NOI CI SIAMO Periodico della Comunità La Genovesa - La Genovesa Coop. Soc.
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La Genovesa Coop. Soc. Web: Numero 2 Strada della Genovesa 31/A www.lagenovesa.org Settembre 2021 37135 Verona Email: Tel. 045.541864 info@lagenovesa.org NOI CI SIAMO Periodico della Comunità La Genovesa
SOMMARIO Editoriale ......................................................................................................................................................................pag. 03 NOI CI SIAMO Filosofia di vita..............................................................................................................................................................pag.05 E allora ho iniziato a pensare.......................................................................................................................................pag.06 Palestina e Israele...........................................................................................................................................................pag.07 LUOGHI E TRADIZIONI Festa della Republica.....................................................................................................................................................pag.11 Festa del Redentore.......................................................................................................................................................pag.11 Poesia alpina..................................................................................................................................................................pag.12 MUSICA E POESIA Storia della musica........................................................................................................................................................pag.14 Poesie...................................................................................................................................................................pag.15 Pensieri............................................................................................................................................................pag.15 Ricette....................................................................................................................................................pag.16 Ringraziamenti ai volontari. 02
EDITORIALE Carissimi lettori e carissime lettrici, sta per finire l’estate, l’autunno è alle porte e ritorna l’ appunta- mento con il nostro amato giornalino. Le giornate si accorciano, il caldo si fa meno torrido e possiamo ritrovare una nuova carica di energia e una ventata di aria fresca nelle pagine del nostro periodico. In questo numero troverete un’ interessantissima varietà di tematiche, che spaziano dalla cronaca attuale, alle tradizioni e alle festività locali, fino ad arrivare alla poesia, alla musica e alla cucina. Nel nostro piccolo grande mondo della Genovesa, ogni giorno si incontrano storie, pensieri e sensibilità differenti, che danno vita a continui scambi e confronti. Questa molteplicità di pensiero si riflette nelle pagine del nostro giornale, andando a ribadire la nostra presenza e la nostra essenza. Questo periodico rappresenta per noi uno strumento per poter raccogliere le nostre voci, il nostro sentire, il nostro punto di vista e per testimoniare che anche questa volta NOI CI SIAMO. Buona Lettura! 03
FILOSOFIA DI VITA FILOSOFIA Siamo qui perché non c’è alcun rifugio dove nasconderci da noi stessi. Fino a quando una persona non confronta se stessa negli occhi e nei cuori degli altri, scappa. Fino a che non permette loro di condividere i suoi segreti non ha scampo da questi. Timoroso di essere conosciuto, né può conoscere se stesso, né gli altri, sarà solo. Dove altro se non nei punti comuni, possiamo trovare un tale specchio? Qui insieme una persona può alla fine manifestarsi chiaramente a se stessa, non come il gigante dei suoi sogni né il nano delle sue paure, ma come un uomo parte di un tutto con il suo contributo da offrire. Su questo terreno noi possiamo tutti mettere radici e crescere, non più soli come nella morte, ma vivi a noi stessi e agli