I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
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Padrinati di progetto 2019 dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein «I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino dei piccoli più svantaggiati, nessuno escluso.» Hans Künzle, Presidente dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
Indice Istruzione femminile in India, pagina 8 Il 56 per cento dei bambini di famiglie povere non andrà mai più a scuola, un tasso che tra i ricchi scende al 27 per cento. Istruzione e protezione per l’infanzia brasiliana, pagina 15 Il 6,5 per cento dei bambini non va a scuola. Programmi contro le mutilazioni genitali femminili, pagina 4 Oltre 200 milioni di ragazze e donne nel mondo sono state FOTO: UNICEF/UNI94738/NOORANI; INDA2013-00329/SINGH; UNI110434/NOORANI; UNI159407/PIROZZI; BRASILE/INGRID CRISTINA; BHUTAN/DAGMAR VYHNALKOVA; BANA2006-01297/SIDDIQU offese nella parte più sensibile del loro corpo. Istruzione per i bambini del Ruanda, pagina 12 Il 98 per cento dei bambini è scolarizzato. Miglioramento della qualità dell’insegnamento in Bhutan, pagina 18 16 scuole monastiche sono state dotate di impianti per l’acqua calda, 37 di filtri per l’acqua. Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini boliviani, pagina 22 Il 26 per cento dei minori di tre anni soffre di malnutrizione cronica. Per un mondo senza poliomielite, pagina 25 In Pachistan, in un solo giorno sono stati vaccinati 11 409 bambini, un record mondiale. 2
Care amiche e cari amici dell’UNICEF, nelle prossime pagine, vi raccontiamo del tredicenne Alisson dal Brasile, che solo ora sta impa- rando a leggere e a scrivere, della dodicenne Aisha dal Sudan, una delle poche ragazze del paese a non aver subìto mutilazioni genitali, di Lalita dall’India, che avrebbe dovuto essere data in sposa a dieci anni, e del piccolo Setayesh dall’Afghanistan, che ha ricevuto il vaccino salvavita contro la poliomielite. Le loro storie sono uguali a quelle di migliaia di altri bambini i cui diritti sono violati a causa di conflitti che hanno portato al collasso i sistemi sanitari e scolastici, di norme sociali più radicate delle leggi o della povertà che mina anche le più basilari certezze. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e sicuro. L’UNICEF si impegna affinché questo diritto sia rispettato e opera con competenza, empatia e vigore per migliorare le condizioni di vita dell’infanzia. I cambiamenti duraturi sono possibili solo se si mettono in discussione le strutture esistenti, ad esempio svolgendo colloqui con i governi, fornendo consulenza alle autorità e con- ducendo campagne di sensibilizzazione al fine di raggiungere generazioni intere. Assumendo un padrinato di progetto, dimostrate che il destino di bambini come Alisson, Aisha e Lalita vi sta a cuore e che credete nella possibilità di cambiamenti concreti e nel nostro lavoro. Grazie di cuore per essere al nostro fianco nello sforzo di regalare all’infanzia un futuro degno di essere vissuto. UNICEF/HQ06-2398/SUSAN MARKISZ Hans Künzle, Presidente dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein 3
Programme gegen Mädchenbeschneidung Quando si tratta di mutilazioni genitali Programmi contro le mutilazioni genitali femminili femminili, la realtà è spesso ben lontana da quanto sancirebbe la legge. Ancora oggi, infatti, questa pratica – vera e propria vio- lazione dei diritti umani e dell’infanzia – è in vigore in molti paesi malgrado le pre- scrizioni legali che vi si oppongono. Le dolorosissime mutilazioni non hanno alcun Sane e integre, fondamento medico, sono sovente causa di invece che dolorosa- infezioni, sterilità, incontinenza e problemi durante i rapporti sessuali, e aumentano il mente mutilate rischio di contrarre l’HIV e di decesso. Bambine ancora piccole si dissanguano anni, l’UNICEF ha quindi coniato un ter- tra le mani di mutilatrici tradizionali, che mine dal significato opposto, ora ampia- spesso si servono di lame di rasoio o cocci mente diffuso: «saleema». Questo voca- Oltre duecento milioni di di vetro sporchi per asportare parte del bolo arabo esprime il concetto di «integra, ragazze e donne nel mondo clitoride o addirittura le grandi e le piccole sana, intatta». La campagna omonima labbra. lanciata nel 2008 dall’UNICEF e attuata sono state offese nella parte In tutto il mondo, duecento milioni di in collaborazione con il governo sudanese più sensibile del loro corpo. bambine e donne hanno subìto questo mira a produrre un cambio di mentalità in barbaro rituale, la maggior parte in Africa, seno alla società (v. riquadro). Le analisi Il fenomeno colpisce soprattutto dove in alcuni paesi colpisce quasi l’intera di nuovi dati a livello nazionale mostrano l’Africa: in Sudan, ad esempio, popolazione femminile. In Guinea, ad che il tasso di minori di quattordici anni esempio, il 97 per cento delle ragazze e mutilate è del 25 per cento inferiore ri- l’87 per cento delle donne delle donne tra i quindici e i 49 anni è spetto a quello delle donne tra i trenta e i ha subìto mutilazioni genitali. mutilato, in Gibuti il 93 per cento, in trentaquattro anni. Egitto e in Mali il 91 per cento, in Eritrea Sembra tuttavia che un l’89 per cento e in Sudan l’88 per cento. Le ragazze quali portavoce cambiamento sia iniziato, come In questi Stati, le norme sociali sono più La storia di Aisha illustra quanto sia stato importanti della legge e la mutilazione è possibile raggiungere grazie al termine confermano nuovi dati: il tasso una vecchia tradizione che «purifica» le «saleema». La dodicenne, originaria di di minori di quattordici anni bambine, le trasforma in donne e le prepara Um Algura, nello Stato di Gezira, ogni al matrimonio. giorno si reca a scuola: le piace parecchio mutilate, infatti, è del 25 per imparare ed è molto indipendente per la cento inferiore rispetto a quello Mutilate poco dopo la nascita sua età. È molto apprezzata dalle compagne delle donne tra i trenta e i trenta - Alcune bambine subiscono mutilazioni e dagli insegnanti, che ammirano il suo già pochi giorni dopo la nascita, molte du- senso del dovere. Aisha, infatti, partecipa quattro anni. La pluriennale rante la prima infanzia. In Sudan, il rituale