ISTITUTO COMPRENSIVO TRINO (VC) - a.s. 2019/2020 - Istituto Comprensivo di Trino Vercellese

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ISTITUTO COMPRENSIVO TRINO (VC) - a.s. 2019/2020 - Istituto Comprensivo di Trino Vercellese
ISTITUTO COMPRENSIVO TRINO (VC)
           a.s. 2019/2020
ISTITUTO COMPRENSIVO TRINO (VC) - a.s. 2019/2020 - Istituto Comprensivo di Trino Vercellese
“Una scuola inclusiva guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità; è una
   scuola che interviene prima sul contesto, poi sul soggetto e che trasforma la
                 risposta ai suoi bisogni da specialistica in ordinaria.
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente
proprio tutti. Nella scuola che lavora per l’inclusione è necessario operare con un
   quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e
qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola si realizza quando è condiviso da
                              tutto il personale coinvolto”.
                                       (Dario Ianes)

PREMESSA

PAI - Piano Annuale di Istituto

La Circolare Miur n. 8 del 6/3/2013, “Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 –
Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative”, fornisce indicazioni in
merito alla redazione del Piano che è riferito non solo agli allievi disabili ma a tutti
gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
 Il P.A.I. deve essere redatto entro il mese di giugno. In esso si individuano i punti di
forza e criticità degli interventi di inclusione posti in essere nel corso dell’anno
appena trascorso e, allo stesso tempo, si formulano ipotesi di utilizzo delle risorse
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specifiche, istituzionali e non, al fine di incrementare il livello di inclusione generale
della scuola nell’anno successivo.
Il Piano Annuale per l’Inclusione è proposto dai docenti che compongono la
Commissione Inclusione, la Commissione Intercultura, dalla Funzione Strumentale
Area Inclusione e viene approvato dal Collegio dei docenti.
Esso si articola in due parti: la prima – analisi dei punti di forza e di criticità – che
riporta i dati relativi all’anno scolastico in corso; la seconda – obiettivi di incremento
dell’inclusività, proposti per il nuovo anno – con le proposte operative di
miglioramento che si intendano attuare nell’anno scolastico.
All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in
modo puntuale ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede
attenzioni particolari.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare
che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale.

L'Inclusione scolastica è un processo finalizzato a realizzare il diritto allo studio di
tutti gli alunni - con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento, con difficoltà
di sviluppo e di socializzazione, con situazioni di disagio - cioè con Bisogni
Educativi Speciali, qualunque siano le cause che danno vita ad una difficoltà di
funzionamento.

Il concetto di Bisogno Educativo Speciale si fonda sulla visione globale della persona
cui fa riferimento l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento), che lo
definisce come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o
transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari
fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata”.
L’espressione Bisogni Educativi Speciali è stata introdotta dalla Direttiva ministeriale
del 27 dicembre 2012, che ne precisa così il significato: “L’area dello svantaggio
scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di
deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici
di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

“Gli insegnanti non devono variare tante didattiche quanti sono gli allievi con BES,
   ma devono sperimentare un nuovo modello didattico inclusivo, adeguato alla
 complessità della classe, che contempli differenti modalità e strumenti per tutti.”
                         (Direttiva Profumo, 27/12/2012).
L’utilizzo dell’acronimo BES indica quindi quella vasta area di alunni per i quali il
principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va
applicato con particolare attenzione in riferimento a peculiarità, intensività e durata
delle modificazioni.

 La nostra Scuola utilizza, già da qualche anno, la modulistica in ICF:
L’ICF si delinea come una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute
delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al
fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono
causare disabilità.
Tramite l’ICF si vuole quindi descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita
quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non
solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità
e la globalità. Lo strumento descrive tali situazioni adottando un linguaggio standard
ed unificato, cercando di evitare fraintendimenti semantici e facilitando la
comunicazione fra i vari utilizzatori in tutto il mondo.

Aspetti innovativi

Il primo aspetto innovativo della classificazione emerge chiaramente nel titolo della
stessa. A differenza delle precedenti classificazioni (ICD e ICIDH), dove veniva dato
ampio spazio alla descrizione delle malattie dell’individuo, ricorrendo a termini quali
malattia, menomazione ed handicap (usati prevalentemente in accezione negativa,
con riferimento a situazioni di deficit) nell’ultima classificazione l’OMS fa
riferimento a termini che analizzano la salute dell’individuo in
chiave positiva (funzionamento e salute).

