I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...

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I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Padrinati di progetto 2019
  dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein

«I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i
più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare
il destino dei piccoli più svantaggiati, nessuno escluso.»
Hans Künzle, Presidente dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Indice

                                              Istruzione femminile in India,
                                              pagina 8

                                              Il   56 per cento dei bambini di
                                              famiglie povere non andrà mai
                                              più a scuola, un tasso che tra
                                              i ricchi scende al 27 per cento.

                                                                                            Istruzione e protezione per
                                                                                            l’infanzia brasiliana, pagina 15

                                                                                            Il   6,5 per cento dei bambini
                                                                                            non va a scuola.

Programmi contro le mutilazioni
genitali femminili, pagina 4

Oltre   200 milioni di ragazze
e donne nel mondo sono state

                                                                                                                                        FOTO: UNICEF/UNI94738/NOORANI; INDA2013-00329/SINGH; UNI110434/NOORANI; UNI159407/PIROZZI; BRASILE/INGRID CRISTINA; BHUTAN/DAGMAR VYHNALKOVA; BANA2006-01297/SIDDIQU
offese nella parte più sensibile
del loro corpo.
                                              Istruzione per i bambini del
                                              Ruanda, pagina 12

                                              Il   98 per cento dei bambini è
                                              scolarizzato.
                                                                                            Miglioramento della qualità
                                                                                            dell’insegnamento in Bhutan,
                                                                                            pagina 18

                                                                                            16 scuole monastiche sono state
                                                                                            dotate di impianti per l’acqua calda,

                                                                                            37 di filtri per l’acqua.

             Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini
             boliviani, pagina 22

             Il   26 per cento dei minori di tre anni soffre
             di malnutrizione cronica.
                                                                        Per un mondo senza poliomielite,
                                                                        pagina 25
                                                                        In Pachistan, in un solo giorno sono

                                                                        stati vaccinati   11 409 bambini,
                                                                        un record mondiale.

                                                                                                                                    2
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Care amiche e cari amici dell’UNICEF,
                                     nelle prossime pagine, vi raccontiamo del tredicenne Alisson dal Brasile, che solo ora sta impa-
                                     rando a leggere e a scrivere, della dodicenne Aisha dal Sudan, una delle poche ragazze del
                                     paese a non aver subìto mutilazioni genitali, di Lalita dall’India, che avrebbe dovuto essere data
                                     in sposa a dieci anni, e del piccolo Setayesh dall’Afghanistan, che ha ricevuto il vaccino salvavita
                                     contro la poliomielite. Le loro storie sono uguali a quelle di migliaia di altri bambini i cui diritti
                                     sono violati a causa di conflitti che hanno portato al collasso i sistemi sanitari e scolastici, di
                                     norme sociali più radicate delle leggi o della povertà che mina anche le più basilari certezze.
                                     Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e sicuro. L’UNICEF si impegna affinché questo diritto
                                     sia rispettato e opera con competenza, empatia e vigore per migliorare le condizioni di vita
                                     dell’infanzia. I cambiamenti duraturi sono possibili solo se si mettono in discussione le strutture
                                     esistenti, ad esempio svolgendo colloqui con i governi, fornendo consulenza alle autorità e con-
                                     ducendo campagne di sensibilizzazione al fine di raggiungere generazioni intere.
                                     Assumendo un padrinato di progetto, dimostrate che il destino di bambini come Alisson, Aisha
                                     e Lalita vi sta a cuore e che credete nella possibilità di cambiamenti concreti e nel nostro lavoro.
                                     Grazie di cuore per essere al nostro fianco nello sforzo di regalare all’infanzia un futuro degno
                                     di essere vissuto.
UNICEF/HQ06-2398/SUSAN MARKISZ

                                     Hans Künzle, Presidente dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein

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I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Programme gegen Mädchenbeschneidung       Quando si tratta di mutilazioni genitali
 Programmi contro le mutilazioni
 genitali femminili                       femminili, la realtà è spesso ben lontana da
                                          quanto sancirebbe la legge. Ancora oggi,
                                          infatti, questa pratica – vera e propria vio-
                                          lazione dei diritti umani e dell’infanzia –
                                          è in vigore in molti paesi malgrado le pre-
                                          scrizioni legali che vi si oppongono. Le
                                          dolorosissime mutilazioni non hanno alcun
Sane e integre,                           fondamento medico, sono sovente causa di
invece che dolorosa-                      infezioni, sterilità, incontinenza e problemi
                                          durante i rapporti sessuali, e aumentano il
mente mutilate                            rischio di contrarre l’HIV e di decesso.
                                          Bambine ancora piccole si dissanguano             anni, l’UNICEF ha quindi coniato un ter-
                                          tra le mani di mutilatrici tradizionali, che      mine dal significato opposto, ora ampia-
                                          spesso si servono di lame di rasoio o cocci       mente diffuso: «saleema». Questo voca-
Oltre duecento milioni di                 di vetro sporchi per asportare parte del          bolo arabo esprime il concetto di «integra,
ragazze e donne nel mondo                 clitoride o addirittura le grandi e le piccole    sana, intatta». La campagna omonima
                                          labbra.                                           lanciata nel 2008 dall’UNICEF e attuata
sono state offese nella parte             In tutto il mondo, duecento milioni di            in collaborazione con il governo sudanese
più sensibile del loro corpo.             bambine e donne hanno subìto questo               mira a produrre un cambio di mentalità in
                                          barbaro rituale, la maggior parte in Africa,      seno alla società (v. riquadro). Le analisi
Il fenomeno colpisce soprattutto          dove in alcuni paesi colpisce quasi l’intera      di nuovi dati a livello nazionale mostrano
l’Africa: in Sudan, ad esempio,           popolazione femminile. In Guinea, ad              che il tasso di minori di quattordici anni
                                          esempio, il 97 per cento delle ragazze e          mutilate è del 25 per cento inferiore ri-
l’87 per cento delle donne                delle donne tra i quindici e i 49 anni è          spetto a quello delle donne tra i trenta e i
ha subìto mutilazioni genitali.           mutilato, in Gibuti il 93 per cento, in           trentaquattro anni.
                                          Egitto e in Mali il 91 per cento, in Eritrea
Sembra tuttavia che un
                                          l’89 per cento e in Sudan l’88 per cento.         Le ragazze quali portavoce
cambiamento sia iniziato, come            In questi Stati, le norme sociali sono più        La storia di Aisha illustra quanto sia stato
                                          importanti della legge e la mutilazione è         possibile raggiungere grazie al termine
confermano nuovi dati: il tasso
                                          una vecchia tradizione che «purifica» le          «saleema». La dodicenne, originaria di
di minori di quattordici anni             bambine, le trasforma in donne e le prepara       Um Algura, nello Stato di Gezira, ogni
                                          al matrimonio.                                    giorno si reca a scuola: le piace parecchio
mutilate, infatti, è del 25 per
                                                                                            imparare ed è molto indipendente per la
cento inferiore rispetto a quello     Mutilate poco dopo la nascita                         sua età. È molto apprezzata dalle compagne
delle donne tra i trenta e i trenta - Alcune bambine subiscono mutilazioni                  e dagli insegnanti, che ammirano il suo
                                      già pochi giorni dopo la nascita, molte du-           senso del dovere. Aisha, infatti, partecipa
quattro anni. La pluriennale          rante la prima infanzia. In Sudan, il rituale         regolarmente ai forum femminili della sua
opera di sensibilizzazione            avviene principalmente tra i cinque e i               scuola lanciati dall’UNICEF, durante i
                                      sette anni. Nelle zone rurali, le ragazze             quali le ragazze vengono informate su
dell’UNICEF dà i suoi frutti.         non mutilate vengono stigmatizzate e                  temi come i matrimoni precoci o le muti-
                                      chiamate «ghalfaa», una parola che                    lazioni genitali, spronate a riflettere e a
                                      esprime impurità e oscenità. Negli scorsi             scambiarsi opinioni.

