PERCORSO DI LEAN PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI PROCESSI - Un possibile approccio progettuale - SCS Consulting
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OBIETTIVI Obiettivi Le metodologie Lean rappresentano una delle tecniche più efficaci per diffondere all'interno dell'azienda una cultura del miglioramento continuo e di coinvolgimento del personale operativo, finalizzata al miglioramento della qualità del servizio erogato al cliente interno ed esterno. La revisione dei processi operativi con gli strumenti Lean consente, oltre alla crescita ed allo sviluppo delle competenze interne, il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici: • Semplificare i processi operativi attraverso la riduzione di tempi di attesa non necessari, attività ridondanti e non a valore aggiunto (per il cliente) • Liberare tempo attualmente dedicato ad attività a scarso valore aggiunto, a vantaggio di un maggiore presidio della qualità del servizio • Introdurre metodologie e strumenti di lavoro omogenei, che possono essere ri- utilizzati e applicati in autonomia da parte delle persone coinvolte nei percorsi, in una logica di estensione e diffusione all’interno dell’organizzazione 3
L'APPROCCIO DEL LEAN ENGAGEMENT Pilastri L’approccio SCS al lean engagement prevede, da parte di chi segue i gruppi di lavoro, una forte integrazione tra competenze tecniche di business e competenze in materia di gestione e sviluppo delle risorse, consentendo quindi di caratterizzare l’intervento attraverso: • la partecipazione attiva delle risorse coinvolte nei processi aziendali, nell’analisi e nella definizione dei possibili miglioramenti • l’alternanza di momenti formativi per il trasferimento di metodologie, tecniche e strumenti di analisi ad attività operative di diagnostico e definizione delle soluzioni, attraverso workshop strutturati • lo sviluppo di competenze interne e diffusione di una cultura di miglioramento continuo e di riduzione dei tempi di attesa, delle attività non a valore aggiunto, degli sprechi, ..., che consente di definire in maniera condivisa nuove modalità di lavoro e di ottenere risultati tangibili e misurabili in tempi brevi, nonché ridurre la resistenza al cambiamento Risultati attesi • Mappatura del flusso delle attività a valore e conseguente messa in evidenza dei principali «snodi» critici sui processi • Standardizzazione delle modalità operative, ad esempio tra diverse realtà territoriali • Individuazione di KPI e indicazioni di volumi sui processi attuali come base per lo sviluppo di un modello di dimensionamento più valido ed efficace • Individuazione di soluzioni e relative stime di recupero sui tempi e sulla qualità erogata • Estensione e diffusione dei risultati a cura di ‘champion’ che hanno partecipato alla fase di analisi e definizione modi di lavorare a tutti i colleghi impattati 4
VISTA COMPLESSIVA DEL PERCORSO PER CIASCUN GRUPPO Flussi a valore KPI e tempi Attività non a valore Soluzioni Presentazione 1° giornata d’aula Rilevazione sul campo 2° giornata d’aula 3° giornata d’aula Plenaria finale OBIETTIVI e OUTPUT • Mappare i flussi di • Rilevazione sul campo dei • Individuare aree di • Definire le possibili • Presentazione delle processo e analizzarli il tempi di processo miglioramento soluzioni per eliminare soluzioni da parte contributo dei (leadtime complessivo, secondo le logiche di gli sprechi del gruppo partecipanti e/o tempi delle attività, ...), processo snello • Analisi della fattibilità l’analisi preliminare di attraverso • Ricerca delle cause realizzativa, materiale l’affiancamento da parte principali che definizione di priorità organizzativo della