PIATTAFORMA CCNL AUTONOLEGGIO 2019- 2021
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Campo di applicazione Il presente contratto si applica alle imprese esercenti, anche se gestite in forma cooperativistica, separatamente o promiscuamente, attività di autorimesse, noleggio auto con autista, locazione automezzi, noleggio motoscafi, servizi turistici, posteggio e/o custodia autovetture su suolo pubblico e/o privato, lavaggio automatico e non automatico, ingrassaggio automezzi e prevalentemente attività di autofficina, attività di soccorso stradale e di assistenza alla mobilità nonché le attività direttamente collegate, servizi di noleggio autoambulanza con conducente. Il CCNL verrà, inoltre, applicato alle società esternalizzate afferenti il campo di applicazione, ovvero rami di azienda posti in affitto o in cessione, ovvero attività poste a gara attraverso lo strumento giuridico dell'appalto o con altra modalità giuridica esistente o eventualmente introdotta nella normativa, sulla base di una clausola contrattuale imposta dalle società committente e definita nell'atto giuridico che costituisce tale cessione o appalto. Decorrenza e durata Il presente accordo ha durata triennale, pertanto decorrerà dal 01.01.2019 e scadrà il 31.12.2021 sia per la parte normativa che per quella economica.
Premessa Lo scenario italiano entro il quale si colloca il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale rimane complesso e incerto: tassi di disoccupazione ancora troppo elevati, giovani e donne sempre più distanti dal mondo del lavoro, un Pil che cresce ancora molto lentamente, un welfare statale sempre più depotenziato. Il settore del noleggio, pur in questo quadro di riferimento negativo, supportato anche dalla ripresa turistica verso il nostro Paese e da elementi di novità quali la crescita del car sharing, dall’ultimo rinnovo contrattuale ha visto aumentare il proprio fatturato e rinnovato il proprio parco macchine. L’ultimo rapporto di Aniasa riporta un aumento di fatturato del 7.7%, una flotta vicina ad 1 milione di veicoli e un volume di immatricolazioni che ha raggiunto il 22% del mercato nazionale. Il settore ha dato lavoro a 1.2 milioni di persone e anche i dati relativi al primo trimestre 2018 lasciano ben sperare. Questo rinnovo contrattuale si dovrà dunque caratterizzare per migliorare le condizioni di lavoro nel pieno rispetto dei vincoli e delle tutele della salute e sicurezza sul lavoro, per riqualificare ed arricchire le professionalità esistenti nel settore, per incentivare le lavoratrici e i lavoratori del settore nella consapevolezza che il lavoro debba risultare per tutti una risorsa e non un semplice costo. Relazioni Industriali Il contratto nazionale dovrà recepire nella normativa contrattuale gli accordi interconfederali unitariamente sottoscritti e dovrà proseguire sul consolidamento del sistema basato su due livelli: a) Nazionale, che comprende un assetto regolatorio su temi generali e su aspetti della contrattazione aziendale/ territoriale/ unità produttiva; b) Aziendale/unità produttiva, riguardante essenzialmente i temi della qualità del servizio, della produttività e redditività e anche gli aspetti applicativi degli accordi definiti a livello nazionale su tematiche specifiche del comparto quali l’organizzazione aziendale rispettando il criterio ne bis in idem. Nell ‘ambito delle relazioni industriali sarà importante definire con chiarezza i processi che concorrono a regolare i rapporti tra impresa e le OO.SS, che dovranno
essere finalizzati a contemperare le esigenze aziendali di mantenimento di elevati livelli di qualità, efficienza ed efficacia, con l’interesse dei dipendenti, nel rispetto del miglioramento delle condizioni di lavoro e dello sviluppo professionale. Ad Aniasa chiediamo un osservatorio che diventi un luogo vero e concreto nel quale discutere e condividere iniziative di politiche industriali per il settore, da sostenere congiuntamente nei confronti delle istituzioni sia nazionali che locali, rafforzando anche la posizione di questo contratto nazionale come unico riferimento per un settore che vede nascere ogni giorno nuove aziende/società. Il lavoro è il vero problema del Paese, in particolare quello giovanile per la difficoltà di inserimento in un mercato del lavoro la cui domanda è in forte contrazione, per le donne non sostenute da un adeguato welfare nazionale che le supporti al rientro dalla maternità e nella cura degli anziani, ma anche di coloro non più giovani che si sono trovati coinvolti in riorganizzazioni aziendali che li estromette dal lavoro senza una valida prospettiva di ricollocazione Il confronto con le rappresentanze datoriali nella fase di rinnovo del CCNL ci dovrà consentire di orientare scelte in questa direzione e sviluppare concretamente politiche contrattuali efficaci, che leghino produttività e occupabilità con effetti stabili e duraturi per il settore, per la competitività e la occupazione. Occorre mettere al centro la persona, il suo valore nel lavoro, in una economia di mercato che assuma i valori della responsabilità e partecipazione come guida per affermare il ruolo sociale del lavoro e dell’impresa. In questo modo si difendono il reddito, le politiche salariali distributive della ricchezza prodotta, gli investimenti formativi per valorizzare la professionalità dei lavoratori, il miglioramento continuo della qualità del lavoro, la prevenzione e protezione della Salute, Sicurezza e Ambiente dei lavoratori, dentro e fuori i luoghi di lavoro ed il rafforzamento del Welfare contrattuale anche ai fini di nuove tutele dell’occupazione.
