NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020
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Premessa L’approvazione del bilancio di previsione rappresenta uno dei momenti più qualificanti dell’attività istituzionale ed amministrativa di un Comune. L’art. 151 comma 1 del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali recita: “1. Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di previsione finanziario entro il 31 dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale. Le previsioni del bilancio sono elaborate sulla base delle linee strategiche contenute nel documento unico di programmazione, osservando i principi contabili generali ed applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. I termini possono essere differiti con decreto del Ministro dell'interno, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze. (91) ((92))” L’Amministrazione comunale per gestire al meglio le attività programmate ha deciso di approvare il bilancio di previsione 2018 - 2020 entro la chiusura dell’esercizio 2017, come previsto dalla normativa vigente. L’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 nei termini di legge permetterà di rispettare le scadenze senza dover affrontare le difficoltà e i ritardi di una gestione in esercizio provvisorio. Le previsioni di bilancio sono state formulate attenendosi alla normativa vigente, mantenendo immutate le aliquote dei tributi e le tariffe dei servizi e adottando un criterio storico di allocazione delle risorse, avendo come base le previsioni assestate del 2017. Per la programmazione relativa al saldo di finanza pubblica ci si è attenuti a quanto previsto dalla L.164/2016 e dalla legge di bilancio 2017 (L.232/2016), la quale ha stabilito (articolo 1 - commi 463-508) che “Per gli anni 2017-2019, nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota rinveniente dal ricorso all’indebitamento. A decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.” Resta inteso che, non appena la legge di stabilità 2018 e le norme che eventualmente determineranno variazioni rispetto al 2017 diverranno esecutive, si provvederà alle necessarie variazioni del bilancio 2018- 2020. La presente nota integrativa si propone di descrivere e spiegare gli elementi più significativi dello schema di bilancio di previsione 2018-2020. La relazione è finalizzata a verificare il rispetto dei principi contabili e a motivarne eventuali scostamenti, con particolare riferimento all’impatto sugli equilibri finanziari del bilancio annuale e pluriennale. Il bilancio di previsione 2018-2020, disciplinato dal D.Lgs 118/2011 e dal d.p.c.m. 28/12/2011, è redatto in base alle nuove disposizioni contabili, nella veste assunta dopo le modifiche del D.lg. 126/2014 e secondo gli schemi e i principi contabili allegati. II nuovo sistema contabile ha comportato importanti innovazioni dal punto di vista finanziario, contabile e programmatico – gestionale tra le quali la stesura della presente nota integrativa al bilancio. La nota integrativa ha la funzione di integrare i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine di rendere più chiara e significativa la lettura dello stesso. La nota integrativa al bilancio di previsione di cui alla lettera a) comma 5^ dell’art.11 del D.Lgs.118/2011, presenta almeno i seguenti contenuti: 2
1. i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo; 2. L’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente; 3. L’elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente; 4. L’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso a contributi da Enti superiori e con le risorse disponibili dell’Ente; 5. Nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi crono programmi; 6. L’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti; 7. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; 8. L’elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 9. L’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; 10. Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del bilancio. 3
1.Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, gli accantonamenti per le spese potenziali e il fondo crediti di dubbia esigibilità. Le previsioni triennali di entrata e di spesa rispettano i principi contabili dell’annualità, dell’unità, dell’universalità, dell’integrità, della veridicità, dell’attendibilità, della correttezza, della chiarezza e comprensibilità, della significatività e rilevanza, della flessibilità, della congruità, della prudenza, della coerenza, della continuità, della costanza, della comparabilità, della verificabilità, della neutralità, della pubblicità, dell’equilibrio di bilancio e della competenza finanziaria. La previsione degli stanziamenti di entrata corrente è stata formulata sulla base del criterio della storicità con rifermento alle risultanze rilevabili dagli ultimi tre esercizi. In particolare i criteri utilizzati possono così riassumersi con riferimento alle poste di entrata più significative: - Imposta Municipale Unica sugli immobili e la Tassa sui servizi indivisibili: gettito calcolato applicando le aliquote d’imposta confermate dal Consiglio Comunale per l’anno 2017 sul valore del patrimonio immobiliare desunto indirettamente dai versamenti effettuati nell’ultimo esercizio disponibile; - Tassa sui Rifiuti – gettito desunto dalle tariffe calcolate con riferimento al piano economico finanziario del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, in misura necessaria a garantire la integrale copertura dei costi di esercizio come previsto dalla normativa; - Addizionale IRPEF – entro i limiti minimo e massimo ricavabili dalla stima ministeriale desumibile dal foglio di calcolo disponibile sul portale del federalismo municipale, applicando le aliquote confermate dal Consiglio Comunale per l’anno 2017; - Imposta di pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni – sulla base del gettito dell’ultimo esercizio