L’ICF vuole fornire un’ampia analisi dello stato di salute degli individui
ponendo la correlazione fra salute e ambiente, arrivando alla definizione di
disabilità, intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.

L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare non
solo come le persone convivono con la loro patologia, ma anche cosa è possibile fare
per migliorare la qualità della loro vita.

AZIONI DI INCLUSIONE ATTIVATE DALLA NOSTRA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo mira all’inserimento e all’inclusione di ogni allievo, compresi
coloro che presentano diverse forme di disagio:
   Per gli alunni con diagnosi di disabilità certificata è prevista la redazione dei
    P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) e del P.D.F. (Profilo Descrittivo di
    Funzionamento) in I.C.F.
    Gli obiettivi, le attività e le metodologie individuate in tali documentazioni
    sono calibrate e personalizzate per ciascun alunno e condivise dall’intero team
    di docenti di classe e dalle famiglie.
    Per ogni alunno certificato sono previsti incontri GLHO (gruppi di lavoro
    handicap operativo) ai quali partecipano gli insegnanti di sostegno, gli
    insegnanti di classe/sezione, la famiglia, i servizi sociali, gli educatori e gli
    specialisti referenti del caso (psicologo, neuropsichiatra infantile, logopedista,
    psicomotricista).
    La scuola supporta le famiglie degli studenti disabili o che stanno iniziando un
    percorso di certificazione a “stabilire” ed instaurare rapporti efficaci e
    funzionali con i servizi e gli esperti di NPI e l’ASL di appartenenza.

   Per gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e più in
    generale, per coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES) relativi a
    disturbi evolutivi specifici, svantaggio socio-economico e linguistico, la
    scuola, attua una serie di azioni nel rispetto della normativa ministeriale.
    E’ prevista la stesura e predisposizione di una specifica documentazione il
    P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) condiviso dall’intero team docenti e
    dalle famiglie degli alunni interessati. Tutte le attività, le metodologie, gli
    obiettivi e le misure compensative e dispensative, indicate nel PDP mirano al
    raggiungimento del successo formativo e all’inclusione dell’alunno.
    Il personale docente, in collaborazione con le figure strumentali e i referenti
    dell’Asl di appartenenza monitorano e si impegnano ad intervenire
    tempestivamente sugli alunni a rischio di dispersione e/o abbandono, anche
    segnalando precocemente gli alunni con potenziale diagnosi DSA/ BES.

   Particolare attenzione viene posta ai numerosi alunni stranieri non italofoni che
    frequentano la nostra scuola prevedendo e predisponendo momenti didattici
    esclusivamente dedicati a loro, per l’apprendimento della lingua italiana e la
    conseguente precoce inclusione. Ottimizzando al massimo le risorse del
    personale docente presente nel nostro comprensivo, si predispongono ore
    settimanali di potenziamento sulla lingua italiana per i suddetti studenti in
    orario scolastico.E’inoltre previsto un protocollo di accoglienza.
 Ogni docente attua per ogni alunno un piccolo e personale “progetto di
  inclusione” elaborando e proponendo percorsi educativi attenti al singolo, alle
diversità e alla valorizzazione delle stesse, adeguati alle necessità di ciascun
     alunno. Puntando verso una didattica attenta ai bisogni educativi degli alunni.
    Per l’inclusione di tutti gli alunni la scuola partecipa attivamente, annualmente
     a progetti inclusivi; impegnandosi ad accrescere in quantità e qualità forme di
     collaborazione con il territorio quali: reti, accordi, progetti, e mirando al
     potenziamento di quelli già esistenti.

    Elaborazione e compilazione del P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività)
     riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno
     scolastico.

    Formazione e aggiornamento continuo e specifico soprattutto per il personale
     docente specializzato che ricopre delicati ruoli per l’inclusione.

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti ( indicare il disagio prevalente )
                                                                             n°
   :
   1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)             17
        Minorati vista
        Minorati udito
        Psicofisici                                                        17
        Altro
                                                                           Dato in
   2. disturbi evolutivi specifici
                                                                        elaborazione
        DSA
        ADHD/DOP
        Borderline cognitivo
        Altro
                                                                           Dato in
   3. svantaggio
                                                                        elaborazione
        Socio-economico
        Linguistico-culturale
        Disagio comportamentale/relazionale
        Altro
                                                               Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO                                                     17
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di                     In
certificazione sanitaria                                               elaborazione
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di                      In
certificazione sanitaria                                               elaborazione

