OLIGOPOLIO E TEORIA DEI GIOCHI - UniCa
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OLIGOPOLIO • Caratteristiche di un mercato oligopolistico: • Poche imprese presenti sul mercato, che vendono prodotti relativamente omogenei tra loro. • Le decisioni di una impresa hanno effetto sulle altre • Le imprese avrebbero tutto il vantaggio a cooperare (accordi di cartello) ed agire come fossero un monopolista, spartendosi i profitti, producendo la quantità di monopolio al prezzo di monopolio • Dato che nel mercato vi sono solo pochi venditori, la decisione fondamentale per l’oligopolista è se cooperare (mettersi d’accordo) con gli altri oligopolisti o se invece agire per proprio conto, in competizione con gli altri.
ESEMPIO: DUOPOLIO • Supponiamo che il settore sia un duopolio (due imprese oligopolistiche) • I duopolisti possono accordarsi per ottenere un risultato simile a quello di monopolio, attraverso accordi collusivi o la formazione di veri e propri cartelli (le imprese operano come fossero un’unica impresa) • Dal punto di vista legale questo non è ammesso: la regolamentazione antitrust proibisce accordi tra le imprese. Tuttavia spesso le imprese oligopolistiche aggirano le norme antitrust. • A prescindere dalle normative antitrust, e dal loro rispetto, analizziamo cosa probabilmente faranno i duopolisti nella situazione descritta in esempio. • Ognuno dovrà decidere quanto produrre basandosi sulle sue aspettative circa la decisione dell’altro
Esempio RMa Ricavo Quantità CF CV CMa Prezzo Profitto Monopolio Totale 0 0 0 - 120 - 0 0 1 0 20 20 110 100 110 90 2 0 40 20 100 80 200 160 3 0 60 20 90 60 270 210 4 0 80 20 80 40 320 240 5 0 100 20 70 20 350 250 6 0 120 20 60 0 360 240 7 0 140 20 50 -20 350 210 8 0 160 20 40 -40 320 160 9 0 180 20 30 -60 270 90 10 0 200 20 20 -80 200 0 11 0 220 20 10 -100 110 -110 12 0 240 20 0 -120 0 -240
Equilibri di mercato Se il mercato fosse di concorrenza perfetta • P = RMa=CMa = €20 • Q = 10 (quantità socialmente efficiente) Se il mercato fosse di monopolio: • RMa=CMa=20 • P = €70 • Q=5 • Nel duopolio, la quantità di monopolio (che massimizza i profitti totali) dovrebbe essere divisa tra i due produttori. Se uno dei due produce 2, e l’altro 3, al prezzo di 70 €, il suo ricavo sarebbe: RT=2×70€ =140€; i costi CT=40€; i Profitti=100€ • Se produce 3, e l’altro 2, il ricavo sarebbe: RT=210€; i costi CT=60€; i Profitti=150€ • Cosa deciderà di fare ciascun oligopolista?
Decisioni strategiche • Per studiare il processo di decisione degli oligopolisti possiamo utilizzare lo strumento Y della Teoria dei Giochi. • Nel caso di due giocatori (due Sinistra Destra oligopolisti, o comunque due decisori) che hanno di fronte Alto x1, y1 x2, y2 due alternative, lo schema è rappresentato dalla tabella a X fianco, chiamata matrice dei Basso x3, y3 x4, y4 payoff. • I due giocatori (X e Y) possono compiere due scelte alternative. Il payoff (risultato) dipende non solo dalla scelta personale, ma anche da ciò che sceglie di fare l’altro giocatore.
TEORIA DEI GIOCHI • La teoria dei giochi studia come gli individui si comportano in situazioni strategiche. • Le decisioni strategiche implicano il tenere conto di come il comportamento degli altri possa influire sul risultato della nostra scelta.
Il Dilemma del Prigioniero • Il gioco del dilemma del prigioniero mostra come il risultato dell’azione strategica quando ciascuno opera individualmente (in modo non cooperativo) possa portare ad un risultato non ottimale dal punto di vista del giocatore. • Si ha un equilibrio di Nash quando ciascun oligopolista, date le sue aspettative circa la scelta dell’altro, compie la scelta migliore possibile, e non modificherebbe la propria decisione.
Il Dilemma del Prigioniero • Il gioco del dilemma del prigioniero mostra come il risultato dell’azione strategica quando ciascuno opera individualmente (in modo non cooperativo) possa portare ad un risultato non ottimale dal punto di vista del giocatore. • Si ha un equilibrio di Nash quando ciascun oligopolista, date le sue aspettative circa la scelta dell’altro, compie la scelta migliore possibile, e non ha incentivo a modificare la propria decisione.
