Comune di Gemona del Friuli
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Comune di Gemona del Friuli __________ VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE __________ COPIA ANNO 2019 N. 46 del Reg. Delibere OGGETTO: ART. 170 DEL D. LEGS. 267/2000 ESAME ED APPROVAZIONE DUP 2020 - 22 ED AGGIORNAMENTO L'anno 2019 , il giorno 20 del mese di Dicembre alle ore 18:00 nella sala consigliare si è riunito il Consiglio Comunale. Fatto l'appello nominale risultano: Presente/Assente Revelant Roberto Presidente del Consiglio Presente Palese Andrea Consigliere Presente Londero Adalgisa Consigliere Presente Cargnelutti Loris Vice Sindaco Presente Patat Mariolina Consigliere Presente Pischiutti Marco Consigliere Presente Feragotto Monica Consigliere Presente Scinto Giovanni Consigliere Presente Balog Zagorka Consigliere Presente Bosello Nicola Consigliere Assente Brollo Andrea Consigliere Presente De Cecco Luca Consigliere Presente Di Giusto Mauro Consigliere Presente Giau Michelangelo Consigliere Presente Venturini Sonia Consigliere Presente Vidoni Teresa Consigliere Presente Zilli Raffaella Consigliere Presente Gurisatti Damiano Capo Gruppo Presente Patat Luigino Consigliere Assente Canci Andrea Capo Gruppo Presente Venturini Sandro Capo Gruppo Presente Assiste il Segretario Prosperini Manuela. Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 1
Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. Revelant Roberto nella sua qualità Presidente del Consiglio ed espone gli oggetti inscritti all'ordine del giorno e su questi il Consiglio Comunale adotta la seguente deliberazione: OGGETTO: ART. 170 DEL D. LEGS. 267/2000 ESAME ED APPROVAZIONE DUP 2020 - 22 ED AGGIORNAMENTO IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - con il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42, e recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, è stata approvata la riforma della contabilità degli enti territoriali (regioni, provincie, comuni ed enti del SSN); - Il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha modificato ed integrato il d.lgs. n. 118/2011 recependo gli esiti della sperimentazione ed il D.lgs. n. 267/2000, al fine di rendere coerente l’ordinamento contabile degli enti locali alle nuove regole della contabilità armonizzata; Richiamati: - l’art. 151, comma 1, del D.lgs. n. 267/2000, modificato dal D.lgs. n. 126/2014, in base al quale “Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento Unico di Programmazione. Le previsioni del bilancio sono elaborate sulla base delle linee strategiche contenute nel Documento unico di Programmazione, osservando i principi contabili generali ed applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni.” - l’art. 170 del D.lgs. n. 267/2000, modificato ed integrato dal D.lgs. n. 126/2014, relativo al Documento unico di Programmazione che al comma 1 recita: “la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni”, e ai commi successivi dal 2 al 5: 2. Il Documento unico di programmazione ha carattere generale e costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente. 3. Il Documento unico di programmazione si compone di due sezioni principali: la Sezione strategica e la Sezione operativa. La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. 4. Il documento unico di programmazione è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. 5. Il Documento unico di programmazione costituisce atto presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione”; Visto il principio contabile applicato della programmazione allegato 4/1 al d.Lgs. n. 118/2011 ed in particolare il paragrafo 8; Ricordato che il DUP, coerentemente con il quadro normativo di riferimento, si compone di due sezioni principali, precedute da una introduzione che illustra lo scenario esterno ed interno di riferimento: OD 6H]LRQH 6WUDWHJLFD 6H6 SUHYLVWD DO SXQWR GHO SULQFLSLR FRQWDELOH DSSOLFDWR allegato al d.Lgs. 118/2011, individua in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano le linee programmatiche di mandato (di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) e individua gli indirizzi strategici dell’Ente; OD 6H]LRQH 2SHUDWLYD 6H2 SUHYLVWD DO SXQWR GHO SULQFLSLR FRQWDELOH DSSOLFDWR allegato al d.Lgs. 118/2011, elabora, sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica, la programmazione operativa dell’Ente con un arco temporale sia annuale che pluriennale e supporta il processo di previsione per la Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 2
predisposizione della manovra di bilancio; 2018/N. 322 Pag n.3 Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 10.05.2018, esecutiva ai sensi di legge, con la quale sono state approvate le linee programmatiche del mandato amministrativo 2018/2023; Dato atto che: - con deliberazione giuntale n. 197 del 2019 si provvedeva ad adottare, ai sensi dell’art. 21, commi 1 e 3, del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il programma biennale degli acquisti di beni e servizi per il periodo 2020/2021, redatto secondo le schede approvate con il D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14 del 16.01.2018; - con deliberazione giuntale n. 200 del 2019 veniva approvato l’ elenco degli immobili non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, a valere per l’anno 2020, redatto in base a quanto disposto dall’art. 58 del D.L. 112/2008, come modificato dalla Legge 133/2008; - con deliberazione giuntale n. 182 del 2018 si approvava, ai sensi dell’art. 2 commi 594 e seguenti della legge 244/2007, il piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento riferito al triennio 2019/2021 con relativo allegato contenente l’elenco delle autovetture in dotazione al Comune; - con delibera giuntale n. 198 del 2019 si deliberava di adottare lo schema di Programma Triennale che 2020-2022 e dell’Elenco Annuale dei Lavori e che la stessa su Amministrazione trasparente; veniva pubblicato dal 5 dicembre all’Albo Pretorio dell’Ente per 15 giorni nonché su Amministrazione trasparente; Visto il Documento Unico di Programmazione 2020/2022 (2018 – 2023 per la parte strategica che riguarda l’intero periodo di mandato) che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale; Dato inoltre atto che il DUP contiene anche gli indirizzi per una più puntuale pianificazione della programmazione triennale del