INVESTMENT COMPASS IV TRIMESTRE 2016 - RICERCA IN MATERIA DI INVESTIMENTI DELLA SPARKASSE
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INVESTMENT COMPASS IV TRIMESTRE 2016 RICERCA IN MATERIA DI INVESTIMENTI DELLA SPARKASSE Il terzo trimestre si conclude in italiano con l’incertezza sull’esito di una votazione su cui si generale con numeri positivi sono concentrate tante speranze degli investitori inter- per i mercati finanziari. Gli azio- nazionali ed una probabile terza elezione in Spagna. nari crescono in modo signifi- cativo, mentre l’obbligaziona- È quindi in un simile contesto, non facilissimo da interpreta- rio consolida la crescita del re, ed a tassi zero o negativi, che più di prima è cruciale 2016. Il dato di performance avere un quadro preciso della propria propensione al ri- non è stato però così lineare, schio e l’assistenza di consulenti specializzati in materia soprattutto sull’azionario. Si d’investimento. Spesso emerge, infatti, che è il modo in cui sono, infatti, avute fasi di salita si reagisce alla volatilità e l’assunzione di decisioni sull’on- graduale con momenti di più da emotiva a determinare scelte, anche strategiche di me- marcata incertezza e conse- dio lungo termine, spesso non razionali. guente aumento della volatilità. Ponendo quindi maggiore enfasi sulla comprensione dei ri- La volatilità potrebbe, comunque, aumentare nei prossimi schi sostenuti, degli obiettivi del nostro cliente ed anche, mesi dagli attuali contenuti livelli. Lo scenario macroecono- perché no, dei valori personali come base per le decisioni mico globale resta, infatti, piuttosto sfidante ed il quadro d’investimento e per le aspettative di rendimento, i consu- atteso presenta alcuni elementi di rischio, a causa dei timori lenti di Sparkasse possono aiutare ad impostare una miglio- sullo stato di salute di primari istituti bancari, soprattutto re pianificazione finanziaria. europei, ma anche a causa di elementi di natura politica quali le elezioni americane con l’incertezza sui riflessi che Gianni Rossato potrebbero esserci con la vittoria di Trump, il referendum Responsabile Divisione Private Banking e Wealth Management
Investment Compass | IV Trimestre 2016 | 2 QUADRO MACROECONOMICO ECONOMIA MONDIALE La crescita mondiale è rimasta debole nel secondo trimestre del 2016. Il Prodotto interno lordo (PIL) è sali- to dello 0,7% sul periodo precedente nelle economie del G20, ossia nei più importanti paesi industrializza- ti ed emergenti, e dello 0,3% nei paesi dell’OCSE. L’attività economica a livello globale dovrebbe continuare ad espandersi, ad un ritmo sempre modesto e di- somogeneo tra i vari paesi. L’indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Mana- gers Index, PMI) è aumentato di 0,2 punti a 51,5 nella media del terzo trimestre, mantenendosi pertanto an- cora ben sopra quota 50 punti, spartiacque che separa l’espansione dalla contrazione dell’attività economica. I rischi per le prospettive di crescita restano comunque orientati al ribasso. Essi sono legati ad una pluralità di fattori, tra cui l’incertezza che circonda ancora gli effetti dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Le pressioni sui prezzi al consumo dovrebbero restare nei prossimi mesi ancora contenute nelle principali economie avanzate. EUROZONA Eurozona: Prodotto interno lordo La crescita economica si è indebolita nel secondo trimestre del 2016. Il PIL è salito dello 0,3% rispetto % trimestre su trimestre al periodo precedente, dopo l’incremento dello 0,5% nei primi tre mesi dell’anno. Nel complesso la Eurozona: Prodotto interno lordo ripresa è stata sostenuta dalle esportazioni nette e dalla domanda interna. Per quanto riguarda inve- 1,0 ce i quattro paesi più grandi dell’area, l’attività economica è aumentata dello 0,8% in Spagna e dello 0,8 0,4% in Germania, ma è rimasta invariata in Italia ed è addirittura diminuita dello 0,1% in Francia. 