PENSIONI, ECCO COME PROSEGUIRA' IL CONFRONTO CON IL GOVERNO. UNA NOTA DI MAURIZIO LANDINI - CGIL Pistoia

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PENSIONI, ECCO COME PROSEGUIRA' IL CONFRONTO CON IL GOVERNO. UNA NOTA DI MAURIZIO LANDINI - CGIL Pistoia
n° 2
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                                                                                                      2020

PENSIONI, ECCO COME PROSEGUIRA’ IL CONFRONTO CON IL GOVERNO.
UNA NOTA DI MAURIZIO LANDINI

28/01/2020- Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha voluto raccontare direttamente l’incontro con il governo
sulle pensioni con una sintetica nota. All’incontro con il Governo del 27/01/2020, oltre alla Ministra del Lavoro Nunzia
Catalfo, erano presenti i sottosegretari del Mef Laura Castelli, Antonio Misiani e Pierpaolo Baretta, e l’Inps il Presidente
Pasquale Tridico.
“In apertura dell’incontro abbiamo valutato positivamente che il tema della previdenza sia entrato a far parte
dell’agenda del Governo e che su di esso si è avviato un confronto che ha l’obiettivo di una riforma strutturale del
sistema”. I sindacati, dice Landini, hanno ribadito al Governo le questioni contenute nella Piattaforma sindacale di Cgil,
Cisl, Uil. Si affronteranno quindi tutte le richieste a partire “dalla pensione di garanzia per i giovani, la flessibilità in
uscita, i lavori gravosi e usuranti, il riconoscimento del lavoro di cura e delle donne, i precoci, il rilancio delle
adesioni ai fondi di previdenza negoziale e la piena rivalutazione delle pensioni, anche attraverso la
quattordicesima e la leva fiscale, la legge sulla non autosufficienza”.

“Abbiamo inoltre sollecitato l’attivazione delle due Commissioni tecniche previste nella legge di Bilancio, su lavori gravosi
e separazione previdenza/assistenza. Per quanto concerne gli aspetti finanziari, abbiamo chiesto al Governo che tutti i
risparmi che verranno realizzati sui capitoli previdenziali, ad iniziare da quota 100, dovranno essere utilizzati per sostenere
nuove misure previdenziali.

È stata ribadita l’esigenza che le misure relative alla riforma previdenziale dovranno essere individuate in tempi utili per
rientrare nella prossima Legge di Bilancio e che entro il prossimo mese di marzo dovrà comunque esserci un momento di
verifica politica propedeutica alla definizione del Documento di Economia e Finanza. Il Governo ha dichiarato di
condividere questa ipotesi di percorso.

Abbiamo inoltre chiesto un intervento immediato, utilizzando la legge di conversione del decreto Milleproroghe, per il
riconoscimento contributivo pieno per i lavoratori in part time verticale ciclico, la problematica che riguarda il Fondo
esattoriale Inps e la soluzione definitiva per gli esodati.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

La ministra Catalfo, si è impegnata ad istituire rapidamente le due Commissioni sui lavori gravosi e sulla separazione
assistenza-previdenza e ad avviare immediatamente il confronto sull’insieme delle problematiche da noi evidenziate,
partendo dalla convocazione di 4 tavoli specifici:
- il 3 febbraio: pensione di garanzia per i giovani e il lavoro povero e discontinuo;
- il 7 febbraio: rivalutazione delle pensioni in essere;
- ili 10 febbraio: flessibilità in uscita; 19 febbraio previdenza complementare.

Un quinto tavolo verrà costituito tra i Ministeri del Lavoro, dell’Economia e della Salute e le Organizzazioni Sindacali per
affrontare il tema della legge quadro sulla non autosufficienza. La Ministra ha anche confermato l’intenzione di voler
nominare una Commissione di esperti a supporto del Governo per le questioni che man mano verranno affrontate. La
Ministra inoltre si è impegnata a trovare una soluzione, se possibile all’interno del Milleproroghe, per quanto riguarda il
problema del part time verticale ciclico, mentre sul Fondo esattoriale ha escluso la possibilità di utilizzare questo veicolo ma
si è impegnata comunque a risolvere il problema utilizzando il primo provvedimento normativo utile.

