PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF)
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Montebelluna 2 Scuole dell’infanzia, Scuole primarie, Scuola secondaria di 1° grado Via Crociera,1 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423. 24055/23809 Fax 0423.23809 Codice Fiscale 92035640264 www.icmontebelluna2.edu.it tvic87900c@istruzione.it tvic87900c@pec.istruzione.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) ANNI SCOLASTICI 2019/20 - 2020/21 - 2021/22 art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015 Elaborato dal Collegio docenti/Commissione PTOF Approvato dal Consiglio d’Istituto il 21.12.2018 e approvata revisione per A.S. 2021/2022 il 17.12.2021 PTOF 2019/2022 – pagina 1 di 87
INDICE PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA pag. 4 Il contesto territoriale di riferimento pag. 5 La situazione attuale dell’Istituto pag. 6 Le risorse umane pag. 7 Gli orari delle scuole pag. 8 Il calendario scolastico LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO pag. 9 I bisogni ai quali l’Istituto intende fornire risposte pag. 9 I bisogni generali del territorio pag. 9 Le aspettative delle famiglie pag. 10 I bisogni formativi degli alunni pag. 10 L’Inclusione e i bisogni educativi speciali LE PRIORITÀ PER IL MIGLIORAMENTO pag. 12 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 12 Le priorità e i traguardi del piano di miglioramento IL CURRICOLO pag. 14 Il curricolo di Istituto pag. 15 Il progetto formativo della scuola dell’infanzia pag. 15 Il progetto formativo della scuola primaria pag. 17 Il progetto formativo della scuola secondaria di primo grado pag. 19 I curricoli disciplinari pag. 19 Il piano nazionale scuola digitale pag. 21 Il piano per la didattica digitale integrata pag. 25 Il regolamento della didattica digitale integrata pag. 31 I progetti nazionali collegati al piano nazionale scuola digitale pag. 31 I progetti PON pag. 31 Altri progetti nazionali L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 32 I progetti di Istituto pag. 34 I progetti dei vari gradi scolastici L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO pag. 42 Ogni scuola deve avere un mandato pag. 42 Le nostre idee-guida pag. 44 Le dimensioni dell’apprendimento pag. 44 La funzione educative del rispetto delle regole pag. 45 I principi ispiratori del servizio scolastico pag. 46 Gli obiettivi educativi pag. 48 Gli elementi di continuità tra le scuole pag. 49 L’educazione alla salute e alla sicurezza pag. 49 L’educazione alla legalità pag. 50 L’accoglienza pag. 50 La valorizzazione della diversità come risorsa pag. 50 L’inclusione degli alunni stranieri pag. 52 Le scelte metodologiche PTOF 2019/2022 – pagina 2 di 87
LE MODALITÀ DI VERIFICA E I CRITERI DI VALUTAZIONE pag. 54 La valutazione degli alunni pag. 54 Gli oggetti dell’atto valutativo pag. 54 Le pratiche misurative e le pratiche valutative pag. 55 I documenti di valutazione pag. 55 Le procedure per la valutazione nella sc. primaria e secondaria pag. 56 La valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) pag. 57 La valutazione nella scuola dell’infanzia pag. 57 La valutazione nella scuola primaria pag. 63 La valutazione nella scuola secondaria L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA pag. 69 Il funzionigramma GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 78 L’importanza di essere Sistema pag. 78 Le risorse fornite dallo Stato pag. 78 Le risorse locali pag. 78 Le risorse fornite dalle famiglie pag. 79 I servizi di supporto all’attività didattica pag. 79 Il lavoro in rete pag. 80 La cooperazione scuola-famiglia pag. 80 Il rapporto con gli Enti locali pag. 81 Il contributo delle agenzie formative pag. 83 Il contributo degli esperti pag. 83 Il piano di formazione dei docenti I FABBISOGNI pag. 86 L’ organico dell’autonomia: fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e di potenziamento pag. 87 Il fabbisogno dei posti del personale amministrativo ed ausiliario pag. 87 Il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali pag. 87 Documenti ad integrazione del PTOF PTOF 2019/2022 – pagina 3 di 87
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA IL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Il Comune di Montebelluna si trova nell’Alto Trevigiano. Il suo territorio è costituito da una fascia pianeggiante e da una porzione collinare corrispondente al Montelletto e alla parte ovest del Montello. La sua vocazione di Comune capo-comprensorio e la presenza di servizi pubblici e privati a dimensione distrettuale fa sì che su di esso gravitino i paesi del circondario. La popolazione ha superato i 30mila abitanti ed è soggetta ad un progressivo invecchiamento determinato dalla diminuzione delle nascite e dall’innalzamento dell’età media di vita. I servizi scolastici sono costituiti da un asilo nido comunale e da alcune strutture private. Sono poi presenti 6 scuole dell’infanzia statali e 6 paritarie; 7 scuole primarie statali e 2 paritarie; due scuole secondarie di 1° grado; 3 scuole secondarie di 2° grado che offrono vari indirizzi. Ci sono poi associazioni e fondazioni che organizzano attività di formazione per varie fasce d’età (Istituti e associazioni musicali, Fondazione del Museo dello Scarpone e di Tecnologia e Design, Università della Terza Età). Servizi e strutture culturali a servizio della collettività sono costituite dalla Biblioteca civica, dal Museo di storia e scienze naturali, dal Museo dello Scarpone, dal Centro Giovani, dal Cinema Italia-Eden. Sono inoltre presenti spazi ad uso promiscuo utilizzabili per iniziative culturali: i palazzetti dello sport, l’auditorium Bachelet, alcuni stabili comunali distribuiti anche in periferia. Molteplice è anche la disponibilità di strutture sportive, che si articolano in tre palazzetti dello sport e palestre annesse alle scuole, impianti di calcio sia in centro che nei quartieri, impianto di atletica leggera, impianti di tennis, impianti natatori, campo da rugby, pista da pattinaggio, piastre polivalenti. Particolarmente ricca e variegata è l’offerta nel campo delle attività motorie e sportive; presenti tante Associazioni e gruppi sportivi che, in non pochi casi, collaborano attivamente con le scuole. Spazi ad uso ricreativo e sportivo vengono poi messi a disposizione dalle parrocchie. I collegamenti sono costituiti dalle linee ferroviarie per Feltre, Treviso, Padova, dalle autolinee che a raggiera collegano Montebelluna agli altri Comuni, dalle statali 248 (Marosticana-Priula) e 348 (Feltrina) che attraversano il territorio comunale rispettivamente con direzione ovest-est e nord-sud. Dal punto di vista urbanistico il Comune è ripartito in 11 quartieri, ognuno dei quali ha un proprio centro aggregante. La sua progressiva espansione ha comportato