NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020

 
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NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020
NOTA INTEGRATIVA
AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020

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Premessa

L’approvazione del bilancio di previsione rappresenta uno dei momenti più qualificanti dell’attività
istituzionale ed amministrativa di un Comune.

L’art. 151 comma 1 del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali recita:

“1. Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento
unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di previsione finanziario entro il 31
dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale. Le previsioni del bilancio sono elaborate sulla base
delle linee strategiche contenute nel documento unico di programmazione, osservando i principi contabili generali ed
applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. I termini possono essere
differiti con decreto del Ministro dell'interno, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la
Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze. (91) ((92))”

L’Amministrazione comunale per gestire al meglio le attività programmate ha deciso di approvare il bilancio
di previsione 2018 - 2020 entro la chiusura dell’esercizio 2017, come previsto dalla normativa vigente.
L’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 nei termini di legge permetterà di rispettare le
scadenze senza dover affrontare le difficoltà e i ritardi di una gestione in esercizio provvisorio.
Le previsioni di bilancio sono state formulate attenendosi alla normativa vigente, mantenendo immutate le
aliquote dei tributi e le tariffe dei servizi e adottando un criterio storico di allocazione delle risorse, avendo
come base le previsioni assestate del 2017.
Per la programmazione relativa al saldo di finanza pubblica ci si è attenuti a quanto previsto dalla
L.164/2016 e dalla legge di bilancio 2017 (L.232/2016), la quale ha stabilito (articolo 1 - commi 463-508) che
“Per gli anni 2017-2019, nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo
pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota rinveniente dal ricorso all’indebitamento. A
decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di
entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.”

Resta inteso che, non appena la legge di stabilità 2018 e le norme che eventualmente determineranno
variazioni rispetto al 2017 diverranno esecutive, si provvederà alle necessarie variazioni del bilancio 2018-
2020.
La presente nota integrativa si propone di descrivere e spiegare gli elementi più significativi dello schema di
bilancio di previsione 2018-2020.
La relazione è finalizzata a verificare il rispetto dei principi contabili e a motivarne eventuali scostamenti,
con particolare riferimento all’impatto sugli equilibri finanziari del bilancio annuale e pluriennale.
Il bilancio di previsione 2018-2020, disciplinato dal D.Lgs 118/2011 e dal d.p.c.m. 28/12/2011, è redatto in
base alle nuove disposizioni contabili, nella veste assunta dopo le modifiche del D.lg. 126/2014 e secondo
gli schemi e i principi contabili allegati.
II nuovo sistema contabile ha comportato importanti innovazioni dal punto di vista finanziario, contabile e
programmatico – gestionale tra le quali la stesura della presente nota integrativa al bilancio.

La nota integrativa ha la funzione di integrare i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine di
rendere più chiara e significativa la lettura dello stesso. La nota integrativa al bilancio di previsione di cui
alla lettera a) comma 5^ dell’art.11 del D.Lgs.118/2011, presenta almeno i seguenti contenuti:

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1. i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli
stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità,
dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo;

 2. L’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31
dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai
trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente;

3. L’elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione
presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e
altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente;

4. L’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso a contributi da Enti
superiori e con le risorse disponibili dell’Ente;

5. Nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche
investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la
programmazione necessaria alla definizione dei relativi crono programmi;

6. L’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi
delle leggi vigenti;

 7. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti
finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata;

8. L’elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono
consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172,
comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

9. L’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale;

10. Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del
bilancio.

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1.Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, gli accantonamenti per le spese
potenziali e il fondo crediti di dubbia esigibilità.

Le previsioni triennali di entrata e di spesa rispettano i principi contabili dell’annualità, dell’unità,
dell’universalità, dell’integrità, della veridicità, dell’attendibilità, della correttezza, della chiarezza e
comprensibilità, della significatività e rilevanza, della flessibilità, della congruità, della prudenza, della
coerenza, della continuità, della costanza, della comparabilità, della verificabilità, della neutralità, della
pubblicità, dell’equilibrio di bilancio e della competenza finanziaria.

La previsione degli stanziamenti di entrata corrente è stata formulata sulla base del criterio della storicità
con rifermento alle risultanze rilevabili dagli ultimi tre esercizi. In particolare i criteri utilizzati possono così
riassumersi con riferimento alle poste di entrata più significative:

    -   Imposta Municipale Unica sugli immobili e la Tassa sui servizi indivisibili: gettito calcolato
        applicando le aliquote d’imposta confermate dal Consiglio Comunale per l’anno 2017 sul valore del
        patrimonio immobiliare desunto indirettamente dai versamenti effettuati nell’ultimo esercizio
        disponibile;
    -   Tassa sui Rifiuti – gettito desunto dalle tariffe calcolate con riferimento al piano economico
        finanziario del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, in misura necessaria a
        garantire la integrale copertura dei costi di esercizio come previsto dalla normativa;
    -   Addizionale IRPEF – entro i limiti minimo e massimo ricavabili dalla stima ministeriale desumibile
        dal foglio di calcolo disponibile sul portale del federalismo municipale, applicando le aliquote
        confermate dal Consiglio Comunale per l’anno 2017;
    -   Imposta di pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni – sulla base del gettito dell’ultimo esercizio
        disponibile;
    -   Trasferimenti correnti dello Stato per interventi finalizzati – nella misura spettante nell’anno 2017 e
        desumibili dal portale del Ministero;
    -   Contributi e trasferimenti correnti della Regione – sulla base dei decreti di impegno adottati dalla
        Regione stessa per specifiche finalità anche con riferimento alle materie assunte in carico dalla
        stessa sulla base della Legge di soppressione delle Provincie;
    -    Proventi per violazioni alla circolazione stradale – nella misura certa annua rilevabile dai rendiconti
        di gestione dell’ultimo triennio e sulla base delle modifiche organizzative in corso;
    -   Proventi dei servizi pubblici – sulla base del criterio storico degli accertamenti effettuati nell’ultimo
        esercizio e tenuto conto dell’adeguamento del sistema gestionale di applicazione, gestione e
        riscossione delle tariffe.
    -   Fitti attivi – sulla base dei contratti di locazione in corso;
    -   Proventi COSAP – sulla base delle tariffe del canone applicate nel 2017 e tenuto conto delle
        modifiche apportate al Regolamento relativo con decorrenza 1° gennaio 2016 ;
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-   Altre entrate correnti – sulla base del gettito storicamente realizzato, ponderato con criterio della
        prudenza.
Le previsioni di spesa corrente sono state improntate ai seguenti criteri di valutazione:

    -   Spese di personale – sulla base dei contratti di lavoro dipendente in corso tenuto conto degli
        adeguamenti contrattuali ed in coerenza con il programma triennale del fabbisogno del personale
        dell’Ente;

    -   Forniture per acquisto beni – sulla base di una attenta razionalizzazione della spesa ed in relazione
        ad una disponibilità di risorse sempre meno adeguata alle effettive esigenze per un resa
        funzionale dei servizi alla comunità amministrata;

    -   Utenze – sulla base del fabbisogno espresso dagli uffici per un funzionamento dei servizi;

    -   Interessi e mutui – sulla base delle delegazioni di pagamento rilasciate;

    -   Appalti e servizi – sulla base dei contratti pluriennali in corso e di quelli che si prevedono di
        effettuare;

    -   Fondo di riserva – nei limiti di cui all’articolo 166, comma 2 ter del D.Lgs. 267/2000;

    -   Fondo perdite partecipate – si rinvia all’apposito paragrafo.

Le previsioni di entrata e di spesa in conto capitale sono coerenti con il programma triennale dei lavori
pubblici tenuto conto della disponibilità di propri spazi finanziari e dei Protocolli d’Intesa Stato-Regione, ai
sensi dell’art. 10 della L. 243/2012, novellato dalla L. 164/2016 e dal successivo Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2017, allo scopo di poter utilizzati le quote di avanzo di amministrazione
mediante assegnazione di spazi finanziari verticali; ai fini del pareggio di Bilancio.

Fondo Crediti Dubbia Esigibilità
Una delle novità di maggior rilievo dell’introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato è la
costituzione obbligatoria di un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) destinato a coprire l’eventuale
mancata riscossione di entrate di dubbia riscossione totale.
A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione un’apposita posta contabile, denominata “Accantonamento
al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione
degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e
dell’andamento della riscossione - media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di
entrata - nei cinque esercizi precedenti.
Non sono comunque oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da
fidejussione e le entrate tributarie che sono accertate per cassa.
L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di
bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata.
Nella tabelle allegate al bilancio è illustrata la composizione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità di questo
Ente, per gli esercizi del bilancio finanziario 2018-2020.
Il fondo è stato calcolato secondo quanto stabilito dal principio contabile con riferimento all’andamento
delle entrate (accertamenti/incassi) nel quinquennio precedente, utilizzando il metodo della media
semplice. Per le entrate che negli anni pregressi si riscuotevano per cassa sono stati considerati i dati
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extracontabili di accertamento.

Determinazione dell’accantonamento
La determinazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è stata preceduta da una
dettagliata e puntuale analisi delle partite creditorie dell’Ente, che ha fatto sì che venissero individuate
ulteriori tipologie di entrate in relazione alle quali non si è ritenuto di provvedere all’accantonamento al
fondo crediti di dubbia esigibilità. Si è pertanto provveduto ad individuare le poste di entrata stanziate che
possono dare luogo alla formazione di crediti di dubbia e difficile esazione nelle risorse di seguito indicate
non escludendo per il futuro di considerare altre voci di entrata:

       Tariffa Rifiuti (TARI) - entrata tributaria non accertata per cassa -
       attività di accertamento tributi comunali;
       recupero spese dall’utenza morosa per la riscossione coattiva dei tributi;
       contravvenzione al codice della strada e ai Regolamenti Comunali;
       diritti e canoni per acquedotto , depurazione e fognatura;
       altri indennizzi.

In relazione a quanto sopra l’analisi volta a determinare gli importi da accantonare è stata pertanto
sviluppata con riferimento alle singole poste di entrata, determinando il risultato di cui all’apposito
prospetto allegato al bilancio, cui si rimanda per ogni dettaglio.

La normativa prevede diverse modalità di calcolo del suddetto rapporto, come riportato nell’esempio 5 del
Principio Contabile Applicato 4.2:
a. media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui);
b. rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno
degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla
sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi;
c. media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i
seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo
triennio;

Il Comune di Caneva, come proposto dal software gestionale utilizzato, ha valorizzato il Fondo, voce per
voce, considerando l’importo massimo ai fini prudenziali tra quelli calcolati e che risulta dalla modalità di
calcolo di cui al punto c) dell’esempio nr. 5 del Principio Contabile Applicato 4/2 e precisamente con: media
ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti
pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio;

Non si è ritenuto, in ragione della tipologia di entrate considerate e delle modalità di accertamento delle
stesse, procedere ad accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità per quanto riguarda le entrate di
parte capitale.
L’unica entrata in conto capitale considerabile di dubbia esazione potrebbe considerarsi la riscossione dei
contributi per costo di costruzione, ma, poiché la stessa viene garantita dal rilascio di polizza fidejussoria
all’atto della prestazione della pratica edilizia, non si è proceduto al relativo accantonamento al fondo
crediti di dubbia esigibilità.

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Risulta altresì la somma di € 311.760,40 accantonata quale Fondo Crediti di dubbia esigibilità al 31.12.2016
che si provvederà al relativo aggiornamento in sede di revisione ordinaria dei residui e consuntivo 2017.

Altri accantonamenti / fondi iscritti a bilancio

     1. Fondo rischi

     Ai sensi del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al
     D.Lgs. 118/2011 smi - punto 5.2 lettera h) - in presenza di contenzioso con significativa probabilità di
     soccombenza è necessario che l’Ente costituisca un apposito “Fondo Rischi”. Le somme stanziate a tale
     Fondo non utilizzate, costituiscono a fine esercizio economie che confluiscono nella quota vincolata
     del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). Tale fondo è pari ad € 50.000,00 ed è relativo a
     cause legali in corso.

     2. Indennità di fine mandato del Sindaco

      In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All.4/2
     al D.Lgs. 118/2011 e smi - punto 5.2 lettera i) è stato altresì costituito apposito “Accantonamento
     trattamento di fine mandato del Sindaco” che, in quanto fondo, non sarà possibile impegnare ma che,
     determinando un’economia di bilancio, confluirà nel risultato di amministrazione. A questo
     accantonamento si aggiungerà la quota di avanzo vincolato derivante dall’impegno assunto
     nell’esercizio precedente per l’indennità di fine mandato del Sindaco che, in base ai nuovi principi,
     dovrà essere eliminato in sede di riaccertamento ordinario per poi confluire nella quota vincolata
     dell’avanzo.