altri. CONFRONTO DI VITA Ho letto questa filosofia ogni giorno, per parecchi mesi, e man mano che lo facevo cercavo di capirne il contenuto. Ne ho fatto oggetto di confronto su tutta la mia vita e ho capito che questa non era in linea con quello che diceva. Ora, perché non provare a metterla in pratica dato che avevo delle persone vicino che potevano aiutarmi a farlo? Comincia a raccontarmi le mie paure, i miei segreti, i miei sentimenti, soprattutto esternando le mie emozioni e fu molto faticoso perché era, per me, qualcosa di completa- mente nuovo. Ricominciai a sentirmi libero dentro e anche importante per gli altri e quindi non più solo. Questa filosofia è un prezioso suggerimento su come una persona può indirizzare la sua vita. Ogni persona può vivere come crede ma se non ti confronti con gli altri, se non parli con il cuore, non avrai amici, ti sentirai solo. Con i veri amici puoi condividere le tue paure, i tuoi segreti, puoi sempre contare su di loro e loro su di te. Basta tormenti, non più nostalgia. Noi ci siamo 05
E ALLORA HO INIZIATO A PENSARE ..... La comunità, si sa, è un piccolo mondo relativamente chiuso in cui si verificano dinamiche a volte aliene dal mondo esterno, dalla “realtà”, simili solo a se stesse nel- la loro peculiarità, a volte, però, si rivelano essere delle piccole riproduzioni delle macro-realtà esterne. È quanto è capitato in una delle ultime sere di maggio, l’aria par- ticolarmente dolce e gli accesi colori pastello che i tra- monti della Genovesa ci regalano, hanno fatto da sfondo a un dibattito improvviso e improvvisato sull’omoge- nitorialità. Le parole che ci siamo detti, le idee palesate sono state un perfetto piccolo specchio del pensiero na- zionale, in percentuali, dove si va da un’omofobia palese ad una rivendicazione del diritto al same-sex parenting. E allora ho iniziato a pensare…. Penso che, se non una delle maggiori, una tra le più in- gannevoli criticità nell’affrontare la tematica di genere e genitorialità, stia proprio nelle dialettica dei sostenitori del diritto di essere un padre o una madre lgbt e, per la Secondo la Corte Costituzionale, l’infertilità fisiologi- precisione, nelle fallacie logiche di cui ci serviamo quan- ca di una coppia omosessuale, formata da due donne do argomentiamo tale libertà. Gli strawman (o argomen- o da due uomini, non è omologabile o equivalente a ti fantoccio) si insinuano soprattutto quando i confronti quella assoluta e irreversibile di una coppia eteroses- vanno a toccare le nostre strutture ideologiche, che ci ser- suale che soffra di un impedimento riproduttivo pa- vono a districarci tra la continua evoluzione del social- tologico. Il senso legale è che, mentre nel caso di una mente accettato e del tabù. Spesso sento i difensori della coppia omosessuale si avrebbe una sterilità naturale, genitorialità gay cercare di persuadere il proprio pubblico l’infertilità nelle coppie eterosessuali viene inquadra- con il classico esempio del povero bambino abbandonato ta quale fenomeno patologico da curare, quindi un in orfanotrofio o vittima di una madre snaturata, che sta- intervento medico creerebbe una fertilità artificiale rebbe molto meglio in un contesto, sì, gay, ma di sicuro alterando un dato di natura. La strada al ricorso alla amore. Ma l’omosessualità non è il male minore. I gay do- p.m.a è, quindi, aperta alle sole coppie eterosessuali vrebbero avere il diritto di adottare ogni bambino possi- sterili, mentre le coppie same-sex sono naturalmente bile nel contesto legale, esattamente come una coppia ete- impossibilitate a perseguire il desiderio di filiazione rosessuale. Altra fallacia logica è quella della “naturalità”: perché soggette a infertilità “sociale” o “relazionale”. di solito questi dibattiti contengono risolute dichiarazioni Il concetto di fondo è che resta il divieto per le coppie quali “È contronatura!” alle quali la stragrande maggio- omosessuali o per le donne single. A causa di queste ranza delle volte, viene ribattuto: “L’omosessualità esiste restrizioni, molte coppie gay e lesbiche sono costrette anche in natura”. Ma in natura esiste anche la coercizione ad andare all’estero per ricorrere