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Presentazione Gentile Cliente, nel ringraziarLa per la preferenza accordataci scegliendo una nostra stufa a pellet, La invitiamo a leggere attenta- mente questo manuale prima di accingersi alla sua installazione. In esso sono contenute tutte le informazioni necessarie per una corretta installazione, messa in funzione, modalità di utilizzo, puli- zia, manutenzione, ecc. Al manuale, inoltre, è allegata la garanzia e due schede relative a: CORRETTA INSTALLAZIONE AVVENUTO COLLAUDO. Tali schede devono essere compilate e firmate dopo l’avvenuta installazione e collaudo, una scheda deve rimanere parte integrante del presente manuale, l’altra deve essere inviata alla Ditta costruttrice, unitamente alla garanzia. Conservare scrupolosamente il presente manuale in luogo idoneo, non mettere da parte questo manuale senza averlo letto, indipenden- temente da precedenti esperienze. Qualche minuto dedicato alla lettura farà risparmiare successivamente tempo e fatica. Attacca qui la targhetta della tua stufa spazio riservato alla targhetta 1/37
INDICE 1 GUIDA AL MANUALE Pag. 3 2 DATI TECNICI Pag. 4-9 2.1 Il "pellet" Pag. 4 2.2 Componenti principali Pag. 4 2.3 Ingombri e caratteristiche tecniche Pag. 5-9 3 DATI DI MARCATURA DELLA STUFA Pag. 10 4 COME UTILIZZARE E CONSERVARE IL MANUALE DI ISTRUZIONE Pag. 11 4.1 A chi è indirizzato il Manuale di Istruzione Pag. 11 4.2 Finalità delle informazioni contenute nel Manuale di Istruzione Pag. 11 4.3 Limiti di utilizzo del Manuale di Istruzione Pag. 11 4.4 Come conservare il Manuale di Istruzione Pag. 11 5 MOVIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE DELLA STUFA Pag. 12-13 5.1 Ricevimento della stufa Pag. 12 5.2 Requisiti del personale Pag. 13 5.3 Movimentazione della stufa Pag. 13 6 USO PREVISTO Pag. 14 6.1 A che cosa serve la stufa Pag. 14 6.2 Destinazione d'uso della stufa Pag. 14 6.3 Operatore Pag. 14 7 DESCRIZIONE TECNICA DELLA STUFA Pag. 15 7.1 Descrizione dei componenti principali Pag. 15 8 SICUREZZE Pag. 16 8.1 Generalità Pag. 16 8.2 Dispositivi di sicurezza Pag. 16 9 INSTALLAZIONE Pag. 17-20 9.1 Posizionamento Pag. 17 9.2 Sonda ambiente Pag. 17 9.3 Presa d'aria esterna e scarico fumi Pag. 18-19 9.4 Comignolo Pag. 20 9.5 Connessione alla rete elettrica Pag. 20 10 ISTRUZIONI PER L'USO Pag. 21-26 10.1 Generalità sul funzionamento della stufa Pag. 21 10.2 Descrizione dei comandi del pannello sinottico Pag. 21 10.3 Descrizione del telecomando Pag. 22 10.4 Prima accensione della stufa Pag. 22 10.5 Fase di accensione Pag. 22 10.6 Fase di funzionamento Pag. 23 10.7 Fase di spegnimento Pag. 23 10.8 Gestione del cronotermostato Pag. 23-25 10.9 Descrizione degli allarmi Pag. 26 11 MANUTENZIONE Pag. 27-29 11.1 Generalità Pag. 27-29 11.2 Sostituzione guarnizioni sportello Pag. 29 12 INCONVENIENTI E RIMEDI Pag. 30-31 13 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO Pag. 32 14 PARTI DI RICAMBIO Pag. 33-36 15 SMANTELLAMENTO Pag. 37 2/37
1 GUIDA AL MANUALE Questo manuale è stato redatto dal costruttore Prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento e costituisce parte integrante del corredo della disconnettere la stufa dalla rete elettrica. stufa a pellet. Le informazioni contenute sono dirette a persona- le non qualificato (inesperto) e personale qualifica- Durante il periodo di garanzia nessun compo- to. nente può essere modificato oppure sostituito con altro non originale, pena l'immediata decadenza del diritto di garanzia. Questo manuale definisce lo scopo per cui la stufa è stata costruita e contiene tutte le informa- zioni necessarie per garantirne una installazione Schemi e disegni sono forniti a scopo esempli- ed un uso sicuro e corretto. ficativo; il costruttore, nel perseguire una politica di costante sviluppo ed aggiornamento del prodotto, può apportare modifiche senza alcun preavviso. Ulteriori informazioni tecniche non riportate nel presente manuale sono parte integrante del fascicolo tecnico costituito dalla CLAM - soc.coop. Il presente manuale deve essere conservato per disponibile presso la sua sede. tutta la vita della stufa; in caso di smarrimento o Consultare attentamente questo manua- distruzione deve essere chiesta una copia al costruttore, indicando gli estremi della stufa (il prez- le prima di procedere all’installazione, al- zo sarà stabilito dal costruttore). l’uso e a qualsiasi intervento sulla stufa. La costante osservanza delle norme in esso con- Qualsiasi proposta del Cliente in merito a tenute garantisce la sicurezza dell’uomo e dell'ap- migliorie da apportarsi alla stufa saranno di lieta parecchio, l’economia di esercizio ed una più accoglienza da parte della CLAM - soc.coop. che lunga durata di funzionamento. ne valuterà la realizzazione. Nella progettazione e nella costruzione della stufa sono stati adottati i criteri e gli accorgimenti adatti a soddisfare i requisiti essenziali di sicurezza Questo documento è di proprietà esclusiva previsti dalla Direttiva Macchine 98/37CEE. della CLAM - soc.coop. e non può essere divulgato totalmente o in parte a terzi senza autorizzazione CLAM - soc.coop. dichiara che la stufa è confor- scritta della CLAM - soc.coop. me alle disposizioni legislative che traspongono le seguenti direttive: - Direttiva 89/336 CEE (Direttiva EMC) e succes- La CLAM - soc.coop. ne riserva i propri diritti a sivi emendamenti - Direttiva 73/23 CEE (Direttiva Bassa Tensione) e rigore di legge. successivi emendamenti - prEN14785:2005 (Apparecchi per il riscaldamen- Tutte le quote presenti in questo manuale sono to domestico alimentati a pellet di legno. Requisiti e metodi di prova) espresse in mm. L'accurata analisi dei rischi fatta dalla CLAM La vernice inizialmente presente sulle pareti in - soc.coop. ha permesso di eliminare la maggior ghisa ed acciaio COR-TEN interne alla camera di parte dei rischi, si raccomanda comunque di combustione, ha unicamente una funzione protettiva attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate delle stesse contro l'ossidazione per il periodo di nel presente documento. stoccaggio in magazzino e di spedizione. Riferitevi sempre al presente manuale prima di Dopo alcune accensioni iniziali, tale vernice tende a compiere qualsiasi operazione. bruciare ed a sfogliarsi e può essere facilmente Conservare con cura il presente manuale e fate in rimossa, se necessario, lasciando così le pareti modo che sia sempre disponibile vicino alla stufa perfettamente pulite e non più soggette ad o in prossimità di essa. ossidazione grazie all'effetto protettivo dei fumi. 3/37