la commistione di insediamenti residenziali con insediamenti produttivi. Domina in generale un’edilizia costituita da case singole o abbinate e pochi risultano essere i complessi residenziali che ospitano numerose unità abitative. L’area montebellunese è caratterizzata da una rete di piccole e medie aziende radicate soprattutto nell’abbigliamento e nel calzaturiero e a forte vocazione all’export. Si tratta in genere di industria a tecnologia avanzata e a ridotta occupazione di manodopera generica. Il settore calzaturiero sta vivendo da alcuni anni una forte delocalizzazione produttiva. Tale fenomeno dal punto di vista economico ha comportato il mantenimento nel distretto delle funzioni direttive, progettuali, di marketing e commercializzazione e di produzione degli articoli a maggiore contenuto tecnologico, mentre le lavorazioni a basso contenuto tecnologico sono state delocalizzate. L’evoluzione tecnologica ha introdotto nella collettività un fenomeno comune ai paesi più industrializzati: la scarsa appetibilità dei lavori manuali. Questo ha favorito l’afflusso di manodopera dall’estero: prima dal Marocco e in generale dall’area del Maghreb, poi dal Senegal, dall’ex Iugoslavia, dall’Albania, dal Kosovo e infine dalla Cina. L’evoluzione del tessuto industriale ha trainato anche lo sviluppo del terziario, che attualmente offre percentuali di occupazione più elevate che nel secondario. Accanto al terziario tradizionale, legato soprattutto al commercio e ai servizi di base, ha avuto un forte impulso il terziario avanzato legato ai servizi alle imprese. PTOF 2019/2022 – pagina 4 di 87
Il settore primario ha una limitata incidenza. Si caratterizza per una adeguata meccanizzazione, per una buona qualità dei prodotti, per la prontezza a sostituire colture in base all’andamento del mercato, ma lo spezzettamento della proprietà terriera ne ha contenuto lo sviluppo. LA SITUAZIONE ATTUALE DELL’ISTITUTO (A.S. 2021/2022) L’istituto Comprensivo Montebelluna 2 nasce il 01.09.2012 ed è formato da due plessi di scuola dell'infanzia, cinque plessi di scuola primaria e un plesso di scuola secondaria di 1° grado, tutti nell’area territoriale di Montebelluna. SEDE INDIRIZZO TELEFONO CLASSI/SEZIONI ALUNNI Scuola dell’infanzia “Bergamo” - PEEP Via Malipiero 109 0423.21876 5 107 Scuola dell’infanzia “Polin” - GUARDA Piazza Vienna 0423.22483 4 86 Scuola primaria “Serena” - CAONADA Via Villette 33 0423.1951324 5 82 Scuola primaria “Baracca” - BIADENE Via Anassillide 7 0423.22804 5 107 Scuola primaria “Manzoni” - PEDERIVA Via 18 giugno 1 0423.609426 4 75 Scuola primaria “Foscolo” - S. GAETANO Via Alte 3/A 0423.615022 11 210 Scuola primaria “Saccardo” - PEEP Via Vivaldi 6 0423.609950 10 226 Scuola secondaria di 1° grado BIADENE Via Moretti 8 0423.603982 19 443 TOT. 63 1336 PTOF 2019/2022 – pagina 5 di 87
LE RISORSE UMANE (A.S. 2021/2022 – personale in organico di fatto, compresi spezzoni orari) PERSONALE AMMINISTRATIVO 1 direttore dei servizi generali ed amministrativi 9 assistenti amministrativi PERSONALE AUSILIARIO 30 collaboratori scolastici PERSONALE DOCENTE DI SC. DELL’INFANZIA 19 insegnanti su posto comune 4 insegnanti su posto di sostegno 2 insegnanti specialisti per la religione cattolica PERSONALE DOCENTE DI SC. PRIMARIA 62 insegnanti su posto comune 19 insegnanti su posto di sostegno 3 insegnanti specialisti per la lingua inglese 5 insegnanti specialisti per la religione cattolica PERSONALE DOCENTE DI SC. SECONDARIA 13 insegnanti di italiano, storia e geografia 9 insegnanti di matematica e scienze 5 insegnanti di inglese 2 insegnanti di francese 2 insegnanti di tedesco 4 insegnanti di arte e immagine 3 insegnante di tecnologia 3 insegnante di musica 3 insegnanti di educazione fisica 1 insegnante di religione 4 insegnanti di strumento 14 insegnanti su posto di sostegno PTOF 2019/2022 – pagina 6 di 87
GLI ORARI DELLE SCUOLE SCUOLE DELL’INFANZIA TEMPO ORARIO ORARIO DI USCITA PRIMA USCITA SECONDA SCUOLA GIORNALIERO ENTRATA PRIMA DEL POMERIDIANA USCITA SETTIMANALE PRANZO POMERIDIANA RIENTRO POMERIDIANO 40 ore da 08:00/16:00 08:00/09:00 11:45/11:50 13:00/13:15 15:30/16:00 lunedì a PILASTRONI venerdì 40 ore da 08:00/16:00 08:00/09:00 11:30/11:45 13:15/13:30 15:30/16:00 lunedì a BERGAMO venerdì SCUOLE PRIMARIE CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE ORARIO GIORNALIERO SERENA Tutte 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30 BARACCA Tutte 27 ore - da lunedì a venerdì 08.00 – 12.20 martedì 13.20 - 16.00 giovedì 13.20 - 16.00 A sett. lunga 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30 MANZONI A sett. corta 27 ore - da lunedì a venerdì 08.00 – 12.30 martedì 13.30 - 15.50 giovedì 13.30 - 15.50 A sett. lunga 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30 FOSCOLO A sett. corta 27 ore - da lunedì a venerdì 08.00 – 12.30 martedì termine 15.50 giovedì termine 15.50 SACCARDO Tutte 40 ore - da lunedì a venerdì 08.15 – 16.15 SCUOLA SECONDARIA CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE ORARIO GIORNALIERO Curricolo Ordinario 30 ore - da lunedì a sabato 07.55 – 12.55 BIADENE Indirizzo Musicale 30 ore - da lunedì a sabato 07.55 – 12.55 più circa due ore pomeridiane PTOF 2019/2022 – pagina 7 di 87
IL CALENDARIO SCOLASTICO (A.S. 2021/2022) SCUOLE DELL’INFANZIA Inizio 13 settembre 13, 14, 15 settembre orario 08.00-12.00, senza mensa dal 16 al 24 settembre orario 08.00-13.00, con mensa dal 27 settembre orario completo, 08.00-16.00 Festività 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 18 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno Vacanze dal 24 dicembre all’8 gennaio, dal 28 febbraio al 2 marzo, dal 14 al 19 aprile Fine 29 e 30 giugno, orario 08.00-13.00, con mensa SCUOLE PRIMARIE Inizio 13 settembre (alunni di cl.1^ iniziano alle 9.00 - alunni di cl.1^ della Saccardo iniziano alle 9.15) prima settimana orario 8.00-12.30 scuole Serena, Baracca, Manzoni, Foscolo – 8.15-12.45 Saccardo dal 20 settembre orario completo, con mensa Festività 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 18 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno Vacanze dal 24 dicembre all’8 gennaio, dal 28 febbraio al 2 marzo, dal 14 al 19 aprile Fine 8 giugno SCUOLA SECONDARIA Inizio 13 settembre (alunni di cl.1^ iniziano alle 9.00) Festività 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 18 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno Lectio 23 dicembre e 8 giugno brevis 08.00-11.00 Vacanze dal 24 dicembre all’8 gennaio, dal 28 febbraio al 2 marzo, dal 14 al 19 aprile Fine 8 giugno PTOF 2019/2022 – pagina 8 di 87
LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO I BISOGNI AI QUALI L’ISTITUTO INTENDE FORNIRE RISPOSTE La prima preoccupazione della scuola è costruire un progetto di apprendimento e di educazione che riesca a produrre soddisfazione e condivisione nei suoi attori: alunni, docenti, famiglie e collaboratori. I BISOGNI GENERALI DEL TERRITORIO La scuola è chiamata a rispondere mediante un servizio formativo al passo con i tempi, con lo sviluppo culturale e tecnologico e con le esigenze del mercato del lavoro. Nel primo ciclo la scuola assolve una specifica funzione aggregativa lavorando al fianco della famiglia, sviluppando livelli di socializzazione e di integrazione, migliorando i rapporti di convivenza. La scuola deve cercare di arginare i fattori di rischio e le diverse forme di devianza che possono compromettere il benessere psico-fisico e relazionale dei minori. LE ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE Attraverso il confronto con i genitori, realizzato e consolidato nei diversi momenti di incontro e di discussione, l’Istituto ha modo di verificare le aspettative più frequenti delle famiglie che, in sintesi sono: • Sapere che il proprio figlio è inserito in un ambiente sereno, sicuro e rispettoso, che garantisce una buona preparazione scolastica • Trovare insegnanti professionalmente preparati, disponibili all’ascolto, al dialogo e alla collaborazione • Avere garanzie sulla stabilità degli insegnanti (condizione che, però, non dipende dalla scuola, ma è subordinata a vincoli contrattuali e normativi) • Essere informati in modo chiaro sull'organizzazione della scuola • Essere informati e coinvolti nel percorso formativo dei figli e nella sua documentazione • Poter contare su attività di recupero e di potenziamento individualizzate • Poter contare, se necessario, sull'aiuto di esperti • Poter contare su offerte formative obbligatorie o liberamente organizzate con progetti ministeriali o dell’Istituto • Sapere che il figlio sarà seguito in un percorso di orientamento che gli sarà di aiuto per le scelte future • Poter contare su efficienti supporti organizzativi: mensa, trasporto, materiali... (in collaborazione con l’Amministrazione Comunale) L’Istituto intende dare risposte adeguate a tali esigenze con la predisposizione collegiale di attività di programmazione, verifica e valutazione, formazione, nell’ottica della condivisione e del confronto, in sede di colloqui assembleari e individuali. PTOF 2019/2022 – pagina 9 di 87
I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI L'Istituto Comprensivo serve una popolazione scolastica che va dai 3 ai 14 anni, per questo i bisogni formativi sono differenziati. La scuola predispone percorsi di apprendimento che tengono conto del livello di evoluzione dell'alunno per una partecipazione attiva e consapevole alle attività della classe e della scuola per il raggiungimento dei traguardi formativi definiti al termine del Primo Ciclo di Istruzione, come descritti nelle Indicazioni Nazionali. Perché ciò avvenga vengono rispettati i ritmi e gli stili di apprendimento, la valorizzazione delle attitudini personali, l'individualizzazione e la personalizzazione del lavoro, la considerazione dei progressi e la gratificazione dei successi. L’INCLUSIONE E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI L'”inclusione” si fonda sul riconoscimento del comune diritto alla diversità, è un termine che amplia il significato di “integrazione” almeno su due aspetti. Il primo è interno alla scuola, che diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare per questa finalità le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche e logistiche. Il secondo aspetto riguarda tutto ciò che è esterno all'ambito scolastico e richiede, allora, collaborazioni e alleanza tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo, associazioni. È allora del tutto evidente che le pratiche inclusive intervengono sul contesto non meno che sulla persona. La scuola deve quindi porre particolare attenzione alle pratiche inclusive, in particolare per quelle situazioni che possono condizionare, più o meno pesantemente, il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni. Tali situazioni possono essere raggruppate nei seguenti ambiti: DISABILITÀ All'interno dell’area della disabilità sono da collocare tutte le situazioni che presentano un deficit di natura fisiologica o intellettiva, certificato da una diagnosi clinico-funzionale redatta a livello medico-specialistico. Questi alunni evidenziano la compromissione di alcune aree cognitive e/o relazionali e quindi presentano specifici bisogni a livello di integrazione, di personalizzazione del percorso di apprendimento, di adozione di particolari metodologie di natura sia didattica che affettivo-relazionale. L'inclusione degli alunni/e disabili, garantita ai sensi della Legge Quadro n. 104/1992 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili, regola la materia e individua le responsabilità, le competenze e le azioni che ciascun ente e istituzione deve attivare. Tutto ciò è finalizzato a favorire l’inclusione sul piano scolastico e sociale promuovendo indicazioni e suggerimenti utili a coloro che guidano e sostengono il soggetto disabile nel suo percorso di integrazione. Si precisa che il coinvolgimento costante e la partecipazione attiva della famiglia, anche attraverso la condivisione di un costruttivo progetto di vita, e il supporto specialistico degli operatori sanitari, sono indispensabili alla piena riuscita dell'intero percorso. DSA Per gli alunni che presentano disturbi specifici di apprendimento (DSA), certificati da una Diagnosi clinico-funzionale redatta a livello medico-specialistico, occorre individuare metodologie volte alla valorizzazione delle capacità e al contenimento delle difficoltà oggettive ed emotive conseguenti al disturbo. I disturbi specifici di apprendimento si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni generalmente con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Nel nostro Istituto sono già consolidati i progetti per il riconoscimento precoce delle difficoltà di apprendimento e l’attivazione di laboratori di recupero per gli alunni a rischio nei primi due anni della scuola primaria. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Per gli alunni DSA il Consiglio di classe/team predispone un Piano Didattico Personalizzato, sul quale vengono evidenziate le azioni che si intende adottare in relazione al disturbo, ai suggerimenti degli operatori che hanno redatto la segnalazione e quelli espressi dalla famiglia. Il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe/team e dal Dirigente Scolastico e viene conservato nel fascicolo personale dell’alunno. PTOF 2019/2022 – pagina 10 di 87
