CLOSED LOOP SUPPLY CHAIN - Fondazione Speedhub

Pagina creata da Francesco Bianchini
 
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CLOSED LOOP SUPPLY CHAIN - Fondazione Speedhub
CLOSED LOOP
SUPPLY CHAIN
    Un progetto di ricerca e formazione per sostenere
    le aziende su temi innovativi e importanti come
    la reverse logistics e l’economia circolare. Per creare
    valore per il territorio, per le aziende e per l’ambiente.

Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
POR 2014 - 2020 – Ob. “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”
DGR n. 1267 del 08.08.17 “Strumenti di Innovazione Sociale NS2 Nuove sfide.
Nuovi servizi”. Progetto approvato con DDR n. 1074 del 19.10.17
“CLosed Loop Supply Chain” – codice: 1001-1-1267-2017
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INDICE
PREFAZIONE                                                             5    UNA RICERCA APPLICATA                                                        45
                                                                            CIRCULAR ECONOMY: UN TERRENO DI RICERCA ACCADEMICA
                                                                            • “Principali implicazioni per imprese e stakeholders: dai risultati della
                                                                              ricerca nell’ambito di una supply chain a ciclo chiuso (closed loop
VERSO L’ECONOMIA CIRCOLARE:                                            11     supply chain)”. Università degli Studi di Verona.
                                                                              Prof. Ivan Russo – Dip. di Economia Aziendale
LO STATO DELL’ARTE                                                          • “Closed Loop Supply Chain in a digital era”. Università degli Studi
                                                                              di Padova. Prof.ssa Daria Battini – Dip. di Tecnica e gestione
CIRCULAR ECONOMY: cenni introduttivi e prospettive                            dei sistemi industriali
CLOSED LOOP SUPPLY CHAIN: un progetto di territorio

                                                                            ESPERIENZE DI CIRCULAR                                                       69

IL VALORE DELLA CONDIVISIONE                                           29   ECONOMY
FOCUS                                                                       IL SISTEMA IMPRENDITORIALE DEL TERRITORIO
• Seminari e Workshop: Logistica e Supply Chain
• Laboratori esperienziali: pratiche di scambio tra pari sui temi
  dell’economia circolare
                                                                            I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE                                                    91
ECONOMIA CIRCOLARE COME INCLUSIONE SOCIALE:
• Rimettere in circolo persone e competenze                                 LOGISTICA
• Percorso di creazione lavoro per soggetti svantaggiati disoccupati        INFRASTRUTTURE MATERIALI E IMMATERIALI DELLA CIRCULAR
  con la coop. Sociale PANTA REI                                            ECONOMY DEL TERRITORIO
• Moda etica: dalle eccedenze alla creazione di valore sociale
  con il progetto QUID

                                                                            I PARTNER DI PROGETTO                                                        111
                                                                            RINGRAZIAMENTI
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PREFAZIONE
L’Europa sta mettendo al centro della sua agenda il
tema dell’economica circolare. A settembre 2015 l’As-
semblea delle Nazioni Unite ha sottoscritto l’Agenda
2030 per lo sviluppo sostenibile decidendo cosa fare
concretamente per le persone e per il pianeta. La dire-
zione è questa ed è tracciata.
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Prefazione

In tale prospettiva si è mosso il pro-   vo di gestire una supply chain non
getto “Closed Loop Supply Chain”,        più lineare ma circolare, per recupe-
calando sul territorio e per le im-      rare efficienza e migliorare la quali-
prese il tema dell’economia circo-       tà di servizi e prodotti per il cliente.
lare focalizzato sulla gestione della
supply chain aziendale, ora in pro-      Cim&Form ha realizzato in 18 mesi di
fonda evoluzione. La complessità         attività 864 ore di formazione coin-
delle previsioni di vendita, la globa-   volgendo 231 destinatari operanti in
lizzazione dei mercati, l’impatto del-   40 aziende, 4 workshop realizzati a
la digitalizzazione nella produzione     beneficio di 44 aziende, 2 seminari,
e organizzazione aziendale, la pre-      2 borse di studio con le Università di
senza di più canali distributivi e la    Verona e Padova con 5.760 ore di ri-
necessità di potenziare il risparmio     cerca realizzate, ospitando 5 visiting
energetico sono solo alcune delle        professor delle più importanti uni-
trasformazioni in atto che le impre-     versità internazionali che studiano il
se stanno affrontando con l’obietti-     tema.

               Tutto questo per stare vicino alle
               imprese. E per sostenere lo sviluppo
               del sistema produttivo del territorio.

                                     6
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VERSO L’ECONOMIA
CIRCOLARE:
LO STATO DELL’ARTE
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Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte

CIRCULAR ECONOMY:
cenni introduttivi e prospettive

L’economia circolare                        Gli OSS, insieme all’accordo di Pari-
nel contesto europeo                        gi sui cambiamenti climatici, costi-
                                            tuiscono la tabella di marcia per un
                                            mondo migliore e per il quadro glo-
Nel settembre 2015, l’Assem-                bale di cooperazione internazionale
blea generale delle NAZIONI UNI-            in materia di sviluppo sostenibile e
TE e i paesi di tutto il mondo han-         delle relative dimensioni economi-
no sottoscritto l’Agenda 2030 per           che, sociali, ambientali e di gover-
lo sviluppo sostenibile (Agenda             nance. L’UE è stata una delle forze
2030 delle Nazioni Unite) e i suoi          trainanti dell’Agenda 2030 delle Na-
17 obiettivi (OSS), decidendo così          zioni Unite e si è pienamente impe-
un elenco concreto di “cose da              gnata a darvi attuazione.
fare per le persone e il pianeta”.

                                       12                                           13
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Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte                                         incoraggiare le imprese, in partico-                                             sviluppare e implementare stru-
                                                                                       lare le grandi aziende multinazionali,                                           menti per monitorare gli impat-
                                                                                       ad adottare pratiche -sostenibili e ad                                           ti dello sviluppo sostenibile per il

