Perché James Bond ha sempre sbagliato a ordinare il suo cocktail e altre storie sui più grandi drink nel cinema (parte 2) - IVG.it

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Perché James Bond ha sempre sbagliato a ordinare il suo cocktail e altre storie sui più grandi drink nel cinema (parte 2) - IVG.it
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      Perché James Bond ha sempre sbagliato a ordinare il suo
      cocktail e altre storie sui più grandi drink nel cinema
      (parte 2)
      di Fulvio Santorelli
      11 Gennaio 2022 – 10:01

      Perché James Bond ha sempre sbagliato a ordinare il suo cocktail (e perché non potrai mai
      più berlo come l’originale) e altre storie sui più grandi drink nel Cinema.

                                             Capitolo 2 di 3

      Un VODKA MARTINI: “SHAKEN, NOT STIRRED” – AGITATO, NON MESCOLATO.
      Sicuramente il Cocktail più famoso e iconico della storia del cinema, cela anche il più
      grande dubbio di interpretazione: perché l’agente 007 a servizio di Sua Maestà la Regina,
      specifica sempre il “metodo” di creazione del suo cocktail?
      Perché se no glielo avrebbero mescolato!
      Per capire meglio questa questione, dobbiamo sapere che tutti i MARTINI COCKTAIL sono
      mescolati con ghiaccio in un apposito contenitore in vetro chiamato MIXING GLASS e
      quindi filtrati in una coppetta Nick & Nora. Il mondo dei MARTINI è così complesso, con
      tante storie sulle sue effettive origini e con così tante varianti, che ne tratterò meglio in un
      articolo successivo, ora vi basti sapere che James Bond ha sempre ordinato il cocktail
      sbagliato!
      Tutto è successo con la trasposizione in film, dei libri di Fleming: negli scritti la nostra spia
      beveva il VESPER MARTINI, una ricetta originale proprio dell’autore, ovvero un cocktail
      con “tre parti di Gordon (una marca di GIN); una di vodka; mezza di Kina Lillet”. Il nome

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      era una dedica alla prima Bond Girl, Vesper Lynd e come si legge dagli ingredienti, non è
      né un Gin Martini, né un Vodka Martini.
      E come anticipato nel titolo, nessuno di noi potrà mai più berlo come la ricetta originale: il
      terzo ingrediente, ovvero la Kina Lillet, una sorta di vermouth aromatizzato al chinino, non
      è più prodotta ed è stato sostituito dal Lillet Blanc. Questo nuovo ingrediente è più dolce
      dell’originario, che aveva come base di gusto proprio l’amarotico e quindi siamo di fronte a
      un cocktail decisamente differente.

      Ricetta VESPER MARTINI: 4,5 cl di GIN– 1,5 cl di Vodka – 0,75 cl di Lillet Blanc.
      Preparazione: Agitato, non mescolato.
      Decorazione: 1 Scorza di Limone
      Categoria: PRE e POST DINNER

      Se nell’articolo precedente vi ho scritto del GRANDE LEBOWSKY, oggi parliamo del
      GRANDE GATSBY e dell’immancabile GIN RICKEY il cocktail simbolo dei RUGGENTI
      ANNI 20.
      L’autore del libro, F. Scott Fitzegarld aveva una particolare predilezione per gli ambienti
      mondani che faceva frequentare al personaggio del suo libro e in quel periodo il drink
      indiscusso delle feste più inn era proprio il GIN RICKEY: dissetante, moderno e adatto ad
      accompagnare le lunghe notti di feste sbalorditive.
      Verso la fine del 1800 Il magnate Joe Rickey era proprietario dello Shoomaker, uno dei
      locali più in vista, frequentato da ricchi, intellettuali e personaggi di spicco. Qui in una
      calda giornata estiva, Rickey suggerì al barman, George Williamson, di creare un drink
      fresco, leggero, con soda, succo di lime e parecchio ghiaccio, in aggiunta al bourbon
      whisky che era solito gustare puro.
      Ma è qualche anno più tardi che la ricetta, subendo una particolare variazione, diventa
      famosa in tutto il mondo: nel 1893, in occasione dell’Expo di Chicago, il bourbon whisky
      viene sostituito con il Gin definendo così il celebre “Gin Rickey” che ancor oggi
      conosciamo.
      Come dimenticare la scena di Leonardo di Caprio che beve nervosamente il suo cocktail
      preferito, nella abitazione della donna da lui follemente amata.
      Il Gin Rickey è il più famoso della categoria dei cocktail Rickey, ossia quei drink che in
      pratica sono dei Fizz, ma senza sciroppo di zucchero, quindi meno dolci, e differenti anche
      dai più semplici Highball, i quali sono fatti solo con distillato e soda (es. Gin Tonic, Cuba
      Libre e Mojito).