SVANTAGGIO (SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI) All'interno dell'area dello svantaggio sono da collocare una serie di tipologie. A volte si tratta di uno svantaggio di natura sociale e culturale, legato allo scarso valore che viene attribuito dall'alunno e dalla sua famiglia alla funzione formativa della scuola. Altre volte si tratta di disturbi connaturati al processo di crescita e di sviluppo, che producono fenomeni di scarso autocontrollo, di aggressività, di rifiuto verso le regole e i doveri scolastici. Anche in questo caso la scuola si trova a dover rispondere a bisogni molto particolari che richiedono interventi mirati e individualizzati. Nell'area dello svantaggio vanno anche annoverati alcuni casi di inserimento di alunni stranieri, per i quali la non conoscenza della lingua italiana e le difficoltà di una positiva integrazione sociale costituiscono, a volte, ostacoli al processo di apprendimento. A questi bisogni specifici occorre rispondere con percorsi individualizzati di alfabetizzazione e con specifiche strategie di inclusione nella classe e nella scuola. ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTE L’Istituto assicura agli alunni ospedalizzati o in particolari situazioni di salute la disponibilità dei docenti a fornire, in collaborazione con la famiglia e gli operatori del servizio ospedaliero, la propria professionalità per la costruzione e l’attuazione di percorsi formativi personalizzati. L’Istituto orienta la sua attività al fine di favorire tutti gli alunni e, in particolare, quanti vengano individuati con bisogni educativi speciali. L’esplicitazione delle pratiche inclusive trova pertanto riscontro nell’intera architettura del piano dell’offerta formativa e viene ulteriormente rafforzata con il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI), documento che integra il PTOF. PTOF 2019/2022 – pagina 11 di 87
LE PRIORITÀ PER IL MIGLIORAMENTO L'AUTONOMIA COME STIMOLO AL MIGLIORAMENTO Alla scuola è affidata la delicata funzione di contribuire a formare le nuove generazioni. Pertanto ha il dovere di esprimere la più alta qualità che le condizioni normative, contrattuali e di contesto consentono, decidendo priorità, modelli organizzativi, arricchimenti del curricolo, attività integrative. L'Istituto Comprensivo è un'organizzazione complessa, che comporta il controllo di una serie di processi che interessano compiti istituzionali, gestione di persone, gestione di risorse, rapporti con gli utenti, interazioni con il territorio di riferimento. Per affrontare la complessità occorre, da un lato, definire chiaramente ruoli e responsabilità, dall'altro mettere a punto meccanismi operativi che garantiscano la funzionalità dell'intero sistema in una logica di controllo dei processi e di valutazione dei risultati, tale da orientare le ulteriori scelte gestionali. Nel processo di valutazione è centrale il livello di soddisfazione espresso dagli utenti, alunni e genitori, e dalle parti interessate, insieme dei soggetti sociali che vedono nella scuola un interlocutore privilegiato. Anche gli utenti, quindi, ciascuno con i propri ruoli e le proprie competenze, sono chiamati ad una fattiva collaborazione per il perseguimento e il mantenimento del più elevato standard possibile di qualità del servizio scolastico. LE PRIORITÀ E I TRAGUARDI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il fondamentale supporto al processo di miglioramento del servizio è dato dal sistema nazionale di valutazione (SNV) che ha preso definitivamente il via nell’a.s. 2014/2015 attraverso la compilazione del rapporto di autovalutazione (RAV). L’analisi di un ricco repertorio di indicatori ha permesso di definire le principali direzioni di miglioramento che, per il triennio 2019-2022, sono così sintetizzate: PRIORITÀ TRAGUARDI OBIETTIVI DI PROCESSO Si riferiscono agli obiettivi generali che la Riguardano i risultati attesi nel triennio in Rappresentano una definizione operativa delle attività su cui scuola si prefigge di realizzare nel lungo relazione alle priorità strategiche si intende agire concretamente per raggiungere le priorità periodo (triennio) attraverso l’azione di individuate. Articolano in forma strategiche individuate e costituiscono obiettivi operativi da miglioramento e riguardano osservabile e/o misurabile i contenuti raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) esclusivamente gli esiti degli alunni. delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento Diminuire la percentuale degli Condividere e monitorare maggiormente il alunni che si collocano nella curricolo verticale d'Istituto individuando RISULTATI NELLE PROVE fascia dei livelli 1 e 2, saperi e contenuti irrinunciabili. STANDARDIZZATE NAZIONALI aumentando pertanto le fasce dei livelli 3, 4 e 5, avendo Individuare gli aspetti critici legati alla Migliorare gli esiti nelle prove come termine di paragone i comprensione del testo e alle dimensioni Invalsi in Italiano e Matematica, punteggi delle scuole con presenti nelle prove standard. sia nelle classi quinte della ESCS simile (o dell'area geografica più vicina in caso di Attivare una didattica maggiormente Primaria che nelle classi terze dati non disponibili). orientata alle competenze. della Secondaria. Somministrare e valutare prove d'ingresso, intermedie e finali elaborate PTOF 2019/2022 – pagina 12 di 87
collegialmente. Promuovere la formazione dei docenti su ambiti disciplinari specifici nonché su metodologie didattico-educative innovative e orientate ad una didattica per competenze. Aumentare la percentuale Promuovere attività di apprendimento degli alunni delle attuali classi cooperativo e di peer education COMPETENZE CHIAVE EUROPEE 3^ primaria e 1^ secondaria con un positivo giudizio sul favorendo l'interdipendenza positiva. comportamento, ovvero Competenza personale, sociale e "sempre adeguato" e Sostenere la "comunità classe" attraverso capacità di imparare ad "adeguato". esperienze autentiche di autogoverno. imparare: miglioramento delle competenze sociali nell'ambito Esercitare la cittadinanza attiva utilizzando della relazione con i pari e con gli strumenti e ambienti digitali; conoscere e adulti. rispettare le norme comportamentali durante l'interazione in ambienti digitali. PTOF 2019/2022 – pagina 13 di 87
