenti esterni; l’esco- tenere la parte colpita più immobile possibile perché i movimen- riazione, invece, è una lesione più superficiale, ti accelerano l’assorbimento del veleno senza completa interruzione della cute, causa- applicare localmente creme di cortisone ta dalla perdita degli strati più esterni della cute per effetto di contatto contro oggetti o Nelle forme più severe il medico ricorrerà a preparati cortisonici ed superfici irregolari e ruvide. antistaminici per via generale fino alla somministrazione di flebote- rapia ed adrenalina con successiva ospedalizzazione A causa della perdita dell’integrità della cute, uno dei rischi connessi alle ferite è costituito dalle infezioni. La pelle infatti rappresenta una vera e propria barriera difensiva contro i microrganismi e qualsiasi PUNTURA DI ZANZARA soluzione di continuo della cute permette ai microbi presenti nell'am- Le punture di zanzara, alle nostre latitudini, non so- biente (ad esempio nella terra sulla quale si cade o sull'oggetto che ci no praticamente mai pericolose ma certamente so- ha ferito) o anche a quelli che sono abitualmente presenti sulla nostra no molto fastidiose. Solo in soggetti particolarmen- cute di penetrare liberamente nel nostro organismo e di attaccare il te sensibili, specie se multiple e ravvicinate, si pos- nostro sistema immunitario. sono osservare manifestazioni intense con notevole gonfiore, arrossamento e prurito nelle parti colpite. Cosa fare Altrimenti in genere le punture determinano una reazione locale caratterizzata da una piccola zona arrossata e rilevata sulla pelle, Mentre per una escoriazione (salvo determinate eccezioni, come per intensamente pruriginosa. La zanzara tigre, più piccola della zanza- escoriazioni molto estese o in soggetti a rischio) non vi è quasi mai ra comune, è però più aggressiva ed attacca anche di giorno in pie- l’esigenza di una valutazione medica, per le ferite il discorso è legger- no sole. Le punture possono essere complicate da infezioni facilita- mente più variegato. I tagli piccoli e superficiali, che non sanguinano, te da lesioni da trattamento possono essere curati in casa senza alcun rischio. In caso di ferite pro- fondo, o estese, tali da richiedere dei punti di sutura, con sanguina- Cosa fare menti che non vengono arrestati dalla semplice compressione, è op- portuno recarsi presso il più vicino pronto soccorso. Sul versante della prevenzione bisogna innanzitutto non generare ristagni d’acqua dove le zanzare possono depositare le uova quindi fare attenzione ai tombini, sottovasi, raccoglitori d’acqua di vario
6 11 genere. Negli ambienti chiusi, oltre alle zanzariere a finestre e intorno al letto, i fornelletti che diffondono derivati del piretro sono discretamente Cosa fare efficaci ma è bene comunque areare l’ambiente dopo il loro uso. I cosid- Nel giro di 5-7 giorni l’eritema tende a regredire ma logicamente non detti “repellenti” sono prodotti che, cosparsi sulla pelle, tengono lontani bisogna irritare ulteriormente la pelle. gli insetti. Il farmacista può consigliare i prodotti ideali che sono a base Quindi è da sospendere assolutamente l’esposizione al sole e indossa- di DEET (dietiltoluolamina), picridina (Autan- Bayer), il PMD re indumenti leggeri di cotone. È meglio evitare i cosidetti “rimedi della (paramatandiolo). Si raccomanda di usare i repellenti solo su parti sco- nonna” e quindi non cospargersi di olio d’oliva o bianco d’uovo. Tra i ri- perte e non sotto i vestiti, non vicino alle mucose o su pelle irritata o feri- medi “fai da te” non è sbagliato avvolgere del pane raffermo bagnato in ta, non nei bambini molto piccoli e di non esporsi al sole dopo l’applica- un panno di cotone e porlo sulla zona: dal pane si libera amido che ha un zione. effetto lenitivo ed antiinfiammatorio. Per quanto riguarda il trattamento delle punture si sconsiglia di grattarle Anche bagni in acqua tiepida con amido di riso sortiscono lo stesso effet- intensamente per non provocare lesioni da graffio, meglio non applicare to. Le farmacie possono fornire prodotti a base di colostro e creme alla sostanze quali limone o ammoniaca. Tenere presente che creme cortiso- calendula. È sconsigliabile ricorrere a preparati antistaminici e ricorrere ai niche od antistaminiche, per quanto efficaci, hanno azione lenta. Pertan- cortisonici solo dietro consiglio medico. to, il Gel al Cloruro di alluminio al 5% è il rimedio più rapido ed efficace in quanto sia astringente che antisettico. La puntura di zanzara non necessita di profilassi antitetanica MORSO DI ZECCA Le zecche sono insetti che provengono da animali domestici oppure dalla vegetazione del sottobosco per cui non è infrequente che durante una escursione nei boschi, le zecche possano attaccarsi ai vestiti e quindi alla pelle. La puntura della zecca non è dolorosa e non provoca prurito. La zecca però aderisce tenacemente alla pelle per succhiare il sangue ed è molto difficile staccarla. E’ possibile, anche se non frequente che la puntura del- la zecca trasmetta infezioni con ingrossamento delle ghiandole vicine e malattie come la Rickettsiosi o la malattia di Lyme. Prevenzione Durante gite o percorsi in campagna e nei boschi è sempre consigliabile