personale nonché del fabbisogno per il 2020, quantificando tra l’alto le risorse finanziarie come segue: - la spesa di personale è inferiore alla media delle spese sostenute nel triennio 2011-2013 (LR 18/2015): il valore medio della spesa di personale netta nel triennio 2011 – 2013 risulta pari ad € 2.911.858 (29,35%) e la spesa complessiva assestata 2019 nonché la spesa prevista per gli anni 2020, 2021 e 2022 negli atti contabili in corso di approvazione è inferiore a tale valore, si riportano i dati di confronto riferiti ai macroaggregati 1 e 2 complessivi (all. 10): - Previsione assestata 2019: 2.595.707,54 (stanziamento definitivo dei macroaggregati complessivi 1 e 2); Previsione 2020: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati complessivi 1 e 2); Previsione 2021: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati complessivi 1 e 2); Previsione 2022: 2.671.601,22 (stanziamento definitivo dei macroaggregati complessivi 1 e 2); Evidenziato che i valori riportati sono stati elaborati alla luce delle proiezione dei dati che andavano concretizzandosi durante la costruzione della spesa a bilancio e che le elaborazioni contabili delle previsioni di spesa riferite ai bilancio di previsione 2020 2021, verificate dal Collegio dei revisori si riassumono come di seguito: Media Previsione Previsione Previsione 2011/2013 2020 2021 2022 Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 3
2008 per enti non soggetti al patto Spese macroaggregato 101 3.153.475,00 2.477.576,22 2.477.576,22 2.477.576,22 Spese macroaggregato 103 0,00 Irap macroaggregato 102 152.590,33 168.525,00 168.525,00 168.525,00 Altre spese: reiscrizioni imputate all'esercizio successivo 0,00 0,00 0,00 0,00 Altre spese: lavoro flessibile (valore limite) 0,00 78.787,83 78.787,83 78.787,83 Altre spese 0,00 Altre spese: comando, convenzioni…. 0,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 Totale spese di personale (A) 3.306.065,33 2.734.889,05 2.734.889,05 2.734.889,05 (-) Componenti escluse (B) quota diritti di rogito Segretario (compresi in macroaggregato 1) 394.207,33 10.000,00 10.000,00 10.000,00 (=) Componenti assoggettate al limite di spesa A-B 2.911.858,00 2.724.889,05 2.724.889,05 2.724.889,05 (ex art. 1, comma 557, legge n. 296/ 2006 o comma 562) Richiamato il comma 905 dell’articolo unico della L.145/2018, (Legge di bilancio 2019), che prevede che a decorrere dall’esercizio 2019, per i comuni e le loro forme associative che approvano il bilancio consuntivo entro il 30 aprile e il bilancio preventivo dell’esercizio di riferimento entro il 31 dicembre dell’anno precedente (ovvero entro i termini ordinari stabiliti dal TUEL, rispettivamente all’art. 227 e all’art. 151) non trova applicazione una serie di adempimenti tra i quali l’obbligo di adozione, ai fini del contenimento delle spese di funzionamento, di piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio ai sensi dell’articolo 2, comma 594, della legge n. 244/2007; Visto l’art. 48 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, dove sono previste le competenze della Giunta; Visto il parere favorevole reso dal Collegio dei Revisori allegato alla presente; Visti i pareri favorevoli dei responsabili dei competenti servizi in ordine alla regolarità tecnica e a quella contabile, ai sensi dell’art. 49 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000; Visto il D.lgs. n. 118/2011; ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 11 dicembre 2003, n. 21; con votazione_______ DELIBERA Per quanto esposto in premessa e che qui si intende integralmente richiamato: 1) ','$5($772&+( - con deliberazione giuntale n. 197 del 2019 si provvedeva ad adottare, ai sensi dell’art. 21, commi 1 e 3, del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il programma biennale degli acquisti di beni e servizi per il periodo 2020/2021, redatto secondo le schede approvate con il D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14 del 16.01.2018; Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 4
- con deliberazione giuntale n. 200 del 2019 veniva approvato l’ elenco degli immobili non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, a valere per l’anno 2020, redatto in base a quanto disposto dall’art. 58 del D.L. 112/2008, come modificato dalla Legge 133/2008 e che l’approvazione avviene in questa seduta consiliare; - essendo in approvazione nella seduta odierna il Bilancio di previsione 2020 /2022 nonché essendo stato approvato il bilancio consuntivo 2018 nei termini di legge, non trova applicazione per il 2020 una serie di adempimenti tra i quali l’obbligo di adozione, ai fini del contenimento delle spese di funzionamento, di piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio ai sensi dell’articolo 2, comma 594, della legge n. 244/2007; - con delibera giuntale n. 198 del 2019 si deliberava di adottare lo schema di Programma Triennale che 2019-2021 e dell’Elenco Annuale dei Lavori 2019 e l’Elenco Annuale dei Lavori 2019 e che lo stesso veniva pubblicato su Amministrazione Trasparente – opere pubbliche Pretorio per 15 giorni; - che il DUP contiene anche gli indirizzi per una puntuale pianificazione della programmazione triennale del personale 2020 /2022 nonché del fabbisogno per il 2020, 2) ',$33529$5(3(57$172 - il programma biennale degli acquisti di beni e servizi per il periodo 2020/2022, redatto secondo le schede approvate con il D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14 del 16.01.2018 che viene a far parte del Documento Unico di Programmazione 2019/2021; - il Programma Triennale 2020-2022 e l’Elenco Annuale dei Lavori 2020, che viene a far parte del Documento Unico di Programmazione 2020/2022; ',$33529$5(,1),1(DLVHQVLGHOO¶DUWLFRORFRPPDGHO'OJVQHLQ conformità a quanto disposto dal principio contabile applicato della programmazione allegato 4/1 al D.lgs. n. 118/2011, il Documento Unico di Programmazione per il periodo 2020/2022 (strategico 2018 – 20123), che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale comprensivo degli allegati in uno altresì con il suo aggiornamento. Con successiva votazione e constata l’urgenza con votazione ugualmente unanime DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 11 dicembre 2003, n. 21. Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 5