                                            «Saleema»: una parola positiva per cambiare le mentalità

                                            «Saleema» è un termine arabo che signi-         Saleema, il cui logo è presente a matrimoni,
                                            fica «integra, sana, intatta». Da dieci anni,   negli uffici dei consulenti familiari, in caffè
                                            l’UNICEF lo impiega in Sudan nelle sue          e luoghi per pic nic, è attuata a livello na-
                                                                                                                                                  FOTO: UNICEF/NIGER/GIACOMO PIROZZI

                                            campagne di sensibilizzazione contro le         zionale e ha dato il via a un cambiamento
                                            mutilazioni genitali femminili. Laddove le      di mentalità sulla pratica: in Sudan – ma
                                            bambine e le donne non mutilate sono a          anche in altri paesi – centinaia di villaggi,
                                            lungo state considerate «ghalfaa» – impure,     rappresentanti governativi, persone note e
                                            oscene –, l’impiego del termine «saleema»       personalità religiose hanno ufficialmente
                                            mira a cambiarne la percezione. L’iniziativa    preso posizione contro di essa.

                                                                                                                                              4
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
È in corso un progressivo cambio
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                                                                                                                      le mutilazioni genitali femminili.

                               Ancora piccolissime e mutilate con strumenti sudici
                                                                        A sinistra: tasso di bambine minori di
                                                                        cinque anni al momento della mutilazione
                               Mauritania                               genitale.
                                 93 %                                                                                                 Mali
                                                                                                                                      91%                   Yemen
                                                                Yemen
                                            Mali      Eritrea                                                             Gambia                             91 %
                                                                 95 %   A destra: tasso di interventi eseguiti da
                                            71%        75 %                                                                  98 %
                                                                                                                      Guinea                       Gibuti
                                                                        mutilatrici tradizionali, spesso con lame                      Burkina
                                                                                                                       79%                          92 %
UNICEF/UNI166459/NOORANI

                                                                                                                                      Faso 96 %
                                                                        di rasoio non sterilizzate o cocci sporchi,       Guinea-Bissau
                                                                                                                                94%
                                            Nigeria                     al posto di personale medico formato,
                                                                                                                                                            Kenia
                                             82 %                       levatrici o infermiere.                                                             81 %

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I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Programmi contro le mutilazioni
 genitali femminili

  I forum femminili sono un’utile
  piattaforma di informazione e di sensi-
  bilizzazione che consente alle ragazze
  di supportarsi a vicenda.

                                                                                              incontri di scambio e sensibilizzazione.
                                                                                              Insieme a una task force appositamente
                                                                                              costituita, inoltre, l’UNICEF ha aiutato il
                                                                                              governo dello Stato del Nord a emanare
                                                                                              una nuova legge che rende punibile con
                                                                                              sette anni di detenzione chiunque mutili
                                                                                              una bambina. In 88 scuole elementari
                                                                                              dello Stato di Gezira sono stati creati
                                                                                              forum femminili come quello frequentato
                                                                                              da Aisha, che hanno permesso di raggiun-
                                                                                              gere oltre 43 000 ragazze.

                                                                                                L’operato dell’UNICEF
                                                                                                Da oltre vent’anni, i programmi
I primi incontri sono piaciuti così tanto ad   Raggiunte migliaia di potenziali                 sostenuti dall’UNICEF Svizzera e
Aisha che in poco tempo ha convinto la         vittime                                          Liechtenstein si concentrano sui
maggior parte delle sue amiche a parteci-      Negli ultimi tre anni, l’operato dell’UNICEF     paesi in cui le mutilazioni genitali
pare. Quando un giorno è venuta a sapere       in Sudan si è esteso dallo Stato di Gezira       sono più diffuse, ad esempio la
dell’imminente mutilazione di una bimba        agli Stati settentrionali del Mar Rosso, del     Guinea, l’Egitto e l’Indonesia.
di sette anni del suo quartiere, si è fatta    Nord e del Nilo, dove l’iniziativa Saleema       L’opera di sensibilizzazione è ade-
coraggio, ha cercato la madre e le ha rac-     ha richiamato l’attenzione sulle mutilazioni     guata alle particolarità di ciascun
contato quanto appreso durante i forum.        genitali femminili, ancora ampiamente            paese e mette in discussione le
                                                                                                                                            FOTO: UNICEF/UNI189439/NTABADDE; UN0125844/SHARMA

Ma per quanto si impegnasse, si è accorta      praticate a causa delle norme sociali. In        norme sociali alla base del rituale.
che con i suoi argomenti non otteneva          180 comunità, l’UNICEF ha effettuato             Solo con un cambiamento di men-
nulla e ha deciso di chiedere aiuto alla sua   rilevamenti sulle strutture che favoriscono      talità della popolazione, infatti, le
insegnante, che l’ha accompagnata dalla        l’abolizione della pratica e sull’apertura       leggi potranno essere rispettate e le
famiglia. Così, per la prima volta la madre    al cambiamento. Sono stati individuati           mutilazioni genitali femminili con-
della bimba ha sentito parlare della parola    membri influenti dei villaggi, poi formati       siderate infine per quello che sono:
«saleema». Dopo varie visite, Aisha e la       su come approcciare il dialogo e affrontare      una grave violazione dei diritti
maestra sono riuscite a convincerla e la       il tema con la popolazione. 360 operatori        umani e dell’infanzia.
bambina è rimasta integra.                     comunali hanno in seguito tenuto 8640

                                                                                                                                        6
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Istruzione femminile in India

                                In India, sempre più ragazze
                                imparano a farsi valere e
                                a difendersi dalle ingiustizie.
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Istruzione femminile in India

Istruzione per
bambine di famiglie
emarginate

In India, milioni di bambine sono
svantaggiate sin dalla nascita.
Spesso i genitori sono costretti
a lottare quotidianamente per la
sopravvivenza, a casa e nei
campi hanno bisogno di tutto
l’aiuto possibile. Riuscire a
maritare quanto prima una figlia
significa avere una bocca in        Già da piccola, Lalita aveva compiti ben         quasi due terzi delle persone vivono sotto
                                    definiti: tagliare l’erba, raccogliere legna     la soglia di povertà. Qui, insegnare alle
meno da sfamare. I programmi
                                    da ardere, lavare, pulire, cucinare. La sua      ragazze a leggere e scrivere non è tra le
dell’UNICEF si focalizzano sullo    grande famiglia faceva affidamento su di         priorità delle autorità.
                                    lei. La ragazzina ha anche dovuto imparare
Stato del Bihar – particolar-
                                    tutto quello che una buona casalinga deve        «Mi ha dato un sacco di
mente colpito dal problema –,       sapere: i suoi genitori, infatti, miravano a
                                                                                     botte, perché si vergognava
                                    darla in sposa all’età di dieci anni, in
e si rivolgono direttamente ai                                                       che fossi l’unica della
                                    modo da avere una bocca in meno da sfa-
genitori, che vengono               mare, un sollievo per la famiglia. Lalita,       famiglia a frequentare le
sensibilizzati sull’importanza      però, non era solo molto abile nei lavori        lezioni.»
                                    domestici, bensì anche parecchio sveglia.
dell’istruzione per le ragazze.     Nel raro tempo libero, sgattaiolava alla         Un giorno, le trasgressioni di Lalita sono
Un nuovo bus funge da centro        scuola dell’UNICEF per bambine prove-            state scoperte dalla famiglia: il fratello
                                    nienti da famiglie emarginate nel distretto      l’aveva seguita fino a scuola e colta in
educativo e mira a destare la       di Sitamarhi dello Stato del Bihar, dove         flagrante. «Mi ha dato un sacco di botte,
curiosità di grandi e piccini.

                                      L’infanzia senza casta esclusa dall’istruzione

                                      Lo Stato indiano del Bihar ha una delle        di tutti i bambini indiani tra i sei e i quattor-
                                      maggiori popolazioni di senza casta. Qui,      dici anni. In questa regione, infatti, le
                                      il tasso di alfabetizzazione raggiunge a       norme sociali hanno più peso della legge,
                                      malapena il 49 per cento, il 38 per cento      di conseguenza la maggior parte dei piccoli
                                      tra le donne. Tra i Musahar esso si situa al   Musahar è esclusa dalla scuola, dall’assi-
                                      9 per cento, il 4 per cento tra le donne,      stenza sanitaria e da altre prestazioni
                                                                                                                                             FOTO: UNICEF/UN0122044

                                      nonostante il «Right of Children to Free       statali di base. Tanti lavorano e le bambine
                                      and Compulsory Education Act» del 2010         vengono abitualmente date in sposa
                                      renda obbligatoria l’inclusione scolastica     molto presto.