Per quanto concerne gli esodati, verrà convocato nei prossimi giorni un tavolo tecnico Ministero, Inps e le organizzazioni
Sindacali per verificare le platee che potrebbero essere ancora interessate al problema. Una prima valutazione
sull’insieme delle questioni relative al confronto con il Governo, compreso quindi il tavolo previdenziale, verrà fatta nella
prossima riunione del Comitato Direttivo convocata per il 3 e 4 febbraio.

“In tale ambito – conclude Landini - valuteremo anche le iniziative, possibilmente unitarie, che sarà utile mettere in campo
per sostenere il confronto e garantire il coinvolgimento delle delegate e dei delegati, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle
pensionate e dei pensionati.”
PENSIONI, ECCO COME PROSEGUIRA' IL CONFRONTO CON IL GOVERNO. UNA NOTA DI MAURIZIO LANDINI - CGIL Pistoia
FISCO. CGIL: FINALMENTE MENO TASSE PER I LAVORATORI, FRUTTO DELLA MOBILITAZIONE.
“ORA AVANTI PER RIFORMA FISCALE COMPLESSIVA”
20/01/2020 - “Finalmente meno tasse per i lavoratori dipendenti. Un primo e importante risultato della lotta e della
mobilitazione del sindacato. Ora andremo avanti per una riforma fiscale complessiva”. Così la Cgil nazionale commenta
l’esito dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra Governo e organizzazioni sindacali sui temi fiscali. “A partire da luglio -
spiega la Confederazione - 16 milioni di lavoratori avranno un beneficio economico in busta paga attraverso il taglio
dell’Irpef. Per quattro milioni e mezzo sarà la prima volta grazie ad una nuova detrazione. Si tratta di un aumento dello
stipendio netto che coinvolgerà tutti i lavoratori con un reddito annuo inferiore a 40.000 euro. Le lavoratrici e i lavoratori che
in questi anni sono stati maggiormente penalizzati dal peso della tassazione vedranno finalmente un miglioramento delle
loro condizioni”.
Per la Cgil “la strada è quella giusta, ma occorre proseguire lungo la direzione tracciata continuando a ridurre la
tassazione sui lavoratori. La riduzione dell'Irpef va estesa ai pensionati (come noto a parità di reddito hanno una
tassazione più alta) ed è necessario intervenire sulle tante ingiustizie fiscali, a partire dall’evasione. Occorre poi rivedere il
sistema delle detrazioni, incrementare il sostegno ai lavoratori con figli, e defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali”.
 “Quello di oggi è un passo significativo frutto del percorso intrapreso unitariamente dai sindacati con i lavoratori, non ci
fermeremo finché - conclude la Cgil - non otterremo un sistema più equo e progressivo”.
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L’irpef sui redditi
                                Le differenze tra reddito da lavoro dipendente e pensione

 Reddito annuo lordo                                                                     IRPEF
                                    Lavoro dipendente                Pensione            Differenza        Colonna 4
                                                                                                           + 80 euro mensili per redditi da 8.174
            8.150                             zero                       zero                  0           a 24.600 da lav. Dipendente
            10.000                             510                        587                 77                 80x12           Differenza tot.
            15.000                            1.886                      2.153                267                 960                 1.227
            20.000                            3.461                      3.664                203                 960                 1.163
            24.600                            4.911                      5.056                145                 960                 1.105
            30.000                            6.814                      6.908                94
            35.000                            8.895                      8.971                76
            40.000                           10.976                     11.033                57
            50.000                           15.138                     15.157                19
            55.000                           17.220                     17.220                 0

 Con il Decreto fiscale di recente pubblicazione le differenze della colonna 4 si incrementeranno e si estenderanno
 fino a redditi di 40.000 euro.