regolarmente ai forum femminili della sua opera di sensibilizzazione avviene principalmente tra i cinque e i scuola lanciati dall’UNICEF, durante i sette anni. Nelle zone rurali, le ragazze quali le ragazze vengono informate su dell’UNICEF dà i suoi frutti. non mutilate vengono stigmatizzate e temi come i matrimoni precoci o le muti- chiamate «ghalfaa», una parola che lazioni genitali, spronate a riflettere e a esprime impurità e oscenità. Negli scorsi scambiarsi opinioni. «Saleema»: una parola positiva per cambiare le mentalità «Saleema» è un termine arabo che signi- Saleema, il cui logo è presente a matrimoni, fica «integra, sana, intatta». Da dieci anni, negli uffici dei consulenti familiari, in caffè l’UNICEF lo impiega in Sudan nelle sue e luoghi per pic nic, è attuata a livello na- FOTO: UNICEF/NIGER/GIACOMO PIROZZI campagne di sensibilizzazione contro le zionale e ha dato il via a un cambiamento mutilazioni genitali femminili. Laddove le di mentalità sulla pratica: in Sudan – ma bambine e le donne non mutilate sono a anche in altri paesi – centinaia di villaggi, lungo state considerate «ghalfaa» – impure, rappresentanti governativi, persone note e oscene –, l’impiego del termine «saleema» personalità religiose hanno ufficialmente mira a cambiarne la percezione. L’iniziativa preso posizione contro di essa. 4
È in corso un progressivo cambio di mentalità sulla necessità di bandire le mutilazioni genitali femminili. Ancora piccolissime e mutilate con strumenti sudici A sinistra: tasso di bambine minori di cinque anni al momento della mutilazione Mauritania genitale. 93 % Mali 91% Yemen Yemen Mali Eritrea Gambia 91 % 95 % A destra: tasso di interventi eseguiti da 71% 75 % 98 % Guinea Gibuti mutilatrici tradizionali, spesso con lame Burkina 79% 92 % UNICEF/UNI166459/NOORANI Faso 96 % di rasoio non sterilizzate o cocci sporchi, Guinea-Bissau 94% Nigeria al posto di personale medico formato, Kenia 82 % levatrici o infermiere. 81 % 5
Programmi contro le mutilazioni genitali femminili I forum femminili sono un’utile piattaforma di informazione e di sensi- bilizzazione che consente alle ragazze di supportarsi a vicenda. incontri di scambio e sensibilizzazione. Insieme a una task force appositamente costituita, inoltre, l’UNICEF ha aiutato il governo dello Stato del Nord a emanare una nuova legge che rende punibile con sette anni di detenzione chiunque mutili una bambina. In 88 scuole elementari dello Stato di Gezira sono stati creati forum femminili come quello frequentato da Aisha, che hanno permesso di raggiun- gere oltre 43 000 ragazze. L’operato dell’UNICEF Da oltre vent’anni, i programmi I primi incontri sono piaciuti così tanto ad Raggiunte migliaia di potenziali sostenuti dall’UNICEF Svizzera e Aisha che in poco tempo ha convinto la vittime Liechtenstein si concentrano sui maggior parte delle sue amiche a parteci- Negli ultimi tre anni, l’operato dell’UNICEF paesi in cui le mutilazioni genitali pare. Quando un giorno è venuta a sapere in Sudan si è esteso dallo Stato di Gezira sono più diffuse, ad esempio la dell’imminente mutilazione di una bimba agli Stati settentrionali del Mar Rosso, del Guinea, l’Egitto e l’Indonesia. di sette anni del suo quartiere, si è fatta Nord e del Nilo, dove l’iniziativa Saleema L’opera di sensibilizzazione è ade- coraggio, ha cercato la madre e le ha rac- ha richiamato l’attenzione sulle mutilazioni guata alle particolarità di ciascun contato quanto appreso durante i forum. genitali femminili, ancora ampiamente paese e mette in discussione le FOTO: UNICEF/UNI189439/NTABADDE; UN0125844/SHARMA Ma per quanto si impegnasse, si è accorta praticate a causa delle norme sociali. In norme sociali alla base del rituale. che con i suoi argomenti non otteneva 180 comunità, l’UNICEF ha effettuato Solo con un cambiamento di men- nulla e ha deciso di chiedere aiuto alla sua rilevamenti sulle strutture che favoriscono talità della popolazione, infatti, le insegnante, che l’ha accompagnata dalla l’abolizione della pratica e sull’apertura leggi potranno essere rispettate e le famiglia. Così, per la prima volta la madre al cambiamento. Sono stati individuati mutilazioni genitali femminili con- della bimba ha sentito parlare della parola membri influenti dei villaggi, poi formati siderate infine per quello che sono: «saleema». Dopo varie visite, Aisha e la su come approcciare il dialogo e affrontare una grave violazione dei diritti maestra sono riuscite a convincerla e la il tema con la popolazione. 360 operatori umani e dell’infanzia. bambina è rimasta integra. comunali hanno in seguito tenuto 8640 6
Istruzione femminile in India In India, sempre più ragazze imparano a farsi valere e a difendersi dalle ingiustizie.
Istruzione femminile in India Istruzione per bambine di famiglie emarginate In India, milioni di bambine sono svantaggiate sin dalla nascita. Spesso i genitori sono costretti a lottare quotidianamente per la sopravvivenza, a casa e nei campi hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile. Riuscire a maritare quanto prima una figlia significa avere una bocca in Già da piccola, Lalita aveva compiti ben quasi due terzi delle persone vivono sotto definiti: tagliare l’erba, raccogliere legna la soglia di povertà. Qui, insegnare alle meno da sfamare. I programmi da ardere, lavare, pulire, cucinare. La sua ragazze a leggere e scrivere non è tra le dell’UNICEF si focalizzano sullo grande famiglia faceva affidamento su di priorità delle autorità. lei. La ragazzina ha anche dovuto imparare Stato del Bihar – particolar- tutto quello che una buona casalinga deve «Mi ha dato un sacco di mente colpito dal problema –, sapere: i suoi genitori, infatti, miravano a botte, perché si vergognava darla in sposa all’età di dieci anni, in e si rivolgono direttamente ai che fossi l’unica della modo da avere una bocca in meno da sfa- genitori, che vengono mare, un sollievo per la famiglia. Lalita, famiglia a frequentare le sensibilizzati sull’importanza però, non era solo molto abile nei lavori lezioni.» domestici, bensì anche parecchio sveglia. dell’istruzione per le ragazze. Nel raro tempo libero, sgattaiolava alla Un giorno, le trasgressioni di Lalita sono Un nuovo bus funge da centro scuola dell’UNICEF