PIANO DI AMBITO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI - 2016-2019 Catania, 26 gennaio 2017 - Turrisi ...

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PIANO DI AMBITO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI - 2016-2019 Catania, 26 gennaio 2017 - Turrisi ...
PIANO DI AMBITO
PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
           2016-2019

      Catania, 26 gennaio 2017
PIANO DI AMBITO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI - 2016-2019 Catania, 26 gennaio 2017 - Turrisi ...
IL PIANO DI AMBITO…

  deve: “rendere coerenti e
  sistematici gli interventi formativi
  e creare una sinergia virtuosa tra
  scelte possibili e risorse
  disponibili.”
IL PIANO
Deve favorire l’innalzamento della
qualità dei percorsi formativi affinché
possano diventare prototipi e
riescano a massimizzare il proprio
impatto sul capitale professionale e
sociale di tutta la scuola.
LA FORMAZIONE
deve ispirarsi a criteri di ricerca-
azione, orientarsi alla produzione di
ipotesi didattiche, alla loro
sperimentazione in classe, alla loro
validazione, ed è quindi fondamentale
assicurare un adeguato sostegno in
termini di qualità dei metodi, di ricerca,
di verifica degli esiti.
I BISOGNI FORMATIVI DELLA RETE AMBITO 9
           PERSONALE DOCENTE
Competenze di sistema

1. Didattica per competenze e
   innovazione metodologica
2. Valutazione e miglioramento
3. Autonomia didattica e
   organizzativa
COMPETENZE PER IL 21ESIMO SECOLO

1. Competenze digitali e nuovi ambienti per
   l'apprendimento
2. Lingua inglese e/o altre lingue straniere
3. CLIL Content and Language Integrated
   Language
4. Alternanza Scuola Lavoro
COMPETENZE PER UNA SCUOLA
INCLUSIVA

1. Inclusione e disabilità
2. Integrazione, competenze di
   cittadinanza e cittadinanza globale
3. Coesione sociale e prevenzione del
   disagio giovanile
I BISOGNI FORMATIVI DELLA RETE AMBITO 9
             PERSONALE ATA
  Profilo DSGA
    1.   La nuova disciplina in materia di appalti pubblici e gli adempimenti connessi
         con i progetti PON
    2.   La gestione delle procedure degli acquisti in rete
    3.   La gestione amministrativa del personale della scuola
    4.   La disciplina dell'accesso alla luce delle recenti innovazioni normative
    5.   La gestione del bilancio della scuola
    6.   La gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro
    7.   Il proprio ruolo nell'organizzazione scolastica e la collaborazione
    8.   Autonomia scolastica: dalla cultura dell'adempimento alla cultura del
         risultato
    9.   Nessuna adesione alla tematica “relazioni sindacali”
PROFILO ASSISTENTE AMMINISTRATIVO

1. I contratti e le procedure amministrativo contabili (fatturazione
   elettronica, gestione della trasparenza e dell'albo-online, protocolli
   in rete, neoassunti, ecc.)
2. Le procedure digitali sul SIDI
3. Le ricostruzioni di carriera e i rapporti con le ragionerie territoriali
4. Il servizio pubblico: dalla cultura dell'adempimento alla cultura del
   risultato
5. La gestione delle relazioni interni ed esterne
6. Percorsi in lingua inglese
PROFILO TECNICO

1. La funzionalità e la sicurezza dei laboratori
2. La gestione dei beni nei laboratori
3. La gestione tecnica del sito web della scuola
4. Il supporto tecnico all'attività didattica
5. La collaborazione con gli insegnanti ed il
  personale della scuola nell'attuazione dei
  processi di innovazione
COLLABORATORE SCOLASTICO

1. Accoglienza, vigilanza e comunicazione
2. Partecipazione alla gestione
   dell'emergenza e del primo soccorso
3. Assistenza agli alunni con disabilità
4. Percorsi di lingua inglese
IL QUESTIONARIO DOCENTI
 https://docs.google.com/forms/d/1xaoXwlMf9j9r-
  Jimbd652c8z6I4131Y6fLk--DRI-Zg/edit?ts=58821bc0#responses
IL QUESTIONARIO PERSONALE ATA
 https://docs.google.com/forms/d/1TfoAcRvKh7xUg-
  M0zeAyTqs2jUFIlS3SCNnnM1CsvZ8/edit?ts=5887153c#responses
PROPOSTE FORMATIVE

Il gruppo di regia predisporrà
 un piano di unità formative da
 portare alla delibera della
 conferenza di servizio
IL MODELLO DA CONDIVIDERE È
  L’UNITÀ FORMATIVA
Quali caratteristiche deve avere l’U.F.
- Deve rappresentare un percorso in sé completo
  che deve contenere:
- OBIETTIVI formativi coerenti al piano nazionale
  ma rispondenti ai bisogni del docente e della
  scuola nella quale opera
- Metodologie innovative di conduzione delle
  attività
- Esito finale da documentare
L’UNITÀ FORMATIVA...
Ha la durata di 25 ore tra momenti in
 presenza (laboratori, lezioni frontali, ecc.) e on
 line
Può corrispondere ad un credito
 paragonandola ai CFU universitari ( ma questo
 aspetto è ancora in discussione tra le scuole
 polo della regione)
Accoglie un numero di 25 corsisti (max 30),
 anche di scuole diverse
LA SCHEDA FINANZIARIA DEVE
PREVEDERE I COSTI PER
Direzione del corso
Docenti formatori
Tutor
Personale ATA (DSGA/A.A. e C.S.)
Spese generali (materiali didattici e di
 facile consumo, ecc.)
COME ORGANIZZARE I CORSI PER
LO SVOLGIMENTO DELLE UNITÀ
FORMATIVE
Possiamo prevedere 4 tipologie di opzioni:
1) CATALOGO GENERALE delle UU.FF.
2) FORMAZIONE PER RETI DI SCOPO
  ALL’INTERNO DELL’AMBITO
3) FORMAZIONE PER RETI DI SCOPO
  INTERAMBITO
4) SINGOLA SCUOLA
CATALOGO GENERALE DELLE UU.FF.
In base ai bisogni formativi generali rilevati,
 possono essere organizzati molteplici unità
 formative creando un catalogo delle
 opportunità con l’indicazione delle tematiche e
 delle sedi di svolgimento.
Si individuano ulteriori scuole polo dove si
 svolgeranno le attività formative aperte a tutte
 le scuole.
In base alle richieste si potranno attivare più
 corsi dello stesso tipo.
ESEMPIO