È presente l’assessore esterno Davis Goi, risultano assenti gli assessori esterni Mara Gubiani, Giovanni Venturini e Flavia Virilli. Il Sindaco propone di unificare la discussione dei punti posti dal numero 1, al numero 9 dell’O.d.G. La proposta è accolta dal Consiglio; pertanto, la discussione è fatta cumulativamente per i punti dal n. 1 al n. 9 dell’O.d.G., corrispondenti alle deliberazioni dal n. 1 al n. 9. Il Sindaco invita, quindi, la dott.ssa Nadia Siega - componente l’Organo di Revisione del Comune di Gemona del Friuli - a prendere posto tra i seggi del consiglio e, dopo una breve introduzione, dà, quindi, la parola al consigliere Andrea Palese, che procede all’esposizione dei punti posti all’O.d.g. sopra citati. Successivamente, il Sindaco invita la dott.ssa Nadia Siega a illustrare al Consiglio il “Parere dell’organo di revisione sulla proposta di BILANCIO DI PREVISIONE 2020–2022 e documenti allegati”. Conclusa la predetta illustrazione, il Sindaco cede la parola ai consiglieri per la discussione. Nel corso dell’esposizione, ENTRANO il consigliere LUIGINO PATAT e l’assessore esterno GIOVANNI VENTURINI. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la sopraestesa proposta di deliberazione; VISTI i pareri sulla suddetta proposta, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 49 del D. Lgs 18 Agosto 2000 n. 267; SENTITA l’illustrazione del Sindaco e del consigliere Andrea Palese, in merito alla necessità di adottare la deliberazione in esame; Dopo discussione la quale, ai sensi dell’art. 74 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, viene registrata e resa disponibile in formato digitale; CON VOTI espressi nelle forme di legge: FAVOREVOLI: n. 13 ASTENUTI: n. 7 (Adalgisa Londero, Sandro Venturini, Marco Pischiutti, Mariolina Patat, Teresa Vidoni, Damiano Gurisatti, Sonia Venturini) DELIBERA - di prendere atto dei pareri espressi ai sensi del D. Lgs 18 Agosto 2000 n. 267; - di approvare, recepire ed adottare integralmente il preambolo, le motivazioni, gli allegati ed il dispositivo della proposta deliberativa sopraestesa, che si intende integralmente e letteralmente richiamata; ed inoltre CON VOTI espressi nelle forme di legge: Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 6
FAVOREVOLI: n. 13 ASTENUTI: n. 7 (Adalgisa Londero, Sandro Venturini, Marco Pischiutti, Mariolina Patat, Teresa Vidoni, Damiano Gurisatti, Sonia Venturini) DELIBERA - di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1, comma 19, della L.R. 21/03 come sostituito dall’art. 17, comma 12, della L.R. 17/04. Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 7
PARERE DI REGOLARITÁ TECNICA Con riferimento all'art. 49, comma 1° del D.Lgs.n. 267/2000 del T.U.EE.LL., è stato espresso parere favorevole alla regolarità tecnica sulla proposta di deliberazione in oggetto da MANUELA PROSPERINI in data 11 dicembre 2019. PARERE DI REGOLARITÁ CONTABILE Con riferimento all'art. 49, comma 1° del D.Lgs.n. 267/2000 del T.U.EE.LL., è stato espresso parere favorevole alla regolarità contabile sulla proposta di deliberazione in oggetto da DANIELA PONTA in data 12 dicembre 2019. Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 8
Letto, confermato e sottoscritto, Il Presidente Il Segretario F.to Revelant Roberto F.to Prosperini Manuela ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE Si attesta che la presente deliberazione viene pubblicata all’Albo pretorio on line dal 23/12/2019 al 07/01/2020 per quindici giorni consecutivi, ai sensi della L.R: n.21/2003 e successive modificazioni. Comune di Gemona del Friuli, lì 23/12/2019 Il Responsabile della Pubblicazione F.to Annamaria Bianchini Copia conforme all’originale, in carta libera ad uso amministrativo. Lì, 23/12/2019 Il Responsabile del Procedimento F.to Annamaria Bianchini Comune di Gemona del Friuli – Deliberazione n. 46 del 20/12/2019 9
COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI Provincia di Udine DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE AGGIORNAMENTO Sezione Strategica 2018/2023 Sezione operativa 2020 /2022 Il DUP è lo “strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa degli enti locali”. L’aggettivo “unico” chiarisce l’obiettivo del principio applicato: riunire in un solo documento, posto a monte del Bilancio, le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del Bilancio stesso e del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e la loro successiva gestione. Non è previsto uno schema obbligatorio di DUP ma il principio contabile applicato della programmazione ne definisce i contenuti minimi. Il DUP ha carattere generale e costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente: è suddiviso in due sezioni, la Sezione strategica (SeS) e la Sezione operativa (SeO). Ha un orizzonte temporale pari a quello del mandato relativamente alla SeS e triennale in riferimento alla SeO. Il Dup è la guida strategica ed operativa dell'ente locale ed il presupposto necessario per la predisposizione degli altri documenti di programmazione, definendo le strategie derivanti dal mandato amministrativo e degli obiettivi operativi dell'ente. La Sezione strategica del Documento Unico di Programmazione deve avere un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo e si conclude conseguentemente con il 2023. Il sistema dei documenti di bilancio delineato dal D. Lgs. 118/2011 si compone come segue: • il Documento unico di programmazione (DUP); • lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo; 1