per bambine prove- state scoperte dalla famiglia: il fratello nienti da famiglie emarginate nel distretto l’aveva seguita fino a scuola e colta in educativo e mira a destare la di Sitamarhi dello Stato del Bihar, dove flagrante. «Mi ha dato un sacco di botte, curiosità di grandi e piccini. L’infanzia senza casta esclusa dall’istruzione Lo Stato indiano del Bihar ha una delle di tutti i bambini indiani tra i sei e i quattor- maggiori popolazioni di senza casta. Qui, dici anni. In questa regione, infatti, le il tasso di alfabetizzazione raggiunge a norme sociali hanno più peso della legge, malapena il 49 per cento, il 38 per cento di conseguenza la maggior parte dei piccoli tra le donne. Tra i Musahar esso si situa al Musahar è esclusa dalla scuola, dall’assi- 9 per cento, il 4 per cento tra le donne, stenza sanitaria e da altre prestazioni FOTO: UNICEF/UN0122044 nonostante il «Right of Children to Free statali di base. Tanti lavorano e le bambine and Compulsory Education Act» del 2010 vengono abitualmente date in sposa renda obbligatoria l’inclusione scolastica molto presto. 8
L’istruzione è lo strumento più efficace contro la povertà e i matrimoni precoci. perché si vergognava che fossi l’unica vita di dipendenza. Anche se la legge della famiglia a frequentare le lezioni», vieta i matrimoni per i minori di diciotto racconta la ragazza. La madre ha spal - anni, il 27 per cento delle giovani donne leggiato il fratello. «Non capivo perché indiane tra i venti e i ventiquattro anni è non mi sostenesse», spiega Lalita, che a stato dato in sposa prima della maggiore scuola ha appreso l’importanza per le età. Questa pratica è una grave violazione donne di imparare a far valere i propri dei diritti umani e spesso causa problemi diritti e a difendersi. di salute, psichici ed emotivi, e riduce le prospettive formative e professionali. Gravi violazioni dei diritti L’istruzione porta invece libertà e indi- dell’infanzia con conseguenze pendenza, ed è la chiave per spezzare il per tutta la vita giogo della povertà. La storia di Lalita è analoga a quella di innumerevoli bambine indiane. Sesso, Hotspot contro i matrimoni precoci stato sociale e provenienza sono fattori di L’UNICEF si impegna affinché tutti i discriminazione che le costringono a una bambini godano di pari diritti e opportu- Gravi disuguaglianze Del 5 per cento di bambini che non Le disuguaglianze non sono presenti Il divario tra ricchi e poveri è molto frequentano la scuola elementare, solo solo tra i sessi, bensì anche tra le varie accentuato: l’11 per cento dei bambini il 33 per cento delle ragazze, contro il regioni di provenienza: tra i bambini che provenienti da famiglie povere non 44 per cento dei ragazzi, verrà in seguito hanno interrotto prematuramente gli frequenta la scuola, il 56 per cento non UNICEF/UN0231411/BROWN; UN0122055 integrato. studi e quelli non scolarizzati, il tasso di ci metterà mai più piede. Tra quelli più (re)integrazione si situa al 59 per cento benestanti, questi tassi sono rispettiva- nei centri urbani e solo al 50 per cento mente dell’1 e del 27 per cento. nelle zone rurali. 9
Istruzione femminile in India Le disparità tra bambine e bambini scolarizzati tendono a diminuire. nità, e in India si focalizza sulle bambine mento in luoghi strategici in diciassette dell’anno, il programma mira a identifi- che crescono in condizioni difficili e sono unità amministrative di quasi 3600 muri care tremila bambine Musahar, a cercare svantaggiate sin dalla nascita. L’anno con slogan incisivi sugli effetti negativi il dialogo con i genitori e a scolarizzare i scorso, le misure adottate si concentravano della pratica. bimbi. in particolare su nove unità amministrative di tre distretti dello Stato del Bihar, dove Centro mobile per l’apprendimento sono state realizzate cartine per illustrare e la sensibilizzazione visivamente la diffusione dei matrimoni Il programma dell’UNICEF si concentra L’operato dell’UNICEF precoci e migliorare gli interventi nelle sull’infanzia particolarmente emarginata Le misure dell’UNICEF nel quadro zone maggiormente colpite. Sono così nello Stato del Bihar, dove un nuovo bus dell’istruzione femminile in India si stati individuati 2041 cosiddetti hotspot. didattico visiterà una cinquantina di villaggi concentrano sulle pari opportunità Un altro punto focale è stata la creazione per raggiungere la comunità Musahar e sull’inclusione. L’UNICEF fornisce di 1555 gruppi di ragazze dai tredici ai (letteralmente i «mangiatori di ratti»), una consulenza al Ministero dell’istru- diciotto anni, in totale 18 946, formate casta di intoccabili i cui bambini non fre- zione da oltre vent’anni, e sostiene dall’UNICEF per rivolgersi direttamente quentano la scuola. Il bus, attrezzato con lo Stato nell’elaborazione e nell’at- alle coetanee nelle loro comunità e sensi- libri, un computer e posti a sedere, fungerà tuazione di strategie volte a miglio- bilizzarle sui matrimoni precoci. Lo stesso da centro mobile per l’apprendimento e la rare le opportunità. Vale la pena in- è stato fatto con 6810 ragazzi suddivisi in sensibilizzazione. Le pareti esterne sono vestire nell’educazione femminile: FOTO: UNICEF/UN0122076; UNI110451/NOORANI 568 gruppi. Sono state inoltre organizzate decorate con cartelli e slogan che pro- le ragazze che frequentano la scuola 3712 assemblee comunitarie con la parte- muovono l’importanza dell’istruzione corrono meno rischi di essere date cipazione di leader d’opinione locali, per tutti i bambini. Lo scopo è destare in sposa e di diventare madri troppo nelle quali è stata tematizzata la perce- l’interesse dei bambini, ma anche rivol- presto, sono meno esposte a vio- zione delle norme sociali alla base dei gersi alle madri e agli anziani dei villaggi. lenze e sfruttamenti, e possono matrimoni precoci. Questi incontri hanno Parallelamente, l’UNICEF collabora con finalmente spezzare il circolo vizioso permesso di raggiungere 152 000 persone. i rappresentanti del governo e getta le della miseria. Altrettanto efficace si è rivelato l’allesti- basi per cambiamenti duraturi. Nel corso 10
Istruzione per i bambini del Ruanda Il miglioramento della qualità dell’insegnamento consente di guardare al futuro con curiosità e gioia.