OBIETTIVO 12                                                                           integrare le informazioni sulla soste-
                                                                                       nibilità nei loro resoconti annuali;
                                                                                                                                                                        turismo sostenibile, che crea po-
                                                                                                                                                                        sti di lavoro e promuove la cultura
                                                                                                                                                                        e i prodotti locali;
Consumo e produzione responsabili                                                      promuovere pratiche sostenibili in
                                                                                       materia di appalti pubblici, in con-                                             razionalizzare i sussidi inefficienti
                                                                                       formità alle politiche e priorità na-                                            per i combustibili fossili che inco-
                                                                                       zionali;                                                                         raggiano lo spreco eliminando le
                                                                                                                                                                        distorsioni del mercato in conformi-
                                                                                       entro il 2030, accertarsi che tutte                                              tà alle circostanze nazionali, anche
                                                                                       le persone, in ogni parte del mondo,                                             ristrutturando i sistemi di tassazio-
                                                                                       abbiano le informazioni rilevanti e la                                           ne ed eliminando progressivamente
                     È uno dei 17 obiettivi definiti dall’ONU nell’Agenda 2030
                                                                                       giusta consapevolezza dello svilup-                                              quei sussidi dannosi, ove esistenti,
                     ed ha come focus il modello di produzione e consumo.
                                                                                       po sostenibile e di uno stile di vita                                            in modo da riflettere il loro impatto
                                                                                       in armonia con la natura;                                                        ambientale, tenendo bene in con-
                     È un obiettivo particolarmente significativo in quanto
                                                                                                                                                                        siderazione i bisogni specifici e le
                     attribuisce ai sistemi di produzione e consumo un ruolo
                                                                                       supportare i Paesi in via di sviluppo                                            condizioni dei paesi in via di svilup-
                     essenziale e composito ai fini dello sviluppo sostenibile.
                                                                                       nel potenziamento delle loro capa-                                               po e riducendo al minimo i possibili
                     Si propone di realizzare i seguenti traguardi:
                                                                                       cità scientifiche e tecnologiche, per                                            effetti negativi sul loro sviluppo, in
                                                                                       raggiungere modelli di consumo e                                                 modo da proteggere i poveri e le co-
                                                                                       produzione più sostenibili;                                                      munità più colpite1.
attuare il Quadro Decennale di Pro-         ne e di fornitura, comprese le perdi-
grammi per il Consumo e la Produ-           te del post-raccolto;
zione Sostenibili (10YFP), rendendo
partecipi tutti i paesi, con i paesi        entro il 2020, raggiungere la ge-                                                  Le previsioni dello United Nations
sviluppati alla guida, ma tenendo           stione eco-compatibile di sostanze
presenti anche lo sviluppo e le ca-         chimiche e di tutti i rifiuti durante il
                                                                                                                               Environment Programme (UNEP)
pacità dei paesi in via di sviluppo;        loro intero ciclo di vita, in conformi-                                            indicano che la domanda globale
                                            tà ai quadri internazionali concor-
entro il 2030, raggiungere la gestio-       dati, e ridurre sensibilmente il loro                                              di risorse arriverà a 186 milioni di
ne sostenibile e l’utilizzo efficiente      rilascio in aria, acqua e suolo per                                                tonnellate entro il 2050, unitamente
delle risorse naturali;                     minimizzare il loro impatto negativo
                                            sulla salute umana e sull’ambiente;                                                ad una popolazione globale di quasi
entro il 2030, dimezzare lo spre-                                                                                              10 miliardi di persone.
co alimentare globale pro-capite a          entro il 2030, ridurre in modo so-
livello di vendita al dettaglio e dei       stanziale la produzione di rifiuti at-
consumatori e ridurre le perdite di         traverso la prevenzione, la riduzio-       1
                                                                                        Fonte: Il ruolo dell’industria italiana nell’economia circolare, 31 ottobre 2018, Confindustria (https://www.confindustria.it/wcm/connect/b13312a2-
                                                                                       c733-4eae-939b-04613f0086f2/Rapporto+Economia+Circolare+Confindustria+Ottobre+2018.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPA-
cibo durante le catene di produzio-         ne, il riciclo e il riutilizzo;            CE-b13312a2-c733-4eae-939b-04613f0086f2-mvbuzpZ).

                                       14                                                                                                                            15
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Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte                                                La roadmap UE e gli obiettivi verso il 2030
Per affrontare queste importanti tematiche, la COMMISSIONE EUROPEA                            La Commissione Europea per le future policy e per il raggiungimento gli
ha adottato nel 2015 un piano d’azione denominato “Circular Economy                           obiettivi di sostenibilità nel lungo periodo, ha condiviso una vision che chiama
Action Plan (CEAP)” che racchiude 54 azioni con l’obiettivo di stimolare una                  tutti gli stakeholder sia pubblici che privati a giocare attivamente un ruolo
transizione europea verso la circular economy per generare una migliore                       fondamentale in questo percorso verso il 2030. Nel 2019 è stato pubblicato un
competitività delle imprese, una crescita economica sostenibile e nuovi                       “Reflection paper – towards a sustainable europe by 2030” per coinvolgere i
posti di lavoro.                                                                              diversi portatori d’interesse in un dibatto lungimirante e costruttivo.

             La transizione da un’economia “lineare” ad una “circolare” ha implicato                 In previsione al 2030 molta attenzione è stata posta sull’utilizzo
             che le imprese rivedano il proprio modello di business e riprogettino                   di risorse energetiche sostenibili, predisponendo uno dei quadri
             diversi aspetti del prodotto (design – ciclo produttivo – logistica), con               strategici più completi a livello globale per la transizione energetica e
             l’obiettivo di impiegare più a lungo e in modo più efficiente le risorse                la modernizzazione dell’economia, integrando le politiche per il clima,
             (use – reuse – recycle). L’avvio di questo processo nel contesto europeo                l’energia, i trasporti e la ricerca. Gli obiettivi fissati dall’UE in quest’ambito
             ha riscontrato diverse criticità tra gli stati membri, in particolare si è              sono volti a raggiungere l’utilizzo di almeno il 32% di energie rinnovabili
             osservata una maggiore virtuosità e sensibilità dei paesi del centro-                   e almeno il 32,5% di efficienza energetica, riducendo le emissioni di gas
             nord Europa sulla tematica. Se osserviamo i dati di Eurostat 2016-                      effetto serra di almeno il 40%.
             2017 per quanto riguarda gli investimenti in eco-innovazione, l’uso
             di energie rinnovabili e il tasso di riciclo, questo divario risulta evidente.
             In particolare, gli investimenti in eco-innovazione vedono Finlandia,
             Germania e Svezia al di sopra della media europea, con l’Italia situata              UE – Obiettivi di utilizzo risorse
             al 10° posto.                                                                        energetiche sostenibili
Per quanto riguarda le energie rinnovabili la media europea risulta aver raggiunto
nel 2017 il 17%, il Paese con maggior consumo di energia rinnovabile rispetto al
consumo totale è la Svezia con oltre il 50%, seguita dalla Finlandia con oltre il
40%. L’Italia risulta in questa classifica al 14° posto. La percentuale di riciclaggio
dei rifiuti urbani fornisce un significativo indice riguardo la capacità di un sistema
di consumo e di produzione di convertire in una nuova risorsa i rifiuti generati
                                                                                                  +32% +32,5%                                                  -40%
                                                                                                  Utilizzo energie                 Efficienza                  Emissioni di gas
dai consumatori. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani varia molto da uno Stato
                                                                                                    rinnovabili                    energetica                   effetto serra
membro all’altro, Germania, Slovenia e Austria hanno riciclato nel 2016 oltre il
55% dei loro rifiuti urbani. Belgio, Paesi Bassi hanno riciclato oltre il 50% dei rifiuti
urbani mentre l’Italia si ferma al 45,1%2.
                                                                                              L’altro ambito nel quale si è posto un grande interesse, riguarda lo sviluppo di
             Tali disparità hanno imposto alla Commissione, in collaborazione con i           un piano strategico per il riciclo e il riuso dei rifiuti, in particolare per quanto
             diversi Stati, di intraprendere una serie di iniziative e di metodologie di      riguarda la produzione, l’utilizzo e la gestione della plastica. La Commissione
             intervento per lo sviluppo di una “roadmap” pubblico/privata al fine             da questo punto di vista ha posto l’attenzione nello sviluppo di un’industria
             di implementare e diffondere azioni e strategie basate sulla circular            della plastica intelligente, innovativa e sostenibile, in cui la progettazione dei
             economy nell’intero territorio europeo.                                          prodotti e la gestione rispettino le esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio
2
 Fonte: Rapporto sull’Economia Circolare in Italia 2019 (https://
circulareconomynetwork.it/wp-content/uploads/2019/02/Rap-
porto-sulleconomia-circolare-in-Italia-2019.pdf)
                                                                    16                                                                   17
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Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte                                        Il modello dell’economia circolare:

(use, reuse and recycle), generando crescita e occupazione, contribuendo a
ridurre la dipendenza dall’importazione dei combustibili fossili.