• la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione. • il DUP deve essere approvato dal Consiglio comunale di ciascun ente entro il 31 luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, termine non perentorio, mentre lo schema di bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta “sessione di bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati. L’Amministrazione regionale aveva già, con nota del 28.09.2018, rappresentato che “al fine di agevolare l’attività programmatoria e amministrativa degli enti” sarebbe stato sottoposto al più presto alla Giunta regionale un disegno di legge di modifica della legge regionale 26/2014 e della normativa in materia di servizi sociali dei Comuni . Certamente la mutevolezza del quadro legislativo ha, fino al 2018, impedito la realizzazione di una programmazione strategica con un ampio respiro ma ci si augura che quanto prima venga approvato il quadro legislativo di riferimento per gli enti locali. A tal proposito si precisa che è stata recentemente raggiunta l’intesa in sede di Consiglio delle autonomie locali (5 novembre 2018) sul DDLR recante modifiche alla LR 26 del 2014. Il sistema contabile introdotto con il D. Lgs 118/2011 e integrato dal D. Lgs 126/2014, accanto alla ridefinizione di principi contabili innovativi, ha comunque richiesto un generale potenziamento dell'attività di programmazione, che si sostanzia nella predisposizione di un unico fondamentale documento, che dovrebbe essere propedeutico alla formulazione del bilancio previsionale ed unificare e riassumere tutti i previgenti documenti di programmazione allegati al bilancio (relazione previsionale e programmatica, piano delle opere pubbliche, piano delle alienazioni, programmazione del personale, etc). Il recente DM 18 maggio 2018, ha previsto che, nel caso in cui la legge preveda termini di adozione o approvazione dei singoli documenti di programmazione successivi a quelli previsti per l'adozione o l'approvazione del DUP, tali documenti di programmazione possano essere adottati o approvati autonomamente dal DUP, fermo restando il successivo inserimento degli stessi nella nota di aggiornamento al DUP. Fanno parte del Dup e della nota integrativa i seguenti documenti: a) programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici, di cui all’art. 21 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ne definisce le procedure per la redazione e la pubblicazione; b) piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, di cui all’art. 58, comma 1, del D.L. 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; c) programma biennale di forniture e servizi, di cui all’art.21, comma 6, del D. Lgs. n. 50/2016 e regolato con Decreto 16 gennaio 2018 n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ne definisce le procedure per la redazione e la pubblicazione; d) piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa (art. 2 - comma 594, della legge n. 244/2007); f) programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all’art. 6, comma 4 del d.lgs. n. 30 marzo 2001, n. 165; g) altri documenti di programmazione. Resta comunque da definire e tali aspetti rappresentano un momento di grave incertezza per la programmazione strategica e non solo: 2
- la concreta portata di queste norme alla luce alla luce della specialità regionale; - l’armonizzazione dei tempi delineati dal DUP con gli altri atti di programmazioni che non hanno trovato ad oggi una definizione unitaria. Il Documento Unico di Programmazione, nella sua duplice formulazione “strategica” e “operativa” rappresenta comunque una guida, sia per gli amministratori, sia per i funzionari comunali, che sono tenuti a improntare le loro decisioni e attività. Il DUP costituisce quindi lo strumento fondamentale e il presupposto necessario per garantire coordinamento e coerenza all'azione amministrativa in relazione ai documenti di indirizzo politico - programma del Sindaco e Linee Programmatiche - approvati dal Consiglio Comunale. La sezione Strategica sviluppa e concretizza le Linee Programmatiche di Mandato e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell'Ente con un orizzonte temporale di riferimento che corrisponde al mandato amministrativo. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo regionale, per quanto possibile, e tenendo conto del concorso di ogni ente locale al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale. La sezione Strategica individua pertanto le principali scelte che caratterizzano il programma politico dell'Amministrazione da realizzare nel corso del mandato e gli indirizzi generali da impartire alla struttura per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. In tale Sezione sono indicati gli strumenti attraverso i quali l'Ente intende rendicontare il proprio operato in maniera sistematica e trasparente, al fine di esporre l’utilizzo delle risorse pubbliche ed il grado di realizzazione e raggiungimento dei programmi e degli obiettivi fissati dall'Amministrazione. Il processo di individuazione degli indirizzi e obiettivi ha preso l'avvio con l'analisi delle condizioni esterne ed interne all'Ente, sia in termini attuali che prospettici, in considerazione della situazione nazionale del Paese e degli obiettivi individuati dal Governo nazionale e regionale per lo stesso periodo temporale. Esso si è sviluppato con una valutazione attuale e prospettica della situazione socio economica del territorio, della sua domanda di servizi pubblici e delle valenze e criticità che caratterizzano il territorio. Il processo è poi proseguito con l'individuazione dei parametri atti ad identificare, secondo la legislazione vigente, l'evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell'Ente. L'analisi strategica delle condizioni interne all'Ente impone di approfondire i seguenti aspetti: • organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali; • indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria dell'Ente, attuale ed in prospettiva. • gli investimenti e la correlata realizzazione delle opere pubbliche, con l'indicazione del fabbisogno di risorse da impiegare e l'identificazione della ricaduta in termini di maggiori oneri e spese correnti per ciascuno degli esercizi di riferimento; • i programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione, da concludere; • i tributi e le tariffe dei servizi pubblici ; • la spesa corrente con riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali e alla qualità e sostenibilità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio; 3