Istruzione per i bambini del Ruanda Anche gli insegnanti devono imparare Negli ultimi anni, il Ruanda è riuscito a scolarizzare praticamente tutti i bambini, ma è emerso che spesso l’istruzione è lacunosa. Con il sostegno dell’UNICEF, il Ministero dell’istruzione ha quindi elaborato una nuova strategia: un sistema nazionale di mentori che aiutano gli insegnanti a perfezionarsi costantemente. L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein contribuisce al finanziamento Con dodici milioni di abitanti, il Ruanda è stiche mostra che i principali servizi pub- relativamente piccolo. Teatro di uno dei blici raggiungono anche i gruppi sociali del programma. Un’istruzione peggiori genocidi della storia nel 1994, è più vulnerabili. In particolare nel campo di qualità è infatti il miglior oggi un paese modello nell’Africa sub- dell’istruzione, il Ruanda ha ottenuto sahariana. In anni recenti, il governo ha grandi successi: il 98 per cento dei bam- investimento nella vita. implementato provvedimenti volti a favo- bini è scolarizzato. rire lo sviluppo sul piano umanitario ed Nonostante tutti gli sforzi intrapresi e i economico. Di conseguenza, il Ruanda risultati raggiunti, rimane molto da fare. è uno dei pochi Stati ad aver raggiunto Il Ruanda è a tutt’oggi uno dei paesi più gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. poveri del pianeta. Il 19 per cento della L’ultimo sondaggio delle economie dome- popolazione è colpito da una povertà Una cooperazione efficiente Il segreto del programma di mentoring in allo sviluppo socio-economico del paese. individuale si è rivelato un’idea molto Ruanda è l’interazione tra partner fidati: Il pensiero critico e la padronanza della efficace. Ogni due settimane, i mentori si l’UNICEF collabora infatti con il Comitato lingua inglese sono i cardini di questo pro- incontrano per uno scambio di esperienze ruandese per l’educazione e con varie getto. La qualità della trasmissione delle che funge anche da strumento di controllo FOTO: UNICEF/UNI110419/NOORANI organizzazioni locali. Si lavora a stretto conoscenze è un aspetto che di recente ha per i partner cooperanti, i quali possono contatto allo scopo di migliorare il sistema assunto grande importanza. Con un corpo così garantire un progresso costante. educativo e fornire così ai bambini solide insegnanti impreparato, la scuola non può basi che consentiranno loro di contribuire adempiere la sua missione. Il mentoring 12
Insegnanti migliori destano l’interesse e la sete di imparare tra gli alunni. In una prova nazionale gli allievi di se- nell’elaborazione e nell’attuazione di conda elementare hanno ottenuto appena strategie volte a migliorare la qualità la metà dei punti nella lettura e soltanto dell’insegnamento. Il programma in buona un terzo dei punti negli esercizi di mate- parte finanziato dall’UNICEF Svizzera e matica. Risultati analoghi sono stati regi- Liechtenstein è costituito da un sistema di strati nelle quinte elementari. I bambini mentori che ora copre tutto il territorio dimostrano inoltre un continuo calo di nazionale. Essi assistono ogni giorno dai interesse e di voglia di andare a lezione. quattro ai cinque insegnanti nella prepara- Se nel 2012 quasi il 73 per cento portava zione delle lezioni, nel miglioramento della a termine la scuola, nel 2016 si è scesi al qualità dell’insegnamento e nel continuo multidimensionale: sul piano dell’istru- 65 per cento. adeguamento del materiale didattico. zione, della sanità e degli standard di vita. In Ruanda continuano inoltre a mancare Benché proprio in ambito educativo siano insegnanti. Le classi hanno in media 58 «Mi sento più sicura» stati compiuti passi da gigante, la qualità allievi. Il problema più grave è tuttavia la Durante una visita alla scuola Nyamiyaga dell’istruzione rimane in molti casi al- qualità insoddisfacente della formazione nel distretto di Kamonyi, l’insegnante quanto insoddisfacente. dei docenti, che sovente faticano ad ade- Laurence Nyirakamonyo spiega quanto è guarsi alle esigenze e al livello di cono- sollevata da quando l’istituto in cui lavora Gravi ritardi nell’istruzione scenze degli scolari. L’UNICEF è preoc- da anni è stato rinnovato. Da alcuni mesi, Stando a dati recenti, tra gli scolari ruan- cupato per questo sviluppo e ha reagito il mentore Avith Ukurikiyeyezu mostra ai desi si constatano gravi ritardi nelle com- sostenendo il Ministero dell’istruzione e docenti nuovi metodi per un insegna- petenze di lettura, scrittura e aritmetica. la Commissione nazionale per l’infanzia mento basato sulle competenze. «Questi Come il Ruanda finanzia l’istruzione Il Ruanda ha riconosciuto l’importanza l’insegnamento prescolare ed elementare bambini nelle città, ma anche di quelli che di investire in un’istruzione di qualità. Tra il sono state portate dal 27,8 al 41,7 per vivono nelle regioni rurali. 2012/13 e il 2017/18, le risorse del bilancio cento. Il settore dell’istruzione pianifica bene, nazionale dedicate all’istruzione sono passate In Ruanda, l’istruzione è decentralizzata: sia sul piano nazionale sia su quello dal 15,8 al 22,3 per cento. oltre il 50 per cento del bilancio a essa distrettuale: i preventivi di bilancio degli UNICEF/UNI110460/NOORANI Il governo tiene a che tutti i bambini riservato è destinato a misure regionali. In anni scorsi sono stati rispettati al 92 per abbiano accesso alla scuola elementare. questo modo, si garantisce che i provvedi- cento a livello nazionale e praticamente al Tra il 2012/13 e il 2017/18, le risorse per menti vadano a beneficio non solo dei 100 per cento nei distretti. 13
Istruzione per i bambini del Ruanda sono decisamente più adeguati alle esi- genze degli allievi», afferma Laurence Nyirakamonyo. «Per me si tratta di una grande opportunità per apprendere cose nuove. Ora mi sento molto più sicura.» I regolari corsi di perfezionamento I mentori come Avith Ukurikiyeyezu la- consentono agli insegnanti vorano a tempo pieno. Sono stati formati di soddisfare in modo ottimale dall’UNICEF in collaborazione con il le esigenze degli allievi. Ministero dell’istruzione e organizzazioni partner affinché forniscano un sostegno regolare ai docenti nel loro percorso pro- fessionale. Avith Ukurikiyeyezu accom- pagna l’intero corpo insegnante – venti- cinque persone – della scuola Nyamiyaga. «Si avanza giorno per giorno, un passo alla volta», spiega illustrando le varie sfide con cui sono confrontati i docenti. «Li ascolto e faccio del mio meglio per rispondere a ognuno e condividere l’espe- rienza e le conoscenze che ho.» L’operato dell’UNICEF L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein A beneficio di decine di migliaia si impegna in Ruanda da oltre di docenti vent’anni, in particolare