Comune di Gemona del Friuli

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Comune di Gemona del Friuli
Comune di Gemona del Friuli

                                            __________

     VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
                                            __________

COPIA
                                                                                              ANNO 2019
                                                                                      N. 46 del Reg. Delibere

OGGETTO: ART. 170 DEL D. LEGS. 267/2000 ESAME ED APPROVAZIONE DUP 2020 - 22
         ED AGGIORNAMENTO

      L'anno 2019 , il giorno 20 del mese di Dicembre alle ore 18:00 nella sala consigliare si è
    riunito il Consiglio Comunale. Fatto l'appello nominale risultano:

                                                                      Presente/Assente
     Revelant Roberto                Presidente del Consiglio         Presente
     Palese Andrea                   Consigliere                      Presente
     Londero Adalgisa                Consigliere                      Presente
     Cargnelutti Loris               Vice Sindaco                     Presente
     Patat Mariolina                 Consigliere                      Presente
     Pischiutti Marco                Consigliere                      Presente
     Feragotto Monica                Consigliere                      Presente
     Scinto Giovanni                 Consigliere                      Presente
     Balog Zagorka                   Consigliere                      Presente
     Bosello Nicola                  Consigliere                      Assente
     Brollo Andrea                   Consigliere                      Presente
     De Cecco Luca                   Consigliere                      Presente
     Di Giusto Mauro                 Consigliere                      Presente
     Giau Michelangelo               Consigliere                      Presente
     Venturini Sonia                 Consigliere                      Presente
     Vidoni Teresa                   Consigliere                      Presente
     Zilli Raffaella                 Consigliere                      Presente
     Gurisatti Damiano               Capo Gruppo                      Presente
     Patat Luigino                   Consigliere                      Assente
     Canci Andrea                    Capo Gruppo                      Presente
     Venturini Sandro                Capo Gruppo                      Presente

    Assiste il Segretario Prosperini Manuela.

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Comune di Gemona del Friuli
Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. Revelant Roberto
       nella sua qualità Presidente del Consiglio ed espone gli oggetti inscritti all'ordine del giorno e su
       questi il Consiglio Comunale adotta la seguente deliberazione:

OGGETTO: ART. 170 DEL D. LEGS. 267/2000 ESAME ED APPROVAZIONE DUP 2020 - 22 ED
AGGIORNAMENTO

                                 IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:
   -    con il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della
        legge 5 maggio 2009 n. 42, e recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
        contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, è stata
        approvata la riforma della contabilità degli enti territoriali (regioni, provincie, comuni ed enti del
        SSN);
   -    Il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha modificato ed integrato il d.lgs. n. 118/2011
        recependo gli esiti della sperimentazione ed il D.lgs. n. 267/2000, al fine di rendere coerente
        l’ordinamento contabile degli enti locali alle nuove regole della contabilità armonizzata;

Richiamati:
   -     l’art. 151, comma 1, del D.lgs. n. 267/2000, modificato dal D.lgs. n. 126/2014, in base al quale
        “Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine
        presentano il Documento Unico di Programmazione. Le previsioni del bilancio sono elaborate
        sulla base delle linee strategiche contenute nel Documento unico di Programmazione,
        osservando i principi contabili generali ed applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno
        2011, n. 118, e successive modificazioni.”
   -    l’art. 170 del D.lgs. n. 267/2000, modificato ed integrato dal D.lgs. n. 126/2014, relativo al
        Documento unico di Programmazione che al comma 1 recita: “la Giunta presenta al Consiglio
        il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni”, e ai commi
        successivi dal 2 al 5: 2. Il Documento unico di programmazione ha carattere generale e
        costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente. 3. Il Documento unico di
        programmazione si compone di due sezioni principali: la Sezione strategica e la Sezione
        operativa. La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato
        amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. 4. Il documento unico di
        programmazione è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della
        programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e
        successive modificazioni. 5. Il Documento unico di programmazione costituisce atto
        presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione”;

Visto il principio contabile applicato della programmazione allegato 4/1 al d.Lgs. n. 118/2011
ed in particolare il paragrafo 8; Ricordato che il DUP, coerentemente con il quadro normativo
di riferimento, si compone di due sezioni principali, precedute da una introduzione che illustra
lo scenario esterno ed interno di riferimento:
‡ OD 6H]LRQH 6WUDWHJLFD 6H6  SUHYLVWD DO SXQWR  GHO SULQFLSLR FRQWDELOH DSSOLFDWR 
allegato al d.Lgs. 118/2011, individua in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica, le
principali scelte che caratterizzano le linee programmatiche di mandato (di cui all’art. 46
comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) e individua gli indirizzi strategici
dell’Ente;
‡ OD 6H]LRQH 2SHUDWLYD 6H2  SUHYLVWD DO SXQWR  GHO SULQFLSLR FRQWDELOH DSSOLFDWR 
allegato al d.Lgs. 118/2011, elabora, sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi
strategici fissati nella Sezione Strategica, la programmazione operativa dell’Ente con un arco
temporale sia annuale che pluriennale e supporta il processo di previsione per la
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predisposizione della manovra di bilancio; 2018/N. 322 Pag n.3

Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 10.05.2018, esecutiva ai sensi
di legge, con la quale sono state approvate le linee programmatiche del mandato
amministrativo 2018/2023;

Dato atto che:
   -    con deliberazione giuntale n. 197 del 2019 si provvedeva ad adottare, ai sensi dell’art. 21,
       commi 1 e 3, del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il programma biennale degli acquisti di beni e
       servizi per il periodo 2020/2021, redatto secondo le schede approvate con il D.M. del
       Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14 del 16.01.2018;
   -   con deliberazione giuntale n. 200 del 2019 veniva approvato l’ elenco degli immobili non
       strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero
       di dismissione, a valere per l’anno 2020, redatto in base a quanto disposto dall’art. 58 del D.L.
       112/2008, come modificato dalla Legge 133/2008;
   -   con deliberazione giuntale n. 182 del 2018 si approvava, ai sensi dell’art. 2 commi 594 e
       seguenti della legge 244/2007, il piano triennale di razionalizzazione delle spese di
       funzionamento riferito al triennio 2019/2021 con relativo allegato contenente l’elenco delle
       autovetture in dotazione al Comune;
   -   con delibera giuntale n. 198 del 2019 si deliberava di adottare lo schema di Programma
       Triennale che 2020-2022 e dell’Elenco Annuale dei Lavori e che la stessa su Amministrazione
       trasparente; veniva pubblicato dal 5 dicembre all’Albo Pretorio dell’Ente per 15 giorni nonché
       su Amministrazione trasparente;