• l'analisi del fabbisogno di risorse finanziarie, strumentali ed umane, per la realizzazione dei programmi che fanno capo alle singole Missioni in cui si articola l'intera spesa dell'Ente, secondo la nuova classificazione funzionale prevista dal D. Lgs 118/2011 così come integrato dal D.Lgs 126/2014; • la gestione del patrimonio; • il reperimento e l'utilizzo di risorse straordinarie e in conto capitale; • l'indebitamento, con l'analisi della sua sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo del mandato amministrativo; • gli equilibri generali di bilancio, correnti e in conto capitale sia in termini di competenza, sia in termini di cassa, con espresso riferimento al contenuto della L. 342/2012; • la situazione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell'Ente nella sua complessiva articolazione ed evoluzione nel tempo, anche in termini di spesa da sostenere; • la coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni di finanza pubblica. La sezione Strategica costituisce la base e il presupposto per la redazione della sezione Operativa. La sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del DUP. In particolare, la sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’Ente avendo a riferimento un arco temporale triennale. Il contenuto della sezione Operativa, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’Ente. La sezione Operativa del Documento Unico di Programmazione è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all'intero triennio e per cassa con riferimento solo al primo anno del triennio. Essa si fonda su valutazioni di natura economico – patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del Bilancio di Previsione triennale. La sezione Operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di Bilancio e individua, per ogni singola missione, i programmi che l’Ente intende realizzare e per ogni programma, per tutto il periodo di riferimento del DUP, gli obiettivi operativi annuali da raggiungere definendone gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza per l'intero triennio, sia di cassa per il primo anno del triennio, della manovra di Bilancio. La sezione Operativa si struttura in due parti fondamentali: • Parte 1, nella quale sono descritte le motivazioni delle scelte programmatiche effettuate, sia con riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica, e definiti, per tutto il periodo di riferimento del DUP, i singoli programmi da realizzare ed i relativi obiettivi; • Parte 2, contenente la programmazione dettagliata, relativamente all’arco temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio. 4
SEZIONE STRATEGICA 2018 / 2023 (periodo di mandato) ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE L'individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne ed interne all'ente, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. Con riferimento alle condizioni esterne, l'analisi strategica ha l'obiettivo di approfondire i seguenti profili: • lo scenario economico internazionale ed europeo, italiano, regionale e locale; • gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali; • la valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico. SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE, NAZIONALE, REGIONALE E LOCALE Il Consiglio dei Ministri del 15/16 ottobre 2020 ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale ed il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022. I due provvedimenti compongono la manovra finanziaria e trovano la loro traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2020, che viene quindi trasmesso alla Commissione europea. La manovra che ne risulta non si limita all’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’Iva per il 2020, ma contiene importanti provvedimenti per il lavoro, l’ambiente, gli investimenti, la famiglia e la disabilità, avviando l’attivazione delle politiche contenute nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e delle quali, per quanto possibile si tiene conto in questa analisi. Per quanto concerne lo scenario economico internazionale, nazionale e regionale, si richiama integralmente l’analisi sulle tendenze macroeconomiche e di spesa effettuata con il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2020 che verrà presentato al Consiglio Regionale contestualmente al Disegno di Legge di approvazione del bilancio pluriennale 2020-2022 e del bilancio annuale 2020. Nell’esame del contesto esterno, in considerazione del fatto che, ai sensi del D.Lgs. n. 322/1989 e della L.R. n. 14/2012, il Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica svolge le funzioni di Ufficio di statistica della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e fa parte del Sistema statistico nazionale (Sistan), sono stati considerati i dati forniti dalla sintesi statistica dell’economia regionale predisposta dall’ufficio (giugno 2019 – tendenze macroeconomiche). Si riportano quindi le considerazioni già evidenziate del programma politico dell’Amministrazione che rappresenteranno il leitmovit di questo documento di programmazione. 5
“Il momento di crisi dell'economia globale ha portato a una diminuzione di risorse e lavoro; l'evoluzione degli stili di vita (famiglie con pochi componenti, emigrazione giovani le, riduzione vita di comunità) ci impongono nuove forme di organizzazione della vita sociale che diano particolare attenzione da un lato ai settori produttivi più bisognosi di sostegno, dall'altro alle fasce deboli a rischio povertà ed emarginazione. E' necessario lavorare alla costruzione di nuovi legami sociali che incentivino la popolazione a cooperare, mettendo a disposizione della comunità tempo, energie e competenze. Occorre modificare le forme di partecipazione da parte dei cittadini alle attività dell'amministrazione e fare in modo che la nostra Gemona sia una città che funzioni, un comune dove i giovani possano crescere, studiare e soprattutto trovare sbocchi occupazionali in linea con la loro formazione. Gli amministratori sono parte attiva di questo processo di cambiamento, devono usare al meglio le risorse pubbliche e stimolare quelle private, devono essere responsabilmente attivi per il benessere di tutta la comunità e, oggi più che mai, saper fare 'sistema'”. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE Al 31 dicembre 2018 la popolazione nel Comune di Gemona del Friuli era pari a 10.851 residenti, di cui 5226 maschi (48,16%) e 5625 femmine (51,84%). Rispetto all’anno 2017 si è verificato un decremento pari a 18 residenti (0,16%), segnando una variazione negativa in linea con l’evoluzione della popolazione degli ultimi anni nel Friuli Venezia Giulia che segna un decremento minimo ma costante (2014: -39; 2015: -132; 2016:-44; 2017:-318). Praticamente invariato il numero delle famiglie pari a 4795. In Friuli Venezia Giulia infatti i dati del bilancio demografico Istat per il 2018 se da un lato confermano una timida ripresa del saldo migratorio, dall’altro evidenziano come, al 31 dicembre 2018, abitasse un milione 215 mila 220 persone. Nel medesimo anno sono nati 7 mila 829 bambini e morte 14 mila 476 persone, con un saldo negativo pari allo 0,54 per cento. Il numero medio di componenti per famiglia in Friuli Venezia Giulia è di 2,1 persone, per Gemona del Friuli 2,26. Di seguito si riportano i dati relativi agli ultimi 11 anni Anno Residenti Nati morti Iscritti Cancellati Residenti Incre- n.ro inizio fine anno mento famiglie anno 2007 11.078 92 122 370 247 11.171 +93 4.726 2008 11.171 91 134 323 267 11.184 +13 4.784 2009 11.184 87 128 326 247 11.222 +38 4.815 2010 11.222 97 136 323 265 11.241 +19 4.853 2011 11.241 75 135 334 271 Censimento* 2012 11.136 95 150 267 269 11.076 4.894 2013 11.076 77 136 382 265 11.135 + 59 4.854 2014 11.135 94 140 248 241 11.096 - 39 4.854 2015 11.096 92 149 229 294 10.964 -132 4.808 2016 10.964 76 120 236 236 10.920 -44 4.813 2017 10.920 60 115 244 240 10.869 -51 4.801 2018 10.869 71 132 264 221 10.851 - 18 4.795 6