IL CURRICOLO IL CURRICOLO DI ISTITUTO Il curricolo d’Istituto, basato sulle Indicazioni Nazionali, è costituito dall’insieme dei processi formativi orientati a formare persone competenti. Per competenza si intende l’insieme di conoscenze, di abilità e di atteggiamenti che l’alunno acquisisce e matura al termine dei percorsi scolastici e che sa padroneggiare in termini personali applicandolo a situazioni concrete e in maniera responsabile per sé stesso e per gli altri. Quindi, il vero successo scolastico non consiste soltanto nel possesso di conoscenze di tipo enciclopedico o di abilità disciplinari ma anche, e soprattutto, nella padronanza e nell’uso produttivo ed eticamente responsabile dei saperi acquisiti. Il piano formativo è costituito dalle progettualità formulate all’inizio dell’anno scolastico dal team/consiglio di classe dopo la fase iniziale di osservazione degli alunni, al fine di delineare un possibile percorso sulla base dei bisogni individuati. Può essere rivisto e aggiornato in qualunque momento dell’anno scolastico, alla luce dei risultati e dei problemi emersi nel corso dell’attività didattica. Va da sé che detto piano è ancorato al curricolo di Istituto e ne costituisce, per così dire, la concreta attuazione attraverso le singole unità di apprendimento. Negli schemi che seguono è possibile visualizzare l’articolazione del curricolo obbligatorio nella nuova organizzazione scolastica, così come è configurata a seguito della riforma degli ordinamenti: Scuola dell’Infanzia: I CAMPI D’ESPERIENZA Il sé e l'altro Il corpo in movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Religione cattolica Scuola primaria e secondaria di primo grado: LE DISCIPLINE Italiano Lingua inglese Seconda lingua comunitaria (francese o tedesco per la sc. secondaria) Storia Geografia Matematica Scienze Musica Arte e immagine Educazione fisica Tecnologia Religione cattolica Educazione civica Si può agevolmente notare come ci si trovi di fronte ad un processo di lenta e progressiva astrazione, che parte inizialmente dai vissuti e dai campi di esperienza dei bambini più piccoli per arrivare gradualmente ad un sistema di saperi codificato nelle discipline; processo che avrà il suo naturale sviluppo nel Secondo Ciclo di istruzione e formazione. PTOF 2019/2022 – pagina 14 di 87
IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia concorre alla formazione degli alunni ispirando la propria azione educativa e didattica ai traguardi di sviluppo delle competenze definiti nelle Indicazioni per il Curricolo 2012. Il lavoro di programmazione delle attività educative non può prescindere da un’attenta analisi della situazione di partenza dei singoli bambini in modo da individuare eventuali difficoltà da superare e le competenze da conseguire con ragionevole possibilità di successo. Il processo conoscitivo va riferito: - in primo luogo alla situazione reale e specifica dell’ambiente socio-familiare - in secondo luogo alla realtà individuale di ciascun bambino (fisico-sensoriale, affettiva, intellettuale…), tenendo conto che le differenze possono riscontrarsi nello stesso individuo in tempi diversi, anche relativamente vicini - in ultimo luogo alle risorse educative disponibili nella situazione scolastica in cui si opera Le docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali dei bambini e sulla base delle seguenti idee-guida: - La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, come condizione per fare, pensare, agire - La promozione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni, per valorizzare le diverse dimensioni della personalità dei bambini - Il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura L’orario annuale della scuola dell’infanzia, comprensivo anche delle ore destinate all’insegnamento della religione cattolica, può essere articolato da un minimo di 875 ore ad un massimo di 1700 ore. Tenuto conto delle preferenze espresse dalle famiglie, le scuole adottano un orario giornaliero che va dalle ore 08.00 alle 16.00, con possibilità di uscite anticipate per i piccoli neo-iscritti e per quanti necessitano della consumazione del pasto a casa (con possibilità di rientrare a scuola per le attività pomeridiane). In entrambe le scuole è attivo il servizio di accoglienza anticipata e il servizio di prolungamento orario gestito dagli stessi genitori dei bambini che ne usufruiscono. IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria concorre alla formazione degli alunni ispirando la propria azione educativa e didattica ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni per il curricolo. I docenti, tenendo presenti i suddetti riferimenti, progettano il piano delle attività formative, lo attuano nel lavoro quotidiano con gli alunni, adottando tutte le strategie utili a contenere situazioni di disagio e di svantaggio e ne verificano l’efficacia in termini di apprendimento (conoscenze, abilità e competenze) e di maturazione personale. Gli esiti di questa attività di formazione sono testimoniati nei documenti di valutazione e nella certificazione delle competenze. La programmazione didattica ha come riferimento le Indicazioni per il Curricolo (2012), le Indicazioni per il Curricolo di religione cattolica (2010) e le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (2020). PTOF 2019/2022 – pagina 15 di 87
Il modello orario della scuola primaria può essere di: - 24 ore settimanali (al momento non richiesto dai genitori e non attivato) - 27 ore settimanali (attivato presso le scuole di Caonada, Biadene, Pederiva e San Gaetano) - 30 ore settimanali (al momento non attivabile per insufficienza di organico) - 40 ore settimanali (attivato presso la scuola Saccardo) Nella scuola primaria l’affidamento degli insegnamenti ai diversi docenti tiene conto della continuità didattica, della professionalità e delle inclinazioni nel rispetto dei criteri definiti dall’Istituto. In ogni classe sono previsti i docenti specialisti di inglese e religione e, se assegnati, i docenti di sostegno. Tutti fanno parte a pieno titolo del team. LE DISCIPLINE Il progetto culturale ed educativo esige di essere svolto secondo un passaggio continuo che va da un’impostazione unitaria pre-disciplinare all’emergere di ambiti disciplinari progressivamente differenziati. Essenziale è partire dall’esperienza e dal vissuto del bambino per introdurlo progressivamente al sapere formalizzato come uno strumento di comprensione e lettura critica della realtà, come organizzatore cognitivo, evitando, in questa fase evolutiva, un approccio puramente concettuale e disciplinaristico. Le aree disciplinari non rispondono ad esigenze di natura funzionale ed organizzativa ma hanno lo scopo di favorire un approccio integrato e significativo alla conoscenza. Per questo la costituzione delle aree mira a favorire competenze arricchite e spazi di interazione tra i docenti piuttosto che a tracciare confini. In considerazione dell’esperienza fin qui maturata, il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato (sono omessi i quadri orari dei tempi-scuola a 24 e 30 ore settimanali in quanto non attivati nell’Istituto): CURRICOLO 27 ORE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ITALIANO 9 8 7 7 7 INGLESE 1 2 3 3 3 MUSICA 1 1 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 6 6 6 6 6 SCIENZE 1 1 1 1 1 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2 CURRICOLO 40 ORE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ITALIANO 9 9 8 8 8 INGLESE 1 2 3 3 3 MUSICA 2 2 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 8 7 7 7 7 SCIENZE 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2 PTOF 2019/2022 – pagina 16 di 87