Visto il Documento Unico di Programmazione 2020/2022 (2018 – 2023 per la parte strategica
che riguarda l’intero periodo di mandato) che si allega al presente provvedimento quale parte
integrante e sostanziale;

Dato inoltre atto che il DUP contiene anche gli indirizzi per una più puntuale pianificazione
della programmazione triennale del personale nonché del fabbisogno per il 2020,
quantificando tra l’alto le risorse finanziarie come segue:

   -   la spesa di personale è inferiore alla media delle spese sostenute nel triennio 2011-2013 (LR
       18/2015): il valore medio della spesa di personale netta nel triennio 2011 – 2013 risulta pari
       ad € 2.911.858 (29,35%) e la spesa complessiva assestata 2019 nonché la spesa prevista
       per gli anni 2020, 2021 e 2022 negli atti contabili in corso di approvazione è inferiore a tale
       valore, si riportano i dati di confronto riferiti ai macroaggregati 1 e 2 complessivi (all. 10):
   -   Previsione assestata 2019: 2.595.707,54 (stanziamento definitivo dei macroaggregati
       complessivi 1 e 2);
       Previsione 2020: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati complessivi 1 e 2);
       Previsione 2021: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati
       complessivi 1 e 2);
       Previsione 2022: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati
       complessivi 1 e 2);

Evidenziato che i valori riportati sono stati elaborati alla luce delle proiezione dei dati che
andavano concretizzandosi durante la costruzione della spesa a bilancio e che le
elaborazioni contabili delle previsioni di spesa riferite ai bilancio di previsione 2020 2021,
verificate dal Collegio dei revisori si riassumono come di seguito:

                                                   Media          Previsione        Previsione    Previsione
                                                 2011/2013           2020              2021          2022

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2008 per
                                                  enti non
                                                 soggetti al
                                                    patto
Spese macroaggregato 101                        3.153.475,00 2.477.576,22 2.477.576,22 2.477.576,22
Spese macroaggregato 103                                 0,00
Irap macroaggregato 102                           152.590,33 168.525,00 168.525,00 168.525,00
Altre spese: reiscrizioni imputate
all'esercizio successivo                         0,00         0,00         0,00         0,00
Altre spese: lavoro flessibile (valore
limite)                                          0,00    78.787,83    78.787,83    78.787,83
Altre spese                                      0,00
Altre spese: comando, convenzioni….              0,00    10.000,00    10.000,00    10.000,00
         Totale spese di personale (A) 3.306.065,33 2.734.889,05 2.734.889,05 2.734.889,05
(-) Componenti escluse (B) quota diritti
di rogito Segretario (compresi in
macroaggregato 1)                          394.207,33    10.000,00    10.000,00    10.000,00
(=) Componenti assoggettate al
limite di spesa A-B                      2.911.858,00 2.724.889,05 2.724.889,05 2.724.889,05
(ex art. 1, comma 557, legge n. 296/
2006 o comma 562)

Richiamato il comma 905 dell’articolo unico della L.145/2018, (Legge di bilancio 2019), che
prevede che a decorrere dall’esercizio 2019, per i comuni e le loro forme associative che
approvano il bilancio consuntivo entro il 30 aprile e il bilancio preventivo dell’esercizio di
riferimento entro il 31 dicembre dell’anno precedente (ovvero entro i termini ordinari stabiliti
dal TUEL, rispettivamente all’art. 227 e all’art. 151) non trova applicazione una serie di
adempimenti tra i quali l’obbligo di adozione, ai fini del contenimento delle spese di
funzionamento, di piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla
razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali che corredano le stazioni di lavoro
nell’automazione d’ufficio, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di
servizio ai sensi dell’articolo 2, comma 594, della legge n. 244/2007;

Visto l’art. 48 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, decreto legislativo
n. 267 del 18 agosto 2000, dove sono previste le competenze della Giunta;

Visto il parere favorevole reso dal Collegio dei Revisori allegato alla presente;

Visti i pareri favorevoli dei responsabili dei competenti servizi in ordine alla regolarità tecnica e a
quella contabile, ai sensi dell’art. 49 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000;

Visto il D.lgs. n. 118/2011; ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente
eseguibile ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 11 dicembre 2003, n. 21;

con votazione_______
                                             DELIBERA

Per quanto esposto in premessa e che qui si intende integralmente richiamato:

1) ','$5($772&+(
- con deliberazione giuntale n. 197 del 2019 si provvedeva ad adottare, ai sensi dell’art. 21,
commi 1 e 3, del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il programma biennale degli acquisti di beni e
servizi per il periodo 2020/2021, redatto secondo le schede approvate con il D.M. del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14 del 16.01.2018;
                     Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019                4
- con deliberazione giuntale n. 200 del 2019 veniva approvato l’ elenco degli immobili non
strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero
di dismissione, a valere per l’anno 2020, redatto in base a quanto disposto dall’art. 58 del
D.L. 112/2008, come modificato dalla Legge 133/2008 e che l’approvazione avviene in
questa seduta consiliare;
- essendo in approvazione nella seduta odierna il Bilancio di previsione 2020 /2022 nonché
essendo stato approvato il bilancio consuntivo 2018 nei termini di legge, non trova
applicazione per il 2020 una serie di adempimenti tra i quali l’obbligo di adozione, ai fini del
contenimento delle spese di funzionamento, di piani triennali per l’individuazione di misure
finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali che corredano le
stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad
uso abitativo o di servizio ai sensi dell’articolo 2, comma 594, della legge n. 244/2007;
- con delibera giuntale n. 198 del 2019 si deliberava di adottare lo schema di Programma
Triennale che 2019-2021 e dell’Elenco Annuale dei Lavori 2019 e l’Elenco Annuale dei Lavori
2019 e che lo stesso veniva pubblicato su Amministrazione Trasparente – opere pubbliche
Pretorio per 15 giorni;
- che il DUP contiene anche gli indirizzi per una puntuale pianificazione della
programmazione triennale del personale 2020 /2022 nonché del fabbisogno per il 2020,
2) ',$33529$5(3(57$172
- il programma biennale degli acquisti di beni e servizi per il periodo 2020/2022, redatto
secondo le schede approvate con il D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n.
14 del 16.01.2018 che viene a far parte del Documento Unico di Programmazione
2019/2021;
- il Programma Triennale 2020-2022 e l’Elenco Annuale dei Lavori 2020, che viene a far
parte del Documento Unico di Programmazione 2020/2022;

 ',$33529$5(,1),1(DLVHQVLGHOO¶DUWLFRORFRPPDGHO'OJVQHLQ
conformità a quanto disposto dal principio contabile applicato della programmazione allegato
4/1 al D.lgs. n. 118/2011, il Documento Unico di Programmazione per il periodo 2020/2022
(strategico 2018 – 20123), che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e
sostanziale comprensivo degli allegati in uno altresì con il suo aggiornamento.