IL TERRITORIO La città di Gemona del Friuli, è posta alle spalle ed al vertice dell'ampio conoide che le si apre davanti. Il sistema territoriale, viene tagliato trasversalmente in direzione nord-sud, prima dalla linea ferroviaria Pontebbana Udine - Tarvisio che ha rappresentato comunque con la stazione il primo momento di aggregazione alternativa, poi oltre la piana, dalla strada statale n° 13 e dall'autostrada nel estremo ovest del territorio comunale. Nel marzo del 1981, viene adottato il Piano Particolareggiato a carico dell'ambito della Strada Statale n° 13 Pontebbana che ha pianificato in particolare lo sviluppo dei fronti edificatori soprattutto artigianali - commerciali lungo tale importante direttrice. Il sistema insediativo gemonese, può essere articolato al momento del terremoto del '76 in: un centro posizionato sul conoide, un'area interna tra il centro storico e la linea ferroviaria, una fascia ad ovest estesa tra la ferrovia e la strada statale n° 13, ed infine una zona di frangia oltre la strada statale delimitata, sempre in senso nord-sud, dal Fiume Tagliamento che definisce il confine del territorio comunale. Nel luglio 1977, e poi nel dicembre, vengo approvati i Piani Particolareggiati di ricostruzione P.P., rispettivamente del centro storico del capoluogo, della frazione di Ospedaletto e degli altri sedici nuclei urbani minori. La pianificazione urbana post-sisma pone il suo fondamento su un disegno che si articola nella dialettica dei due elementi che sono sempre stati le dominanti nell'evoluzione della matrice urbana gemonese: quello del centro storico e quello della fascia delle grandi infrastrutture viarie, lungo la S.S. n° 13 dove hanno trovato collocazione le principali funzioni commerciali ed artigianali poco distanti da quelle prettamente industriali sviluppatesi più ad ovest, verso il Fiume Tagliamento. Tale tema è centrale ancor oggi, ed evidenzia ancora un bisogno crescente di dialettica tra le parti, nello sviluppo di ruoli complementari, tra gli elementi: nè il centro può chiudersi in se stesso, né l'ambito della statale pontebbana e l'area della stazione ferroviaria, ormai riconosciuta come il centro degli affari o dei servizi, possono esistere senza il centro, essendo tutte le parti necessarie all'interno dei cicli di sviluppo tipici di questa realtà urbana. A maggio 2015, l'Amministrazione Comunale di Gemona ha adottato il nuovo Piano Strutturale Comunale P.S.C. che ha restituito gli indirizzi approvati un anno prima, rivedendo il quadro generale dei sistemi che andranno a strutturare lo sviluppo pianificatorio contemporaneo. Fra i fondamentali, il piano struttura riconosce i seguenti sistemi territoriali, di nuova introduzione o di profonda revisione rispetto al P.S.C. precedente in quanto attuali rispetto alle dinamiche dello sviluppo socio economico: • il sistema ambientale e paesaggistico che riconosce gli ambiti che connotano i valori ambientali; • il sistema della città dello sport dove il progetto Sportland punta a contribuire al rilancio e alla riqualificazione, mediante l’inserimento di nuove funzioni, dell’assetto territoriale dell’ambito gemonese anche in un’ottica di area vasta; • il sistema della mobilità mirato all’implementazione delle infrastrutture ciclo-pedonali e direttamente relazione al positivo sviluppo degli altri sistemi. 7
PARAMETRI ECONOMICI ESSENZIALI DI EVOLUZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI DELL’ENTE La Giunta regionale l’11 ottobre 2019 ha approvato lo schema del disegno di legge che recepisce i principi fondamentali del sistema integrato degli enti territoriali del Friuli Venezia Giulia in materia di finanza pubblica, sulla base dell'accordo tra la Regione e il ministero dell'Economia e delle Finanze siglato lo scorso 25 febbraio. L’Accordo tra Stato e Regione, pertanto, comporta infatti una ridefinizione del quadro strategico della finanza locale attraverso un processo di attuazione legislativa regionale di breve e medio termine. Il ddl aveva licenziato dalla Giunta regionale aveva ottenuto lo scorso 7 ottobre il parere unanime favorevole del Consiglio delle autonomie locali. Nel provvedimento, che modifica la legge regionale 18/2015 in materia di finanza locale, si definisce il perimetro del sistema integrato, nel quale rientrano la Regione, gli enti locali situati sul suo territorio e i rispettivi enti strumentali e organismi interni, e si esplicita il concorso con la Regione degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. Alla Regione è assegnato il compito di definire con legge di stabilità il concorso finanziario e gli obblighi a carico degli enti locali adottando misure di razionalizzazione e contenimento della spesa idonee ad assicurare il rispetto delle dinamiche della spesa aggregata delle amministrazioni pubbliche. Andranno pertanto valutati i nuovi parametri e i relativi influssi una volta concluso l’iter per l’approvazione da parte del Consiglio regionale. La finanza comunale sarà, anche per i prossimi anni, principalmente dipendente dai trasferimenti pubblici e dal gettito dei tributi ma l’attesa evoluzione legislativa impone atteggiamenti prudenziali: dovrebbe infatti essere realizzato un fondo unitario comunale ed istituito un nuovo sostitutivo tributo locale immobiliare nell’ambito del coordinamento della finanza locale all’interno del governo del sistema integrato Regione – Autonomie locali. Alla