consulenza determinano di intervento e di • Censire «sprechi», errori e modalità operative • Rilevazione dei volumi di interdipendenze tra rallentamenti per richieste e attività svolte ruoli e SLA l’implementazione (per tipologia di richiesta, • Rilevare macro- delle soluzioni quick per target, ...) criticità, best practice win e modalità operative • Analisi di back office per • Trasferire conoscenze l’individuazione di ambiti in materia di di miglioramento da misurazione KPI affrontare nel corso della 2° giornata Volumi e Tempi di Flussi di processo e Aree di miglioramento del Soluzioni e relativa Presentazione alla attraversamento rispetto interdipendenze processo fattibilità realizzativa Direzione al flusso 5
STEP LOGICI PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI L’approccio metodologico SCS per la realizzazione di percorsi di Lean Engagement prevede quattro momenti concettuali distinti e consequenziali Principali step metodologici e relative finalità MAPPATURA DEI Individuare e mappare i processi e rispetto a tale FLUSSI A VALORE mappatura identificare il «flusso a valore» ANALISI DEI TEMPI Rilevare, sulla base di dati oggettivi, i tempi di processo in modo da quantificare attività a valore e attività non a E KPI DI PROCESSO valore ANALISI DELLE Analizzare le attività non a valore e le cause che ATTIVITÀ NON A sottendono l’insorgere di attese e rallentamenti sul VALORE (SPRECHI) processo INDIVIDUAZIONE DI Individuare azioni di miglioramento (quick win SOLUZONI DI eventualmente anche quick & dirty) e analizzarne la MIGLIORAMENTO fattibilità 6
FLUSSI A VALORE FLUSSI A VALORE OBIETTIVI DESCRIZIONE MODALITÀ • Trasferire metodologie di lavoro • Trasferimento di tecniche e strumenti di analisi • 1 workshop (1gg) dedicato basate sui principi di lean thinking dei macro flussi, evidenziando le fasi con a: • Individuare ambiti e i flussi maggiore assorbimento di tempo e risorse Catena del valore prioritari stimate e le principali interdipendenze Flussi • Censire interdipendenze tra ruoli e • Realizzazione, partendo dai processi già Attività SLA mappati, delle analisi dei flussi operativi, evidenziando le singole lavorazioni Eventuali attività • Rilevare macro-criticità, best individuali per practice e modalità operative di • Trasferimento di tecniche e strumenti di stima approfondire dettaglio degli FTE informazioni Mappatura flussi di processo 7
KPI E TEMPI KPI e TEMPI OBIETTIVI DESCRIZIONE MODALITÀ • Trasferire metodologie, tecniche e • Rilevazione dei tempi attivi e tempi di attesa per • Affiancamento sul campo strumenti per la rilevazione ciascuna pratica (sotto alcuni esemplificativi) da parte della Consulenza quantitativa delle proprie attività • Individuazione di KPI utili per il monitoraggio e • Analisi di back office rispetto • Rilevare sul campo i tempi di presidio del processo alle estrazione dei dati inviati processo, in funzione delle • Analisi di back office svolte dalla consulenza per dalla committenza specifiche caratteristiche delle derivare trend e spunti utili per la riflessione attività, analizzando il processo rispetto alle possibili aree di intervento dall’inizio alla fine in logica interfunzionale Scomposizione delle richieste per canale di ingresso e per tipologia Analisi FIFO-LIFO CANALI DI INGRESSO TIPOLOGIA DI RICHIESTA ATOL Mail Telefonata Visita da parte dell'agente Interno VISITA IN AGENZIA VARIE Nr totale% totale Etichette di riga Nr % Nr % Nr % Nr % Nr % Nr % Nr % Quotazione 92 84% 7 6% 7 6% 3 3% 0% 0% 0,0% 109 100% Richiesta informazioni 8 14% 8 14% 40 69% 2 3% 0% 0% 0,0% 58 100% Varie (da specificare) 1 3% 7 18% 6 16% 0% 22 58% 1 3% 1 2,6% 38 100% Assistenza gestionale 1 9% 3 27% 5 45% 2 18% 0% 0% 0,0% 11 100% Visita in agenzia 0% 1 13% 0% 0% 0% 7 88% 0,0% 8 100% Sopralluogo / visita presso il cliente 0% 0% 0% 6 55% 0% 5 45% 0,0% 11 100% Totale complessivo 102 43% 26 11% 58 25% 13 6% 22 9% 13 6% 1 0,4% 235 100% INCIDENZA CANALE DI INGRESSO SUL TOTALE DELLE RICHIESTE 8