2 DATI TECNICI 2.1 - Il "Pellet" Il pellet è un combustibile ottenuto dalla pressatura di segatura proveniente da legno non trattato, ovvero privo di vernici, collanti e simili. Il pellet può, pertanto, essere definito un combustibile ecologico al 100% in quanto è assolutamente privo di additivi e la sua compattezza è garantita da una sostanza naturale presente nel legno che è detta “legnite”. Dal punto di vista estetico il pellet si presenta sotto forma di piccoli cilindri di lunghezza variabile da 5 a 30 mm e diametro variabile tra 6 e 8 mm. Esistono differenti tipologie di pellet le cui proprietà fisico-chimiche dipendono dalle caratteristiche del legno dal quale è ottenuta la segatura impiegata come biomassa, cioè come materia prima. La tipologia di legno impiegato va ad influire su vari parametri: - potere calorifico (circa 4400 Kcal/Kg) - tasso di umidità (tra 6 e 8 %) - percentuale di ceneri prodotte (tra 0.47 e 0.50% e consistenza delle ceneri variabile). Le differenti caratteristiche dei pellet, in fase di combustione, determinano anche differenti “incrostazioni” del braciere della stufa. A tal proposito si consiglia di utilizzare pellet privi di leganti artificiali e che diano origine al minor residuo incombusto. Come si evince dai dati sopra riportati il pellet presenta un basso tasso di umidità rispetto a quello della legna (tasso di umidità della legna circa 15%) e ciò garantisce al pellet un potere calorifico maggiore rispetto a quanto si verifica nella combustione della legna stessa (potere calorifico della legna circa 3400 Kcal/Kg) oltre a determinare, anche, una minore produzione di fumi. Il pellet è commercializzato, solitamente, in sacchetti da 15 Kg. AVVERTENZE: L’impiego di pellet scadenti o di qualsiasi altro materiale danneggia le funzioni della vostra stufa e può determinare la cessazione della garanzia e l’annessa responsabilità del produttore. 2.2 - Componenti principali LEGENDA: B A A) Pannello sinottico B) Serbatoio pellet C) Sportello D) Maniglia G E) Braciere C F) Cassetto cenere G) Top superiore H) Carter laterali I) Spina elettrica L) Cavo alimentazione M) Tubo uscita fumi N) Tubo ingresso aria O) Telecomando H N D E F M O L I 4/37
2 DATI TECNICI " PARIGI" 2.3 - Ingombri Vista Frontale Vista Laterale Vista Posteriore Caratteristiche tecniche “PARIGI” Valori Potenza Termochimica max. 12 (KW) 10320 K cal/h Potenza Termochimica min. 4 (KW) 3440 K cal/h Rendimento 80 % Temperatura fumi min/max 160 - 250°C Portata fumi min/max 9,40 - 9,95 g/s Tiraggio 10 Pa Capacità serbatoio 22 Kg Tipo di combustibile Pellet ø=6-8mm L=5-30 mm Consumo pellet min/max 0,8 - 2,5 Kg/h Autonomia min/max 9 - 28 h Volume riscaldabile min/max Vista in Pianta (Legge10/91) 110 - 320 m³ Condotto coassiale presa 120 - 80 mm aria/uscita fumi Presa aria indipendente 50 mm Uscita fumi indipendente 80 mm Potenza elettrica all’accensione 400 W Valori rilevati secondo la norma prEN14785:2005 (Apparecchi Potenza elettrica a regime 130 W per il riscaldamento domestico alimentati a pellet di legno. Tensione / Frequenza aliment. 230 V / 50 Hz Requisiti e metodi di prova) dal laboratorio IMQ Primacontrol: rapporto di prova CS-06-004. Dimensioni H=1180, L=590, P=565 mm Peso 215 Kg 5/37
2 DATI TECNICI " VIENNA" 2.3 - Ingombri Vista Frontale Vista Laterale Vista Posteriore Caratteristiche tecniche “VIENNA” Valori Potenza Termochimica max. 12 (KW) 10320 K cal/h Potenza Termochimica min. 4 (KW) 3440 K cal/h Rendimento 80 % Temperatura fumi min/max 160 - 250°C Portata fumi min/max 9,40 - 9,95 g/s Tiraggio 10 Pa Capacità serbatoio 22 Kg Tipo di combustibile Pellet ø=6-8mm L=5-30 mm Consumo pellet min/max 0,8 - 2,5 Kg/h Autonomia min/max 9 - 28 h Volume riscaldabile min/max Vista in Pianta (Legge10/91) 110 - 320 m³ Condotto coassiale presa 120 - 80 mm aria/uscita fumi Presa aria indipendente 50 mm Uscita fumi indipendente 80 mm Potenza elettrica all’accensione 400 W Valori rilevati secondo la norma prEN14785:2005 (Apparecchi Potenza elettrica a regime 130 W per il riscaldamento domestico alimentati a pellet di legno. Tensione / Frequenza aliment. 230 V / 50 Hz Requisiti e metodi di prova) dal laboratorio IMQ Primacontrol: rapporto di prova CS-06-004. Dimensioni H=1180, L=565, P=555 mm Peso 205 Kg 6/37
2 DATI TECNICI " LONDRA" 2.3 - Ingombri Vista Frontale Vista Laterale Vista Posteriore Caratteristiche tecniche “LONDRA” Valori Potenza Termochimica max. 12 (KW) 10320 K cal/h Potenza Termochimica min. 4 (KW) 3440 K cal/h Rendimento 80 % Temperatura fumi min/max 160 - 250°C Portata fumi min/max 9,40 - 9,95 g/s Tiraggio 10 Pa Capacità serbatoio 22 Kg Tipo di combustibile Pellet ø=6-8mm L=5-30 mm Consumo pellet min/max 0,8 - 2,5 Kg/h Autonomia min/max 9 - 28 h Volume riscaldabile min/max Vista in Pianta (Legge10/91) 110 - 320 m³ Condotto coassiale presa 120 - 80 mm aria/uscita fumi Presa aria indipendente 50 mm Uscita fumi indipendente 80 mm Potenza elettrica all’accensione 400 W Valori rilevati secondo la norma prEN14785:2005 (Apparecchi Potenza elettrica a regime 130 W per il riscaldamento domestico alimentati a pellet di legno. Tensione / Frequenza aliment. 230 V / 50 Hz Requisiti e metodi di prova) dal laboratorio IMQ Primacontrol: rapporto di prova CS-06-004. Dimensioni H=1170, L=630, P=570 mm Peso 193 Kg 7/37
2 DATI TECNICI "VENEZIA" 2.3 - Ingombri Vista Frontale Vista Laterale Vista Posteriore Caratteristiche tecniche “VENEZIA” Valori Potenza Termochimica max. 12 (KW) 10320 K cal/h Potenza Termochimica min. 4 (KW) 3440 K cal/h Rendimento 80 % Temperatura fumi min/max 160 - 250°C Portata fumi min/max 9,40 - 9,95 g/s Tiraggio 10 Pa Capacità serbatoio 22 Kg Tipo di combustibile Pellet ø=6-8mm L=5-30 mm Consumo pellet min/max 0,8 - 2,5 Kg/h Autonomia min/max 9 - 28 h Vista in Pianta Volume riscaldabile min/max (Legge10/91) 110 - 320 m³ Condotto coassiale presa 120 - 80 mm aria/uscita fumi Presa aria indipendente 50 mm Uscita fumi indipendente 80 mm Potenza elettrica all’accensione 400 W Valori rilevati secondo la norma prEN14785:2005 (Apparecchi Potenza elettrica a regime 130 W per il riscaldamento domestico alimentati a pellet di legno. Tensione / Frequenza aliment. 230 V / 50 Hz Requisiti e metodi di prova) dal laboratorio IMQ Primacontrol: rapporto di prova CS-06-004. Dimensioni H=1170, L=570, P=565 mm Peso 183 Kg 8/37
2 DATI TECNICI " NEW YORK" 2.3 - Ingombri Vista Frontale Vista Laterale Vista Posteriore Caratteristiche tecniche “NEW YORK” Valori Potenza Termochimica max. 12 (KW) 10320 K cal/h Potenza Termochimica min. 4 (KW) 3440 K cal/h Rendimento 80 % Temperatura fumi min/max 160 - 250°C Portata fumi min/max 9,40 - 9,95 g/s Tiraggio 10 Pa Capacità serbatoio 22 Kg Tipo di combustibile Pellet ø=6-8mm L=5-30 mm Consumo pellet min/max 0,8 - 2,5 Kg/h Autonomia min/max 9 - 28 h Vista in Pianta Volume riscaldabile min/max 110 - 320 m³ (Legge10/91) Condotto coassiale presa 120 - 80 mm aria/uscita fumi Presa aria indipendente 50 mm Uscita fumi indipendente 80 mm Potenza elettrica all’accensione 400 W Valori rilevati secondo la norma prEN14785:2005 (Apparecchi Potenza elettrica a regime 130 W per il riscaldamento domestico alimentati a pellet di legno. Tensione / Frequenza aliment. 230 V / 50 Hz Requisiti e metodi di prova) dal laboratorio IMQ Primacontrol: rapporto di prova CS-06-004. Dimensioni H=1170, L=595, P=555 mm Peso 154 Kg 9/37