alle tecniche vietate sessuale, l’uccisione della progenie al fine di mantenere in Italia, andando incontro, una volta in patria, alle l’accoppiamento e tanti altri comportamenti “aberran- complesse conseguenze legali riguardanti il ricono- ti”, quando visti attraverso l’umana lente della morale e scimento del figlio da parte del genitore non biologi- dell’etica. Inoltre, portare l’argomento natura significa co (la donna legata in unione civile con quella che ha prestarsi ad una facile smentita: in natura l’accoppiamen- partorito grazie a p.m.a, o il compagno del donatore to è finalizzato alla conservazione e al perfezionamento di sperma nella maternità surrogata). Questo, in sol- della specie, alla prolificazione e, per quanto anti-darwi- doni, il contesto legale. Dal punto di vista etico ognu- niani si possa essere, non sarà mai dato un bambino dal no di noi avrà la sua visione, non voglio soffermarmi solo amore di due lesbiche o dalla sola unione di due gay. sulla mia perché non voglio che la si pensi come me; Alla luce delle recenti sentenze della Corte Costituzio- vorrei solo che si dia il dovuto rispetto a una questio- nale, posso dire che i verdetti della Consulta ruotano ne di diritti civili e non di assurde rivendicazioni. Per- perlopiù attorno a un forte perno ideologico: la separa- ché vedere due papà che vanno a prendere all’asilo la zione tra infertilità patologica e infertilità relazionale. loro bambina non “sono cose dell’altro mondo”. Ma di questo. Di questo bellissimo, multiforme mondo. 06
PALESTINA E ISRAELE Nel 2020 un drone USA uccide il generale iraniano So- leimani, a capo del programma nucleare, mentre au- mentano le forniture di armi soffisticate dall’Iran ver- so Gaza e riprendono gli scontri fra Teheran e Israele. La rottura definitiva tra Iran ed USA ha portato a nuove al- leanze nella regione e a investimenti economici, uno su tutti l’accordo fra Israele, Bahrein, Emirati Arabi (paesi questi Sunniti, quindi in contrapposizione con l’Iran sciita) so- prannominato “Pace di Abramo” che prevede investimen- ti miliardari, promesse economiche sulla Cisgiordania. Tutto ciò si scontra con i vari rapporti di Human Rights Watch, B’tselem (organizzazione proprio israeliana), della Corte Penale Internazionale che parlano di “atti disumani” Nei 70 anni dalla nascita dello stato di Israele, 54 sono identificati nella Convenzione sull’Apartheid e dallo Sta- passati occupando molti territori della Palestina a partire tuto di Roma: trasferimenti forzati, espropiazione di pro- dai territori conquistati alla fine della Guerra dei 6 giorni. prietà fondiarie, creazione di riserve e ghetti, negazione Nel frattempo ci sono state 700 risoluzioni ONU del ritorno al proprio Paese e diritto ad una Nazionalità! in merito al riconoscimento di uno stato del- la Palestina, spesso respinte per un solo voto. La Palestina è dunque un non stato, diviso tra due realtà; in Cisgiordania troviamo il partito Fatah e il suo leader Abu Mazen che rifiuta di indire nuo- ve elezioni per paura di una vittoria del Movimento Islamico di Resistenza HAMAS, che controlla Gaza. Inoltre Hamas non riconosce Israele come stato ed è finanziato dall’Iran, che appoggia gli Hesbol- lah, che a loro volta appoggiano Hamas considera- to in ultima analisi un organizzazione terroristica. Proviamo quindi ad analizzare la storia e i vari in- trecci attuali della regione, cioè provando ad in- grandire la lente su buona parte del Medio Oriente. Nel 2015 le ostilità di Hamas contro Israele si fer- mano in concomitanza con la fine delle sanzioni economiche sull’Iran, frutto di un accordo sul nu- Questa del 2021 è stata la DODICESIMA GUERRA, che cleare fatto con Germania, UE e voluto da Obama. ha avuto come miccia proprio degli scontri dovuti a sfrat- Nel 2018 Trump straccia l’accordo, inoltre sposta ti da parte dell’esercito Israeliano contro famiglie Palesti- l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme nesi e da controlli stringenti durante il Ramdam; inutile sottolineando il suo valore di “capitale unica e indi- riportare il numero di morti e feriti, si rischia sempre di visibile” per Israele; se pensiamo un