disponibile; - Trasferimenti correnti dello Stato per interventi finalizzati – nella misura spettante nell’anno 2017 e desumibili dal portale del Ministero; - Contributi e trasferimenti correnti della Regione – sulla base dei decreti di impegno adottati dalla Regione stessa per specifiche finalità anche con riferimento alle materie assunte in carico dalla stessa sulla base della Legge di soppressione delle Provincie; - Proventi per violazioni alla circolazione stradale – nella misura certa annua rilevabile dai rendiconti di gestione dell’ultimo triennio e sulla base delle modifiche organizzative in corso; - Proventi dei servizi pubblici – sulla base del criterio storico degli accertamenti effettuati nell’ultimo esercizio e tenuto conto dell’adeguamento del sistema gestionale di applicazione, gestione e riscossione delle tariffe. - Fitti attivi – sulla base dei contratti di locazione in corso; - Proventi COSAP – sulla base delle tariffe del canone applicate nel 2017 e tenuto conto delle modifiche apportate al Regolamento relativo con decorrenza 1° gennaio 2016 ; 4
- Altre entrate correnti – sulla base del gettito storicamente realizzato, ponderato con criterio della prudenza. Le previsioni di spesa corrente sono state improntate ai seguenti criteri di valutazione: - Spese di personale – sulla base dei contratti di lavoro dipendente in corso tenuto conto degli adeguamenti contrattuali ed in coerenza con il programma triennale del fabbisogno del personale dell’Ente; - Forniture per acquisto beni – sulla base di una attenta razionalizzazione della spesa ed in relazione ad una disponibilità di risorse sempre meno adeguata alle effettive esigenze per un resa funzionale dei servizi alla comunità amministrata; - Utenze – sulla base del fabbisogno espresso dagli uffici per un funzionamento dei servizi; - Interessi e mutui – sulla base delle delegazioni di pagamento rilasciate; - Appalti e servizi – sulla base dei contratti pluriennali in corso e di quelli che si prevedono di effettuare; - Fondo di riserva – nei limiti di cui all’articolo 166, comma 2 ter del D.Lgs. 267/2000; - Fondo perdite partecipate – si rinvia all’apposito paragrafo. Le previsioni di entrata e di spesa in conto capitale sono coerenti con il programma triennale dei lavori pubblici tenuto conto della disponibilità di propri spazi finanziari e dei Protocolli d’Intesa Stato-Regione, ai sensi dell’art. 10 della L. 243/2012, novellato dalla L. 164/2016 e dal successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2017, allo scopo di poter utilizzati le quote di avanzo di amministrazione mediante assegnazione di spazi finanziari verticali; ai fini del pareggio di Bilancio. Fondo Crediti Dubbia Esigibilità Una delle novità di maggior rilievo dell’introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato è la costituzione obbligatoria di un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) destinato a coprire l’eventuale mancata riscossione di entrate di dubbia riscossione totale. A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione un’apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento della riscossione - media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata - nei cinque esercizi precedenti. Non sono comunque oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fidejussione e le entrate tributarie che sono accertate per cassa. L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Nella tabelle allegate al bilancio è illustrata la composizione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità di questo Ente, per gli esercizi del bilancio finanziario 2018-2020. Il fondo è stato calcolato secondo quanto stabilito dal principio contabile con riferimento all’andamento delle entrate (accertamenti/incassi) nel quinquennio precedente, utilizzando il metodo della media semplice. Per le entrate che negli anni pregressi si riscuotevano per cassa sono stati considerati i dati 5
extracontabili di accertamento. Determinazione dell’accantonamento La determinazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è stata preceduta da una dettagliata e puntuale analisi delle partite creditorie dell’Ente, che ha fatto sì che venissero individuate ulteriori tipologie di entrate in relazione alle quali non si è ritenuto di provvedere all’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. Si è pertanto provveduto ad individuare le poste di entrata stanziate che possono dare luogo alla formazione di crediti di dubbia e difficile esazione nelle risorse di seguito indicate non escludendo per il futuro di considerare altre voci di entrata: Tariffa Rifiuti (TARI) - entrata tributaria non accertata per cassa - attività di accertamento tributi comunali; recupero spese dall’utenza morosa per la riscossione coattiva dei tributi; contravvenzione al codice della strada e ai Regolamenti Comunali; diritti e canoni per acquedotto , depurazione e fognatura; altri indennizzi. In relazione a quanto sopra l’analisi volta a determinare gli importi da accantonare è stata pertanto sviluppata con riferimento alle singole poste di entrata, determinando il risultato di cui all’apposito prospetto allegato al bilancio, cui si rimanda per ogni dettaglio. La normativa prevede diverse modalità di calcolo del suddetto rapporto, come riportato nell’esempio 5 del Principio Contabile Applicato 4.2: a. media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui); b. rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; c. media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio; Il Comune di Caneva, come proposto dal software gestionale utilizzato, ha valorizzato il Fondo, voce per voce, considerando l’importo massimo ai fini prudenziali tra quelli calcolati e che risulta dalla modalità di calcolo di cui al punto c) dell’esempio nr. 5 del Principio Contabile Applicato 4/2 e precisamente con: media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio; Non si è ritenuto, in ragione della tipologia di entrate considerate e delle modalità di accertamento delle stesse, procedere ad accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità per quanto riguarda le entrate di parte capitale. L’unica entrata in conto capitale considerabile di dubbia esazione potrebbe considerarsi la riscossione dei contributi per costo di costruzione, ma, poiché la stessa viene garantita dal rilascio di polizza fidejussoria all’atto della prestazione della pratica edilizia, non si è proceduto al relativo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. 6