Il Dilemma del Prigioniero • Clyde decide la strategia migliore confrontando i risultati che otterrebbe date le possibili scelte di Bonnie: Bonnie • Se Bonnie confessa, Clyde otterrebbe: • 8 anni se confessa Non • 20 anni se non confessa Confessa confessa • Quindi se Bonnie confessa a Clyde conviene confessare Confessa 8, 8 0, 20 • Se Bonnie non confessa, Clyde otterrebbe: Clyde scagionamento se confessa Non • 1 anno se non confessa 20, 0 1, 1 confessa • Quindi se Bonnie non confessa a Clyde conviene confessare • Abbiamo trovato una condizione di equilibrio, • Qualunque sia la scelta di Bonnie, a Clyde nel senso che data la scelta dell’altro comunque conviene confessare: ha una strategia dominante (confessare) ciascuno preferisce rimanere • Lo stesso ragionamento si può fare, nella sua posizione (confessare). specularmente, per Bonnie: entrambi hanno una • Ma questo equilibrio (equilibrio di Nash) non è strategia dominante, confessare, che li porta nel efficiente per i due giocatori: se avessero risultato di essere condannati ad 8 anni ciascuno potuto cooperare, si sarebbero messi d’accordo per non confessare • D’altra parte, gli accordi di cooperazione non sempre funzionano: la possibilità di ottenere un vantaggio superiore determina spesso la rottura degli accordi
Strategia Dominante • Si ha una strategia dominante quando esiste un’unica scelta “migliore” data la strategia dell’altro. • Nel dilemma del prigioniero esiste una strategia dominante per entrambi i giocatori: confessare. • Quando esiste una strategia dominante, sicuramente si avrà anche un equilibrio di Nash • L’equilibrio di Nash potrebbe essere non ottimale per i giocatori, come si può osservare nel gioco del Dilemma del Prigioniero.
Esecizio duopolio: matrice dei payoff Ricavi Y Costi Y q3 q2 q3 q2 q3 180, 180 210, 140 q3 60, 60 60, 40 X X q2 140, 210 160, 160 q2 40, 60 40, 40 Profitti Y q3 q2 q3 120, 120 150, 100 X q2 100, 150 120, 120 Otteniamo la matrice dei profitti (cioè la nostra matrice dei payoff) calcolando i ricavi e i costi associati a ciascuna quantità e prezzo di mercato
Esecizio duopolio: risultato del gioco Data la matrice dei payoff, cosa Profitti Y faranno i duopolisti? q3 q2 Il duopolista X potrà pensare: se Y q3 120, 120 150, 100 sceglie sinistra (ovvero di produrre la X q. 3) mi conviene giocare alto (ovvero q2 100, 150 120, 120 produrre la q. 3); ma anche se Y Analogamente Y potrà pensare: se decide di giocare destra (produrre la q. X sceglie di giocare alto (produrre la 2) mi conviene giocare alto (produrre q.3, mi conviene giocare sinistra la q. 3). Quindi X giocherà sempre (produrre q.3); se X gioca basso alto, qualunque sia la scelta di Y. Ha (produce q.2) di nuovo mi conviene una strategia dominante: alto, ovvero giocare sinistra (produrre q.3). Quindi produrre la q. 3. anche Y ha una strategia dominante: sinistra, ovvero produrre la q. 3. Abbiamo quindi un equilibrio di Nash, nella cella 1: Alto Sinistra, ovvero entrambi producono la q.3. La q. totale sarà 6, ed il prezzo 60.
Equilibrio in Oligopolio • Quando le imprese agiscono individualmente (senza accordi collusivi) per massimizzare il proprio profitto, tenderanno a scegliere una quantità di output maggiore di quella che sarebbe prodotta in regime di monopolio ed inferiore a quella di concorrenza perfetta. • Il prezzo tenderà ad essere inferiore a quello di monopolio e superiore a quello di concorrenza perfetta • Chiaramente alle imprese converrebbe fare un accordo di cartello, comportarsi come se fossero un monopolio e dividersi i profitti. • Ma alla società conviene il contrario: occorre impedire gli accordi collusivi.
