Ora ta cuntu! - Comune di Santa Venerina

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Ora ta cuntu!Notizie e curiosità su Santa Venerina
                                                   Edizione N° 2- Settembre 2019

Itinerario Artistico
                “I luoghi di Santa Venerina: Il parco oasi cosentini”
A pochi km dal centro di Santa Venerina, nella frazione
di Cosentini, sul versante sudorientale dell’Etna, sorge
un bellissimo parco di grande interesse naturalistico. Il
parco è una piccola parte di quel che resta del bosco di
Aci che anticamente era una zona di caccia denominata
a “Cunugghiaria”, per i numerosi conigli che trovavano
le loro tane nelle antiche ingrottature laviche. Si estende
per circa 5 ettari e ospita un bosco di latifoglie all’interno
del quale sono riconosciute circa 67 specie vegetali e
numerose specie animali, tipiche della cosiddetta macchia
mediterranee. All’interno del parco si trovano infatti: la
roverella, il leccio, l’olivo, l’eucalipto, la ginestra, l’edera, il
pungitopo, muschi, licheni e tanti altri. Molto diffusi e comuni
sono diverse specie di funghi tra i quali il clathrus ruber, un
vivace fungo di colore rosso a forma di graticcio. Bosco e
sottobosco sono habitat privileggiati da numerosi animali,
quali: il coniglio selvatico, la testuggine comune, il biacco, il
pettirosso, il merlo, il cardellino, il passero ed altri. Il parco
sorge su un affioramento di vulcaniti basiche etnee, che
risalgono all’eruzione del 1329 d. C. originatosi da un piccolo
cono piroclastico, il Monte Ilice, situato a sud di Zafferana

                                                                       Etnea. Il Parco Oasi nasce con lo scopo di preservare
                                                                       questa parte di ambiente naturale, e allo stesso tempo
                                                                       vuole essere un luogo di svago e di contemplazione,
                                                                       un’occasione di crescita socio economica, aperto a
                                                                       iniziative legate al turismo sostenibile. Nel periodo
                                                                       natalizio i volontari della parrocchia Maria SS. del Rosario
                                                                       preparano un suggestivo presepe vivente che richiama
                                                                       molte famiglie del circondario. Così come per Pasqua
                                                                       si rappresenta la Passione e la Morte di Gesù Cristo. Il
                                                                       25 aprile, giorno della Liberazione, vi si svolge invece
                                                                       Basula Fest, un raduno all’insegna della festa, della musica,
                                                                       della ristorazione, come benvenuto alla primavera. Al
                                                                       fine di garantire una gestione oculata, mirata alla tutela
                                                                       e alla valorizzazione dell’area verde, è stato richiesto e
                                                                       ottenuto l’inserimento del Parco di Cosentini nell’elenco
                                                                       delle Aree Naturali Protette del Ministero dell’ Ambiente
                                                                       e della Tutela del Territorio. Purtoppo a seguito del
                                                                       terremoto che ha colpito la zona etnea il 26 dicembre
                                                                       scorso, il Parco Oasi è stato sottoposto a chiusura per
                                                                       i cedimenti strutturali dei gazebi adibiti ad area pic nic.
                                                                       L’amministrazione comunale si sta impegnando affinchè
                                                                       sia ripristinata l’apertura.
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Eventi e manifestazioni
                                      “brindisi sotto le stelle”

Immersa nel verde degli ulivi, giorno 11 agosto 2019, si è
tenuta la manifestazione più attesa dell’estate, tra calici
di vino, olivi centenari e la dolce musica di “Gabriele
Denaro Quartet”. Così ha avuto luogo la VII edizione di
“Brindisi sotto le stelle” organizzata dalla Proloco e dal
comune di Santa Venerina insieme ai ragazzi del Servizio
Civile Nazionale. Ad ospitare l’evento il suggestivo
agriturismo “Il sentiero degli ulivi” in cui oltre 400
persone hanno potuto degustare l’ottimo vino offerto
e prodotto dalle cantine locali. Nel corso della serata
non poteva mancare l’osservazione delle stelle con il
telescopio, preceduta da un’interessante spiegazione a
cura dell’astrofisica Innocenza Busà dell’Osservatorio
Astrofisico dell’ Università di Catania.

