PANNELLI SOLARI e MATEMATICA..
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Introduzione Il progetto scuola 21 ha come obiettivo quello di far conoscere agli alunni l’utilizzo delle energie rinnovabili per la produzione di energia, e di educarli per quanto riguarda il risparmio energetico. Nella materia di matematica si affronterà l’argomento del collocamento dei pannelli solari, e dell’inclinazione che devono avere per far sì che il loro rendimento sia massimo. Si sono studiati infatti le equazioni goniometriche che permetteranno di ottenere i valori desiderati. In questa presentazione si affronteranno anche i seguenti argomenti: 1. A cosa servono? 2. Come funzionano? 3. Quali benefici offrono? 4. Quale inclinazione devono avere per ottenere il massimo rendimento?
A cosa servono? I pannelli solari servono per trasformare l’energia fornita dal sole, sotto forma di luce, in energia elettrica. Il principio di funzionamento dei pannelli fotovoltaici è detto "effetto fotovoltaico“. L' effetto fotovoltaico si manifesta nel momento in cui una radiazione elettromagnetica colpisce un particolare materiale semiconduttore opportunamente trattato, ed innesca un movimento di elettroni generando una corrente elettrica e quindi una differenza di potenziale.
A cosa servono? i pannelli solari permettono quindi di ricavare energia utile (energia elettrica) o calore mediante l’irraggiamento del Sole. Proprio per il fatto che possono avere più di una funzione, essi si dividono in: Pannelli solari fotovoltaici; Pannelli solari termici; Pannelli a concentrazione;
PANNELLI FOTOVOLTAICI: finalizzati alla produzione di energia elettrica per un normale uso domestico.
PANNELLI A CONCENTRAZIONE: concentrano i raggi solari in un punto tramite un sistema di specchi parabolici, il calore così generato surriscalda un liquido termo vettore o un serbatoio fino a 400~ 600 C. Il calore generato può essere riutilizzato per generare forza vapore e quindi elettricità.
Oltre alle tipologie elencate precedentemente, vi è un’altra suddivisione dei pannelli solari: Pannelli monocristallini Pannelli policristallini Sono pannelli costituiti Il silicio all’interno di da un silicio molto questi pannelli è raffinato. Danno il frammentato. Questo massimo rendimento particolare gli solo quando i raggi permette li ricevere i solari lo colpiscono in raggi solari in tutte le un determinato posizioni in cui si trova modo. il sole.
Come funzionano? I pannelli solari generalmente, sono costituiti da molte celle fotovoltaiche unite tra loro. Poiché la loro produzione di corrente è in corrente continua, queste celle sono collegate a degli inverter, che convertiranno la corrente continua in alternata (utilizzata all’interno delle abitazioni). Poiché la tensione di un’unica cella è troppo piccola per far funzionare un inverter, vengono messe in serie per ottenere così tensioni più elevate.
Quando i fotoni colpiscono una cella fotovoltaica, una parte di energia è assorbita dal materiale ed alcuni elettroni, scalzati dalla posizione che occupano nella struttura atomica, scorrono attraverso il materiale semiconduttore opportunamente trattato, producendo una corrente continua che può essere raccolta sulle superfici della cella. Per formare un modulo, che rappresenta il componente base di ogni impianto fotovoltaico, è necessario che più celle siano collegate tra loro in serie o in parallelo ed impachettate. Il collegamento di più moduli consentirà infine di realizzare impianti di produzione di energia elettrica della potenza desiderata.
Un impianto fotovoltaico standard connesso alla rete è costituito dai componenti evidenziati nello schema seguente:
Le funzioni dei dispositivi mostrati sono le seguenti: i moduli fotovoltaici, elemento essenziale dell'impianto, captano la radiazione solare durante il giorno e la trasformano in energia elettrica in corrente continua; l' inverter, trasforma l'energia elettrica da corrente continua a corrente alternata rendendola idonea alle esigenze delle comuni apparecchiature elettriche (lampade, elettrodomestici, alimentatori, computer...); misuratori di energia, sono dispositivi che servono a controllare e contabilizzare la quantità di energia elettrica prodotta e scambiata con la rete.