3 DATI DI MARCATURA DELLA STUFA Sulla stufa, prima di essere imballata vengono appo- La targhetta numero 2 è presente sia all'interno della ste una serie di targhette che identificano,tramite il vetrofania sia sul retro della stufa come indicato. Al numero di serie e il modello, ogni esemplare prodot- ricevimento della stufa è importante leggere attenta- to. mente i dati riportati sulla targhetta numero 2, Le targhette sono di due tipi apposte come indicato eventuali difformità riscontrate in base all'ordine, nello schema che segue; la numero 1 riporta il dovranno essere trasmesse immediatamente alla numero di serie ed il modello, ed è presente sull'in- CLAM, prima di procedere con qualsiasi operazione volucro esterno dell'imballo. di montaggio. Ad accettazione del prodotto la vetrofania possiede La numero 2 riporta tutte le indicazioni e le caratte- al suo interno una particella (targhetta n°2) che dovrà ristiche tecniche utili sia per l'operatore che per essere rimossa e posizionata nell'apposito spazio a l'installatore. pag.1 del presente manuale. 1 2 Esempi: 2 10/37
4 COME UTILIZZARE E CONSERVARE IL MANUALE DI ISTRUZIONI In questo capitolo verranno date alcune indicazioni su 4.3 - Limiti di utilizzo del M. I. come utilizzare il manuale di istruzioni e sulle sue limitazioni di utilizzo. Si specifica, inoltre, che il M. I. rispecchia la tecnica al momento dell’acquisto della stufa e che il fabbri- 4.1 - A chi è indirizzato il Manuale di Istruzioni. cante ha il diritto di aggiornare M. I. e apparecchiature senza adeguare M. I. e produzione precedenti, salvo Il presente manuale di istruzioni è indirizzato ai casi eccezionali. seguenti soggetti: 4.4 - Come conservare il M. I. • incaricati di trasporto, carico e scarico • operatori Si ricorda all’utente che il manuale deve essere • installatori conservato con cura per assicurargli una durata pari • addetti alla manutenzione a quella della stufa. Allo scopo questi viene fornito di apposita custodia 4.2 - Finalità delle informazioni contenute nel atta a proteggerlo dall’usura del tempo. M. I. Viene inoltre fornita in doppia copia la sezione riguar- Il manuale serve ad indicare l’utilizzo della stufa dante la “movimentazione della stufa" (per permet- previsto dal progetto, le caratteristiche tecniche, tere al trasportatore ed agli addetti allo scarico di fornire istruzioni per lo spostamento, l’installazione, consultare le stesse senza dover consultare il testo la regolazione e l’uso, indirizzare gli interventi di principale). manutenzione e facilitare l’ordinazione dei ricambi. In caso di smarrimento o distruzione del manuale è possibile richiederne una copia i n d i r i z z a n d o n e specifica richiesta al rappresentante di zona o diret- tamente alla ditta costruttrice specificando nella stessa il tipo, la matricola e l’anno di fabbricazione della stufa. 11/37
5 MOVIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE DELLA STUFA In questo capitolo verranno date le istruzioni neces- scatola sarie per compiere correttamente le operazioni di rivestimenti scatola stufa carico - scarico, movimentazione ed installazione della stufa. 5.1 - Ricevimento della stufa. Per proteggere la stufa durante il trasporto e/o lo stoccaggio è stato previsto un imballo, composto da pallet (di appoggio), e scatole in cartone (fig.1). Sull'imballo viene apposta una tabella (fig.2) che ha scatola stufa il compito di dare informazioni dettagliate sul prodot- to. pallet - Pesi: netto - lordo - tara. - Dimensioni: lunghezza - profondità - altezza. - Punti di forza per il sollevamento. scatola - Lista degli accessori che accompagnano la rivestimenti stufa. Si ricorda che l'imballo, essendo realiz- zato in cartone, teme l'azione degli agenti atmosferici (pioggia, neve) per cui è necessario riporre le stufe in luoghi pallet asciutti e al riparo. fig.1 fig. 2 12/37
5 MOVIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE DELLA STUFA 5.2 - Requisiti del personale. DISIMBALLO Si raccomanda di far effettuare le operazioni di Eseguire il disimballo della stufa come indicato in movimentazione della stufa a chi abitualmente utiliz- figura 4. Per aprire lo sportello, estrarre l'apposita za mezzi di sollevamento in pieno rispetto delle maniglia situata all'interno del serbatoio pellet. vigenti normative riguardanti la sicurezza. Imballo PARIGI, 5.3 - Movimentazione della stufa. VIENNA 0 C - - A M I N OPERAZIONI DI SCARICO E T T I T T I 0 - - Lato di apertura E I N M A C 0 TO le ie EN M co - I T T IM an - mo d. C A M I N E ) Ital o (PG 31 ia RI VE ST d. NA Bi o oi ux Cu ea rd St ian 400 rsc /87 mo EN Bo ufe - Ma 075 VI L’orientamento della stufa imballata deve 55 - fax .it 1 lam - 060 ap a Ind .le 400w.c /87 ww et 075 Zontel. t ell lle et ell a pe ap Lato di apertura fe Stu ufe essere mantenuto conforme alle indicazioni m od . Vie n St nn a Vie dra n Lo na Lo ezia fornite dai pittogrammi e dalle scritte presenti n Ve dra n Ne ezia w Yo od . Ne n Ve Yo w rk rk m sull’involucro esterno di imballaggio. Zo na In tel. d.le Ita G) 1 o (P 03 lia 07 - 06 5/ 87 055 an 740 rsci /8 Ma 075 Maniglia Eseguire l’operazione di scarico con mezzo 40 - M 01 ww - arsc w.c fax iano lam075/ (P .it 87 G) 40 Ital 03 ia 1 na 07 Zo tel. .l Ind 5/8 ww 5- x 05 - fa .it 06 01 lam e - 740 w.c di sollevamento idoneo (fig.3), con portata adeguata al peso della stufa imballata e sollevandola successivamente come indica- to in figura 3.1 Chi manovra i mezzi di sollevamento dovrà stare ad Squadretta adeguata distanza dalla parte sollevata e garantire bloccaggio l'assenza di persone o cose esposte ad una eventua- le caduta della stufa. I movimenti devono essere lenti C A 0 - - M e continui per evitare strappi alle funi catene ecc. La I N E T T I I T T E I N M A C 0 stufa è dotata di appositi pallet per il sollevamento St ufe ap - - ell t lle come mostrato in figura 3. 