luce di quanto sopra si rende necessario riservarsi sin d’ora l’adozione degli atti che risulteranno più opportuni alla luce degli interventi effettuati dal legislatore regionale o statale. Uno dei principali presupposti per effettuare una efficace pianificazione strategica ed una efficiente programmazione operativa è infatti rappresentato dall’esistenza di un quadro normativo stabile della finanza locale. L’assenza di un ambito normativo dai contorni chiari e definiti ed i ritardi nell’emanazione di provvedimenti che incidono sensibilmente sulla situazione finanziaria degli Enti Locali, possono invece disegnare scenari mobili che non consentono l’elaborazione di linee di indirizzo finanziario definitive e durevoli. Il notevole contributo dato dagli enti locali al risanamento dello Stato negli ultimi anni ha progressivamente visto ridursi nei loro bilanci delle risorse finanziarie e umane. La disciplina di cui alla LR 18/2015 ha riunito in unico testo le disposizioni generali regionali in materia di finanza e contabilità degli enti locali ed il finanziamento regionale, indirizzato nel passato prioritariamente alle Unioni Territoriali Intercomunali, terrà per il futuro nuovamente in considerazione i Comuni. In considerazione del fatto che l'omesso od i ritardato pagamento dei tributi mette a dura prova il bilancio, si è già dato avvio ad un potenziamento dell’attività del servizio tributi anche con il ricorso a servizi esterni. Proseguirà l’attività dell’Amministrazione diretta ad assicurare una particolare importanza all’attività di recupero, in quanto tale attività 8
costituisce la base per una politica impositiva più equa nei confronti della propria cittadinanza ed allo stesso tempo permette di recuperare risorse da poter destinare alla realizzazione dei propri obbiettivi. Saranno realizzate azioni di contrasto all’evasione fiscale nonché dirette al recupero in generale dei crediti dell’Ente, al fine di garantire più entrate tributarie, migliorare il rapporto con il contribuente e perseguire l’equità. Per poter svolgere quest’attività è indispensabile poter contare su banche dati il più precise possibili: verranno rivisitati i regolamenti al fine di ridurre l’attività burocratica per arrivare in tempi meno lunghi all’obiettivo. Tutti i tributi comunali saranno oggetto dell’attività di verifica e recupero e già negli anni precedenti era già posto come obiettivo al Responsabile: - la formale pianificazione delle azioni di contrasto all'evasione/elusione riferite ai tributi; - l‘individuazione e l’analisi delle posizioni, riscontrabili nelle banche dati del Comune e/o in altre fonti dati disponibili per le quali risultino situazioni anomale, anche grazie al ricorso a ditte specializzate; - il controllo e la bonifica delle posizioni così estrapolate al fine di individuare le esatte ubicazioni delle unità immobiliari, le effettive caratteristiche e destinazioni d’uso di queste ultime ed i reali soggetti di imposta con relativo domicilio fiscale, al fine di predisporre gli atti di accertamento; eventuale richiesta di ulteriori informazioni direttamente al contribuente attraverso questionari o colloqui diretti con il contribuente con l’invito a presentare eventuale documentazione integrativa; - la predisposizione di tutti gli atti necessari all’erogazione del servizio (avvisi di accertamento, lettere di convocazione, atti di autotutela, ecc…); - la verifica delle posizioni scoperte e invio di eventuali solleciti di pagamento; - la gestione della riscossione coattiva tramite affidatario/concessionario (invio di flussi informatici per l’emissione di ingiunzioni fiscali e relative procedure di recupero coattivo). Il tutto al fine di ridurre nei minimi termini i tempi di accertamento e riscossione del tributi. E’ stato attivato il servizio di bollettazione domiciliare IMU favorendo la riduzione di possibili errori da parte del contribuente. Gli stanziamenti inseriti nel triennio 2020-2022 per tutte le imposte e tasse sono stati previsti sulla base delle disposizioni vigenti e delle aliquote già adottate nell'ultimo esercizio con l’eccezione della TARI, come di seguito meglio precisato. Come prefissato le tariffe cimiteriali e le concessioni sono state rideterminate con atto consiliare n. 200 del 14.12.2018. TARIP La Legge Regionale 15 aprile 2016, n. 5 recante “Organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” ha previsto l’istituzione dell’Agenzia denominata "Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti" (AUSIR), Ente di governo dell'ambito, cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Regione per l'esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, previste dal decreto legislativo n. 152/2006”. L'AUSIR svolge funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione … del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”; ed i Comuni esercitano le funzioni loro assegnate dall' articolo 11 della legge regionale 20 ottobre 2017, n. 34 9
(Disciplina organica della gestione dei rifiuti e principi di economia circolare), in forma associata attraverso l'AUSIR”. L’Assemblea regionale d'ambito dell’AUSIR provvede, tra l’altro, anche per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani: “a) alla definizione dell'organizzazione di ciascun servizio, nonché alla scelta delle relative forme di affidamento nel rispetto della normativa nazionale ed europea di settore e previa acquisizione del parere vincolante delle Assemblee locali interessate; b) all'approvazione e all'aggiornamento … del Piano d'ambito comprensivo della ricognizione delle infrastrutture, del programma degli interventi, del modello gestionale e organizzativo e del piano economico-finanziario; c) all'affidamento dei servizi ai sensi dell'articolo 16 e nel rispetto della normativa nazionale ed europea di settore; d) all'approvazione della convenzione di servizio e del relativo disciplinare, nel rispetto delle convenzioni tipo adottate…; e) alla predisposizione, previo parere del Comitato utenti del servizio idrico e dei rifiuti, degli schemi di riferimento della Carta del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani... g) alle attività di monitoraggio e di controllo sull'erogazione dei servizi, aventi a oggetto la verifica della realizzazione degli investimenti previsti dal piano finanziario, nonché del raggiungimento degli