0,6 0,4 I risultati delle ultime indagini congiunturali sono ancora coerenti con il protrarsi di una mo- 0,2 derata crescita. La domanda interna dovrebbe essere sorretta dall’orientamento accomodan- 0,0 te della politica monetaria e dalle iniziative di sostegno di natura fiscale. La ripresa economi- -0,2 ca continua comunque ad essere frenata dalla perdurante debolezza della domanda estera. -0,4 Si è arrestato il graduale miglioramento delle condizioni nel mercato del lavoro. Il tasso di -0,6 disoccupazione è rimasto ad agosto per il quinto mese consecutivo invariato al 10,1%. 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 Prosegue il lento aumento dell’inflazione. A settembre il tasso di variazione a 12 mesi dei prezzi al consumo è salito allo 0,4%. Cina: Prodotto interno lordo 2,5 STATI UNITI USA: 2,0 Prodotto interno lordo La dinamica congiunturale si è leggermente rafforzata tra aprile e giugno, dopo tre trimestri di % trimestre su trimestre 1,5 rallentamento. Eurozona:IlProdotto PIL è aumentato interno lordodello 0,4% rispetto al periodo precedente, dopo l’incremento USA: Prodotto interno lordo dello 0,2%1,0registrato nei primi tre mesi dell’anno. 1,4 1,0 1,2 I più recenti 0,8 sondaggi congiunturali segnalano comunque il rischio di una nuova frenata dell’at- 0,5 1,0 0,6 tività economica, a fronte tuttavia di attese per una sensibile accelerazione. L’indice ISM dei 0,4 Eurozona: 0,8 Prodotto interno lordo responsabili degli acquisti per il settore manifatturiero in particolare è diminuito di sei decimi 0,0 0,6 0,2 1,0 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 a 51,2 nella media del terzo trimestre. Si tratta del primo calo dai tre mesi finali del 2015. 0,4 0,8 0,0 La dinamica occupazionale rimane sostenuta. Nei mesi estivi il numero degli occupati è au- 0,2 0,6 -0,2 0,0 mentato in -0,4 media di 192 mila unità. Il tasso di disoccupazione è tuttavia salito di un decimo al 0,4 -0,2 5,0% a settembre, -0,6 riflettendo però un aumento della forza lavoro. 0,2 -0,4 Le pressioni 3Q11sui prezzi 1Q12 al3Q12 consumo1Q13 rimangono 3Q13 1Q14 contenute. 3Q14 1Q15 L’inflazione 3Q15 1Q16 oscilla dallo scorso feb- 0,0 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 braio intorno all’1%. -0,2 -0,4 Cina: Prodotto interno lordo -0,6 2,5 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 CINA Cina: Prodotto interno lordo L’attività economica 2,0 si è sensibilmente rafforzata nel secondo trimestre del 2016. Il PIL % trimestre su trimestre è salito dell’1,8% sul periodo precedente, dopo l’incremento dell’1,2% nel primo tri- Cina: Prodotto interno lordo 1,5 mestre. Si tratta del maggior ritmo di crescita dal terzo trimestre del 2015. 2,5 La tenuta1,0dei consumi, il miglioramento della domanda di abitazioni, il mantenimento 2,0 di condizioni monetarie accomodanti e le misure di stimolo fiscale dovrebbero fornire 0,5 un certo sostegno all’economia. Ciò è testimoniato anche dai sondaggi congiunturali. 1,5 L’indice PMI 0,0 ufficiale per il settore manifatturiero è salito di un decimo a 50,2 nella 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 1,0 media del terzo trimestre, l’indice relativo ai servizi invece di tre decimi a 53,7. Il ribilanciamento dell’economia cinese, compresa la riduzione dell’eccesso di capaci- 0,5 tà in alcuni comparti dell’industria pesante e le azioni volte a gestire i crediti deterio- 0,0 rati, dovrebbe però tradursi nel medio periodo in una decelerazione della crescita. 3Q11 1Q12 3Q12 1Q13 3Q13 1Q14 3Q14 1Q15 3Q15 1Q16 L’inflazione è scesa all’1,3% ad agosto, minimo da un anno.