Mercato del lavoro e organizzazione del lavoro La contrattazione nazionale dovrà porsi come obiettivo principale la stabilizzazione del rapporto di lavoro. Dovranno essere individuati strumenti adeguati per favorire l’ingresso dei giovani e delle donne nel settore, l’ingresso dei giovani favorirebbe anche la possibilità per i lavoratori anziani di turni agevolati. Dovrà essere creato un sistema di graduatorie per cui le lavoratrici e i lavoratori a tempo determinato, che negli anni vedono crescere le loro competenze e professionalità, siano dalle aziende assunti stabilmente. Andrà ripensata l ‘organizzazione del lavoro sempre più soggetta a mutamenti tecnologici e ad esigenze di mercato prevedendo un confronto preventivo con le Organizzazioni Sindacali per valutare le ricadute sulle condizioni di lavoro, sulla professionalità e l’occupazione. Andranno trovate soluzioni innovative e flessibili che mettano però al centro la persona e la sua tranquillità psico- fisica. In ragione e per effetto dell'inesorabile slittamento in avanti dell'età pensionabile derivante dalla normativa vigente e della ratio stessa degli scatti di anzianità va trovato un meccanismo che superi il limite dei 9 scatti attuali. Diventa non più rinviabile una rivisitazione del sistema classificatorio a fronte dei processi di innovazione e dell’evoluzione dell’organizzazione del lavoro nelle aziende del settore. Il nuovo impianto dovrà favorire lo sviluppo professionale delle lavoratrici e lavoratori adeguandolo alle attività non strettamente legate al core business, oggi presidiata da aziende che applicano altri ccnl, con l’obiettivo di una graduale internalizzazione e inclusione nel ccnl di settore, evitando situazioni di competizione sul costo del lavoro.
Orario di lavoro e flessibilità Riteniamo non sia sostenibile una politica aziendale che pretenda flessibilità a costo zero e che risponda ad una richiesta maggiore di servizi da parte del mercato utilizzando soltanto strumenti quale straordinari, modifica turni, mancata o ridotta fruizione delle ferie nel periodo giugno- settembre, mancati riposi. Le stabilizzazioni e le assunzioni rimangono lo strumento più idoneo per rispondere a queste esigenze, insieme ad una riduzione dell’orario di lavoro dalle attuali 40 alle 38 a parità di salario, permettendo così una politica di redistribuzione dell’orario di lavoro con la possibilità di assumere nuove risorse, maggiore flessibilità e copertura nei turni. L’articolazione dell’orario di lavoro va contrattata con le rsa e le segreterie regionali per renderlo più adattabile alle esigenze delle lavoratrici e lavoratori e delle aziende. La percentuale di utilizzo dei contratti “atipici” va riportata entro valori sostenibili, soprattutto per i settori operativi. Riteniamo, inoltre, che per contrastare i fenomeni distorsivi di cui sopra vadano posti “paletti” più solidi in tema di orario di lavoro e di utilizzo di alcuni strumenti normativi, oltre a prevedere una serie di indennità a copertura di eventuali flessibilità concesse alle aziende.