                                             “enoetna 2019”

                                                          La XXIII edizione di EnoEtna vedrà non solo la centralità
                                                          del vino ma anche la presentazione di occasioni culinarie, di
                                                          svago, di conoscenza del territorio e di spettacolo. Enoetna
                                                          si conferma ancora una volta come un appuntamento
                                                          integrato in programmazioni regionali e nazionali ed anche
                                                          quest’anno vedrà partnership molto prestigiose. La pineta
                                                          di Piazza Roma ospiterà per due weekend le eccellenze
                                                          siciliane del gusto e dell’artigianato siciliano ed una grande
                                                          area degustazione. Attesissimo il tradizionale palio delle
                                                          botti in cui Santa Venerina sfida gli altri comuni - quest’anno
                                                          provenienti da tutta la penisola - nella faticosa gara in salita
                                                          su per il lastricato del centro storico; sempre più importante
                                                          anche il Palio delle Contrade, curato dall’associazione
                                                          Codice Siculo. Ogni serata sarà accompagnata da Canti e
                                                          balli della tradizione siciliana e da rappresentazioni teatrali
                                                          cercando di incontrare i gusti di tutti. Avrete la possibilità
                                                          di gustare la buona tavola: i prodotti degli espositori, i primi
                                                          piatti o i cocktail con distillati e liquori locali, oppure i menu
                                                          di EnoEtna preparati dai ristoratori aderenti. E ancora
                                                          le mostre, le enogite, le visite a cantine, distillerie e beni
                                                          culturali. Vi aspettiamo numerosi a EnoEtna 2019 il 21,22,
                                                          28 e 29 settembre!
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Itinerario Gastronomico
                                                     “a mustarda”

INGREDIENTI:                                 PREPARAZIONE:
-1 litro di mosto senza solfatato            Portare ad ebollizione 1 litro di mosto senza solfatato con 50 g di cenere
-50 g di cenere di vite                      esclusivamente di tralci di vite. Dopo aver lasciato decantare per circa una notte,
-80 g di amido di farina                     filtrare il mosto e versare in una pentola con 80 g di amido di farina e 2 cucchiai di
-2 cucchiai di cacao amaro                   cacao amaro. Mescolare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea e versare
-frutta secca a piacere                      nelle apposite formine di terracotta; spolverare con la cannella e aggiungere frutta
-polvere di cannella                         secca a piacere. Lasciare raffreddare e mettere in frigo prima dell’assaggio. Ottimo
                                             come dessert! Buon Appetito!

Parliamo di...
                                               “Andrea camilleri”

Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925,
Andrea Camilleri per gran parte della sua esistenza vive
a Roma, dove muore il 17 luglio 2019 e dove riposa, al
Cimitero Acattolico. Regista, autore teatrale, televisivo e
radiofonico, autore di saggi sullo spettacolo. Negli anni dal
1945 al 1952 ha pubblicato racconti e poesie, vincendo
anche il Premio St. Vincent. Ha insegnato Istituzioni di
Regia all’Accademia d’Arte Drammatica. Sposato con
Rosetta, ha tre figlie, quattro nipoti e due bisnipoti. Ha
frequentato il liceo classico Empedocle di Agrigento ma
non ha mai sostenuto l’esame di maturità perché nel
maggio 1943, a causa dell’imminente sbarco in Sicilia delle
forze alleate, si decise che sarebbe valso il solo scrutinio.
Sin dal 1949 Camilleri lavora alla Rai come delegato alla
produzione, regista e sceneggiatore; in queste vesti ha
legato il suo nome ad alcune fra le più note produzioni
poliziesche della TV italiana, come i telefilm del Tenente
Sheridan e del Commissario Maigret, e a diverse messe              Oltre alle opere ambientate nella Vigàta di un tempo,
in scena di opere teatrali, con un occhio di riguardo a            dal Birraio di Preston (1995) - il libro ai suoi tempi più
Pirandello. Col passare degli anni ha affiancato a questa          venduto con quasi 70.000 copie - a La concessione del
attività quella di scrittore; è autore di importanti saggi         telefono (1999), ci sono i gialli della Vigàta odierna del
“romanzati” di ambientazione siciliana nati dai suoi studi         Commissario Montalbano, con l’invenzione del quale
sulla storia dell’Isola. La scrittura prende finalmente il         arriva il grande successo (dal 1999 anche televisivo).
sopravvento al momento dell’abbandono del lavoro come              Montalbano è il protagonista di romanzi (il primo è
regista/sceneggiatore per sopraggiunti limiti di età (mai          La forma dell’acqua, del 1994) e racconti che non
pensione fu più opportuna!). Nel 1978, esordisce nella             abbandonano quasi mai le ambientazioni e le atmosfere
narrativa con Il corso delle cose (Lalli), pubblicato gratis       siciliane e che non presentano alcuna concessione a
da un editore “a pagamento” con l’impegno di citare                motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura.
l’editore stesso nei titoli dello sceneggiato TV tratto dal        Da anni ormai le indagini del sarcastico Commissario,
libro, La mano sugli occhi; il libro però non viene notato         nonché le atmosfere e il divertente e azzeccato linguaggio
praticamente da nessuno. Nel 1980 esce da Garzanti                 italo-siculo dei romanzi e dei personaggi di Camilleri,
Un filo di fumo (riedito poi, come il primo, da Sellerio),         affascinano migliaia di lettori. Nei suoi romanzi l’intreccio
primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria          poliziesco è fondamentale, ma è anche il pretesto per
cittadina siciliana di Vigàta a cavallo fra la fine dell’’800 e    la creazione dei personaggi. L’aspetto e il carattere di
l’inizio del ‘900. Ma è nel 1992, con l’apparizione (sempre        questi è una parte del lavoro di creazione che Camilleri
da Sellerio, che pubblica la gran parte delle sue opere)           cura particolarmente. I protagonisti delle sue storie
de La stagione della caccia, che Camilleri diventa un              sono spesso infatti molto divertenti ed ironici; ma anche
autore di grande successo: i suoi libri, ristampati più volte,     molto malinconici, e questo vale in misura maggiore per
vendono ora mediamente intorno alle 60.000 copie.                  il Commissario Montalbano.
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Raccontami una storia...
        estratto da...“IL LADRO DI MERENDINE” di Andrea Camilleri

A Vigata, il commissario Salvo Montalbano, un tenace
poliziotto, cerca gli elementi di connessione tra due
omicidi, quello del signor Lapecora, trovato morto
nell’ascensore del palazzo in cui abitava, e quello
di un tunisino, Ahmed Moussa, imbarcato su un
motopeschereccio di Mazara del Vallo. ll commissario
deve evitare di essere promosso vicequestore, perché
questa carica gli impedirebbe di soddisfare i suoi
capricci investigativi. Interrogando gli inquilini del
condominio dove viveva Lapecora, Montalbano riesce
a comporre il puzzle che gli si presenta e ad avere un
quadro generale della situazione sempre più chiaro: la
moglie che scopre l’infedeltà del marito, ma non agisce
subito, anzi, aspetta nell’ombra, sale su un autobus con
la scusa di dover andare a trovare la sorella malata, per
procurarsi un alibi e quindi torna indietro ed uccide il
marito; la donna che l’uomo frequentava, Karima, prima
di essere uccisa per fare sparire ogni traccia delle azioni
criminali in cui era coinvolta, riesce a far fuggire il figlio
François, che sarà poi adottato da Montalbano e da Livia
quando il commissario, con un avventato ricatto, grazie
ad un filmato compromettente, riesce a costringere il
colonnello Lohengrin Pera a far ritrovare il corpo della
ragazza e a bloccare la sua promozione a vicequestore.
Montalbano viene così a sapere di come due anni prima
la polizia di Tunisi aveva proposto un accordo per