attimo al valore ridurre a dei numeri dei momenti tristi per l’umanità. di quest’ultima scelta, a quanto Gerusalemme sia da Ora si discute già di come e chi dovrà ricostruire il so- decenni una città contesa da più popoli e religioni, al lito scempio di Gaza ma l’epilogo sarà sempre lo stesso fatto che una simile scelta vada persino contro le va- dato che qualsiasi merce che può arrivare passa da due rie risoluzioni ONU in merito “all’acquisizione forzata valici, quello di Rafah al confine con l’Egitto e quello di di una capitale”, possiamo immaginare gli effetti che Karem Shalom al confine con Israele, questi due Stati possono scaturirne e l’escalation di terrore nella zona. gestiranno la ricostruzione di ciò che è stato distrutto. Noi ci siamo 07
PALESTINA E ISRAELE Io ci vedo la speranza in quei mattoni, la speranza e la forza di un popolo che è vittima di certi giochi di potere ma non deve per forza piegarsi persino per ricostruire! Nei giorni in cui scrivo in Israele ci sono state le elezio- ni parlamentari ed il 2 giugno è stato eletto Isaac Her- zog che, tramite una triplice alleanza, ha messo fine all’era di Netanyahu ritenuto anche in patria responsa- bile dell’acuirsi delle tensioni ed accusato di vari reati. Al di là delle promesse del nuovo premier volte al- lapertura e al dialogo, la questione Israelo-Pale- stinese non sarà mai risolta se non si riconoscerà l’importanza e l’imprescendibilità di DUE STATI! Per fare ciò bisogna riconoscere l’esistenza di due po- poli e ciò vuol dire che in gioco ci sono esseri uma- ni, che da decenni si trovano a subire i capricci del- le varie “alleanze” che si creano in Medio Oriente. Tutto ciò avviene con il sostegno, o l’assenza di pre- sa di responsabilità, dell’UE degli USA, della Rus- sia, dell’Iran, dell’Egitto insomma di Nazioni che non vivono direttamente il disagio, il terrore e l’or- rore di certe realtà ma ne condizionano l’intera vita! Vittorio Arrigoni ha dato la vita in quei posti e ci ha la- Concludendo questo articolo vorrei lasciare del- sciato un bel messaggio ottimista con la sua frase cele- le domande al lettore, delle domande che mi pon- bre “RESTIAMO UMANI”. go ormai da anni, sorte in me sia seguendo i vari accadimenti storici che girano intorno a simi- Ho riflettuto tanto su quelle due parole, pensando al li realtà e sia osservando la realtà a casa nostra, RESTARE mi viene in mente che qualcosa di buono c’è persino nel nostro “piccolo e pacifico giardino”. ancora, pensando all’UMANO che sia per definizione Cosa ci porta a dimenticare l’orrore, la crudel- “migliore”, “BUONO”. tà degli atti disumani...e poi a ripeterli quasi fos- Non lo so quanto oggi l’ essere umano si fermi a pensare sero delle scadenze prefissate imprescindibili? chi è o cosa sia diventato, ma resterò anche io ottimista Cosa ci fa mettere da parte le emozioni, l’empatia nel sino a quando almeno un solo essere umano avrà la for- momento in cui bisogna decidere sulla vita di qualcuno? za di lottare per Cosa ci mette davanti all’altro nella vita di tutti i giorni? l’ UGUAGLIANZA, Quali sono i valori che ci sono rimasti o qua- la TOLLERANZA, li quelli che crediamo lo siano, ma sono fuorvianti? la FRATELLANZA! (Chionna Eugenio) Noi ci siamo 08
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LUOGHI E TRADIZIONI
FESTA DELLA REPUBBLICA FESTA DEL REDENTORE LA CENERENTOLA DELLE FESTE LA NOTTE DEI FOGHI Il 2 giugno la nostra Repubblica compie 75 anni. Nel XVI secolo, tra il 15 Maggio e il 15 Luglio Venezia Tra il due e il tre giugno del 1946, uomini e donne venne colpita da una terribile epidemia di peste, parago- vengono convocati alle urne per un referendum, nabile solo a quella del 1348, che annientò all’ incirca un dove la repubblica vince con 12.718641 voti contro terzo della sua popolazione e devastò l’ intera Europa. i 10.718502 della monarchia. Questo dovrebbe far- A quel tempo la Serenissima Repubblica di Venezia ave- ci riflettere sul nostro Paese, appena uscito da una va già perso molti suoi territori, primo fra tutti l’isola di guerra devastante e liberato da un regime nazifasci- Cipro, nel Mediterraneo orientale, caduta in man degli sta, in