       Entro il 2030 si prevede di riutilizzare in modo efficace ed efficiente
                                                                                                                                            Progettazione
       sotto il profilo dei costi tutti gli imballaggi in plastica immessi                                         Materie                                      Produzione
       nel mercato UE e di riciclare oltre il 50% dei rifiuti, quadruplicando                                      prime                                        Riproduzione
       la capacità di selezionarli e di riciclarli. Per quanto riguarda la
       progettazione dei materiali, l’intenzione è di arrivare al 2025 con un
       riciclo pari ad almeno al 55% degli imballaggi di plastica ed entro il
       2030 tutti gli imballaggi immessi nel mercato saranno facilmente
       riciclabili e riutilizzabili, garantendo che 10 milioni di tonnellate di                                               Riciclaggio          Economia
                                                                                                       Rifiuto
       plastica riciclata saranno utilizzate per realizzare nuovi prodotti.
                                                                                                       residui                                     circolare              Distribuzione

    UE – Obiettivi di riciclo e riuso
    rifiuti – plastica                                                                                                                                      Consumo,
                                                                                                                                        Raccolta
                                                                                                                                                            uso, riutilizzo,
                                                                                                                                                            riparazione

    +50%                         +55%                        100%
         Riciclo                 Progettazione per            Progettazione
          rifiuti             il riciclo di imballaggi        per il riutilizzo
                             in plastica entro il 2025         entro il 2030          As an industrial system, the circular economy
                                                                                      is restorative or regenerative by intention and
Per il prossimo quadro di programmazione (2021-2027) la Commissione ha                design. It replaces the “end-of-life” concept with
annunciato l’aumento delle risorse di bilancio, per quanto riguarda l’ambiente
e clima (programma LIFE) è previsto un aumento del 70,3% delle risorse pari           restoration, shifts towards using renewable
a 5,4 miliardi e il 25% delle risorse del quadro finanziario complessivo pari a
320 miliardi saranno destinati per il raggiungimento degli obiettivi climatici (114
                                                                                      energy, minimizes the use of toxic chemicals that
miliardi in più rispetto le attuali risorse), stanziando un budget complessivo per    impair reuse, and aims to limit waste through the
il prossimo settennato di programmazione pari a 1.280 miliardi.
                                                                                      superior design of materials, products, systems
		scopri il nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027                            and, within this, business models3.
                                                                                      3
                                                                                          Fonte: Ellen MacArthur Foundation
                                       18                                                                                                          19
Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte                                            network (European Resource Efficiency Knowledge Centre) riunisce una
                                                                                          rete paneuropea composta da 63 organizzazioni a sostegno delle imprese,
                                                                                          altamente motivate e che condividono un interesse comune nello scambio
Azioni e iniziative di network a livello UE                                               e nella promozione delle conoscenze sulle migliori pratiche in materia di
                                                                                          efficienza delle risorse. Nell’ottica di creare una visione di lungo periodo verso
                                                                                          il 2030, nel 2018 è stata lanciata la piattaforma europea THINK 2030, promossa
                                                                                          dallo Institute for European Environmental Policy (IEEP) e composta da 100
Per accelerare il processo di transizione verso l’economia circolare la                   esperti provenienti da tutta Europa, dalla società civile, dal settore privato e
Commissione Europea sta agendo su due diversi versanti: da un lato sta                    pubblico, per identificare degli obiettivi e una roadmap condivisi per un’Europa
adottando una serie di iniziative per portare tutti gli stati membri allo stesso          più sostenibile, sviluppando delle raccomandazioni di policy per la prossima
livello nell’implementazione della circular economy, dall’altro sta sviluppando           Commissione Europea, il Parlamento e per gli Stati membri.
una serie di iniziative a supporto delle PMI. Le piccole imprese rappresentano il
99% del tessuto produttivo europeo, ma per una serie di fattori come la difficoltà        Il sistema Confindustria Veneto tramite la propria società di servizi ha preso
di accesso al credito, ai mercati e per le dimensioni ridotte incontrano forti            parte su invito della Commissione Europea al progetto “Boosting circular
barriere nell’implementare azioni basate sull’economia circolare, processo                economy among SMEs in Europe” che ha portato alla creazione di un booklet
intrapreso principalmente dalle grandi e medie imprese. La necessità risulta              “Let’s help SMEs to go circular”. L’obiettivo è quello di fornire indicazioni sia
quindi quella di accelerare il processo competitivo, trasferendo gli approcci e           teoriche che pratiche alle PMI e alle organizzazioni a supporto del tessuto
le pratiche intraprese da alcune grandi imprese alle piccole, al fine di ottenere         produttivo per implementare azioni concrete di economia circolare. Il booklet
una completa transizione dell’economia europea.                                           mostra come i trend globali hanno cambiato il campo d’azione delle imprese, in
                                                                                          particolare la scarsità delle risorse ha imposto di utilizzare le materie in modo
       Alla luce di questa situazione, nel 2018 la Commissione con la                     più efficace ed efficiente, passando da un sistema produttivo tradizionale a
       collaborazione di KPMG, MVO Nederland e Circle Economy ha sviluppato               uno “circolare”.
       il progetto “Boosting circular economy among SMEs in Europe”
       per supportare e accompagnare le PMI verso la circular economy. Il                        Le metodologie per applicare un sistema produttivo basato su
       progetto ha visto la partecipazione di 135 stakeholder (organizzazioni a                  principi di circular economy sono molteplici e vanno dal riutilizzo di
       supporto delle PMI, rappresentanze regionali, esperti e PMI), provenienti                 alcune parti del prodotto, al suo completo riciclo. Questo ha implicato
       da almeno 20 paesi dell’UE, durante il quale sono state presentate best                   un cambiamento complessivo dell’impresa sotto molteplici aspetti,
       practice e case study (es. caso Patagonia, Philips) al fine di trasferire                 dal design del prodotto, al processo produttivo, alla supply e value
       metodologie e strumenti utili per le PMI.                                                 chain, generando nuovi mercati e nuove opportunità di crescita
                                                                                                 per le imprese.
Le iniziative intraprese hanno permesso la nascita di diversi network
e piattaforme, e nel 2017, è stata creata la “European Circular Economy                          A seguito dell’esperienza con la Commissione Europea il sistema
Stakeholder Platform” a seguito di una iniziativa congiunta da parte della                       Confindustriale Veneto nel 2019 è entrato a far parte della rete europea
Commissione Europea e dell’European Economic and Social Committee (EESC)                         EREK, all’interno della quale condivide il proprio knowledge e opera in
per lo scambio di idee e knowledge. In quanto “rete di reti”, essa va oltre le attività          sinergia con gli altri membri della rete.
settoriali, mettendo in rilievo le opportunità intersettoriali, costituendo un luogo
d’incontro che consente ai soggetti interessati di condividere e diffondere
soluzioni efficaci e affrontare sfide specifiche. Inoltre la Commissione ha
creato un network europeo, coinvolgendo soggetti pubblici e privati che mira
a supportare le imprese, nel tentativo di migliorare l’uso delle risorse. EREK