ATTIVITÀ NON A VALORE ATTIVITA’ NON A VALORE OBIETTIVI DESCRIZIONE MODALITÀ • Individuare aree di miglioramento • Trasferimento di tecniche e strumenti e per la • 1 workshop (1gg) su: secondo le logiche di processo definizione di un processo snello Lean e lotta agli snello • Identificazione degli sprechi, intese come attività • Ricerca delle cause principali che non a valore aggiunto, la loro fonte, la loro sprechi determinano «sprechi», errori e tipologia e l'impatto in funzione dei carichi stimati Individuazione rallentamenti di lavoro sprechi nelle attività • Analisi delle cause che determinano questi analizzate «sprechi» e di conseguenza gli ambiti su cui individuare soluzioni Diagramma di Ishikawa per l’analisi delle cause alla base delle Fasi critiche evidenziate nella lavorazione di una richiesta inefficienze evidenziate dalle rilevazioni 9
SOLUZIONI SOLUZIONI OBIETTIVI DESCRIZIONE MODALITÀ • Definire le possibili soluzioni per • Ideazione delle possibili soluzioni • workshop (1gg) su: eliminare gli sprechi • Analisi delle soluzioni per identificare vincoli, Generazione di idee • Analisi della fattibilità realizzativa, difficoltà implementative, attività propedeutiche e soluzioni definizione di priorità di intervento • Analisi della fattibilità e definizione piani di Analisi di fattibilità e di modalità operative per implementazione per le soluzioni quick win l’implementazione delle soluzioni Definizione e quick win realizzazione piani di lavoro per implementazione delle soluzioni Individuazione delle soluzioni emerse, analisi dei recuperi sul processo e analisi di fattibilità 10
PRESENTAZIONE FINALE PRESENTAZIONE FINALE OBIETTIVI DESCRIZIONE MODALITÀ • Dare al gruppo la possibilità di • Realizzazione di un incontro di presentazione del • 1 incontro in plenaria (2 presentare il proprio lavoro, lavoro ore) e attività desk ad proponendo direttamente alla • Attività desk in carico alla Committenza per la opera della Direzione Direzione le proprie soluzioni valutazione e selezione delle proposte da implementare 11
AGENDA Approccio al Lean Engagement Success Stories
Success Story LEAN ENGAGEMENT PER MIGLIORAMENTO BUSINESS LA SFIDA CUI ABBIAMO RISPOSTO Diffondere una cultura al miglioramento, all’efficienza organizzativa e alla responsabilizzazione Primaria Multiutiliy dei singoli ai risultati del Gruppo del Nord Ovest Sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento in ottica «Lean Thinking» COSA ABBIAMO FATTO RISULTATI OTTENUTI Gruppi di Lavoro Interfunzionali orientati al Rivisitazione procedure interne in ottica di miglioramento della micro-organizzazione e all’efficientamento dei processi, attraverso la semplificazione e miglioramento responsabilizzazione sugli impatti di contesto e sui controllo sui processi di business Semplificare risultati Riorganizzazione struttura e miglioramenti Formato le prime linee a logiche di Lean Thinkig e della micro-organizzazione Project Management finalizzato alla diretta Ridistribuzione carichi di lavoro secondo applicazione e messa a terra rispetto agli obiettivi di logiche di miglioramento dei servizi MBO assegnati, anche attraverso Workshop in Lamborghini Riorganizzazione Servizio di Progettazione attraverso l’ottimizzazione delle risorse Sostenuta l’integrazione di aree organizzative, interne e la responsabilizzazione al attraverso un percorso di Lean Engagement, finalizzato alla riduzione degli sprechi e ad un ritorno di efficienza miglioramento continuo operativa da investire nella valorizzazione delle competenze verso nuove opportunità di business I NUMERI DEL PROGETTO 30 persone in 40 15 Persone per miglioramento gruppi Persone Area Tecnica Multifunzione in Aula 13 13