Risulta altresì la somma di € 311.760,40 accantonata quale Fondo Crediti di dubbia esigibilità al 31.12.2016 che si provvederà al relativo aggiornamento in sede di revisione ordinaria dei residui e consuntivo 2017. Altri accantonamenti / fondi iscritti a bilancio 1. Fondo rischi Ai sensi del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al D.Lgs. 118/2011 smi - punto 5.2 lettera h) - in presenza di contenzioso con significativa probabilità di soccombenza è necessario che l’Ente costituisca un apposito “Fondo Rischi”. Le somme stanziate a tale Fondo non utilizzate, costituiscono a fine esercizio economie che confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). Tale fondo è pari ad € 50.000,00 ed è relativo a cause legali in corso. 2. Indennità di fine mandato del Sindaco In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All.4/2 al D.Lgs. 118/2011 e smi - punto 5.2 lettera i) è stato altresì costituito apposito “Accantonamento trattamento di fine mandato del Sindaco” che, in quanto fondo, non sarà possibile impegnare ma che, determinando un’economia di bilancio, confluirà nel risultato di amministrazione. A questo accantonamento si aggiungerà la quota di avanzo vincolato derivante dall’impegno assunto nell’esercizio precedente per l’indennità di fine mandato del Sindaco che, in base ai nuovi principi, dovrà essere eliminato in sede di riaccertamento ordinario per poi confluire nella quota vincolata dell’avanzo. 7
2.Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presenti al 31 dicembre 2017, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente. Costituiscono quota vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondenti economie di bilancio: a) nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati della contabilità finanziaria individuano un vincolo di specifica destinazione dell’entrata alla spesa; b) derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati; c) derivanti da trasferimenti erogati a favore dell’ente per una specifica destinazione; d) derivanti da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse cui l’amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione. La quota accantonata del risultato di amministrazione è costituita da: 1. l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (principio 3.3); 2. gli accantonamenti per le passività potenziali (fondi spese e rischi). 3. accantonamento per trattamento di fine mandato del Sindaco. La proposta di bilancio 2018-2020 viene presentata prima dell’ approvazione del Rendiconto di gestione 2017 e pertanto si riassume la situazione con riferimento all’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto 2016 e presunto alla data della presente: AVANZO di amministrazione iniziale 2017 €.2.624.088,86 di cui : Fondo pluriennale vincolato al 01.01.2017 per € 2.062.570,90; Entrate già accertate nell’esercizio 2017 per € 7.273.255,14; Uscite già impegnate nell’esercizio 2017 per € 9.203.926,48; Fondo pluriennale vincolato al 31.12.2017 per € 130.843,76; Fondo crediti di dubbia esigibilità al 01.01.2017 per € 311.760,40; Altri accantonamenti al 01.01.2017 per € 6.565,00. L’equilibrio complessivo della gestione 2018-2020 è stato conseguito con l’applicazione della quota parte di €.698.060,07 del risultato di amministrazione presunto vincolato per spese di investimento per € 597.360,07 e per spese correnti per € 100.700,00. In fase previsionale l’avanzo di amministrazione come sopra specificato, per la differenza di quanto già utilizzato e destinato per la quota di € 1.116.992,25 ad investimenti, potrà essere applicato, nel corso dell’esercizio finanziario, sulla base dei vincoli imposti dal pareggio di bilancio. 8
3.L’elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente; Al bilancio, a valenza triennale, è stato applicato per l’anno 2018, l’avanzo di amministrazione nella sua componente vincolata per €.698.060,07, destinato a finanziare le seguenti Spese: SPESE IN CONTO CAPITALE NR. DESCRIZIONE EURO 1 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI DI PROPRIETA’ DELL’ENTE 64.000,00 2 AUTOMAZIONE E INFORMATIZZAZIONE ENTE 14.250,00 3 ACQUISTO LIBRI PER FUNZIONAMENTO SERVIZIO BIBLIOTECA 1.500,00 4 INTERVENTO RECUPERO `AREA CASTELLO` 35.789,44 5 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI 481.820,63 TOTALE 597.360,07 SPESE CORRENTI (A CARATTERE NON PERMANENTE) NR. DESCRIZIONE EURO 1 INCARICHI PROFESSIONALI URBANISTICA 43.000,00 2 SERVIZI SOCIALI – MAGGIORI QUOTE 19.700,00 3 DIRITTI DI ROGITO PREGRESSI 20.000,00 4 INNIZIATIVE CULTURALI (HUMUS PARK) 18.000,00 TOTALE 100.700,00 9