Nei pannelli solari fotovoltaici ha luogo la conversione della radiazione solare in energia elettrica. Come avviene? Il flusso luminoso proveniente dal Sole investe il materiale semiconduttore del pannello solare, normalmente realizzato utilizzando il silicio. Gli atomi di silicio del pannello solare compongono un reticolato cristallino tridimensionale di forma tetraedrica in cui ognuno di essi mette in comune uno dei suoi quattro elettroni di valenza. L'elettrone in comune è quello con orbita più esterna mediante il quale avviene la conduzione elettrica. Gli altri tre elettroni con orbita più interna sono invece fortemente legati al nucleo dell'atomo e non partecipano alla conduzione. Allo stato normale gli elettroni esterni si trovano in una fase di valenza e non dispongono dell'energia sufficiente per condurre elettricità. Quando ciò si verifica l'elettrone passa dalla banda di valenza a quella di conduzione ed è libero di muoversi all'interno del reticolato grazie alla stretta vicinanza degli altri atomi di silicio. Nel passaggio di banda lascia dietro di sé una lacuna. Il movimento degli elettroni esterni in banda di conduzione e delle relative lacune continua fin quando è presente l'irraggiamento solare.
Questo sistema normalmente è composto da un pannello che riceve l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare l'energia accumulata. Quasi tutti i pannelli solari implementano in vario modo questi componenti: -copertura trasparente; -assorbitore; -isolamento; -collegamenti; -contenitore. Inoltre si possono suddividere in alcune tipologie costruttive: -piani non vetrati; -piani vetrati; -piani vetrati non selettivi; -piani vetrati selettivi; -sottovuoto.
1. Il pannello Il pannello propriamente detto è realizzato mediante l’unione di vari elementi. Una lastra di vetro, posta superiormente all’assorbitore, protegge l’apparato e permette il passaggio dei raggi solari incidenti. L’assorbitore, scaldandosi, riemette energia in forma di radiazione infrarossa: rispetto ad essa il vetro si comporta come se fosse opaco e quindi la trattiene all’interno (effetto serra). Tanto meno i raggi sono riflessi, tanto maggiore sarà l’energia che attraversa il vetro. Nella parte sottostante del pannello è inserito un isolante termico (in fibra di vetro o in poliuretano espanso privo di CFC che riduce le dispersioni di calore). Il pannello è chiuso posteriormente da una scocca, spesso realizzata in lamiera. Il tutto (vetro, assorbitore e fascio tubiero, isolante termico e scocca posteriore) è tenuto assieme da uno chassis, abitualmente realizzato in alluminio, che assembla le parti e conferisce al pannello robustezza e stabilità.
2. Il serbatoio Ilserbatoio di accumulo dell’acqua contiene al suo interno uno scambiatore di calore ad intercapedine nel quale circola il liquido del circuito primario del pannello che, cedendo il calore ricevuto dal sole, riscalda l’acqua contenuta nel serbatoio. Quindi nel serbatoio (che sarà coibentato per meglio conservare il calore) si trovano due circuiti idraulici separati: quello primario del pannello, che conduce il liquido riscaldato dal sole e quello dell’acqua, collegato all’impianto idraulico di casa, che permette l’utilizzo dell’acqua calda per i servizi domestici in ogni ora del giorno e della notte. Le dimensioni del serbatoio sono proporzionali alla metratura del pannello: la capacità del serbatoio, in linea di massima, è pari a 50 - 80 litri per ogni metro quadrato di superficie solare installata.
CARATTERISTICHE DEI PANNELLI SOLARI FATTORI CHE INFLUENZANO I PANNELLI SOLARI Il silicio è il materiale più utilizzato per la costruzione dei pannelli solari in quanto è economico e presenta delle caratteristiche tecniche ottime. Il rendimento dei pannelli solari è influenzato da diversi fattori tra cui l’irraggiamento delle cellule, la loro inclinazione, i materiali usati ed altri aspetti ancora. I pannelli solari non sono mai troppo grandi perché rischiano di subire dei condizionamenti dall’esterno o dall’interno, come l’ombreggiatura, il mal tempo o il cattivo funzionamento di una cellula. Di solito misurano dai 0,5 ai 2,5 mq.