Le pensioni di nonni e genitori rendono sostenibile il precariato di figli e nipoti
( articolo pubblicato sul Manifesto del 16/1/20220 a cura di Roberto Ciccarelli)

Istat. Le pensioni sono il primo reddito per 7,4 milioni di famiglie italiane. Da ricordare quando scatterà la prossima
geremiade contro l’«apartheid» dei precari. Non sono i «vecchi» ad avercela con i «giovani». Sono entrambi sfruttati in una
guerra che mantiene tutti in povertà. Non è una guerra tra generazioni. È il saccheggio di tutte le generazioni operato dal
capitalismo oggi. Il Welfare più arretrato, disfunzionale e ingiusto d’Europa si regge grazie ai pensionati.
La crisi sociale acutissima prodotta dal precariato strutturale di massa nell’ultimo trentennio è sostenibile solo grazie
all’integrazione al reddito garantita dai genitori e dai nonni che mettono a disposizione l’assegno mensile e le varie forme di
rendita accumulate nel corso di una vita di lavoro di una o più generazioni per sostenere figli e nipoti che vivono
nell’economia dei «lavoretti».

Nel rapporto sulle condizioni di vita dei pensionati pubblicato ieri dall’Istat emerge un aspetto drammatico. Per quasi 7
milioni e 400 mila famiglie, circa una su tre, le pensioni rappresentano il primo reddito. La crisi del reddito e del salario, la
vera questione politica oggi, è arrivata a questo punto: davanti alla casualità assoluta dei guadagni delle generazioni nate
dopo il 1970, quelle precedenti suppliscono in maniera quasi totale alla vita di una popolazione composta da poveri e da
lavoratori poveri, giovani e meno giovani. Questo dato rivela che la solidarietà familiare ha sostituito il patto
intergenerazionale sulla quale è fondata la previdenza.
La famiglia è stata trasformata in una rete di ultima istanza. È una supplenza alla mancanza di un Welfare universale che
tutela il diritto di esistenza, un principio che dovrebbe essere fondativo di uno stato costituzionale di diritto. Non lo è in
nessun modo. Al contrario, si dà ormai per scontato l’esistenza di tale disponibilità finanziaria per evitare di riconoscere il
diritto al lavoro, al reddito, alla casa, a una vita dignitosa nel e soprattutto fuori da un lavoro sempre più miserabile.
Il rapporto Istat fornisce un’altra informazione che permette di comprendere l’insostenibilità e l’ingiustizia di questo sistema.

Non solo l’anziano permette al più giovane di sostenersi, ma un pensionato su tre è anche povero. Il 36,3%, riceve ogni
mese meno di mille euro lordi, il 12,2% non supera i 500. Un pensionato su quattro percepisce un reddito lordo sopra i 2
mila euro. Tra i pensionati esiste una disuguaglianza di reddito molto significativa che si riflette sul territorio: il
Nord assorbe metà della spesa. Le più penalizzate sono le donne, le più precarie nel lavoro, nella famiglia e anche quando
arrivano all’età della pensione.

Tutte le famiglie che dipendono dai redditi poveri dei pensionati sono, a loro volta, a rischio povertà: il 15,9% ha calcolato
l’Istat. Inoltre, i redditi precari, sommati alle pensioni povere, permettono anche agli anziani di sopravvivere. Il cumulo di
pensioni e redditi da attività lavorativa abbassa il rischio di povertà al 5,7% rispetto al 17,9% di quelle costituite da soli
pensionati.
Un altro dato è significativo. Si dice che la «silver economy», l’«economia d’argento» che sfrutta il potere di acquisto dei
pensionati in termini di consumi, sia il futuro. Con l’allungamento dell’età pensionabile, e il cumulo del reddito da pensione e
da lavoro, i pensionati che possono permetterselo lavoreranno per sostenere figli e nipoti. Uno scenario da ricordare
quando scatterà la prossima geremiade contro l’«apartheid» dei precari. Non sono i «vecchi» ad avercela con i «giovani».
Sono entrambi sfruttati in una guerra che mantiene tutti in povertà. Non è una guerra tra generazioni. È il saccheggio di tutte
le generazioni operato dal capitalismo in regime neoliberale.
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Siamo di nuovo a denunciare un caso di mala sanità.
                   Quello che potete leggere è il messaggio che una nostra volontaria ci ha inviato pochi giorni fa:

 Ciao Andrea, mi trovo in una situazione di mala sanità. Come sai e non sto a rispiegartelo il problema di mia figlia.
 Problema ora legato alla riabilitazione per deglutizione con la logopedista. A Pisa non hanno più logopedista e per ora
 non hanno notizie quando in quanto la regione toscana ha tagliato i fondi. Ci siamo rivolti a Pistoia il 20 gennaio la
 dott.ssa ………. ha autorizzato la riabilitazione ma, mi dicono che la dirigente del servizio ha fatto varie richieste di un
 ambulatorio per iniziare ma che dal reparto otorino non ha mai avuto risposte. Mia figlia attualmente ha sempre tracheo
 e peg e finché non inizia non gliela tolgono. Chiaramente mangia con siringa creando non pochi disagi fisici e
 psicologici. La logopedista è oberata di lavoro ma aspetta anche lei il via alla stanza. Mi dici te che devo fare io non so
 più a chi appellarmi. E' dal 23 dicembre che si aspetta......tra Pisa e Pistoia. Ti segnalo questo perché mi sembra giusto
 che lo sappia.                                                               Grazie Mirna

 Mirna è' una delle nostre volontarie più brave e disponibili, che mai si lascia andare a lamentele eccessive e ad
 esagerazioni. Sua figlia ha 37 anni. Ci domandiamo spesso che dovremmo fare come SPI CGIL. Da anni denunciamo i
 ritardi, la cattiva organizzazione, la mancanza di personale e di risorse. Non neghiamo, non lo abbiamo mai fatto, che il
 sistema sanitario pubblico in Toscana è ancora oggi uno dei migliori del nostro Paese, ha anche eccellenze non
 indifferenti, senza dimenticare la professionalità e l'impegno dei dipendenti che molte volte, anche con sacrificio, fanno
 fronte a questa non facile situazione.

 Ma ormai da troppo tempo i problemi aumentano e i disagi per i pazienti e familiari si aggravano. Chi renderà a questa
 nostra iscritta, a sua figlia i giorni, i mesi di tensioni, di ritardi nella terapia, di solitudine? Di fronte a queste situazioni
 monta la rabbia, la delusione e l'amarezza. Se non bastasse, tanto per dirne un'altra, un nostro iscritto sta aspettando
 dall'11 dicembre una risposta istologica. Devo dire che non si vive molto tranquillamente in questa lunga attesa.

 A noi spetta il compito di accendere i riflettori sul "bicchiere mezzo vuoto" della sanità pubblica. Qui ci sono i drammi, le
 solitudini, la disperazione che molti nostri concittadini sono costretti a subire. Non smetteremo mai di ricordarlo.

                                                                                                Andrea Brachi (Segr. generale SPI CGIL Pistoia)

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 Signori e signore Liliana Segre.
                                          Tutti in piedi al Parlamento europeo per una standing ovation da brividi per questa
                                          grande italiana, per questa straordinaria donna europea che in Italia è costretta a girare
                                          sotto scorta all'alba dei 90 anni.
                                          Mentre qui da noi sovranisti e leghisti restano seduti e zitti, in Europa si tolgono il cappello e
                                          si spellano le mani, in lacrime, di fronte a questo monumento vivente alla Memoria.
                                          Questo applauso infinito è la risposta più bella, potente, definitiva ai miserabili fascisti che,
                                          invece di tacere e chiedere scusa in ginocchio, hanno pure il coraggio di attaccarla.

                                          https://www.huffingtonpost.it/entry/la-standing-ovation-per-liliana-segre-al-parlamento-ue-volate-sopra-
                                          i-fili-
                                          spinati_it_5e31b056c5b690f10576cf14?ncid=other_facebook_eucluwzme5k&utm_campaign=share_f
                                          acebook&fbclid=IwAR0gPeEMVgMe3vhheGmq_Ac0K6nvgOO5ZmlHqfbsvu3Etc0w4A8tnC97TKk

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ALLARME INTOLLERANZA E VIOLENZA.
30/01/2020 - Grande preoccupazione della Cgil per il ripetersi di episodi razzisti e antisemiti. “Gli insulti e le minacce contro
la senatrice Liliana Segre, il direttore di Repubblica Carlo Verdelli e il giornalista Paolo Berizzi postati su Twitter, che si sono
aggiunti ad altri vergognosi episodi di matrice razzista e antisemita verificatisi negli ultimi giorni e in occasione della giornata
della memoria, destano grandissima preoccupazione”.

