CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE DSG - Uno sguardo alle tipologie dei sistemi automatici Il cambio DSG. Nozioni base
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N. 7 Edizione Speciale Pagine Tecniche CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE DSG In questo numero: Uno sguardo alle tipologie dei sistemi automatici Il cambio DSG. Nozioni base DSG sei e sette marce Cambio DSG a sei rapporti (02E) Cambio DSG a sette rapporti (0AM)
SOMMARIO CAPITOLO 1 4 CAPITOLO 2 10 CAPITOLO 3 18 CAPITOLO 4 22 CAPITOLO 5 82 TEKNICAR declina ogni responsabilità su danni derivati da operazioni errate del Lettore riferite alla presente documentazione tecnica. TEKNICAR© è un marchio registrato ©TEKNÈ CONSULTING S.r.l. www.tekneconsulting.it - info@tekneconsulting.it
Frizione a spinta, a tiro, a recupero automatico d’usura, (SAT) Doppio volano ammortizato Uno sguardo alle tipologie dei sistemi automatici Il cambio DSG. Nozioni base DSG sei e sette marce Cambio DSG a sei rapporti (02E) Caratteristiche e dati tecnici Lettura della sigla del cambio Principio di funzionamento e costruzione CAN-bus Schema elettrico Operazioni di smontaggio e rimontaggio Service Sostituzione olio e filtro Sostituzione frizione Cambio DSG a sette rapporti (0AM) Caratteristiche e dati tecnici Lettura della sigla del cambio Principio di funzionamento e costruzione Schema elettrico Operazioni di smontaggio e rimontaggio Service Riempimento del cambio in caso di perdite d’olio Sostituzione frizione Teknicar 3
I n maniera più profana che specialistica, Generalizzando, i vantaggi delle trasmissioni automa- nell’immaginario comune e nel conversare tiche sono particolarmente apprezzati quando ci si quotidiano, nel momento in cui ci si trova a trova in situazioni di traffico notevole, in cui l’impegno parlare di cambi automatici è abitudine co- del guidatore nella gestione dei rapporti è maggiore. mune prendere automaticamente in consi- derazione un insieme molto esteso di sistemi E’ altresì doveroso considerare che i vecchi cambi di trasmissione che presentano il vantaggio, automatici (parliamo di un’invenzione degli anni cin- più o meno apprezzato dalla clientela, di gui- quanta) erano molto pesanti, ingombranti, costosi e dare senza dover necessariamente prestare attenzio- soprattutto presentavano rendimenti energetici mol- ne alla gestione dei rapporti di marcia. to bassi, motivo per cui la loro diffusione ha incontra- to grossi impedimenti in quei paesi, come l’Italia, in E quindi senza dover utilizzare leva del cambio e fri- cui il prezzo dei carburanti era alto. zione. Non è raro ad esempio sentir dire a persone che apprezzano i cambi automatici frasi del tipo: “mi Questo fattore al contrario non ha contrapposto al- permette di guidare anche molte ore senza affaticare cuna barriera a queste trasmissioni in quei paesi in il piede”, oppure “è molto comodo poter guidare uti- cui invece il prezzo del combustibile era più contenu- lizzando un solo piede”, o ancora “è comodo perché to come gli Stati Uniti, dove dunque hanno goduto si elimina l’uso della frizione e della leva del cambio”. fin da subito di una calda accoglienza.
Premessa E’ questo il motivo per cui non solo in Italia, ma in tut- derevole di trasmissioni semiautomatiche o sequenzia- ta Europa, la diffusione delle trasmissioni automati- li, che permettono il matrimonio tra un sistema di cam- che non ha fatto numeri straordinari, anche se attual- biata automatica e la volontà di chi si trova al volante. mente le nuove tecnologie hanno permesso di ridurre ed eliminare questo tipo di problematica. Esemplare in questo frangente è il cambio Selespeed Superato quindi, grazie alle migliorie elettroniche, Alfa Romeo, gioia di tanti “mancati” piloti di Formula 1. l’ostacolo dei bassi rendimenti energetici, è stato L’esigenza di accostare i due aspetti del comfort e del- possibile indirizzare la progettazione verso cam- la piacevolezza di guida ha portato sempre più i co- bi che fossero, oltre che comodi e parsimoniosi nei struttori di automobili a sviluppare trasmissioni che consumi, anche brillanti nelle prestazioni di guida e potessero ridurre i tempi di cambiata, e soprattutto il quindi appetibili a quella fascia di clientela che fino fisiologico “gap” che da sempre c’è stato tra una tra- ad allora era restìa a tutto ciò. smissione automatica ed una manuale a livello di sportività e di divertimento di guida. In generale, possiamo affermare che l’equazione Per rispondere alle suddette esigenze Volkswagen ha “cambio automatico = poca sportività” sta perdendo progettato e sviluppato un proprio cambio chiama- sempre di più la sua validità. to DSG. Il DSG è un cambio a doppia frizione, ed è Di qui la necessità di creare “variazioni sul tema” del un chiaro esempio di come la succitata esigenza si cambio automatico, e quindi il fiorire sempre più consi- faccia sempre più pressante. Le procedure riportate nel corso dell’opera sono solo esempi da seguire e non rappresentano la regola o l’unica strada percorribile. Le attività descritte sul presente manuale sono riportate esclusivamente a scopo didattico. La Teknè Consulting è sollevata da qualsiasi responsabilità derivante da attività di riparazione svolte in officina durante le quali non si osservino tutte le norme inerenti la sicurezza sul lavoro.