Equilibrio di Nash • Abbiamo visto nel gioco del «Dilemma del Prigioniero» che il risultato delle scelte dei due giocatori ha portato ad una situazione in cui nessuno dei due, data la strategia dell’altro, ha incentivo a cambiare la propria scelta: ci troviamo quindi in un equilibrio di Nash. • Non sempre si ha un unico equilibrio di Nash: per esempio nel gioco seguente non c’è una strategia dominante, ed abbiamo due equilibri di Nash (Alto/Sinistra e Basso/Destra). Entrambi sono risultati possibili : non sappiamo quale sarà l’effettivo risultato finale, che dipenderà dalle aspettative di ciascun giocatore circa ciò che farà l’altro. Y Sinistra Destra Alto 20, 20 10, 10 X Basso 10, 10 15, 25
Equilibrio di Nash • Ci possono anche essere delle situazioni in cui non si trova alcun equilibrio di Nash. Per esempio, nello schema seguente, se X gioca Alto, a Y conviene giocare Sinistra; se Y gioca Sinistra, a X conviene giocare Basso; se X gioca Basso, ad Y conviene giocare Destra; ma se Y gioca Destra, a X conviene giocare Alto. • Non esiste nessuna casella in cui, data la scelta dell’altro, uno dei due giocatori ha incentivo a rimanere fermo nella sua posizione: quindi non c’è nessun equilibrio di Nash. È anche evidente che nessuno dei due giocatori ha una strategia dominante. Y Sinistra Destra Alto 10, 10 10, -15 X Basso 15, 10 -15, 30
Chicken Game (Gioco del coniglio) • Nel Chicken Game nessuno dei due giocatori ha una strategia dominante. Abbiamo due possibili equilibri: Alto-Destra e Basso-Sinistra. La decisione deve essere presa in base a ciò che si pensa che l’altro farà. Se si ritiene che l’altro giocatore sia più avverso al rischio (più «coniglio») si tenderà a rischiare; se invece si pensa che l’altro giocatore sia più propenso al rischio, o che sia «obbligato» al comportamento rischioso da fattori esterni, allora si tenderà ad evitare il rischio. Per esempio, se il giocatore X riesce a comunicare «credibilmente» a Y che in ogni caso giocherà Basso, ed il giocatore Y ritiene credibile la dichiarazione, Y probabilmente giocherà Sinistra. Y Sinistra Destra Alto 0, 0 -1, 10 X Basso 10, -1 -10, -10
Collusione • Abbiamo visto che se le imprese agiscono seguendo il proprio interesse individuale, in tutte le situazioni descritte dal gioco del dilemma del prigioniero non ci sarebbe cooperazione e si otterrebbe un equilibrio (di Nash) che per le imprese è sub-ottimale. • Gli incentivi a cooperare cambiano se il gioco viene ripetuto. Se la decisione deve essere presa non una sola volta ma più volte nel tempo, ci sarà un incentivo a “non tradire”. • Dal punto di vista del benessere sociale sarebbe meglio che gli oligopolisti non cooperassero, dato che collusione e cartelli portano a prezzi più alti e quantità inferiori a quelle che massimizzano il benessere della società.
Regolamentazione Anti-Trust • Infatti nei paesi più sviluppati esistono delle regolamentazioni anti-trust • Articoli 101 e 102 del Trattato di Roma • La Commissione Europea ha un certo potere investigativo e sanzionatorio. Si limitano certi comportamenti di controllo sul prezzo e sulla quantità (anche al ribasso, se questo determina attività “predatorie” per mantenere le proprie quote di mercato a danno di potenziali nuovi entranti)
Nuovi entranti nell’oligopolio • Se sul mercato entrano nuove imprese prezzo e quantità di equilibrio si modificano: • il prezzo tende a scendere all’aumentare della quantità venduta, e l’oligopolio tende a diventare più simile ad un mercato di concorrenza perfetta • Lo scopo delle politiche di regolamentazione dovrebbe essere quello di favorire l’ingresso sul mercato di nuovi entranti.
LO SCAMBIO
Frontiera delle Possibilita’ di Produzione • L’insieme delle possibilità di produzione descrive la combinazione di beni che si possono ottenere in un determinato sistema economico date le risorse e le tecnologie disponibili. • La frontiera delle possibilità di produzione rappresenta il livello massimo di output ottenibile. I punti all’interno della frontiera sono ottenibili ma non efficienti. I punti all’esterno della frontiera non sono ottenibili date le risorse e la tecnologia disponibili.