Così la Cgil in una nota.“Ci troviamo di fronte a fatti gravissimi - sottolinea il sindacato di corso d’Italia - che segnalano il
riemergere di sentimenti inaccettabili di antisemitismo e razzismo. La società, le Istituzioni e la politica devono rispondere
con fermezza per sconfiggere la cultura dell’odio, rafforzare la coesione sociale e contrastare questa pericolosa deriva”.
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Notizie Previdenziali

Dichiarazione ISEE precompilata di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 9 agosto 2019

In materia di ISEE l’articolo 10, comma 1 del D.lgs n. 147 del 2017 prevede un’importante novità rispetto alla normativa
previgente in quanto, al fine di agevolare l’utente nell’inserimento dei dati utili al calcolo dell’ISEE, introduce la Dichiarazione
Sostitutiva Unica precompilata che è caratterizzata dalla coesistenza di dati autodichiarati da parte del cittadino con altri dati
forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS (c.d. dati precompilati). La DSU precompilata è resa disponibile al cittadino
mediante i servizi telematici dell’INPS, ai quali lo stesso può accedere direttamente o, conferendo apposita delega, tramite i
CAF. Il decreto ministeriale ha previsto, a decorrere dal mese di gennaio 2020, un periodo di sperimentazione nel quale la
DSU precompilata è resa accessibile soltanto ai nuclei familiari che presentino una DSU all’INPS in modalità web sul
portale dell’Istituto. Resta fermo che è comunque sempre possibile, a scelta del dichiarante, presentare la DSU nella
modalità già in uso non precompilata (art. 10 del D.P.C.M. n. 159 del 2013) ovvero nella nuova modalità precompilata.
Messaggio INPS n° 96 del 13/01/2020

Agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati
Rilascio nuova funzionalità per il subentro nella domanda del genitore deceduto
Con riferimento alla procedura per le agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati, di cui all’articolo 1,
comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è stata rilasciata una nuova funzionalità, denominata “Subentro per
decesso”, che, in caso di decesso del genitore richiedente, consente il subentro, da parte dell’altro genitore, nella
domanda originariamente presentata. La nuova funzionalità è attiva per le istanze presentate a partire dal 1° gennaio 2019
che si trovino in un qualsiasi stato, purché diverso da “bozza”, “protocollata annullata” e “chiusa”.
L’operazione può essere effettuata dal genitore che intende effettuare la sostituzione, accedendo al servizio on-line
dell’applicativo tramite PIN INPS dispositivo, SPID o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), selezionando, all’interno della
sezione “Variazioni domanda”, l’apposita voce “Subentro per decesso” ed inserendo il codice fiscale del genitore
deceduto. Tale intervento consente il subentro per tutte le domande facenti capo al richiedente deceduto, in relazione alle
quali sarà possibile utilizzare tutte le funzionalità collegate alle istanze originarie, compresa quella di allegazione.
Messaggio INPS n° 101 del 14/01/2020

Reddito di Inclusione e assegno sociale - Rivalutazione importi
Con il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 27 novembre 2019 n. 278, sono stati rivalutati gli importi dei
trattamenti previdenziali e assistenziali, determinando anche effetti sul Reddito di Inclusione (ReI) e sulla Carta
acquisti ordinaria. L’INPS informa, che il beneficio economico del ReI è soggetto a un tetto massimo di erogazione
commisurato all’ammontare annuo dell’assegno sociale (di cui alla legge 8 agosto 1995, n. 335), maggiorato del 10%.
Il decreto ministeriale ha rivalutato l’importo dell’assegno sociale per il 2020 ad un valore annuo di 6.575,56 euro, che
costituisce il valore massimo dell’ammontare del Reddito di Inclusione.
I valori aggiornati per la Carta acquisti so i seguenti:
     - Il valore dell’ISEE deve essere inferiore a 6.966,54 euro;
     - Il valore dei redditi e dei trattamenti dei pensionati deve essere di importo inferiore a 6.966,54, se il titolare è di età
          compresa tra i 65 anni e 69 anni o a 9.288,72 se il richiedente/titolare ha un età non inferiore a 70 anni.
I titolari di Carta acquisti ordinaria e del REI dovranno presentare una nuova DSU visto che il precedente ISEE
presentato è scaduto il 31/12/2019
Messaggio INPS n° 161 del 17/01/2020