B. Risorse professionali specifiche     Prevalentemente utilizzate        Sì / No
                                        in…
                 Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e         SI
                                        di piccolo gruppo
                                        Attività laboratoriali              SI
                                        integrate (classi aperte,
                                        laboratori protetti, ecc.)
                                   AEC Attività individualizzate e      Richiesta
                                        di piccolo gruppo               inviata al
                                                                         Comune
                                          Attività laboratoriali
                                          integrate (classi aperte,
                                          laboratori protetti, ecc.)
         Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e         NO
                                          di piccolo gruppo
                                          Attività laboratoriali           NO
                                          integrate (classi aperte,
                                          laboratori protetti, ecc.)
 Funzioni strumentali / coordinamento                                       SI
                         per l’inclusione
  Referenti di Istituto per l’inclusione(                                   SI
                Autismo, DSA, ADHD)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni                                   SI
                  Docenti tutor/mentor
             Docenti di potenziamento                                       SI
                         Altro:Volontari Attività di                        SI
                                          alfabetizzazione per
                                          alunni non italofoni
C. Coinvolgimento docenti curricolari     Attraverso…                  Sì / No
                                          Partecipazione a GLI           SI
                                          Rapporti con famiglie          SI
                                          Tutoraggio alunni              SI
          Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-
                                          educativi a prevalente         SI
                                          tematica inclusiva
                                          Altro:
                                          Partecipazione a GLI           SI
                                          Rapporti con famiglie          SI
                                          Tutoraggio alunni              SI
        Docenti con specifica formazione Progetti didattico-
                                          educativi a prevalente         SI
                                          tematica inclusiva
                                          Altro:
                                          Partecipazione a GLI          NO
                                          Rapporti con famiglie         SI
                                          Tutoraggio alunni             SI
                            Altri docenti Progetti didattico-
                                          educativi a prevalente         SI
                                          tematica inclusiva
                                          Altro:

                                 Assistenza alunni disabili senza
                                                                         SI
                                 funzione aggiuntiva
D. Coinvolgimento personale
                                 Progetti di inclusione / laboratori
  ATA                                                                   NO
                                 integrati
                                 Altro:
                                 Informazione /formazione su
                                 genitorialità e psicopedagogia          SI
                                 dell’età evolutiva
                                 Coinvolgimento in progetti di
E. Coinvolgimento famiglie                                               SI
                                 inclusione
                                 Coinvolgimento in attività di
                                 promozione della comunità               SI
                                 educante
Altro:
                                      Accordi di programma / protocolli
                                      di intesa formalizzati sulla               SI
                                      disabilità
                                      Accordi di programma / protocolli
                                      di intesa formalizzati su disagio e        SI
F. Rapporti con servizi               simili
   sociosanitari territoriali e       Procedure condivise di intervento
                                                                                 SI
   istituzioni deputate alla          sulla disabilità
   sicurezza. Rapporti con CTS        Procedure condivise di intervento
                                                                                 SI
   / CTI                              su disagio e simili
                                      Progetti territoriali integrati            SI
                                      Progetti integrati a livello di
                                                                                 SI
                                      singola scuola
                                      Rapporti con CTS / CTI                     SI
                                      Altro:
                                      Progetti territoriali integrati            SI
G. Rapporti con privato sociale       Progetti integrati a livello di
                                                                                 SI
   e volontariato                     singola scuola
                                      Progetti a livello di reti di scuole       SI
                                      Strategie e metodologie
                                      educativo-didattiche / gestione            SI
                                      della classe
                                      Didattica speciale e progetti
                                      educativo-didattici a prevalente           SI
                                      tematica inclusiva
                                      Didattica interculturale / italiano
                                                                                 SI
                                      L2
H. Formazione docenti                 Psicologia e psicopatologia
                                      dell’età evolutiva (compresi DSA,          SI
                                      ADHD, ecc.)
                                      Progetti di formazione su
                                      specifiche disabilità (autismo,
                                                                                 SI
                                      ADHD, Dis. Intellettive,
                                      sensoriali…)
                                      Altro:

                                                                 0     1     2   3    4
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel                                      X
cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
                                                                            X
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
                                                                            X
inclusive
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
                                                                       X
all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi               X
esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e
nel partecipare alle decisioni che riguardano                          X
l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
                                                                                   X
promozione di percorsi formativi inclusivi
Valorizzazione delle risorse esistenti                                             X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive                                 X
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi               X
ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei
sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa
cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
La Scuola elabora, inserendola nel PTOF, una politica di promozione dell’inclusione
condivisa tra il personale (Piano annuale per l’Inclusione).
Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli
interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico:Funzione Strumentale Area
Inclusione, Referenti Inclusione (DSA, ADHD, Autismo), GLI, Commissione
Inclusione e Commissione Intercultura.
La scuola supporta le famiglie degli studenti disabili o che stanno iniziando un
percorso di certificazione a “stabilire” ed instaurare rapporti efficaci e funzionali con
i servizi e gli esperti di NPI e l’ASL di appartenenza.