0- - e t St ufe a pe a ts m od nn pe lle . Vie Vie dra a n Lo n a n Lo ezia I T ufe T TO n E St rk E SO Ve dra n N EN I S CIT NA Ve Yo Danni alla stufa causati da una errata M O A R RA G C TIM a T RU LOITE n Ne ezia w ic N A m . A a P L IAL C ES IA eraAcc mic VIO G TRA . Ne RIV . EZ p cat. era cc. icaAN N c A m . w Yo od M od VE To L + p t. To La ce A ra cc SO rk m + p t. LU To La B OS c. R movimentazione non sono coperti da + K c . R e A Acc lia YO rnic e Zo lia Ita . W Co orn ic na G) od NE Ita 1 G) 03In (P 31 M C (P te no 8740 l. .le d no 00 ia 07 - 06 cia 74 sc 5/ ar x 07 5/ 87 055 ars 5/8 -M 5 - falam .it 40 - M - M x 07 05 01 w.c 01 55 - fa .it GARANZIA. - 06 40 w ww - arsc 60 m le 87 w w.c fax iano - 0 001 la .le 74 ww.c d. 5/ In 07 lam075/ (P na tel. .it 87 G) d In 5/8 w Zo 40 Ital na 07 03 ia 1 Zo tel. Imballo LONDRA, Sollevamento con fig. 3 VENEZIA, NEW YORK carrello elevatore fig. 4 C A M I N 0 - - Tutti i materiali dell'imballo sono riciclabili RIVESTIMENTO E T T I I T Stufe a pellet da smaltire in accordo alle disposizioni T E I N M A C 0 - - Mod. Stu fe ap legislative locali, abbiate cura di distrug- +Lat. Acc. ANTRACITE Top ceramica GIALLO et +Lat. Acc. VIOLA ell VENEZIA Top ceramica PRUGNA +Lat. Acc. ANTRACITE ell Top ceramica ROSSO et ap ufe St m od . Vie nn a Vie dra gere i componenti in "plastica" per evitare NEW YORK Cornice Acc. ROSSO n Cornice Acc. BLU n Lo na Lo ezia che costituiscano fonte di pericolo (soffo- n Ve dra n rk n Ve Yo Ne ezia w w od . Ne Yo m Zona Ind.le - 06055 - Marsciano (PG) Italia tel. 075/874001 - fax 075/8740031 rk camento) per i giochi dei bambini. www.clam.it CAMINET TI Zo alia na ) It In tel. d.le (PG 31 07 - 06 n o 00 5/ 05 cia 74 87 5 ars 5/8 - M x 07 40 - M 01 ww - arsc 55 - fa .it w.c fax iano 60 m lam075/ (P - 0 001 la .it 87 G) .le 74 w.c 40 Ital Ind 5/8 ww 03 ia 1 na l. 07 Zo te CONTROLLO DELLA MERCE Al ricevimento della stufa controllate che non abbia subito danneggiamenti durante il trasporto. fig.3.1 In tal caso: A) Contattate il rappresentante di zona B) Fate un rapporto scritto C) Spedite una copia del rapporto a : - Costruttore o rappresentante di zona 13/37
6 USO PREVISTO In questo capitolo verranno date alcune informazioni, • Può avere un funzionamento automatico median di carattere generale, sulle finalità della stufa a pellet, te termostato sonda che rileva la temperatura descrivendone le principali funzioni e limitazioni d’uso. ambiente. • Può essere allestita con una vasta gamma di rivestimenti sia in acciaio verniciato sia in ce 6.1 - A che cosa serve la stufa. ramica entrambi con diverse tonalità di colore tali da permettere un abbinamento ottimale La stufa a pellet è un apparecchio da riscaldamento con l’arredo esistente nell’ambiente di installa in acciaio e ghisa adatto per essere installato in zione. ambienti interni di abitazioni singole e condominiali. • Può utilizzare una canna fumaria di sezione 6.2 - Destinazione d'uso della stufa. molto ridotta (solitamente Ø80 mm) e di lun ghezza contenuta (min. 1,5 m). La stufa a pellet è destinata per essere impiegata • Permette un notevole recupero di calore avendo in ambienti ad uso civile. un rendimento molto elevato. • Ha un’alimentazione del combustibile automati 6.3 - Operatore. ca. • Ha un serbatoio pellet molto capiente. Non occorrono particolari cognizioni tecniche per • Ha un’autonomia max a funzionamento continuo utilizzare la stufa. É sufficiente un' attenta lettura di circa 28 h. del presente manuale, ricordando però, che l'espe- • É caratterizzata da una regolarità di combustione rienza e la conoscenza del prodotto da trattare e di potenza termica ceduta durante il funziona costituiscono un fattore molto importante. mento. 14/37
7 DESCRIZIONE TECNICA DELLA STUFA In questo capitolo verrà data una descrizione tecnica ottenere una combustione ideale in base all’instal- della stufa e del funzionamento; verranno forniti tutti lazione ed al tipo di pellet utilizzato variando i gli elementi considerati utili all'operatore ed agli ad- parametri impostati tramite il pannello sinottico 14. detti alla manutenzione per meglio comprendere il La centralina è alloggiata all’interno della stufa e corretto funzionamento della stessa per una più gestisce anche tutti i componenti ed i sensori veloce individuazione di eventuali guasti o disfunzioni. interessati alle varie fasi a garanzia di un funziona- mento corretto e sicuro. Nella parte superiore della stufa è installato il 7.1 - Descrizione dei componenti principali (fig.5). pannello sinottico che consente la gestione, la programmazione e la visualizzazione di tutte le fasi di funzionamento. Il pannello sinottico è interfacciato La stufa a pellet è un apparecchio termico che ha con un telecomando in dotazione per permettere come caratteristica fondamentale quella di avere una anche una regolazione a distanza. combustione completamente automatica. Tutte le parti strutturali della stufa a pellet sono Il combustibile viene prelevato dalla tramoggia di verniciate con una vernice siliconica resistente alle carico 1 posta nella parte posteriore della stufa e alte temperature e cotta in forno. tramite la coclea 3, azionata da un motoriduttore 2, viene inviato nel braciere di combustione 4. Il pellet a questo punto viene acceso dall’aria surriscaldata prodotta da una resistenza elettrica 5 posta dietro il braciere, la quale viene richiamata dal ventilatore di estrazione dei fumi. Le pareti della camera di combustione 6 sono com- 14 pletamente realizzate in ghisa così come il braciere, che è dotato di fori opportunamente dimensionati dai quali affluisce l’aria primaria per la combustione che proviene dalla presa posteriore (Ø50 mm). Le ceneri 13 vengono raccolte in un cassetto 7 che avvolge intera- mente il braciere in modo da far confluire tutti i residui 12 in questo raccoglitore facilmente estraibile. La camera di combustione, frontalmente è chiusa da 1 uno sportello 8 con apertura ad anta, dotato di 9 maniglia asportabile, sul quale è alloggiato un vetro ceramico resistente a circa 800 °C e delle guarnizioni in fibra di vetro che garantiscono la tenuta sia tra vetro e sportello che tra quest’ultimo e la struttura metalli- 6 ca. Sulla parte superiore ed inferiore dell’antina sono stati realizzati dei fori per garantire l’ingresso di aria 8 3 lavaggio al fine di mantenere pulito il vetro durante la combustione. I fumi caldi 9 prodotti escono dalla parte alta della 4 2 camera di combustione e passano attraverso un’intercapedine (scambiatore di calore) formata dal- 5 la ghisa e dalla struttura in acciaio COR-TEN, scen- 7 dendo fino alla parte bassa della stufa richiamati dall’estrattore fumi 10 che li spingerà attraverso un tubo Ø80 mm fino al condotto fumario. In controcorrente ai fumi su un’intercapedine parallela alla precedente sale verso l’alto, spinta da un ventilatore centrifugo 11, 10 11 l’aria di convezione 12 che si riscalda e poi esce in ambiente dalla griglia frontale 13. La quantità di pellet, l’estrazione fumi e parallelamen- te l’alimentazione dell’aria comburente possono es- sere regolate tramite la centralina elettronica al fine di fig. 5 15/37