      Ricetta: 6 cl di gin – 2 cl di succo di lime o limone – soda per allungare il drink

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      Preparazione: Riempite un tumbler alto o un collins con del ghiaccio, versate il succo di
      lime, aggiungete il gin, rimescolate e finite di colmare il bicchiere con soda a piacere.
      Categoria: ALL DAY

      Se vi dico COLAZIONE DA TIFFANY, a cosa pensate?
      Alla bellissima Audrey Hepburn e al suo “tosto” personaggio Holly Golightly che, per
      gestire la sua vita, aveva sicuramente bisogno di qualcosa di forte da sorseggiare a
      colazione, al posto del latte: il WHITE ANGEL. Cocktail da bere rigorosamente ghiacciato e
      con due semplici ingredienti: Vodka e Gin in parti uguali da bere quando si è allegri e felici
      perché, in fondo, come insegna l’uragano Holly, per le “paturnie” c’è sempre Tiffany. Si
      tratta quindi di un Martini Cocktail che prevede solamente l’utilizzo di gin e vodka
      miscelati (Ah, quante discussioni fra i puristi, per ciò che ho appena scritto, ma ne tratterò
      meglio quando parleremo del RE indiscusso dei Cocktail).

      Ricetta: 4 cl di vodka – 4 cl di gin.
      Preparazione: Mescolate i due ingredienti i due ingredienti col ghiaccio in un mixing glass,
      quindi versate in una coppa.
      Categoria: A COLAZIONE

      Chiudo il secondo capitolo dei Cocktail nei Film, con una bella dose di follia: PAURA E
      DELIRIO A LAS VEGAS, ovvero un viaggio alcolico (e lisergico) dove Johnny
      Depp e Benicio del Toro si assaporano il loro cocktail preferito, ovvero il SINGAPORE
      SLING: un Long Drink Contemporary Classics per l’I.B.A. Sicuramente non è l’ingestione
      di questo rinfrescante drink, a sortire gli effetti peggiori sui due giornalisti. Questo
      Cocktail nasce intorno al 1910, a Singapore, da parte del barman Ngiam Tong Boon e il
      colore caratteristico viene dato dallo sciroppo analcolico a base di melagrana: la granatina.

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      Ricetta (cambiata spesso dall’Associazione Internazionale dei Bartender): 3 cl di Gin – 1,5
      cl di Liquore alle Ciliegie – 0,75 cl di Triple Sec – 0,75 cl di Benedectine – 12 cl di succo di
      ananas – 1,5 cl di succo di lime – 1 cl di Granatina – 1 Goccia di Angostura.
      Preparazione: Versare il tutto in uno shaker pieno di ghiaccio ed agitare. Filtrare in un
      bicchiere HURRICANE precedentemente riempito di ghiaccio. Guarnire con una fettina
      d’ananas e con una ciliegia al maraschino.
      Categoria: LONG DRINK

      “Spirits Grand Tour” è un viaggio, a cura di Fulvio Santorelli, alla scoperta dei Cocktails e
      Spirits più emozionanti e coinvolgenti. Persone, storie e sogni dietro la creazione dei
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