Con successiva votazione e constata l’urgenza con votazione ugualmente unanime

                                              DELIBERA

di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti
della Legge Regionale 11 dicembre 2003, n. 21.

                    Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019               5
È presente l’assessore esterno Davis Goi, risultano assenti gli assessori esterni Mara Gubiani, Giovanni
Venturini e Flavia Virilli.

Il Sindaco propone di unificare la discussione dei punti posti dal numero 1, al numero 9 dell’O.d.G.

La proposta è accolta dal Consiglio; pertanto, la discussione è fatta cumulativamente per i punti dal n.
1 al n. 9 dell’O.d.G., corrispondenti alle deliberazioni dal n. 1 al n. 9.

Il Sindaco invita, quindi, la dott.ssa Nadia Siega - componente l’Organo di Revisione del Comune di
Gemona del Friuli - a prendere posto tra i seggi del consiglio e, dopo una breve introduzione, dà,
quindi, la parola al consigliere Andrea Palese, che procede all’esposizione dei punti posti all’O.d.g.
sopra citati.

Successivamente, il Sindaco invita la dott.ssa Nadia Siega a illustrare al Consiglio il “Parere
dell’organo di revisione sulla proposta di BILANCIO DI PREVISIONE 2020–2022 e documenti
allegati”. Conclusa la predetta illustrazione, il Sindaco cede la parola ai consiglieri per la discussione.

Nel corso dell’esposizione, ENTRANO il consigliere LUIGINO PATAT e l’assessore esterno
GIOVANNI VENTURINI.

                                     IL CONSIGLIO COMUNALE

       VISTA la sopraestesa proposta di deliberazione;

      VISTI i pareri sulla suddetta proposta, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 49 del D. Lgs 18
Agosto 2000 n. 267;

        SENTITA l’illustrazione del Sindaco e del consigliere Andrea Palese, in merito alla necessità
di adottare la deliberazione in esame;

       Dopo discussione la quale, ai sensi dell’art. 74 del vigente regolamento per il funzionamento
del Consiglio Comunale, viene registrata e resa disponibile in formato digitale;

CON VOTI espressi nelle forme di legge:

FAVOREVOLI: n. 13

ASTENUTI: n. 7 (Adalgisa Londero, Sandro Venturini, Marco Pischiutti, Mariolina Patat, Teresa
Vidoni, Damiano Gurisatti, Sonia Venturini)

                                             DELIBERA

-   di prendere atto dei pareri espressi ai sensi del D. Lgs 18 Agosto 2000 n. 267;

-   di approvare, recepire ed adottare integralmente il preambolo, le motivazioni, gli allegati ed il
    dispositivo della proposta deliberativa sopraestesa, che si intende integralmente e letteralmente
    richiamata;

ed inoltre CON VOTI espressi nelle forme di legge:

                     Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019                    6
FAVOREVOLI: n. 13

ASTENUTI: n. 7 (Adalgisa Londero, Sandro Venturini, Marco Pischiutti, Mariolina Patat, Teresa
Vidoni, Damiano Gurisatti, Sonia Venturini)

                                             DELIBERA

-    di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi e per gli effetti di cui
    all’art. 1, comma 19, della L.R. 21/03 come sostituito dall’art. 17, comma 12, della L.R. 17/04.

                     Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019                7
PARERE DI REGOLARITÁ TECNICA

       Con riferimento all'art. 49, comma 1° del D.Lgs.n. 267/2000 del T.U.EE.LL., è stato espresso
parere favorevole alla regolarità tecnica sulla proposta di deliberazione in oggetto da MANUELA
PROSPERINI in data 11 dicembre 2019.

PARERE DI REGOLARITÁ CONTABILE

      Con riferimento all'art. 49, comma 1° del D.Lgs.n. 267/2000 del T.U.EE.LL., è stato espresso
parere favorevole alla regolarità contabile sulla proposta di deliberazione in oggetto da DANIELA
PONTA in data 12 dicembre 2019.

                    Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019             8
Letto, confermato e sottoscritto,

               Il Presidente                                        Il Segretario
           F.to Revelant Roberto                              F.to Prosperini Manuela

                              ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE

Si attesta che la presente deliberazione viene pubblicata all’Albo pretorio on line dal 23/12/2019 al
07/01/2020 per quindici giorni consecutivi, ai sensi della L.R: n.21/2003 e successive modificazioni.

Comune di Gemona del Friuli, lì 23/12/2019

                                                    Il Responsabile della Pubblicazione
                                                         F.to Annamaria Bianchini

Copia conforme all’originale, in carta libera ad uso amministrativo.

Lì, 23/12/2019
                                                      Il Responsabile del Procedimento
                                                          F.to Annamaria Bianchini

                     Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019                   9
COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI
                                Provincia di Udine

                                  DOCUMENTO UNICO
                                DI PROGRAMMAZIONE
                                   AGGIORNAMENTO
                              Sezione Strategica 2018/2023
                              Sezione operativa 2020 /2022

Il DUP è lo “strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa degli enti
locali”. L’aggettivo “unico” chiarisce l’obiettivo del principio applicato: riunire in un solo
documento, posto a monte del Bilancio, le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono
guidare la predisposizione del Bilancio stesso e del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e
la loro successiva gestione. Non è previsto uno schema obbligatorio di DUP ma il principio
contabile applicato della programmazione ne definisce i contenuti minimi. Il DUP ha
carattere generale e costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente: è suddiviso in
due sezioni, la Sezione strategica (SeS) e la Sezione operativa (SeO). Ha un orizzonte
temporale pari a quello del mandato relativamente alla SeS e triennale in riferimento alla
SeO. Il Dup è la guida strategica ed operativa dell'ente locale ed il presupposto necessario
per la predisposizione degli altri documenti di programmazione, definendo le strategie
derivanti dal mandato amministrativo e degli obiettivi operativi dell'ente.

La Sezione strategica del Documento Unico di Programmazione deve avere un orizzonte
temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo e si conclude
conseguentemente con il 2023.