IL DIRIGENTE

    Convoca e presiede il GLI (gruppo di lavoro inclusione)
    Convoca e presiede i GLHO (gruppo di lavoro handicap operativo)
    Coordina l’intero sistema Inclusivo Scolastico e tutti i suoi Organi.

LA FUNZIONE STRUMENTALEAREA INCLUSIONE

Collabora con il Dirigente Scolastico e con tutto il personale della scuola per
svolgere Azioni Inclusive:

      Supporta i docenti nella compilazione della documentazione in codici ICF
      Supporta, informa e affianca il team dei docenti di sostegno
      Partecipa attivamente al GLI
      Coordina la Commissione Inclusione
      Partecipa alla Commissione Intercultura
      Pianifica e organizza i gruppi di lavoro per gli alunni certificati(L.104 del 92)
       del nostro Istituto, con la partecipazione delle famiglie degli alunni interessati,
       il neuropsichiatra infantile, la psicologa, i servizi sociali e i docenti. (GLHO)
      Gestisce i rapporti con l’ASL di Casale Monferrato
      Partecipa agli incontri famiglia – docenti se necessario o se richiesto
      Collabora con i docenti di classe per informare e supportare le famiglie che
       iniziano o hanno iniziato percorsi di certificazione presso l’ASL.
      Supporta i docenti nella compilazione dei P.D.P. per gli alunni BES/DSA
      Partecipa alla compilazione del P.A.I.
      Promuove la realizzazione di Progetti Inclusivi
GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

E’ composto da:
   - Dirigente Scolastico
   - Funzione Strumentale Area Inclusione
   - Tutti i Docenti di Sostegno
   - Docenti di classe referenti per ogni caso certificato
   - Specialisti dell’ASL

COMMISSIONE INCLUSIONE

E’ composta da docenti della scuola dell’Infanzia, della scuola Primaria e della
Secondaria di Primo Grado.
Lavora per la realizzazione dei seguenti obiettivi:

                  - Eliminare tutte le barriere psico-fisiche ideologiche e
                     architettoniche presenti nell’Istituto che impediscono il processo
                     inclusivo.
                 - Creare buone prassi per l’inclusione.
                 - Rilevare situazioni di disagio e pianificare eventuali soluzioni e
                    strategie per il superamento delle stesse.
                 - Monitoraggio delle situazioni di disagio individuate.
                 - Osservazioni, verifiche e valutazioni in itinere e finali delle scelte
                    e delle strategie messe in atto per garantire l’inclusione.
                 - Attività di screening.
                 - Collaborazione alla compilazione del P.A.I.
                 - Attenzione particolare ai Progetti Inclusivi e alla loro
                    realizzazione.
                 - Promozione di attività innovative e sperimentali.
                 - Diffusione di buone pratiche.
                 - Documentare e archiviare le esperienze messe in atto.
COMMISSIONE INTERCULTURA

E’ composta da docenti della scuola dell’Infanzia, della scuola Primaria e della
Secondaria di Primo Grado.
Lavora per la realizzazione dei seguenti obiettivi:

                 - Creare buone prassi per l’inclusione di alunni stranieri
                 - Rilevare situazioni di disagio, in particolare per gli alunni non
                    italofoni che frequentano la nostra Scuola e pianificare eventuali
                    soluzioni e strategie per il superamento delle stesse.
                 - Monitoraggio delle situazioni di disagio individuate.
                 - Collaborazione alla compilazione del P.A.I.
                 - Attenzione particolare ai Progetti Inclusivi e alla loro
                    realizzazione.
                 - Pianifica, realizza e cura un Protocollo di Accoglienza per gli
                    alunni stranieri, non italofoni. (In allegato Protocollo di
                    Accoglienza)

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti

Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola, la formazione
costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale dei
docenti affinché ci siano le competenze necessarieper individuare, sostenere e
raggiungere obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica delle risorse umane.
L’Istituto si pone nell’ottica di strutturare percorsi e attività di aggiornamento e
formazione che formino tutti i docenti ai temi dell’educazione inclusiva.
In particolare, di seguito alcuni dei corsi di formazione/aggiornamento ai quali
partecipano o parteciperanno parte dei docenti della nostra Scuola in questo anno
scolastico:

  -   “ICF, ADHD e Autismo- strategie di Intervento”
-    “Dislessia Amica – Livello Avanzato
   -    “PIPPI: Il Mondo del Bambino”

 Particolare attenzione viene anche posta nei corsi di formazione/aggiornamento
 legati alle nuove tecnologie.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione, iniziale, in itinere e finale si realizza monitorando punti di forza e
criticità, tenendo conti dei ritmi di apprendimento dei singoli allievi.
Il filo conduttore che guida l’azione della scuola è, infatti, quello del diritto
all’apprendimento di tutti gli alunni e al raggiungimento del successo formativo e
inclusivo di ogni alunno.
Tutti gli alunni con BES hanno diritto ad uno specifico piano:

      Per gli alunni con diagnosi di disabilità certificata (L.104 del 92) è prevista la
       redazione dei P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) e del P.D.F. (Profilo
       Descrittivo di Funzionamento) in I.C.F.
       Gli obiettivi, le attività e le metodologie individuate in tali documentazioni
       sono calibrate e personalizzate per ciascun alunno e condivise dall’intero team
       di docenti di classe e dalle famiglie.
       La valutazione è sempre riferita al raggiungimento o al livello di
       raggiungimento degli obiettivi individuati nel P.E.I.

      Per gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e più in
       generale, per coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES) relativi a
       disturbi evolutivi specifici, svantaggio socio-economico e linguistico, la
       scuola, attua una serie di azioni nel rispetto della normativa ministeriale.
       E’ prevista la stesura e predisposizione di una specifica documentazione il
       P.D.P. ( Piano Didattico Personalizzato) condiviso dall’intero team docenti e
       dalle famiglie degli alunni interessati. Tutte le attività, le metodologie , gli
       obiettivi e le misure compensative e dispensative, indicate nel P.D.P. mirano al
       raggiungimento del successo formativo e all’inclusione dell’alunno.
       La valutazione è sempre riferita al raggiungimento o al livello di
       raggiungimento degli obiettivi individuati nel P.D.P.

Il personale docente, in collaborazione con le figure strumentali e i referenti dell’Asl
di appartenenza monitora e si impegna ad intervenire tempestivamente sugli alunni a
rischio di dispersione e/o abbandono, anche segnalando precocemente gli alunni con
potenziale diagnosi DSA/ BES.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

 Per realizzare davvero l’Inclusione è importante predisporre un piano attuativo e
 funzionale costituito da più soggetti, una sorta di “squadra”, nella quale i suoi
 componenti, con competenze diverse e ruoli definiti, lavorano insieme affinché
 il“progetto di vita” per ogni alunno vada a buon fine.

-   Dirigente Scolastico
-   Funzione Strumentale Area Inclusione
-   Referenti Inclusione
-   Referente Autismo
-   Referenti DSA
-   Referente ADHD
-   Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
-   Commissione Inclusione
-   Commissione Intercultura
-   Docenti di sostegno
-   Docenti curricolari

 In particolare, i P.E.I. e i P.D.P. sono redatti con la collaborazione e il contributo di
 tutti i docenti che interagiscono con l’alunno. L’insegnante di sostegno affianca e
 supporta, in particolare, i docenti curriculari per la compilazione del P.E.I.
 Entrambi i documenti prevedono l’individuazione di obiettivi, metodologie e
 strumenti “calibrati” sul singolo alunno, quindi possono essere redatti solo dopo
 un’attenta osservazione dell’alunno (anche tramite: test, lavori di gruppo, verifiche,
 colloqui, griglie) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla
 definizione e al conseguimento del percorso didattico personalizzato inclusivo.
 La documentazione è aggiornata ogni anno scolastico entro il 30 Novembre
 condivisa e sottoscritta dalle famiglie.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti

Un altro elemento imprescindibile riguarda i rapporti con enti territoriali, nell’ottica
della creazione di un sistema formativo integrato.
Le recenti disposizioni insistono molto sulla cooperazione a livello scolastico,
provinciale e regionale per favorire i processi di inclusione.
A tutt’oggi, però, ciò rappresenta ancora una scommessa in termini di funzionamento
a causa della complessità del sistema.
La scuola, supportata dal Comune di Trino, ha provveduto a creare, al suo interno,
uno sportello di consulenza e ascolto psicologico, con incontri destinati ad alunni,
genitori e docenti e per fare ciò si avvale della competenza e professionalità di una
psicologa.
La scuola ha anche inoltrato al Comune di Trino, richieste di personale educativo per
garantire e meglio supportare l’inclusione scolastica degli alunni certificati (L.104
del 92) che frequentano il nostro Istituto Comprensivo.
Inoltre, la Scuola mantiene rapporti con i Servizi Sociali del territorio, con cui si
confronta e collabora anche in situazioni difficili.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La partecipazione delle famiglie degli alunni con disabilità al processo di
integrazione avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge. Infatti
ai sensi dell’art 12 comma 5 della L. n. 104/92, la famiglia ha diritto di partecipare
alla formulazione del Profilo Descrittivo di Funzionamento (P.D.F.) e del Piano
Educativo Individualizzato (PEI), nonché alle loro verifiche iniziali, in itinere e
finali.
In particolare, per ogni alunno con sostegno vengono organizzati due incontri annuali
(GLHO), veri e propri gruppi di lavoro dedicati, che vedono la partecipazione del
Dirigente Scolastico, della Funzione Strumentale Area Inclusione, dei docenti
curricolari referenti del caso, dei docenti di sostegno, delle famiglie, dell’equipe
medica specialistica dell’ASL di Casale Monferrato (Neuropsichiatra infantile,
Psicologa, Psicomotricista) e i Servizi Sociali locali.
Durante questi incontri si condividono obiettivi, metodologie operative e strumenti.
La famiglia è, quindi, corresponsabile del percorso e partecipa al dialogo educativo
per favorire il successo formativo dello studente.
In generale, tutte le famiglie di alunni BES/DSA, sono coinvolte sia in fase di
progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• l'organizzazione di incontri per monitorare i processi
• collaborazione nella redazione dei Piani Didattici Personalizzati (PDP).
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi

L’intero percorso curricolare dovrà garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun
alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella
pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini
disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che
necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari. Infatti i campi di
esperienza, le discipline e la progettualità promossa in modo organico dalla scuola
devono essere funzionali al perseguimento degli obiettivi generali del processo
formativo, concorrere alla costruzione di competenze disciplinari e favorire la
maturazione delle competenze-chiave di cittadinanza.
Ciò allo scopo di garantire il riconoscimento dei diversi bisogni e le differenze
individuali e permettere di curare la personalizzazione dell’insegnamento e adeguare,
in itinere, la programmazione di ciascuna disciplina

Valorizzazione delle risorse esistenti

Fondamentale è partire dalla valorizzazione delle risorse esistenti per arrivare alla
qualificazione dei diversi aspetti del servizio, come ad esempio la didattica, che deve
essere sempre in primo piano. E ancora, la qualità delle strutture scolastiche, che
devono essere sempre più improntate alla presenza di spazi, aule, laboratori
attrezzati. È necessario:
- valorizzare le risorse esistenti sul territorio (Enti locali, Associazioni culturali e
professionali, Società sportive, Organizzazioni private) per garantire a tutti uguali
opportunità di crescita.
- Implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi
e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà
valorizzato l’uso dei software, la stampa in 3D, l’utilizzo di Kit di robotica educativa
(Lego, Bee-bot, Blue-bot, Scribbler…) in relazione agli obiettivi didattici che si
vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni,
si attiveranno laboratori di Robotica Educativa al fine di implementare l’inclusione di
alunni BES.
L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola come l’Atelier Creativoserviranno a
creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare,
valorizzandole anche le situazioni di potenziale difficoltà.
Infine è necessario valorizzare le competenze specifiche di ogni docente.
Per ogni ordine di scuola sono presenti docenti “conduttori di laboratorio di robotica
educativa”.
Al fine di realizzare una didattica inclusiva, che miri anche al piacere di imparare
divertendosi insieme, ma anche a potenziare abilità e acquisire competenze, la nostra
Scuola realizzerà e parteciperà ai seguenti Progetti Inclusivi, inseriti nel PTOF:
-     “Lui è meglio di me” (Scuoladell’Infanzia e Scuola Primaria di Trino e
  Palazzolo)
-     “Tutti a bordo… usando tanti linguaggi” (Scuola dell’Infanzia)
-     “Si va in scena” (Scuola Primaria)
-     “Noi come lui” (Scuola Primaria)
-     “Progetto P.I.P.P.I.”
-     “Alfabetizzazione per alunni non italofoni”(Scuola Primaria e Secondaria di
  primo grado)

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione

La scuola si attiva per favorire la realizzazione dell’inclusione anche tramite alla
richiesta di educatori assegnati dal Comune di Trino.
La scuola mantiene rapporti con i Servizi Sociali del territorio, con cui si confronta e
collabora anche in situazioni difficili.
L’intero Istituto Comprensivo ha aderito al Bando “Ausili”, per la presentazione di
Progetti relativi all’acquisto, all’adattamento, alla trasformazione e all’effettivo
utilizzo di sussidi didattici, per alunne e alunni con disabilità certificata (L.104/92).