                                                                 eliminare un pericoloso terrorista, Ahmed Moussa ma
                                                                 la questura aveva rifiutato. Poi a Tunisi avevano scoperto
                                                                 che la sorella di Ahmed, Karima, abitava in Sicilia, e Fahrid,
                                                                 il braccio desto di Ahmed aveva intenzione di aprire una
                                                                 base operativa in Sicilia servendosi della donna. Fahrid
                                                                 prese contatto con Karima, la quale costrinse Lapecora
                                                                 a ripristinare la sua ditta di importazione, un’ottima
                                                                 copertura, in quanto permetteva di comunicare con la
                                                                 Tunisia tramite finte lettere commerciali. Per qualche
                                                                 tempo la polizia italiana arginò le impazienze tunisine, poi
                                                                 Amhed venne in Italia, convinto dal suo collaboratore,
                                                                 ma il comandante del peschereccio, buttò in acqua
                                                                 i documenti dell’uomo e lo portò dritto nell’agguato
                                                                 che gli era stato teso, ed in cui il tunisino venne ucciso.
                                                                 Fahrid, alla notizia si reca ad uccidere Lapecora ma, con
                                                                 grande stupore scopre che l’uomo è già stato eliminato.
                                                                 Allora decide di uccidere Karima che si era ribellata
                                                                 dopo la notizia della morte del fratello. Poi ritorna in
                                                                 Tunisia. Pochi giorni dopo il ricatto, Montalbano viene a
                                                                 conoscenza della notizia del ritrovamento del cadavere
                                                                 di Karima, così da rendere legale l’adozione di François,
                                                                 che comincia una nuova vita con la sua nuova famiglia.
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Le attività del Servizio Civile Nazionale 2019
                                    Progetti “Etabeta” e “Trapezio”

Nei mesi di giugno e luglio 2019 i progetti del settore
assistenza “Etabeta” e “Trapezio” hanno partecipato a delle
attività ludico creative insieme ad altri enti quali l’oratorio
parrocchiale di Dagala del Re con il grest “Mettiti in gioco”
e L’Associazione “ A Regola D’Arte” (Scuola dell’ Infanzia
Paritaria Bambin Gesù) con il grest “Un giro intorno
al mondo”. Ogni giorno i volontari hanno affiancato i
responsabili e gli animatori e si sono impegnati in laboratori
di riciclo creativo, laboratori di cucina e di fotografia, giochi
d’acqua e piscina. L’attività del grest estivo si è conclusa
con la serata finale del 31 luglio allietata dall’esposizione
dei lavori e dall’esibizione di balli di gruppo; la serata ha
visto anche un’attiva partecipazione da parte dei genitori.
Nel mese di agosto i volontari hanno attivato il servizio
di ludoteca rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni presso la
biblioteca comunale svolgendo laboratori creativi. In
questi giorni i volontari sono impegnati nell’organizzazione
e nella gestione della manifestazione “EnoEtna 2019”
presso la villa comunale di Santa Venerina nello stand
informativo e nell’area degustazione vini, presso la Casa del
Vendemmiatore e presso la Via dell’Arte.

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Le attività del Servizio Civile Nazionale 2019
                          Progetti “Natura Amica” e “Linea verde”