                                                                                                                                         8
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
L’istruzione è lo strumento più efficace
                                        contro la povertà e i matrimoni precoci.

                                                                                     perché si vergognava che fossi l’unica         vita di dipendenza. Anche se la legge
                                                                                     della famiglia a frequentare le lezioni»,      vieta i matrimoni per i minori di diciotto
                                                                                     racconta la ragazza. La madre ha spal -        anni, il 27 per cento delle giovani donne
                                                                                     leggiato il fratello. «Non capivo perché       indiane tra i venti e i ventiquattro anni è
                                                                                     non mi sostenesse», spiega Lalita, che a       stato dato in sposa prima della maggiore
                                                                                     scuola ha appreso l’importanza per le          età. Questa pratica è una grave violazione
                                                                                     donne di imparare a far valere i propri        dei diritti umani e spesso causa problemi
                                                                                     diritti e a difendersi.                        di salute, psichici ed emotivi, e riduce
                                                                                                                                    le prospettive formative e professionali.
                                                                                     Gravi violazioni dei diritti
                                                                                                                                    L’istruzione porta invece libertà e indi-
                                                                                     dell’infanzia con conseguenze
                                                                                                                                    pendenza, ed è la chiave per spezzare il
                                                                                     per tutta la vita
                                                                                                                                    giogo della povertà.
                                                                                     La storia di Lalita è analoga a quella di
                                                                                     innumerevoli bambine indiane. Sesso,           Hotspot contro i matrimoni precoci
                                                                                     stato sociale e provenienza sono fattori di    L’UNICEF si impegna affinché tutti i
                                                                                     discriminazione che le costringono a una       bambini godano di pari diritti e opportu-

                                        Gravi disuguaglianze

                                          Del 5 per cento di bambini che non            Le disuguaglianze non sono presenti           Il divario tra ricchi e poveri è molto
                                        frequentano la scuola elementare, solo       solo tra i sessi, bensì anche tra le varie     accentuato: l’11 per cento dei bambini
                                        il 33 per cento delle ragazze, contro il     regioni di provenienza: tra i bambini che      provenienti da famiglie povere non
                                        44 per cento dei ragazzi, verrà in seguito   hanno interrotto prematuramente gli            frequenta la scuola, il   56 per cento non
UNICEF/UN0231411/BROWN; UN0122055

                                        integrato.                                   studi e quelli non scolarizzati, il tasso di   ci metterà mai più piede. Tra quelli più
                                                                                     (re)integrazione si situa al   59 per cento    benestanti, questi tassi sono rispettiva-
                                                                                     nei centri urbani e solo al    50 per cento    mente dell’1 e del   27 per cento.
                                                                                     nelle zone rurali.

                                    9
I bambini sono i membri più vulnerabili della società, e anche i più innocenti. Facciamo tutto quanto in nostro potere per cambiare il destino ...
Istruzione femminile in India

                                                                                                   Le disparità tra bambine e bambini
                                                                                                   scolarizzati tendono a diminuire.

nità, e in India si focalizza sulle bambine     mento in luoghi strategici in diciassette        dell’anno, il programma mira a identifi-
che crescono in condizioni difficili e sono     unità amministrative di quasi 3600 muri          care tremila bambine Musahar, a cercare
svantaggiate sin dalla nascita. L’anno          con slogan incisivi sugli effetti negativi       il dialogo con i genitori e a scolarizzare i
scorso, le misure adottate si concentravano     della pratica.                                   bimbi.
in particolare su nove unità amministrative
di tre distretti dello Stato del Bihar, dove    Centro mobile per l’apprendimento
sono state realizzate cartine per illustrare    e la sensibilizzazione
visivamente la diffusione dei matrimoni         Il programma dell’UNICEF si concentra              L’operato dell’UNICEF
precoci e migliorare gli interventi nelle       sull’infanzia particolarmente emarginata           Le misure dell’UNICEF nel quadro
zone maggiormente colpite. Sono così            nello Stato del Bihar, dove un nuovo bus           dell’istruzione femminile in India si
stati individuati 2041 cosiddetti hotspot.      didattico visiterà una cinquantina di villaggi     concentrano sulle pari opportunità
Un altro punto focale è stata la creazione      per raggiungere la comunità Musahar                e sull’inclusione. L’UNICEF fornisce
di 1555 gruppi di ragazze dai tredici ai        (letteralmente i «mangiatori di ratti»), una       consulenza al Ministero dell’istru-
diciotto anni, in totale 18 946, formate        casta di intoccabili i cui bambini non fre-        zione da oltre vent’anni, e sostiene
dall’UNICEF per rivolgersi direttamente         quentano la scuola. Il bus, attrezzato con         lo Stato nell’elaborazione e nell’at-
alle coetanee nelle loro comunità e sensi-      libri, un computer e posti a sedere, fungerà       tuazione di strategie volte a miglio-
bilizzarle sui matrimoni precoci. Lo stesso     da centro mobile per l’apprendimento e la          rare le opportunità. Vale la pena in-
è stato fatto con 6810 ragazzi suddivisi in     sensibilizzazione. Le pareti esterne sono          vestire nell’educazione femminile:
                                                                                                                                                FOTO: UNICEF/UN0122076; UNI110451/NOORANI

568 gruppi. Sono state inoltre organizzate      decorate con cartelli e slogan che pro-            le ragazze che frequentano la scuola
3712 assemblee comunitarie con la parte-        muovono l’importanza dell’istruzione               corrono meno rischi di essere date
cipazione di leader d’opinione locali,          per tutti i bambini. Lo scopo è destare            in sposa e di diventare madri troppo
nelle quali è stata tematizzata la perce-       l’interesse dei bambini, ma anche rivol-           presto, sono meno esposte a vio-
zione delle norme sociali alla base dei         gersi alle madri e agli anziani dei villaggi.      lenze e sfruttamenti, e possono
matrimoni precoci. Questi incontri hanno        Parallelamente, l’UNICEF collabora con             finalmente spezzare il circolo vizioso
permesso di raggiungere 152 000 persone.        i rappresentanti del governo e getta le            della miseria.
Altrettanto efficace si è rivelato l’allesti-   basi per cambiamenti duraturi. Nel corso

                                                                                                                                          10
Istruzione per i bambini del Ruanda

                                      Il miglioramento della qualità
                                      dell’insegnamento consente
                                      di guardare al futuro con curiosità
                                      e gioia.
Istruzione per i bambini del Ruanda

Anche gli insegnanti
devono imparare

Negli ultimi anni, il Ruanda
è riuscito a scolarizzare
praticamente tutti i bambini,
ma è emerso che spesso
l’istruzione è lacunosa.
Con il sostegno dell’UNICEF,
il Ministero dell’istruzione ha
quindi elaborato una nuova
strategia: un sistema nazionale
di mentori che aiutano gli
insegnanti a perfezionarsi
costantemente. L’UNICEF
Svizzera e Liechtenstein
contribuisce al finanziamento                   Con dodici milioni di abitanti, il Ruanda è    stiche mostra che i principali servizi pub-
                                                relativamente piccolo. Teatro di uno dei       blici raggiungono anche i gruppi sociali
del programma. Un’istruzione
                                                peggiori genocidi della storia nel 1994, è     più vulnerabili. In particolare nel campo
di qualità è infatti il miglior                 oggi un paese modello nell’Africa sub-         dell’istruzione, il Ruanda ha ottenuto
                                                sahariana. In anni recenti, il governo ha      grandi successi: il 98 per cento dei bam-
investimento nella vita.
                                                implementato provvedimenti volti a favo-       bini è scolarizzato.
                                                rire lo sviluppo sul piano umanitario ed       Nonostante tutti gli sforzi intrapresi e i
                                                economico. Di conseguenza, il Ruanda           risultati raggiunti, rimane molto da fare.
                                                è uno dei pochi Stati ad aver raggiunto        Il Ruanda è a tutt’oggi uno dei paesi più
                                                gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.       poveri del pianeta. Il 19 per cento della
                                                L’ultimo sondaggio delle economie dome-        popolazione è colpito da una povertà