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2.Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presenti al 31
dicembre 2017, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da
mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente.

Costituiscono quota vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondenti
economie di bilancio:

a) nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati della contabilità finanziaria individuano un
vincolo di specifica destinazione dell’entrata alla spesa;

b) derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati;

c) derivanti da trasferimenti erogati a favore dell’ente per una specifica destinazione;

d) derivanti da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse cui
l’amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione.

La quota accantonata del risultato di amministrazione è costituita da:

1. l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (principio 3.3);

2. gli accantonamenti per le passività potenziali (fondi spese e rischi).

3. accantonamento per trattamento di fine mandato del Sindaco.

La proposta di bilancio 2018-2020 viene presentata prima dell’ approvazione del Rendiconto di gestione
2017 e pertanto si riassume la situazione con riferimento all’avanzo di amministrazione risultante dal
rendiconto 2016 e presunto alla data della presente:

AVANZO di amministrazione iniziale 2017 €.2.624.088,86 di cui :

       Fondo pluriennale vincolato al 01.01.2017 per € 2.062.570,90;

       Entrate già accertate nell’esercizio 2017 per € 7.273.255,14;

       Uscite già impegnate nell’esercizio 2017 per € 9.203.926,48;

       Fondo pluriennale vincolato al 31.12.2017 per € 130.843,76;

       Fondo crediti di dubbia esigibilità al 01.01.2017 per € 311.760,40;

       Altri accantonamenti al 01.01.2017 per € 6.565,00.

L’equilibrio complessivo della gestione 2018-2020 è stato conseguito con l’applicazione della quota parte di
€.698.060,07 del risultato di amministrazione presunto vincolato per spese di investimento per €
597.360,07 e per spese correnti per € 100.700,00.

In fase previsionale l’avanzo di amministrazione come sopra specificato, per la differenza di quanto già
utilizzato e destinato per la quota di € 1.116.992,25 ad investimenti, potrà essere applicato, nel corso
dell’esercizio finanziario, sulla base dei vincoli imposti dal pareggio di bilancio.

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3.L’elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione
presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e
altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente;

Al bilancio, a valenza triennale, è stato applicato per l’anno 2018, l’avanzo di amministrazione nella sua
componente vincolata per €.698.060,07, destinato a finanziare le seguenti Spese:

SPESE IN CONTO CAPITALE

         NR.                                DESCRIZIONE                                    EURO

            1 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI DI PROPRIETA’ DELL’ENTE                 64.000,00

            2 AUTOMAZIONE E INFORMATIZZAZIONE ENTE                                        14.250,00

            3 ACQUISTO LIBRI PER FUNZIONAMENTO SERVIZIO BIBLIOTECA                         1.500,00

            4 INTERVENTO RECUPERO `AREA CASTELLO`                                         35.789,44

            5 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI                                             481.820,63

               TOTALE                                                                   597.360,07

SPESE CORRENTI (A CARATTERE NON PERMANENTE)

                        NR.                 DESCRIZIONE                        EURO

                           1 INCARICHI PROFESSIONALI URBANISTICA          43.000,00

                           2 SERVIZI SOCIALI – MAGGIORI QUOTE             19.700,00

                           3 DIRITTI DI ROGITO PREGRESSI                  20.000,00

                           4 INNIZIATIVE CULTURALI (HUMUS PARK)           18.000,00

                              TOTALE                                     100.700,00

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4.Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con il ricorso al debito e con le
risorse disponibili

Nell’ambito del nuovo documento di programmazione finanziaria non sono previsti interventi finanziati con
ricorso all’indebitamento. Per il dettaglio della programmazione degli investimenti affrontati con altre
risorse disponibili e altri finanziamenti si rinvia all’apposita sezione del Documento unico di
programmazione.

5. Nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche
investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la
programmazione necessaria alla definizione dei relativi crono programmi;

Fondo pluriennale vincolato

Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al
finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate ma esigibili in esercizi successivi a quello in
cui è stata accertata l’entrata. Nato dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria
potenziata, il fondo garantisce la copertura finanziaria di spese imputate agli esercizi successivi a quello in
corso, rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e
l’effettivo impiego di tali risorse.

Il fondo pluriennale vincolato di parte capitale risultante nel Bilancio 2018-2020:

       annualità 2018 per € 130.843,76
       annualità 2019 per € 83.647,31

è stato quantificato sulla base del relativo crono programma di spesa.

In fondo è distinto in parte corrente e in parte in conto capitale.

La sua quantificazione sarà aggiornata in sede di riaccertamento ordinario dei residui, da predisporre ai fini
dell’approvazione del rendiconto della gestione 2016. Solo dopo tale verifica, l’eventuale fondo potrà
essere applicato al bilancio di previsione 2017 nel suo esatto e definitivo ammontare.

6.Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi
delle leggi vigenti

Il Comune di Caneva non ha rilasciato alcuna garanzia.

7.Oneri e impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti
finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata

L’Ente non ha stipulato contratti relativi a strumenti finanziari derivati o comunque contratti di
finanziamento che includono una componente derivata.

                                                                                                              10
8. L’elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono
consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172,
comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

I bilanci delle società partecipate sono disponibili all’indirizzo internet del Comune alla sezione:
Amministrazione_Trasparente/Enti_controllati/Societa_partecipate/Siti_web_societa_partecipate.pdf

9. L’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale;

          SOCIETA’ ED
            ENTI DI                                                                  PERCENTUALE
N.                                  TIPOLOGIA SOCIETA’ ED ENTE
           DIRITTO                                                                  PARTECIPAZIONE
           PRIVATO

           GEA Gestioni           Gestione servizi ambientali, trasporto
            Ecologiche                   di cose conto terzi, ecc
1                                                                                            0,288
            Ambientali               ( in dismissione delibera di C.C.
            Pordenone
                                                 3/2015 )

         HYDROGEA SPA
                                   Gestione servizio idrico integrato e
2                                                                                            0,288
                                          risorse energetiche
            Pordenone

                                  Coordinamento dell’attività degli enti
        Consorzio Energia               e delle imprese consorziate
3         Veneto CEV                  prestazioni di servizi funzionali                      0,093
              Milano              all’ottimizzazione dell’utilizzo di fonti
                                  energetiche nell’attività dell’impresa

        Consulta Ambito
          Territoriale
4          Ottimale                  Gestione servizio idrico integrato                      2,760
         “occidentale”

            Pordenone

            ATAP SPA              Gestione trasporti pubblici, urbani ed
5                                                                                            0,583
            Pordenone                          extraurbani

Per quanto attiene le quote di partecipazione al di sotto dell’1% il perimetro di consolidamento risulta
irrilevante ai sensi dei quanto disposto dal Principio Contabile Applicato 4/4 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.
concernente il Bilancio Consolidato.
Con riferimento alla partecipazione nella Consulta Ambito Territoriale Ottimale “occidentale” Pordenone
come si evince dal prospetto sotto riportato risulta sotto la soglia di rilevanza del 10%.