                                        20                                                                                        21
Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte                                            Un fenomeno che sta avendo un impatto epocale e che vede la logistica inversa
                                                                                          come processo chiave è quello collegato ai nuovi canali di vendita digitale, in
                                                                                          cui la gestione del rapporto con il cliente in logica di soddisfazione implica
Il ruolo della logistica                                                                  non solo una spedizione e una consegna puntuale del prodotto, ma anche
                                                                                          una performante gestione del reso, ovvero: la facoltà, sempre presente per il
nell’economia circolare                                                                   cliente finale, di poter restituire il prodotto senza particolari difficoltà, senza
                                                                                          oneri aggiunti e in tempi brevi. In questi processi innovativi un fattore strategico
Dalla definizione della Commissione europea di economia circolare, secondo                diventa anche la possibilità di disporre di maggiori informazioni con l’utilizzo
cui: “I rifiuti e l’uso delle risorse sono ridotti al minimo e quando un prodotto         di tecnologie industria 4.0 sui prodotti durante la fase d’uso, permettendo di
raggiunge la fine della sua vita, viene riutilizzato per creare ulteriore valore”,        gestire la logistica inversa conoscendo la disponibilità e tipologia di prodotti
appare del tutto conseguente come il ruolo della logistica di ritorno o “reverse          da gestire a fine vita, prevedendo i momenti di ritiro e anche conoscendo in
logistics” sia assolutamente strategico.                                                  anticipo le condizioni dei prodotti e componenti prima che essi entrino nei
                                                                                          sistemi di de-manufacturing.
Per certi settori la gestione della reverse logistics dei propri prodotti è già realtà
per le aziende, normata da leggi specifiche, come accade ad esempio in molti              In virtù di una sempre più evoluta sensibilità delle imprese ai temi di
Paesi per i fabbricanti di prodotti elettronici di consumo, che sono obbligati            responsabilità socio-ambientale collegati alla circolarità dell’economia o come
ad occuparsene a fine vita. In Europa, ciò è regolato dalla Direttiva sui rifiuti         conseguenza di normative ad hoc, per le imprese è diventato prioritario
di apparecchiature elettriche ed elettroniche (WEEE) (2012/19/UE), che mette              ripensare le strategie e le operations non solo all’interno del loro business,
in capo ai produttori la raccolta, il riciclo e il recupero di tutti i tipi di prodotti   ma lungo tutta la supply chain per rendere più sostenibile a livello ambientale
elettrici.                                                                                e sociale il loro operato. Ecco quindi il profilarsi di un modello complessivo di
                                                                                          relazioni tra imprese di closed loop supply chain.
       Si sta profilando quindi la trasformazione della logistica come processo
       monodirezionale che, lungo la supply chain, parte dalla materia ed                               Tale visione ad oggi prospetta un percorso di sviluppo con ampie
       arriva al rifiuto, verso un nuovo paradigma in cui la logistica costituisce                      opportunità di crescita e di coinvolgimento di imprese ancora
       la backbone lungo la quale si sviluppa un’economia senza un vero                                 lontane dalle best practice per mancanza di competenze specifiche
       e proprio “punto di consegna ultimo”. Si tratta di un modello in cui                             e comprensione delle opportunità, anche di chiave di business. Il
       - per quanto riguarda il prodotto - le risorse vengono utilizzate il più a                       tema rappresenta quindi un fruttuoso terreno di ricerca, confronto,
       lungo possibile, estrapolandone il massimo valore finché sono in uso;                            condivisione di contenuti e di buone prassi per accompagnare il sistema
       successivamente, alla fine del loro ciclo di vita, i prodotti e materiali                        economico verso un livello più evoluto di sviluppo sostenibile.
       vengono recuperati e rigenerati, per mantenerli nel ciclo economico
       il più a lungo possibile minimizzando la generazione degli scarti.                 Qualunque siano le misure adottate, è bene ricordare che la responsabilità
                                                                                          della sostenibilità non può cadere esclusivamente su questo o su quel
La reverse logistics ricopre un ruolo fondamentale per le aziende e per il sistema        soggetto sociale. Investe, piuttosto, un strategia complessiva che deve
economico, in quanto consente alle imprese di ridurre notevolmente eventuali              coinvolgere l’intera società italiana, la quale è chiamata a improntare a uno
sprechi, di poter riutilizzare prodotti e quindi di avere un impatto ambientale           spirito imprenditoriale finalmente consapevole la riconciliazione della crescita
limitato, nonché di cercare di recuperare almeno parte del valore tramite la              economica, dell’equilibrio ambientale e dell’equità4.
riparazione del prodotto danneggiato o la rivendita del prodotto restituito dal
consumatore finale.
                                                                                          4
                                                                                           Fonte: Le sostenibili carte dell’Italia, a cura di Luca Paolazzi, Teresa Gargiulo e Mauro Sylos Labini,
                                                                                          CSC, Marsilio editori, 2018, pag. XLI.

                                        22                                                                                                                                 23
Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte

       Tema attuale per le imprese
       a causa della scarsità di risorse
       e delle nuove norme europee.

                                                                                         CLOSED LOOP SUPPLY CHAIN:
                                           Complessità nelle previsioni
                                                                                         un progetto di territorio
                                           di vendita globale da parte
                                           delle supply chain aziendali.

                                                                                         Il progetto ha affrontato il tema         ne aziendale, laboratori esperienziali,
ECONOMIA                                               Necessità di definire
                                                       i contenuti della sostenibilità
                                                                                         dell’economia circolare coinvolgen-       workshop e seminari, volti a gestire
                                                                                         do come destinatari lavoratori oc-        i vari aspetti della CLSC per promuo-
CIRCOLARE                                              a livello ambientale e sociale.
                                                                                         cupati, titolari d’impresa, soggetti      vere un cambiamento culturale ver-
                                                                                         svantaggiati non occupati, operatori      so buone prassi in grado di generare
                                                                                         di organizzazioni profit e no-profit,     insieme valori sul territorio, sul piano
                                                                                         aziende pubbliche e private e uni-        sociale, economico-produttivo ed
                                                                                         versità sul fronte della ricerca. Sono    ambientale.
                                           Alcuni modelli avanzati
                                                                                         state sviluppate attività di formazio-
                                           di gestione della supply chain
                                           operano per diminuire i costi.

       Costruzione di una supply
       chain che preveda il recupero
       dei prodotti resi.

                                           24                                                                                     25
Verso l’economia circolare: lo stato dell’arte
                                                                          Inserimento sociale

                                                                          ore di formazione su percorsi di cre- tirocini di due mesi ciascuno per
                                                                          azione lavoro per soggetti svantag- soggetti svantaggiati disoccupati

CLOSED LOOP SUPPLY CHAIN:                                                 giati disoccupati

un progetto di territorio
                                                                          incontri one-to-one di 2 ore ciascuno per individuare gli interventi formativi
                                                                          appropriati per le risorse umane impiegate nelle aziende partner e le azioni
                                                                          di accompagnamento utili per i soggetti svantaggiati disoccupati

Formazione                                                                Ricerca

ore di formazione azien- ore per due laboratori ore di accompagnamen-     borse di ricerca di 12 mesi attiva-      fellowship       stranieri    coinvolti,
dale con più di 200 uten- di scambio sul tema to nella produzione di un   te con l’Università di Verona-Dip. di    esperti di supply chain e di econo-
ti coinvolti              dell’economia circolare elaborato aziendale     Economia Aziendale e l’Università        mia circolare, che hanno contribui-
                                                                          di Padova-Dip. di Tecnica e gestio-      to ai risultati della ricerca
                                                                          ne dei sistemi industriali

Awareness

seminari: uno iniziale e workshop di condivisio-
uno finale di divulgazio- ne best practices su lo-
ne dei risultati di ricerca gistica e supply chain

                                       26                                                                         27
IL VALORE DELLA
CONDIVISIONE
Il valore della condivisione                                                                                                   Seminari

                                                                                                                  28.05.18

                                                                                                                  Uno sguardo al futuro:
                                                                                                                  oltre la reverse logistics
FOCUS                                                                                                             verso l’economia circolare

Seminari e Workshop: Logistica e                                                                                  Calzedonia, Dossobuono di
                                                                                                                  Villafranca, VR
Supply Chain

Seminari e Workshop con un coinvolgimento territoria-
le di oltre 200 destinatari tra stakeholders e addetti di
aziende profit e no profit, da maggio 2018 a maggio 2019.