con pro- Per migliorare in modo duraturo la qualità grammi legati all’istruzione. Oggi, dell’insegnamento, l’UNICEF e il Mini- la scolarizzazione è praticamente stero dell’istruzione hanno riformulato il L’anno scorso, ciò ha permesso di otte- universale, per cui da alcuni anni i piano di studi di base. La nuova strategia nere ottimi risultati: quasi 27 000 docenti nostri sforzi sono più che altro volti nazionale mira a fornire un sostegno inin- hanno beneficiato del sostegno diretto a migliorare la qualità dell’insegna- terrotto agli insegnanti, a investire nella dell’UNICEF e le misure adottate ne mento. L’UNICEF sostiene il Mini- loro formazione e a compiere il passaggio hanno raggiunti altri 75 000. L’UNICEF stero dell’istruzione nell’elaborazione da un approccio basato sulle conoscenze – ha inoltre aiutato il Ministero dell’istru- di nuove strategie che mirano a un ancora molto diffuso in Ruanda – a uno zione a creare il cosiddetto «Teacher miglioramento dei metodi didattici che si concentri di più sulle competenze. Management Information System», una in tutto il paese. Un programma di FOTO: UNI110577/NOORANI; UNI110381/NOORANI Ciò significa sviluppare capacità di un banca dati nazionale del corpo insegnante mentoring istituito nel 2012 fornisce altro genere, essere più vicini alle esi- che consente di registrare i progressi com- un sostegno e un accompagnamento genze dei bambini e non limitarsi a inse- piuti e di raccogliere informazioni sul agli insegnanti, affinché possano gnare loro a leggere, scrivere, far di conto percorso professionale di tutti i docenti. perfezionare continuamente le loro o a trasmettere conoscenze legate alle Così, in futuro in Ruanda ci saranno solo competenze pedagogiche. materie scientifiche e tecniche, ma dare insegnanti che lavorano con gli strumenti L’UNICEF sostiene la formazione e maggior spazio anche all’inglese e al di una trasmissione delle conoscenze il perfezionamento dei mentori. pensiero critico. efficace. 14
Lucijane Neves, collaboratrice dell’ini- Istruzione e protezione per l’infanzia brasiliana ziativa dell’UNICEF «Active Search». Il giovane racconta che l’operatrice gli ha chiesto perché non frequentasse le lezioni: «Le ho detto che non avevo quaderni e mi ha risposto che me ne avrebbe dati lei. La verità è che non volevo andarci perché mi vergognavo». Alisson è molto in ritardo Affinché nessun con l’apprendimento e all’epoca non bambino venga sapeva né leggere né scrivere. Lucijane Neves, però, ha insistito ed è riuscita a dimenticato convincerlo a riprovare. La vita del tredicenne Alisson è stata dura Centinaia di migliaia di bambini e caratterizzata da molti nuovi inizi, falli- costretti a lavorare In Brasile, il diritto all’istruzione menti e cambiamenti. Ha vissuto in città Che il reinserimento di Alisson sarebbe non vale per tutti: il 6,5 per dal padre o in campagna dalla madre, con stato difficile era chiaro a tutti. Secondo tappe da una sorella e una zia. Al ragazzo Roberto Reis, direttore della scuola, il suo cento dei bambini, infatti, non manca un luogo che si possa chiamare non è un caso isolato: «Il 60 per cento dei è scolarizzato. I 2,8 milioni di casa: «Sono stato in molti posti», con- nostri allievi è in ritardo di almeno due ferma. Come se ciò non bastasse, ha do- anni a causa della situazione familiare». minori colpiti dal problema vuto cominciare a lavorare molto presto: Si tratta di un problema molto diffuso in provengono in gran parte da già da piccolissimo aiutava la madre con Brasile, dove il 35 per cento dei ragazzi il raccolto dei fagioli. Giunta l’età della tra i quindici e i diciassette anni – ovvero famiglie povere e spesso sono scolarizzazione, le cose si sono compli- costretti a lavorare per vivere. cate: «Passavo mesi dalla mamma e non frequentavo più le lezioni». Alla fine della Il programma dell’UNICEF stagione del raccolto tornava sui banchi, «Active Search» è stato avviato ma i suoi compagni erano già passati alla classe successiva. con successo. Entro fine 2019, 50 000 bimbi beneficeranno di «Le ho detto che non avevo una piattaforma volta a sostenere quaderni e mi ha risposto che me ne avrebbe dati lei. i Comuni nell’identificazione di La verità è che non volevo chi non va a scuola. andarci perché mi vergo- gnavo.» Qualche mese fa, la sua vita è cambiata per sempre. Alisson viveva nuovamente dalla sorella e non andava a scuola da un po’, quando ha ricevuto la visita di L’istruzione è la base per uno sviluppo sostenibile Una solida istruzione è fondamentale per Entro il 2030, tutta l’infanzia dovrà aver migliorare le condizioni di singole persone, accesso a un’istruzione primaria e secon- UNICEF/BRASILIEN/FÁBIO CAFFÉ; UNICEF/BRASILIEN di una comunità e dell’intera società. Il daria di qualità: un obiettivo collegato quarto mira infatti a garantire opportunità direttamente con l’operato dell’UNICEF in di apprendimento eque e continue a tutti Brasile. i bambini, in particolare quelli più svan- taggiati provenienti da famiglie povere. 15
Istruzione e protezione per l’infanzia brasiliana Invece di lavorare nei campi, il tredicenne Alisson oggi va a scuola e impara a leggere e a scrivere. oltre tre milioni – è rimasto alle elemen- piccoli lavoratori tra i cinque e i tredici anni avviene in maniera delicata, gli allievi tari e 2,8 milioni di ragazzini tra i quattro sono 412 000, il 56 per cento dei quali è non rimangono a lungo», spiega Roberto e i diciassette anni non frequentano le impiegato nel settore dell’agricoltura. Reis. È importante che venga considerata lezioni. Spesso crescono in famiglie dove la situazione del bambino e si individuino manca tutto: un alloggio sicuro, cibo a Sostegno continuo per ogni rapidamente le sue lacune. Questo ap- sufficienza, genitori che pongono l’istru- bambino proccio è stato molto utile ad Alisson: la zione dei figli al primo posto. Invece di Dietro a queste cifre nude e crude ci sono prima settimana il ragazzo era spesso ab- imparare a leggere, scrivere e far di conto, bambini come Alisson, che ha trascorso battuto. «La maggior parte dei suoi vecchi infatti, il 7 per cento dei bambini è costretto la maggior parte della sua infanzia racco- compagni era molto avanti rispetto a lui», a lavorare nonostante le leggi lo vietino. gliendo fagioli, ha il livello di istruzione racconta il direttore. Il coordinatore peda- Un sondaggio condotto nel 2016 nelle di un allievo di otto anni e ora sarà reinte- gogico della scuola e l’insegnante hanno economie domestiche ha rivelato che i grato a scuola. «Se il reinserimento non seguito attentamente Alisson, facendo Individuare il nocciolo del problema e agire Un’indagine in collaborazione con la piat- Molti minori, inoltre, non dispongono dei Da agosto a settembre 2018, è stato possi- taforma digitale «Active Search» ha rivelato documenti necessari alla scolarizzazione. È bile raggiungere e informare sull’iniziativa che una delle principali ragioni per le quali importante capirne le ragioni per consentire oltre duemila specialisti dell’istruzione, i bambini non frequentano la scuola è la ai Comuni di intervenire. Insieme ai suoi operatori sociali e sanitari in tre forum mancanza di consapevolezza dei genitori partner, l’UNICEF conduce una campagna nazionali. sull’importanza dell’istruzione. di sensibilizzazione sulla nuova strategia FOTO: UNICEF/BRASILE per la scolarizzazione dei bimbi esclusi. 16