 Una cooperazione efficiente

 Il segreto del programma di mentoring in       allo sviluppo socio-economico del paese.       individuale si è rivelato un’idea molto
 Ruanda è l’interazione tra partner fidati:     Il pensiero critico e la padronanza della      efficace. Ogni due settimane, i mentori si
 l’UNICEF collabora infatti con il Comitato     lingua inglese sono i cardini di questo pro-   incontrano per uno scambio di esperienze
 ruandese per l’educazione e con varie          getto. La qualità della trasmissione delle     che funge anche da strumento di controllo
                                                                                                                                             FOTO: UNICEF/UNI110419/NOORANI

 organizzazioni locali. Si lavora a stretto     conoscenze è un aspetto che di recente ha      per i partner cooperanti, i quali possono
 contatto allo scopo di migliorare il sistema   assunto grande importanza. Con un corpo        così garantire un progresso costante.
 educativo e fornire così ai bambini solide     insegnanti impreparato, la scuola non può
 basi che consentiranno loro di contribuire     adempiere la sua missione. Il mentoring

                                                                                                                                        12
Insegnanti migliori destano l’interesse
                             e la sete di imparare tra gli alunni.

                                                                                In una prova nazionale gli allievi di se-          nell’elaborazione e nell’attuazione di
                                                                                conda elementare hanno ottenuto appena             strategie volte a migliorare la qualità
                                                                                la metà dei punti nella lettura e soltanto         dell’insegnamento. Il programma in buona
                                                                                un terzo dei punti negli esercizi di mate-         parte finanziato dall’UNICEF Svizzera e
                                                                                matica. Risultati analoghi sono stati regi-        Liechtenstein è costituito da un sistema di
                                                                                strati nelle quinte elementari. I bambini          mentori che ora copre tutto il territorio
                                                                                dimostrano inoltre un continuo calo di             nazionale. Essi assistono ogni giorno dai
                                                                                interesse e di voglia di andare a lezione.         quattro ai cinque insegnanti nella prepara-
                                                                                Se nel 2012 quasi il 73 per cento portava          zione delle lezioni, nel miglioramento della
                                                                                a termine la scuola, nel 2016 si è scesi al        qualità dell’insegnamento e nel continuo
                           multidimensionale: sul piano dell’istru-             65 per cento.                                      adeguamento del materiale didattico.
                           zione, della sanità e degli standard di vita.        In Ruanda continuano inoltre a mancare
                           Benché proprio in ambito educativo siano             insegnanti. Le classi hanno in media 58            «Mi sento più sicura»
                           stati compiuti passi da gigante, la qualità          allievi. Il problema più grave è tuttavia la       Durante una visita alla scuola Nyamiyaga
                           dell’istruzione rimane in molti casi al-             qualità insoddisfacente della formazione           nel distretto di Kamonyi, l’insegnante
                           quanto insoddisfacente.                              dei docenti, che sovente faticano ad ade-          Laurence Nyirakamonyo spiega quanto è
                                                                                guarsi alle esigenze e al livello di cono-         sollevata da quando l’istituto in cui lavora
                           Gravi ritardi nell’istruzione                        scenze degli scolari. L’UNICEF è preoc-            da anni è stato rinnovato. Da alcuni mesi,
                           Stando a dati recenti, tra gli scolari ruan-         cupato per questo sviluppo e ha reagito            il mentore Avith Ukurikiyeyezu mostra ai
                           desi si constatano gravi ritardi nelle com-          sostenendo il Ministero dell’istruzione e          docenti nuovi metodi per un insegna-
                           petenze di lettura, scrittura e aritmetica.          la Commissione nazionale per l’infanzia            mento basato sulle competenze. «Questi

                             Come il Ruanda finanzia l’istruzione

                                Il Ruanda ha riconosciuto l’importanza          l’insegnamento prescolare ed elementare            bambini nelle città, ma anche di quelli che
                             di investire in un’istruzione di qualità. Tra il   sono state portate dal    27,8   al   41,7   per   vivono nelle regioni rurali.
                             2012/13 e il 2017/18, le risorse del bilancio      cento.                                                Il settore dell’istruzione pianifica bene,
                             nazionale dedicate all’istruzione sono passate        In Ruanda, l’istruzione è decentralizzata:      sia sul piano nazionale sia su quello
                             dal   15,8 al 22,3 per cento.                      oltre il   50   per cento del bilancio a essa      distrettuale: i preventivi di bilancio degli
UNICEF/UNI110460/NOORANI

                                Il governo tiene a che tutti i bambini          riservato è destinato a misure regionali. In       anni scorsi sono stati rispettati al   92   per
                             abbiano accesso alla scuola elementare.            questo modo, si garantisce che i provvedi-         cento a livello nazionale e praticamente al
                             Tra il 2012/13 e il 2017/18, le risorse per        menti vadano a beneficio non solo dei              100 per cento nei distretti.

                           13
Istruzione per i bambini del Ruanda

sono decisamente più adeguati alle esi-
genze degli allievi», afferma Laurence
Nyirakamonyo. «Per me si tratta di una
grande opportunità per apprendere cose
nuove. Ora mi sento molto più sicura.»                                                       I regolari corsi di perfezionamento
I mentori come Avith Ukurikiyeyezu la-                                                       consentono agli insegnanti
vorano a tempo pieno. Sono stati formati                                                     di soddisfare in modo ottimale
dall’UNICEF in collaborazione con il                                                         le esigenze degli allievi.
Ministero dell’istruzione e organizzazioni
partner affinché forniscano un sostegno
regolare ai docenti nel loro percorso pro-
fessionale. Avith Ukurikiyeyezu accom-
pagna l’intero corpo insegnante – venti-
cinque persone – della scuola Nyamiyaga.
«Si avanza giorno per giorno, un passo
alla volta», spiega illustrando le varie
sfide con cui sono confrontati i docenti.
«Li ascolto e faccio del mio meglio per
rispondere a ognuno e condividere l’espe-
rienza e le conoscenze che ho.»

                                                                                             L’operato dell’UNICEF
                                                                                             L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
A beneficio di decine di migliaia                                                            si impegna in Ruanda da oltre
di docenti                                                                                   vent’anni, in particolare con pro-
Per migliorare in modo duraturo la qualità                                                   grammi legati all’istruzione. Oggi,
dell’insegnamento, l’UNICEF e il Mini-                                                       la scolarizzazione è praticamente
stero dell’istruzione hanno riformulato il     L’anno scorso, ciò ha permesso di otte-       universale, per cui da alcuni anni i
piano di studi di base. La nuova strategia     nere ottimi risultati: quasi 27 000 docenti   nostri sforzi sono più che altro volti
nazionale mira a fornire un sostegno inin-     hanno beneficiato del sostegno diretto        a migliorare la qualità dell’insegna-
terrotto agli insegnanti, a investire nella    dell’UNICEF e le misure adottate ne           mento. L’UNICEF sostiene il Mini-
loro formazione e a compiere il passaggio      hanno raggiunti altri 75 000. L’UNICEF        stero dell’istruzione nell’elaborazione
da un approccio basato sulle conoscenze –      ha inoltre aiutato il Ministero dell’istru-   di nuove strategie che mirano a un
ancora molto diffuso in Ruanda – a uno         zione a creare il cosiddetto «Teacher         miglioramento dei metodi didattici
che si concentri di più sulle competenze.      Management Information System», una           in tutto il paese. Un programma di
                                                                                                                                        FOTO: UNI110577/NOORANI; UNI110381/NOORANI

Ciò significa sviluppare capacità di un        banca dati nazionale del corpo insegnante     mentoring istituito nel 2012 fornisce
altro genere, essere più vicini alle esi-      che consente di registrare i progressi com-   un sostegno e un accompagnamento
genze dei bambini e non limitarsi a inse-      piuti e di raccogliere informazioni sul       agli insegnanti, affinché possano
gnare loro a leggere, scrivere, far di conto   percorso professionale di tutti i docenti.    perfezionare continuamente le loro
o a trasmettere conoscenze legate alle         Così, in futuro in Ruanda ci saranno solo     competenze pedagogiche.
materie scientifiche e tecniche, ma dare       insegnanti che lavorano con gli strumenti     L’UNICEF sostiene la formazione e
maggior spazio anche all’inglese e al          di una trasmissione delle conoscenze          il perfezionamento dei mentori.
pensiero critico.                              efficace.