Quali benefici? I pannelli solari sfruttano le energie rinnovabili, che a differenza dei combustibili fossili sono inesauribili. Nelle centrali termoelettriche, ad esempio, vengono bruciati questi combustibili e vi sono emissioni che inquinano l’aria. Uno dei benefici dei pannelli solari, pale eoliche e centrali geotermiche è proprio quello delle emissioni zero.
Quali benefici? Risparmio sulla bolletta. risparmio sulle emissioni di anidride carbonica. Un investimento che promette un ritorno non solo in termini economici ma anche ambientali.
Pro & Contro PRO: • Energia pulita e gratuita • Utilizzabili anche per riscaldare acqua • Nessun impatto ambientale • Non emettono alcun rumore • Permettono di avere energia indipendente CONTRO: • Costo di installazione elevato • Energia solo di giorno • Efficienza poco elevata • Poco funzionali in giornate nuvolose • In presenza di neve in abbondanza si coprono i pannelli e hanno produzione pari a zero
Chi può beneficiare dell’incentivazione? le persone fisiche; le persone giuridiche; i soggetti pubblici; i condomini di unità abitative e/o di edifici che siano soggetti responsabili di impianti fotovoltaici realizzati in conformità ai requisiti del DM 19 febbraio 2007 e che non beneficino e non abbiano beneficiato delle tariffe incentivanti introdotte dai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.
L'installazione di un impianto fotovoltaico in rete, non solo consente di sfruttare il finanziamento statale atto a rendere competitiva la tecnologia fotovoltaica. Il fotovoltaico è attualmente l'unica tecnologia rinnovabile per la produzione di energia elettrica (ad emissioni zero) facilmente utilizzabile in ambienti urbani.
Tra le varie soluzioni che il Cliente può scegliere per installare un impianto fotovoltaico, la scelta dell'integrazione architettonica nell'edificio deputato ad accogliere l'impianto permette di ottenere un aumento dell'incentivo statale in conto energia, ed un gradevole effetto estetico.
Come collocare i pannelli solari e con quale inclinazione per far sì che il loro rendimento sia massimo?
Un po’ di goniometria.. In un sistema di coordinate XOY, .. consideriamo la circonferenza goniometrica (centro in O e raggio unitario) ed una retta passante per O che interseca la circonferenza in un punto P(X;Y)
Sia x l’angolo che la retta forma con l’asse positivo delle ascisse.. Si definisce seno Si definisce coseno dell’angolo x dell’angolo x l’ordinata del punto P: l’ascissa del punto P: senx=Y(P) cosx=X(P)
Sia: aX+bY+c=0 l’equazione della retta che individua l’inclinazione del pannello solare, con: X=cosx Y=senx Sostituendo si ottiene l’equazione lineare: a cosx+b senx+c=0
Metodo dell'angolo aggiunto L’equazione a cosx+b senx+c=0 equivale all’equazione: r sen(x+a)=-c con r= (a2+b2) e a=tg(a/b)
L'efficienza del pannello, che dipende dall'angolo x, può essere scritta come la seguente funzione: e(x)=E sen(x+a) Tale funzione assume il valore massimo E quando: sen(x+a)=1 ovvero per: x+a=p/2
Quindi xMAX= p/2-a Per calcolare il valore di tale angolo possiamo sfruttare la conoscenza del rendimento di un pannello orizzontale che, con i dati della nostra latitudine, ha un'efficienza del 90% di quella massima. Quindi basta calcolare la funzione e(x) per x=0…
Conclusioni e(0) = E sena = 90% E da cui: sena = 9/10 e: a=arcsen(9/10) 64° 9’ 29’’ Quindi xMAX 90°- 64° 9’ 29’’ 25°50’30’’
L'inclinazione dei pannelli, 30 gradi rispetto al piano, è quella che in Italia permette di avere la massima produzione annua di energia. Una differente inclinazione sulla potenzialità produttiva dell'impianto è minore, se contenuta tra +/- 10 gradi, può essere trascurata.
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