4.Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con il ricorso al debito e con le risorse disponibili Nell’ambito del nuovo documento di programmazione finanziaria non sono previsti interventi finanziati con ricorso all’indebitamento. Per il dettaglio della programmazione degli investimenti affrontati con altre risorse disponibili e altri finanziamenti si rinvia all’apposita sezione del Documento unico di programmazione. 5. Nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi crono programmi; Fondo pluriennale vincolato Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è stata accertata l’entrata. Nato dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria potenziata, il fondo garantisce la copertura finanziaria di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo pluriennale vincolato di parte capitale risultante nel Bilancio 2018-2020: annualità 2018 per € 130.843,76 annualità 2019 per € 83.647,31 è stato quantificato sulla base del relativo crono programma di spesa. In fondo è distinto in parte corrente e in parte in conto capitale. La sua quantificazione sarà aggiornata in sede di riaccertamento ordinario dei residui, da predisporre ai fini dell’approvazione del rendiconto della gestione 2016. Solo dopo tale verifica, l’eventuale fondo potrà essere applicato al bilancio di previsione 2017 nel suo esatto e definitivo ammontare. 6.Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti Il Comune di Caneva non ha rilasciato alcuna garanzia. 7.Oneri e impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata L’Ente non ha stipulato contratti relativi a strumenti finanziari derivati o comunque contratti di finanziamento che includono una componente derivata. 10
8. L’elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; I bilanci delle società partecipate sono disponibili all’indirizzo internet del Comune alla sezione: Amministrazione_Trasparente/Enti_controllati/Societa_partecipate/Siti_web_societa_partecipate.pdf 9. L’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; SOCIETA’ ED ENTI DI PERCENTUALE N. TIPOLOGIA SOCIETA’ ED ENTE DIRITTO PARTECIPAZIONE PRIVATO GEA Gestioni Gestione servizi ambientali, trasporto Ecologiche di cose conto terzi, ecc 1 0,288 Ambientali ( in dismissione delibera di C.C. Pordenone 3/2015 ) HYDROGEA SPA Gestione servizio idrico integrato e 2 0,288 risorse energetiche Pordenone Coordinamento dell’attività degli enti Consorzio Energia e delle imprese consorziate 3 Veneto CEV prestazioni di servizi funzionali 0,093 Milano all’ottimizzazione dell’utilizzo di fonti energetiche nell’attività dell’impresa Consulta Ambito Territoriale 4 Ottimale Gestione servizio idrico integrato 2,760 “occidentale” Pordenone ATAP SPA Gestione trasporti pubblici, urbani ed 5 0,583 Pordenone extraurbani Per quanto attiene le quote di partecipazione al di sotto dell’1% il perimetro di consolidamento risulta irrilevante ai sensi dei quanto disposto dal Principio Contabile Applicato 4/4 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i. concernente il Bilancio Consolidato. Con riferimento alla partecipazione nella Consulta Ambito Territoriale Ottimale “occidentale” Pordenone come si evince dal prospetto sotto riportato risulta sotto la soglia di rilevanza del 10%. Ricavi caratteristici Totale attivo Patrimonio netto (Voce A1) Conto Economico In euro In euro In euro 11
Società 5.184.595,27 79.587,21 0,00 Comune di Caneva 34.303.524,10 24.010.232,83 1.726.877,99 Rapporto 0,151 0,003 0,00 percentuale Rilevante ›=10% NO NO NO Non rilevante ‹10% Calcoli effettuati sull’ultimo rendiconto approvato: 2016 10.Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del bilancio Previsione flussi di cassa I flussi di cassa, ed i relativi stanziamenti di previsione sono stati stimati: per quanto riguarda l’entrata, in relazione a: effettiva esigibilità dei crediti iscritti in bilancio (tenuto quindi conto dei crediti di dubbia esigibilità inseriti nel FCDE); previsioni di incasso di tributi, trasferimenti regionali di parte corrente e di parte capitale; riflessi della manovra tributaria approvata per il 2017; per quanto riguarda la spesa in relazione a: debiti maturati; flussi di uscita periodici o continuativi per spese consolidate (personale, interessi passivi, quote capitale mutui, rimborso anticipato di prestiti, utenze, ecc.) scadenze contrattuali; crono programma degli investimenti. Salvo manovre regionali di particolare rilievo sui termini di versamento e trasferimenti, in vigenza della normativa attuale non sono assolutamente prevedibili nel triennio 2018-2020 ipotesi di squilibrio di cassa e conseguente ricorso ad anticipazione di tesoreria. Nel corso della gestione vengono sottoposti a monitoraggio e verifica costante tutti i saldi, finanziari e di competenza, anche al fine di rispettare termini di pagamento delle fatture. Vincoli di Finanza Pubblica In base alle legge di bilancio statale per l’anno 2017, recepita con la legge regionale n.24/2016 che modifica la legge regionale n.18/2015, gli enti locali assoggettati al pareggio di bilancio concorrono al contenimento dei saldi di finanza pubblica attraverso il conseguimento di un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, secondo le modalità previste dalla normativa statale e nel rispetto dei Protocolli d’Intesa Stato-Regione. Ai fini della determinazione del saldo non negativo di competenza, rilevano le entrate finali ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4, e 5 dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e le spese finali ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio. 12
Per gli anni 2018-2020 nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all’indebitamento. Ai sensi inoltre dell’art. 10 della legge n.243/2012, novellato dalla legge n.164/2016, e del successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato in GU – Serie Generale n. 59 del 11 marzo 2017, dovranno essere concluse apposite intese a livello regionale, allo scopo di consentire operazioni di indebitamento e di utilizzo degli avanzi di amministrazione da parte delle Regioni e dei loro enti locali tali da garantire il rispetto dell’obiettivo del pareggio di bilancio a livello di sistema. Per le Regioni e le Province Autonome che esercitano le funzioni in materia di finanza locale in via esclusiva, tale DPCM (al comma 4 dell’art. 1) contiene una clausola di salvaguardia che consente di applicare le disposizioni del medesimo provvedimento compatibilmente con gli statuti speciali e le relative norme di attuazione, nonché con gli accordi con lo Stato in materia di finanza pubblica. Continuano ad essere vigenti gli altri obiettivi relativi: alla riduzione del proprio debito residuo rispetto all’esercizio precedente; al contenimento della spesa di personale, secondo le modalità previste dall’articolo 22 e dall’articolo 49, comma 3 della legge regionale n.18/2015 e dall’articolo 6, comma 16 della legge regionale n.33/2015. 13