                                                                                                                                   14
Lucijane Neves, collaboratrice dell’ini-
                                                  Istruzione e protezione per l’infanzia
                                                  brasiliana                                                                                ziativa dell’UNICEF «Active Search».
                                                                                                                                            Il giovane racconta che l’operatrice gli ha
                                                                                                                                            chiesto perché non frequentasse le lezioni:
                                                                                                                                            «Le ho detto che non avevo quaderni e mi
                                                                                                                                            ha risposto che me ne avrebbe dati lei. La
                                                                                                                                            verità è che non volevo andarci perché mi
                                                                                                                                            vergognavo». Alisson è molto in ritardo
                                                 Affinché nessun                                                                            con l’apprendimento e all’epoca non
                                                 bambino venga                                                                              sapeva né leggere né scrivere. Lucijane
                                                                                                                                            Neves, però, ha insistito ed è riuscita a
                                                 dimenticato                                                                                convincerlo a riprovare.

                                                                                           La vita del tredicenne Alisson è stata dura      Centinaia di migliaia di bambini
                                                                                           e caratterizzata da molti nuovi inizi, falli-    costretti a lavorare
                                                 In Brasile, il diritto all’istruzione     menti e cambiamenti. Ha vissuto in città         Che il reinserimento di Alisson sarebbe
                                                 non vale per tutti: il 6,5 per            dal padre o in campagna dalla madre, con         stato difficile era chiaro a tutti. Secondo
                                                                                           tappe da una sorella e una zia. Al ragazzo       Roberto Reis, direttore della scuola, il suo
                                                 cento dei bambini, infatti, non           manca un luogo che si possa chiamare             non è un caso isolato: «Il 60 per cento dei
                                                 è scolarizzato. I 2,8 milioni di          casa: «Sono stato in molti posti», con-          nostri allievi è in ritardo di almeno due
                                                                                           ferma. Come se ciò non bastasse, ha do-          anni a causa della situazione familiare».
                                                 minori colpiti dal problema
                                                                                           vuto cominciare a lavorare molto presto:         Si tratta di un problema molto diffuso in
                                                 provengono in gran parte da               già da piccolissimo aiutava la madre con         Brasile, dove il 35 per cento dei ragazzi
                                                                                           il raccolto dei fagioli. Giunta l’età della      tra i quindici e i diciassette anni – ovvero
                                                 famiglie povere e spesso sono
                                                                                           scolarizzazione, le cose si sono compli-
                                                 costretti a lavorare per vivere.          cate: «Passavo mesi dalla mamma e non
                                                                                           frequentavo più le lezioni». Alla fine della
                                                 Il programma dell’UNICEF
                                                                                           stagione del raccolto tornava sui banchi,
                                                 «Active Search» è stato avviato           ma i suoi compagni erano già passati alla
                                                                                           classe successiva.
                                                 con successo. Entro fine 2019,
                                                 50 000 bimbi beneficeranno di             «Le ho detto che non avevo
                                                 una piattaforma volta a sostenere         quaderni e mi ha risposto
                                                                                           che me ne avrebbe dati lei.
                                                 i Comuni nell’identificazione di
                                                                                           La verità è che non volevo
                                                 chi non va a scuola.
                                                                                           andarci perché mi vergo-
                                                                                           gnavo.»

                                                                                           Qualche mese fa, la sua vita è cambiata
                                                                                           per sempre. Alisson viveva nuovamente
                                                                                           dalla sorella e non andava a scuola da
                                                                                           un po’, quando ha ricevuto la visita di

                                                                                             L’istruzione è la base per uno sviluppo sostenibile

                                                                                             Una solida istruzione è fondamentale per       Entro il 2030, tutta l’infanzia dovrà aver
                                                                                             migliorare le condizioni di singole persone,   accesso a un’istruzione primaria e secon-
UNICEF/BRASILIEN/FÁBIO CAFFÉ; UNICEF/BRASILIEN

                                                                                             di una comunità e dell’intera società. Il      daria di qualità: un obiettivo collegato
                                                                                             quarto mira infatti a garantire opportunità    direttamente con l’operato dell’UNICEF in
                                                                                             di apprendimento eque e continue a tutti       Brasile.
                                                                                             i bambini, in particolare quelli più svan-
                                                                                             taggiati provenienti da famiglie povere.

                                                 15
Istruzione e protezione per l’infanzia
 brasiliana

                                                                                                        Invece di lavorare nei campi,
                                                                                                        il tredicenne Alisson oggi va a scuola
                                                                                                        e impara a leggere e a scrivere.

oltre tre milioni – è rimasto alle elemen-        piccoli lavoratori tra i cinque e i tredici anni   avviene in maniera delicata, gli allievi
tari e 2,8 milioni di ragazzini tra i quattro     sono 412 000, il 56 per cento dei quali è          non rimangono a lungo», spiega Roberto
e i diciassette anni non frequentano le           impiegato nel settore dell’agricoltura.            Reis. È importante che venga considerata
lezioni. Spesso crescono in famiglie dove                                                            la situazione del bambino e si individuino
manca tutto: un alloggio sicuro, cibo a           Sostegno continuo per ogni                         rapidamente le sue lacune. Questo ap-
sufficienza, genitori che pongono l’istru-        bambino                                            proccio è stato molto utile ad Alisson: la
zione dei figli al primo posto. Invece di         Dietro a queste cifre nude e crude ci sono         prima settimana il ragazzo era spesso ab-
imparare a leggere, scrivere e far di conto,      bambini come Alisson, che ha trascorso             battuto. «La maggior parte dei suoi vecchi
infatti, il 7 per cento dei bambini è costretto   la maggior parte della sua infanzia racco-         compagni era molto avanti rispetto a lui»,
a lavorare nonostante le leggi lo vietino.        gliendo fagioli, ha il livello di istruzione       racconta il direttore. Il coordinatore peda-
Un sondaggio condotto nel 2016 nelle              di un allievo di otto anni e ora sarà reinte-      gogico della scuola e l’insegnante hanno
economie domestiche ha rivelato che i             grato a scuola. «Se il reinserimento non           seguito attentamente Alisson, facendo

  Individuare il nocciolo del problema e agire

  Un’indagine in collaborazione con la piat-      Molti minori, inoltre, non dispongono dei          Da agosto a settembre 2018, è stato possi-
  taforma digitale «Active Search» ha rivelato    documenti necessari alla scolarizzazione. È        bile raggiungere e informare sull’iniziativa
  che una delle principali ragioni per le quali   importante capirne le ragioni per consentire       oltre duemila specialisti dell’istruzione,
  i bambini non frequentano la scuola è la        ai Comuni di intervenire. Insieme ai suoi          operatori sociali e sanitari in tre forum
  mancanza di consapevolezza dei genitori         partner, l’UNICEF conduce una campagna             nazionali.
  sull’importanza dell’istruzione.                di sensibilizzazione sulla nuova strategia
                                                                                                                                                      FOTO: UNICEF/BRASILE

                                                  per la scolarizzazione dei bimbi esclusi.