                             Osservatorio INPS su Reddito e Pensione di Cittadinanza

I dati dell’Osservatorio INPS sul Reddito di Cittadinanza sono stati aggiornati al 7 gennaio 2020.
Le domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza pervenute all’INPS sono 1.641.969, di cui 1.097.684 (67%) sono state
accolte, 87.649 (5%) sono in lavorazione e 456.636 (28%) sono state respinte o cancellate.

Da aprile 2019 ad oggi, relativamente agli 1.097.684 nuclei le cui domande sono state accolte, 56.222 nuclei sono decaduti
dal diritto. I nuclei restanti (1.041.462) sono costituiti per 915.600 da percettori di Reddito di Cittadinanza, con 2.370.938 di
persone coinvolte, e per 125.862 da percettori di Pensione di Cittadinanza, con 142.987 persone coinvolte. Le regioni del
Sud e delle Isole, con 910.884 (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con
462.945 nuclei (28%), e da quelle del Centro con 268.140 nuclei (16%).

È possibile consultare i dati relativi ai nuclei beneficiari del Reddito e della Pensione di Cittadinanza, alle persone coinvolte
e all’importo medio del beneficio, attraverso l’osservatorio statistico navigabile. I dati, ottenuti attraverso la selezione
personalizzata, sono esportabili in formato excel.
Notizie fiscali dalla legge di Bilancio 2020
             Riportiamo alcune norme che hanno ricadute dirette o indirette sui redditi di lavoratori e pensionati
Detrazioni spese - La legge di bilancio 2020 ha previsto a partire da gennaio, l’impossibilità di detrarre tutte le
spese previste dall’art.15 del Testo Unico se effettuate in contante. Per recuperare le spese detraibili sul Mod. 730 (a
partire dalla dichiarazione del 2021 per i redditi 2020) dal 1 gennaio 2020 non si può più utilizzare il contante, infatti è
necessario il pagamento mediante carte di credito, bancomat, bonifico bancario, bonifico postale, assegni.
Il testo della norma prevede due eccezioni alla regola della tracciabilità e cioè il pagamento in contanti rimane
possibile solo per l’ acquisto di medicinali e di dispositivi medici, e per le prestazioni le prestazioni sanitarie rese
da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN. ( ad esempio i medicinali in Farmacia con il contante,
mentre la fattura del dentista privato solo con strumenti tracciabili). La legge di bilancio ha inoltre limitato la possibilità di
detrarre le spese per i soggetti che percepiscono redditi superiori a 120.000 euro.
(comma 7) Riduzione carico fiscale sul lavoro dipendente - Sul versante fiscale la manovra interviene per la riduzione del
carico fiscale sui lavoratori dipendenti sul cosiddetto “cuneo fiscale” con un impegno di 3 miliardi di euro per il 2020 e 5
miliardi a partire dal 2021.

(commi 738-783) Abolizione della Tasi e rimodulazione dell’imu - E’ di fatto abrogata la IUC (imposta unica comunale)
composta da tre tributi: IMU – TASI – TARI. E’ cancellata la Tasi mentre l’IMU viene rimodulata, per quanto concerne la
tassa sui rifiuti TARI rimane vigente, ma è comunque stata prevista già prima della approvazione della Legge di bilancio
2020 una sostanziale modifica nei criteri di calcolo e di applicazione. L'aliquota di base della nuova Imu è fissata allo 0,86%
e può essere aumentata al massimo di due punti fino a giungere all’ 1,06 %. I comuni hanno tempo per le delibere istitutive
del nuovo tributo fino alla fine di giugno 2020. Le amministrazioni comunali possono decidere comunque come modulare
l’Imu prevedendo anche di esentare i contribuenti in base a specifici criteri individuati nel regolamento di applicazione.
L’abitazione principale è esente dall’Imu, eccetto che per le abitazioni di lusso, cat.A/1-A/8-A9. I comuni possono deliberare
per le persone ricoverate in modo permanente in residenze sanitarie e istituti (RSA o altre strutture di ricovero) di
considerare l’abitazione di proprietà (che sarebbe considerata come seconda abitazione) come abitazione principale purché
non risulti locata. Per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’aliquota base è fissata allo 0,1%, il comune può comunque
stabilire riduzioni e anche l’azzeramento del prelievo.