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PIANO TRIENNALE (2018-2020) DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO SPESE FUNZIONAMENTO RIFERIMENTI NORMATIVI Legge n. 244/24.12.2007 che prevede disposizioni dirette al contenimento ed alla razionalizzazione delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni: in particolare l’art. 2 comma 594 prevede che ai fini di contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 comma 2, del D. Lgs. 165/2001 adottino piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo: a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. il comma 595 stabilisce che nei piani relativi alle dotazioni strumentali occorre prevedere le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l’uso, individuando, nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali, forme di verifica, anche a campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze; il comma 596 prevede che nei casi in cui gli interventi esposti nel piano triennale implichino la dismissione di dotazioni strumentali, il medesimo piano è corredato della documentazione necessaria a dimostrare la congruenza dell’operazione in termini di costi e benefici; il comma 597 impone alle amministrazioni pubbliche di trasmettere a consuntivo e con cadenza annuale una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti competente; il comma 598 prevede che i suddetti piani siano resi pubblici con le modalità previste dall’art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001 e dall’art. 54 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al D.Lgs. n. 82/2005; il comma 599 dispone che le amministrazioni pubbliche, sulla base di criteri e modalità definiti con decreto del Presidente del Consiglio da adottare, sentita l’Agenzia del demanio, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, all’esito della ricognizione propedeutica all’adozione dei piani triennali di cui alla lettera c) del comma 594, provvedano a comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati relativi a: 15
a) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in relazione agli stessi di diritti in favore di terzi; b) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo e determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità. DOTAZIONI STRUMENTALI Dotazioni informatiche che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio. Ricognizione preliminare: La dotazione informatica del Comune è la seguente: - n. 1 server fisico destinato a file server; - n. 1 server fisico destinato al sistema di videosorveglianza territoriale; - n. 2 nodi fisici Cloudweaver con 1 server virtuale e 2 client virtuali di servizio (rilevazione presenze, gestione della piattaforma di virtualizzazione, assistenza tecnica); - n. 1 unità NAS per back-up dati; - n. 40 postazioni di lavoro; - n. 2 MAC; - n. 40 monitor; - n. 8 notebook; - n. 3 stampanti; - n. 1 plotter; La dotazione non informatica è la seguente: - n. 4 fax; - n. 19 calcolatrici elettroniche; - n. 6 fotocopiatori in noleggio con le convenzioni quadro della CONSIP e con operatori economici del libero mercato (di cui 5 multifunzione con funzione scanner/stampante); - n. 1 stampante etichette per protocollo; - n. 1 imbustatrice; - n. 3 proiettori di cui n. 2 portatili e n. 1 fisso presso la ‘sala regia’ dell’Auditorium; - n. 1 lettore dvd (blu-ray); - n. 1 apparecchiatura di registrazione vocale con n. 11 microfoni. 16
La suddetta dotazione strumentale è da considerarsi funzionale al mantenimento degli standard minimi per un efficiente funzionamento degli uffici, essendo distribuita con le seguenti modalità: - un pc workstation per ogni operatore; - n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio del Sindaco, n. 1 notebook in dotazione alla ‘cabina di regia’ dell’Auditorium per la registrazione delle sedute consiliari e la gestione dell’impianto audio/video/conferenza di cui l’Auditorium è dotato, n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio Cultura e Biblioteca presso Villa Frova, n. 1 notebook in dotazione all’Ufficio Ambiente per lettura microchip per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, n. 5 notebook in dotazione alle scuole pubbliche per il servizio mensa; - n. 1 multifunzione per ogni piano di ogni edificio; - n. 2 fax per la sede municipale, n. 3 fax per la sede distaccata di Via Trieste n. 28. Non si rilevano sprechi nell’utilizzo della dotazione strumentale in oggetto, essendo evidente che essa consente il mantenimento degli standard minimi di funzionalità degli uffici. PROGRAMMAZIONE TRIENNIO 2018-2020 Il piano triennale 2018/2020 individua le seguenti misure finalizzate alla razionalizzazione della dotazione strumentale di che trattasi: a) migliorare l’utilizzo delle multifunzione attraverso la sostituzione delle stesse con macchine più performanti e dotate di caratteristiche migliorative. b) migrare la gestione della posta elettronica dall’attuale server fisico ad uno virtuale (Zimbra). c) migrare il file server dall’attuale server fisico ad uno virtuale (Zentyal). d) si continuerà, così come iniziato nel corso dell’anno 2016, la dismissione dei pc obsoleti per tecnologica e la cui manutenzione è eccessivamente onerosa provvedendo, a necessità, ad una loro sostituzione. e) compatibilmente con le disponibilità di bilancio ed i vincoli posti dalla finanza pubblica per le spese di investimento, si prevede nel corso del triennio 2018/2020 di proseguire la seconda fase – già avviata nel 2016 - relativa alla precitata virtualizzazione dei PC client della sede del municipio e alla creazione dell’infrastruttura di Disaster Recovery. L’attuazione di queste due ulteriori fasi progettuali comporterà la necessità di acquistare il seguente hardware: n. 2 nodi Cloudweaver. 17