Investment Compass | IV Trimestre 2016 | 3 MERCATI FINANZIARI MERCATI GLOBALI Negli ultimi tre mesi è proseguito il recupero dei principali listini azionari dai minimi di febbraio. L’indice MSCI World è salito del 4,3% in valuta locale, portando il bilancio da inizio anno (YTD) nuovamente in territorio positi- vo (+2,3%). Le quotazioni sono state sostenute in particolare dall’attesa di politiche monetarie ancora più acco- modanti da parte delle principali banche centrali (anche per contrastare l’incertezza politica ed economica segui- ta alla decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea), così come dalla pubblicazione di alcuni dati congiunturali migliori delle attese. I rendimenti dei titoli di Stato dei paesi “core” dell’Eurozona sono rimasti relativamente stabili negli ultimi tre mesi. Oscillazioni più ampie sono state invece registrate dai titoli sovrani dei paesi periferici. Le quotazioni continuano comunque ad essere supportate dagli acquisti della Banca centrale europea. I differenziali di rendimento rispetto alla Germania degli emittenti con rating più basso si sono ristretti fino a metà agosto, salvo mostrare in seguito un andamento più divergente, una sostanziale stabilità nel caso della Spagna e un allargamento nel caso dell’Italia. AZIONARIO Europa: STOXX Europe 600 Tra luglio e settembre l’indice STOXX Europe 600 è salito del 4,0% (YTD -6,3%), proseguendo nel rimbalzo dai minimi toccati nel periodo post-Brexit. La migliore STOXX Europe 600 performance a livello settoriale è stata realizzata dal comparto tecnologico 425 400 (+15,1%), da quello delle risorse di base (+15,0%) e da quello automobilistico 375 (+14,3%). Il ribasso più pronunciato è stato invece registrato dal settore della salu- 350 te (-4,3%), seguito da quello delle telecomunicazioni (-2,9%). Tra le più importanti 325 piazze in Europa invece, in luce Francoforte (+8,6%), Madrid (+7,5%), Londra 300 (+6,1%) e Parigi (+5,0%). Sotto tono viceversa Milano (+1,3%) e Zurigo (+1,5%). 275 250 Positiva anche la performance dell’S&P 500. L’indice più rappresentativo di Wall Street è 225 salito del 3,3% (YTD +6,1%), aggiornando a metà agosto il massimo storico a 2.194 punti. 200 Meglio ancora si è comportato l’indice MSCI EM. Il barometro che rappresenta 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 l’ampio e variegato universo delle borse emergenti è lievitato del 6,9% in valuta locale (YTD +9,1%). EUR/USD 1,45 1,40 TASSI E REDDITO FISSO Italia: 1,35 Rendimenti BTp a 2 e 10 anni Il Consiglio direttivo della BCE ha rinviato a data futura la soluzione dei pro- 1,30 blemi tecnici che STOXX Europe 600 di acquisto di attività (PAA) sta cominciando il programma Rendimenti 1,25 BTp a 2 e 10 anni 425 8,0 1,20 ad incontrare. È stato comunque riaffermato che i tassi d’interesse “rimarran- 10 years 400 7,0 1,15 2 years no su livelli pari o inferiori 375 a quelli attuali per un prolungato periodo di tem- 6,0 1,10 po, ben oltre l’orizzonte 350 degli acquisti netti di attività”. 1,05 5,0 STOXX Europe 600 Il rendimento del titolo 325 di Stato decennale italiano ha terminato il periodo in 1,00 4,0 425 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 300 esame in calo di 7 punti base (pb), all’1,19%, dopo essere però sceso a metà 3,0 400 275 2,0 agosto a ridosso dei 250 minimi storici stabiliti nel marzo 2015 all’1,03%. Il rendi- 375 1,0 mento del Bund, il225titolo decennale tedesco, è invece rimasto complessiva- 350 0,0 325 mente poco variato200a -0,12%. Il differenziale di rendimento (spread) tra Italia -1,0 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 