Il sistema dei documenti di bilancio delineato dal D. Lgs. 118/2011 si compone come
segue:
•       il Documento unico di programmazione (DUP);
•       lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno
triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del
periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto
secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi
riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo;
                                              1
•       la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione.
•       il DUP deve essere approvato dal Consiglio comunale di ciascun ente entro il 31
luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, termine non
perentorio, mentre lo schema di bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla
Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta “sessione di
bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP
al fine di adeguarne i contenuti ad eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi
potrebbero essersi verificati.

L’Amministrazione regionale aveva già, con nota del 28.09.2018, rappresentato che “al
fine di agevolare l’attività programmatoria e amministrativa degli enti” sarebbe stato
sottoposto al più presto alla Giunta regionale un disegno di legge di modifica della legge
regionale 26/2014 e della normativa in materia di servizi sociali dei Comuni .

Certamente la mutevolezza del quadro legislativo ha, fino al 2018, impedito la
realizzazione di una programmazione strategica con un ampio respiro ma ci si augura che
quanto prima venga approvato il quadro legislativo di riferimento per gli enti locali.
A tal proposito si precisa che è stata recentemente raggiunta l’intesa in sede di Consiglio
delle autonomie locali (5 novembre 2018) sul DDLR recante modifiche alla LR 26 del
2014.

Il sistema contabile introdotto con il D. Lgs 118/2011 e integrato dal D. Lgs 126/2014,
accanto alla ridefinizione di principi contabili innovativi, ha comunque richiesto un generale
potenziamento dell'attività di programmazione, che si sostanzia nella predisposizione di un
unico fondamentale documento, che dovrebbe essere propedeutico alla formulazione del
bilancio previsionale ed unificare e riassumere tutti i previgenti documenti di
programmazione allegati al bilancio (relazione previsionale e programmatica, piano delle
opere pubbliche, piano delle alienazioni, programmazione del personale, etc). Il recente
DM 18 maggio 2018, ha previsto che, nel caso in cui la legge preveda termini di adozione
o approvazione dei singoli documenti di programmazione successivi a quelli previsti per
l'adozione o l'approvazione del DUP, tali documenti di programmazione possano essere
adottati o approvati autonomamente dal DUP, fermo restando il successivo inserimento
degli stessi nella nota di aggiornamento al DUP.
Fanno parte del Dup e della nota integrativa i seguenti documenti:
a) programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici, di cui all’art. 21 del D. Lgs.
18 aprile 2016, n. 50 e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti che ne definisce le procedure per la redazione e la
pubblicazione;
b) piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, di cui all’art. 58, comma 1, del D.L.
25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2008, n. 133;
c) programma biennale di forniture e servizi, di cui all’art.21, comma 6, del D. Lgs. n.
50/2016 e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti che ne definisce le procedure per la redazione e la pubblicazione;
d) piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa (art. 2 - comma 594,
della legge n. 244/2007);
f) programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all’art. 6, comma 4 del
d.lgs. n. 30 marzo 2001, n. 165;
g) altri documenti di programmazione.
Resta comunque da definire e tali aspetti rappresentano un momento di grave incertezza
per la programmazione strategica e non solo:
                                              2
- la concreta portata di queste norme alla luce alla luce della specialità regionale;
- l’armonizzazione dei tempi delineati dal DUP con gli altri atti di programmazioni che non
hanno trovato ad oggi una definizione unitaria.
Il Documento Unico di Programmazione, nella sua duplice formulazione “strategica” e
“operativa” rappresenta comunque una guida, sia per gli amministratori, sia per i
funzionari comunali, che sono tenuti a improntare le loro decisioni e attività. Il DUP
costituisce quindi lo strumento fondamentale e il presupposto necessario per garantire
coordinamento e coerenza all'azione amministrativa in relazione ai documenti di indirizzo
politico - programma del Sindaco e Linee Programmatiche - approvati dal Consiglio
Comunale.

La sezione Strategica sviluppa e concretizza le Linee Programmatiche di Mandato e
individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici
dell'Ente con un orizzonte temporale di riferimento che corrisponde al mandato
amministrativo. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le
linee di indirizzo regionale, per quanto possibile, e tenendo conto del concorso di ogni
ente locale al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito
nazionale.

La sezione Strategica individua pertanto le principali scelte che caratterizzano il
programma politico dell'Amministrazione da realizzare nel corso del mandato e gli
indirizzi generali da impartire alla struttura per il raggiungimento delle proprie finalità
istituzionali. In tale Sezione sono indicati gli strumenti attraverso i quali l'Ente intende
rendicontare il proprio operato in maniera sistematica e trasparente, al fine di esporre
l’utilizzo delle risorse pubbliche ed il grado di realizzazione e raggiungimento dei
programmi e degli obiettivi fissati dall'Amministrazione.

Il processo di individuazione degli indirizzi e obiettivi ha preso l'avvio con l'analisi delle
condizioni esterne ed interne all'Ente, sia in termini attuali che prospettici, in
considerazione della situazione nazionale del Paese e degli obiettivi individuati dal
Governo nazionale e regionale per lo stesso periodo temporale. Esso si è sviluppato con
una valutazione attuale e prospettica della situazione socio economica del territorio, della
sua domanda di servizi pubblici e delle valenze e criticità che caratterizzano il territorio.

Il processo è poi proseguito con l'individuazione dei parametri atti ad identificare,
secondo la legislazione vigente, l'evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell'Ente.

L'analisi strategica delle condizioni interne all'Ente impone di approfondire i seguenti
aspetti:
    • organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali;
    • indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e
         sostenibilità economico finanziaria dell'Ente, attuale ed in prospettiva.
    • gli investimenti e la correlata realizzazione delle opere pubbliche, con
         l'indicazione del fabbisogno di risorse da impiegare e l'identificazione della
         ricaduta in termini di maggiori oneri e spese correnti per ciascuno degli esercizi di
         riferimento;
    • i programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione, da concludere;
    • i tributi e le tariffe dei servizi pubblici ;
    • la spesa corrente con riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali e alla
        qualità e sostenibilità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio;

                                               3
•   l'analisi del fabbisogno di risorse finanziarie, strumentali ed umane, per la
       realizzazione dei programmi che fanno capo alle singole Missioni in cui si articola
       l'intera spesa dell'Ente, secondo la nuova classificazione funzionale prevista dal
       D. Lgs 118/2011 così come integrato dal D.Lgs 126/2014;
   •   la gestione del patrimonio;
   •   il reperimento e l'utilizzo di risorse straordinarie e in conto capitale;
   •   l'indebitamento, con l'analisi della sua sostenibilità e andamento tendenziale nel
       periodo del mandato amministrativo;
   •   gli equilibri generali di bilancio, correnti e in conto capitale sia in termini di
       competenza, sia in termini di cassa, con espresso riferimento al contenuto della
       L. 342/2012;
   •   la situazione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa
       dell'Ente nella sua complessiva articolazione ed evoluzione nel tempo, anche in
       termini di spesa da sostenere;
   •   la coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni di finanza
       pubblica.