                                                                                                                                                 16
tutto il possibile affinché non gettasse la       i Comuni a identificare i bimbi che non         bini come Alisson: «Vorrei imparare a
spugna. «Ora va molto meglio: gli piace           vanno a scuola, prendere contatto con           leggere e scrivere meglio, ma soprattutto
imparare e sta recuperando.»                      loro, riscolarizzarli e seguirli affinché non   terminare la scuola».
Attualmente, l’operato dell’UNICEF si             abbandonino di nuovo. A questo scopo,
concentra proprio su questa infanzia di-          sono stati sviluppati un programma infor-
menticata. Da otto anni, rileviamo dati sui       matico e un’applicazione per smartphone,
bambini brasiliani che non frequentano le         viene continuamente elaborato nuovo ma-           L’operato dell’UNICEF
lezioni o che interrompono gli studi e ana-       teriale didattico e ampliata l’offerta di         Da circa vent’anni, l’UNICEF Svizzera
lizziamo la situazione. Su questa base, è         corsi online. In un anno, già oltre 2300          e Liechtenstein sostiene progetti in
nato il progetto «Active Search» in colla-        Comuni hanno aderito all’iniziativa. I            Brasile a favore dell’istruzione per
borazione con il Ministero dell’istruzione        provvedimenti danno frutti: entro il 2019,        l’infanzia più svantaggiata. Benché
e altri partner tecnici. L’obiettivo è aiutare    si stima che ne beneficeranno 50 000 bam-         frequentare la scuola sia obbligatorio
                                                                                                    per tutti dai quattro ai diciassette
                                                                                                    anni, tantissimi bambini sono ancora
                                         Bambini e adolescenti che non vanno                        esclusi dalle lezioni. L’incessante
                                         a scuola, Brasile, 2015                                    operato dell’UNICEF, attualmente
                                                                                                    attivo con il progetto «Active Search»,
                                        821 595                     4-5 anni                        consente di non dimenticare quelli
                                                                                                    provenienti da famiglie povere.
                                                                    6-10 anni
         1 593 151                                                                                  L’accesso all’istruzione permette ai
                                                                    11-14 anni
                                                                                                    piccoli di svilupparsi al meglio e
                                        166 626                     15-17 anni                      diminuisce il rischio di lavoro mi-
                                                                                                    norile, un problema che colpisce
                                   220 884                                                          ancora il 7 per cento dei ragazzini
                                                                                                    tra i quattro e i diciassette anni.

17
Miglioramento della qualità
 dell’insegnamento in Bhutan

Per non dimenticare
i monaci bambino

Negli ultimi anni, le tradizionali
scuole monastiche butanesi
sono diventate un rifugio per
i bambini più vulnerabili.
Spesso, tuttavia, le materie
secolari moderne non vengono
insegnate, come invece sancito       Le misure adottate dall’UNICEF

dalla Costituzione, e mancano        consentono di integrare materie come
                                     l’inglese e la matematica nel piano
impianti sanitari, un’alimenta-      didattico delle scuole monastiche,
zione equilibrata o la possibilità   e di preparare meglio i ragazzi alla vita
                                     secolare.
di fare attività fisiche.
In Bhutan, l’UNICEF si impegna
affinché ottomila piccoli monaci
e monache non vengano esclusi
dalle fondamentali misure di
protezione dell’infanzia.

                                                      Bhutan
                                                                                      FOTO: UNICEF/BHUTAN

                                                                                 18
I tre bimbi di sei, sette e otto anni si abbrac-
                                                                                             ciano sorridenti mentre si mettono in posa
                                                                                             per la foto sulla soglia del monastero
                                                                                             Jakar Rabdey, dove da poco frequentano
                                                                                             la scuola. I tradizionali abiti color rosso
                                                                                             scuro sono ancora troppo grandi per i loro
                                                                                             corpicini. Dato che l’età minima per essere
                                                                                             ammessi in una delle quattrocento scuole
                                                                                             monastiche del Bhutan è di sette anni, uno
                                                                                             di loro non dovrebbe nemmeno trovarsi lì.
                                                                                             Ma a causa di situazioni familiari disperate,
                                                                                             molti genitori spesso sono costretti a man-
                                                                                             dare via i figli ancora piccolissimi: almeno
                                                                                             nei monasteri hanno un tetto sopra la testa
                                                                                             e qualcosa da mangiare. Anche i tre bimbi
                                                                                             in posa per la foto provengono da situazioni
                                                                                             del genere.
                                                                                             La loro storia è simile a quella di molti altri
                                                                                             degli oltre ottomila monaci bambino nel
                                                                                             paese. Negli ultimi anni, le tradizionali
                                                                                             scuole monastiche – che fino all’inizio
                                                                                             degli anni Sessanta erano gli unici istituti
                                                                                             educativi in Bhutan – hanno accolto sempre
                                                                                             più frequentemente piccoli emarginati: si
                                                                                             tratta di figli di genitori separati che vivono
                                                                                             senza neanche il minimo esistenziale, di
                                                                                             orfani, di bimbi non registrati o di disabili.
                                                                                             Nei monasteri li aspetta una vita durissima.
                                                                                             Diversi edifici, infatti, datano di vari secoli
                                                                                             e non dispongono né di riscaldamento né
                                                                                             di impianti sanitari o acqua potabile. Lo
                                                                                             stato di salute di molti piccoli monaci è
                                                                                             preoccupante: malattie polmonari, diabete
                                                                                             e problemi cutanei sono all’ordine del
                                                                                             giorno. L’aspetto sanitario, tuttavia, non è
                                                                                             l’unico nel quale sono svantaggiati: rispetto
                                                                                             alla scuola pubblica, nei monasteri non
                                                                                             viene insegnato né l’inglese né la matema-
                                                                                             tica. Molte ore della giornata sono dedicate
                                                                                             all’apprendimento a memoria delle pre-
                                                                                             ghiere, il che in futuro precluderà ai monaci
                                                                                             bambino moltissime opportunità profes-
                                                                                             sionali.

 Un utile manuale

 L’anno scorso, l’UNICEF ha redatto il        Distribuito ora nelle scuole monastiche,
 manuale «Empowering Monks & Nuns to          serve agli insegnanti quale base per la
 Promote Sustainable WASH Practices in        promozione di buone pratiche igieniche e
 Bhutan», contenente le più importanti        alimentari, e consente agli allievi di impa-
 misure igieniche, ad esempio lavarsi rego-   rare a prendersi cura della loro salute.
 larmente le mani, e le basi per un’alimen-
 tazione equilibrata.

19
Miglioramento della qualità
dell’insegnamento in Bhutan

                              Sono sempre di più le scuole
                              monastiche che dispongono di acqua
                              potabile e impianti sanitari.