300 e Germania si è pertanto ristretto di 8 punti base a 131 punti base. 275 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 250 225 EUR/USD 200 1,45 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 CAMBI E MATERIE PRIME 1,40 EUR/USD Il cambio effettivo nominale 1,35 dell’euro si è lievemente rafforzato negli ultimi tre 1,30 mesi. L’apprezzamento è stato particolarmente marcato nei confronti della EUR/USD 1,25 sterlina (+3,8%) che1,20 ha continuato a risentire dell’incertezza legata alla decisio- 1,45 ne del Regno Unito1,15di abbandonare l’Unione Europea. La moneta unica si è 1,40 1,35 comunque rafforzata 1,10 anche, seppure in misura minore, contro dollaro (+1,2%) 1,30 1,05 e franco svizzero (+0,7%), a fronte di un indebolimento contro lo yen (-0,7%). 1,25 1,00 Si è arrestato il recupero 09/11 delle09/12 03/12 materie 03/13 prime dai09/14 09/13 03/14 minimi 03/15 pluriennali toccati a 09/15 03/16 09/16 1,20 gennaio. Il prezzo dell’oro è diminuito dello 0,5% a 1.316 dollari l’oncia. Il 1,15 1,10 greggio di qualità Brent invece, pur mostrando ampie oscillazioni, ha termi- 1,05 nato il periodo in esame a 49,06 dollari al barile (-1,3%). Le quotazioni sono 1,00 state sostenute dalla speranza di un accordo tra i paesi dell’OPEC per limitare 09/11 03/12 09/12 03/13 09/13 03/14 09/14 03/15 09/15 03/16 09/16 l’eccesso di offerta.
Investment Compass | IV Trimestre 2016 | 4 ATTESE L’OCSE ha leggermente abbassato le proiezioni di crescita per l’economia globale a fine settembre. In base a tali stime, il PIL mondiale dovrebbe aumentare soltanto del 2,9% quest’anno, per poi accelerare legger- mente, al 3,2%, nel 2017. Nel 2015 il PIL era invece cresciuto del 3,1%. L’attesa accelerazione nel 2017 è guidata soprattutto dai paesi emergenti. Con riferimento all’Eurozona invece, in base alle ultime previsioni della Banca centrale europea rilasciate ai primi di settembre, la crescita è attesa all’1,7% nel 2016 e all’1,6% nel 2017. La politica monetaria resterà ancora a lungo molto accomodante nelle principali economie avanzate. Per quanto riguarda l’Eurozona, almeno fino al 2019 non è atteso un rialzo dei tassi di interesse. Nei prossimi mesi potrebbe essere però ulteriormente prolungato il programma di acquisto di attività, che ad oggi do- vrebbe concludersi alla fine di marzo 2017. Per quanto riguarda invece la Federal Reserve, ci aspettiamo un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base entro fine anno. TREND IN ATTO *) 3 mesi 9 mesi COMMENTO REDDITO FISSO Germania Rendimento 5 anni I rendimenti dei titoli di Stato dei paesi dell’Eurozona si collocano a ridosso dei minimi storici. Neanche allungando di molto la scadenza del titolo, si trovano rendimenti interessanti. Nel breve periodo questa situazione non dovrebbe cambiare. Infatti, le quotazioni saranno ancora Italia Rendimento 5 anni supportate dalla prosecuzione degli acquisti di titoli da parte della BCE, almeno fino a marzo 2017, nonché dalla prospettiva che i tassi rimarranno per un periodo prolungato sugli attuali Stati Uniti Rendimento 5 anni bassi livelli. Interessanti appaiono in questo contesto ancora le obbligazioni di paesi emergenti denominate in valuta forte, meno invece i bond high yield denominati in euro ed emessi da Mercati Emergenti Spread società europee dopo l’ottima performance messa a segno da inizio anno. AZIONARIO Europa STOXX Europe 600 Sebbene il quadro grafico a breve rimanga incerto, l’impostazione di medio periodo si è ulterior- mente rasserenata. La volatilità potrebbe però aumentare nei prossimi mesi, dagli attuali contenuti livelli. Tra i