cui, nonostante tutto, la monarchia è ancora eterni nemici, i Turchi. L’ errore, già allora fu quello di sostenuta da quasi metà della popolazione. Rimet- esitare ad ammettere questa tremenda epidemia, con- tere i Savoia al potere sembra ancora accettabile. tribuendo quindi all’ espandersi del fenomeno. Le isole Io non ero nato, non ho vissuto né la guerra e nemmeno del Lazzaretto nuovo e poi del Lazzaretto vecchio, ancor il periodo fascista. Forse chi l’ha vissuto realmente - par- oggi situate nei pressi del Lido di Venezia, accolsero i liamo di persone over 90 – potrebbe spiegarcelo meglio. contagiati dal morbo. Per noi, uomini e donne 50enni, è solo un ri- In tutta la città intanto venivano accesi fuochi “purifi- cordo tramandato dai nonni. Perciò, un pensie- catori”, usando legno di ginepro, il cui fumo, secondo i ro va ai giovani e giovanissimi che forse vedono medici di allora, avrebbe aiutato a combattere il morbo. in questa festa solo la parata militare di Roma e Nel settembre 1576, ad epidemia ancora in corso, il Se- le frecce tricolore, ma nessuno si sofferma a leg- nato della Serenissima, decretò di erigere una Basilica gere la nostra Costituzione, lettura maldigesta. intitolata al Cristo redentore, per liberare Venezia dalla In questa Italia dove tutto sembra diventato un diritto peste. e dove ogni giorno queste conquiste di libertà e ugua- La prima pietra venne posta nel Maggio dell’ anno suc- glianza vengono sfregiate, facciamo tutti una riflessione. cessivo. Oggi la festa del redentore è una delle feste più sentite: accanto all’ aspetto religioso c’è inoltre quello legato alla tradizione che riunisce per l’ occasione i veneziani, per festeggiare la ricorrenza in barca, assaporando i piatti tipici della loro cucina. Per concludere la serata, lo spettacolo pirotecnico che avviene in bacino San Marco, attrae ospiti da tutto il mondo, tenendo autoctoni e “foresti”, col naso all’ insù. Il teatro di questa notte è rappresentato attorno alle gu- glie di Palazzo Ducale, le cupole, i campanili delle chiese che si specchiano nell’ acqua, riflettendo giochi di luce multicolori. La chiesa della Madonna della Salute sorge nei pressi della punta della Dogana e vigila a metà strada fra Piaz- za San Marco e l’ isola della Giudecca; la sua festività cade il 21 di Novembre. Anch’essa edificata in seguito ad un’ altra triste pestilen- za, quella del 1630. Anche allora, ad ogni modo la città si risollevò e tornò a prosperare ancora, anche se di lì all’ arrivo di Napoleone, alla fine del 1700 Venezia fu con- quistata e non si riprese mai più. (Marco Brandle) Luoghi e tradizioni 11
POESIA ALPINA Nella letteratura alpina il poema “Die Alpen” dello scienziato bernese von Haller, ebbe un ruolo fondamentale, fin dalla sua prima pubblicazione settecentesca, nel diffondere il mito alpino ed elvetico e dà il via a una ricca produzione di poesia della natura. Molti, già alla fine del Settecento i suoi detrattori, come Gottsched che scrive: “Sta crescendo una nuova schiatta di poeti sedotti dalle Alpi le cui nevi perenni gelano i loro petti”. Il loro Parnaso è lo Stey, le streghe dei monti le loro muse. Ciò nonostante “Le Alpi” (ed. Tararà) di Albrecht von Haller, è rimasto fino ai nostri giorni il paradigma di una nuova poesia della montagna e ha riscoperto il ruolo di “guida iniziatica” al Grand Tour elvetico. “Qui un monte scosceso mostra le sue cime, le sue mura Tagliate da un rapido torrente, che di salto in salto precipita. Penetra il fiume schiumoso tra le fenditure rocciose Con veemenza schizza ben oltre la rupe. L’impeto della caduta frange l’acqua leggera, Sospende nell’aria densa un vapore grigio: Tra le rarefatte particelle risplende l’arcobaleno, E la valle lontana beve ininterrotta rugiada. Meravigliato il viandante osserva in cielo Sorgere i fiumi dalle nubi, e in altre nubi gettarsi” (Marco Brandle) Luoghi e tradizioni 12
MUSICA E POESIA