                                                                                     Ricavi caratteristici
                                  Totale attivo            Patrimonio netto           (Voce A1) Conto
                                                                                         Economico
                                     In euro                     In euro
                                                                                            In euro

                                                                                                              11
Società                               5.184.595,27                     79.587,21                       0,00

  Comune di Caneva                     34.303.524,10                24.010.232,83             1.726.877,99

  Rapporto
                                        0,151                        0,003                     0,00
  percentuale

  Rilevante ›=10%
                                          NO                           NO                       NO
  Non rilevante ‹10%

  Calcoli effettuati sull’ultimo rendiconto approvato: 2016

10.Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del
bilancio

Previsione flussi di cassa
I flussi di cassa, ed i relativi stanziamenti di previsione sono stati stimati:

per quanto riguarda l’entrata, in relazione a:
        effettiva esigibilità dei crediti iscritti in bilancio (tenuto quindi conto dei crediti di dubbia
            esigibilità inseriti nel FCDE);
        previsioni di incasso di tributi, trasferimenti regionali di parte corrente e di parte capitale;
        riflessi della manovra tributaria approvata per il 2017;

per quanto riguarda la spesa in relazione a:
        debiti maturati;
        flussi di uscita periodici o continuativi per spese consolidate (personale, interessi passivi, quote
            capitale mutui, rimborso anticipato di prestiti, utenze, ecc.)
        scadenze contrattuali;
        crono programma degli investimenti.

Salvo manovre regionali di particolare rilievo sui termini di versamento e trasferimenti, in vigenza della
normativa attuale non sono assolutamente prevedibili nel triennio 2018-2020 ipotesi di squilibrio di cassa e
conseguente ricorso ad anticipazione di tesoreria.
Nel corso della gestione vengono sottoposti a monitoraggio e verifica costante tutti i saldi, finanziari e di
competenza, anche al fine di rispettare termini di pagamento delle fatture.

Vincoli di Finanza Pubblica
In base alle legge di bilancio statale per l’anno 2017, recepita con la legge regionale n.24/2016 che modifica
la legge regionale n.18/2015, gli enti locali assoggettati al pareggio di bilancio concorrono al contenimento
dei saldi di finanza pubblica attraverso il conseguimento di un saldo non negativo, in termini di
competenza, tra le entrate finali e le spese finali, secondo le modalità previste dalla normativa statale e nel
rispetto dei Protocolli d’Intesa Stato-Regione.

Ai fini della determinazione del saldo non negativo di competenza, rilevano le entrate finali ascrivibili ai
titoli 1, 2, 3, 4, e 5 dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e le spese
finali ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

                                                                                                                12
Per gli anni 2018-2020 nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo
pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all’indebitamento.

Ai sensi inoltre dell’art. 10 della legge n.243/2012, novellato dalla legge n.164/2016, e del successivo
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato in GU – Serie Generale n. 59 del 11 marzo 2017,
dovranno essere concluse apposite intese a livello regionale, allo scopo di consentire operazioni di
indebitamento e di utilizzo degli avanzi di amministrazione da parte delle Regioni e dei loro enti locali tali
da garantire il rispetto dell’obiettivo del pareggio di bilancio a livello di sistema.

Per le Regioni e le Province Autonome che esercitano le funzioni in materia di finanza locale in via esclusiva,
tale DPCM (al comma 4 dell’art. 1) contiene una clausola di salvaguardia che consente di applicare le
disposizioni del medesimo provvedimento compatibilmente con gli statuti speciali e le relative norme di
attuazione, nonché con gli accordi con lo Stato in materia di finanza pubblica.

Continuano ad essere vigenti gli altri obiettivi relativi:

       alla riduzione del proprio debito residuo rispetto all’esercizio precedente;
       al contenimento della spesa di personale, secondo le modalità previste dall’articolo 22 e
        dall’articolo 49, comma 3 della legge regionale n.18/2015 e dall’articolo 6, comma 16 della legge
        regionale n.33/2015.

                                                                                                            13
14
PIANO TRIENNALE (2018-2020) DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO SPESE
FUNZIONAMENTO

RIFERIMENTI NORMATIVI

 Legge n. 244/24.12.2007 che prevede disposizioni dirette al contenimento ed alla razionalizzazione
   delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni:

 in particolare l’art. 2 comma 594 prevede che ai fini di contenimento delle spese di funzionamento
   delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 comma 2, del D. Lgs. 165/2001
   adottino piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo:
       a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro
           nell’automazione d’ufficio;
       b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi
           di trasporto, anche cumulativo;
       c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
 il comma 595 stabilisce che nei piani relativi alle dotazioni strumentali occorre prevedere le misure
   dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il
   personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al
   periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l’uso, individuando, nel
   rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali, forme di verifica, anche a
   campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze;
 il comma 596 prevede che nei casi in cui gli interventi esposti nel piano triennale implichino la
   dismissione di dotazioni strumentali, il medesimo piano è corredato della documentazione necessaria a
   dimostrare la congruenza dell’operazione in termini di costi e benefici;
 il comma 597 impone alle amministrazioni pubbliche di trasmettere a consuntivo e con cadenza
   annuale una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti
   competente;
 il comma 598 prevede che i suddetti piani siano resi pubblici con le modalità previste dall’art. 11 del
   D.Lgs. n. 165/2001 e dall’art. 54 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al D.Lgs. n. 82/2005;
 il comma 599 dispone che le amministrazioni pubbliche, sulla base di criteri e modalità definiti con
   decreto del Presidente del Consiglio da adottare, sentita l’Agenzia del demanio, entro 90 giorni dalla
   data di entrata in vigore della presente legge, all’esito della ricognizione propedeutica all’adozione dei
   piani triennali di cui alla lettera c) del comma 594, provvedano a comunicare al Ministero dell’Economia
   e delle Finanze i dati relativi a:

                                                                                                                15
a) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali
            vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone
            la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla
            cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in relazione agli stessi di diritti in favore
            di terzi;

       b) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali
            abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo e
            determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri annui
            complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità.

