Colpi di scena a ripetizione stravolgono la classifica della seconda giornata del Rally Italia-Sardegna 2019 - Il Discorso
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Colpi di scena a ripetizione stravolgono la classifica della seconda giornata del Rally Italia-Sardegna 2019 La seconda giornata di gara del Rally Italia-Sardegna è stata connotata da numerosi colpi di scena che, contrariamente alle previsioni, hanno portato in testa alla classifica generale provvisoria lo spagnolo Dani Sordo su Hyundai i20 Coupe’ WRC. Ha iniziato a movimentare la classifica il pluri-campione iridato Sebastien Ogier che si è dovuto ritirare nella P.S. 5 causa una toccata contro una roccia che gli ha danneggiato la sospensione anteriore sinistra.
Nel pomeriggio il finlandese Jari-Matti Lattvala ha pensato bene di cappottare la sua Toyota Yaris WRC riuscendo però ha proseguire la gara pur privo di parabrezza, vederlo passare intorno ai 150 km senza il vetro anteriore faceva
impressione….. Al termine della prova speciale ha dichiarato di avere gli occhiali e che era quindi tutto ok e di non aver avuto problemi a respirare! Anche lui si è poi dovuto ritirare causa un’uscita di strada. Li rivedremo sicuramente in gara domani con la formula “Super-Rally” (o Rally2, che prevede una penalità in tempo per ogni prova non disputata). Latvala senza il vetro anteriore della vettura Chi invece ha proprio stupito, oltre a Sordo, è stato Temo Suninen che ha portato la Ford Fiesta WRC in seconda posizione assoluta a fine giornata seguito da Ott Tanak su Toyota Yaris.
Il giovanissimo Kalle Rovanpera primo fra le WRC PRO Domani, sabato 15, sarà un’altra giornata impegnativa per i piloti, ma anche per il numeroso pubblico che li segue lungo i meravigliosi sterrati dell’isola dei quattro mori, a cui seguirà la tappa finale di domenica mattina dove sulla pedana di arrivo di Alghero si festeggerà il vincitore. Servizio e foto Dario Furlan Granfiume Fiume Veneto
ILLUSIONARIUM (8 – 16 giugno) Arriva la magia Ancora un fine settimana (15 e 16 giugno) di magia al Granfiume di Fiume Veneto con Illusionarium, eventostrutturato in 3 aree tematiche. Tramite 29 pannelli espositivi con illusioni, informazioni e curiosità, e 2 monitor per illusioni video con la presenza di un esperto che guiderà tutti i visitatori, ci si potrà immergere nel mondo delle illusioni ottiche, percettive e cognitive. Sbnato e domenica dalle 16 alle 19) saranno presenti in galleria 3 maghi professionisti che a sorpresa coinvolgeranno i clienti e li avvicineranno al mondo della magia con splendidi trucchi. ALEXANDRA DOVGAN al Festival della Bellezza 16 giugno, Teatro Filarmonico – Verona Domenica 16 giugno (ore 18.30) alTeatro Filarmonico di Verona, la VI edizione del Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito ospita la pianista prodigio undicenne russa Alexandra Dovgan, protagonista di un concerto in cui interpreta opere di Chopin, Beethoven, Rachmaninov con l’intuito infantile di una genialità che non ha nulla di infantile.