Frontiera delle Possibilità di Produzione • FPP = grafico delle combinazioni di produzione che un sistema economico può ottenere date le risorse disponibili e lo stato della tecnologia. • Sulla FPP giacciono le combinazioni efficienti. Le combinazioni al suo interno sono inefficienti. Quelle all’esterno sono impossibili.La FPP descrive il trade-off tra opportunità di produzione alternative. • Se ci spostiamo da un punto ad un altro della frontiera, per esempio da sinistra a destra, aumentiamo la produzione del bene x ma dobbiamo rinunciare alla produzione del bene y.
Frontiera delle Possibilita’ di Produzione • Il costo opportunità del bene x indica la quantità di bene y a cui dobbiamo rinunciare per produrre una certa quantità Δ di bene x: , ed è l’inclinazione della FPP Δ • A seconda della forma della frontiera delle possibilità di produzione si possono avere diversi costi opportunità (diverse inclinazioni) in diverse regioni della frontiera. • Per ogni punto della FPP possiamo calcolare il costo opportunità dell’incremento di 1 unità della produzione di un bene. Con produttività marginale decrescente delle risorse, la FPP è concava: il costo-opportunità aumenta via via lungo la FPP.
Frontiera delle Possibilita’ di Produzione • Miglioramenti delle tecnologie o dell’organizzazione del lavoro possono determinare dei cambiamenti nella frontiera delle posibilità di produzione. • Un incremento della produttività degli input per entrambi I beni determinerà uno spostamento verso l’esterno della frontiera. • Se il miglioramento si verifica solo per il bene x, la forma cambia: l’intercetta sull’asse delle x si sposta verso destra, quella sull’asse delle y rimane invariata.
Possibilità di Produzione Quantità Prodotta in 8h • Prendiamo una semplice economia con due soli individui: Pane Pesce il signor Rossi e il signor Rossi 40 kg 5 kg Bianchi; e due soli beni di consumo: pane e pesce Bianchi 30 kg 10 kg • Il signor Rossi è capace di produrre 20 kg di pane in una giornata • Oppure può produrre 5 kg di pesce in una giornata • Il signor Bianchi è capace di produrre 30 kg di pane in una giornata • Oppure può produrre 10 kg di pesce in una giornata
Possibilità di Produzione e Consumo senza scambio • Auto-Sufficienza: • I due agenti economici agiscono in modo indipendente (come se l’altro non esistesse): • Ciascuno consuma esattamente ciò che produce • La frontiera (il massimo raggiungibile) della possibilità di produzione è esattamente anche la frontiera della possibilità di consumo
Possibilità di produzione e consumo senza scambio • Per esempio supponiamo che ciascuno decida di occupare metà del proprio tempo disponibile nella produzione di pane e metà nella produzione di pesce: • Il signor Rossi produce e consuma 20 kg di pane e 2.5 kg di pesce • Il signor Bianchi produce e consuma 15 kg di pane e 5 kg di pesce • La quantità totale di pane prodotta dal sistema economico è di 20+15=35 kg • La quantità totale di pesce è di 2.5+5=7.5 kg
Frontiere delle possibilità di produzione Possibilità di produzione di Rossi Possibilità di produzione di Bianchi
Possibilità di produzione e consumo con scambio • Supponiamo invece che Rossi produca solo pane (40 kg), mentre Bianchi produca solo pesce (10 kg). • La quantità totale di pane è aumentata di 5 kg (40kg invece che 35kg) e quella di pesce è aumentata di 2.5 kg (10kg invece che 7.5kg) rispetto alla situazione precedente • Abbiamo aumentato la produttività del sistema
Possibilità di produzione e consumo con scambio • I due individui potranno a questo punto scambiare una parte del loro prodotto: p.es. se Rossi cede 20 kg di pane per avere in cambio 5 kg di pesce, e Bianchi accetta questo scambio, entrambi avranno 20 kg di pane e 5 kg di pesce • Le possibilità di consumo sono migliorate per entrambi • Abbiamo aumentato le possibilità di consumo del sistema
VANTAGGIO ASSOLUTO • Si possono mettere a confronto due produttori di un certo bene in base alla loro produttività: • Il vantaggio assoluto descrive la produttività di un produttore rispetto ad un altro • Il produttore che ha bisogno di una quantità inferiore di input (comprese le ore di lavoro) per produrre una unità di un bene, ha un vantaggio assoluto nella produzione di quel bene • Nel nostro esempio, Rossi ha un vantaggio assoluto nella produzione di pane, e Bianchi ha un vantaggio assoluto nella produzione di pesce
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