Argomenti                                  Obiettivi
   Analisi e mappatura dei processi          Aumentare la consapevolezza
                                             sul territorio di una buona gestio-
   Principi lean e gestione supply           ne logistica
   chain
                                             Condividere best practices per        27.05.19
   Aumento dell’efficienza e riduzio-        ricavare una maggiore sensibilità
   ne costi                                  culturale nei confronti di concetti   Economia circolare
                                             di «riduzione, riuso, riciclo»        e logistica integrata
   ICT a supporto della reverse logi-                                              per una società
   stic                                      Approfondire il concetto di eco-      sostenibile e inclusiva
                                             nomia circolare e verificare i pos-
   Economia circolare per creare va-         sibili campi di applicazione nel      Beper, Vallese, VR
   lore sociale tra profit e no profit       proprio settore di riferimento

                                      30                                                                     31
Il valore della condivisione                                                                                                                                    Workshop

31.05.18                                                                                  07.11.18
SUPPLY CHAIN, LOGISTICA                                                                   GESTIONE DEI RISCHI
E STRATEGIA COMPETITIVA                                                                   NELLA SUPPLY CHAIN
Il workshop ha offerto una panoramica dei principali aspet-                               L’incontro ha approfondito l’aspetto della gestione dei rischi
ti legati alla pianificazione, gestione e analisi dei processi,                           per consentire alle aziende di migliorare l’influenza, il controllo
quali la mappatura, la pianificazione e la programmazione.                                e la collaborazione con i fornitori, aumentare l’efficienza e
                                                                                          diminuire i costi operativi.

                      27.06.18                                                                                  11.04.19
                      LEAN PROCUREMENT                                                                         LE TECNOLOGIE A SUPPORTO
                                                                                                               DELLA REVERSE LOGISTICS
                      L’incontro si è focalizzato sul tema dell’organizzazione del                             Utilizzo delle ICT per migliorare il recupero o il riutilizzo di
                      magazzino secondo i principi lean. Sono stati analizza-                                  componenti di prodotto che hanno raggiunto il fine vita in
                      ti aspetti quali l’analisi finanziaria dei fornitori, il cast re-                        ottica di una Closed Loop Supply Chain. Evoluzione dalla
                      duction e la gestione degli ordini.                                                      green alla circular economy e percorso d’entrata a inizio
                                                                                                               2019 di Confindustria Veneto nella rete europea EREK.

03.10.18                                                                                  17.04.19
MISURAZIONE DEI COSTI E DELLE                                                             ECONOMIA CIRCOLARE: COME CREARE
PERFORMANCE DELLA LOGISTICA                                                               VALORE CON IL VOLONTARIATO D’IMPRESA
Il workshop si è focalizzato sull’analisi (costi, analisi ABC,                            Obiettivo del workshop è aver messo a confronto rappresen-
indice di rotazione) a supporto delle scelte di impostazio-                               tanti di enti profit e no profit al fine di creare un tavolo di la-
ne e gestione di una supply chain e sul contributo che tali                               voro operativo in grado di elaborare proposte di coprogetta-
scelte possono dare alle performance aziendali.                                           zione sui temi della responsabilità sociale d’impresa al fine di
                                                                                          creare valore sociale per il territorio.

                                       32                                                                                          33
Il valore della condivisione                                                            L’intervento è stato diviso in tre parti:

Laboratorio esperienziale:
pratiche di scambio tra pari sui temi
dell’economia circolare
                                                                                                     1        Parte introduttiva
                                                                                                              Introduzione di tecniche, metodi e strumenti per valuta-
                                                                                                              re le scelte di assetto organizzativo, produttivo, distribu-
                                                                                                              tivo e di fornitura.

                                                                                                  2
Momento di sperimentazione e con-             L’attività è stata condotta da un
divisione per favorire pratiche di            esperto con esperienza specifica
                                                                                                              Parte laboratoriale di simulazione
scambio e collaborazione cooperati-           nella gestione di attività laboratoria-                         Simulazione processo di inserimento ed evasione ordi-
va tra pari al fine di interpretare le di-    le per le sviluppo di competenze utili                          ne di un’azienda, con tutte le fasi di produzione: approv-
verse esperienze di economia circo-           ai partecipanti per sperimentare mo-                            vigionamenti, controllo qualità e spedizioni. Mostrare in
lare in altri ambiti e per altri prodotti.    delli di apprendimento collaborativo.                           modo visivo ed esperienziale la differenza che apporta
                                                                                                              un sistema Lean Supply Chain. Trasmettere i concetti
                                                                                                              della qualità, il Just In Time, la nozione di collo di botti-
                                                                                                              glia e l’One Piece Flow, la produzione Pull, il Bullwhip e
                                                                                                              il controllo del WIP. L’attività laboratoriale, con l’aiuto dei

08.04.19                                                                                                      mattoncini LEGO ed altri strumenti, sviluppa competenze
                                                                                                              utili ai partecipanti per sperimentare modelli di appren-
                                                                                                              dimento collaborativo e comprendere al meglio il tema
                       LEAN SUPPLY CHAIN MANAGEMENT                                                           trattato.
                       L’obiettivo del Laboratorio è favorire pratiche di scambio e
                       collaborazione, in ottica Lean, introducendo quindi nuo-
                       ve tecniche e principi organizzativi. Il gruppo, guidato dal
                       docente, ha riprodotto delle esperienze che evidenziano

                                                                                                  3
                       gli aspetti rilevanti del Lean Thinking, sia dal punto di vi-
                       sta tecnico che dal punto di vista della cultura e dell’or-                            Testimonianze aziendali
                       ganizzazione aziendale (supply chain design, principio                                 Interventi, sia da parte del docente sia da parte dei par-
                       pull/push, lead time, impatto del WIP, lavoro in team, ri-                             tecipanti, che vanno a sostegno delle tematiche.
                       duzione degli sprechi etc).

                                         34                                                                                         35
Il valore della condivisione
Il valore della condivisione

ECONOMIA CIRCOLARE
COME INCLUSIONE SOCIALE:                                                           Percorso di creazione lavoro per
Rimettere in circolo persone                                                       soggetti svantaggiati disoccupati
e competenze                                                                       con la coop. Sociale Panta Rei

                      La Cooperativa Sociale Panta Rei è un’impresa sociale        Formazione                               importanza nella cooperativa per
                                                                                                                            garantire uno sviluppo efficace dei
                      con sede a Bussolengo, impegnata da oltre diciotto anni      L’intervento formativo dal titolo        percorsi di tirocinio. Gli incontri sono
                      nel reinserimento sociale e lavorativo di persone che        “Percorso di creazione lavoro: La        stati svolti da esperti altamente
                      provengono dall’area della salute mentale; attraverso        logistica a supporto dell’ economia      qualificati nelle materie in oggetto,
                      la creazione di posti di lavoro personalizzati, l’azione     circolare” è stato un corso di forma-    strutturando gruppi omogenei e at-
                      della cooperativa si configura come un fondamentale          zione di 48 ore in due edizioni – ri-    tenti alle caratteristiche delle per-
                      strumento per contrastare la stigmatizzazione e              servato a 14 persone svantaggiate        sone coinvolte.
                      l’emarginazione che troppo spesso accompagnano               disoccupate e a 6 occupati; i parte-
                      questi soggetti. Il lavoro come opportunità di               cipanti hanno avuto modo di affron-
                      reinserimento nel tessuto sociale, matrice per tutti della   tate tematiche di base riguardanti      Tirocinio
                      creazione e sviluppo di relazioni sociali significative.     la gestione del magazzino e la lo-      L’attività ha dato la possibilità di
                                                                                   gistica, senza trascurare aspetti       svolgere all’interno dei servizi of-
                                                                                   comunicativi, di socializzazione, di    ferti dalla Cooperativa un tirocinio
La Cooperativa Sociale Panta Rei           diverso genere, chi con svantag-
                                                                                   gestione delle dinamiche di grup-       remunerato di 320 ore rivolto a 8
grazie al progetto di Cim&Form “Clo-       gio sociale, chi fisico, per la mag-
                                                                                   po di lavoro, temi di fondamentale      soggetti svantaggiati disoccupati.
sed Loop Supply Chain”, finanziato         gior parte persone con sofferenze
dalla Regione Veneto e dal Fondo           nell’ambito della salute mentale.
Sociale Europeo, e in collaborazio-        Queste persone si sono presenta-
ne con Confindustria Veneto SIAV,          te ai colloqui di selezione, deside-                          Grazie alla possibilità offerta dal progetto
ha avuto l’opportunità di intercetta-      rose di partecipare a due interventi                          di Cim&Form “Closed Loop Supply Chain”,
re e conoscere trenta persone del          finanziati dal progetto: un percorso                          la Cooperativa ha avuto modo di offrire a ragazzi
territorio escluse dal mercato tra-        di FORMAZIONE e uno di TIROCINIO.                             e adulti in condizioni di svantaggio un percorso
dizionale del lavoro per difficoltà di                                                                   di accompagnamento al lavoro, attraverso il quale
                                                                                                         una parte di essi ha avuto modo, al termine delle
                                                                                                         ore di formazione, di continuare a lavorare nei vari
                                                                                                         servizi della cooperativa.