STORIA DELLA MUSICA, IL JAZZ E LE SUE ORIGINI Ci piace pensare che fin dal periodo della pietra, l’uomo, picchiando rami o pietre tra loro, forse nel costruirsi strumenti per la caccia, lance, soffian- do in canne di bambù o eucalipto (basti pensare agli aborigeni australiani che crearono i didjeridoo ), scoprirono sonorità “ diverse “, che probabilmen- te fungevano da filo di comunicazione con spiriti o dei, una sorta di preghiera e di trasporto dell’anima. Nella storia dell’uomo, la ricerca di nuove sonorità non si è mai fermata, si è evoluta sulla base di nuo- ve sensibilità, nuove tecnologie e nuove necessità. In questo articolo mi concentrerò sulla descrizio- ne di un periodo storico particolare, che possia- mo definire come nascita della musica moderna. Con l’importazione degli schiavi africani e indonesia- Il genere ebbe un’evoluzione ed un successo vertiginosi ni nelle Americhe, arrivarono nuove influenze mu- a partire dal 1915 fino al 1930/40, quando divenne la sicali che plasmarono la musica popolare, suonata musica da ballo dominante, arrivando dall’ America fino ad allora con banjo, chitarre, e trombe, inseren- all’ Europa, per poi espandersi nel resto del mondo. do percussioni rudimentali, cori vocali (vedi i canti Questa tendenza comincia con il Bebop, che per le sue di lavoro degli schiavi nei campi di cotone), quando caratteristiche di velocità, vivacità ed improvvisazione ancora il country era l’unico riferimento musicale. si prestava perfettamente ad essere ballato, per culmi- Questi cori, accompagnati dagli strumenti percus- nare nel free jazz, massima espressione della libertà sivi e melodici si sono evoluti, passando dai campi musicale. di cotone alle strade e dalle strade alle feste di piaz- Dopo questo periodo ci fu un momento di stallo che za, fino ad arrivare ai club nei quali venivano ballati. durò fino agli anni 80 dove nacquero nuovi stili e scuo- Sulle origini del Jazz abbiamo una documentazio- le di jazz, come il jazz mainstream europeo ispirato ne scarna, ma sappiamo quasi con certezza che agli anni 50, passando poi alle esperienze fusion con il genere nacque a New Orleans, traendo le pro- influenze etniche, fino ad arrivare alla così detta world prie origini dalle esperienze sopracitate. Si presup- music, che prendeva sonorità e sensibilità differenti dal pone che l’origine etimologica del termine deri- mondo, unendole in un calderone unico, mantenendo vi dal francese jaser-jass ( fare rumore, fracasso ). comunque una spiccata vena jazz. Nel 1878 abbiamo le prime registrazioni tramite fo- nografo, inventato da Edison, dapprima su dischi in ceralacca per poi passare al vinile. Queste tecnologie permisero la nascita di grandi colossi discografici quali Motown, Epic, Decca, Blue note, specializzate in vari e distinti generi musicali, tra i quali il Jazz, promuoven- done la diffusione anche attraverso le nascenti emitten- ti radiofoniche. Con questo articolo ho raccontato solo una piccola parte di una grande storia, chiamata musica, iniziata molto tempo fa e tutt’ ora in evoluzione, una storia che appartiene a tutti noi, alla nostra quotidianità e che ci accompagna dall’ alba dei tempi. Se ascoltiamo i nostri battiti cardiaci “ quattro/4 “ , stia- mo ascoltando musica. (Enrico C. ) fattoria Musica e poesia 14
POESIE PENSIERI LA NATURA DENTRO DI ME - L’amore produce gioia e la gioia è una forma d’amore Da quando sei arrivato - L’ inferno è scoprire la vita senza stupore tutto è in un ETERNO divenire... Oggi sei SOLE - Non piangere se il sole scompare perchè le lacrime ti caldo, intenso, alto impedirebbero di vedere le stelle eppure così vicino da sentire i tuoi raggi su di me, - Sono felice, specialmente quando guardo gli altri che come lingue di FUOCO che sono felice mi accarezzano sino a farmi sudare... Domani sei TEMPESTA nuvole grigio scuro, pioggia battente, vento sferzante ed io mi sento in balia di te, la tua pioggia come LACRIME sulla mia pelle e il tuo vento una voce costante nelle mie orecchie... Ma alcune certezze mi circondano... il VERDE che mi osserva da ogni pianta, da ogni foglia... il PROFUMO dei fiori che come un incantesimo mi costringe ad amarti... il rosso dei PAPAVERI che come gocce di sangue donano vitalità ai paesaggi... e il CINGUETTIO degli uccelli che sembrano la colonna sonora di questo spettacolo! IO MI ABBANDONO A TE, io mi abbandono a te consapevole che il tuo ABBRACCIO sincero mi cullerà sino all’arrivo dell’estate ed oltre... verso l’autunno della vita, dove i COLORI cambiano, si attenuano la natura si prepara al riposo ma...io e te rimarremo per sempre uniti in ogni scorcio di natura!!! (Eugenio) Musica e poesia 15