Capitolo 1 FRIZIONE A SPINTA, A TIRO, A RECUPERO AUTOMATICO D’USURA (SAT). DOPPIO VOLANO AMMORTIZZATO. P er poter capire nella maniera più completa possibile il funziona- mento di un cambio a frizione multipla o a doppia frizione, è bene soffermarsi pre- liminarmente sul concetto di “trasmis- sione” ed in particolare di frizione. Se si pone ad un certo numero di per- generica ed istintiva che “la funzione della trasmissione in un veicolo è quella di trasmettere appunto il moto dal mo- tore alle ruote del veicolo”. Certamente la risposta è di carattere generale, ma al contempo è corretta, in quanto non po- tendo spegnere il motore (sistemi Start & Stop a parte) ogni qualvolta si arresti il veicolo, nasce l’esigenza di dover svin- La trasmissione è composta da diversi sistemi meccanici, tra cui ad esempio il differenziale, i semiassi e il cambio, ma l’organo che effettivamente è il respon- sabile della separazione delle ruote dal motore è la frizione, termine con il qua- le indichiamo l’insieme composto dal disco frizione, il cuscinetto spingidisco e il meccanismo spingidisco (Fig. 1). sone del settore la domanda: “qual è la colare meccanicamente il moto rotato- funzione della trasmissione in un vei- rio dell’albero motore dalla cascata di La funzione di separatore tra ruote e colo?” senza ombra di dubbio in molti meccanismi (per l’appunto “la trasmis- motore che svolge la frizione, non è l’u- si troveranno a rispondere in maniera sione”) che porta alle ruote. nica funzione demandata a tale organo. 01 - disco frizione, cuscinetto spingidisco e meccanismo spingidisco 6 Teknicar
02 - Cedimento frizione per surriscaldamento Essa riveste un altro importantissimo servibile, causando la rapida messa fuori più avanti, ci si riferisce a due frizioni che ruolo, ovvero quello di “fusibile” della tra- servizio del veicolo (Fig. 2). lavorano in combinazione, una dopo smissione. Ciò vuol dire che è progettata Nell’ottica delle trasmissioni a più dischi l’altra ma mai contemporaneamente. e realizzata in maniera tale che tra moto- frizione, ed in particolare di trasmissioni re, cambio e frizione, è lei il primo organo a doppia frizione oggetto di buona par- Senza entrare troppo nel dettaglio di ogni a sacrificarsi: in condizioni di lavoro par- te del presente manuale, c’è bisogno di singolo componente e delle sue varianti ticolarmente gravose, se qualcuno deve una doverosa puntualizzazione. costruttive, scopo che esula dalle finalità cedere è molto più vantaggioso, econo- tecniche del presente lavoro, possiamo micamente parlando, che sia la frizione Parlando di “doppia frizione” in un cam- affermare che esistono due differenti ti- il primo componente a rompersi. Con bio non si fa’ riferimento alla doppia fri- pologie di azionamento delle frizioni: questo ragionamento si spiega anche la zione intesa come “più dischi frizione in relativa facilità con cui un disco frizione è serie” (soluzione ad esempio adottata • A SPINTA soggetto a surriscaldarsi e a rendersi in- sulle motociclette) bensì, come si vedrà • A TIRO 1.2 Frizione a spinta (classica) Sono dette frizioni a spinta quelle frizioni in cui lo stacco della frizione viene comandato mediante la spinta del cu- scinetto sulla molla a diaframma, componente facente par- te del meccanismo spingidisco e indicata con “1” in Fig. 3. Vediamo cosa si intende per la precisione. Riferendoci alla sequenza di Fig. 4 possiamo osservare come, premendo il pedale frizione, si vada ad azionare il cuscinetto spingidisco (1) il quale, premendo sulla molla a diaframma (2) fa’ allentare la pressione dello spingidisco (3) sul disco frizione (4) e, attraverso questo, sul volano (5). Il Meccanismo spingidisco e disco frizione sollevamento dello spingidisco dal disco frizione è assicu- 03 Teknicar 7
