Nascere a Bologna MAGGIORE - AUSL Bologna

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Nascere a Bologna MAGGIORE - AUSL Bologna
Nascere a Bologna
                     MAGGIORE
BENTIVOGLIO
Nascere a Bologna MAGGIORE - AUSL Bologna
Maternità - Ospedale Maggiore
                                                              anno 2019

            PARTI
             2830

                                 Parti dal 2014 al 2019
3500                                                                                                         Regione Emilia Romagna
                                                                             eguente mostra i punti nascita della regione rappresentati in base alla tipologia e al n

3000
           3189
                      3096
                                 2931
                                            3019       3081                                                             CEdAP 2018
                                                                  2830

2500

           2155       2110                  2126                         TOTALE
2000                             2013                  2072       2017
                                                                         di cui P.S.

1500                                                                     di cui V.O
                                                                         di cui T.C.
1000
           819        810                              880
                                 769        757
                                                                  676
 500
           215        176        150        136        129        130
   0
       1          2          3          4          5          6
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Madri            Neonati

età media 32, 9 anni
                            2875
52, 6 % primigravide      45 gemelli
                            1,6%
32,2 % straniere
 36.7 % nate all’estero
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Travagli           Parti

           2494              2154

spontanei            spontanei
1751       70,3%     2024 81,1%

indotti              operativi ( ventosa ostetrica )
743        29,7%     130   5,2%
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Regione Emilia Romagna
                                          CEdAP 2018
Tagli cesarei
     676
   23,5%

                      Italia
                CEdAP 2015
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Analgesia
epidurale
  490
 19,6%      Regione Emilia Romagna
                       CEdAP 2018
Nascere a Bologna MAGGIORE - AUSL Bologna
Filosofia assistenza
          assistenza differenziata in
        base ai fattori di rischio
          sostegno fisiologia della
        nascita
          centralità della scelta della
        donna /coppia
          continuità di assistenza
          centralità dell’ostetrica nel
        percorso di assistenza
Nascere a Bologna MAGGIORE - AUSL Bologna
GAT -GAR

                            Diagnosi
Neonatolo
                           prenatale –
 gia TIN
                            ecografia

               Sala
             travaglio
               parto
                           Smbulatori
   Sala                        o
operatoria                 Accettazio
 ostetrica                    ne
                            Urgenze

              Degenza
              ostetricia
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diagnosi prenatale non invasiva (
test combinato nipt)

 diagnosi prenatale invasiva
( amniocentesi , villocentesi)

consulenze genetiche

ecografie ostetriche
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Ambulatorio gravidanza a termine
              presa in carico alla 38’settimana
              controllo ostetrico ,valutazione
              esami , compilazione cartella
              clinica
              controllo 41’ settimana (medico
              ed ostetrica ) con accertamenti
              strumentali ( ctg, ecografia )
              Valutazione del timing per
              induzione
Ambulatorio gravidanza a rischio

                 presa in carico dall’inizio della
                 gravidanza ( alto rischio ) od in
                 fasi successive per invio dai
                 consultori familiari o ginecologo
                 controlli ostetrici ,
                 ematochimici , ecografici , CTG
                 consulenze specialistiche
                 valutazione del momento
                 ricovero ( modalità parto e
                 timing dello stesso )
Induzioni ….
  Indicazioni……
                                                                         29, 7 %
  rottura pretravaglio delle        esito : parto spontaneo 574 77,3%
menbrane                                               ventosa ostetrica 56 7,5%
   gravidanza protratta
                                                       TC             15,2 %
   oligoidramnios
   patologia materna (
diabete, ipertensione)
   patologia fetale (
rallentamento della crescita)

                                                                                          Regione Emilia Romagna
                                uenza d’induzione aumenta al crescere della dimensione dei volumi di attività dei punti nascita

                                                                                                     CEdAP 2018
….come diminuire?
Presentazione
   podalica       moxa      (32-36’ sett)