U.F. su “Valutazione e miglioramento”
Le richieste sono di 200 docenti
Saranno attivati 16 corsi dislocati su più
 scuole in base, ad esempio, alla
 territorialità
VALORE AGGIUNTO DI QUESTA
PRIMA IPOTESI
L’apertura a docenti di diverse scuole che
 potranno confrontarsi
L’opportunità del docente di scegliere il
 corso che meglio risponda ai propri bisogni
 (in base al Piano personale di sviluppo
 professionale)
FORMAZIONE PER RETI DI SCOPO
ALL’INTERNO DELL’AMBITO

In base ai bisogni formativi espressi da un
 gruppo di scuole (l’ipotesi più ricorrente
 sarà quella di gruppo di scuole
 appartenente allo stesso ordine di scuola
 o alla specificità territoriale), si
 organizzano dei corsi per reti di scopo
ESEMPIO
U.F. su “Alternanza scuola-lavoro”
Richiesta proveniente da una rete di scuole
 per formare 100 docenti
Saranno attivati 4 corsi che si svolgeranno
 nella scuola capofila della rete di scopo.
Il finanziamento sarà dato alla scuola capofila
FORMAZIONE PER RETI DI SCOPO
INTERAMBITO

Esiste già una rete o si vuole creare una
 rete di scopo tra scuole di ambito
 diverso per formare docenti su
 tematiche specifiche
ESEMPIO

In questo caso si prescinde dal finanziare unità
 formative ma si finanzia la singola scuola in base
 ai partecipanti alla formazione.
Si calcola un costo standard per docente che
 partecipa alla formazione proposta dalla rete.
Esempio: costo standard 50 euro/docente x
 numero partecipanti (es. 10) = 1.000 euro
ULTIMA IPOTESI

Singola scuola che ha bisogno
 motivatamente di formare docenti per
 specifiche finalità.
Anche in questo caso si finanzia la singola
 scuola calcolando un costo standard.
CRITERI DI FINANZIAMENTO

Naturalmente bisognerà stabilire dei criteri
 nel caso in cui le 4 ipotesi prima specificate
 richiedano un finanziamento superiore a
 quello disponibile
COME EROGARE I FINANZIAMENTI
  DA PARTE DELLA SCUOLA POLO DI
  AMBITO
Una volta definito il catalogo formativo e le altre
 opzioni previste, la scuola polo e capofila (nel caso di
 reti di scopo) e la singola scuola riceverà un primo
 acconto da parte della scuola polo di ambito.
Seguirà la rendicontazione da pare della scuola che ha
 organizzato il corso e che ha ricevuto il primo acconto
Si procede al saldo da parte sempre della scuola polo
 di ambito
IL GRUPPO DI REGIA

Dovrà elaborare le proposte formative
Definire il catalogo (che a mio parere dovrà
 assorbire due terzi del finanziamento)
Soddisfare le richieste relative alle altre
 opzioni. In questo caso la progettazione
 dovrà pervenire dalle reti di scuole o dalle
 singole scuole
TEMPI
Entro febbraio definire il catalogo delle UU.FF.
 e gli aspetti organizzativi
Prima decade di marzo: la scuola polo di
 ambito provvede ad emettere un decreto di
 pubblicizzazione e di avvio dei corsi
Dalla seconda metà di marzo potranno avere
 inizio i corsi che dovranno concludersi entro
 autunno 2017.
ALTRI ASPETTI

Creazione di piattaforma di ambito per la
 gestione della documentazione delle diverse
 attività e di quanto dovesse rendersi
 necessario per la funzionalità del sistema
ALBO FORMATORI

 - Creare un albo formatori attingendo dalle
 professionalità presenti nelle singole scuole
 che poi, una volta formati, svolgeranno il loro
 compito formando gli altri docenti con
 metodologie innovative.
I FORMATORI
si procederà ad individuarli per avviso
 pubblico che potrà emettere:
  - la scuola polo per quanto concerne il
 catalogo formativo
 - la scuola capofila di rete di scopo
 - la singola scuola
PROPONGO ALLA RETE DI
INVESTIRE SULLA FORMAZIONE DEI
FORMATORI
CHI FORMA I FORMATORI?
Corso di formazione curato, in maniera
 paritetica, dal gruppo di regia dell’ambito
 d’intesa con l’università.
Al corso si accederà per titoli
Svolgimento di due unità formative per 50
 ore
Prova finale in uscita per accertare le
 competenze acquisite
Rilascio attestazione ed inserimento
 nell’albo formatori da cui potranno attingere
 le scuole
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