Perché l'orientamento cos'è l'orientamento - Formazione ...

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Perché l'orientamento cos'è l'orientamento - Formazione ...
perché l’orientamento

                                                                         cos’è l’orientamento

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Perché l'orientamento cos'è l'orientamento - Formazione ...
i francesi parlano        di           educazione
all’orientamento

gli inglesi utilizzano il termine guidance,
guida o guidance counselor, consulente di
orientamento

l’unione europea in alcuni documenti parla
di consiglieri di orientamento

in alcuni documenti italiani si parla di
docente         come         facilitatore
dell’orientamento

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Long Life Learning
  L’economia della conoscenza
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza,
ratificata dall’Italia nel 1991, all’articolo 28 recita
testualmente che gli Stati firmatari fanno in modo che
l’informazione e l’orientamento scolastico e professionale
siano aperte e accessibili ad ogni fanciullo

La strategia di Lisbona dice che vi è la necessità di
garantire a tutti un facile accesso ad informazioni e ad un
orientamento di qualità sulle opportunità d’istruzione e
formazione in tutta l’Europa e durante tutta la vita

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L’orientamento non è solo lo strumento per gestire la transizione
            tra scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore
            permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo
            e il sostegno nei processi di scelta e di decisione e con l’obiettivo
            di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e
            l’inclusione sociale. (premessa alle linee guida per l’orientamento
            permanente, 2014)

            Emerge la necessità di potenziare la centralità dello studente
La scuola   nell’azione educativa, di incrementare la collaborazione con il
            contesto territoriale e di predisporre percorsi formativi efficaci,
            orientati a integrare i nuclei fondanti degli insegnamenti con lo
            sviluppo di competenze trasversali o personali, comunemente
            indicate nella scuola e nel mondo del lavoro come soft skill.
            (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento –
            PCTO, 2019)
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Raccomandazione del 22 maggio 2018
  Consiglio Europeo
Il quadro di riferimento delinea otto tipi di competenze chiave:
• competenza alfabetica funzionale,
• competenza multilinguistica,
• competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria,
• competenza digitale,
• competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare,
• competenza in materia di cittadinanza,
• competenza imprenditoriale,
• competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
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Che cosa succede nel mondo
• Il digitale crea nuovi modi di produrre e nuove
  opportunità
• Le tecnologie escono dai luoghi della produzione, il
  software inizia a supportare la nostra vita
• Cadono alcuni confini classici tra formazione e lavoro,
  lavoro e non lavoro
• Alcune ‘parole’ iniziano ad assumere nuovi significati
  lo spazio e il tempo ad esempio non rispondono più
  alle regole che ci eravamo dati
• Nasce il confronto/collaborazione con quella che
  (forse      erroneamente)    chiamiamo      intelligenza
  artificiale
• L’umano inizia ad essere sostituito in alcuni
  lavori/compiti, anche in quelli che coinvolgono la sfera
  cognitiva
• Le neuroscienze ci dicono che l’uomo attiva processi
  mentali complessi e confermano la plasticità del
  nostro cervello
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E allora perché l’orientamento?

Quando smarriamo il percorso di senso i filosofi ci dicono che dobbiamo tornare all’essere
Dobbiamo lavorare su quel ‘sé’ che oggi sembra smarrito
Prima delle competenze ci sono le conoscenze
Un orientamento maturo sa rintracciare l’umanità che deve essere all’altezza del suo compito: creare il futuro

Non saremo noi a fornire indicazioni ma dovremo curare le qualità che ci distinguono dall’artefatto per
continuare a sviluppare la conoscenza