8 SICUREZZE 8.1 - Generalità. Maniglia asportabile: Per aiutare l’utente, è bene rispettare le seguenti Evita l'apertura indesiderata dello sportello durante direttive: la fase di funzionamento. •Lasciare operare, per manutenzione e regolazione, Pannello sinottico: solamente personale autorizzato ed istruito. Tramite il pannello sinottico è possibile tenere •Su lavori di manutenzione, assistenza, preparazio- sempre sotto controllo, lo stato di funzionamento ne, rispettare le indicazioni riportate nel capitolo della stufa. Al verificarsi di una interruzione, sul Manutenzione. pannello viene visualizzato il simbolo di allarme "AL" specifico. •Tutti i cambiamenti o ricostruzioni alla stufa che potrebbero pregiudicarne la sicurezza, così come Sonda temperatura fumi: modifiche al controllo (CENTRALINA DI COMANDO), devono essere eseguite previa autorizzazione scritta Rileva la temperatura dei fumi. É in base a questo del costruttore. valore che avviene la gestione completa della stufa. Per costruzione, la stufa è atta a funzionare, ad Pressostato: essere regolata e a subire manutenzione senza che tali operazioni, se effettuate nelle condizioni previste Quando non si ha un sufficiente tiraggio (estrattore dal costruttore, espongano a rischi le persone. fumi malfunzionante o canna fumaria ostruita), que- sto dispositivo interrompe automaticamente l'ali- mentazione del pellet. La stufa si andrà progressi- Ad ogni modo, la CLAM non ha previsto che la vamente spegnendo e raffreddando. manutenzione della stufa sia affidata ad operatori non qualificati. Termostato serbatoio pellet: Quando la temperatura delle pareti del serbatoio del 8.2 - Dispositivi di sicurezza. pellet diventa troppo elevata, questo dispositivo interrompe automaticamente l'alimentazione del La progettazione di sistemi di sicurezza è stato il pellet. La stufa si andrà progressivamente spegnen- fattore che ha caratterizzato e nobilitato il prodotto do e raffreddando. CLAM. Rifiniture: L'utilizzo di elementi pregiati ha permesso di sfruttare al massimo il sistema andando ad abbassare i costi Lo sudio attento di profili e di cornici ha permesso di di gestione senza esporre l'uomo e l'ambiente a installare perfettamente le stufe a pellet in qualsiasi situazioni pericolose. ambiente abitativo, garantendo sicurezza ed economicità del sistema. E' per i motivi sopra citati che CLAM ha introdotto nelle proprie stufe svariati sistemi di sicurezza: Sportello ad anta: Il vetro-ceramico utilizzato nello sportello ad anta può garantire una resistenza al calore fino ad 800°C. L'antina dotata di guarnizioni (intercambiabili) in fi- bra di vetro è montata su un sistema che garantisce una chiusura ermetica della camera di combustione. 16/37
9 INSTALLAZIONE In questo capitolo verranno date tutte le informazioni • Davanti alla stufa non possono essere collocati tecniche per poter eseguire operazioni di installazio- materiali infiammabili ad una distanza inferiore a ne nel rispetto delle normative vigenti. 1000 mm; • Se la stufa è posizionata sopra un pavimento infiammabile deve essere interposta una lastra L’installazione, l’allaccio e la verifi- di materiale idoneo (ad es. una lastra di acciaio ca del buon funzionamento della avente uno spessore minimo di 4 mm) che STUFA, devono essere eseguite da sporga almeno 300 mm sul fronte e 200 mm sui personale qualificato nel pieno ri- lati ; spetto delle normative vigenti e del- • Mensole ed oggetti al disopra della stufa dovran- le istruzioni di montaggio allegate. no essere collocati ad una distanza minima di La CLAM, nel caso di installazione 500 mm; difforme da quella consigliata, decli- • Non posizionare la stufa in prossimità di tendaggi. na ogni responsabilità per danni cau- • Posizionare la stufa in modo da rendere acces sati a cose e/o persone. sibile la spina elettrica. 9.1 - Posizionamento (fig.6-7). Appoggiare la stufa a pavimento in posizione vantag- giosa per il collegamento della presa d’aria e, soprattutto, della canna fumaria. La stufa deve essere posizionata nel rispetto delle seguenti condizioni di sicurezza: • Distanza minima sui lati e sul retro di 200 mm da materiali non infiammabili (pareti in muratura); • Distanza minima sui lati e sul retro di 400 mm da materiali infiammabili (rivestimenti in legno,stoffa, ecc); fig.7 9.2 - Sonda ambiente. La stufa è dotata di una sonda che rileva la temperatura dell'ambiente in cui viene collocata.Il cavo che collega la sonda alla stufa fuoriesce da un foro praticato sul montante posteriore ed è lungo 5 metri,ciò permette di estenderlo dove meglio si desidera (fig.8). Sonda fig.6 ambiente fig.8 17/37
9 INSTALLAZIONE 9.3 - Prese d'aria esterna e scarico fumi. fig.10 Al fine di ottenere un corretto funzionamento ed una uniforme distribuzione della temperatura all’interno dell’ambiente di installazione occorre posizionare la stufa in un luogo dove possa affluire l’aria necessaria per la combustione e la ventilazione del locale. L’afflusso d’aria deve avvenire per via diretta attraverso aperture permanenti praticate sulle pareti del locale che danno verso l’esterno e che hanno le seguenti caratteristiche: 1. Essere realizzate in modo tale che non possano essere ostruite né dall’interno né dall’esterno; 2. Essere protette con griglia, rete metallica o idonea protezione, purché non riduca la se- zione minima. L’afflusso dell’aria può essere ottenuto anche da locali adiacenti a quello di installazione purché siano dotati di presa d’aria esterna e non siano adibiti a camera da letto e bagno oppure, dove non esista pericolo di incendio, come rimesse, garage, magaz- zini di materiali combustibili, ecc... La stufa è predisposta per due modalità di ingresso aria comburente: 1. Tramite tubo ø50 mm, in questo caso occor- • Ingresso "Aria combustione" mediante re rimuovere, prima del collegamento, il tap- Tubo coassiale Ø120 po in dotazione (fig.9); 2. Tramite tubo coassiale Ø120 mm, in questo caso occorre rimuovere, prima del collega- mento, la flangia in dotazione (fig.9). Flangia Ø120 • Ingresso "Aria combustione" mediante Presa d'aria Ø120 su parete Tappo Ø50 fig.9 Lo scarico dei prodotti derivanti dalla combustione può avvenire in 3 modi diversi: 1. Mediante condotto fumario esterno, il quale deve avere dimensioni interne minime di diametro Ø80, e utilizzando solo tubi coibentati (doppia parete) in acciaio inox • Ingresso "Aria combustione" mediante Condotto aria Ø50 fissato a muro (fig.10); 18/37
9 INSTALLAZIONE 2. Mediante canna fumaria, la quale deve avere di altezza e tratti orizzontali minimi, comunque dimensioni interne non superiori a aventi una lunghezza non superiore ai 3000 mm con 200x200mm; in caso contrario o in caso di una pendenza verso l'alto non inferiore al 3% (fig.12). cattive condizioni della stessa (ad es. Inoltre sono ammesse al massimo quattro curve a fessurazioni, scarso isolamento, ecc..) è 90°. consigliato inserire all'interno della canna un Sia nel caso di condotto fumario esterno, che di tubo di acciaio inox di adeguato diametro canna fumaria, occorre prevedere alla base una che si sviluppi per tutta la sua lunghezza fino ispezione per i controlli periodici e la pulizia che deve al comignolo (fig.11); essere fatta annualmente. Nel caso in cui il tubo di uscita fumi passi attraverso un materiale infiammabile rivestirlo con un isolante (Classe A1) di spessore idoneo. fig.11 fig.12 3. Mediante raccordo a canna fumaria o a Il collegamento tra i raccordi e la canna fumaria o il condotto fumario il quale, per un buon funzio- condotto fumario esterno, devono essere a tenuta. namento, deve avere subito a valle della stufa I collegamenti da noi consigliati garantiscono l'eva- un tratto verticale di almeno 1500 mm cuazione dei fumi di combustione anche in caso di mancanza momentanea di corrente elettrica. 19/37