    DOTAZIONI STRUMENTALI

Dotazioni informatiche che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio.

Ricognizione preliminare:

    La dotazione informatica del Comune è la seguente:
- n. 1 server fisico destinato a file server;
- n. 1 server fisico destinato al sistema di videosorveglianza territoriale;
- n. 2 nodi fisici Cloudweaver con 1 server virtuale e 2 client virtuali di servizio (rilevazione presenze,
  gestione della piattaforma di virtualizzazione, assistenza tecnica);
- n. 1 unità NAS per back-up dati;
- n. 40 postazioni di lavoro;
- n. 2 MAC;
- n. 40 monitor;
- n. 8 notebook;
- n. 3 stampanti;
- n. 1 plotter;
        La dotazione non informatica è la seguente:
- n. 4 fax;
- n. 19 calcolatrici elettroniche;
- n. 6 fotocopiatori in noleggio con le convenzioni quadro della CONSIP e con operatori economici del
  libero mercato (di cui 5 multifunzione con funzione scanner/stampante);
- n. 1 stampante etichette per protocollo;
- n. 1 imbustatrice;
- n. 3 proiettori di cui n. 2 portatili e n. 1 fisso presso la ‘sala regia’ dell’Auditorium;
- n. 1 lettore dvd (blu-ray);
- n. 1 apparecchiatura di registrazione vocale con n. 11 microfoni.

                                                                                                              16
La suddetta dotazione strumentale è da considerarsi funzionale al mantenimento degli standard minimi
per un efficiente funzionamento degli uffici, essendo distribuita con le seguenti modalità:
   -   un pc workstation per ogni operatore;
   -   n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio del Sindaco, n. 1 notebook in dotazione alla ‘cabina di regia’
       dell’Auditorium per la registrazione delle sedute consiliari e la gestione dell’impianto
       audio/video/conferenza di cui l’Auditorium è dotato, n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio Cultura
       e Biblioteca presso Villa Frova, n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio Ambiente per lettura
       microchip per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, n. 5 notebook in dotazione alle
       scuole pubbliche per il servizio mensa;
   -   n. 1 multifunzione per ogni piano di ogni edificio;
   -   n. 2 fax per la sede municipale, n. 3 fax per la sede distaccata di Via Trieste n. 28.

Non si rilevano sprechi nell’utilizzo della dotazione strumentale in oggetto, essendo evidente che essa
consente il mantenimento degli standard minimi di funzionalità degli uffici.

    PROGRAMMAZIONE TRIENNIO 2018-2020

    Il piano triennale 2018/2020 individua le seguenti misure finalizzate alla razionalizzazione della
dotazione strumentale di che trattasi:

       a) migliorare l’utilizzo delle multifunzione attraverso la sostituzione delle stesse con macchine più
       performanti e dotate di caratteristiche migliorative.

       b) migrare la gestione della posta elettronica dall’attuale server fisico ad uno virtuale (Zimbra).

       c) migrare il file server dall’attuale server fisico ad uno virtuale (Zentyal).

       d) si continuerà, così come iniziato nel corso dell’anno 2016, la dismissione dei pc obsoleti per
       tecnologica e la cui manutenzione è eccessivamente onerosa provvedendo, a necessità, ad una loro
       sostituzione.

       e) compatibilmente con le disponibilità di bilancio ed i vincoli posti dalla finanza pubblica per le
       spese di investimento, si prevede nel corso del triennio 2018/2020 di proseguire la seconda fase –
       già avviata nel 2016 - relativa alla precitata virtualizzazione dei PC client della sede del municipio e
       alla creazione dell’infrastruttura di Disaster Recovery. L’attuazione di queste due ulteriori fasi
       progettuali comporterà la necessità di acquistare il seguente hardware: n. 2 nodi Cloudweaver.

                                                                                                             17
f) per quanto riguarda le postazioni di lavoro e le altre apparecchiature informatiche in uso al
      Servizio Sociale dei Comuni (UTI) dislocato presso la sede di Via Trieste e piazza Martiri Garibaldini,
      le stesse sono fornite dall’Ambito medesimo con oneri manutentivi a carico dello stesso.
      Attualmente a carico del Comune di Caneva rimangono gli interventi di manutenzione degli
      apparecchi telefonici e dell’infrastruttura di rete.

   TELEFONIA ED INTERNET

L’Ente con l’obiettivo di migliorare il servizio e ridurre i costi inerenti il traffico telefonico e di
trasmissione dati, ha realizzato una rete in fibra ottica collegante tra loro gli edifici comunali, i plessi
scolastici e le telecamere dell’impianto di videosorveglianza.
Questa infrastrutturizzazione ha permesso di migliorare notevolmente le prestazioni del servizio ed
aumentare la sicurezza dei dati scambiati.

INTERNET
Per la connettività internet dal 01.07.2015 l’Ente ha attivato una sola connessione in fibra ottica a
servizio degli edifici comunali, aventi destinazione istituzionale e scolastica. Dal momento che nel corso
del 2016 la Regione Friuli Venezia Giulia ha potenziato la banda disponibile attraverso il collegamento
Rupar, si intende richiedere l’uso della connettività regionale abbattendo così i costi.

TELEFONIA FISSA
L’Ente ha aderito nell’anno 2013 alla convenzione CONSIP avente ad oggetto “telefonia fissa e
connettività IP 4” che, unitamente all’ attività di cessazione di linee telefoniche non più necessarie e
a un contestuale uso più razionale che ha privilegiato il colloquio e la trasmissione dati per via
elettronica, ha permesso di ridurre i costi telefonici.
Si valuterà se avviare un nuovo sistema VOIP per unificare le attuali linee di telefonia.