Ambiente, salute e sicurezza Il tema della salute e sicurezza deve tornare ad essere al centro del confronto tra le aziende e le Organizzazioni Sindacali. Il settore, se pur fortunatamente, non soggetto ad una alta incidentabilità presenta sicuramente delle criticità: a) In tema di sicurezza: la posizione delle location, il rischio interferenze negli aeroporti, gli orari notturni, il lavoro su strada per gli ausiliari al traffico, il rischio aggressioni b) In tema di stress: la gestione dei clienti, i ritmi sempre più serrati, la disorganizzazione aziendale, la scarsità di personale Per rafforzare la cultura della sicurezza e dell’ambiente di lavoro occorre: - Istituire un organismo paritetico nazionale a livello settoriale - Investire nella formazione, delle RLSSA/RSU, dei preposti, dei dirigenti, delle lavoratrici e lavoratori - Garantire l’aggiornamento continuo della formazione dei dipendenti in materia di sicurezza e salute, con particolare riferimento al luogo di lavoro e alle mansioni svolte, in occasione dell’assunzione, di eventuale trasferimento o cambiamento di mansioni, nonché in caso di introduzione di nuove apparecchiature, tecnologie, di sostanze o preparati pericolosi, di metodologie di lavoro. Le aziende presenteranno alle segreterie nazionali firmatarie, ferma restando l’informazione e la formazione che deriva dai documenti di valutazione dei rischi delle singole unità produttive, la proposta relativa alla formazione annuale. Il fabbisogno formativo di ciascuna unità produttiva verrà definito annualmente, di norma entro il mese di ottobre. I progetti formativi saranno definiti in accordo tra le Parti stipulanti - Prevedere in materia di appalti il coinvolgimento degli RLS nella selezione dei fornitori. Agli RLS aziendali, anche attraverso il proprio Rspp, saranno forniti i nominativi dei RLR delle imprese appaltatrici cosi da accrescere il coordinamento e la prevenzione in materia di rischi interferenziali. - Prevedere a livello regionale un incontro annuale, retribuito, tra gli RLS delle diverse aziende
In coerenza con quanto sopra si richiede: - per tutti i lavoratori: 4 ore di formazione generale, con un’attenzione alla sicurezza di genere, più quella specifica relativa - per i preposti: 8 ore aggiuntive alle quantità previste per i lavoratori (totale 24 ore). Per le responsabilità e le caratteristiche del preposto l'obiettivo nel rinnovo ccnl è di arrivare alle 32 ore - per i dirigenti: raddoppiare la quantità minima di ore previste (16 ore). - formazione per i lavoratori e formazione/aggiornamento per RSU/RLSSA - 2 ore assemblea retribuita aggiuntiva sui temi di salute e sicurezza - 16 ore formazione per i neoassunti - obbligo di un momento informativo a tutte le lavoratrici e lavoratori mediante un’assemblea congiunta a seguito della riunione periodica
Diritti e tutele In un settore che vede crescere il proprio fatturato oltre le aspettative e dove il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori è stato ed è sicuramente determinante per il raggiungimento di questi risultati, ci si aspetta da parte delle aziende del settore degli avanzamenti e delle attenzioni in tema di diritti e tutele, in particolare in tema di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Ci proponiamo l’obiettivo e abbiamo l’ambizione di essere innovativi e di esempio su questi temi anche per altri settori. A tal fine si propone: - Introduzione di permessi retribuiti per visite mediche, per controlli prenatali, per malattia bambini e per assistenza a genitori anziani - Permessi per nascita figlio dagli attuali 4 a 6 giorni - In considerazione dell’aumento dell‘età pensionabile prevedere dei permessi per i nonni di supporto ai nipoti - Prevedere per grave malattia un periodo di aspettativa retribuito - Prevedere un periodo di aspettativa e/o aumento dei congedi retribuiti in caso di figlio/a disabile - Prevedere l ‘istituzione di turni agevolati per lavoratrici e lavoratori soggetti a “importanti” cure mediche - Possibilità di esonero dal lavoro oltre le ore 22 per donne con figli fino all’8 anno di vita e genitori affidatari unici fino al compimento dei 16 anni, nonché durante i periodi di malattia certificata fino al compimento del 12 anno - Alle donne in gravidanza le aziende dovranno fornire tutte le tutele e agevolazioni sui turni durante il lavoro e al rientro dalla maternità - Aumento della possibilità del part-time volontario e delle percentuali di reversibilità - Prevedere turni agevolati per le lavoratrici e lavoratori oltre i 50 anni - Aumentare i giorni di congedo parentale e/o la percentuale di retribuzione per i padri che ne usufruiscono al posto della madre lavoratrice