                                                                        FOTO: UNICEF/BHUTAN; NYHQ2008-1575/PIROZZI

                                                                   20
per l’acqua, e al momento stanno proce-
                                                                                                 dendo i lavori per la posa di condutture in
                                                                                                 altri due istituti. Di queste misure hanno
                                                                                                 beneficiato in totale 2115 bambini, mentre
                                                                                                 786 monaci e monache hanno partecipato
                                                                                                 a laboratori di sensibilizzazione sul tema
                                                                                                 dell’igiene.
                                                                                                 L’operato dell’UNICEF in Bhutan ha per-
                                                                                                 messo inoltre di educare 39 insegnanti
                                                                                                 sulle misure di protezione dell’infanzia
                                                                                                 affinché sappiano gestire meglio i segnali
                                                                                                 di vulnerabilità. Oltre 1500 giovani mo-
                                                                                                 naci e monache di 47 scuole hanno invece
                                                                                                 appreso a proteggersi dallo sfruttamento e
                                                                                                 dalle violenze, mentre sessanta docenti di
                                                                                                 54 monasteri hanno partecipato a una
                                                                                                 formazione intensiva di dieci giorni sul-
Importanti lacune nel sistema                     Migliaia di monaci bambino                     l’insegnamento dell’inglese di base a be-
educativo monastico                               raggiunti                                      neficio di oltre duemila bambini e più di
La Costituzione butanese sancisce il diritto      L’anno scorso, l’UNICEF e i suoi partner       duecento bambine.
di tutti i bambini ad avere accesso a misure      sul posto hanno potuto costruire gabinetti     Tsuendru Tharchen, 22 anni, è una di que-
educative che consentano loro di diven-           e lavatoi in due monasteri particolarmente     sti insegnanti. Cresciuta anche lei in un
tare adulti indipendenti, informati e dotati      discosti, dotare sedici scuole monastiche      monastero, conosce bene le difficoltà
di spirito critico. Ma spesso, le riforme e       di impianti per l’acqua calda e 37 di filtri   della vita monastica. Oggi insegna all’isti-
le formazioni del personale insegnante                                                           tuto femminile Shechen Orgyencholing di
non si spingono fin dentro le mura dei                                                           Wang Sisina: «All’inizio ero molto insi-
monasteri. Il divario educativo con i bam-                                                       cura, temevo di non avere sufficienti cono-
bini che frequentano la scuola pubblica è                                                        scenze per insegnare». Ma le formazioni
enorme.                                                                                          sostenute dall’UNICEF l’hanno motivata
L’UNICEF sostiene il governo e la Com-                                                           e ha imparato nuove tecniche che la fanno
missione nazionale per gli affari mona-                                                          sentire più preparata. «Avremmo bisogno
stici per colmare tali lacune con un ap-                                                         di molte più formazioni di questo genere
proccio globale che si estende dalla                                                             affinché i nostri allievi possano benefi-
costruzione di impianti sanitari – con ad                                                        ciare di opportunità concrete per il loro
esempio latrine separate per maschi e                                                            futuro.»
femmine – all’accesso all’acqua potabile,
passando dall’adozione di importanti
misure igieniche – come lavarsi regolar-
mente le mani –, l’ampliamento delle ma-
terie scolastiche, il miglioramento della
qualità dell’insegnamento e l’attuazione                                                           L’operato dell’UNICEF
di importanti provvedimenti di protezione                                                          L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein
dell’infanzia.                                                                                     si impegna in Bhutan da circa
                                                                                                   vent’anni per una migliore istruzione.
                                                                                                   Negli scorsi tre anni, il padrinato di
  Maggiore attività fisica                                                                         progetto si è concentrato su un
                                                                                                   programma volto a migliorare le
  Uno studio a livello nazionale sulla salute     ai lunghi periodi trascorsi seduti o a un’a-     condizioni di vita in oltre quattrocento
  fisica dei monaci bambino condotto              limentazione troppo grassa e monotona.           scuole monastiche tradizionali in
  l’anno scorso dall’UNICEF dimostra che le       Si è quindi deciso di organizzare un labo-       stretta collaborazione con il Ministero
  possibilità di praticare attività fisica sono   ratorio per trenta insegnanti, durante il        dell’istruzione e la Commissione
  ancora troppo scarse.                           quale è stato presentato un programma di         nazionale per gli affari monastici. I
  Molti piccoli soffrono di malattie come il      movimento per gli allievi basato sulla           successi non si sono fatti attendere
  diabete e di contrazioni muscolari dovute       tradizionale danza mascherata butanese.          e oggi migliaia di monaci bambino
                                                                                                   hanno accesso all’acqua potabile e
                                                                                                   a impianti sanitari.

21
Pari opportunità di sviluppo per tutti
 i bambini boliviani

Un’alimentazione
sana per i bambini
boliviani più
vulnerabili

Tutti i bambini hanno diritto a
uno sviluppo sano. In Bolivia,
tuttavia, migliaia di piccoli –
soprattutto di origine indigena –
non possono beneficiarne.
Il 26 per cento dei minori di tre
anni soffre di malnutrizione
cronica, una condizione che può
causare ritardi dello sviluppo,
spesso con conseguenze per
tutta la vita.
L’UNICEF si impegna per le pari
opportunità e si focalizza su             Independencia è una cittadina di circa         Independencia ha molti problemi: l’accesso
                                          1800 abitanti nel dipartimento di Cocha-       all’assistenza medica è complicato, molte
programmi alimentari che                  bamba, in Bolivia. Situata a 2600 metri di     persone non hanno nozioni di igiene, il
raggiungano anche i bimbi più             altitudine, è raggiungibile seguendo una       tasso di mortalità neonatale è elevato.
                                          strada sterrata. La capitale del diparti-      L’UNICEF guarda con crescente preoccu-
a rischio.                                mento dista soli 160 chilometri, ma la tra-    pazione alle abitudini alimentari di nume-
                                          sferta dura sette ore. Nel solo ultimo anno,   rose famiglie e alle conseguenze, talvolta
                                          gli incidenti della circolazione su questo     gravi, della malnutrizione cronica tra i
                                          tratto sono costati la vita a venti persone.   bambini della prima infanzia. Come spiega
                                                                                         Margot Tobar, una consulente locale, molte
                                                                                         madri allattano i neonati solo durante i
                                                                                         primi tre mesi di vita, per poi affidarsi al
                                                                                         latte artificiale affiancato da farinacei.
                                                                           Brasile
                                                                                         «Coltivano ortaggi, ma molti preferiscono
                                                  Perù                                   venderli piuttosto che consumarli.» È
                                                           La Paz
                                                                                         perciò importantissimo comunicare con i
                                                             Bolivia
                                                                                         genitori. Poco tempo fa, Margot Tobar ha
                                                                                         fornito consulenza a una giovane mamma
                                                                                                                                        FOTO: UNICEF/RETO ALBERTALLI

                                                                       Paraguay
                                                                                         di una bimba sottosviluppata: «Per fortuna
                                                    Cile                                 è stato possibile stabilizzare le condizioni
                                                                                         della piccina, troppo magra e piccola, nei
                                                                                         suoi primi due anni di vita». Se la malnu-
                                                                                         trizione cronica non viene combattuta nei

                                                                                                                                  22
struzione, della sanità e degli standard di
                                                                                                                                            vita. Nelle regioni rurali a maggioranza
                                                                                                                                            indigena, la malnutrizione cronica inte-
                                                                                                                                            ressa quasi il 26 per cento dell’infanzia,
                                                                                                                                            mentre nelle zone urbane più accessibili il
                                                                                                                                            15 per cento.
                                                                                                                                            L’UNICEF interviene proprio in questo
                                                                                                                                            ambito, affinché tutti i piccoli godano
                                                                                                                                            delle stesse opportunità, abbiano accesso
                                                                                                                                            all’istruzione e possano cominciare sani
                                                                                                                                            l’avventura della vita. L’UNICEF sostiene
                                                                                                                                            il governo boliviano nella pianificazione e
                                                                                                                                            nell’attuazione di un approccio globale
                                                                                                                                            comprendente aspetti legati alla salute,
                                                                                                                                            all’igiene, alla protezione dell’infanzia e
                                                                                                                                            all’alimentazione.

                                                                                                                                            L’importanza del latte materno
                                                                                            Vitamine, minerali e oligoelementi              Gli sforzi si focalizzano sui primi mille
                                                                                            sono essenziali per la crescita sana            giorni di vita, con un’attenzione partico-
                                                                                            dei bambini boliviani.                          lare all’allattamento al seno: il latte ma-
                                                                                                                                            terno, infatti, ha sempre la temperatura
                                                                                                                                            adatta, è sicuro laddove non c’è a disposi-
                                                                                                                                            zione acqua pulita, non costa nulla e con-
                                                                                                                                            tiene tutti i nutrimenti di cui ha bisogno il
                                                                                                                                            neonato, dalle vitamine ai minerali, agli
                                                                                                                                            enzimi e gli anticorpi. I piccoli allattati al

                                     primi ventiquattro mesi, possono insorgere           gene, spesso nella regione amazzonica –
                                     danni irreversibili al cervello e al succes-         che si estende su oltre il 60 per cento del
                                     sivo sviluppo.                                       paese – o in altre zone discoste. Le loro
                                                                                          condizioni sono sovente precarie: solo il
                                     Povertà diffusa                                      27 per cento della popolazione ha accesso
                                     In Bolivia, il 16 per cento dei bambini              a impianti sanitari e soltanto il 79 per
                                     della prima infanzia ha ritardi dello svi-           cento all’acqua potabile. Il 43 per cento
                                     luppo a causa della malnutrizione cronica.           dei bambini è colpito da una povertà
                                     La maggior parte cresce in famiglie indi-            multidimensionale, ossia sul piano dell’i-

