Papier peint e propaganda politica: l'esempio di villa Gradenigo a Carbonera con le imprese dell'Armée d'Italie

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Papier peint e propaganda politica:
l’esempio di villa Gradenigo a Carbonera
con le imprese dell’Armée d’Italie

Giovanni Felle

Nell’ottica di promuovere imprese artigia-        Réveillon, il cui laboratorio parigino, dove
nali applicate alla decorazione degli interni,    lavoravano centinaia di operai, ebbe, dal
quello che comunemente si definisce papier        1783, il privilegio di “manifacture royale”.
peint (letteralmente, carta dipinta) viene ad     Già da questo dato – una cinquantina i la-
acquisire alla metà del Settecento un risal-      boratori attivi a Parigi e in provincia alla
to particolare. Carta dipinta: tale procedi-      vigilia della Rivoluzione francese – si può
mento tecnico verrà sempre più a imporsi          comprendere di quale portata sia stata la
nel gusto del pubblico anche per i costi più      produzione di papiers peints alla fine del
contenuti rispetto all’affresco, grazie anche     Settecento. Ma altre ditte si contendevano
alla possibilità di iterare le composizioni a     il campo in tale ambito: citiamo quella fon-
livello già ‘industriale’, di pari passo con i    data da Joseph Dufour (1757-1827) operoso
progressi nel campo della stampa, come si         con propria manifattura (Dufour Frères et
rileva anche nell’Encyclopédie1.                  C.ie) a Mâcon, dal 1797, quindi a Parigi a
    È la classe della borghesia il destinata-     partire dal 1806 (pure in società con Ama-
rio privilegiato della nuova produzione, ma       ble Leroy), anche con l’apporto delle inven-
anche l’aristocrazia, inclusa persino la re-      zioni di Jean-Gabriel Charvet (1750-1829)
gina Maria Antonietta, apprezza tale nuova        – celebre il suo ciclo di pannelli Les sauvages
forma d’arte, comprendendo la qualità e,          de la mer du Pacifique –, di Xavier Mader e di
soprattutto, la modernità del papier peint,       Alexandre-Evariste Fragonard2. Altrettanto
che consentiva di allestire interni più con-      noto, l’altro capolavoro della fabbrica, la se-
facenti a un modo di vivere comodo, più           rie di pannelli con l’illustrazione della Sto-
‘rilassato’, in sintonia con la sensibilità del   ria di Amore e Psiche.
tempo, la stessa che induceva alla trasfor-           Coinvolto pure nelle vicende della Rivo-
mazione del giardino all’italiana in giardino     luzione, Dufour ebbe il periodo di maggior
all’inglese, a creare nel parco di Versailles     successo nei primi anni dell’Ottocento,
Le hameau de la Reine e così via.                 nell’età di Napoleone imperatore. Il fatto di
    È la Francia il luogo in cui si afferma e     poter riprodurre industrialmente a colori e
da cui si diffonde la moda del papier peint:      in grandi dimensioni quello che sino ad al-
a partire dalle creazioni di Jean-Baptiste        lora era confinato nella dimensione di un fo-

                                                          Papier peint e propaganda politica   129
mai prima visto in Europa, era certo l’im-       bero determinato la fine delle repubbliche
                                                                                                   presa dell’Armée d’Italie, che, alla guida del   di Genova e di Venezia, del ducato di Mi-
                                                                                                   giovane Napoleone Bonaparte aveva lette-         lano, persino, seppur temporaneamente,
                                                                                                   ralmente scorazzato in Italia non solo ri-       dello Stato della Chiesa.
                                                                                                   velando la debolezza militare e politica dei        Fatti memorabili che andavano visua-
                                                                                                   vari stati della penisola, ma sconfiggendo       lizzati in pittura, a fini propagandistici o
                                                                                                   addirittura l’esercito imperiale. Che i fran-    di documentazione. È ben noto il ciclo di
                                                                                                   cesi potessero essere entrati a Milano nel       opere di Giuseppe Bagetti (ora conservato
                                                                                                   1796, ma soprattutto a Roma, quasi senza         al castello di Versailles), vero e proprio re-
                                                                                                   colpo ferire nel 1798, era un fatto che po-      porter dell’Armée d’Italie, che ebbe l’incari-
                                                                                                   teva trovare un precedente solo nell’ingres-     co ufficiale di eseguire le vedute dei luoghi
                                                                                                   so di Carlo VIII alla fine del Quattrocento,     dei maggiori combattimenti, con attenzio-
                                                                                                   al tempo di Alessandro VI Borgia, per non        ne puntuale al dato topografico. Ma ci si
                                                                                                   dire del Sacco di Roma.                          doveva affidare alla tecnica calcografica per
                                                                                                      Tutto era iniziato con l’avventuroso at-      diffondere immagini che oggi chiamerem-
                                                                                                   traversamento delle Alpi (9 aprile 1796):        mo pubblicitarie. Ecco allora, ad esempio,
                                                                                                   un’impresa che subito aveva fatto rievoca-       la serie d’incisioni Tableaux Historiques des
                                                                                                   re l’impresa temeraria di Annibale. Poco         Campagnes d’Italie, depuis l’an VI jusq’à la
                                                                                                   dopo, il 15 maggio, Bonaparte faceva in-         Bataille de Marengo, stampate a Parigi pres-
                                                                                                   gresso trionfale a Milano. Erano i fatti me-     so Auber nel 1806: ventidue, relative a bat-
                                                                                                   morabili della conquista d’Italia, che avreb-    taglie e a ingressi trionfali in città d’Italia