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Innovatori
   dis-
             coscienti
orientati
             di esserlo
I ragazzi che incontro
Bagnanti ad Asnières- Dipinto di Georges Seurat
Le difficoltà   Hanno difficoltà a presentarsi   Non si conoscono
                Cercano senza gli strumenti      Non si vedono nel mondo
   o meglio     della ricerca
                                                 Non sanno elaborare il linguaggio
   definirle    Seguono indicazioni a volte      Non sanno elaborare le domande
     aree di    frutto di falsi miti o
                informazioni generiche           Fanno fatica a gestire l’attenzione
 attenzione     Cercano facilitazioni nel web    Non si espongono in prima
                                                 persona
                Delegano alle aziende
                                                 Sperano delegando
                Non hanno fiducia
                                                 Si sentono soli
                                                 Non costruiscono una ‘storia’ e
                                                 quindi una loro personale
                                                 visibilità
Esiste il loro   Esiste la     Esiste l’essere
‘pensiero’       ‘relazione’   ‘attivi’

come loro si     con l’ampio   come loro si
vedono           mondo (del    vedono nel
                 lavoro)       mondo
L’espressività

Le dimensioni di un
orientamento maturo
                            La
                      consapevolezza       L’esplorazione
L’espressività             a.costruire l’insieme: noi umani presi nelle
                           nostre singole parti non siamo interessanti,
                           quello che è straordinario è l’insieme

la percezione intima del   b.definire l’identità, il chi sono, come mi
proprio ‘sé':              vedo io, come mi vedono gli altri

                           c. riconoscere l’unicità, l’espressione ‘unica’
                           del proprio essere nel mondo, diversa da
                           essere al mondo
L’espressività
                        Il coordinamento tra progetti, attività,
                        iniziative
a.costruire l’insieme
                        I ragazzi devono poter ricondurre a loro
                        l’esperienza della conoscenza
L’espressività          La distrazione – l’attenzione

                         La relazione – l’interazione
b. definire l’identità
                         La connessione – l’aggrovigliamento

                         I desideri – I bisogni

                         Costruiamo profili o identità?
Il web e noi

     Attenzione
                              Relazione

  Persona                    Spazi di libertà

 Ricerca              Tempo                  Conquista

                           Progettazione             Rischio

Saremo in grado di sviluppare il pensiero critico affinché la tecnologia sia davvero innovazione e cambiamento?
L’espressività
                           Unicità umana

c. riconoscere l’unicità
                           Unicità personale

                           Unicità rispetto al mondo
Cosa             L’importanza     Cosa significano
intendiamo per   della
intelligenza                      Relazione
                 consapevolezza
                                  Connessione
                                  Condivisione
In un secondo momento, compiamo un ulteriore passo e non
parliamo semplicemente attraverso le macchine ma alle macchine.
Questo è un vero punto di svolta. Ma nel momento in cui diventiamo
consapevoli di dialogare con delle macchine riguardo alle nostre
situazioni più umane, ci troviamo di fronte a una resa dei conti in
grado di porre fine al nostro oblio
E’ finalmente l’occasione per ribadire ciò che ci rende più umani
                                                     Sherry Turkle – Psicologa americana,
                                              studia la relazione tra tecnologie e soggetti
Che cosa succede in produzione
un robot può assemblare la versione fisica
di un manufatto uno strato alla volta, nei
tempi e nei luoghi desiderati. Gli ingegneri
possono sfruttare questa tecnologia per
creare oggetti che si rilevano troppo
complessi per la produzione tradizionale,
come parti di un motore per un razzo della      (Ian Goldin e Chris
SpaceX (l’azienda di Elon Mask che produce      Kutarna, rispettivamente
                                                professore e ricercatrice
razzi in California), ma allo stesso tempo      all’Università di Oxford,
possono usarla milioni di designer a cui        nel libro La nuova età
mancano i fondi o le possibilità per creare     dell’oro)

prototipi delle loro idee in una fabbrica.
Con la diffusione di questo – movimento di
creatori – si potrebbero elidere molti flussi
fisici tra produttore e consumatore, ma si
renderebbero anche possibili molti nuovi
flussi digitali per connettere il singolo
artigiano in tutto il mondo
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