La sezione Strategica costituisce la base e il presupposto per la redazione della sezione
Operativa.

La sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo
strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi
generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del DUP. In
particolare, la sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’Ente
avendo a riferimento un arco temporale triennale.
Il contenuto della sezione Operativa, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione
dei documenti contabili di previsione dell’Ente.
La sezione Operativa del Documento Unico di Programmazione è redatta, per il suo
contenuto finanziario, per competenza con riferimento all'intero triennio e per cassa con
riferimento solo al primo anno del triennio. Essa si fonda su valutazioni di natura
economico – patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del Bilancio di
Previsione triennale.
La sezione Operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della
manovra di Bilancio e individua, per ogni singola missione, i programmi che l’Ente
intende realizzare e per ogni programma, per tutto il periodo di riferimento del DUP, gli
obiettivi operativi annuali da raggiungere definendone gli aspetti finanziari, sia in termini
di competenza per l'intero triennio, sia di cassa per il primo anno del triennio, della
manovra di Bilancio.

La sezione Operativa si struttura in due parti fondamentali:

   •   Parte 1, nella quale sono descritte le motivazioni delle scelte programmatiche
       effettuate, sia con riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica, e
       definiti, per tutto il periodo di riferimento del DUP, i singoli programmi da
       realizzare ed i relativi obiettivi;
   •   Parte 2, contenente la programmazione dettagliata, relativamente all’arco
       temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di
       personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.

                                             4
SEZIONE STRATEGICA 2018 / 2023
                                 (periodo di mandato)

                         ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

 L'individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi
 strategica delle condizioni esterne ed interne all'ente, sia in termini attuali che prospettici
 e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. Con riferimento alle condizioni
 esterne, l'analisi strategica ha l'obiettivo di approfondire i seguenti profili:
 • lo scenario economico internazionale ed europeo, italiano, regionale e locale;
 • gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli
 indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e
 nazionali;
 • la valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di
 riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati
 e delle prospettive future di sviluppo socio-economico.

 SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE, NAZIONALE, REGIONALE E LOCALE

Il Consiglio dei Ministri del 15/16 ottobre 2020 ha approvato un decreto-legge che
introduce disposizioni urgenti in materia fiscale ed il disegno di legge recante il Bilancio
di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio
2020 – 2022. I due provvedimenti compongono la manovra finanziaria e trovano la loro
traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2020, che
viene quindi trasmesso alla Commissione europea. La manovra che ne risulta non si
limita all’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’Iva per il 2020, ma contiene
importanti provvedimenti per il lavoro, l’ambiente, gli investimenti, la famiglia e la
disabilità, avviando l’attivazione delle politiche contenute nella Nota di aggiornamento del
Documento di economia e finanza e delle quali, per quanto possibile si tiene conto in
questa analisi.

Per quanto concerne lo scenario economico internazionale, nazionale e regionale, si
richiama integralmente l’analisi sulle tendenze macroeconomiche e di spesa effettuata con
il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2020 che verrà presentato al
Consiglio Regionale contestualmente al Disegno di Legge di approvazione del bilancio
pluriennale 2020-2022 e del bilancio annuale 2020.

Nell’esame del contesto esterno, in considerazione del fatto che, ai sensi del D.Lgs. n.
322/1989 e della L.R. n. 14/2012, il Servizio programmazione, pianificazione strategica,
controllo di gestione e statistica svolge le funzioni di Ufficio di statistica della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia e fa parte del Sistema statistico nazionale (Sistan), sono
stati considerati i dati forniti dalla sintesi statistica dell’economia regionale predisposta
dall’ufficio (giugno 2019 – tendenze macroeconomiche).

Si riportano quindi le considerazioni già evidenziate del programma politico
dell’Amministrazione che rappresenteranno il leitmovit di questo documento di
programmazione.

                                               5
“Il momento di crisi dell'economia globale ha portato a una diminuzione di risorse e
lavoro; l'evoluzione degli stili di vita (famiglie con pochi componenti, emigrazione giovani
le, riduzione vita di comunità) ci impongono nuove forme di organizzazione della vita
sociale che diano particolare attenzione da un lato ai settori produttivi più bisognosi di
sostegno, dall'altro alle fasce deboli a rischio povertà ed emarginazione.
E' necessario lavorare alla costruzione di nuovi legami sociali che incentivino la
popolazione a cooperare, mettendo a disposizione della comunità tempo, energie e
competenze. Occorre modificare le forme di partecipazione da parte dei cittadini alle
attività dell'amministrazione e fare in modo che la nostra Gemona sia una città che
funzioni, un comune dove i giovani possano crescere, studiare e soprattutto trovare
sbocchi occupazionali in linea con la loro formazione. Gli amministratori sono parte attiva
di questo processo di cambiamento, devono usare al meglio le risorse pubbliche e
stimolare quelle private, devono essere responsabilmente attivi per il benessere di tutta la
comunità e, oggi più che mai, saper fare 'sistema'”.

        CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE

 Al 31 dicembre 2018 la popolazione nel Comune di Gemona del Friuli era pari
 a 10.851 residenti, di cui 5226 maschi (48,16%) e 5625 femmine (51,84%). Rispetto
 all’anno 2017 si è verificato un decremento pari a 18 residenti (0,16%), segnando una
 variazione negativa in linea con l’evoluzione della popolazione degli ultimi anni nel Friuli
 Venezia Giulia che segna un decremento minimo ma costante (2014: -39; 2015: -132;
 2016:-44; 2017:-318). Praticamente invariato il numero delle famiglie pari a 4795. In Friuli
 Venezia Giulia infatti i dati del bilancio demografico Istat per il 2018 se da un lato
 confermano una timida ripresa del saldo migratorio, dall’altro evidenziano come, al 31
 dicembre 2018, abitasse un milione 215 mila 220 persone. Nel medesimo anno sono
 nati 7 mila 829 bambini e morte 14 mila 476 persone, con un saldo negativo pari
 allo 0,54 per cento. Il numero medio di componenti per famiglia in Friuli Venezia Giulia è
 di 2,1 persone, per Gemona del Friuli 2,26.
 Di seguito si riportano i dati relativi agli ultimi 11 anni

Anno Residenti      Nati morti Iscritti   Cancellati Residenti       Incre-      n.ro
     inizio                                          fine anno       mento       famiglie
     anno

 2007    11.078     92    122     370        247        11.171            +93      4.726
 2008    11.171     91    134     323        267        11.184            +13      4.784
 2009    11.184     87    128     326        247        11.222            +38      4.815
 2010    11.222     97    136     323        265        11.241            +19      4.853
 2011    11.241     75    135     334        271      Censimento*
 2012    11.136     95    150     267        269        11.076                     4.894
 2013    11.076     77    136     382        265        11.135           + 59      4.854
 2014    11.135     94    140     248        241        11.096            - 39     4.854
 2015    11.096     92    149     229        294        10.964           -132      4.808
 2016    10.964     76    120     236        236        10.920             -44     4.813
 2017    10.920     60    115     244        240        10.869             -51     4.801
 2018    10.869     71    132     264        221        10.851           - 18      4.795

                                              6
IL TERRITORIO

La città di Gemona del Friuli, è posta alle spalle ed al vertice dell'ampio conoide che le si
apre davanti.
Il sistema territoriale, viene tagliato trasversalmente in direzione nord-sud, prima dalla
linea ferroviaria Pontebbana Udine - Tarvisio che ha rappresentato comunque con la
stazione il primo momento di aggregazione alternativa, poi oltre la piana, dalla strada
statale n° 13 e dall'autostrada nel estremo ovest del territorio comunale. Nel marzo del
1981, viene adottato il Piano Particolareggiato a carico dell'ambito della Strada Statale n°
13 Pontebbana che ha pianificato in particolare lo sviluppo dei fronti edificatori soprattutto
artigianali - commerciali lungo tale importante direttrice.
Il sistema insediativo gemonese, può essere articolato al momento del terremoto del '76
in: un centro posizionato sul conoide, un'area interna tra il centro storico e la linea
ferroviaria, una fascia ad ovest estesa tra la ferrovia e la strada statale n° 13, ed infine una
zona di frangia oltre la strada statale delimitata, sempre in senso nord-sud, dal Fiume
Tagliamento che definisce il confine del territorio comunale.
Nel luglio 1977, e poi nel dicembre, vengo approvati i Piani Particolareggiati di
ricostruzione P.P., rispettivamente del centro storico del capoluogo, della frazione di
Ospedaletto e degli altri sedici nuclei urbani minori.
La pianificazione urbana post-sisma pone il suo fondamento su un disegno che si articola
nella dialettica dei due elementi che sono sempre stati le dominanti nell'evoluzione della
matrice urbana gemonese: quello del centro storico e quello della fascia delle grandi
infrastrutture viarie, lungo la S.S. n° 13 dove hanno trovato collocazione le principali
funzioni commerciali ed artigianali poco distanti da quelle prettamente industriali
sviluppatesi più ad ovest, verso il Fiume Tagliamento. Tale tema è centrale ancor oggi, ed
evidenzia ancora un bisogno crescente di dialettica tra le parti, nello sviluppo di ruoli
complementari, tra gli elementi: nè il centro può chiudersi in se stesso, né l'ambito della
statale pontebbana e l'area della stazione ferroviaria, ormai riconosciuta come il centro
degli affari o dei servizi, possono esistere senza il centro, essendo tutte le parti necessarie
all'interno dei cicli di sviluppo tipici di questa realtà urbana.
A maggio 2015, l'Amministrazione Comunale di Gemona ha adottato il nuovo Piano
Strutturale Comunale P.S.C. che ha restituito gli indirizzi approvati un anno prima,
rivedendo il quadro generale dei sistemi che andranno a strutturare lo sviluppo
pianificatorio contemporaneo.
Fra i fondamentali, il piano struttura riconosce i seguenti sistemi territoriali, di nuova
introduzione o di profonda revisione rispetto al P.S.C. precedente in quanto attuali rispetto
alle dinamiche dello sviluppo socio economico:
•       il sistema ambientale e paesaggistico che riconosce gli ambiti che connotano i
valori ambientali;
•       il sistema della città dello sport dove il progetto Sportland punta a contribuire al
rilancio e alla riqualificazione, mediante l’inserimento di nuove funzioni, dell’assetto
territoriale dell’ambito gemonese anche in un’ottica di area vasta;
•       il sistema della mobilità mirato all’implementazione delle infrastrutture ciclo-pedonali
e direttamente relazione al positivo sviluppo degli altri sistemi.

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PARAMETRI ECONOMICI ESSENZIALI DI EVOLUZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI
                                ED ECONOMICI DELL’ENTE

La Giunta regionale l’11 ottobre 2019 ha approvato lo schema del disegno di legge che
recepisce i principi fondamentali del sistema integrato degli enti territoriali del Friuli
Venezia Giulia in materia di finanza pubblica, sulla base dell'accordo tra la Regione e il
ministero dell'Economia e delle Finanze siglato lo scorso 25 febbraio. L’Accordo tra Stato
e Regione, pertanto, comporta infatti una ridefinizione del quadro strategico della finanza
locale attraverso un processo di attuazione legislativa regionale di breve e medio termine.
Il ddl aveva licenziato dalla Giunta regionale aveva ottenuto lo scorso 7 ottobre il parere
unanime favorevole del Consiglio delle autonomie locali. Nel provvedimento, che modifica
la legge regionale 18/2015 in materia di finanza locale, si definisce il perimetro del sistema
integrato, nel quale rientrano la Regione, gli enti locali situati sul suo territorio e i rispettivi
enti strumentali e organismi interni, e si esplicita il concorso con la Regione degli enti locali
alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. Alla Regione è assegnato il compito di
definire con legge di stabilità il concorso finanziario e gli obblighi a carico degli enti locali
adottando misure di razionalizzazione e contenimento della spesa idonee ad assicurare il
rispetto delle dinamiche della spesa aggregata delle amministrazioni pubbliche. Andranno
pertanto valutati i nuovi parametri e i relativi influssi una volta concluso l’iter per
l’approvazione da parte del Consiglio regionale.