Formazione In un settore caratterizzato da aziende multinazionali in continua evoluzione, la for- mazione diviene elemento strategico e fondamentale per valorizzare la competenza delle persone e per la loro occupabilità. Per questo si ritiene fondamentale che tutte le lavoratrici e lavoratori debbano acce- dere nell’arco della propria vita lavorativa a programmi di formazione e aggiorna- mento professionale. Va istituita la figura del delegato alla formazione (RLF) in tutte le aziende del set- tore con oltre 150 dipendenti al fine di rendere più efficiente ed efficace il confronto tra azienda e Organizzazioni Sindacali circa i piani aziendali finanziabili. Il referente per la formazione andrà formato e pertanto l’azienda consentirà la fre- quenza a corsi formativi inerenti al ruolo che saranno attivati utilizzando il conto di sistema di For.te. In ogni caso i percorsi di formazione andranno preventivamente discussi con le RSA/RSU/RLS/RLF prevedendone alla conclusione momenti di confronto e verifica rispetto agli obiettivi raggiunti. Va previsto un libretto formativo unico di settore per la certificazione dei corsi, spen- dibile in tutte le aziende del comparto al fine di garantire maggiore possibilità di crescita e occupabilità. La formazione in aula va preferita a quella e learning, quest’ultima sicuramente più facile per le aziende da proporre ma meno efficace dal punto di visto formativo e re- lazionale.
Cambi di appalto e clausola sociale Oltre a quanto già previsto in tema di cambi appalto nell’art. 36 bis del ccnl va espressamente previsto in caso di trasferimento di attività e di subentro di azienda a qualsiasi titolo, che il passaggio dei lavoratori in forza al momento del trasferimento avvenga senza soluzione di continuità. Per evitare dumping tra aziende e tutelare la buona occupazione va reso obbligatorio il CCNL dell’autonoleggio a tutte le aziende appaltatrici. Varie L’iscrizione al sindacato dal 1.1.2019 sarà annuale, l’eventuale revoca avrà effetto dal 1gennaio dell’anno, la delega ad una delle organizzazioni sindacali è attivabile a condizioni che il lavoratore operi la revoca all’eventuale delega precedentemente conferita a favore di altra organizzazione sindacale. Il TFR dovrà comprendere il preavviso sia se lavorato che non lavorato. PARTE ECONOMICA Indennità Si propone un intervento di aggiornamento e riordino della materia, anche in rela- zione ai mutamenti determinati dall’introduzione di nuovi modelli organizzativi e processi, nell’ottica di un miglioramento delle prestazioni lavorative. Sarà necessario prevedere l‘istituzione di una indennità di trasferta e di una inden- nità di turno. Ticket restaurant E’ necessario conseguire un adeguamento economico dei buoni pasto aziendali so- stitutivi della mensa in modo da assicurare ai dipendenti una reale copertura delle spese sostenute, considerando anche la possibilità di introdurre il formato elettro- nico, che risulterebbe ulteriormente vantaggioso in tema di detassazione. Siamo pertanto a richiedere 7 euro.
Welfare contrattuale e bilateralità Il settore già da tempo ha visto affermare in tema di Welfare contrattuale strumenti quali la previdenza integrativa e l’assistenza sanitaria. Strumenti che vanno consolidati e migliorati mantenendo una logica integrativa e non sostitutiva della azione dello Stato. L’ente bilaterale dovrà nel corso del prossimo triennio veder estendere il suo impegno ad integrazione di “temi sociali” tipo malattia, disabilità, genitorialità, assistenza agli anziani, settimane studio figli. Si ritiene pertanto necessario un incremento economico su queste voci. Elemento di garanzia retributiva Considerando l’elemento di garanzia retributiva ormai fermo da molti anni e nato con lo scopo di incentivare la contrattazione di secondo livello riteniamo debba essere elevato a 500 euro Salario L’obiettivo del rinnovo del CCNL è realizzare un incremento salariale che tuteli il potere di acquisto delle retribuzioni e che permetta una distribuzione degli utili raggiunti dalle aziende, che si confermano in crescita anche per l’anno 2018, e che sono frutto dell’impegno e della professionalità delle lavoratrici e lavoratori del settore.
Puoi anche leggere