f) per quanto riguarda le postazioni di lavoro e le altre apparecchiature informatiche in uso al Servizio Sociale dei Comuni (UTI) dislocato presso la sede di Via Trieste e piazza Martiri Garibaldini, le stesse sono fornite dall’Ambito medesimo con oneri manutentivi a carico dello stesso. Attualmente a carico del Comune di Caneva rimangono gli interventi di manutenzione degli apparecchi telefonici e dell’infrastruttura di rete. TELEFONIA ED INTERNET L’Ente con l’obiettivo di migliorare il servizio e ridurre i costi inerenti il traffico telefonico e di trasmissione dati, ha realizzato una rete in fibra ottica collegante tra loro gli edifici comunali, i plessi scolastici e le telecamere dell’impianto di videosorveglianza. Questa infrastrutturizzazione ha permesso di migliorare notevolmente le prestazioni del servizio ed aumentare la sicurezza dei dati scambiati. INTERNET Per la connettività internet dal 01.07.2015 l’Ente ha attivato una sola connessione in fibra ottica a servizio degli edifici comunali, aventi destinazione istituzionale e scolastica. Dal momento che nel corso del 2016 la Regione Friuli Venezia Giulia ha potenziato la banda disponibile attraverso il collegamento Rupar, si intende richiedere l’uso della connettività regionale abbattendo così i costi. TELEFONIA FISSA L’Ente ha aderito nell’anno 2013 alla convenzione CONSIP avente ad oggetto “telefonia fissa e connettività IP 4” che, unitamente all’ attività di cessazione di linee telefoniche non più necessarie e a un contestuale uso più razionale che ha privilegiato il colloquio e la trasmissione dati per via elettronica, ha permesso di ridurre i costi telefonici. Si valuterà se avviare un nuovo sistema VOIP per unificare le attuali linee di telefonia. TELEFONIA MOBILE Le utenze di telefonia mobile attive sono le seguenti: 333 1130645 VIGILI - A DISPOSIZIONE 333 1130646 TECNICO - A DISPOSIZIONE 333 1130647 OPERAI - RIF. CARLET 333 1130648 PROTEZIONE CIVILE 333 1130651 BIBLIOTECA - A DISPOSIZIONE 333 1130652 OPERAI - RIF. CAO 335 1273520 TECNICO - RIF. TOSCANA 366 7528707 AMMINISTRATIVO - RIF. GIACOMELLI 338 9411796 AMMINISTRATIVO - RIF. MARCHIONI 335 1097865 SIM DATI SEMAFORO DI FIASCHETTI Per adempiere alle disposizioni di cui alla legge 07.08.2012, nr.135 di conversione del D.L. nr. 95/2012, e per meglio monitorare i costi della telefonia mobile le utenze sono state migrate alla convenzione CONSIP “telefonia Mobile 6”. L’uso dei cellulari è finalizzato alla reperibilità del personale in servizio esterno sull’ampio territorio comunale. 18
AUTOVETTURE DI SERVIZIO L’Ente annovera nel parco 21 mezzi di seguito elencati: Autocarro Fiat Iveco Daily BS 863 VX Autocarro Fiat Iveco Daily AE 673 RS Macchina operatrice escavatore Ford TV AE930 Autocarro Mercedes Benz con gru CJ 579 PZ Autocarro Mitsubishi CJ 266 PZ Trattrice Agricola Massey Ferguson AC 251 P Ape Piaggio Porter FA285WM Fiat Punto BB 323 RJ Fiat Panda 1.3 DL453JV Fiat Panda 900 BD974 WH Autocarro Fiat Panda Van BE 271 BN Fiat Panda Van POP FC257CC FIAT DUCATO FC960ML Pulmino Mercedes Benz BX 193MM Scuolabus Mercedes 4000 PN 284881 Scuolabus Iveco Cacciamali EL696GD Scuolabus Iveco ES928WK Mercedes BK 295 VB Toyota Hilux DL 069 LH Fiat 16 MJ YA670AL Land Rover ZA 248 KG Ogni automezzo è dotato di libretto d’uso che viene compilato dall’utilizzatore. E’ stata avviato dal 01.01.2016 l’acquisto di carburante per autotrazione mediante adesione alla convenzione CONSIP. E’ previsto nel corso dell’anno il costante monitoraggio dei costi sostenuti per il parco macchine (manutenzione e acquisto carburante). L’Ente non è dotato di automezzi di rappresentanza. BENI IMMOBLI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO (con esclusione dei beni infrastrutturali) La legge 244/2007 prevede che nel piano triennale finalizzato alla razionalizzazione e contenimento delle spese di funzionamento delle strutture comunali, siano ricompresi i beni immobili ad uso abitativo o di servizio con l’esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali l’Ente vanti, a qualunque titolo, diritti reali o abbia a qualunque titolo la disponibilità. 19
L’Ente valorizza nel miglior modo il patrimonio immobiliare comunale con l’intento di ottenere la migliore resa anche in termini economici o sociali. Per favorire lo sviluppo di attività culturali, ricreative e di integrazione sociale, anche a quanti ne facciano richiesta, il Comune concede in uso proprie strutture sulla base dei Regolamenti vigenti. L’Ente prosegue gli interventi manutentivi sul patrimonio immobiliare montano al fine di valorizzare il territorio e promuovere il turismo. Costituiscono patrimonio demaniale, disponibile ed indisponibile del Comune di Caneva i seguenti beni: Denominazione Indirizzo Utilizzo Sede uffici, sala convegni, in parte Villa Frova Piazza San Marco utilizzato da associazioni ed in parte ad attività commerciale Cimiteri comunali Capoluogo e frazioni 6 cimiteri comunali Municipio P. M. Garibaldini Uffici comunali Uffici comunali, auditorium e locali Centro culturale con annesso auditorium via Trieste concessi ad associazioni Magazzino via Corner Magazzino comunale Scuole - Mensa scolastica e Scuola sec. 1^ grado via Marconi dipendenti comunali Scuola primaria, segreteria Scuola primaria nuova Caneva con via Marconi scolastica palestra annessa palestra Auditorium via Marconi Auditorium scolastico Scuola primaria Caneva via Marconi Scuola primaria e micronido Scuola dell'infanzia Stevenà via Ippolito Nievo Scuola dell'Infanzia Scuola primaria Sarone con annesso centro polifunzionale via Montello Scuola primaria, palestra e sala riunioni Scuola dell'infanzia Sarone via Montello Scuola dell'Infanzia In parte concesso ad associazioni ed in parte adibito per scopi istituzionali Poliambulatorio via Roma (attività di assistenza sociale ) Impianto sportivo calcistico Caneva via Kennedy Concesso a terzi Impianto sportivo calcistico Sarone Concesso a terzi via XXV Aprile Impianto sportivo calcistico Fiaschetti Concesso a terzi Via Cadorna Impianto sportivo tennistico Fiaschetti Concesso a terzi Via Cadorna 20