             1 –Manifattura Dufour & Leroy, L’esercito francese attraversa le Alpi.
                               Carbonera, villa Gradenigo

glio – di solito, un’immagine sacra – viene a   politica e militare, e basterà citare l’esempio
determinare qualcosa di imprevisto e di ine-    notissimo della decorazione della Grande Ga-
dito nella decorazione degli interni. Semmai,   lerie nel castello di Versailles, dove Luigi XIV
è singolare che non si sia compresa da parte    aveva voluto fossero raffigurati i suoi trionfi
della committenza sacra la portata innovativa   politici e militari in Francia e nelle guerre da
del nuovo procedimento, che poteva venire a     lui condotte. Era, ovviamente, inimmagina-
coprire un ruolo di prim’ordine nello spazio    bile duplicare imprese artistiche di tal gene-
liturgico, anche in terra di missione.          re, stante anche la successione rapidissima
    Potevano fornire nuove tematiche le         di situazioni politiche e storiche che vedeva-
vicende storiche contemporanee, al fine         no avvicendarsi personaggi i più vari.
di prospettare in maniera vistosa episodi           Una delle ‘saghe’ moderne che più aveva-
dell’epopea moderna, ben noti quindi a tutti.   no colpito l’immaginazione collettiva, oltre                  2 – Manifattura Dufour & Leroy, Ingresso dell’esercito francese a Milano.
C’erano stati illustri esempi di propaganda     ad aver determinato uno sconvolgimento                                            Carbonera, villa Gradenigo

