La Festa d'Ognissanti - DBUnico
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Compagnia MALALINGUA presenta La Festa d’Ognissanti spettacolo vincitore de I TEATRI DEL SACRO 2017 DI MARCO GROSSI E LUCA AVALIANO CON MARIANNA DE PINTO, ANTONELLA CIVALE, ENZO TOMA GIUSEPPE PESTILLO, LUCA AVALIANO, MARCO GROSSI SCENE RICCARDO MASTRAPASQUA LUCI GENNARO DE PINTO ORGANIZZAZIONE IRENE SASSO REGIA MARCO GROSSI
Chi sono per noi i Santi? Cosa rappresentano per noi oggi? Cosa sappiamo delle loro storie? Dall’indagine su questi interrogativi nasce “La Festa d’Ognissanti”. I Santi sono innanzitutto esseri umani che hanno attraversato un personale travaglio spirituale e, spesso, anche fisico, uomini e donne al limite, che hanno saputo attingere al profondo della loro umanità per allacciarsi a quel filo impalpabile ed eterno che congiunge l’umano al divino. Le loro sono storie di uomini e di donne grandiosi nella loro semplicità, punti di riferimento e modelli da conoscere, studiare e seguire. Eppure in una società liquida, in continuo mutamento, come quella contemporanea, questi eroi immanenti ci appaiono come sbiaditi, polverose figure di cartapesta rievocate di onomastico in onomastico, di ricorrenza in ricorrenza, di processione in processione, senza più preoccuparsi di conoscere la vita e la strada che quelle anime fecero per ascendere all’immortalità del ricordo. Chi conosce la storia di Santa Lucia, di San Nicola, di San Giuseppe da Copertino e di tanti altri santi il cui nome ci appare familiare ma nulla più? L’intento dello spettacolo è proprio quello di risvegliare la conoscenza di questi antichi modelli, di questi esseri umani, uomini prima che santi, uomini nel loro rapporto con la vita e con la spiritualità, con tutte le loro paure e le loro contraddizioni. L’approccio scelto è quello al confine tra sacro e profano, ironico e appassionato, tipico di una festa paesana. Annunciati da un improbabile banditore, i Santi irromperanno sulla scena sul loro carrozzone agghindato di luminarie, accompagnati dal suono di una fanfara. Consapevoli dell’importanza del marketing e della comunicazione in una società in continua evoluzione, verranno a promuoversi, a promuovere il loro ricordo, a raccontarci le loro
storie, la loro versione dei fatti. Con ironia e trasporto si sveleranno agli spettatori chiedendo in cambio solo la luce flebile ed eterna di una candela, perchè il ricordo possa continuare a brillare. La Festa d’Ognissanti è uno spettacolo itinerante ed interattivo. Dopo l’irruzione di tutti i personaggi in una scena corale, ogni Santo raggiungerà la sua postazione, il suo “luogo deputato e saranno gli spettatori a scegliere di volta in volta a quale Santo “votarsi”, quale storia ascoltare, stabilendo il proprio percorso. Lo spettacolo “La Festa d’Ognissanti” ha vinto nel 2017 il premio come progetto speciale del bando “I Teatri del Sacro” debuttando lo scorso 4 giugno ad Ascoli Piceno nel giorno di apertura dell’omonimo festival.
Al seguente link un video con alcune immagini dello spettacolo, nella cornice del Chiostro Maggiore di San Francesco ad Ascoli Piceno e un’intervista al regista Marco Grossi https://www.youtube.com/watch?v=GQH4uK1UqJU
I SANTI Il progetto prevede una formula aperta in cui modificare o incrementare il numero di Santi che, di volta in volta, saranno chiamati ad essere protagonisti dello spettacolo. Attualmente il lavoro prevede la presenza di 5 Santi, ognuno dei quali ha un intervento, sotto forma di monologo della durata di circa 12 minuti, collocato in un preciso luogo deputato, opportunamente scenografato. I Santi attualmente presenti nello spettacolo sono: – San Nicola – Santa Lucia – San Simeone lo stilita – San Giuseppe da Copertino – Santa Marta a questi sarà affiancato un imbonitore a cui è affidata la scena di apertura dello spettacolo e che farà da coordinatore durante l’evento. Si potrà, eventualmente, discutere l’inserimento nello spettacolo di Santi specifici, magari tenendo conto delle figure più note di un determinato luogo, come ad es. Santi protettori o Patroni.
MALALINGUA Associazione Culturale Malalingua nasce a Roma, dove ha gestito il teatro del villino Corsini presso la Casa dei Teatri dal 2013 al 2015. A partire dal 2011 l’attività dell’ associazione si sdoppia con l’apertura di una sede pugliese a Molfetta. A Molfetta Malalingua svolge attività in ambito teatrale soprattutto sotto forma di produzione e distribuzione di spettacoli, tra cui, oltre al più recente “L’Uomo, la Bestia e la Virtù”, la coproduzione con il Teatro Litta di Milano “Knives in Hens” dello scozzese David Harrower, “In nome del popolo italiano” coprodotto con Teatroscalo e Skenè, i monologhi “Ostinata passione” e “Edipostanco” e l’adattamento dal romanzo di Fred Uhlman “Amico Ritrovato”, oltre a diverse produzioni di Teatro per ragazzi. L’associazione è attiva anche nell’organizzazione delle due stagioni dalla rassegna teatrale “Storie da me - Autori in scena” e le quattro stagioni della rassegna “Altrove” presso la città di Molfetta. Nel 2015, sempre a Molfetta, ha curato l’organizzazione della prima edizione del festival di teatro civile “Il teatro è civile...o non è”. Nell’ambito della formazione teatrale, l’associazione ha attivato presso la sua sede diversi corsi per fasce d’età, oltre alle collaborazioni con i licei, utilizzando il teatro per affrontare tematiche sociali particolarmente delicate come il bullismo e il cyberbullismo. Nel marzo 2017 Malalingua ha aperto a Molfetta la sua nuova sede “Pro Loco Babilonia”: un nuovo spazio teatrale e un contenitore culturale a favore del territorio, delle eccellenze e degli artisti, uno spazio per riunirsi, confrontarsi e incontrarsi.
Puoi anche leggere