(comma 6) Cedolare secca ridotta - E’ resa permanente l’aliquota agevolata del 10% per i contratti di locazione abitativa a
canone concordato. Questa aliquota è applicata solo nei comuni ad alta densità abitativa: Bari, Bologna, Catania, Firenze,
Genova, Milano, Napoli, Palermo Roma, Torino, Venezia. Per le altre tipologie rimane vigente l’aliquota del 21%.

(commi 355 – 356) Canone Rai - elevata la soglia di esenzione per gli ultrasettantacinquenni - E’ innalzata a 8.000
euro la soglia di reddito per avere diritto all’esenzione del Canone Rai da parte delle persone anziane con età pari o
superiore a 75 anni. Nella valutazione reddituale non si tiene conto della presenza nell’abitazione di colf, assistenti familiari,
collaboratori domestici.

(comma 361) Detrazione delle spese veterinarie - E’ innalzata la detrazione Irpef per le spese veterinarie sostenute per la
cura degli animali domestici. La detrazione del 19% spetta per la parte di spesa che eccede i 129,11 euro.

comma 175) Eco bonus - Prorogate per l’anno 2020 le detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di
efficienza energetica (c.d. ecobonus), di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

                                   Novità dal collegato alla legge di Bilancio 2020

Art.18 – modifiche per l’utilizzo del contante - Dal 1° luglio 2020 entra in vigore la nuova soglia massima nell’utilizzo dei
pagamenti e trasferimenti con il contante. Il limite attuale è di 2.999,99 euro, viene ridotto a 1.999,99 euro.

 Art 34 - compartecipazione comunale al gettito accertato - E’ prorogato al 2021 il regime di favore che attribuisce il 100
per 100 del gettito derivante dalle segnalazione qualificate inviate all’Agenzia delle Entrate dai comuni che partecipano al
contrasto all’evasione fiscale con i “patti antievasione”.

Art. 38 ter – Versamento della Tassa automobilistica regionale solo elettronicamente - Dal 1° gennaio 2020 il
versamento della Tassa automobilistica regionale può essere effettuato solo attraverso modalità elettronica utilizzando il
sistema “pagoPA”. Oltre agli sportelli bancari e delle Poste si può pagare anche presso i supermercati, tabaccai, bar che
hanno aderito al sistema. Inoltre anche attraverso i mezzi elettronici e di comunicazione (PC, Iphone, tablet, ecc.) con carta
di credito, prepagata, o Paypal.

Art. 53_bis agevolazioni per veicoli elettrici e ibridi per persone invalide - E’ estesa l’IVA ridotta al 4% per l’acquisto di
auto e moto elettriche e ibride per persone con disabilità.
Interventi in materia sociale e sanitaria

(commi da 59 a 61) Fondo per edifici destinati ad asili nido, scuole dell’infanzia - Pari a 100 milioni di euro per
ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e di 200 milioni di euro annui per il periodo 2024-2034. Priorità per le aree
svantaggiate e periferie urbane.

(commi da 81 a 84) – edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico: incremento di 2 miliardi del fondo (ex articolo
20 Legge 67/1988). Il Fondo passa così da 28 a 30 miliardi. Si tratta di fondo pluriennale, ora utilizzabile fino all’anno 2032.
L’incremento di 2 miliardi è così distribuito:

(comma 330) – fondo per la disabilità e la non autosufficienza - viene istituito un ulteriore Fondo, con una dotazione di
29 milioni di euro nel 2020, 200 milioni di euro nel 2021 e 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Il nuovo Fondo
serve per finanziare, con interventi normativi, il riordino e la sistematizzazione delle politiche a sostegno della disabilità.