    2019

120 bambini      rivolgimento per
                manovre esterne (
                36-37 settimane)
 17,7% TC
2019
377 donne
   13.3 %
TC iterativi
   290 76,3%
travagli dopo TC
   87    23,7%
parti vaginali
   60    70%
Ambulatorio pre-chirurgico per
                           TC elettivi

 controllo alla 36- 37’ settimana
 valutazione delle indicazioni al TC e delle possibili
 alternative ( es rivolgimento per feti in presentazione podalica ,
 assistenza al travaglio spontaneo dopo TC )
 attivazione di eventuali consulenze per indicazioni non
 ostetriche
 attivazione del percorso pre-chirurgico ( esami ,
 consulenza anestesiologica)
 definizione della data del TC                       > 39
Prenotazione: 051 – 3172414 lun-ven - 11.30 – 13.30
Sala Operatoria

  attigua alle sale travaglio, dedicata agli
interventi ostetrici
  disponibilità di equipe infermieristica /
anestesiologica dedicata h24
  possibilità di affrontare in tempi molti rapidi
l’urgenza/ emergenza ostetrica
reparto di terapia
Neonatologia   intensiva che
               accoglie neonati prematuri
               e con patologia

               accesso libero ai genitori
               dei bambini ricoverati

               assistenza medica ed
               infermieristica di alta
               competenza
Nursery

         NURSERY

Nel reparto è compresa una zona di osservazione
 transitoria del neonato, dove vengono eseguite
visite pediatriche, terapie mediche neonatali,
  screening, brevi ricoveri dei neonati
Reparto di degenza ostetrica
Reparto di degenza ostetrica
rooming in            diade madre-bambino

reparto aperto al papà o altra persona di fiducia della donna, che
può rimanerle accanto giorno e notte

rispetto orari di visita per parenti e amici:
 dal lunedi alla domenica 06:30-08:30
                             12:30-14:30
                             18:30-20:30
degenza puerperio : 48 ore dopo parto vaginale - 72 ore dopo
T.C
1- migliorare la qualità dell'assistenza
   al periodo prodromico

2- migliorare l’assistenza al puerperio

3- promuovere, favorire e sostenere
   l’ allattamento al seno
L’ Ostetrica
 Figura professionale a sostegno delle
    donne dal loro primo ingresso in
      ospedale fino al dopo parto
            e ritorno a casa.

                  garanzia
                del rispetto
              del principio di
         “continuità assistenziale”
L’ attenzione alla diade
madre bambino si attua

    Rooming in
    Contatto Pelle a pelle
    Promozione e supporto
    all'allattamento al seno
Spazio riservato dove la donna è libera
                           di sperimentare con i consigli
                        dell’ostetrica l’utilizzo delle diverse
                        posizioni libere, con l’ausilio di una
                          fitball, di un materassino, delle
                                       poltrone...

Possibilità di utilizzare
la doccia e i benefici
che l’acqua calda ha
nel sostenere e
alleviare il dolore del
                                  Sperimentare assieme
periodo prodromico
                                  all’ostetrica e/o il partner
                                  le tecniche di
                                  digitopressione e la
                                  musicoterapia
Per l’Organizzazione Mondiale della
     Sanità (OMS) e per l’UNICEF,
  l’allattamento al seno è un diritto
  fondamentale dei bambini e delle
mamme che devono essere sostenute
nella realizzazione del loro desiderio
              di allattare.
Alla Maternità dell’ Osp. Maggiore
          dal lunedi al venerdi

è presente un’ Ostetrica che, su chiamata,
   si dedica al counselling allattamento
Per le mamme che hanno partorito alla
     Maternità dell’Ospedale Maggiore
    dal lunedi al venerdi è disponibile il
                   servizio

          Ambulatorio
          Allattamento

Per informazioni   345-6321225
e appuntamenti     051-3172415
AMBULATORIO ACCETTAZIONE URGENZE
   OSTETRICHE-GINECOLOGICHE