Le famiglie, all’atto dell’iscrizione, scelgono se avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione cattolica. Al posto di tale insegnamento possono optare per altre attività formative programmate all’inizio dell’anno scolastico oppure non far frequentare la scuola in coincidenza delle ore di religione. L’insegnamento dell’educazione civica è svolto dagli insegnanti del team/consiglio di classe. Un docente di ogni classe ha funzioni di coordinatore per tale insegnamento. Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va inteso in modo rigido, in quanto esigenze ambientali od organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni. Per esempio, le attività di educazione scientifico-ambientale possono richiedere una intensificazione in determinati momenti dell’anno; analogamente possono essere opportune riduzioni orarie di alcune discipline in relazione ad assenze diffuse degli alunni. Le compensazioni temporali devono comunque consentire di assegnare a ciascuna disciplina un numero di ore annuali congruo e tendenzialmente pari ai valori della tabella. L’insegnamento di tecnologia comprende sia le attività svolte con l’utilizzo di strumentazione informatica sia le attività didattiche che attengono concetti tipici dell’informatica e che possono essere realizzate senza fare ricorso ad attrezzature specifiche. Per alcune attività vi sono locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici. La gestione delle risorse umane è improntata a criteri di efficacia e flessibilità, anche tenuto conto di quanto previsto dalle norme in materia di organico funzionale di Istituto. Ciò significa che si opera per utilizzare nel maggior numero possibile di classi gli insegnanti formati in campo musicale o per la lingua straniera, o i docenti che hanno comunque acquisito specifiche competenze (educazione all’immagine, educazione motoria e psicomotoria, tecnologie didattiche, ...). In conseguenza a tale organizzazione non sempre esiste una corrispondenza precisa e univoca tra insegnanti e classi, ma i criteri dell’impiego delle risorse dipendono dall’identità e dalle necessità del singolo contesto. IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria continua l’azione formativa avviata dalla scuola primaria, perseguendo le finalità e gli obiettivi definiti nei documenti ministeriali e d’istituto per la promozione di competenze e di comportamenti positivi. I docenti che operano sulla singola classe, tenendo presenti i suddetti riferimenti, individuano gli obiettivi più adatti ai bisogni e alle potenzialità degli alunni, progettano il piano delle attività formative, lo attuano nel lavoro quotidiano con gli alunni, adottando tutte le strategie utili a contenere situazioni di disagio e di svantaggio, e ne verificano l’efficacia in termini di apprendimento (conoscenze, abilità e competenze) e di maturazione personale. Gli esiti di questa attività di formazione sono riportati nei documenti di valutazione e nella certificazione delle competenze. La programmazione didattica ha come riferimento le Indicazioni per il Curricolo (2012), le Indicazioni per il Curricolo di religione cattolica (2010) e le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (2020). L’orario annuale obbligatorio delle lezioni è pari a 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali in 33 settimane convenzionali di lezione, più 33 ore annuali da destinare ad un approfondimento in materie letterarie. Di seguito è illustrato il quadro orario settimanale per gli insegnamenti della scuola secondaria di 1° grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio e fatto salvo quanto previsto dall’articolo 4 comma 2 del D.P.R. n.275/1999. PTOF 2019/2022 – pagina 17 di 87
ORARIO ANNUALE OBBLIGATORIO 990 ore in 33 settimane di lezione discipline ore intere settimanali totale ore annuali ITALIANO 5 165 STORIA 2 66 GEOGRAFIA 2 66 APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETTERARIE 1 33 MATEMATICA E SCIENZE 6 198 TECNOLOGIA 2 66 INGLESE 3 99 2A LINGUA COMUNITARIA 2 66 ARTE E IMMAGINE 2 66 MUSICA 2 66 EDUCAZIONE FISICA 2 66 RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVA 1 33 totale ore 30 990 Le famiglie, all’atto dell’iscrizione, indicano la preferenza per la seconda lingua comunitaria obbligatoria (francese o tedesco) e comunicano se intendono avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione cattolica. Al posto di tale insegnamento possono optare per altre attività formative programmate all’inizio dell’anno scolastico oppure non far frequentare la scuola in coincidenza dell’ora di religione. L’insegnamento dell’educazione civica è svolto dagli insegnanti del team/consiglio di classe. Un docente di ogni classe ha funzioni di coordinatore per tale insegnamento. L’offerta formativa prevede le seguenti opzioni: TIPO DI CORSO ORE DI LEZIONE RIENTRI POMERIDIANI CURRICOLO ORDINARIO 30 INDIRIZZO MUSICALE 32 e 15’ da uno a tre L’attività dell’indirizzo musicale prevede lezioni di strumento (chitarra, flauto traverso, percussioni e pianoforte), lezioni di teoria e solfeggio e musica d’insieme. L’indirizzo musicale offre l’opportunità di potenziare le capacità artistico-espressive degli alunni, importanti per meglio determinare gli interessi personali e per una migliore formazione culturale di base. Finalità - Arricchire la personalità - Affinare la concentrazione, l’ascolto, l’autocontrollo - Imparare a suonare da soli e con i compagni Obiettivi - Raggiungere una buona padronanza tecnico-espressiva dello strumento al fine di produrre con consapevolezza interpretativa eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale - Acquisire abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata - Sviluppare l’aspetto senso-motorio inteso come capacità di collegare segno-gesto-suono La scelta di frequentare il corso ad indirizzo musicale viene esercitata in fase di iscrizione. Per l’ammissione bisogna superare una prova orientativo-attitudinale che non prevede la conoscenza della musica. Gli ammessi impareranno a suonare uno strumento fra i quattro disponibili (chitarra, flauto traverso, percussioni, pianoforte) e al termine del triennio il loro ciclo di studi musicali è ufficialmente attestato insieme a quello di tutte le altre materie scolastiche. PTOF 2019/2022 – pagina 18 di 87