tutto il possibile affinché non gettasse la i Comuni a identificare i bimbi che non bini come Alisson: «Vorrei imparare a spugna. «Ora va molto meglio: gli piace vanno a scuola, prendere contatto con leggere e scrivere meglio, ma soprattutto imparare e sta recuperando.» loro, riscolarizzarli e seguirli affinché non terminare la scuola». Attualmente, l’operato dell’UNICEF si abbandonino di nuovo. A questo scopo, concentra proprio su questa infanzia di- sono stati sviluppati un programma infor- menticata. Da otto anni, rileviamo dati sui matico e un’applicazione per smartphone, bambini brasiliani che non frequentano le viene continuamente elaborato nuovo ma- L’operato dell’UNICEF lezioni o che interrompono gli studi e ana- teriale didattico e ampliata l’offerta di Da circa vent’anni, l’UNICEF Svizzera lizziamo la situazione. Su questa base, è corsi online. In un anno, già oltre 2300 e Liechtenstein sostiene progetti in nato il progetto «Active Search» in colla- Comuni hanno aderito all’iniziativa. I Brasile a favore dell’istruzione per borazione con il Ministero dell’istruzione provvedimenti danno frutti: entro il 2019, l’infanzia più svantaggiata. Benché e altri partner tecnici. L’obiettivo è aiutare si stima che ne beneficeranno 50 000 bam- frequentare la scuola sia obbligatorio per tutti dai quattro ai diciassette anni, tantissimi bambini sono ancora Bambini e adolescenti che non vanno esclusi dalle lezioni. L’incessante a scuola, Brasile, 2015 operato dell’UNICEF, attualmente attivo con il progetto «Active Search», 821 595 4-5 anni consente di non dimenticare quelli provenienti da famiglie povere. 6-10 anni 1 593 151 L’accesso all’istruzione permette ai 11-14 anni piccoli di svilupparsi al meglio e 166 626 15-17 anni diminuisce il rischio di lavoro mi- norile, un problema che colpisce 220 884 ancora il 7 per cento dei ragazzini tra i quattro e i diciassette anni. 17
Miglioramento della qualità dell’insegnamento in Bhutan Per non dimenticare i monaci bambino Negli ultimi anni, le tradizionali scuole monastiche butanesi sono diventate un rifugio per i bambini più vulnerabili. Spesso, tuttavia, le materie secolari moderne non vengono insegnate, come invece sancito Le misure adottate dall’UNICEF dalla Costituzione, e mancano consentono di integrare materie come l’inglese e la matematica nel piano impianti sanitari, un’alimenta- didattico delle scuole monastiche, zione equilibrata o la possibilità e di preparare meglio i ragazzi alla vita secolare. di fare attività fisiche. In Bhutan, l’UNICEF si impegna affinché ottomila piccoli monaci e monache non vengano esclusi dalle fondamentali misure di protezione dell’infanzia. Bhutan FOTO: UNICEF/BHUTAN 18
I tre bimbi di sei, sette e otto anni si abbrac- ciano sorridenti mentre si mettono in posa per la foto sulla soglia del monastero Jakar Rabdey, dove da poco frequentano la scuola. I tradizionali abiti color rosso scuro sono ancora troppo grandi per i loro corpicini. Dato che l’età minima per essere ammessi in una delle quattrocento scuole monastiche del Bhutan è di sette anni, uno di loro non dovrebbe nemmeno trovarsi lì. Ma a causa di situazioni familiari disperate, molti genitori spesso sono costretti a man- dare via i figli ancora piccolissimi: almeno nei monasteri hanno un tetto sopra la testa e qualcosa da mangiare. Anche i tre bimbi in posa per la foto provengono da situazioni del genere. La loro storia è simile a quella di molti altri degli oltre ottomila monaci bambino nel paese. Negli ultimi anni, le tradizionali scuole monastiche – che fino all’inizio degli anni Sessanta erano gli unici istituti educativi in Bhutan – hanno accolto sempre più frequentemente piccoli emarginati: si tratta di figli di genitori separati che vivono senza neanche il minimo esistenziale, di orfani, di bimbi non registrati o di disabili. Nei monasteri li aspetta una vita durissima. Diversi edifici, infatti, datano di vari secoli e non dispongono né di riscaldamento né di impianti sanitari o acqua potabile. Lo stato di salute di molti piccoli monaci è preoccupante: malattie polmonari, diabete e problemi cutanei sono all’ordine del giorno. L’aspetto sanitario, tuttavia, non è l’unico nel quale sono svantaggiati: rispetto alla scuola pubblica, nei monasteri non viene insegnato né l’inglese né la matema- tica. Molte ore della giornata sono dedicate all’apprendimento a memoria delle pre- ghiere, il che in futuro precluderà ai monaci bambino moltissime opportunità profes- sionali. Un utile manuale L’anno scorso, l’UNICEF ha redatto il Distribuito ora nelle scuole monastiche, manuale «Empowering Monks & Nuns to serve agli insegnanti quale base per la Promote Sustainable WASH Practices in promozione di buone pratiche igieniche e Bhutan», contenente le più importanti alimentari, e consente agli allievi di impa- misure igieniche, ad esempio lavarsi rego- rare a prendersi cura della loro salute. larmente le mani, e le basi per un’alimen- tazione equilibrata. 19
Miglioramento della qualità dell’insegnamento in Bhutan Sono sempre di più le scuole monastiche che dispongono di acqua potabile e impianti sanitari. FOTO: UNICEF/BHUTAN; NYHQ2008-1575/PIROZZI 20