I volontari del settore ambiente “NaturaAmica” e “Linea
Verde” nelle giornate del 18 e 25 luglio 2019 si sono
impegnati nello svolgimento degli incontri di lettura
“Passaparole” rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia
e della primaria. Durante il primo incontro, destinato ai
bambini di età compresa tra i 4 e 6 anni, la lettura principale
è stata quella del libro “Tranquilla Piepesante”, scritto da
Michael Ende, per sensibilizzare i bambini sul tema del
rispetto. La settimana successiva, dedicata ai ragazzi un po’
più grandi, dai 6 ai 10 anni, ha visto come protagonista la
storia di Greta Thunber,“La nostra casa in fiamme”, scritto
dalla madre della ragazza che esalta l’amore per la natura
visto dagli occhi di una bambina che scende in campo in
prima persona per la difesa dell’ambiente. Le letture sono
state accompagnate da attività ludico creative. Nel mese di
agosto i ragazzi del settore ambiente sono stati impegnati
nella gestione della serata “Brindisi sotto le stelle” presso
“ Il sentiero degli ulivi” e attualmente si stanno occupando
del servizio di accoglienza presso gli stand informativi della
manifestazione “EnoEtna 2019”.

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Giochi di Paese
                                           “un due tre...stella”
Come si gioca - le regole

Si gioca in gruppo.Tutti i bambini tranne uno che sta a muro,
si allineano a un’uguale distanza da un muro. Il bambino che
“sta a muro” da le spalle agli altri, e conta ad alta voce
“uno, due, tre, stella!”, per poi voltarsi di scatto. Mentre
il giocatore che sta a muro è girato, gli altri possono
avvicinarsi; quando quello si volta di scatto, però, devono
essere immobili. Se il giocatore che sta a muro percepisce
il movimento di un giocatore (per esempio nel caso questo
non sia riuscito ad acquistare una posizione di equilibrio
in tempo), quest’ultimo deve retrocedere fino al punto
di partenza. Vince il giocatore che riesce ad arrivare per
primo al muro, al quale toccherà “stare sotto” nella partita
successiva. In alcune varianti, chi arriva per primo, mentre
tocca il muro grida: “stellone!”.

Una Filastrocca
                                                  “a vinnigna”
                                                      U viddaneddu
                                                 scinni di i so spadduzzi
                                                    u cartidduni chinu
                                                         di racina.

                                                    E mentri stancu
                                                      cu l’ossa rutti
                                                    iddu canta e ridi
                                                    pi i so chini utti.

                                              E’ certu chi quannu a vigna
                                                  si spogghia e si vesti
                                               e a natura fa i jorna giusti
                                               allura sì chi si fannu festi.

                                                     Però vi parru
                                                 du vinu ancora acerbu
                                                   quannu intra a utti
                                                    fa u sò riugghiu.
                                               Circati di iri a la spinoccia
                                                       araciùliddu
                                                 picchì livannu u tappu
                                                divintati un picciriddu.

                                              Su cosi chi succerinu; sapiti?
                                           A Narduzzu ci successi na jurnata
                                               ca ‘nta utti assai s’avvicinau
                                             e ‘nbriacu si curcau dda sirata.

                                                    Di li ‘nbriachizzi
                                                       fici cosi tinti,
                                                  ruppi piatti, bicchieri
                                                    e ‘nzalateri tunni.

                                                     Di Maruzzedda
                                                     pritisi na vasata
                                                e ‘nbriacu ci ristau pi na
                                                         simanata.
                                                    Cipponeri Rosa
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Creativamente...
                                   “Un vassoio a mosaico...d’uva”

Prendete un vassoio di legno grezzo, come quelli usati per il
decoupage, oppure un vecchio vassoio. Procurate dei vecchi
tappi di sughero da vino e tagliateli a rondelle o rettangolari
per ricavarne tante tessere irregolari di piccola dimensione
(intorno al centimetro di misura). Ora sarete pronti per
realizzare il mosaico sul vassoio: incollate con colla tipo
vinavil le varie tesserine, componendo il disegno dell’uva.
Dipingete le foglie di verde e i grappoli di viola. Al termine
lasciate asciugare ed infine passate una mano di vernice
trasparente che servirà a proteggere il vassoio da umidità
e sporco.

Enigmistica

                  Indovinello:
            Vivo con tanti fratellini,
            rotondetti e zuccherini:
      mi chiaman nera, mi chiaman bianca
        per indovinar… nulla ti manca!
                CHE COS’E’?
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