RICETTE: LE RICETTE DELLO CHEFPizza alla Genovesa INGREDIENTI PER 4 TEGLIE: • 1 kg di farina 00 • 30 gr di sale • 40 gr OVO • 4 gr di lievito di birra (in estate) • 8 gr di lievito di birra (in inverno) • 1 bottiglia di passata di pomodoro • 10 gr di sale • 20 gr di origano / basilico • 6 gr di olio d’oliva • 2 kg di mozzarella tagliata a striscioline fini PROCEDIMENTO: Prendere un contenitore, aggiungere circa due dita d’ac- qua, sciogliere il lievito e aggiungere la farina con il sale. Quando si formano i primi grumi aggiungere l’olio e mescolare, per poi mano a mano aggiungere l’acqua e impastare fino a quando si ottiene un impasto liscio e omogeno. Preparare le pagnotte e lasciarle lievitare per 2 ore, ben coperte e al riparo da correnti d’aria e dalla luce. Schiacciare le pagnotte usando farina 00 o di semola. Passare la pagnotta nella farina e poi schiacciarla dal bas- so verso l’alto e continuare a ripetere il gesto fino al rag- giungimento di una forma non troppo grande. Metterla in teglia con la carta da forno e sfarinare la car- ta leggermente con farina, sistemare la pizza nella teglia, definendola con le mani e effettuando dei fori superficia- li con due forchette. Lasciare la pizza riposare per un’ora e mezza, ben coper- ta. COTTURA: 220 ° in forno ventilato per 15 - 18 min. Controllare la cottura mano a mano. fadidattica fattoria 16
RINGRAZIAMENTI AI VOLONTARI In questo articolo vogliamo ringraziare come sempre tutti i volontari per la disponibilità e il tempo che ci dedicano, in particolare quelli che sono potuti rientrare da noi. Da Loriano che non smette mai di controllare e sistemare le bici, al parrucchiere Pier, agli insegnanti di yoga, Alessia, Paola e Daniela, e a Carmine, che continua con il suo prezioso lavoro grafico per il nostro giornalino. Grazie Davvero! Il vostro contributo è fondamentale.
Cura del verde Edilizia di interni Oltre 10 anni di attività assicurano qualità massima e professionalità nella manutenzione sia degli spazi esterni che interni, garantendo prezzi competitivi e preventivi gratuiti. Altro punto di forza è la versatilità Progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini pubblici, privati e di impianti di irrigazione Potature piante ad alto fusto, siepi, alberature in genere Pulizia di spazi pubblici, condominiali e privati Edilizia leggera di interni, tinteggiature, cartongesso, pavimenti in resina, assistenza opere murarie 37135 Verona - Strada della Genovesa, 31/A Tel. 045.541864 - Fax 045.8567142 info@gnomiverdi.it - www.gnomiverdi.it 5 x MILLE La tua firma per aiutare la Comunità La Genovesa La Legge finanziaria prevede la possibilità di destinare, in base alla scelta del contribuente, il 5 x Mille della imposta sul reddito ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) come è nostra la nostra Comunità. La scelta non è alternativa all’ 8 x Mille e non comporta nessun aggravio d’imposta ulteriore per il contribuente. In questo modo ci aiuterai a poratre avanti la nostra attività rivolta sia alle persone che vivono situazioni di diffi- coltà legate a problemi di dipendenza, attraverso percorsi terapeutici di inserimento sociale. Ti ringraziamo per l’aiuto che vorrai dare alla Comunità, facendo conoscere anche ad altri amici la possibilità di sostenere la nostra attività. COME FARE: - Firma nel quadro dedicato alle organizzazioni Non Lucrative (Onlus) - Riporta sotto la tua firma il codice fiscale / Partita IVA de La Genovesa: 01451600231
O s a ve A M Gen o I S un àL a 21 I Com i t 0 e2 C I lla b r O N di c o de S et tem rio 2- tor e) o: ero t Pe e ir re) er m ( D tto nu m Nu e : entin (Dire o t o © n rr a es a zio o So gogn a qu d c r Re nces o Bo to ra rico r a r i c o F de b a En Fe c oll rco, fic a i n o M a r a c iat n , g o Ha genio e ass u z ion ese r a gli E a n of a gin Arga i b uit p e tr Im rmin e dis Ca rio p rop n oi d ott ro Rip
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