130    AFAT 32                                                                                                                                              Papier peint e propaganda politica   131
grazie alla vittoria di Napoleone ad Auster-       avviene in un clima sereno, quasi di festa,
                                                                                                      litz e la conseguente pace di Presburgo,           con le vivandiere sorridenti, i soldati e gli
                                                                                                      all’Impero francese: in ogni caso, una rara        ufficiali rilassati. Un clima che si accentua
                                                                                                      testimonianza d’una scelta programmatica-          ancor più nel secondo brano, nel quale sol-
                                                                                                      mente filo-francese. Era la dimora di cam-         dati e popolani inneggiano e ballano assieme
                                                                                                      pagna di un ex “cittadino” veneziano, Iseppo       presso le mura di una città: siamo a Milano,
                                                                                                      Gradenigo, fu Marco (1738-1820), che ave-          per la presenza dell’alta guglia gotica del duo-
                                                                                                      va ricoperto, secondo la tradizione familia-       mo che svetta sulla destra, nei pressi di Porta
                                                                                                      re, la carica di segretario degli Inquisitori di   Romana, qui raffigurata pur con semplifica-
                                                                                                      Stato6: proprio di quegli Inquisitori contro       zioni del suo reale assetto, attraverso la quale
                                                                                                      cui si era scagliata la furia di Napoleone nel     l’esercito francese entrò in città.
                                                                                                      1797. In seguito, divenne proprietà del figlio         Nel terzo episodio, l’Armée d’Italie è in
                                                                                                      Vettor, Imperial Regio Commissario Supe-           atto di attraversare un ponte: siamo a Roma,
                                                                                                      riore di Polizia, carica che certo non era in      documentata dall‘Arco di Costantino, sul-
                                                                                                      corrispondenza con le tematiche dispiegate         la destra, e dalle rovine del Foro romano,
                                                                                                      nei nostri papiers peints, in contrasto quindi     dalla cupola della basilica di San Pietro e da
             3 – Manifattura Dufour & Leroy, Ingresso dell’esercito francese a Roma.                  con quella datazione 1828-1829 riportata da        Castel Sant’Angelo. L’ingresso dell’esercito
                                Carbonera, villa Gradenigo                                            testi sulla manifattura Dufour & Leroy, da         francese capeggiato dal generale Berthier
                                                                                                      riferire piuttosto a una ripresa di produzio-      avvenne il 29 gennaio 1798; la notte del 20
                                                                                                      ne negli ultimi anni del regno di Carlo X.         febbraio Pio VI è costretto all’esilio.
realizzate da Jean Duplessis-Bertaux. Per           simpatie politiche, specie in ambienti dove           Fra altre imprese di spiccato carattere            Analoga la quarta scena, pure con i fran-
rendersi meglio conto della portata del fe-         le due tendenze, giacobina e controrivolu-        propagandistico ‘francese’ in ambito ve-           cesi a Roma, ben accolti dalla gente, come si
nomeno, si può ancora citare la Collection          zionaria, si erano fronteggiate, come nel         neto, si può far riferimento alla sala di villa    vuol evidenziare raffigurando, sulla sinistra,
complète des Tableaux Historiques de la Révo-       caso dei territori dell’ex Repubblica di Ve-      Velo a Velo d’Astico, nel Vicentino, in cui        un incontro conviviale all’aperto, presso le
lution Française, composta di centrotredici         nezia, in cui i contrasti tra filo-napoleonici    Pietro Moro e David Rossi inscenarono, per         rovine del Foro romano e sotto il colle capi-
incisioni in tre volumi, cosa mai vista in          e sudditi fedeli alla Serenissima aveva toc-      il conte Girolamo Velo verso il 1810, episodi      tolino. La realtà, come sappiamo, era ben di-
precedenza, edita a Parigi nel 18043.               cato punte di grande conflitto negli anni di      del progressivo dominio della penisola da          versa – il popolo romano fu sempre ostile –,
    Siamo negli anni di Napoleone imperatore,       fine Settecento.                                  parte delle armate francesi, dall’ingresso di      ma non era certo qui il caso di evocarla, anzi.
e il desiderio di rievocare quando era avvenu-         Sussistono tuttora in situ, sulle pareti       Napoleone Bonaparte a Verona, all’esilio di            Nei papiers peints predomina un color
to alla fine del Settecento si era fatto irrepre-   del salone di una villa veneta quattro papiers    Pio VI7. Ma vi si può collegare anche quanto       grigio-rosa – “fond gris, fond bistre, fond
mibile. Basti considerare la prima tavola dei       peints di produzione francese, della mani-        eseguito a Venezia da Giovanni Carlo Bevi-         olive” si precisa nelle fonti –, mentre l’az-
Tableaux Historiques dovuta a C. Vernet, con        fattura Dufour, appartenenti alla serie Cam-      lacqua per il generale Louis Baraguey d’Hil-       zurro è riservato a squarci di cielo. Il mo-
L’imperatore Napoleone a cavallo coronato dalla     pagnes des Français en Italie, titolo ripreso     liers, nominato governatore di Venezia nel         dello visivo è la pittura di paesaggio e di ro-
Vittoria, cui si dà già il titolo di “Le Grand”.    sia dalla citata serie d’incisioni del 1806 sia   1808, in una stanza di palazzo Loredan, dove       vine: la tipologia del ‘panorama’, una delle
    La manifattura dei papiers peints poteva        da importanti volumi di storia su quelle vi-      alloggiava: due scene allegoriche con prota-       specialità della produzione di papiers peints
essere la sede idonea al fine di prospettare        cende pubblicati fra Sette e Ottocento4.          gonista l’imperatore francese attorniato da        che proprio in tale genere ha mietuto tanti
negli interni le imprese dell’esercito fran-           Siamo in villa Gradenigo a Carbonera,          personificazioni allegoriche8.                     successi, viene qui ad applicarsi alla tema-
cese in Italia: un proposito inedito, perché        nei pressi di Treviso5. La prima ipotesi è che        Ma torniamo ai nostri papiers peints. La       tica contemporanea, a partire dall’Attraver-
poteva coinvolgere direttamente chi ac-             tali opere possano esservi state collocate        prima scena, in ordine di sequenza, raffigu-       samento delle Alpi, in cui si manifesta quel
quistava opere siffatte, il quale dichiarava        solo dopo il 1806, quando Venezia e la terra-     ra l’avventuroso Attraversamento delle Alpi da     gusto del ‘sublime’ che aveva attraversato la
apertamente pure ai suoi ospiti le proprie          ferma furono cedute dall’Impero d’Austria,        parte dell’esercito francese: una traversata che   sensibilità artistica di fine Settecento.