Concesso a terzi Spogliatoi di Stevenà Via I. Nievo Ex Scuola Elementare di Fratta piazza XXX Ottobre Concesso ad associazioni In parte concesso ad associazioni ed in parte adibito per scopi Ex Scuola Elementare di Fiaschetti via Cadorna istituzionali (sede protezione civile) Casa parrocchiale Piazza M. Garibaldini Affidato in comodato ai presuli Casa parrocchiale Piazza San Marco Affidato in comodato ai presuli Palazzo Mozzon Via Roma Costituito da nr. 19 alloggi Immobile costituito da 4 unità - 1 unità concessa in locazione uso ufficio - 1 unità Ex casa del Medico - Piano terra Via Montello concessa ad associazioni - 2 unità abitative in disponibilità dell'Ente Affidato con contratto di comodato al Casera Zornera - Ex casone Cansiglio gruppo locale di protezione civile per scopi istituzionali. Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 2835 del Casera Zornera - Ex stalla Cansiglio 13/03/2015 per il periodo dal 13/03/2015 al 13/03/2018 per un canone complessivo di € 2502,9 Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 2833 del Casera Brusada - Ex casone Cansiglio 13/03/2015 per il periodo dal 13/03/2015 al 13/03/2018 per un canone complessivo di € 1931,52 Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 2832 del Casera Brusada - Ex stalla Cansiglio 13/03/2015 per il periodo dal 13/03/2015 al 13/03/2018 per un canone complessivo di € 2014,81 Casera Follador - dx Cansiglio Da locare. Casera Follador - sx Cansiglio Da locare. 21
Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 2833 del Casera Col de Brombol Cansiglio 13/03/2015 per il periodo dal 13/03/2015 al 13/03/2018 per un canone complessivo di € 985,02 Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 2764 del Casera Busabella Cansiglio 12.08.2013 per il periodo dal 12.08.2013 al 11.08.2016 per un canone complessivo di € 3.300,00 in parte a scomputo lavori Affidato per brevi periodi a persone Casello della guardia Cansiglio fisiche o giuridche che presentano istanza Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 4499 del Malga Coda di Bosco, Malga Fossa di Cansiglio 20.10.11 per il periodo dal 2011 al Stevenà e Malga Sponda Alta 10.11.2018. per un canone complessivo di € 71.568,00 in parte a scomputo lavori Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 4500 del Malga fossa di Sarone Cansiglio 20.10.11 per il periodo dal 2011 al 10.11.2018 per un canone complessivo di € 28.000,00 Affidato con contratto di locazione repertorio municipale nr. 4531 del Malga Pizzoch Cansiglio 13/01/2014 per il periodo dal 09/05/2014 al 11/11/2021 per un canone complessivo di € 5.000,00 Programmazione triennio 2018-2020. Il patrimonio immobiliare comunale è composto da edifici utilizzati per lo più per fini istituzionali e a favore della collettività. Si evidenzia che il Comune di Caneva per quanto concerne gli immobili di servizio, se per tali si intendono quelli adibiti a sedi di uffici o servizi, ad oggi gli stessi sono interamente collocati in immobili di proprietà comunale senza ricorso a locazioni passive eccezion fatta per l’immobile sito in Via IV Novembre n.39 Frazione di Stevenà, di proprietà dell’ENEL, che viene utilizzato quale sede per le Associazioni. Gli immobili sopra elencati risultano necessari e indispensabili per il regolare svolgimento dell'attività dell'Ente. Nel triennio sono comunque previste le normali manutenzioni per il mantenimento in buona efficienza degli 22
stessi. Dato atto che tutti i beni di servizio sopra specificati saranno destinati, anche oltre il triennio, ai compiti istituzionali per i quali sono stati adibiti. 23
PROGRAMMA AFFIDAMENTO INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA RIFERIMENTI NORMATIVI l'Art. 42 comma 2 lettera b) del T.U. 267/2000 che prevede la competenza dell’organo consiliare in materia di programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie; l’art. 3 – comma 55 – della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 2 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla relativa legge di conversione (n. 113/2008), che stabilisce che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42 comma 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267; l’art.3 – comma 56 - della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 3 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla relativa legge di conversione (n. 113/2008), il quale stabilisce che il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali; l’art. 6 comma 7 – del decreto legge n. 78/2010, il quale stabilisce che a decorrere dall’anno 2011 la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi ed incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009; l’art. 1, comma 5, del D.L. n. 101/2013, convertito con modificazioni dalla L. 30/10/2013 n. 125 , il quale stabiliva che la spesa annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, sostenuta dalle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 24