per l’acqua, e al momento stanno proce- dendo i lavori per la posa di condutture in altri due istituti. Di queste misure hanno beneficiato in totale 2115 bambini, mentre 786 monaci e monache hanno partecipato a laboratori di sensibilizzazione sul tema dell’igiene. L’operato dell’UNICEF in Bhutan ha per- messo inoltre di educare 39 insegnanti sulle misure di protezione dell’infanzia affinché sappiano gestire meglio i segnali di vulnerabilità. Oltre 1500 giovani mo- naci e monache di 47 scuole hanno invece appreso a proteggersi dallo sfruttamento e dalle violenze, mentre sessanta docenti di 54 monasteri hanno partecipato a una formazione intensiva di dieci giorni sul- Importanti lacune nel sistema Migliaia di monaci bambino l’insegnamento dell’inglese di base a be- educativo monastico raggiunti neficio di oltre duemila bambini e più di La Costituzione butanese sancisce il diritto L’anno scorso, l’UNICEF e i suoi partner duecento bambine. di tutti i bambini ad avere accesso a misure sul posto hanno potuto costruire gabinetti Tsuendru Tharchen, 22 anni, è una di que- educative che consentano loro di diven- e lavatoi in due monasteri particolarmente sti insegnanti. Cresciuta anche lei in un tare adulti indipendenti, informati e dotati discosti, dotare sedici scuole monastiche monastero, conosce bene le difficoltà di spirito critico. Ma spesso, le riforme e di impianti per l’acqua calda e 37 di filtri della vita monastica. Oggi insegna all’isti- le formazioni del personale insegnante tuto femminile Shechen Orgyencholing di non si spingono fin dentro le mura dei Wang Sisina: «All’inizio ero molto insi- monasteri. Il divario educativo con i bam- cura, temevo di non avere sufficienti cono- bini che frequentano la scuola pubblica è scenze per insegnare». Ma le formazioni enorme. sostenute dall’UNICEF l’hanno motivata L’UNICEF sostiene il governo e la Com- e ha imparato nuove tecniche che la fanno missione nazionale per gli affari mona- sentire più preparata. «Avremmo bisogno stici per colmare tali lacune con un ap- di molte più formazioni di questo genere proccio globale che si estende dalla affinché i nostri allievi possano benefi- costruzione di impianti sanitari – con ad ciare di opportunità concrete per il loro esempio latrine separate per maschi e futuro.» femmine – all’accesso all’acqua potabile, passando dall’adozione di importanti misure igieniche – come lavarsi regolar- mente le mani –, l’ampliamento delle ma- terie scolastiche, il miglioramento della qualità dell’insegnamento e l’attuazione L’operato dell’UNICEF di importanti provvedimenti di protezione L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein dell’infanzia. si impegna in Bhutan da circa vent’anni per una migliore istruzione. Negli scorsi tre anni, il padrinato di Maggiore attività fisica progetto si è concentrato su un programma volto a migliorare le Uno studio a livello nazionale sulla salute ai lunghi periodi trascorsi seduti o a un’a- condizioni di vita in oltre quattrocento fisica dei monaci bambino condotto limentazione troppo grassa e monotona. scuole monastiche tradizionali in l’anno scorso dall’UNICEF dimostra che le Si è quindi deciso di organizzare un labo- stretta collaborazione con il Ministero possibilità di praticare attività fisica sono ratorio per trenta insegnanti, durante il dell’istruzione e la Commissione ancora troppo scarse. quale è stato presentato un programma di nazionale per gli affari monastici. I Molti piccoli soffrono di malattie come il movimento per gli allievi basato sulla successi non si sono fatti attendere diabete e di contrazioni muscolari dovute tradizionale danza mascherata butanese. e oggi migliaia di monaci bambino hanno accesso all’acqua potabile e a impianti sanitari. 21
Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini boliviani Un’alimentazione sana per i bambini boliviani più vulnerabili Tutti i bambini hanno diritto a uno sviluppo sano. In Bolivia, tuttavia, migliaia di piccoli – soprattutto di origine indigena – non possono beneficiarne. Il 26 per cento dei minori di tre anni soffre di malnutrizione cronica, una condizione che può causare ritardi dello sviluppo, spesso con conseguenze per tutta la vita. L’UNICEF si impegna per le pari opportunità e si focalizza su Independencia è una cittadina di circa Independencia ha molti problemi: l’accesso 1800 abitanti nel dipartimento di Cocha- all’assistenza medica è complicato, molte programmi alimentari che bamba, in Bolivia. Situata a 2600 metri di persone non hanno nozioni di igiene, il raggiungano anche i bimbi più altitudine, è raggiungibile seguendo una tasso di mortalità neonatale è elevato. strada sterrata. La capitale del diparti- L’UNICEF guarda con crescente preoccu- a rischio. mento dista soli 160 chilometri, ma la tra- pazione alle abitudini alimentari di nume- sferta dura sette ore. Nel solo ultimo anno, rose famiglie e alle conseguenze, talvolta gli incidenti della circolazione su questo gravi, della malnutrizione cronica tra i tratto sono costati la vita a venti persone. bambini della prima infanzia. Come spiega Margot Tobar, una consulente locale, molte madri allattano i neonati solo durante i primi tre mesi di vita, per poi affidarsi al latte artificiale affiancato da farinacei. Brasile «Coltivano ortaggi, ma molti preferiscono Perù venderli piuttosto che consumarli.» È La Paz perciò importantissimo comunicare con i Bolivia genitori. Poco tempo fa, Margot Tobar ha fornito consulenza a una giovane mamma FOTO: UNICEF/RETO ALBERTALLI Paraguay di una bimba sottosviluppata: «Per fortuna Cile è stato possibile stabilizzare le condizioni della piccina, troppo magra e piccola, nei suoi primi due anni di vita». Se la malnu- trizione cronica non viene combattuta nei 22
struzione, della sanità e degli standard di vita. Nelle regioni rurali a maggioranza indigena, la malnutrizione cronica inte- ressa quasi il 26 per cento dell’infanzia, mentre nelle zone urbane più accessibili il 15 per cento. L’UNICEF interviene proprio in questo ambito, affinché tutti i piccoli godano delle stesse opportunità, abbiano accesso all’istruzione e possano cominciare sani l’avventura della vita. L’UNICEF sostiene il governo boliviano nella pianificazione e nell’attuazione di un approccio globale comprendente aspetti legati alla salute, all’igiene, alla protezione dell’infanzia e all’alimentazione. L’importanza del latte materno Vitamine, minerali e oligoelementi Gli sforzi si focalizzano sui primi mille sono essenziali per la crescita sana giorni di vita, con un’attenzione partico- dei bambini boliviani. lare all’allattamento al seno: il latte ma- terno, infatti, ha sempre la temperatura adatta, è sicuro laddove non c’è a disposi- zione acqua pulita, non costa nulla e con- tiene tutti i nutrimenti di cui ha bisogno il neonato, dalle vitamine ai minerali, agli enzimi e gli anticorpi. I piccoli allattati al primi ventiquattro mesi, possono insorgere gene, spesso nella regione amazzonica – danni irreversibili al cervello e al succes- che si estende su oltre il 60 per cento del sivo sviluppo. paese – o in altre zone discoste. Le loro condizioni sono sovente precarie: solo il Povertà diffusa 27 per cento della popolazione ha accesso In Bolivia, il 16 per cento dei bambini a impianti sanitari e soltanto il 79 per della prima infanzia ha ritardi dello svi- cento all’acqua potabile. Il 43 per cento luppo a causa della malnutrizione cronica. dei bambini è colpito da una povertà La maggior parte cresce in famiglie indi- multidimensionale, ossia sul piano dell’i- Una nuova legge per un’alimentazione più sana Da anni, la Bolivia riconosce l’importanza popolazione con informazioni sui principi per i bambini di un’alimentazione sana ed di un’alimentazione equilibrata al fine di equilibrata, e recentemente ha lanciato un combattere la malnutrizione e la carenza chiaro segnale con l’emanazione di una alimentare, e di promuovere uno stile di nuova legge (la cosiddetta «Law No. 775») vita sano. La nuova legge, inoltre, obbliga i UNICEF/BOLIVIEN; UNI159368/PIROZZI che sancisce l’obbligo di organizzare insieme pro duttori alimentari a dichiarare chiara- ai professionisti della salute di tutti i dipar- mente sulle confezioni la quantità di zucchero timenti formazioni regolari sul tema. Quale e sodio, e i tipi di grassi contenuti nei loro base, il Ministero della sanità ha elaborato articoli. strategie per raggiungere efficacemente la 23
Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini boliviani Un’alimentazione equilibrata seno durante i primi sei mesi di vita corrono comprendente frutta e verdura un rischio molto inferiore di contrarre permette di incominciare con il piede infezioni, diarrea o polmonite. Il latte ma- giusto l’avventura della vita. terno, ad esempio, permette di diminuire del 34 per cento le infezioni alle vie respi- ratorie inferiori. La Bolivia ha riconosciuto l’importanza dell’allattamento al seno. Secondo dati recenti sui comportamenti alimentari e sanitari a livello nazionale, il 78 per cento dei neonati viene allattato entro la prima ora dopo il parto e il 64 per cento esclusi- vamente al seno durante i primi sei mesi di vita, un incremento del 25 cento rispetto al 1998. Nelle regioni rurali, tuttavia, informazione e sensibilizzazione sono an- con il governo per elaborare iniziative stra- cora necessarie per raggiungere i bambini tegiche affinché tutti i bambini della prima L’operato dell’UNICEF di famiglie particolarmente vulnerabili. infanzia ricevano i micronutrienti neces- Attualmente, l’operato dell’UNICEF sari. L’anno scorso, sono stati organizzati in Bolivia si focalizza sui bambini Programma efficace laboratori con i responsabili della sanità della prima infanzia di origine indi- L’UNICEF annette grande importanza di tutti e nove i dipartimenti, ed è stato al- gena, affinché possano crescere all’analisi degli indicatori. Anche l’anno lestito un sistema di monitoraggio. A livello sani e sicuri. L’UNICEF collabora scorso, grazie alle sue competenze tecni- comunale, l’UNICEF conduce campagne con il governo a livello nazionale, che ha sostenuto il Ministero della sanità di sensibilizzazione tra i genitori e informa mentre le misure concrete si con- boliviano nel rilevamento e nell’analisi di soprattutto le madri sull’importanza di centrano sui dipartimenti di La Paz, dati fondamentali. Cinque centri sanitari un’alimentazione sana. Juana, la figlioletta Cochabamba, Santa Cruz e Pando, i FOTO: UNICEF/UNI7801/PIROZZI; UNI7799/PIROZZI che offrono consulenza alimentare mirata in braccio, è stata tra i beneficiari: nelle più colpiti. Il tema della malnutri- all’allattamento al seno sono inoltre stati scorse settimane, ha ottenuto importanti zione cronica in tenera età ha la dichiarati amici dei bambini. Le certifica- informazioni per la sua piccola, che ora priorità: l’UNICEF Svizzera e Liechten- zioni sono in continuo aumento, con viene allattata al seno e riceve anche puree stein sostiene programmi alimentari ventotto nuovi centri sanitari nel 2017 e fresche di banane e verdure. Sua figlia che forniscono micronutrienti ai undici nella prima metà del 2018, per un oggi è tra i bambini boliviani che godono piccoli e promuovono l’allattamento totale di 139 nosocomi che hanno ottenuto del diritto fondamentale a un inizio sano al seno. la distinzione. L’UNICEF collabora inoltre della vita. 24
Per un mondo senza poliomielite Di porta in porta per raggiungere ogni bambino La lotta contro la poliomielite è una storia di successo. Se nel 1988 si registravano nuovi contagi in 125 paesi, l’anno scorso ne sono stati accertati solo in Afghanistan e Pachistan. Il cancello di ferro arrugginito conduce vaccino orale, dato che la polio può essere Per eradicare per sempre la a una stradina nella periferia di Herat. frenata solo immunizzando tutti. È suffi- malattia, l’UNICEF si reca in La città è situata in una valle fertile del- ciente un singolo bimbo per riaccendere l’Afghanistan occidentale, una regione un focolare. regioni difficilmente accessibili caratterizzata da una storia millenaria, ma per vaccinare gli ultimi bambini, anche segnata da un problema molto at- Micro-mappe quale prezioso tuale: la poliomielite. L’anno scorso, nel strumento di lavoro ad esempio in Afghanistan, mondo sono stati riscontrati diciotto Inizialmente, Setayesh e Saharnaz osser- dove vivono dieci milioni di nuovi contagi, quattordici dei quali nel vano scettici le due donne, ma poi non minori di cinque anni. La loro solo Afghanistan. esitano a reclinare indietro la testa e spa- Il cancello si apre con un cigolio e Setayesh, lancare la bocca. Dopo aver versato poche posizione viene rilevata con quattro anni, saltella sulla strada, seguito gocce di vaccino salvavita e una dose di l’ausilio di cartine e il loro stato dal papà Reza Nazeri con in braccio la vitamina A, le instancabili operatrici sono sorellina di due anni Saharnaz. L’uomo è già pronte a partire con le loro borse in vaccinale è continuamente venuto a sapere che oggi nei paraggi c’è spalla. Di porta in porta, il loro obiettivo è monitorato. una squadra di vaccinazione. In lonta- raggiungere ogni bambino: in un mese, ne nanza, si scorgono due donne con dei vaccinano oltre 150 000. contenitori-frigo blu: sono incaricate di In un paese con una forte crescita demo- bussare a tutte le porte della città per som- grafica e una buona fetta di popolazione ministrare a ogni bambino l’importante nomade riuscire a monitorare quanti bam- Pachistan: quasi 11 500 bambini immunizzati il giorno dell’indipendenza Il Pachistan fa tutto quanto in suo potere dipendenza. Come ogni anno, il 14 agosto per eradicare la poliomielite. Attualmente, centinaia di migliaia di persone si sono UNICEF/UNI130595/ZAIDI; UNI124941/FROUTAN le squadre mobili vaccinano i bambini in recate al mausoleo di Muhammad Ali 390 importanti luoghi di transito, come Jinnah, il padre fondatore del paese. Lavo- confini, terminali delle autolinee, stazioni. rando dall’alba a notte fonda, una squadra Mai prima d’ora, però, era stato possibile di venti specialisti formati dall’UNICEF ha immunizzare così tanti minori di cinque potuto somministrare il vaccino orale a anni come durante l’ultimo giorno dell’in- 11 409 bambini, un record mondiale. 25
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