L’apprendimento della musica non è basato solo sulle lezioni individuali e sullo studio della teoria e lettura musicale, ma anche sulla pratica della musica d’insieme, attività questa dal grande valore socializzante e gratificante per i ragazzi. Le ore di strumento vengono impartite singolarmente e/o a piccoli gruppi. Le lezioni di strumento musicale sono impartite di pomeriggio, la distribuzione oraria avviene in collaborazione con i genitori. In momenti particolari dell’anno l’impegno degli allievi è premiato e i loro progressi resi visibili grazie a pubbliche manifestazioni, saggi, concerti, concorsi nazionali. Va da sé che per una proficua frequenza del corso gli alunni dovranno impegnarsi a: frequentare con regolarità le lezioni pomeridiane esercitarsi giornalmente nei compiti assegnati per casa partecipare alle attività musicali organizzate dalla scuola I CURRICOLI DISCIPLINARI Punto di riferimento costante dell’azione didattico-educativa sono le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012. In esse assumono particolare rilievo, in quanto prescrittivi, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento. L’Istituto ha declinato le attività formative in termini di competenze, abilità e conoscenze attraverso i curricoli disciplinari di scuola primaria e secondaria. IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di migliorare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di: migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratoriali ivi presenti favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative Il PNSD prevede inoltre che presso ogni Istituto operi un team per l’innovazione con il coordinamento generale affidato ad un docente Animatore Digitale. L’Animatore Digitale e il team per l’innovazione hanno concordato il seguente piano di intervento: PUBBLICAZIONE Rendere pubblico il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE, avviando una riflessione all’interno dell’Istituto. Azioni messe in atto Azioni da attuare o potenziare Nel sito di Istituto è presente una sezione dedicata al PNSD dove sono Dedicare alcuni momenti di riflessione nell’ambito dei diversi state inserite una sintesi del piano in 35 punti e una mappa. gruppi di lavoro presenti nell’Istituto. Nel sito è inoltre presente la documentazione relativa ai PON a cui Incontri periodici del gruppo formato da AD e docenti del team l’istituto ha partecipato. digitale. Allargare la partecipazione ai suddetti incontri ai responsabili dei laboratori multimediali e agli insegnanti che abbiano attivato iniziative relative al PNSD o interessati alle tematiche. PTOF 2019/2022 – pagina 19 di 87
RICOGNIZIONE Continuare la ricognizione delle “buone pratiche” (digitali e non) attuate nell’istituto per condividere azioni didattiche efficaci ed innovative.. Azioni messe in atto Azioni da attuare o potenziare Il sito dell’Istituto presenta la documentazione di esperienze ritenute Raccolta di documentazione riguardante pratiche innovative significative che si sono svolte nei vari plessi. sperimentate dai docenti nelle classi, anche alla luce dei corsi di Inoltre sono pubblicati documenti d’interesse per l’attività didattica, aggiornamento interni inseriti nel PDM (cooperative learning, riferiti a innovazioni metodologiche di provata efficacia. pausa attiva, classe capovolta, coding…) Creazione di uno spazio di condivisione (sito gestito e aggiornato a cura del team digitale) ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE Capire i punti di forza e debolezza della didattica dell’istituto (didattica digitale e non) e individuare cosa si vuol fare di innovativo (con le tecnologie ma non solo) nei prossimi tre anni evitando di anteporre le tecnologie alle strategie. Azioni messe in atto Azioni da attuare o potenziare Il lavoro svolto per la stesura del RAV ha permesso di evidenziare Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare, punti di forza e criticità presenti nel nostro Istituto, anche rispetto alla analizzare e determinare i diversi livelli di partenza, al fine di didattica. organizzare corsi di formazione Il conseguente Piano di Miglioramento (PDM) è un percorso di mirati all’acquisizione delle competenze di base digitali e al pianificazione e sviluppo di azioni che prendendo le mosse dalle potenziamento di quelle esistenti. priorità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), coinvolge Ricognizione dello stato dei laboratori presenti nei diversi plessi tutta la comunità scolastica. per valutare quali interventi siano più utili e possibili rispetto alle scelte didattiche degli insegnanti. INTERVENTI AD HOC Progettare gli interventi di formazione. Sarebbe opportuno, anche per una questione di economie di scala, lavorare per interventi trasversali e solo successivamente nei singoli ambiti disciplinari. Azioni messe in atto Azioni da attuare o potenziare Il PDM rispetto alla formazione, prevede una serie di azioni che in Adesione al progetto “Programma il futuro”, almeno con le classi parte sono già state realizzate o si stanno realizzando. degli insegnanti appartenenti al team digitale, nella modalità base Nell’ambito strettamente digitale sono state proposte iniziative indicata nella circolare ministeriale come "L'Ora del Codice”. Le sia nell’ambito della formazione dei docenti lezioni possono essere anche tradizionali per le scuole partecipazione di 10 insegnanti ai corsi erogati dagli snodi formativi “tecnologicamente ancora non supportate”. territoriali – progetto PON FSE –azione 10.8.4 – formazione digitale Corso 1 di coding livello base in collaborazione con il FAB LAB per Autoformazione interna sull’uso della LIM e di strumenti on-line insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado, 8 ore, per la didattica. giugno, 12 partecipanti Corso 2 di coding livello base in collaborazione con il FAB LAB per Utilizzo di piattaforme di condivisione e comunicazione tra docenti insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado, 8 ore, per scoprirne potenzialità e criticità. novembre, 12 partecipanti Implementazione delle Google Suite for Education per la condivisione tra docenti e la creazione di classi virtuali. sia nei processi di insegnamento-apprendimento: 2016 Individuazione di almeno un insegnante per plesso che possa “Laboratorio di robotica tinkering” con FAB LAB, 6 ore, febbraio, per gestire come editor le pagine del sito dedicate alle diverse scuole alunni di 1a- 2a - 3a media, 25 partecipanti utilizzando strumenti di condivisione smart e user-friendly (Google 2017 Site, Wordpress, Padlet, Wix, Pearltrees…). “Corso 1 Makers school: coding e robotica con Mbot”, 10 ore a gennaio, per alunni di 4a- 5a primaria Corso di coding livello intermedio (Scratch ed MBlock) per “Corso 2 Makers school: coding e Arduino”, 10 ore a gennaio/ insegnanti della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado che febbraio, per alunni di 1a- 2a media, 31 partecipanti abbiano partecipato al corso base e/o riproposizione del corso 2018 base per ampliare la platea dei fruitori. “Laboratorio di Arduino” in collaborazione con IPSIA Scarpa, 4 ore a febbraio, per alunni di 1a- 2a - 3a media, 20 partecipanti Adesione al progetto MyEdu School che si articola in momenti di “Smarteen Gener@tion” in collaborazione con Ispiration fondazione, formazione per gli insegnanti, laboratori didattici per i ragazzi, 10 ore a marzo/aprile, per alunni di 3a media, 160 partecipanti accesso a scuola ai contenuti didattici digitali della piattaforma (formazione digitale laboratoriale) MyEdu che FME Education progetta e realizza per gli studenti e i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. 