(comma 331) – Fondo per le non autosufficienze (ex legge 296/2006) - E’ incrementato di 50 milioni di euro per il 2020
(passa così a 620 milioni)

(comma 332) Fondo per il diritto al lavoro dei disabili - è incrementato nel 2020 di 5 milioni di euro.

(comma 334) Esenzione ticket - Per farmaci e prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e di altre prestazioni
specialistiche, i minorenni privi di un sostegno familiare, dal 1° gennaio 2020

(comma 342) Congedo paternità - Prorogato al 2020 il congedo obbligatorio di paternità, elevandone la durata a sette
giorni.

(commi da 339 a 345) – disposizioni varie a favore della famiglia -            Istituito il “Fondo assegno universale e servizi alla
famiglia”: 1.044 milioni di euro per il 2021 e a 1.244 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo servono
all’attuazione di interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia nonché al riordino e alla sistematizzazione
delle politiche di sostegno alle famiglie con figli. La norma indica che, dal 2021, nel Fondo verranno trasferite le risorse
dedicate all’erogazione dell’assegno di natalità (c.d. bonus bebè) e del Bonus asilo nido.
Per quanto riguarda il Bonus bebè, il beneficio è rinnovato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2020 al 31
dicembre 2020 e, con riferimento a tali soggetti, è riconosciuto soltanto per la durata di un anno. Il Bonus diviene una
prestazione ad accesso universale (attualmente spetta a condizione che il nucleo familiare sia in possesso di un ISEE
minorenni non superiore a 25.000 euro) modulata su tre fasce ISEE, più precisamente: assegno annuale di 1.920 euro
per le famiglie con ISEE minorenni non superiore a 7.000 euro; assegno annuale di 1.440 euro per le famiglie con
ISEE minorenni superiore alla soglia di 7.000 euro e non superiore a 40.000 euro; assegno annuale di 960 euro per le
famiglie con un ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.
Come già previsto, in caso di figlio successivo al primo, nato o adottato nel corso del 2020, l’importo dell’assegno è
aumentato del 20 per cento. Anche il Bonus asilo nido viene rimodulato su soglie ISEE differenziate; l’attuale beneficio
di 1.500 euro, a decorrere dal 2020, è incrementato di 1.500 euro per i nuclei familiari con un valore ISEE minorenni fino
a 25.000 euro e di 1.000 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni da 25.001 euro a 40.000 euro.

(commi da 446 a 448) – abolizione quota fissa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie - abolito il
cosiddetto “superticket da 10 euro” per ricetta dal 1 settembre 2020 (era stato previsto dalla legge 296/2006 articolo 1
comma 796 lettere p e p-bis). Per il 2020 sono stanziati 185 milioni di euro e a decorrere dal 2021 sono stanziati 554
milioni. Di conseguenza il livello del finanziamento del Fabbisogno Sanitario Nazionale FSN aumenta: nel 2020 di 185
milioni e nel 2021 di 554 milioni.

(commi 456 e 457) – madri che non possono allattare - contributo fino a 400 euro l’anno per neonato, fino al sesto mese
di vita per le mamme che non possono allattare. Fondo al Ministero della Salute di 2 milioni di euro per il 2020 e di 5 milioni
per il 2021. Un decreto ministeriale stabilirà poi le misure attuative. Nei LEA la fornitura di latte artificiale a carico del SSN
era prevista solo per i bambini nati da madri sieropositive per Hiv.

(comma 490) – il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave - Il Fondo per le persone prive del sostegno
familiare (articolo 3, comma 1, della legge 112/2016 Fondo “Dopo di noi”) è incrementato di 2 milioni di euro per l’anno
2020.

(commi 679 e 680) – detrazione su medicinali e dispositivi medici - La detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19
per cento degli oneri per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché per le detrazioni per prestazioni sanitarie
rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale sono validi anche se i pagamenti
avvengono in contanti.
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