“Questo miracolo non ha nulla di infantile”. Undicenne, autentica. Dal legno bianconero dei tasti alle variopinte fioriture del suono. Fantasie e improvvisazioni sublimate nella precocità di un futuro anticipato. Aesthetica in nuce. Programma 1. Scarlatti Due Sonate K 436 e K 466 2. van Beethoven Sonata n. 10 op. 14 n. 2 Bach-Rachmaninov Preludio, Gavotta e Giga dalla Partita n. 3 1. Rachmaninov Margaritki dalle Romanze op. 38 (arr. solo pf) Mendelssohn-Rachmaninov Scherzo da Sogno di una notte di mezza estate —— 1. Chopin Fantasia-improvviso op. 66 4 Valzer 12 Preludi (1-12) op. 28
Al Capitol 21 giugno L’Appassionata di Beethoven, Chopin e Debussy: la celebrazione del pianismo PORDENONE – Il principe degli strumenti, il pianoforte, e alcune delle più intense pagine del repertorio classico saranno i protagonisti degli appuntamenti che chiuderanno ciascuna delle intense giornate del festival Piano City Pordenone 2019, in cui si avvicenderanno ai pianoforti decine di musicisti e giovani talenti, concertisti di chiara fama italiani e internazionali. L’inaugurazione del festival, organizzato dal Comitato Piano City Pordenone con la collaborazione del Comune di Pordenone e il sostegno di importanti sponsor istituzionali e privati tra cui Fondazione Friuli, prenderà avvio al Capitol venerdì 21 giugno alle 21, quando sul ring si affronteranno
Andreas Kern Andreas Kern e Paul Cibis, in un appuntamento realizzato con il sostegno di Dolomia. Formatosi ad Hannover, Berlino e Londra, Paul Cibis si è esibito in tutto il mondo, e oltre ad essere ospite in molti appuntamenti radiofonici e televisivi per le maggiori emittenti ha
Marian Mika pubblicato diversi album ed è stato coinvolto in diversi progetti cinematografici. Fortemente coinvolto nella didattica, ha insegnato al Trinity College of Music di Londra e spesso tiene masterclass in Germania, Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud. Si sfiderà sul piano con Andres Kern; nato in Sud Africa, Kern ha studiato pianoforte a Colonia e Berlino con Günter Ludwig e Pascal Devoyon. Si è esibito in recital solistici ma anche in formazioni cameristiche in Europa, Canada, Hong Kong, Cina, Giappone, India e Sud Africa. Propone la musica classica in modi non convenzionali collaborando con artisti di altre discipline, come il teatro e
la danza. Kern è l’ideatore dell’“arte lounge” programma musicale per il canale TV Arte. Ha suonato con artisti come Mischa Maisky, Renaud Capuçon, Sol Gabetta, Sarah Chang, Vadim Repin, Nils Mönkemeyer, Elina Garanca e Jörg Widmann. Ha ideato Piano City Berlin nel 2010 e sarà il curatore di tutti gli eventi collegati all’anniversario “beethoveniano” del 2020 in Germania. Sabato sarà dedicato ai capolavori del pianismo tra cui l’Appassionata di Beethoven, la Polonaise op. 61 e le 4 Mazurke op. 30 oltre alla Sonata in si minore di Liszt, con l’appuntamento di sabato 22 alle 21 quando sul palco del Teatro Verdi di Pordenone, si esibirà Pasquale Iannone foto di Vito Mastrolonardo Bari Pasquale Iannone. Concertista e importante didatta, di lui Aldo Ciccolini ha scritto: «Ricordo Pasquale Iannone, giovanissimo, seduto al pianoforte nella mia classe per
passarvi un’audizione. Rimasi subito colpito dalla potenza del suo suono ottenuto senza sforzo visibile, nonché dalla coerenza del suo discorso musicale, diretto, scevro da manierismi di dubbio gusto. Ecco un elemento che si farà strada – pensai – e non credo di essermi sbagliato». Premiato in concorsi internazionali come il “Casella” a Napoli, il “Gina Bachauer” a Salt Lake City , il “New Orleans” (USA), la Web Concert Hall Int. Competition (USA), Pasquale Iannone ha suonato sia in recital sia da solista con l’orchestra in Italia, USA, Giappone, Germania, Romania, Spagna, Belgio, Turchia, Sud Africa, Francia, Corea del Sud, Inghilterra, Scozia, Venezuela, Messico, Germania, Cina. Rachel Naomi Kudo In un’inedito uso di uno spazio museale, domenica la galleria Harry Bertoia di Pordenone si appresta ad ospitare due grandi concerti: il mattino alle 11.30 un inno al femminile e al Novecento, quello con Rachel Naomi Kudo (Terzo premio all’ultima edizione del concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia), vincitrice del primo premio