La finanza comunale sarà, anche per i prossimi anni, principalmente dipendente dai
trasferimenti pubblici e dal gettito dei tributi ma l’attesa evoluzione legislativa impone
atteggiamenti prudenziali: dovrebbe infatti essere realizzato un fondo unitario comunale ed
istituito un nuovo sostitutivo tributo locale immobiliare nell’ambito del coordinamento della
finanza locale all’interno del governo del sistema integrato Regione – Autonomie locali.

Alla luce di quanto sopra si rende necessario riservarsi sin d’ora l’adozione degli atti che
risulteranno più opportuni alla luce degli interventi effettuati dal legislatore regionale o
statale. Uno dei principali presupposti per effettuare una efficace pianificazione strategica
ed una efficiente programmazione operativa è infatti rappresentato dall’esistenza di un
quadro normativo stabile della finanza locale. L’assenza di un ambito normativo dai
contorni chiari e definiti ed i ritardi nell’emanazione di provvedimenti che incidono
sensibilmente sulla situazione finanziaria degli Enti Locali, possono invece disegnare
scenari mobili che non consentono l’elaborazione di linee di indirizzo finanziario definitive
e durevoli.

Il notevole contributo dato dagli enti locali al risanamento dello Stato negli ultimi anni ha
progressivamente visto ridursi nei loro bilanci delle risorse finanziarie e umane.

La disciplina di cui alla LR 18/2015 ha riunito in unico testo le disposizioni generali
regionali in materia di finanza e contabilità degli enti locali ed il finanziamento regionale,
indirizzato nel passato prioritariamente alle Unioni Territoriali Intercomunali, terrà per il
futuro nuovamente in considerazione i Comuni.

In considerazione del fatto che l'omesso od i ritardato pagamento dei tributi mette a dura
prova il bilancio, si è già dato avvio ad un potenziamento dell’attività del servizio tributi
anche con il ricorso a servizi esterni. Proseguirà l’attività dell’Amministrazione diretta ad
assicurare una particolare importanza all’attività di recupero, in quanto tale attività
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costituisce la base per una politica impositiva più equa nei confronti della propria
cittadinanza ed allo stesso tempo permette di recuperare risorse da poter destinare alla
realizzazione dei propri obbiettivi. Saranno realizzate azioni di contrasto all’evasione
fiscale nonché dirette al recupero in generale dei crediti dell’Ente, al fine di garantire più
entrate tributarie, migliorare il rapporto con il contribuente e perseguire l’equità. Per poter
svolgere quest’attività è indispensabile poter contare su banche dati il più precise
possibili: verranno rivisitati i regolamenti al fine di ridurre l’attività burocratica per arrivare
in tempi meno lunghi all’obiettivo.

Tutti i tributi comunali saranno oggetto dell’attività di verifica e recupero e già negli anni
precedenti era già posto come obiettivo al Responsabile:
- la formale pianificazione delle azioni di contrasto all'evasione/elusione riferite ai tributi;
- l‘individuazione e l’analisi delle posizioni, riscontrabili nelle banche dati del Comune e/o
in altre fonti dati disponibili per le quali risultino situazioni anomale, anche grazie al
ricorso a ditte specializzate;
 - il controllo e la bonifica delle posizioni così estrapolate al fine di individuare le esatte
ubicazioni delle unità immobiliari, le effettive caratteristiche e destinazioni d’uso di queste
ultime ed i reali soggetti di imposta con relativo domicilio fiscale, al fine di predisporre gli
atti di accertamento; eventuale richiesta di ulteriori informazioni direttamente al
contribuente attraverso questionari o colloqui diretti con il contribuente con l’invito a
presentare eventuale documentazione integrativa;
- la predisposizione di tutti gli atti necessari all’erogazione del servizio (avvisi di
accertamento, lettere di convocazione, atti di autotutela, ecc…);
- la verifica delle posizioni scoperte e invio di eventuali solleciti di pagamento;
- la gestione della riscossione coattiva tramite affidatario/concessionario (invio di flussi
informatici per l’emissione di ingiunzioni fiscali e relative procedure di recupero coattivo).
Il tutto al fine di ridurre nei minimi termini i tempi di accertamento e riscossione del tributi.
E’ stato attivato il servizio di bollettazione domiciliare IMU favorendo la riduzione di
possibili errori da parte del contribuente.

Gli stanziamenti inseriti nel triennio 2020-2022 per tutte le imposte e tasse sono stati
previsti sulla base delle disposizioni vigenti e delle aliquote già adottate nell'ultimo
esercizio con l’eccezione della TARI, come di seguito meglio precisato.
Come prefissato le tariffe cimiteriali e le concessioni sono state rideterminate con atto
consiliare n. 200 del 14.12.2018.