TELEFONIA MOBILE
Le utenze di telefonia mobile attive sono le seguenti:
                  333 1130645            VIGILI - A DISPOSIZIONE
                  333 1130646            TECNICO - A DISPOSIZIONE
                  333 1130647            OPERAI - RIF. CARLET
                  333 1130648            PROTEZIONE CIVILE
                  333 1130651            BIBLIOTECA - A DISPOSIZIONE
                  333 1130652            OPERAI - RIF. CAO
                  335 1273520            TECNICO - RIF. TOSCANA
                  366 7528707            AMMINISTRATIVO - RIF. GIACOMELLI
                  338 9411796            AMMINISTRATIVO - RIF. MARCHIONI
                  335 1097865            SIM DATI SEMAFORO DI FIASCHETTI

Per adempiere alle disposizioni di cui alla legge 07.08.2012, nr.135 di conversione del D.L. nr.
95/2012, e per meglio monitorare i costi della telefonia mobile le utenze sono state migrate alla
convenzione CONSIP “telefonia Mobile 6”.
L’uso dei cellulari è finalizzato alla reperibilità del personale in servizio esterno sull’ampio territorio
comunale.

                                                                                                          18
AUTOVETTURE DI SERVIZIO

L’Ente annovera nel parco 21 mezzi di seguito elencati:

                           Autocarro Fiat Iveco Daily                  BS 863 VX
                           Autocarro Fiat Iveco Daily                  AE 673 RS
                           Macchina operatrice escavatore Ford         TV AE930
                           Autocarro Mercedes Benz con gru             CJ 579 PZ
                           Autocarro Mitsubishi                        CJ 266 PZ
                           Trattrice Agricola Massey Ferguson          AC 251 P
                           Ape Piaggio Porter                          FA285WM
                           Fiat Punto                                  BB 323 RJ
                           Fiat Panda 1.3                              DL453JV
                           Fiat Panda 900                              BD974 WH
                           Autocarro Fiat Panda Van                    BE 271 BN
                           Fiat Panda Van POP                          FC257CC
                           FIAT DUCATO                                 FC960ML

                           Pulmino Mercedes Benz                       BX 193MM

                           Scuolabus Mercedes 4000                     PN 284881
                           Scuolabus Iveco Cacciamali                  EL696GD
                           Scuolabus Iveco                             ES928WK

                           Mercedes                                    BK 295 VB
                           Toyota Hilux                                DL 069 LH

                           Fiat 16 MJ                                  YA670AL
                           Land Rover                                  ZA 248 KG

 Ogni automezzo è dotato di libretto d’uso che viene compilato dall’utilizzatore.
 E’ stata avviato dal 01.01.2016 l’acquisto di carburante per autotrazione mediante adesione alla
 convenzione CONSIP.
 E’ previsto nel corso dell’anno il costante monitoraggio dei costi sostenuti per il parco macchine
 (manutenzione e acquisto carburante).
 L’Ente non è dotato di automezzi di rappresentanza.

     BENI IMMOBLI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO (con esclusione dei beni infrastrutturali)

La legge 244/2007 prevede che nel piano triennale finalizzato alla razionalizzazione e contenimento delle
spese di funzionamento delle strutture comunali, siano ricompresi i beni immobili ad uso abitativo o di
servizio con l’esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali l’Ente vanti, a qualunque titolo, diritti reali o
abbia a qualunque titolo la disponibilità.
                                                                                                              19
L’Ente valorizza nel miglior modo il patrimonio immobiliare comunale con l’intento di ottenere la
migliore resa anche in termini economici o sociali.
Per favorire lo sviluppo di attività culturali, ricreative e di integrazione sociale, anche a quanti ne
facciano richiesta, il Comune concede in uso proprie strutture sulla base dei Regolamenti vigenti.
L’Ente prosegue gli interventi manutentivi sul patrimonio immobiliare montano al fine di valorizzare il
territorio e promuovere il turismo.
Costituiscono patrimonio demaniale, disponibile ed indisponibile del Comune di Caneva i seguenti beni:

Denominazione                             Indirizzo                 Utilizzo

                                                                    Sede uffici, sala convegni, in parte
Villa Frova                               Piazza San Marco          utilizzato da associazioni ed in parte ad
                                                                    attività commerciale

Cimiteri comunali                          Capoluogo e frazioni     6 cimiteri comunali
Municipio                                  P. M. Garibaldini        Uffici comunali
                                                                    Uffici comunali, auditorium e locali
Centro culturale con annesso auditorium via Trieste                 concessi ad associazioni

Magazzino                                  via Corner               Magazzino comunale
                                                                    Scuole - Mensa scolastica e
Scuola sec. 1^ grado                       via Marconi              dipendenti comunali

                                                                    Scuola primaria, segreteria
Scuola primaria nuova Caneva con
                                           via Marconi              scolastica palestra
annessa palestra
Auditorium                                 via Marconi              Auditorium scolastico
Scuola primaria Caneva                     via Marconi              Scuola primaria e micronido
Scuola dell'infanzia Stevenà               via Ippolito Nievo       Scuola dell'Infanzia
Scuola primaria Sarone con annesso
centro polifunzionale                      via Montello             Scuola primaria, palestra e sala riunioni

Scuola dell'infanzia Sarone                via Montello             Scuola dell'Infanzia
                                                                    In parte concesso ad associazioni ed in
                                                                    parte adibito per scopi istituzionali
Poliambulatorio                            via Roma                 (attività di assistenza sociale )
Impianto sportivo calcistico Caneva
                                           via Kennedy              Concesso a terzi

Impianto sportivo calcistico Sarone                                 Concesso a terzi
                                           via XXV Aprile

Impianto sportivo calcistico Fiaschetti                             Concesso a terzi
                                           Via Cadorna

Impianto sportivo tennistico Fiaschetti                             Concesso a terzi
                                           Via Cadorna

                                                                                                           20
Concesso a terzi
Spogliatoi di Stevenà                Via I. Nievo

Ex Scuola Elementare di Fratta       piazza XXX Ottobre      Concesso ad associazioni
                                                              In parte concesso ad associazioni
                                                              ed in parte adibito per scopi
Ex Scuola Elementare di Fiaschetti
                                      via Cadorna             istituzionali (sede protezione civile)
Casa parrocchiale                    Piazza M. Garibaldini   Affidato in comodato ai presuli

Casa parrocchiale                    Piazza San Marco        Affidato in comodato ai presuli

Palazzo Mozzon                       Via Roma                Costituito da nr. 19 alloggi

                                                             Immobile costituito da 4 unità - 1 unità
                                                             concessa in locazione uso ufficio - 1 unità
Ex casa del Medico - Piano terra     Via Montello
                                                             concessa ad associazioni - 2 unità
                                                             abitative in disponibilità dell'Ente

                                                             Affidato con contratto di comodato al
Casera Zornera - Ex casone           Cansiglio               gruppo locale di protezione civile per
                                                             scopi istituzionali.