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo

Viene dedicata particolare attenzione alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità tra i diversi ordini di scuola.
Le esigenze sia didattiche che formative degli alunni vengono rilevate dai docenti in
vari momenti durante l'anno scolastico: per quanto riguarda la didattica,
- i docenti misurano le competenze e i prerequisiti di base secondo le modalità
definite dal C.d.C.;
- verificano le competenze in ingresso, programmano gli interventi didattici, le
verifiche e le azioni di recupero/potenziamento, le verifiche finali;
- elaborano la certificazione delle competenze degli alunni.

Nell'Istituto vengono individuate le professionalità e le FFSS con relativi compiti,
che producono materiale in merito alla didattica, all'inclusione, alla continuità ecc. Il
tutto viene condiviso tra i colleghi, grazie ai momenti di confronto comune.
L'interesse è rivolto anche alla somministrazione di prove comuni e criteri di
valutazione condivisi al fine di rilevare le criticità da potenziare in ambito didattico.
La scuola si propone di potenziare la cultura dell'inclusione per rispondere in modo
efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi,
        manifesti Bisogni Educativi Speciali.
        A tal fine intende:
        - creare un ambiente accogliente e di supporto;
        - sostenere l'apprendimento attraverso una revisione del curricolo;
        - promuovere azioni personalizzate;
        - promuovere l'attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di
        apprendimento;
        - centrare l'intervento sulla classe in funzione dell'alunno;
        - favorire l'acquisizione di competenze collaborative;
        - promuovere culture, politiche e pratiche inclusive;
        - realizzare un percorso educativo-formativo, continuo, coerente e unitario, nel
        rispetto del curricolo
        Inoltre, per tutti gli alunni che si preparano al passaggio nella scuola di grado
        successivo, si organizzano, diversi momenti di “visita” presso il nuovo plesso con la
        possibilità di scoprire il “nuovo ambiente”, familiarizzare con le nuove routine
        scolastiche, iniziare a conoscere i nuovi docenti. Tutto questo con lo scopo di ridurre
        ansie e preoccupazioni che solitamente accompagnano gli alunni nel passaggio ad un
        altro ordine di scuola.

        Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 18/10/2019

        ALLEGATI
                    1-                Protocollo di Accoglienza alunni Stranieri, non italofoni

Allegato 1
             PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI

        Nell’Istituto Comprensivo di Trino sono presenti numerosi alunni di diversa
        nazionalità. Alcuni, giunti di recente in Italia, parlano poco o non parlano affatto la
        nostra lingua. Per tale motivo è stato predisposto un piano di accoglienza che
        disciplini e organizzi il loro percorso di integrazione all’interno della scuola e ne
        favorisca e semplifichi l’inserimento sia dal punto di vista didattico sia da quello
        relazionale ed emotivo.
        Il Protocollo è stato redatto dalla Commissione Intercultura, composto da
        rappresentanti dei tre ordini di scuola:
                    Patrizia Albertin           Scuola dell’Infanzia
                    Cristina Nonne              Scuola dell’Infanzia
                    Gabriela Grandi             Scuola Primaria
 Claudia Pellegatti          Scuola Primaria
           Cinzia Isacco               Scuola Secondaria di Primo Grado
           Giuseppina Massazza         Scuola Secondaria di Secondo Grado

   Il Protocollo di Accoglienza prevede alcuni passi a partire dall’incontro con la
   famiglia per proseguire con la valutazione delle capacità dell’alunno per scegliere
   la classe più adatta ad accoglierlo, il suo inserimento nella classe ed il supporto
   per i primi e più difficili mesi nei quali si troverà ad affrontare una situazione
   nuova.