                                              TARIP

La Legge Regionale 15 aprile 2016, n. 5 recante “Organizzazione delle funzioni relative al
servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” ha previsto
l’istituzione dell’Agenzia denominata "Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti" (AUSIR),
Ente di governo dell'ambito, cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Regione
per l'esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, previste dal decreto legislativo n. 152/2006”.
L'AUSIR svolge funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di
gestione … del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”; ed i Comuni esercitano le
funzioni loro assegnate dall' articolo 11 della legge regionale 20 ottobre 2017, n. 34
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(Disciplina organica della gestione dei rifiuti e principi di economia circolare), in forma
associata attraverso l'AUSIR”. L’Assemblea regionale d'ambito dell’AUSIR provvede, tra
l’altro, anche per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani: “a) alla definizione
dell'organizzazione di ciascun servizio, nonché alla scelta delle relative forme di
affidamento nel rispetto della normativa nazionale ed europea di settore e previa
acquisizione del parere vincolante delle Assemblee locali interessate; b) all'approvazione
e all'aggiornamento … del Piano d'ambito comprensivo della ricognizione delle
infrastrutture, del programma degli interventi, del modello gestionale e organizzativo e del
piano economico-finanziario; c) all'affidamento dei servizi ai sensi dell'articolo 16 e nel
rispetto della normativa nazionale ed europea di settore; d) all'approvazione della
convenzione di servizio e del relativo disciplinare, nel rispetto delle convenzioni tipo
adottate…; e) alla predisposizione, previo parere del Comitato utenti del servizio idrico e
dei rifiuti, degli schemi di riferimento della Carta del servizio di gestione integrata dei rifiuti
urbani... g) alle attività di monitoraggio e di controllo sull'erogazione dei servizi, aventi a
oggetto la verifica della realizzazione degli investimenti previsti dal piano finanziario,
nonché del raggiungimento degli standard economici, qualitativi e tariffari fissati nel
contratto di servizio e del rispetto dei diritti dell'utenza.
Dal primo gennaio 2019 è stata istituita la Tari puntuale per la copertura integrale dei costi
del servizio di gestione dei rifiuti urbani, dei rifiuti ad essi assimilati e dei rifiuti di qualunque
natura o provenienza giacenti sulle strade e aree pubbliche e soggette ad uso pubblico,
assicurando la gestione secondo principi di equità, economicità, funzionalità e
trasparenza. Il Gestore incaricato provvede ad effettuare tutte le operazioni necessarie a
garantire un’efficiente gestione del ciclo integrato dei rifiuti nelle sue diverse fasi di
conferimento, raccolta, trasporto, trattamento, stoccaggio, recupero e smaltimento dei
rifiuti, nel rispetto delle limitazioni prescritte dalle leggi di settore e dal regolamento
comunale per la gestione dei rifiuti urbani adottato dall’Amministrazione comunale. Il
servizio è stato attivato, con caratteristiche di universalità e inderogabilità, secondo le
modalità e le limitazioni prescritte da specifico regolamento
Con deliberazione n. 36 del 2 ottobre 2019 l’Assemblea Regionale d’Ambito (Ausir) ha
accertato che A&T 2000 S.p.A. possiede i requisiti ex art. 16, co. 3°, L.R. n. 5 del 2016, e
dunque ha stabilito che tale società può proseguire nella gestione affidatagli fino alla
naturale scadenza fissate nei relativi atti di affidamento e contratti e allo secondo le
condizioni di servizio dedotte in tali contratti.
Con Deliberazione ARERA 31 ottobre 2019 443/2019/R/RIF. è stato approvato il Metodo
Tariffario Rifiuti (MTR). Tale provvedimento stabilisce, all’art. 6 “Procedure di
approvazione”, che il Gestore predisponga il piano economico finanziario secondo quanto
previsto dal MTR e lo trasmetta all’Ente di Governo d’Ambito per l’attività di validazione
dello stesso. A tal fine, l’AUSIR, in collaborazione con l’Università di Udine, sta elaborando
un tool che permetta una raccolta omogenea dei dati forniti dai Gestori e,
conseguentemente, consenta l’elaborazione del PEF in coerenza con il metodo tariffario.
Oltre a tale iniziativa, l’Ausir provvederà a predisporre un ulteriore appendice al tool che
consenta ai Gestori di ripartire il PEF validato da AUSIR in specifici documenti di dettaglio
dedicati a ciascun Comune gestito.
Nelle more della conclusione delle attività sopra illustrate, in considerazione del fatto che
si intende provvedere all’approvazione del bilancio di previsione 2020 entro il 31.12.2019,
si procederà all’approvazione in via provvisoria la tariffa della TARIP relativa all’anno
2019, come anche indicato dall’Ausir stessa con nota del 14.11.2019.

                        LE UNIONI TERRITORIALI INTERCOMUNALI

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Il Comune di Gemona del Friuli non ha mai aderito all’UTI del Gemonese.

E’ stato recentemente approvato il ddl per l’”Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli
enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti regionali di decentramento
amministrativo”. Attraverso questa riforma viene dato un nuovo assetto alle autonomie
locali: si prospetta una Regione più snella e dinamica che potrà dialogare con gli enti
territoriali per realizzare modelli di gestione delle funzioni comunali in base a principi di
libera associazione, efficientamento dei servizi e salvaguardia delle specificità, senza
utilizzare misure coercitive o penalizzanti. Il ddl segue l’introdotta non obbligatorietà di
adesione alle Unioni territoriali intercomunali da parte dei Comuni e, quindi, la possibilità
per essi di revocare le funzioni esercitate dalle Uti o di recedere dalle stesse. Con questo
disegno di legge si punta al definitivo superamento delle Uti e viene ridefinito il quadro
delle forme collaborative tra Comuni, le cui modalità vengono raccolte in un'unica norma. Il
ddl introduce la Comunità quale ente locale costituito volontariamente tra i Comuni per
l'esercizio associato di funzioni e servizi. Viene quindi consentito ai Comuni di dar vita a
forme libere di collaborazione, fondate sulla reale condivisione di obiettivi e modalità di
gestione delle funzioni e dei servizi. Inoltre, volontarietà significa anche assenza di
incentivi economici, perché l'adesione sarà dettata unicamente da ragioni organizzative
volte a fornire migliori servizi ai cittadini a parità di risorse poi gestite da un ente sub-
regionale quale soluzione transitoria in vista dell'istituzione di nuovi enti di area vasta.

Il nuovo provvedimento legislativo contiene la disciplina transitoria per il definitivo
superamento delle Uti e la loro cancellazione ma al momento l’Unione Territoriale
Intercomunale del Gemonese costituita fra i Comuni di Artegna, Trasaghis, Venzone,
Montenars e Bordano resta un soggetto di rilevanza giuridica.

Nel corso del 2019 è stata data priorità alla riorganizzazione della struttura comunale,
pericolosamente depauperata dai pensionamenti, ma si prevede una volta a regime,
conclusi i percorsi formativi che verranno avviati e grazie anche alla “riorganizzazione
informatica” che sta proseguendo, di riuscire a dare notevole impulso nell’attività.

In attesa dell’avvio dell’attuazione della nuova riforma delle autonomie è comunque
intenzione dell’Amministrazione ampliare la collaborazione con tutti i comuni contermini al
fine di migliorare l’offerta dei servizi assicurati a favore dei cittadini.

                        LA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA

La Centrale Unica di Committenza per le stazioni appaltanti regionale ha bandito il 9
giugno 2017 la prima procedura telematica per la gestione dematerializzata del processo
di appalto. Nel corso del 2019 ha quindi preso l’avvio un nuovo sistema di interlocuzione
tra Amministrazione regionale, Enti Locali.

Per il 2020 la Regione Friuli Venezia Giulia (Documento di Economia e Finanza Regionale
- DEFR - 2020 che verrà presentato al Consiglio Regionale contestualmente al Disegno di
Legge di approvazione del bilancio pluriennale 2020-2022 e del bilancio annuale 2020)
prevede l’avvio di un percorso per la costituzione e strutturazione delle Centrali di
Committenza di Area Vasta rivolto a facilitare la condivisione e la valorizzazione delle
esperienze e la replicabilità dei modelli di eccellenza ed a perseguire l’interesse regionale
di massimizzare i risultati conseguibili, in termini di soddisfacimento dei fabbisogni,

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