                                                             Affidato con contratto di locazione
                                                             repertorio municipale nr. 2835 del
Casera Zornera - Ex stalla           Cansiglio               13/03/2015 per il periodo dal
                                                             13/03/2015 al 13/03/2018 per un
                                                             canone complessivo di € 2502,9

                                                             Affidato con contratto di locazione
                                                             repertorio municipale nr. 2833 del
Casera Brusada - Ex casone           Cansiglio               13/03/2015 per il periodo dal
                                                             13/03/2015 al 13/03/2018 per un
                                                             canone complessivo di € 1931,52

                                                             Affidato con contratto di locazione
                                                             repertorio municipale nr. 2832 del
Casera Brusada - Ex stalla           Cansiglio               13/03/2015 per il periodo dal
                                                             13/03/2015 al 13/03/2018 per un
                                                             canone complessivo di € 2014,81

Casera Follador - dx                 Cansiglio               Da locare.

Casera Follador - sx                 Cansiglio               Da locare.

                                                                                                       21
Affidato con contratto di locazione
                                                                        repertorio municipale nr. 2833 del
Casera Col de Brombol                       Cansiglio                   13/03/2015 per il periodo dal
                                                                        13/03/2015 al 13/03/2018 per un
                                                                        canone complessivo di € 985,02

                                                                        Affidato con contratto di locazione
                                                                        repertorio municipale nr. 2764 del
Casera Busabella                            Cansiglio                   12.08.2013 per il periodo dal 12.08.2013
                                                                        al 11.08.2016 per un canone complessivo
                                                                        di € 3.300,00 in parte a scomputo lavori

                                                                        Affidato per brevi periodi a persone
Casello della guardia                       Cansiglio                   fisiche o giuridche che presentano
                                                                        istanza

                                                                        Affidato con contratto di locazione
                                                                        repertorio municipale nr. 4499 del
Malga Coda di Bosco, Malga Fossa di
                                            Cansiglio                   20.10.11 per il periodo dal 2011 al
Stevenà e Malga Sponda Alta
                                                                        10.11.2018. per un canone complessivo
                                                                        di € 71.568,00 in parte a scomputo lavori

                                                                        Affidato con contratto di locazione
                                                                        repertorio municipale nr. 4500 del
Malga fossa di Sarone                       Cansiglio                   20.10.11 per il periodo dal 2011 al
                                                                        10.11.2018 per un canone complessivo
                                                                        di € 28.000,00

                                                                        Affidato con contratto di locazione
                                                                        repertorio municipale nr. 4531 del
Malga Pizzoch                               Cansiglio                   13/01/2014 per il periodo dal
                                                                        09/05/2014 al 11/11/2021 per un
                                                                        canone complessivo di € 5.000,00

Programmazione triennio 2018-2020.

Il patrimonio immobiliare comunale è composto da edifici utilizzati per lo più per fini istituzionali e a favore
della collettività.

Si evidenzia che il Comune di Caneva per quanto concerne gli immobili di servizio, se per tali si intendono
quelli adibiti a sedi di uffici o servizi, ad oggi gli stessi sono interamente collocati in immobili di proprietà
comunale senza ricorso a locazioni passive eccezion fatta per l’immobile sito in Via IV Novembre n.39
Frazione di Stevenà, di proprietà dell’ENEL, che viene utilizzato quale sede per le Associazioni. Gli immobili
sopra elencati risultano necessari e indispensabili per il regolare svolgimento dell'attività dell'Ente. Nel
triennio sono comunque previste le normali manutenzioni per il mantenimento in buona efficienza degli
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stessi. Dato atto che tutti i beni di servizio sopra specificati saranno destinati, anche oltre il triennio, ai
compiti istituzionali per i quali sono stati adibiti.

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PROGRAMMA AFFIDAMENTO INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA

RIFERIMENTI NORMATIVI

    l'Art. 42 comma 2 lettera b) del T.U. 267/2000 che prevede la competenza dell’organo consiliare in
       materia di programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi
       triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni,
       rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione,
       eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie;

    l’art. 3 – comma 55 – della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46
       comma 2 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla relativa legge di conversione (n.
       113/2008), che stabilisce che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma,
       indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali
       stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42 comma 2
       del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267;

    l’art.3 – comma 56 - della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46
       comma 3 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla relativa legge di conversione (n.
       113/2008), il quale stabilisce che il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione
       è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali;

      l’art. 6 comma 7 – del decreto legge n. 78/2010, il quale stabilisce che a decorrere dall’anno 2011 la
       spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi ed incarichi di
       consulenza conferiti a pubblici dipendenti, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta
       nell’anno 2009;

      l’art. 1, comma 5, del D.L. n. 101/2013, convertito con modificazioni dalla L. 30/10/2013 n. 125 , il
       quale stabiliva che la spesa annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi
       e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, sostenuta dalle amministrazioni pubbliche
       inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate
       dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre

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2009, n. 196, nonché dalle autorità indipendenti e dalla Commissione nazionale per le società e la
       borsa (CONSOB), escluse le università, gli enti e le fondazioni di ricerca e gli organismi equiparati,
       nonché gli istituti culturali e gli incarichi di studio e consulenza connessi ai processi di
       privatizzazione e alla regolamentazione del settore finanziario, non può essere superiore, per
       l'anno 2014, all'80 per cento del limite di spesa per l'anno 2013 e, per l'anno 2015, al 75 per cento
       dell'anno 2014 così come determinato dall'applicazione della disposizione di cui al comma 7
       dell'articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30
       luglio 2010, n. 122. Si applicano le deroghe previste dall'articolo 6, comma 7, ultimo periodo, del
       decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n.
       122;
      a decorrere dal 1° gennaio 2016, i limiti di spesa annua per studi e incarichi di consulenza devono
       essere determinati tenendo conto di quanto previsto dall’articolo 6, comma 7, del decreto legge 31
       maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Pertanto, la
       spesa annua per studi e incarichi di consulenza delle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3
       dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può essere superiore al 20 per cento di
       quella sostenuta nell'anno 2009. Quanto precede è conseguenza della circostanza che le ulteriori
       riduzioni già previste dal succitato articolo 1, comma 5, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101,
       convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, hanno esplicato gli effetti
       unicamente per gli anni 2014 e 2015;
      l’art. 5, comma 9, primo periodo, del decreto legge n. 95/2012 che dispone il divieto per le
       pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, di
       attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in
       quiescenza;
      il comma 1 dell'articolo 14 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni,
       dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, recante “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”
       laddove dispone che, a decorrere dall’anno 2014, le amministrazioni pubbliche non possono
       conferire incarichi di consulenza, studio e ricerca quando la spesa complessiva sostenuta nell'anno
       per tali incarichi sia superiore rispetto alla spesa per il personale dell'amministrazione che
       conferisce l'incarico, come risultante dal conto annuale del 2012, al 4,2% per le amministrazioni con
       spesa di personale pari o inferiore a 5 milioni di euro, e all'1,4% per le amministrazioni con spesa di
       personale superiore a 5 milioni di euro;