dell’International Johann Sebastian Bach Competition di Lipsia, dal “virtuosismo sbalorditivo” e dalla “tecnica impeccabile”, che proporrà un programma interamente imperniato su Claude Debussy in omaggio alla mostra attualmente allestita in galleria Femmes 1900 curata dalla ProPordenone. Rachel Naomi Kudo ha debuttato con la Fort Worth e la Chicago Symphony Orchestra; vincitrice del Gilmore Young Artist Award, ha vinto una borsa di studio per merito al Davidson Institute for Talent Development e ha ottenuto per tre volte la borsa di studio della Fondazione Rohm Music in Giappone. È stata invitata ai seminari di formazione professionale della Carnegie Hall, lavorando con i pianisti Emanuel Ax e Sir András Schiff. La sera alle 19 sarà la volta di Marian Mika, pianista concertista polacco, diplomatosi all’Accademia di Cracovia e formatosi alla scuola di Henryk Sztompka (allievo di Paderewski) e Ludwig Stefanski, che proporrà un programma dedicato alla sua terra natale, con brani di Zarembski (Kolysanka op. 23), e Chopin di cui proporrà i Notturni op. 9 n. 1, op. 48. n. 1, le Mazurke op. 17 n. 4 e op. 24 n. 1, lo Scherzo op. 39 n. 3. Eseguirà infine la Sonata in la minore K 310 di Mozart. Medea 50. Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e Grado Dal 15 al 28 luglio il cinema Cristallo di Grado Medea 50. Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e Grado Dal 15 al 28 luglio il cinema Cristallo di Grado ospiterà una mostra dedicata al celebre film pasoliniano, girato anche
nella laguna dell’isola Cinquant’anni fa il genio di Pier Paolo Pasolini partoriva il film “Medea“, ineguagliata occasione di ribalta per Grado, la cui laguna fece da sfondo – tra Mota Safon, dove si trovava il cason del regista, e le foci dell’Aussa – ad alcune scene della pellicola: 14 intensi minuti che hanno consegnato l’Isola d’Oro e l’incantevole ambiente naturale che la attornia all’attenzione di un pubblico internazionale e alla storia del cinema. Era il luglio del 1969: ora quell’estate speciale e indimenticabile, che portò a Grado la divina Maria Callas (cui Pasolini affidò il ruolo di protagonista) ma pure il campione olimpico Giuseppe Gentile, Laurent Terzieff a Massimo Girotti, insomma un cast d’eccezione, rivive grazie alla raffinata mostra “Medea 50. Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e Grado”, che sarà inaugurata alle ore 19 di sabato 15 giugno nel foyer del Cinema Cristallo e che si potrà poi ammirare, con ingresso libero, fino al 28 luglio, tutti i giorni (ad eccezione di lunedì 17 e 24 giugno) dalle 19 alle 23. Le immagini tratte dall’archivio del fotografo di scena Mario Tursi, riprodotte su pannelli di grandi dimensioni, manifesti, locandine, fotobuste originali e materiali d’epoca, legati alla diffusione del film nelle sale e alla sua promozione sulla carta stampata, restituiranno dunque l’atmosfera di una stagione in cui l’isola assaporò il fascino ma pure il “potere” del momento d’oro del cinema italiano: per Grado, infatti, la ricaduta di quell’eccezionale occasione in una fase di forte espansione urbana, demografica
str ua ro f ir u sd t ein caria. Un’ acc ura ta sez ion e did asc ali cag uid erà il pub bli co in questo suggestivo viaggio, che si compone anche di testi poetici e letterari, di frasi tratte dai carteggi fra i protagonisti, dei racconti dedicati di Giuseppe Zigaina, delle testimonianze di chi “visse” il set o lo osservò a distanza ravvicinata, privilegiata. E in sala, visibili dal foyer, scorreranno alcune riprese gradesi scartate in sede di montaggio ma fortunatamente salvatesi dalla distruzione. Promossa dal Comune di Grado, in collaborazione con Cinemazero di Pordenone e Cineteca di Bologna, la rassegna è curata da Francesca Agostinelli e Massimo De Grassi e gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste, di Turismo FVG, Comune di Cervignano, Associazione Archivio Zigaina, Centro Studi Biagio Marin, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Cineteca del Friuli e Graisani de Palù. L’allestimento è stato realizzato, su progetto di Massimo Bortolotti, dalle Nuove Edizioni della Laguna, mentre organizzazione e coordinamento sono del Circolo Arci di Cervignano. Completa l’esposizione un interessante catalogo, che annovera i contributi degli esperti Roberto Chiesi (Centro studi-Archivio Pasolini della Cineteca
Bold oi gna), Luc ian o De Giu sti , stu dio so del cin ema pas oli nia no, Fra nce sca Ago sti nel li, la qua le att rav ers o gio rna li, tes tim oni anze e diari di lavorazione ricostruisce la cronaca delle riprese in laguna, e Massimo De Grassi, che si sofferma sul rapporto di Pasolini con Grado.