                                       Una nuova legge per un’alimentazione più sana
                                       Da anni, la Bolivia riconosce l’importanza          popolazione con informazioni sui principi
                                       per i bambini di un’alimentazione sana ed           di un’alimentazione equilibrata al fine di
                                       equilibrata, e recentemente ha lanciato un          combattere la malnutrizione e la carenza
                                       chiaro segnale con l’emanazione di una              alimentare, e di promuovere uno stile di
                                       nuova legge (la cosiddetta «Law No. 775»)           vita sano. La nuova legge, inoltre, obbliga i
UNICEF/BOLIVIEN; UNI159368/PIROZZI

                                       che sancisce l’obbligo di organizzare insieme       pro duttori alimentari a dichiarare chiara-
                                       ai professionisti della salute di tutti i dipar-    mente sulle confezioni la quantità di zucchero
                                       timenti formazioni regolari sul tema. Quale         e sodio, e i tipi di grassi contenuti nei loro
                                       base, il Ministero della sanità ha elaborato        articoli.
                                       strategie per raggiungere efficacemente la

                                     23
Pari opportunità di sviluppo per tutti
 i bambini boliviani

                                                                                                 Un’alimentazione equilibrata
seno durante i primi sei mesi di vita corrono                                                    comprendente frutta e verdura
un rischio molto inferiore di contrarre                                                          permette di incominciare con il piede
infezioni, diarrea o polmonite. Il latte ma-                                                     giusto l’avventura della vita.
terno, ad esempio, permette di diminuire
del 34 per cento le infezioni alle vie respi-
ratorie inferiori.
La Bolivia ha riconosciuto l’importanza
dell’allattamento al seno. Secondo dati
recenti sui comportamenti alimentari e
sanitari a livello nazionale, il 78 per cento
dei neonati viene allattato entro la prima
ora dopo il parto e il 64 per cento esclusi-
vamente al seno durante i primi sei mesi
di vita, un incremento del 25 cento rispetto
al 1998. Nelle regioni rurali, tuttavia,

informazione e sensibilizzazione sono an-       con il governo per elaborare iniziative stra-
cora necessarie per raggiungere i bambini       tegiche affinché tutti i bambini della prima     L’operato dell’UNICEF
di famiglie particolarmente vulnerabili.        infanzia ricevano i micronutrienti neces-        Attualmente, l’operato dell’UNICEF
                                                sari. L’anno scorso, sono stati organizzati      in Bolivia si focalizza sui bambini
Programma efficace                              laboratori con i responsabili della sanità       della prima infanzia di origine indi-
L’UNICEF annette grande importanza              di tutti e nove i dipartimenti, ed è stato al-   gena, affinché possano crescere
all’analisi degli indicatori. Anche l’anno      lestito un sistema di monitoraggio. A livello    sani e sicuri. L’UNICEF collabora
scorso, grazie alle sue competenze tecni-       comunale, l’UNICEF conduce campagne              con il governo a livello nazionale,
che ha sostenuto il Ministero della sanità      di sensibilizzazione tra i genitori e informa    mentre le misure concrete si con-
boliviano nel rilevamento e nell’analisi di     soprattutto le madri sull’importanza di          centrano sui dipartimenti di La Paz,
dati fondamentali. Cinque centri sanitari       un’alimentazione sana. Juana, la figlioletta     Cochabamba, Santa Cruz e Pando, i
                                                                                                                                              FOTO: UNICEF/UNI7801/PIROZZI; UNI7799/PIROZZI

che offrono consulenza alimentare mirata        in braccio, è stata tra i beneficiari: nelle     più colpiti. Il tema della malnutri-
all’allattamento al seno sono inoltre stati     scorse settimane, ha ottenuto importanti         zione cronica in tenera età ha la
dichiarati amici dei bambini. Le certifica-     informazioni per la sua piccola, che ora         priorità: l’UNICEF Svizzera e Liechten-
zioni sono in continuo aumento, con             viene allattata al seno e riceve anche puree     stein sostiene programmi alimentari
ventotto nuovi centri sanitari nel 2017 e       fresche di banane e verdure. Sua figlia          che forniscono micronutrienti ai
undici nella prima metà del 2018, per un        oggi è tra i bambini boliviani che godono        piccoli e promuovono l’allattamento
totale di 139 nosocomi che hanno ottenuto       del diritto fondamentale a un inizio sano        al seno.
la distinzione. L’UNICEF collabora inoltre      della vita.

                                                                                                                                         24
Per un mondo senza poliomielite

                                            Di porta in porta
                                            per raggiungere ogni
                                            bambino

                                            La lotta contro la poliomielite
                                            è una storia di successo. Se nel
                                            1988 si registravano nuovi
                                            contagi in 125 paesi, l’anno
                                            scorso ne sono stati accertati
                                            solo in Afghanistan e Pachistan.
                                                                                   Il cancello di ferro arrugginito conduce          vaccino orale, dato che la polio può essere
                                            Per eradicare per sempre la
                                                                                   a una stradina nella periferia di Herat.          frenata solo immunizzando tutti. È suffi-
                                            malattia, l’UNICEF si reca in          La città è situata in una valle fertile del-      ciente un singolo bimbo per riaccendere
                                                                                   l’Afghanistan occidentale, una regione            un focolare.
                                            regioni difficilmente accessibili
                                                                                   caratterizzata da una storia millenaria, ma
                                            per vaccinare gli ultimi bambini,      anche segnata da un problema molto at-            Micro-mappe quale prezioso
                                                                                   tuale: la poliomielite. L’anno scorso, nel        strumento di lavoro
                                            ad esempio in Afghanistan,
                                                                                   mondo sono stati riscontrati diciotto             Inizialmente, Setayesh e Saharnaz osser-
                                            dove vivono dieci milioni di           nuovi contagi, quattordici dei quali nel          vano scettici le due donne, ma poi non
                                            minori di cinque anni. La loro         solo Afghanistan.                                 esitano a reclinare indietro la testa e spa-
                                                                                   Il cancello si apre con un cigolio e Setayesh,    lancare la bocca. Dopo aver versato poche
                                            posizione viene rilevata con           quattro anni, saltella sulla strada, seguito      gocce di vaccino salvavita e una dose di
                                            l’ausilio di cartine e il loro stato   dal papà Reza Nazeri con in braccio la            vitamina A, le instancabili operatrici sono
                                                                                   sorellina di due anni Saharnaz. L’uomo è          già pronte a partire con le loro borse in
                                            vaccinale è continuamente              venuto a sapere che oggi nei paraggi c’è          spalla. Di porta in porta, il loro obiettivo è
                                            monitorato.                            una squadra di vaccinazione. In lonta-            raggiungere ogni bambino: in un mese, ne
                                                                                   nanza, si scorgono due donne con dei              vaccinano oltre 150 000.
                                                                                   contenitori-frigo blu: sono incaricate di         In un paese con una forte crescita demo-
                                                                                   bussare a tutte le porte della città per som-     grafica e una buona fetta di popolazione
                                                                                   ministrare a ogni bambino l’importante            nomade riuscire a monitorare quanti bam-

                                                                                     Pachistan: quasi 11 500 bambini immunizzati il giorno dell’indipendenza

                                                                                     Il Pachistan fa tutto quanto in suo potere      dipendenza. Come ogni anno, il 14 agosto
                                                                                     per eradicare la poliomielite. Attualmente,     centinaia di migliaia di persone si sono
UNICEF/UNI130595/ZAIDI; UNI124941/FROUTAN

                                                                                     le squadre mobili vaccinano i bambini in        recate al mausoleo di Muhammad Ali
                                                                                     390 importanti luoghi di transito, come         Jinnah, il padre fondatore del paese. Lavo-
                                                                                     confini, terminali delle autolinee, stazioni.   rando dall’alba a notte fonda, una squadra
                                                                                     Mai prima d’ora, però, era stato possibile      di venti specialisti formati dall’UNICEF ha
                                                                                     immunizzare così tanti minori di cinque         potuto somministrare il vaccino orale a
                                                                                     anni come durante l’ultimo giorno dell’in-      11 409 bambini, un record mondiale.

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