più immediati fattori di incertezza evidenziamo i timori sulla solidità di alcuni primari Stati Uniti S&P 500 istituti bancari (in primis Deutsche Bank), ma anche le elezioni presidenziali negli Stati Uniti (8 no- vembre) e il referendum sulla riforma costituzionale in Italia (4 dicembre), senza però dimenticare Pacifico MSCI Pacific (in e) l’impatto della Brexit. Eventuali correzioni dovrebbero essere contenute dalla politica monetaria che resterà ancora a lungo molto accomodante a livello globale, nonché dall’assenza di redditività per Mercati Emergenti MSCI EM (in e) le cosiddette attività “sicure”. Le valutazioni sono a premio rispetto alla media degli ultimi 15 anni. CAMBI E MATERIE PRIME EUR/USD Le attese sulla politica monetaria dovrebbero restare il principale driver del mercato valutario. La probabile ripresa del processo di graduale normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti dovrebbe comunque favorire un certo apprezzamento del dollaro. La sterlina invece potrebbe ulte- EUR/JPY riormente indebolirsi, risentendo della perdurante incertezza che circonda gli effetti della Brexit. La prospettiva di un rialzo dei tassi USA entro fine anno rischia di condizionare negativamente i prezzi Oro ($/oncia) dell’oro nei prossimi mesi. Le quotazioni petrolifere dovrebbero invece rimanere sostenute dall’ul- teriore, seppure graduale, ridimensionamento dell’eccesso di offerta di greggio a livello mondiale Petrolio Brent ($/barile) soprattutto alla luce dell’accordo di principio in tale senso raggiunto di recente dai paesi dell’OPEC. *) La View si basa prevalentemente sulle previsioni dell’analisi tecnica. Tali previsioni, tuttavia, non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Cassa di Risparmio di Bolzano Spa Servizio Treasury Unità Research Michael Erlacher Chiusura redazione: 7 ottobre 2016 DISCLAIMER: La presente pubblicazione è stata redatta da Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A.. Le informazioni qui contenute sono di pubblico dominio e ricavate da fonti generalmente accessibili al pubblico. Il documento è elaborato sulla base di informazioni fornite da terzi, che la Cassa di Risparmio di Bolzano considera affidabili ma di cui non si può garantire l’assoluta completezza e correttezza, in quanto la Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. non ha effettuato nessuna verifica autonoma in relazione a dette informazioni. In particolare la principale fonte dei dati è costituita da Bloomberg. Le performances degli investimenti, ove citate, sono relative al passato ed i risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. Tutte le informazioni riportate sono fornite in buona fede sulla base dei dati disponibili al momento della pubblicazione, ma sono suscettibili di variazioni anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Le informazioni di natura borsistica sui titoli non implicano nel modo più assoluto un giudizio sulla società oggetto della pubblicazione. La presente pubblicazione è rivolta al pubblico a fini esclusivamente informativi e non deve essere considerata come consulenza in materia di investimenti o sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario, che di contro richiedono l’analisi delle specifiche esigenze finanziarie del cliente e della sua propensione al rischio. Pertanto, la decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa e si declina ogni responsabilità per l’utilizzo di qualsivoglia informazione esposta in questa pubblicazione. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A..
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