9 INSTALLAZIONE 9.4 - Comignolo 9.5 - Connesione alla rete elettrica L'installazione corretta del comignolo permette di 9.5.1 - Informazioni generali ottimizzare il funzionamento della stufa. Le stufe a pellet devono essere collegate alla rete elettrica mediante il cavo di alimentazione in dota- La figura 13 mostra il comignolo antivento, questo zione avente una spina elettrica terminale da inserire deve essere composto da un numero di elementi tali in una presa di corrente (fig14). che la somma della loro sezione, in uscita, sia sempre doppia rispetto a quella della canna fumaria. fig.14 Il comignolo deve essere posizionato in modo che superi il colmo del tetto di circa 500 mm, in modo che sia in pieno vento come mostrato in figura. 1) Non posizionare il cavo di alimentazione in una zona di transito. 2) Non manipolare la spina con mani umide o bagnate. 3) La presa di corrente deve essere dotata di scarico a terra a norma. 4) Non utilizzare riduzioni o multiple per il collegamento della spina. 9.5.2 - Installazione interruttore bipolare Nel caso di collegamento alla rete elettrica tramite una scatola di derivazione dell'impianto, è necessa- rio inserire un interruttore bipolare o un magnetotermico "da frutto" entrambi da 16A (non in dotazione) figura15. L'interruttore bipolare permette di togliere tensione in sicurezza alla centralina durante le fasi di manutenzione. L'installazione di questo dispositivo deve essere eseguito esclusivamente da personale qualificato fig.13 "qualifica di elettricista". Morsetto Scatola di derivazione N.B. Oltre a quanto indicato nel Fase / Neutro presente capitolo, tenere in consi- Interruttore derazione le norme: bipolare •UNI 10683 - Generatori di calore a legna. Requisiti di installazione. •UNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di di- stribuzione. Progettazione, instal- Cavo di lazione e manutenzione. Terra Fase / Neutro Rete Placca fig.15 20/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO 10.1 - Generalità sul funzionamento della stufa. Sono dotate di un'alta camera di combustione chiusa sulla parte frontale, da uno sportello con apertura ad In questo capitolo verranno date le istruzioni relative anta dotato di maniglia asportabile,sul quale è allog- al corretto uso della stufa. giato un vetro-ceramico resistente a oltre 800°C. Le stufe sono funzionanti esclusivamente a pellet e Durante il funzionamento, per un progettate per la produzione di aria calda atta al ottimale controllo della combustione e riscaldamento di un ambiente. per garantire una totale sicurezza, lo sportello deve rimanere obbligatoria- mente chiuso. 10.2 - Descrizione dei comandi del pannello sinottico. Tasto A : Aumento della potenza di riscaldamento. Tasto B : Diminuzione della potenza di riscaldamento. Tasto C : Accensione / Spegnimento ed Uscita dalla programmazione. Tasto D : Modifica set temperatura e funzioni di programmazione. Tasto E : Aumento della temperatura impostata, visualizzazione della temperatura dei fumi e funzioni di programmazione. Tasto F : Diminuzione della temperatura impostata, visualizzazione dell' orario e funzioni di programmazione. Display superiore : Temperatura rilevata dalla sonda ambiente. Display inferiore : Stato di funzionamento della stufa. Il pannello sinottico è dotato di Led luminosi che indicano: Raggiungimento della Ricezione dati dal temperatura impostata telecomando Fase attiva della coclea Programmazione oraria attiva Livello di potenza calorica 21/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO 10.3 - Descrizione del telecomando. Questi effetti scompariranno del tutto oltrepassato un breve periodo di utilizzo. Prima di avviare la stufa É possibile gestire la stufa anche mediante teleco- caricare il serbatoio pellet. Nel caso di prima accen- mando (fig.16): sione assoluta, la coclea di alimentazione è com- pletamente vuota, al fine di riempirla , si consiglia di Tasto A : Aumento della potenza di riscaldamento. accendere la stufa e di spegnerla quando comincia- Tasto B : Diminuzione della potenza di riscaldamento. no a scendere i primi pellet nel bracere. Procedere Tasto E : Aumento della temperatura impostata. subito dopo con una nuova accensione. Tasto F : Diminuzione della temperatura impostata. 10.5 - Fase di accensione. VISTA VISTA ANTERIORE POSTERIORE Per avviare la stufa, premere il tasto C sul pannello sinottico oppure i tasti E-A sul telecomando; dopo qualche istante la centralina pone la stufa in uno Sostituzione delle batterie stato di taratura, visualizzando la scritta “FAn cAnd”, durante il quale si comincia a scaldare la candeletta Per sostituire le bat- di accensione e si attiva l’estrattore fumi. terie è necessario ri- muovere il coperchio posteriore del telecomando. Le batterie che ali- mentano questo te- lecomando devono essere smaltite in modo corretto o, se possibile, A seguito di questa fase compare la scritta “LoAd riciclate. Per il tipo di batteria Uood” in cui la coclea comincia a caricare i pellet nel fare riferimento all'etichetta braciere. posta sulla batteria. Per infor- mazioni sui metodi di smaltimento corretti, rivolgersi al locale centro di riciclaggio rifiuti. Dopo qualche minuto si ha l’accensione del combu- BATTERIA stibile e successivamente una fase di stabilizzazione della fiamma durante la quale il display riporterà la In caso di demolizione scritta “FirE on”. della stufa provvedere prima allo smaltimento delle batterie. fig.16 Premendo contemporaneamente il tasto E ed il tasto A, è possibile accendere e spegnere la stufa. A questo punto si avvia anche il ventilatore dell’aria 10.4 - Prima accensione della stufa. calda di convezione. Terminata questa fase (della durata di circa 6 minuti) la centralina si pone in Come qualsiasi apparecchio da riscaldamento la pri- modalità di lavoro ed il display riporta la scritta “on”. ma accensione deve essere fatta progressivamente e in modo lento, al fine di evitare shock e dilatazioni termiche troppo elevate della ghisa e delle parti in acciaio. Le prime accensioni possono dar luogo ad eventuali odori derivanti da residui di lavorazione e/o dalle evaporazioni causate dal riscaldamento. 22/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO 10.6 - Fase di funzionamento. 