7 10 mantenersi al centro dei sentieri e non entrare in contatto con folta vege- ERITEMA SOLARE tazione. Indossare calzature e calze alte, pantaloni lunghi e camicie o ma- L’eritema solare è una infiammazione della pelle che compare durante le glie a manica lunga. Sui vestiti possono essere usati repellenti a base di prime esposizioni al sole specie se queste sono protratte troppo a lungo e permetrina o di DEET al 20-30%. la pelle non sufficientemente protetta. Al rientro è consigliabile ispezionare i vestiti per individuare eventuali zecche, e lavarli ad alta temperatura. In genere i soggetti più colpiti sono quelli con pelli più sensibili e cioè a Lavandosi, ispezionarsi il corpo, compreso il cuoio capelluto, perché, pelle chiara, i bambini e coloro che soffrono già di fenomeni di ipersensi- essendo la puntura di zecca praticamente indolore, il suo riscontro è bilità specialmente alimentari. casuale. La prevalente comparsa in soggetti con particolare sensibilità fa rite- Cosa fare nere l’eritema solare una sorta di “allergia al sole”. Le zone più colpite sono in genere le più esposte e cioè il volto, il torace e Innanzitutto cosa non fare una volta individuata la zecca: non tentare di le spalle e le manifestazioni sono pressoché l’equivalente di una ustione schiacciarla con le mani, né di rimuoverla tirandola dopo averla afferrata di I grado con arrossamento della cute, prurito e ipersensibilità. Nei casi con le dita perché, che vada bene, si staccherà il corpo della zecca mentre più seri può comparire febbre, malessere generale e la pelle può assume- la testa rimarrà infissa sulla pelle. Poco fruttuosi sono anche i tentativi di re un aspetto bolloso. soffocarla cospargendola con gel, smalto per unghie, alcool, benzina: la zecca respira solo poche volte in un ora e quindi probabilmente non si Prevenzione staccherà mentre noi avremo irritato la pelle. Chi sa già di soffrire di eritema solare è importante che curi l’alimenta- È consigliabile ricorrere a delle piccole pinze con le quali afferrare e strin- zione già nel periodo precedente l’esposizione ai raggi solari. È consiglia- gere la testa e le mascelle della zecca il più vicino possibile alla pelle. In to a tutti infatti assumere vitamine C ed E, selenio, zinco e beta-carotene alternativa un filo molto sottile può essere stretto anch’esso il più vicino che sono contenuti in agrumi, pomodori, peperoni , cavoli, albicocche, possibile alla pelle. La trazione deve essere costante e non violenta, finchè mandorle, noci e nocciole, olio di oliva, yogurt. Oltre a questo è importan- la zecca molla la presa. Se invece si è staccato l’addome ed è rimasta in- te mantenersi ben idratati. Tra le norme comportamentali dovrebbe es- fissa la testa, questa va rimossa con un ago come si fa per le schegge, sere superfluo ricordare che l’esposizione al sole deve essere progressi- anche se a questo punto la zecca non è più pericolosa per la trasmissione va, non troppo prolungata e bisogna evitare almeno all’inizio le ore più di malattie. La zona va normalmente disinfettata. calde. Non è in genere necessaria terapia antibiotica di profilassi, ma bisogna Ricordarsi che il riflesso dell’ acqua e della sabbia aumentano l’intensità ricordarsi della puntura qualora a distanza di giorni o nella settimana suc- dei raggi solari. Senz’altro consigliabili sono gli indumenti protettivi e l’u- cessiva compaia febbre e/o eruzione cutanea. so di creme solari In questi casi va subito contattato il medico
8 9 CONTATTO CON MEDUSE RICCIO DI MARE Nei nostri mari vi sono vari tipi di meduse i cui tentacoli sono dotati di Gli aculei del riccio di mare possono penetrare accidental- capsule urticanti. Non esistono da noi specie molto pericolose ma il mente nella pelle creando lesioni molto dolorose a secon- contatto con la pelle determina: da della parte colpita. Talvolta, oltre al dolore, compare arrossamento e gonfiore striature rosse che sembrano simili a frustate locale. dolore molto intenso e bruciore seguiti da prurito Raramente, specie in soggetti particolarmente sensibili o che sono en- Cosa fare trati in contatto con molte meduse, si possono avere sintomi generali È consigliabile la disinfezione con acqua ossigenata. e complicanze (nausea, vomito, crampi, shock anafilattico) Gli aculei vanno asportati con un ago o, se sporgenti, con una pinzetta cercando di non spezzarli e raggiungendo l’estremità più profonda. Cosa fare Difficilmente le punture da riccio di mare si complicano ma, a seconda Lavare la parte colpita con acqua salata e possibilmente calda. L’ac- dell’entità del quadro e del numero degli aculei, può essere necessaria qua salata impedisce alle vescicole rimaste sulla pelle di scoppiare e terapia analgesica, antibiotica e profilassi antitetanica liberare altra sostanza urticante Il lavaggio serve a rimuovere le vescicole e parti di tentacoli rimasti PUNTURA DI TRACINA in contatto con la pelle. Alcuni consigliano la rimozione usando una Noto anche come “pesce ragno”, la tracina è fornita di spine velenifere lama smussa o un rasoio e della schiuma da barba neutra, ma in che in genere possono pungere pescatori incauti o bagnanti. linea di massima è meglio solo lavare e non strofinare con alcunché La puntura è dolorosissima e talvolta associata a malessere generale, la superficie offesa nausea, vomito, sensazione di mancamento e problemi cardiaci. Anche disinfezioni con ammoniaca, alcool, aceto sono sconsigliate Utile il gel astringente al cloruro di alluminio che ha effetto rapido Cosa fare Antiistaminici e cortisonici in crema sono utili ma lenti nella loro immergere per lungo tempo (anche 1 h) la parte colpita in acqua mol- azione to calda perché il calore distrugge la tossina Analgesici successivamente applicare ghiaccio mantenere l’estremità in alto per ridurre il gonfiore analgesici anche maggiori
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