                                      38                                                                                   39
Il valore della condivisione

Moda etica:
dalle eccedenze alla creazione di
valore sociale con il Progetto Quid

                      Quid è una cooperativa sociale che tramite il proprio
                      brand di moda etica, Progetto Quid, offre opportunità
                      d’impiego stabile e crescita lavorativa a persone che
                      si trovano in circostanze di fragilità lavorativa in Italia,
                      con una particolare attenzione alle donne.

Nata nel 2013 per volontà della fon-       Con l’unione dei valori sociale ed
datrice Anna Fiscale, Quid oggi da         ambientale Quid vuole fare la diffe-
lavoro a 115 donne e uomini, la mag-       renza nel poco inclusivo mercato
gior parte in circostanze di vulne-        del lavoro nazionale e rivoluzionare
rabilità sociale, offrendo loro impie-     la percezione della moda, offrendo
go nella produzione di collezioni di       un prodotto ad un tempo bello, di
moda etica a marchio Progetto Quid,        qualità e consapevole, un’alternati-
create a partire da tessuti di rima-       va di acquisto a quanti sono sensi-
nenza ed eccedenza che permetto-           bili rispetto a tematiche di consumo
no di creare un prodotto accessibi-        etico.
le e dal ridotto impatto ambientale.

                                      40                                             41
Il valore della condivisione                                                                             Grazie all’uso di rimanenze tessili Made in Italy,
                                                                                                         recuperate attraverso una rete di tessutai e ricevute in
                                                                                                         donazione oppure acquistate a prezzi contenuti, Quid
                                                                                                         propone collezioni di moda etica femminile dai prezzi
                                                                                                         accessibili senza rinunciare a contenuto stilistico
                      La missione di Quid prevede intrinsecamente la volontà                             e qualitativo, rispondendo alla crescente richiesta
                      di creare valore sociale condiviso attraverso la propria                           di alternative di consumo responsabile che stanno
                      attività, legando il proprio modello di business ad azioni                         emergendo nel nostro paese ed a livello internazionale.
                      mirate ad offrire impiego a quanti sono marginalizzati dal
                      mondo del lavoro, con particolare attenzione alle donne,       Le collezioni Progetto Quid, com-         marchi ed aziende affermate pro-
                      tramite il loro coinvolgimento nella creazione di collezioni   poste da capi in edizione limitata        ponendosi come partner etico per
                      di moda a partire da materiali di rimanenza.                   per via della peculiarità della sup-      la fornitura di capsule collection di
                                                                                     ply chain, vengono distribuite at-        prodotti in co-branding attraverso
                                                                                     traverso 6 negozi a marchio Quid, il      la formula ‘Progetto Quid for’, ideati
                                                                                     portale e-commerce ed attraverso          e confezionati per mano di chi trova
                                                                                     una rete di 100 negozi multibrand in      opportunità d’impiego in Quid e di-
In virtù della propria natura di Coo-      gorie a rischio di esclusione sociale,    tutta Italia. Accanto alla creazione      stribuite dall’azienda partner attra-
perativa di tipo B, mirata all’inseri-     vengono coinvolti nella produzione        della propria linea, Quid si rivolge a    verso la propria rete di vendita.
mento lavorativo di categorie svan-        delle collezioni a marchio Progetto
taggiate, Quid offre opportunità           Quid svolgendo mansioni quali con-
d’impiego a quanti devono convive-         fezione sartoriale, controllo qualità,
re con un’invalidità, a chi abbia tra-     stiro, imbustaggio e gestione del
scorsi di tossicodipendenza e alco-        magazzino.
lismo ed a detenuti o ex-detenuti.
                                           Affinché l’inserimento in Quid possa
Tuttavia, la sensibilità della giova-      essere per i beneficiari una vera oc-
nissima fondatrice Anna Fiscale            casione di inclusione sociale oltre
e del team iniziale, ha portato alla       che lavorativa, lo staff Quid ha svi-
scelta di ampliare il bacino di be-        luppato un programma di welfare,
neficiari includendo gruppi ricono-        ‘Libera-mente’, che permette a tutti
sciuti come vulnerabili da istituzio-      i soci di accedere a supporto in una
ni europee e internazionali, quali la      molteplicità di ambiti: dal supporto
Commissione Europea e le Nazioni           psicologico all’accompagnamento
Unite, rivolgendosi anche a donne          burocratico, dall’accesso a corsi di
vittime di tratta, vittime di violenza     alfabetizzazione digitale alla par-
e migranti. I beneficiari, identificati    tecipazione ad incontri con altre
dallo staff Quid attraverso la rete        non-profit locali che offrono servizi
creata con organizzazioni del terzo        di supporto a persone in circostan-
settore dedite al supporto di cate-        ze di fragilità.

                                      42                                                                                      43
UNA RICERCA
APPLICATA
Una ricerca applicata                                                                 Tali iniziative si concretizzano in prima battuta con una gestione sostenibi-
                                                                                      le delle risorse, che non deve tuttavia limitarsi ai soli processi logistici, ma
                                                                                      dovrebbe piuttosto diventare parte integrante della strategia che le aziende
Principali implicazioni per imprese e                                                 adottano per l’organizzazione dell’intera supply chain, partendo dalla sele-
                                                                                      zione dei fornitori fino allo studio dei bisogni dei consumatori. Una gestione
stakeholder dai risultati della ricerca                                               sostenibile della catena di fornitura (sustainable supply chain management)
                                                                                      passa attraverso la condivisione e l’organizzazione sistematica dei principa-
nell’ambito di una supply chain a                                                     li processi interorganizzativi lungo la supply chain per il raggiungimento di
                                                                                      obiettivi di lungo periodo di carattere sociale, economico e ambientale, otte-
ciclo chiuso (closed-loop supply chain).                                              nuti anche grazie all’integrazione strategica e trasparente degli attori della
Università degli Studi di Verona.                                                     supply chain. Per coniugare sostenibilità con i classici obiettivi di efficien-
                                                                                      za ed di efficacia di una supply chain occorre individuare nuovi modelli di
Prof. Ivan Russo – Dip. di Economia                                                   business capaci di produrre benefici per tutti gli stakeholders: l’economia
                                                                                      circolare è un nuovo paradigma che può rappresentare la risposta a questo
Aziendale                                                                             quesito, soprattutto per l’impresa manifatturiera.

                                                                                      L’alternativa proposta al classico modello di supply chain lineare (take-ma-
                                                                                      ke-dispose), un modello in cui i beni sono prodotti a partire da materie prime
                     La logistica può essere definita come la capacità di             estratte ex novo, poi venduti, utilizzati e infine eliminati come rifiuti, è l’eco-
                     garantire il prodotto giusto, integro, nelle giuste quantità,    nomia circolare in quanto orientata alla creazione di un sistema in grado di
                     nel momento e luogo stabilito, al costo e alle condizioni        mantenere il valore di prodotti, materiali e risorse più a lungo possibile all’in-
                     pattuite.                                                        terno dell’economia stessa.