10.7 - Fase di spegnimento. Durante questa fase tramite i tasti A e B si può Lo spegnimento della stufa avviene premendo il6tastoMesi regolare la potenza calorica da 1 a 5 (indicata dai 5 C sul pannello sinottico oppure i tasti E-A sul teleco- led), sempre che il valore della temperatura ambiente mando; sul display compare la scritta “oFF” e viene sia inferiore a quello precedentemente impostato sul interrotto il flusso di pellet ed aumentata la velocità pannello sinottico. dell’estrattore fumi. In caso contrario la potenza viene portata al minimo A seguito del raffreddamento, viene spento il ventila- e il display riporta la scritta “Eco”. tore dell’aria calda e dopo circa 10 minuti viene spento anche l’estrattore dei fumi. N.B. Anche a stufa fredda, lo spegnimento avviene sempre almeno dopo circa 10 minuti. N.B. Non disconnettere la stufa dalla rete elettri- ca per spegnerla. Lasciare ultimare il ciclo di spegnimento. Il funzionamento prolungato dell’estrattore fumi e del ventilatore dell’aria Per modificare il set di temperatura impostato calda è normale. sul pannello è sufficiente premere, a stufa spenta o a regime, una volta il tasto D e regolare con i tasti E 10.8 - Gestione del cronotermostato. e F la temperatura visualizzata sul display superiore. La stufa a pellet è dotata di un cronotermostato che consente all’utente di programmare 4 accensioni e 4 spegnimenti giornalieri in modo automatico. Ciò permette alla stufa di accendersi anche quando non si è in casa. Premendo il tasto D due volte si accede alla fase di regolazione dei parametri del cronotermostato. Tenendo premuto il tasto E il display inferiore riporta Il display superiore visualizzerà il parametro corrente il valore della temperatura dei fumi, mentre tenendo (ad es. “ut 01” sta ad indicare il parametro utente n.1) premuto il tasto F riporta l’orario. in corso di regolazione. Il display inferiore visualizzerà Durante il normale funzionamento può comparire sul il valore corrente del parametro (ad es. “dAy1”). Il display del pannello sinottico la scritta "StoP FirE" valore viene modificato tramite i tasti E ed F, mentre per circa 30"; durante tale fase viene portata al la conferma ed il prosieguo, avvengono mediante il massimo la velocità dell'estrattore fumi in modo da tasto D. evitare delle occlusioni ai fori del braciere. 23/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO PARAMETRI UTENTE : ut 10: modifica dei giorni in cui vogliamo che le nostre seconde accensioni siano attive o non ut 01: modifica del giorno della settimana. dAy1.….day7 attive. oppure oFF ad indicare il disinserimento della pro- ut 11: modifica orario di avvio della terza accensio- grammazione. ne (con step di 10 min). ut 02: modifica dell’ora corrente. ut 12: modifica orario di spegnimento della terza ut 03: modifica dei minuti correnti. accensione (con step di 10 min). ut 04: chiave di accesso per tecnico specializzato. ut 13: modifica dei giorni in cui vogliamo che le ut 05: modifica orario di avvio della prima accensione nostre terze accensioni siano attive o non attive. (con step di 10 min). ut 14: modifica orario di avvio della quarta accensio- ut 06: modifica orario di spegnimento della prima ne (con step di 10 min). accensione (con step di 10 min). ut 15: modifica orario di spegnimento della quarta ut 07: modifica dei giorni in cui vogliamo che le nostre accensione (con step di 10 min). prime accensioni siano attive o non attive. ut 16: modifica dei giorni in cui vogliamo che le ut 08: modifica orario di avvio della seconda accensio- nostre quarte accensioni siano attive o non attive. ne (con step di 10 min). ut 09: modifica orario di spegnimento della seconda N.B. In qualunque momento è possibile uscire dalla accensione (con step di 10 min). programmazione premendo il tasto C. Tabella riepilogativa del funzionamento del cronotermostato N.B. Per entrare nel menu occorre premere 2 volte il tasto D. Display Display Funzione Note superiore inferiore Tasti E ed F per regolazione; ut 01 oFF Attivazione del cronotermostato ed tasto D per conferma e passag- dAy1…dAy7 impostazione del giorno corrente gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 02 00: Impostazione ora corrente tasto D per conferma e passag- gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 03 :00 Impostazione minuti correnti tasto D per conferma e passag- gio al parametro successivo Tasto D per passaggio al ut 04 00 Accesso parametri tecnici parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; Regolazione orario di avvio 1° accen- ut 05 7:00 tasto D per conferma e passag- sione (step 10 minuti) gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; Regolazione orario di spegnimento ut 06 12:00 tasto D per conferma e passag- 1° accensione (step 10 minuti) gio al parametro successivo 24/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO Display Display Funzione Note superiore inferiore Tasti E ed F per regolazione; ut 07 on 1...on 7 Scelta dei giorni della settimana in cui tasto D per conferma e passag- oFF1...oFF7 si vuole rendere attiva la 1° accensione gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 08 Regolazione orario di avvio 2° accensione 14:00 tasto D per conferma e passag- (step 10 minuti) gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 09 Regolazione orario di spegnimento 2° 20:00 tasto D per conferma e passag- accensione (step 10 minuti) gio al parametro successivo on 1...on 7 Tasti E ed F per regolazione; ut 10 Scelta dei giorni della settimana in cui si oFF1...oFF7 tasto D per conferma e passag- vuole rendere attiva la 2° accensione gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 11 Regolazione orario di avvio 3° accensione 7:00 tasto D per conferma e passag- (step 10 minuti) gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 12 Regolazione orario di spegnimento 3° 12:00 tasto D per conferma e passag- accensione (step 10 minuti) gio al parametro successivo on 1...on 7 Tasti E ed F per regolazione; ut 13 Scelta dei giorni della settimana in cui si oFF1...oFF7 tasto D per conferma e passag- vuole rendere attiva la 3° accensione gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 14 Regolazione orario di avvio 4° accensione 14:00 tasto D per conferma e passag- (step 10 minuti) gio al parametro successivo Tasti E ed F per regolazione; ut 15 Regolazione orario di spegnimento 4° 20:00 tasto D per conferma e passag- accensione (step 10 minuti) gio al parametro successivo on 1...on 7 Tasti E ed F per regolazione; ut 16 Scelta dei giorni della settimana in cui si oFF1...oFF7 tasto D per conferma e passag- vuole rendere attiva la 4° accensione gio al parametro successivo 25/37