Nato per non correre (CasaSirio), in dialogo conMaurizio Crosetti. il Circolo dei lettori, via Bogino, 9 Venerdì 21 giugno, ore 21 Affetto da emofilia, con una protesi in titanio al ginocchio destro, quattro anni fa Salvo Anzaldiè riuscito a vincere la sua disabilità e a correre la Maratona di New York, e il suo libro autobiografico Nato per non correre (CasaSirio) ne racconta l’impresa. Il Circolo dei lettoriospita l’autore venerdì 21 giugno ore 21, in dialogo con Maurizio Crosetti, per parlare della storia di un uomo che non ha mai voluto rinunciare a nulla, nemmeno a essere il primo emofiliaco a correre la maratona più famosa del mondo. Una corsa per dimostrare a se stesso e a ogni singolo emofilico che nessuna sfida è troppo grande da non poter essere affrontata e che, se ci credi, puoi arrivare dove non avresti mai nemmeno osato sognare.
È possibile correre i 42 km della Maratona di New York con un ginocchio in titanio e una malattia considerata sinonimo di immobilità? Sì, e ce lo ha dimostrato Salvo Anzaldi, il primo novembre 2015. Salvo è un giornalista, un appassionato di calcio e un fan sfegatato di Bruce Springsteen. Ma soprattutto Salvo è emofilico, il suo sangue ha una carenza del fattore che ne permette la coagulazione. Questo vuol dire anche che la caduta più banale può avere conseguenze molto serie: i versamenti delle articolazioni possono portare le cartilagini a consumarsi e le ossa a modificarsi, e mentre il dolore aumenta le possibilità di movimento diminuiscono. La cosa migliore, per Salvo, sarebbe stata vivere una vita tranquilla, al riparo da ogni possibile trauma, ma quella che racconta in questo libro è una storia diversa, la storia di una persona che, nonostante le difficoltà e la sofferenza (e l’aver scampato per miracolo il contagio da HIV e Epatite C dovuto agli emoderivati infetti), non ha mai voluto rinunciare a nulla, neanche a una singola, devastante partita di calcetto, a un viaggio dall’altra parte del mondo o, perché no, a essere uno dei cinque emofilici che per la prima volta nella Storia hanno corso la maratona più famosa al mondo. Salvo Anzaldi ha lavorato per oltre vent’anni nei giornali, maturando in seguito esperienze di comunicazione istituzionale. È docente di Tecniche del linguaggio giornalistico e di Ufficio stampa in ambito pubblico all’Università del Piemonte Orientale. Nel maggio 2019 ha pubblicato la sua autobiografia con CasaSirio,Nato per non
correre. < ROMA: Con l’estate torna la Festa del cinema bulgaro Con l’estate torna la Festa del cinema bulgaro La dodicesima edizione dal 27- 30 giugno alla Casa del Cinema di Roma Torna alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni) la Festa del Cinema Bulgaroche firma la sua dodicesima edizione in una rassegna promossa dall’Istituto bulgaro di cultura e dall’associazione “La Fenice” e dedicata, come tradizione, al meglio della produzione cinematografica bulgara: cinque film, tre documentari e una serie che il pubblico potrà conoscere assieme ai suoi protagonisti. Filo rosso della rassegna di quest’anno il tema dell’amore, nelle sue diverse declinazioni.Si aprirà il 27 giugno, alla presenza del suo regista Milko Lazarov, con Ága, proiettato alla chiusura della Berlinale 2018, un’emozionante storia d’amore immersa nella spettacolare bellezza della tundra. Il 28 in programma Una foto con Yuki, opera prima di Lachezar Avramov, presentato dal protagonista Rushi Videnliev e lo sceneggiatoreDimitar Stoyanovich. Per la sezione documentari, nell’anno delle celebrazioni di Plovdiv Capitale europea della