standard economici, qualitativi e tariffari fissati nel contratto di servizio e del rispetto dei diritti dell'utenza. Dal primo gennaio 2019 è stata istituita la Tari puntuale per la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani, dei rifiuti ad essi assimilati e dei rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle strade e aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, assicurando la gestione secondo principi di equità, economicità, funzionalità e trasparenza. Il Gestore incaricato provvede ad effettuare tutte le operazioni necessarie a garantire un’efficiente gestione del ciclo integrato dei rifiuti nelle sue diverse fasi di conferimento, raccolta, trasporto, trattamento, stoccaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti, nel rispetto delle limitazioni prescritte dalle leggi di settore e dal regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani adottato dall’Amministrazione comunale. Il servizio è stato attivato, con caratteristiche di universalità e inderogabilità, secondo le modalità e le limitazioni prescritte da specifico regolamento Con deliberazione n. 36 del 2 ottobre 2019 l’Assemblea Regionale d’Ambito (Ausir) ha accertato che A&T 2000 S.p.A. possiede i requisiti ex art. 16, co. 3°, L.R. n. 5 del 2016, e dunque ha stabilito che tale società può proseguire nella gestione affidatagli fino alla naturale scadenza fissate nei relativi atti di affidamento e contratti e allo secondo le condizioni di servizio dedotte in tali contratti. Con Deliberazione ARERA 31 ottobre 2019 443/2019/R/RIF. è stato approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR). Tale provvedimento stabilisce, all’art. 6 “Procedure di approvazione”, che il Gestore predisponga il piano economico finanziario secondo quanto previsto dal MTR e lo trasmetta all’Ente di Governo d’Ambito per l’attività di validazione dello stesso. A tal fine, l’AUSIR, in collaborazione con l’Università di Udine, sta elaborando un tool che permetta una raccolta omogenea dei dati forniti dai Gestori e, conseguentemente, consenta l’elaborazione del PEF in coerenza con il metodo tariffario. Oltre a tale iniziativa, l’Ausir provvederà a predisporre un ulteriore appendice al tool che consenta ai Gestori di ripartire il PEF validato da AUSIR in specifici documenti di dettaglio dedicati a ciascun Comune gestito. Nelle more della conclusione delle attività sopra illustrate, in considerazione del fatto che si intende provvedere all’approvazione del bilancio di previsione 2020 entro il 31.12.2019, si procederà all’approvazione in via provvisoria la tariffa della TARIP relativa all’anno 2019, come anche indicato dall’Ausir stessa con nota del 14.11.2019. LE UNIONI TERRITORIALI INTERCOMUNALI 10
Il Comune di Gemona del Friuli non ha mai aderito all’UTI del Gemonese. E’ stato recentemente approvato il ddl per l’”Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti regionali di decentramento amministrativo”. Attraverso questa riforma viene dato un nuovo assetto alle autonomie locali: si prospetta una Regione più snella e dinamica che potrà dialogare con gli enti territoriali per realizzare modelli di gestione delle funzioni comunali in base a principi di libera associazione, efficientamento dei servizi e salvaguardia delle specificità, senza utilizzare misure coercitive o penalizzanti. Il ddl segue l’introdotta non obbligatorietà di adesione alle Unioni territoriali intercomunali da parte dei Comuni e, quindi, la possibilità per essi di revocare le funzioni esercitate dalle Uti o di recedere dalle stesse. Con questo disegno di legge si punta al definitivo superamento delle Uti e viene ridefinito il quadro delle forme collaborative tra Comuni, le cui modalità vengono raccolte in un'unica norma. Il ddl introduce la Comunità quale ente locale costituito volontariamente tra i Comuni per l'esercizio associato di funzioni e servizi. Viene quindi consentito ai Comuni di dar vita a forme libere di collaborazione, fondate sulla reale condivisione di obiettivi e modalità di gestione delle funzioni e dei servizi. Inoltre, volontarietà significa anche assenza di incentivi economici, perché l'adesione sarà dettata unicamente da ragioni organizzative volte a fornire migliori servizi ai cittadini a parità di risorse poi gestite da un ente sub- regionale quale soluzione transitoria in vista dell'istituzione di nuovi enti di area vasta. Il nuovo provvedimento legislativo contiene la disciplina transitoria per il definitivo superamento delle Uti e la loro cancellazione ma al momento l’Unione Territoriale Intercomunale del Gemonese costituita fra i Comuni di Artegna, Trasaghis, Venzone, Montenars e Bordano resta un soggetto di rilevanza giuridica. Nel corso del 2019 è stata data priorità alla riorganizzazione della struttura comunale, pericolosamente depauperata dai pensionamenti, ma si prevede una volta a regime, conclusi i percorsi formativi che verranno avviati e grazie anche alla “riorganizzazione informatica” che sta proseguendo, di riuscire a dare notevole impulso nell’attività. In attesa dell’avvio dell’attuazione della nuova riforma delle autonomie è comunque intenzione dell’Amministrazione ampliare la collaborazione con tutti i comuni contermini al fine di migliorare l’offerta dei servizi assicurati a favore dei cittadini. LA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA La Centrale Unica di Committenza per le stazioni appaltanti regionale ha bandito il 9 giugno 2017 la prima procedura telematica per la gestione dematerializzata del processo di appalto. Nel corso del 2019 ha quindi preso l’avvio un nuovo sistema di interlocuzione tra Amministrazione regionale, Enti Locali. Per il 2020 la Regione Friuli Venezia Giulia (Documento di Economia e Finanza Regionale - DEFR - 2020 che verrà presentato al Consiglio Regionale contestualmente al Disegno di Legge di approvazione del bilancio pluriennale 2020-2022 e del bilancio annuale 2020) prevede l’avvio di un percorso per la costituzione e strutturazione delle Centrali di Committenza di Area Vasta rivolto a facilitare la condivisione e la valorizzazione delle esperienze e la replicabilità dei modelli di eccellenza ed a perseguire l’interesse regionale di massimizzare i risultati conseguibili, in termini di soddisfacimento dei fabbisogni, 11
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