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“Smanettare per ragionare: coding robotica e modellazione 3d” (PON), 30 ore a giugno, per alunni di 1a- 2a - 3a media 24 partecipanti VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE Elaborare alcune conclusioni sui primi interventi: grado di partecipazione dei propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO. Azioni messe in atto Azioni da attuare o potenziare Momento di verifica e valutazione in sede di Collegio docenti. Aumentare i momenti di confronto tra docenti e prevedere la compilazione di questionari per la raccolta di dati. IL PIANO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA La legge 107/2015 assegna un posto di primo piano allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, competenze che vengono considerate trasversali ai vari ambiti e discipline e possono essere utilizzate con successo per il recupero, lo sviluppo e il potenziamento di competenze interdisciplinari e metacognitive. Il successivo “Piano Nazionale per la Scuola Digitale” sottolinea gli stretti legami con il PTOF: “Il Piano Triennale dell’offerta formativa rappresenta uno strumento importante per mettere a sistema le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno) servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.” (dal Piano Scuola Digitale) Dal Piano Digitale al Piano della Didattica Digitale Integrata Le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata, adottate dal Ministero dell’Istruzione con il Decreto n°39 del 26/06/2020, hanno richiesto l’elaborazione, da parte delle Scuole, di un Piano affinché gli Istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. Durante il periodo di grave emergenza verificatosi nell’a.s. 2019/2020, i docenti dell’I.C. Montebelluna 2 hanno garantito, seppur a distanza, la quasi totale copertura delle attività didattiche previste dal curriculum, assicurando il regolare contatto con gli alunni e le loro famiglie e lo svolgimento della programmazione riformulata secondo le indicazioni ministeriali e permettendo a tutto il personale docente di auto-formarsi sulla Didattica a distanza (DAD). Il presente Piano, adottato per l’a.s. 2020/2021, contempla la DAD non più come didattica di emergenza ma come didattica digitale integrata (DDI), prevedendo che le tecnologie digitali siano considerate strumenti utili ed efficaci per facilitare apprendimenti curricolari e per favorire lo sviluppo cognitivo. Dall’idea tradizionale di Laboratorio d’informatica si passa dunque alla tecnologia che entra in “classe” – a prescindere se in aula o a casa – e supporta la didattica quotidiana, adottando metodologie e strumenti tipici dell’apprendimento attivo. Obiettivi Il Piano scolastico per la Didattica Digitale Integrata intende promuovere: l’omogeneità dell’offerta formativa: il Collegio Docenti, tramite il presente piano, fissa criteri e modalità per erogare la DDI, adattando la progettazione dell’attività educativa e didattica in presenza alla modalità a distanza, sia in modalità complementare sia a distanza affinché la proposta didattica dei singoli docenti si inserisca in una cornice pedagogica e metodologica condivisa; la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; PTOF 2019/2022 – pagina 21 di 87
l’adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigente, docenti e studenti; la formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti; l’attenzione agli alunni più fragili: gli studenti che presentino fragilità nelle condizioni di salute, opportunamente attestate e riconosciute, in emergenza potranno fruire della proposta didattica dal proprio domicilio, in accordo con le famiglie; l’informazione puntuale alle famiglie sui contenuti del presente Piano; l’attenzione alla privacy: nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali l’istituto raccoglie solo dati personali strettamente pertinenti e collegati alla finalità educativa che si intende perseguire. In questa prospettiva compito dell’insegnante è quello di creare ambienti sfidanti e collaborativi per: valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; favorire l’esplorazione e la scoperta; incoraggiare l’apprendimento collaborativo; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere; alimentare la motivazione degli studenti; attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità (Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali). Analisi situazione di partenza e condizioni di fattibilità In questi anni la scuola, anche partecipando anche a progetti nazionali ed europei, si è dotata di strumenti tecnologici nuovi e funzionanti (LIM, computer, tablet...) messi a disposizione degli studenti e degli insegnanti. Ogni aula dell’Istituto è dotata di lim o smart TV touch screen e ogni plesso dell’istituto ha una dotazione di device per permetterne l’utilizzo a rotazione nelle diverse classi. Permangono problemi di connessione in alcuni plessi di scuola primaria. I docenti dell’istituto proseguono nella formazione nell’ambito delle TIC per sperimentare metodologie, strumenti e ambienti di apprendimento innovativi. L’Animatore Digitale e il Team per l’innovazione digitale garantiscono il necessario supporto alla realizzazione delle attività e curano gli aspetti di formazione del personale e di gestione della piattaforma G Suite for Education. Al fine di offrire supporto alle famiglie prive di strumenti digitali è assicurata, come già accaduto nell’anno scolastico che si è appena concluso, la possibilità di ottenere in comodato d’uso gratuito dispositivi mobili per favorire la partecipazione degli alunni alle attività didattiche a distanza1. MODALITÀ E STRUMENTI PER LA DIDATTICA Il “tempo” per la didattica digitale (a distanza) Così come previsto dalle Linee Guida, le modalità di realizzazione della DDI mirano ad un equilibrato bilanciamento tra attività sincrone e asincrone. In maniera complementare, la DDI integra la tradizionale esperienza di scuola in presenza. 1 A tale scopo ad inizio anno è stata svolta una rilevazione sulla situazione di ogni famiglia riguardante la mancanza di dispositivi e/o di connessione. PTOF 2019/2022 – pagina 22 di 87
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