Il Comune di Caneva intende adottare un programma per l’affidamento di incarichi per consulenze e per
collaborazioni esterne, che riguarderà in particolare alcune aree tematiche all’interno delle quali sono
                                                                                                            25
state individuate le fattispecie di collaborazioni espletabili ai sensi dell’art. 5 del “Regolamento per la
disciplina dei limiti, criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca e
consulenza ad esperti esterni all’Amministrazione”.

        Evidenziato che, con riferimento a quanto previsto dall’articolo 14, comma 1, del decreto legge 24
aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, l'ammontare della spesa
di personale risultante dal conto annuale dell'anno 2012 risulta pari ad euro 1.177.209,00 e, pertanto, il
limite di spesa per il conferimento di incarichi di studio, ricerca, consulenza e co.co.co. ammonta ad euro
49.443,00.

       Si precisa che tale limite non si applica a tutte le collaborazioni autonome di cui all’art. 3 – comma
55 – della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 2 del D.L. 25 giugno
2008 n.112, ma soltanto agli incarichi di studio, ricerca, consulenza e co.co.co.

         Per i restanti incarichi vigono i limiti generali di cui all’art.3 – comma 56 - della Legge 244/2007
(Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 3 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla
relativa legge di conversione (n. 113/2008), il quale stabilisce che il limite massimo della spesa annua per
incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali.

        Di seguito si riporta l’elenco dei settori di attività dell’ente in cui tali incarichi sono ammissibili.

                                 ELENCO INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA

SETTORE ATTIVITA' CULTURALI

PROFESSIONALITA’ RICHIESTA                  TIPO DI INCARICO                      MOTIVAZIONI GENERALI

SPECIFICO              CONTENUTO            COLLABORAZIONI ESTERNE AD INTERVENTI NECESSARI PER LA
PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE           ALTO           CONTENUTO PRODUZIONE DIRETTA SINGOLE
DI     PREDISPOSIZIONE     AVVISO           PROFESSIONALE   (P.IVA  / SPECIFICHE INIZIATIVE
PUBBLICO                                    OCCASIONALI)

SETTORE SCUOLA E ATTIVITA’ RIVOLTE AI GIOVANI

PROFESSIONALITA’ RICHIESTA                  TIPO DI INCARICO                      MOTIVAZIONI GENERALI

SPECIFICO              CONTENUTO            COLLABORAZIONI ESTERNE AD             INTERVENTI NECESSARI PER LA
PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE           ALTO           CONTENUTO              PRODUZIONE DIRETTA SINGOLE
DI     PREDISPOSIZIONE     AVVISO           PROFESSIONALE   (P.IVA  /             SPECIFICHE INIZIATIVE CORRELATE
PUBBLICO                                    OCCASIONALI)                          AD INTERVENTI RIVOLTI AI
                                                                                  GIOVANI

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SETTORE AMMINISTRATIVO

PROFESSIONALITA’ RICHIESTA                TIPO DI INCARICO                   MOTIVAZIONI GENERALI

ESPERTO IN ATTIVITA’ DI CONSULENZA PATROCONIO/CONSULENZA                     ASSISTENZA PER LA RISOLUZIONE
ED ASSISTENZA LEGALE               LEGALE                                    DI PROBLEMATICHE COMPLESSE
                                                                             AFFERENTI   I   PROCEDIMENTI
                                                                             AMMINISTRATIVI/INCARICHI   DI
                                                                             PATROCINO LEGALE

NOTAIO                                    COLLABORAZIONE ESTERNA AD ROGAZIONE ATTI NOTARILI
                                          ALTO           CONTENUTO
                                          PROFESSIONALE

SETTORE PROGETTAZIONE URBANISTICA ED OPERE PUBBLICHE/MANUTENTIVE

PROFESSIONALITA’ RICHIESTA                TIPO DI INCARICO                   MOTIVAZIONI GENERALI

SPECIFICO               CONTENUTO         STUDIO,   CONSULENZA    E          INTERVENTI     PROGRAMMATI
PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE         COLLABORAZIONE ESTERNA AD          NELL'AMBITO DELLE NECESSITA'
DI      PREDISPOSIZIONE     AVVISO        ALTO           CONTENUTO           OPERATIVE    LEGATE    ALLA
PUBBLICO       (QUALORA       NON         PROFESSIONALE   (P.IVA  /          REDAZIONE DI PROGETTAZIONI
DISCIPLINATI      DA      SPECIFICA       OCCASIONALI)                       URBANISTICHE O DI OPERE
NORMATIVA DI SETTORE)                                                        PUBBLICHE

INCARICHI ESCLUSI:

Sono esclusi dal programma gli incarichi per prestazioni tecniche e di servizi già disciplinate dal D. Lgs. n.
50/2016 (Codice dei Contratti pubblici).

MODALITA’ AFFIDAMENTO INCARICHI:

L’affidamento dei suddetti incarichi di collaborazione autonoma avverrà nel rispetto delle disposizioni del
Regolamento per la disciplina dei limiti, criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di collaborazione,
studio, ricerca e consulenza ad esperti esterni all’Amministrazione approvato con deliberazione di Giunta
comunale n. 41 del 23/03/2009.

LIMITE MASSIMO SPESA ANNUA PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA

Il limite della spesa annua complessiva per il conferimento degli incarichi di collaborazione autonoma viene
fissato nella misura massima consentita dalla legge e comunque non superiore a quanto inserito nel
Macroaggregato 3 del bilancio previsionale nelle voci del Piano dei Conti 1.03.02.10.000 e 1.03.02.99.000.

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