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4 – Manifattura Dufour & Leroy, I francesi a Roma. Carbonera, villa Gradenigo

Note

* Ricerca eseguita con fondi PRIN 2010-11 (Catte-             moyes, maggio 2009), Rennes 2010.
  dra di Storia dell’arte moderna, Università degli       3
                                                              D.G. Chandler, La campagna di Napoleo-
  Studi di Trieste).                                          ne, Milano 1968; M. Vovelle, La Révolution
                                                              française. Images et récit 1789-1799, Paris 1986;
1
    Cfr. Trois siècles de papiers peints, catalogo del-       Les images de la Révolution française, Atti del
    la mostra (Rennes, Musée des Beaux-Arts),                 convegno (Parigi, 25-27 ottobre 1985), Paris
    Paris 1967.                                               1988; J. Tulard, J.F. Fayard, A. Fierro, Dizio-
2
    Cfr. Joseph Dufour (1757-1827), catalogo del-             nario storico della Rivoluzione francese, Firenze
    la mostra (Mâcon, Musée des Ursulines),                   1989; L’Italia nella Rivoluzione 1789-1799, ca-
    Mâcon 1982; Joseph Dufour: manufacturier de               talogo della mostra a cura di G. Benassati, L.
    papier peint, Atti della giornata di studio a             Rossi (Roma, Biblioteca Nazionale Centrale),
    cura di B. Jacque, G. Pastiaux-Thiriat (Tra-              Casalecchio di Reno 1990.                           5 – Manifattura Dufour & Leroy, I francesi a Roma, particolare. Carbonera, villa Gradenigo

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4
    G. Pavanello, La decorazione degli interni, in             en Égypte, notamment sa dernière en Italie et la
    La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G.           bataille de Maringo..., Paris 1802).
    Pavanello, II, Milano 2003, pp. 427-428. Un            5
                                                               Sulla villa, la scheda TV 065, in Ville venete: la
    esemplare di questa serie si conserva alla                 Provincia di Treviso, a cura di S. Chiovaro, Ve-
    Staatsgalerie di Augusta. Viene datata al 1829             nezia 2001, pp. 67-68.
    in H. Clouzot, Le papier peint en France du XVII       6
                                                               A differenza di quanto si è sostenuto, Barto-
    au XIX siècle, Paris 1931, p. 27, così come in             lomeo Gradenigo, ex patrizio veneziano filo-
    X. Petitcol, Des apports du marché de l’art à la           francese del ramo di Rio Marin, non posse-
    connaissance de Dufour: les archives Follot et les         deva questa villa, bensì quella di Carpenedo,
    archives Carlhian, in Joseph Dufour, 2010, pp.             dove furono celebrate le ben note nozze del
    117, 124: “Pour les n° 2021 à 2050, Les campa-             figlio del duca de Polignac immortalate dai
    gnes des Français en Italie, 30 lés en camaïeu,            disegni di Francesco Guardi. Su nostri Gra-
    il est précisé fond gris, fond bistre, fond oli-           denigo, F. Schröder, Repertorio genealogico
    ve; cette numérotation permet de dater ce                  delle famiglie confermate nobili e dei titolati
    décor de 1828-1829”. Per i testi storici cui s’è           nobili esistenti nelle Provincie Venete..., Venezia
    fatto cenno: C. L. G. Desjardins –Ponthieu,                1830, I, p. 394: “Nel 1802 questa Famiglia fu
    Campagnes des Français en Italie, ou Histoire              aggregata al Consiglio nobile di Padova, da
    militaire, politique et philosophique de la Révolu-        cui deriva la sua nobiltà, che fu conferma-
    tion. Tome 1 contenant ce qui s’est passé de relatif       ta con Sovrana Risoluzione primo febbraio
    à la République française, en Afrique, à Naples, à         1821”.
    Rome, à Venise, à Gênes, à Milan, en Sardaigne,        7
                                                               Pavanello 2003, pp. 425, 429.
    dans l’île de Corse, en Savoie, à Genève, en Suisse,   8
                                                               A. Craievich, Le decorazioni di palazzo Lo-
    dans le midi de la France..., Paris 1797 (seconda          redan dal Cinquecento all’Ottocento, in Idee
    edizione, Campagnes des Français en Italie sous            progetti restauri 1999-2009. Palazzo Loredan e
    les ordres de Bonaparte, jusqu’au traité de Campo-         palazzo Cavalli Franchetti. L’Istituto Veneto nelle
    Formio. Tome 1, seconde édition, augmentée d’un            sue sedi, Venezia 2009, pp. 56-58.
    6e volume contenant les campagnes de ce général

Papiers peints (wallpapers) produced in the wake of the French Revolution and the formation of the Napole-
onic Empire include representations of contemporary events. For the first time, historic events known to the
general public are pasted over interior walls and those who buy them reveal, at least implicitly, their cultural
and political leanings.
The article focuses on four papiers peints from the 19th-century Parisian firm Dufour & Leroy. They are found
in the villa Gradenigo at Carbonera (near Treviso) and depict crucial episodes in the history of the Armée
d’Italie: the Passage of the Alps, the Entrance into Milan and two scenes from the Entrance into Rome.
It is a unique and hitherto unparalleled find within a private interior, not only in Italy. It speaks to the taste
of a particular patron, connected to the Gradenigo family. They are not the ancient patrician family from Rio
Marin, but another Venetian family with the same name, who were awarded a title of nobility in the 19th
century.

giofelle@libero.it

136      AFAT 32
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