10 ISTRUZIONI PER L'USO 10.9 - Descrizione degli allarmi. In caso di mancanza di energia elettrica si possono verificare due diversi comportamenti: La stufa a pellet è dotata anche di un pressostato ed 1) se l’energia elettrica viene a mancare solo per un termostato di sicurezza. alcuni secondi la stufa continua a funzionare Funzione del pressostato : quando non si ha come se nulla fosse accaduto dopo aver fatto sufficiente tiraggio (estrattore fumi malfunzionante o un breve ciclo di pulizia dello scarico fumi canna fumaria ostruita) questo dispositivo interrom- (estrattore fumi alla massima velocità) segna pe l’alimentazione del pellet. Questa anomalia non lato sul display dalla scritta “AL” “cooL FirE”; viene segnalata dal pannello sinottico, ma la stufa si andrà progressivamente spegnendo e raffreddando; quando la temperatura dei fumi sarà scesa al di sotto di 60 °C il display del pannello sinottico riporterà la scritta “AL” “no FirE”. 2) se l’energia elettrica viene a mancare per un tempo prolungato al suo ritorno viene fatto un breve ciclo di pulizia dello scarico fumi (estrattore fumi alla massima velocità) segna lato sul display dalla scritta “AL” “cooL Funzione del termostato di sicurezza : quando la FirE” temperatura delle pareti del serbatoio del pellet diventa troppo elevata questo dispositivo interrompe l’alimentazione del pellet. Anche questa anomalia non viene segnalata dal pannello sinottico, ma la stufa si andrà progressivamente spegnendo e raffred- dando; quando la temperatura dei fumi sarà scesa al di sotto di 60 °C il display del pannello sinottico e successivamente va in blocco segna riporterà la scritta “AL” “no FirE”. lando sul pannello la scritta “AL” “bLAc out”. Tabella riepilogativa degli allarmi "AL" "no FirE" : segnalazione che compare sul display del pannello sinottico quando non si verifica l’avvio della combustione ed uno spegnimento anomalo della stufa. "AL" "cooL FirE" : segnalazione che compare sul display del pannello sinottico per 10" subito dopo un' interruzione dell' alimentazione elettrica. "AL" "Sond FuMi" : segnalazione che compare sul display del pannello sinottico quando si verifica una temperatura troppo elevata dei fumi o un problema alla sonda dei fumi. "AL" "bLAc out" : segnalazione che compare sul display del pannello sinottico dopo un'interruzione dell' alimentazione elettrica. N.B. Per sbloccare gli allarmi è sufficiente tener premuto per 1-2 secondi il tasto di accensione/spegnimento i n modo da riportare la stufa allo stato di "oFF". 26/37
11 MANUTENZIONE In questo capitolo verranno date tutte le informazioni tecniche per poter eseguire operazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione nel rispetto delle normative vigenti. Prima di iniziare qualsiasi operazione di manutenzione, l'operatore dovrà accer- tarsi che la stufa sia fredda e che sia disconnessa dalla rete elettrica. fig.18 11.1 - Generalità. Le operazioni di manutenzione dipendono da diversi Le operazioni da effettuare una volta ogni 2-3 fattori, quali la frequenza di utilizzazione, le prestazioni giorni sono: richieste e la tipologia di pellet impiegato. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto CLAM consiglia di adot- •La pulizia del cassetto raccoglicenere: è possibile tare sempre del pellet di buona qualità in modo da estrarre completamente il cassetto in modo da garantire sempre un funzionamento corretto della stufa svuotarlo comodamente (fig.19). e limitare la sua manutenzione. Le operazioni da effettuare quotidianamente sono: •La pulizia del braciere: avendo cura di eliminare eventuali incrostazioni che possono andare ad ostruire i fori; l'operazione può essere facilitata utilizzando la spazzola fornita in dotazione (fig.17). Durante l'estrazione del braciere dalla propria sede fare attenzione a non urtare il riscaldatore a cartuccia. Spazzola fig.19 •La pulizia del vetro: si consiglia di utilizzare un pennello o, se molto sporco, strofinare con un panno che non lasci peli, utilizzando prodotti sgrassanti (tipo quelli della pulizia di forni e fornelli) purché non contengano sostanze abrasive che fig.17 possano graffiarlo. Il vetro può essere pulito anche strofinandolo con un •La pulizia dello scambiatore: alzando ed abbassando panno umido e della cenere (fig.20). i due raschiatori per 3-4 volte operando sui pomelli di Durante questa fase è opportuno verificare che i fori manovra, che si trovano in prossimità della bocca del dell'aria lavaggio vetro, praticati sui montanti supe- serbatoio del pellet (fig.18). riore ed inferiore, non siano ostruiti (fig.20). 27/37
11 MANUTENZIONE Le operazioni da effettuare ogni 6 mesi sono: •La pulizia del serbatoio del pellet: a tramoggia vuota, utilizzando un aspirapolvere eliminare la polvere che si accumulata sul fondo (fig.23); Fori aria lavaggio vetro fig.20 L’operazione da effettuare settimanalmente è: fig.23 •La pulizia del vano sotto il braciere: Utilizzando un aspirapolvere eliminare tutte le particelle accumulate avendo particolare cura della presa dell’aria •La pulizia del vano ispezione del girofumi comburente e del tubo di contenimento della (Questa operazione deve essere eseguita solamen- candeletta di accensione (fig.21). te da personale qualificato) Rimuovere manualmente la griglia inferiore e svitare il coperchio del vano con l'apposita chiave (fig.24) andando ad ispezionare e pulire, mediante un aspirapolvere, come indicato in figura 25. fig.21 fig.24 •L'aggiunta di acqua nell'umidificatore: Utilizzando l'apposito flacone con beccuccio, aggiungere acqua nel recipiente, posto sotto al top, tramite i fori praticati su quest'ultimo (fig.22). fig.22 fig.25 28/37
11 MANUTENZIONE •La pulizia delle prese d’aria e del tubo di estrazione 11.2 - Sostituzione guarnizione sportello. fumi (fig.26); Per garantire una chiusura ottimale della camera di combustione è stata introdotta una guarnizione in fibra di vetro che, in caso di danneggiamento (tagli o rotture), dovrà essere immediatamente rimossa e sostituita. Per fare ciò procedere come segue: •Aprire lo sportello. •Sfilare la guarnizione dalla propria sede, aiutandosi Tubo estrazione con una spatola se necessario (fig.28). fumi Presa d'aria fig.26 •La pulizia dell’impianto di scarico fumi: in particolare in prossimità di raccordi a T e tratti orizzontali(fig.27). Guarnizione in fibra di vetro Ø15 L=1900 mm fig.28 •Pulire accuratamente l'interno della sede da tracce di collante e di guarnizione. •Fissare la nuova guarnizione bloccandola con del fig.27 silicone resistente alle alte temperature. Ogni giorno Pulizia Pulizia braciere scambiatore Ogni 2-3 giorni Pulizia cassetto Pulizia Tabella riepilogativa raccoglicenere vetro degli interventi Pulizia vano sotto Aggiunta acqua Ogni settimana il braciere umidificatore Ogni 6 Mesi Pulizia serbatoio Pulizia Pulizia tubo Pulizia vano Pulizia pellet prese d'aria estrazione fumi girofumi scarico fumi 29/37
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