2009, n. 196, nonché dalle autorità indipendenti e dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), escluse le università, gli enti e le fondazioni di ricerca e gli organismi equiparati, nonché gli istituti culturali e gli incarichi di studio e consulenza connessi ai processi di privatizzazione e alla regolamentazione del settore finanziario, non può essere superiore, per l'anno 2014, all'80 per cento del limite di spesa per l'anno 2013 e, per l'anno 2015, al 75 per cento dell'anno 2014 così come determinato dall'applicazione della disposizione di cui al comma 7 dell'articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Si applicano le deroghe previste dall'articolo 6, comma 7, ultimo periodo, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122; a decorrere dal 1° gennaio 2016, i limiti di spesa annua per studi e incarichi di consulenza devono essere determinati tenendo conto di quanto previsto dall’articolo 6, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Pertanto, la spesa annua per studi e incarichi di consulenza delle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può essere superiore al 20 per cento di quella sostenuta nell'anno 2009. Quanto precede è conseguenza della circostanza che le ulteriori riduzioni già previste dal succitato articolo 1, comma 5, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, hanno esplicato gli effetti unicamente per gli anni 2014 e 2015; l’art. 5, comma 9, primo periodo, del decreto legge n. 95/2012 che dispone il divieto per le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, di attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza; il comma 1 dell'articolo 14 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, recante “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” laddove dispone che, a decorrere dall’anno 2014, le amministrazioni pubbliche non possono conferire incarichi di consulenza, studio e ricerca quando la spesa complessiva sostenuta nell'anno per tali incarichi sia superiore rispetto alla spesa per il personale dell'amministrazione che conferisce l'incarico, come risultante dal conto annuale del 2012, al 4,2% per le amministrazioni con spesa di personale pari o inferiore a 5 milioni di euro, e all'1,4% per le amministrazioni con spesa di personale superiore a 5 milioni di euro; Il Comune di Caneva intende adottare un programma per l’affidamento di incarichi per consulenze e per collaborazioni esterne, che riguarderà in particolare alcune aree tematiche all’interno delle quali sono 25
state individuate le fattispecie di collaborazioni espletabili ai sensi dell’art. 5 del “Regolamento per la disciplina dei limiti, criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca e consulenza ad esperti esterni all’Amministrazione”. Evidenziato che, con riferimento a quanto previsto dall’articolo 14, comma 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, l'ammontare della spesa di personale risultante dal conto annuale dell'anno 2012 risulta pari ad euro 1.177.209,00 e, pertanto, il limite di spesa per il conferimento di incarichi di studio, ricerca, consulenza e co.co.co. ammonta ad euro 49.443,00. Si precisa che tale limite non si applica a tutte le collaborazioni autonome di cui all’art. 3 – comma 55 – della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 2 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, ma soltanto agli incarichi di studio, ricerca, consulenza e co.co.co. Per i restanti incarichi vigono i limiti generali di cui all’art.3 – comma 56 - della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) così come sostituito dall’art. 46 comma 3 del D.L. 25 giugno 2008 n.112, modificato dalla relativa legge di conversione (n. 113/2008), il quale stabilisce che il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali. Di seguito si riporta l’elenco dei settori di attività dell’ente in cui tali incarichi sono ammissibili. ELENCO INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA SETTORE ATTIVITA' CULTURALI PROFESSIONALITA’ RICHIESTA TIPO DI INCARICO MOTIVAZIONI GENERALI SPECIFICO CONTENUTO COLLABORAZIONI ESTERNE AD INTERVENTI NECESSARI PER LA PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE ALTO CONTENUTO PRODUZIONE DIRETTA SINGOLE DI PREDISPOSIZIONE AVVISO PROFESSIONALE (P.IVA / SPECIFICHE INIZIATIVE PUBBLICO OCCASIONALI) SETTORE SCUOLA E ATTIVITA’ RIVOLTE AI GIOVANI PROFESSIONALITA’ RICHIESTA TIPO DI INCARICO MOTIVAZIONI GENERALI SPECIFICO CONTENUTO COLLABORAZIONI ESTERNE AD INTERVENTI NECESSARI PER LA PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE ALTO CONTENUTO PRODUZIONE DIRETTA SINGOLE DI PREDISPOSIZIONE AVVISO PROFESSIONALE (P.IVA / SPECIFICHE INIZIATIVE CORRELATE PUBBLICO OCCASIONALI) AD INTERVENTI RIVOLTI AI GIOVANI 26
SETTORE AMMINISTRATIVO PROFESSIONALITA’ RICHIESTA TIPO DI INCARICO MOTIVAZIONI GENERALI ESPERTO IN ATTIVITA’ DI CONSULENZA PATROCONIO/CONSULENZA ASSISTENZA PER LA RISOLUZIONE ED ASSISTENZA LEGALE LEGALE DI PROBLEMATICHE COMPLESSE AFFERENTI I PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI/INCARICHI DI PATROCINO LEGALE NOTAIO COLLABORAZIONE ESTERNA AD ROGAZIONE ATTI NOTARILI ALTO CONTENUTO PROFESSIONALE SETTORE PROGETTAZIONE URBANISTICA ED OPERE PUBBLICHE/MANUTENTIVE PROFESSIONALITA’ RICHIESTA TIPO DI INCARICO MOTIVAZIONI GENERALI SPECIFICO CONTENUTO STUDIO, CONSULENZA E INTERVENTI PROGRAMMATI PROFESSIONALE DA DEFINIRE IN SEDE COLLABORAZIONE ESTERNA AD NELL'AMBITO DELLE NECESSITA' DI PREDISPOSIZIONE AVVISO ALTO CONTENUTO OPERATIVE LEGATE ALLA PUBBLICO (QUALORA NON PROFESSIONALE (P.IVA / REDAZIONE DI PROGETTAZIONI DISCIPLINATI DA SPECIFICA OCCASIONALI) URBANISTICHE O DI OPERE NORMATIVA DI SETTORE) PUBBLICHE INCARICHI ESCLUSI: Sono esclusi dal programma gli incarichi per prestazioni tecniche e di servizi già disciplinate dal D. Lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti pubblici). MODALITA’ AFFIDAMENTO INCARICHI: L’affidamento dei suddetti incarichi di collaborazione autonoma avverrà nel rispetto delle disposizioni del Regolamento per la disciplina dei limiti, criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca e consulenza ad esperti esterni all’Amministrazione approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 41 del 23/03/2009. LIMITE MASSIMO SPESA ANNUA PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA Il limite della spesa annua complessiva per il conferimento degli incarichi di collaborazione autonoma viene fissato nella misura massima consentita dalla legge e comunque non superiore a quanto inserito nel Macroaggregato 3 del bilancio previsionale nelle voci del Piano dei Conti 1.03.02.10.000 e 1.03.02.99.000. 27
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