1 – ISCRIZIONE
I genitori che intendano iscrivere il proprio figlio presso l’Istituto Comprensivo di
Trino saranno accolti dal personale di segreteria che farà richiesta di tutta la
documentazione necessaria ai fini dell’iscrizione: dati anagrafici, indirizzo, percorso
scolastico nel Paese d’origine o nella città di provenienza, vaccinazioni. Si passerà
quindi alla compilazione dei moduli per l’iscrizione vera e propria. Questa fase
potrebbe rivelarsi particolarmente complicata nel caso in cui i genitori non capissero
la lingua italiana. Il personale ATA ed i componenti della Commissione Intercultura
forniranno aiuto ed assistenza.
La famiglia riceverà quindi tutte le informazioni necessarie sul funzionamento della
scuola, dagli orari, al calendario scolastico, l’eventuale esonero dall’insegnamento
della religione cattolica, il Regolamento di Istituto ed il Patto di corresponsabilità con
le famiglie, le modalità di giustificazione delle assenze e dei ritardi, il servizio mensa,
il pullmino per il trasporto degli allievi.

2 – TEST D’INGRESSO
I membri della Commissione Intercultura sottoporranno l’alunno straniero (nella
Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado) ad un test d’ingresso precedentemente
predisposto che ne valuti le competenze linguistiche di comprensione e
comunicazione in Italiano L2 e capacità logico - matematiche. Solo quando si accerti
la totale mancanza di tali abilità l’alunno potrà essere inserito in una classe
precedente l’età anagrafica. In tutti gli altri casi il nuovo iscritto verrà inserito in una
classe corrispondente alla sua età anagrafica.

3 – ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
I componenti della Commissione Intercultura, sentito il parere del Collegio dei
Docenti, sceglieranno la sezione di inserimento sulla base dei seguenti parametri:
           Presenza nella classe di alunni provenienti dallo stesso Paese che,
             all’occorrenza, possano fungere da tutor o anche da facilitatori della
             comprensione
           Minor numero di alunni
           Presenza di un docente di potenziamento
 Assenza       di alunni particolarmente problematici o alunni con
             certificazione DSA/H e di un numero elevato di alunni BES.

4 – INSERIMENTO NELLA CLASSE
I docenti si adopereranno per favorire e rendere il più agevole possibile l’inserimento
dell’allievo straniero:
            Preparando i compagni ad accogliere il nuovo arrivato, favorendo un
              clima positivo, rispettoso ed aperto al dialogo, al confronto ed alla
              reciproca conoscenza;
            Fornendo informazioni sul Paese di provenienza del compagno, la
              collocazione geografica, alcuni aspetti della sua civiltà, progettando
              percorsi multidisciplinari, multiculturali.
            Individuando uno o più alunni che, anche a turno, potranno essere
              affiancati all’alunno con funzione di tutor
            Individuando progetti ed attività da proporre ai colleghi, selezionando
              attività e corsi di formazione per docenti.
            Predisponendo un PDP con obiettivi minimi nelle varie discipline. Si
              potrà anche prevedere l’esonero dallo studio di una lingua straniera per
              sostituirla con ore aggiuntive di lingua italiana.
            La valutazione terrà conto dei livelli di partenza e dei progressi
              effettuati nell’apprendimento

I membri della Commissione Intercultura, ognuno per il proprio plesso, si renderanno
sempre disponibili per affiancare il lavoro di docenti e personale ATA nelle varie fasi
di accoglienza. In particolare:
           Potranno essere convocati dal personale di segreteria, in caso di bisogno,
             all’atto di iscrizione dell’alunno straniero;
           Predispongono e somministrano il test di ingresso per la valutazione
             dell’abilità linguistica di Italiano L2 e matematica
           Raccolgono e forniscono materiale multilingue o per laboratori di
             alfabetizzazione; è in programma l’istituzione di una piccola biblioteca
             scolastica contenente testi         con percorsi di letto-scrittura e di
             apprendimento intensivo dell’italiano L2
           In caso di bisogno forniscono all’allievo libri di testo in prestito d’uso da
             riconsegnare al termine dell’anno scolastico
           Offrono assistenza ai colleghi per la compilazione del PDP
           Sono a disposizione della famiglia dell’allievo straniero per ogni
             esigenza che riguardi la scuola
           Organizzano laboratori di alfabetizzazione

Per l’anno scolastico 2019/2020 sono stati attivati, presso la scuola primaria e la
scuola secondaria, laboratori di alfabetizzazione culturale tenuti da due docenti in
pensione che hanno dato la propria disponibilità per sei ore settimanali ciascuno. La
scuola secondaria, inoltre, si avvale della collaborazione di un’insegnante di
potenziamento presente nell’Istituto per ulteriori quattro ore.
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