Success Story LEAN ENGAGEMENT PER MIGLIORAMENTO PROCESSI LA SFIDA CUI ABBIAMO RISPOSTO Elevare il livello di servizio ai «clienti intermedi» (agenzie) Diffondere in azienda una cultura del miglioramento continuo e di coinvolgimento del personale Primario Gruppo Assicurativo operativo, utile pure a incrementarne la motivazione e l’accettazione del cambiamento Rivedere i processi operativi con gli strumenti Lean attraverso interventi correttivi quick win Promuovere lo sviluppo delle competenze interne Mappatura flussi di processo COSA ABBIAMO FATTO Analisi FIFO LIFO Mappatura del flusso delle attività a valore e conseguente messa in evidenza dei principali «snodi» critici sui processi Standardizzazione delle modalità operative, ad esempio tra diverse realtà territoriali Individuazione di KPI e indicazioni di volumi sui processi attuali come base per Analisi di fattibilità delle soluzioni Diagramma di Ishikawa lo sviluppo di un modello di dimensionamento più valido ed efficace Individuazione di soluzioni e relative stime di recupero sui tempi e sulla qualità erogata Estensione e diffusione dei risultati a cura di ‘champion’ che hanno partecipato alla fase di analisi e definizione modi di lavorare a tutti i colleghi impattati I NUMERI DEL PROGETTO 3.800 100 7 Strutture organizzative Agenzie Persone complessive coinvolte nella Rete 14 14
Success Story LEAN ENGAGEMENT PER MESSA A TERRA RIORGANIZZAZIONE LA SFIDA CUI ABBIAMO RISPOSTO Sostenere il funzionamento del nuovo modello organizzativo, a seguito della cessione di una quota di clienti/attività a un’altra Società del Gruppo, e facilitare la comprensione e la presa in Primaria multiutilities carico delle azioni di miglioramento da parte delle persone coinvolte nell’ambito di un del Centro Nord approccio bottom up Supportare all’implementazione del cambiamento organizzativo, con un approccio integrato di metodologie e strumenti di change management, people e consulting COSA ABBIAMO FATTO RISULTATI Piano delle azioni Apprendimento Consapevolezza del • Attuazione dei Sviluppo di logiche di correttive metodologie e nuovo ruolo e della miglioramento e interfunzionalità e proattività nella nuova organizzazione omogeneizzazione di collaborazione ricerca di soluzioni stili gestionali I NUMERI DEL PROGETTO 80 persone in 10 4 gruppi Manager 15 6 Percorsi individuali Multifunzione 15
Success Story LEAN ENGAGEMENT PER MIGLIOR SERVIZIO CALL CENTER LA SFIDA CUI ABBIAMO RISPOSTO Identificare punti di miglioramento ed interventi di ottimizzazione dei processi con l’approccio “lean”, con l’obiettivo recuperare efficienza e contemporaneamente avviare un processo di Primario operatore miglioramento continuo nel tempo nei servizi di back- office Definire un dimensionamento coerente con le logiche di processo introdotte ed in grado di rispondere adeguatamente alle richieste della clientela rispondendo contemporaneamente a logiche di efficienza interna COSA ABBIAMO FATTO Analisi dei flussi a valore Identificazione degli SLA di servizio dei call center Rilevazione dei tempi Identificazione e analisi delle anomalie Coinvolgimento delle persone nelle scelte e responsabilizzazione nel controllo delle proprie attività I NUMERI DEL PROGETTO 1.100 200 11 Sedi operative Dipendenti al Call Center 16 16
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