Cambio a doppia frizione DSG rato dalle molle antagoniste (6). In questo modo è possibi- le gestire la trasmissione del moto dall’albero motore (7) al primario del cambio (8). Volendo citare un paio di esempi, tra le problematiche che un dispositivo di questo genere può presentare, si possono elencare i seguenti: • il cuscinetto spingidisco deve lavorare sempre a contat- to con la molla a diaframma, ciò perché in caso contrario si avrebbe che il cuscinetto dovrebbe accelerare istanta- neamente da fermo fino alla velocità dell’albero motore 04 a (quindi da 0 giri/min fino ad almeno 800 giri/min) • col passare del tempo, e quindi all’aumentare del chi- lometraggio del veicolo, la corsa del pedale si allunga per via dell’assottigliamento del disco frizione. Ciò por- ta ad un incremento della fatica nel premere il pedale da parte del guidatore (fenomeno molto meno presen- te sulle frizioni a tiro, su cui si esporrà poco più avanti). 04 b a) frizione “in presa” (pedale rilasciato) b) frizione staccata (pedale premuto) 1.3 Frizione a TIRO A differenza di una frizione a spinta, chiamata così perché il non spingendola verso l’interno del meccanismo spingidisco. cuscinetto spingidisco lavora a spingere la molla a diaframma, Và da sé che tutto il meccanismo dello spingidisco è confor- esistono le cosiddette frizioni “a tiro”, in cui lo stacco della fri- mato in maniera diversa, in particolare la forma della molla è zione avviene “tirando” la molla a diaframma verso l’esterno, e sagomata in maniera tale da presentare un punto di leva dif- ferente per lo stacco dello spingidisco, e sono proprio queste caratteristiche che rendono questa tecnologia più vantaggio- sa della precedente, sia in termini di comfort di guida che di coppia trasmessa. La differenza tra le due tipologie di frizioni è illustrata dalla Fig. 5 Il funzionamento nelle fasi di attacco e stacco è spiegato, come avvenuto per la modalità “a spinta”, dalla sequenza di Fig. 6. La differenza principale risiede nel fatto che il cuscinetto ha un anello che si và ad incastrare tra le dita della molla a dia- framma, permettendo al componente di lavorare a tiro e non più a spinta. Il dettaglio schematico di come il cuscinetto sia 05 - Posizione del punto di leva nelle due soluzioni, a spinta e a tiro ancorato alla molla è mostrato in Fig. 7. I vantaggi di questo 8 Teknicar
Capitolo 1 sistema risiedono nella minor fatica necessaria ad applicare la forza sul pedale frizione e nella maggior coppia trasmissi- 1.4 Frizione a RECUPERO bile, in quanto, aumentando con questa tipologia il braccio automatico d’usura di leva della molla a diaframma, aumenta pure il diametro (SAT) del disco frizione rispetto alla tipologia “a spinta”, e quindi di conseguenza aumenta la coppia trasmissibile. Come esposto poco sopra nella parte relativa alle frizioni a spinta, un inconveniente particolarmente noioso che carat- terizza l’esercizio di una frizione (sia essa a spinta o a tiro) risiede nel fatto che a lungo andare la corsa del pedale frizio- ne diventa maggiore. Ciò si deve al progressivo consumo del disco frizione. A tal proposito osservare nella sequenza di Fig. 8 come si assottiglia il disco frizione man mano che cre- sce il chilometraggio del veicolo e quindi i chilometri di eser- cizio del componente frizione stesso; notare quindi come a questo assottigliamento corrisponda un innalzamento del 06 a 06 b a) frizione “in presa” (pedale rilasciato) b) frizione staccata (pedale premuto) 08 – Usura del disco frizione e corrispondente innalzamento del cuscinetto cuscinetto spingidisco, che tradotto significa un allunga- mento della corsa del pedale frizione ed un corrisponden- te aumento di carico nel premere il pedale da parte di chi 07 guida. Per far fronte a questa problematica, alcuni costruttori Dettaglio dell’anello di ancoraggio del cuscinetto sulla hanno sviluppato un sistema che permette, man mano che molla a diaframma l’usura del disco avanza, di portare in posizione più avanzata Teknicar 9
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