             APERTO H 24

             PERSONALE DEDICATO
             (MEDICO ,OSTETRICA)
Punto di accettazione urgenze
ostetriche –ginecologiche h 24

       aperto h 24
       personale dedicato
       ( medico , ostetrica )
       valutazione necessità di
      ricovero e caratteristiche
      del travaglio ( basso
      rischio / a rischio )
area travaglio –parto

5 stanze adibite al travaglio , parto e
 puerperio ( 2 ore post-partum )
CARATTERISTICHE
DELLA CONTRAZIONE

                    RITMICITA’

                          INTENSITA’’

                        FREQUENZA
PERIODO          TRAVAGLIO
PRODROMICO           ATTIVO

    TEMPI DEL TRAVAGLIO

 PERIODO           SECONDAMENTO
ESPULSIVO
IL DOLORE DEL PARTO

Il dolore del parto fa parte della fisiologia della nascita.

Risponde a una funzione di “attenzione” e “protezione”
nei confronti sia della madre che del bambino.

Rappresenta una “guida” tra l’istinto di autoconservazione
e l’abbandono di sè.
FATTORI CHE INFLUENZANO IL DOLORE DEL PARTO

                                         EMOZIONALI
                                       sostegno/ambiente
  CULTURALI

                    ASPETTATIVE

 CONSAPEVOLEZZA                         FATTORI FISICI
   tensione/paura                       posizioni/movimenti

                      INDUZIONE E
                    MEDICALIZZAZIONE
FATTORI CHE RIDUCONO IL DOLORE DEL PARTO

 AMBIENTE INTIMO                         RISPETTO DEL RITMO
 favorire apertura fisica                    INDIVIDUALE
        ed emotiva

DIGITOPRESSIONE
       E                    SOSTEGNO EMOTIVO        FIDUCIA E
  MASSAGGIO                   STRUTTURATO         ACCETTAZIONE
                                                   DEL DOLORE

VERTICALITA’, LIBERTA’                         UTILIZZO ACQUA
  DI MOVIMENTO O DI                                 CALDA
ESPRESSIONE VERBALE
Posizioni erette:
                      •   sfruttano la gravità,
                          contribuendo alla dilatazione
                          cervicale e alla discesa della
                          testa fetale.
                      •   aiutare il bambino a
                          posizionarsi
                      •    contatto diretto con il partner

Posizione inginocchiata/ carponi:
• sfruttare la gravità

• allevia il dolore sul sacro

• aiuta il bambino a posizionarsi

• eseguire un massaggio alla

  schiena
Posizione
                                    accovacciata:
                                    • Sfrutta la gravità

                                    • Aiuta progressione

                                      bambino
                                    • Muscoli lavorano

                                      armonicamente

Posizione sdraiata sul fianco:
• non affatica la colonna

• momento di riposo

• favorire la discesa del bambino
Assistenza ostetrica one to
             one

   Controllo del benessere
fetale
 - auscultazione intermittente se
travaglio fisiologico
  - monitoraggio continuo in
presenza di fattori di rischio
FATTORI INTRAPARTUM:

* Sanguinamento significativo in travaglio
* Parto pilotato con ossitocina
* Analgesia epidurale
* Iperpiressia in travaglio
* Ipertono uterino
* Liquido tinto e/o maleodorante
• Anomalie all’auscultazione intermittente
  ( BCF sospetto)
ANALGESIA ERIDURALE IN
  TRAVAGLIO DI PARTO

UOS Anestesia in Ostetricia e Ginecologia, responsabile G .Serra
          UOC Anestesia-Terapia Intensiva,direttore
             AUSL BOLOGNA –OSP.MAGGIORE
M. Baronio – M. Caporaloni - M. La Cara –G.Manico - R. Palmioli –

                                                               41
DOLORE DA PARTO
NON E’ UGUALE PER TUTTE LE DONNE:
                Parità
              Contesto
         Fisiologia del parto

                                    42
DOLORE DA PARTO

COME VIENE AVVERTITO:
  DESCRIZIONI …………
DOLORE DA PARTO
FASE DILATANTE: dolore intermittente,
sincrono con le contrazioni, crescente,
periombelicale e dorsale