Un concetto apparentemente semplice ma piuttosto complesso da met-
tere in pratica soprattutto per catene di fornitura e scambi commerciali in-                               Attualmente l’Italia è il paese con il più alto indice
ternazionali. Infatti, il progressivo aumento della popolazione e la continua                              di “circolarità” in Europa, davanti a Regno Unito,
espansione dei mercati necessitano sempre più di una logistica in grado di                                 Germania, Francia e Spagna (Il Sole 24 Ore, 2019).
sostenere i flussi fisici ed informativi su scala globale. Nonostante il conti-
nuo miglioramento in termini di efficienza delle attività legate alla logistica, il   Tradizionalmente, la supply chain è strutturata in modo lineare, ossia come
dispendio di risorse impiegate per mantenere i livelli di servizio attuali risulta    una pluralità di attori concatenati gli uni con gli altri, orientati ad operare con
in certi contesti insostenibile:                                                      efficienza e a fornire un valore aggiunto per il mercato finale: una struttura
                                                                                      che si basa solo sulla forward supply chain non considera i benefici e le nu-
                     Un trend che influenzerà il mondo della logistica nel            merose potenzialità di un modello di business circolare, che inizia il suo pro-
                     prossimo futuro sarà la scarsità di risorse, che necessita       cesso con la gestione dei resi di prodotto. Se gestita in modo strategico, la
                     di uno sviluppo spontaneo o forzato di iniziative                gestione dei resi di prodotto non è più un mero dispendio di risorse o solo un
                     sostenibili nel tempo fino al graduale riposizionamento          problema logistico, ma un vantaggio competitivo per la creazione di valore
                     delle modalità e delle attività logistiche riducendo la loro     aggiunto per il consumatore finale.
                     dipendenza da risorse fossili (decarbonizing logistics).

                                       46                                                                                      47
Una ricerca applicata                                                                dizionati. Infatti, i modelli di business e le iniziative che vogliano investire in
                                                                                     un’economia circolare hanno successo se i consumatori sono intenzionati
                                                                                     ad acquistare tali prodotti.
Un modello di business circolare combinato ad una strategia di supply chain
si struttura con una catena di fornitura a ciclo chiuso (closed-loop supply
chain), un modello avente la finalità di recuperare il valore residuo dei pro-                            Inoltre, la scelta del canale distributivo più appropriato
dotti che vengono resi e di reintrodurlo nella supply chain stessa.                                       per questi prodotti è ancora un tema di ricerca poco
                                                                                                          esplorato: recenti trend mostrano una progressiva
Partendo dai prodotti che vengono resi dal cliente o dal consumatore finale,                              evoluzione dei modelli di business verso la cosiddetta
un modello di closed-loop supply chain include una serie di attività, ossia: il                           “omnicanalità”, per offrire un servizio sempre più
riutilizzo, il riciclo, il ricondizionamento, la rigenerazione e la gestione degli                        competitivo e caratterizzato dalla trasversalità
scarti. Alcune stime permettono una visione più chiara dell’impatto che i resi                            dell’esperienza di acquisto del consumatore attraverso
di prodotto e successivamente i prodotti ricondizionati e riciclati avranno sul                           tutti i canali di vendita, cercando inoltre di integrare
mercato.                                                                                                  i diversi canali in modo strategico. Attraverso quale
                                                                                                          canale distributivo è più appropriato vendere i prodotti
                                                                                                          ricondizionati? E a quali segmenti di clienti?
             Prodotti resi                        Prodotti ricondizionati

       $ 642.6                                         €miliardi
                                                           90                        Le attività della closed-loop supply chain presentano alcune sfide non solo
                                                                                     di carattere operativo ma anche strategico che riguardano sia i fornitori che i
         miliardi                                                                    clienti. Visibilità, trasparenza, sicurezza e affidabilità sono tra le prime criti-
                                                                                     cità per una catena di fornitura che voglia implementare modelli di business
       Valore dei prodotti resi                Potenziale valore di mercato          di tipo circolare. Inoltre, il consumatore finale richiede maggiori informazio-
      ogni anno a livello globale                  in Europa per i prodotti          ni sui prodotti derivanti dal recupero, rendendo necessaria l’introduzione di
                                                ricondizionati entro il 2030         nuove tecnologie abilitanti.

           Prodotti riciclati                       Fatturato Economia
                                                     Circolare in Italia                                  Per alcune delle sfide individuate, una possibile
                                                                                                          soluzione può essere data dalla blockchain, definita
           €miliardi
             12,6                                      €miliardi
                                                           88                                             come un registro digitale, pubblico e decentralizzato,
                                                                                                          in cui le transazioni tra utenti sono registrate in ordine
                                                                                                          cronologico, con l’obiettivo di creare un archivio sicuro,
      Valore aggiunto prodotto                   Fatturato imprese italiane                               verificabile e permanente.
   dall’industria del riciclo in Italia        attive nell’economia circolare
               nel 2015                                    all’anno                  Date le sue caratteristiche di validità, sicurezza e condivisione delle informa-
                                                                                     zioni, la blockchain si candida come tecnologia in grado di risolvere alcune
                                                                                     criticità legate all’affidabilità, visibilità e sicurezza lungo la supply chain: la
Questi dati permettono di comprendere da una parte la crescente propen-              necessità di informazioni che possano verificare la provenienza del prodot-
sione dei consumatori verso l’acquisto di prodotti ricondizionati o rigene-          to e il bisogno del cliente di avere maggiori dettagli sui processi di rilavo-
rati, dall’altra il possibile vantaggio creato dalla vendita di queste categorie     razione, creano i presupposti per integrare questa tecnologia ai modelli di
di prodotti, quindi la creazione di un mercato per i prodotti rigenerati o ricon-    business di tipo circolare.

                                          48                                                                                  49
Una ricerca applicata                                                                                       Le imprese non dovrebbero limitare i flussi di reso ma
                                                                                                            piuttosto farli diventare elemento di soddisfazione
                                                                                                            per il cliente finale e trasformarli in primaria risorsa
Alcune startup italiane offrono già dei servizi che integrano la blockchain                                 per la rigenerazione e rilavorazione dei prodotti così
all’economia circolare attraverso la creazione di un registro condiviso e co-                               da permettere l’attivazione di processi di economia
stantemente aggiornato che permette la tracciabilità internazionale di scarti                               circolare e closed-loop supply chain. Sicuramente oggi
industriali e rifiuti riciclabili. Le aziende possono verificare in ogni momento la                         il reso è diventato da problema di nicchia a parte del
qualità dei lotti messi in vendita, le quantità conferite e trasportate, la prove-                          business model per molte imprese.
nienza del materiale e l’affidabilità aziendale (Il Sole 24 Ore, 2019).
                                                                                      Principali Implicazioni Manageriali
                     L’economia circolare sta già trovando applicazione in
                     alcuni contesti industriali, come per esempio il settore          OBIETTIVO                          BEST PRACTICE
                     dell’elettronica o quello agroalimentare, grazie a modelli
                     di business di tipo circolare e alle attività della closed-       Gestione dei resi come elemen-     Individuare l’owner del processo
                     loop supply chain.                                                to strategico