Cultura, focus su due plovdiani d’eccezione: la soprano Sonya Yoncheva in un documentario di Gheorghi Toshev che incontrerà il pubblico (28 giugno); e il regista dell’iconico “Ieri” Ivan Andonov (29 giugno), presentato dalla moglie Lyuba Marichkova. In chiusura, il 29 e 30 giugno, il week end prende il ritmo del cinema d’azione con Cattiva ragazza di Marian Valev, Benzina di Assen Blatechki, entrambi ospiti della rassegna, e la serie La gola del diavolo di cui il pubblico incontrerà la protagonista Teodora Duhovnikova.(Teatro all’aperto Ettore Scola, 27 giugno ore 21.30) di Milko Lazarov è il film che è stato presentato fuori concorso alla Berlinale 2018, secondo film del regista che il pubblico romano già conosce con Alienazione (2013), è un’emozionante storia d’amore immersa nella spettacolare bellezza della tundra. Nell’estremo nord della Siberia il cacciatore di renne Nanook e sua moglie Sedna passano i loro giorni in pace con il mondo e la natura, immersi nella magia di antiche leggende e sogni e di uno stile di vita rimasto uguale per secoli. Una difficile storia d’amore racconta anche il primo lungometraggio di Lachezar Avramov, Una foto con Yuki (Teatro all’aperto Ettore Scola, 28 giugno ore 21.30). La sceneggiatura di Dimitar Stoyanovich gira intorno alla storia di Gheorghi (Rushen Vidinliev), un bulgaro che vive in Canada, e sua moglie giapponese Yuki (Kiki Sugino). Dopo molti tentativi di avere un figlio, la coppia decide di provare la fecondazione in vitro, scegliendo di tornare in Bulgaria.Gomma da masticare (Sala Deluxe, 30 giugno, ore 18.30), presentato dal registaStanislav Todorov – Roghi, ci riporta invece al primo amore, quello che non si scorda mai. Il film svela il mondo pieno di avventure di una comitiva di ragazzi cresciuti in Bulgaria negli anni ’80. Quando due di loro, Bilyana e Kalin si incontrano da grandi, si ricordano della promessa solenne che si fecero da piccoli di sposarsi 25 anni più tardi.
Nell’anno delle celebrazioni di Plovdiv prima Capitale europea della cultura bulgara, la rassegna dedica due proiezioni a due celebri figli della seconda città più grande della Bulgaria: la soprano Sonia Yonceva e e il regista Ivan Andonov. Si parte il 28 giugno (Sala Kodak, ore 19.30) con il nuovo lavoro del giornalista Gheorghi Toshev Sempre libera: il racconto del complesso destino, pieno di momenti drammatici quanto di sogni, del soprano bulgaro più promettente di oggi, Sonya Yonceva; mentre in Lasciatemi volare almeno per un attimo di Galina Kravleva sabato 29 giugno (Sala Kodak ore 19.30) viene aperto un focus sul mondo intimo del regista bulgaro Ivan Andonov, noto al pubblico italiano per La scelta delle signore e soprattutto per l’iconico Ieri, che nella vita privata è anche scrittore, pittore e filosofo. La rassegna rende anche omaggio al 90 anniversario dalla nascita di uno degli scrittori più celebri, Yordan Radichkov. Attenzione anche ai film d’azione e al dramma criminale: in due giorni consecutivi – 29 giugno (Sala Deluxe ore 21.30) e 30 giugno (Teatro all’aperto Ettore Scola ore 21.30) verranno proiettati i debutti da registi di due dei bad boy del cinema bulgaro: Cattiva ragazza di Marian Valev, conosciuto al pubblico dalla serie hit Sotto copertura; e Benzinadi Assen Blatechki e Katerina Goranova, di cui la rassegna ha già proiettato Il Giudizio. Ma anche la serie criminale La gola del diavolo di Pavel Vesnakov e Dimitar Dimitrov (Sala Deluxe ore 20.30) .
posti. Tutti i film sono anteprime assolute per il pubblico romano. www.festacinemabulgaro.com
Puoi anche leggere