Sebbene alcune sfide che riguardano da vicino i flussi informativi ed operati-         Gestione dei resi come elemen-     Sono necessarie capacità adattive, scelte di po-
vi delle future supply chain rimangono al momento difficili da risolvere, alcu-        to di vantaggio competitivo        licy e cultura organizzativa che si adattano alle
ne nuove tecnologie permettono di trovare delle soluzioni in grado di offrire un                                          condizioni esterne che cambiano (cliente, compe-
servizio che rivoluzioni sia il modo in cui i consumatori acquistano dal mercato,                                         tizione, norme)
sia il processo di acquisizione e gestione delle informazioni. Infine, attraverso      Visibilità e trasparenza della     Ripensare i processi organizzativi e individuare le
questo progetto di ricerca ci è possibile anche determinare alcune implicazioni        supply chain                       tecnologie abilitanti a supporto
manageriali per le imprese:
                                                                                       Accettabilità da parte del con-    Segmentare il mercato rispetto ai clienti che
Inoltre, la gestione dei resi è sempre più elemento strategico, ma deve avere          sumatore finale per i modelli di   accettano i modelli di business circolari
un owner aziendale del processo essendo trasversale come gestione a più                business circolari
funzioni aziendali, soprattutto perché senza una gestione efficiente ed ef-
ficace dei resi di prodotto verrebbe meno un anello fondamentale della clo-            Incrementare le vendite di         Definire la politica di reso più adatta e il canale di-
                                                                                       prodotti ricondizionati            stributivo più appropriato per tali prodotti in una
sed-loop supply chain; visibilità e trasparenza nella supply chain sono le prin-                                          ottica di omnicanalità.
cipali sfide per le aziende, in particolare nell’era dell’omnicanalità, ripensare i
processi organizzativi e individuare le tecnologie abilitanti a supporto diven-
ta indispensabile.                                                                    Il progetto di ricerca, coordinato dal       • Prof. Jon Kirchoff, East Carolina
                                                                                      responsabile scientifico Prof. Ivan            University.
Questa ricerca ci ha permesso di individuare una potenziale accettabilità da          Russo, ha visto la collaborazione con
parte del consumatore finale per i prodotti ricondizionati, tale elemento risul-      tre visiting professor:                      Il progetto ha inoltre finanziato una
ta indispensabile per avviare un riposizionamento strategico verso modelli di                                                      borsa di ricerca della durata di 12
business circolari e strategie di supply chain coerenti. In tal senso, la scelta      • Prof. Robert Frankel, University           mesi, da Giugno 2018 a Maggio 2019,
del canale distributivo e della politica di reso, che determina le regole per la        o North Florida;                           vinta dal Dott. Nicolò Masorgo, presso
restituzione del prodotto, diventa parte integrante della strategia per la ge-        • Prof. Ayman Omar, American                 il Dipartimento di Economia Aziendale
stione dei resi di prodotto.                                                            University at Washington D.C.;             Università degli Studi di Verona.

                                       50                                                                                        51
Una ricerca applicata

Prof. Ivan Russo                          Prof. Ayman Omar
Università degli studi di Verona          American University, USA
Responsabile scientifico della ricerca    Visiting Professor

Prof. Robert Frankel                      Prof. Jon Kirchoff
University of North Florida, USA          University of East Caroline, USA
Visiting Professor                        Visiting Professor

Dott. Nicolò Masorgo
Università degli studi di Verona
Vincitore borsa di ricerca

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Una ricerca applicata

“Closed Loop Supply Chain
nell'era digitale.”
Università degli Studi di Padova.
Prof.ssa Daria Battini – Dip. di Tecnica
e gestione dei sistemi industriali

Il progetto ha avuto inizio il 1 Giugno 2018 e si è concluso il 31 Maggio 2019. E’   Per indagare al meglio questo legame il gruppo di ricerca del Dipartimen-
stato possibile finanziare una borsa di studio di 12 mesi, vinta dall’Ing. Marco     to DTG dell’Università di Padova ha sviluppato un’analisi estesa dello stato
Simonetto, il quale ha lavorato con la supervisione della Prof. Daria Battini        dell’arte insieme ad un’indagine empirica di casi studio e dati provenienti dal-
presso il Dipartimento DTG di Vicenza dell’Università di Padova. Sono stati          le aziende coinvolte nella rete Cim&Form.
inoltre coinvolti due visiting professors:

• Il professor Ajay Das, professore e senior researcher di eccellenza presso                             Durante i primi sei mesi di attività il lavoro si è
  il Baruch College di New York,                                                                         concentratto sull’analisi della letteratura inerente il CLSC,
• Il professor Kannan Govindan, professore e ricercatore di eccellenza inter-                            mentre durante il secondo semestre l’attenzione si è
  nazionale, University of Southern Denmark).                                                            spostata sul collegamento esistente fra CLSC e Industria
                                                                                                         4.0 in particolare mediante analisi di pubblicazioni
                                                                                                         scientifiche, leading case studies a casi reali.
                     L’argomento principale della ricerca condotta dal team
                     di Padova è il legame esistente sia nella letteratura
                                                                                     Dall’analisi della letteratura accademica è emerso un forte legame pratico fra
                     accademica sia nella pratica industriale fra attività
                                                                                     tecnologie abilitanti e efficienza delle attività di CLSC. Attraverso la banca
                     di Closed Loop Supply Chain (CLSC) e investimenti
                                                                                     dati accademica Scopus sono stati scaricati 623 articoli scientifici inerenti
                     in tecnologie abilitanti in ottica di Industria 4.0. I due
                                                                                     il CLSC. Questi sono stati letti e analizzati creando un database nel quale
                     argomenti sono infatti non soltanto molto attuali e
                                                                                     sono state sintetizzate le informazioni principali e ad ogni articolo è stata
                     fortemente dibattuti ma anche molto correlati sia da
                                                                                     assegnata una categoria di appartenenza. Questo database ha permesso di
                     un punto di vista teorico sia da un punto di vista pratico.
                                                                                     schematizzare le varie strutture di CLSC al variare del settore industriale di
                                                                                     appartenenza.

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Una ricerca applicata

Sono stati in seguito selezionati dal database oltre 120 articoli capaci di       I 13 benefici sul CLSC management
mettere in risalto il legame esistente fra CLSC e la necessità di investire in
tecnologie digitali di ultima generazione. Questi articoli sono stati analiz-     individuati sono:
zati nel dettaglio e una matrice tecnologie/benefici è stata creata al fine di
mettere in luce i benefici offerti dalle diverse tecnologie digitali nel gesti-
re attività di CLSC.

Le 10 diverse tecnologie analizzate                                               Riduzione dei lead time
                                                                                  in generale
                                                                                                                      Miglior comprensione
                                                                                                                      e previsione della
                                                                                                                                                   Miglior previsione della
                                                                                                                                                   domanda dei prodotti usati
sono le seguenti:                                                                                                     domanda di mercato

Raccolta dati, sensori, monito-   Big Data                 Cloud computing        Migliore conoscenza                 Migliore conoscenza          Riduzione dell’incertezza nei
raggio e controllo per persone,                                                   della qualità dei prodotti          della quantità di prodotti   canali in entrata (fornitori)
per prodotti e per macchinari/                                                    che ritornano                       he ritornano
attrezzature

Blockchain                        Additive manufacturing   Cyber Physical         Riduzione del costo                 Riduzione dell’invio         Maggiore percezione dei clienti
                                  (stampa 3D)              Systems                dei prodotti riprocessati           in discarica di prodotti     del valore dei prodotti riciclati
                                                                                                                      a fine vita

Intelligenza artificiale          Realtà aumentata         Realtà virtuale        Riduzione delle                     Riduzione dei problemi       Riduzione dell’incertezza
                                                                                  emissioni di CO2                    di stabilimento              dei trasporti.

Robots collaborativi                                                              Miglior conoscenza della
                                                                                  capacità produttiva degli
                                                                                  impianti/controllo degli impianti

                                             56                                                                                       57
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