FASE ESPULSIVA: più intenso, pelvico,
vaginale, perianale, si sovrappone la
sensazione di spinta

                                        44
QUANDO INIZIARE L’ANALGESIA?

l’Epidurale viene fatta a travaglio ben
avviato, quando le contrazioni uterine
sono regolari e la dilatazione del collo
dell’utero di circa 3-4 centimetri

                                           45
QUANDO INIZIARE L’ANALGESIA?

Prima di iniziare, il Ginecologo di Guardia deve
essere sempre informato e deve acconsentire alla
Tua richiesta
Infatti alcune situazioni ostetriche che si verificano
durante il travaglio potrebbero ritardare
l’esecuzione dell’Epidurale o controindicarne
l’uso

                                                  46
TECNICA PERIDURALE
• Posizionamento di un catetere per
  infusione di liquidi o farmaci in una vena
  del braccio

• Monitoraggio del BCF e della PA

• Introduzione del catetere peridurale,previa
  disinfezione in posizione ideale :
      MEDICALIZZAZIONE DEL PARTO

                                                47
TECNICA PERIDURALE

                     48
Posizione sul
fianco sinistro

                  49
Posizione seduta

                   50
VANTAGGI DELLA PERIDURALE

  controllo del dolore
  riduzione reazione
da stress
  utile in caso di TC

                            51
POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI

  Calore, parestesie
  Brividi
  Prurito
  Ipotensione
  Febbre
  Ritenzione urinaria
  Lombalgia (?)
                                52
COMPLICANZE DELLA PERIDURALE
Cefalea (0,5 – 1%) fino a 72 ore
Complicanze neurologiche (0,01% –
0,08%)
    Radicolopatia
    Ematoma spinale (1:150.000)
    Infezioni (1- 2:100.000)
Reazioni allergiche

                                    53
EFFETTI SUL TRAVAGLIO E SUL PARTO

 Fase espulsiva allungata (15-30 min)
 Maggior utilizzo di ossitocina
 Parto operativo (ventosa):
     senza epidurale: 5.1%
     con epidurale: 10%    (Maggiore 2016)

                                             54
EFFETTI DELLA PERIDURALE
 SU NEONATO E ALLATTAMENTO
Nessun danno al bambino, nessuna
differenza con e senza partoanalgesia
(Apgar score )
Allattamento : studi su ritardo inizio e
durata abbreviata.
Risultati non significativi a causa dei troppi
  fattori che influenzano l’allattamento
                                                 55
QUANDO NON E’ POSSIBILE ESEGUIRE
         LA PERIDURALE:
 Cause materne (malattie coagulazione, terapie
 anticoagulanti o antiaggreganti, malformazioni
 colonna, infezioni, malattie neurologiche o
 cardiologiche) (tatuaggi?!)
 Cause legate al travaglio o al benessere fetale
 (ginecologo)
 Cause legate alla tempistica del travaglio (troppo
 tardi per…)
 Cause organizzative (medico impegnato in
 emergenze o urgenze ostetriche)

                                                  56
COME ACCEDERE ALLA
          PARTOANALGESIA
  Partecipare agli
incontri informativi
(entro la 30 ‘ settimana )
  Effettuare la visita
anestesiologica
(entro la 35’ settimana)
  Dare un consenso
informato.

                             57
COME PRENOTARE LA VISITA
          RECAPITI,INFORMAZIONI
         Maggiore e Bentivoglio
      051.31 72 753 dalle 09.00 alle 12.00
http://www.ausl.bologna.it/form/epiduraleparto

                                             58
ATTENZIONE
RICORDARSI DI
RICONSEGNARE IL FOGLIO
COMPILATO TRATTENENDO IL
TAGLIANDO DI
PARTECIPAZIONE
    Grazie per l’attenzione

                              59
60
Donazione del sangue
                cordonale

       http://www.adisco.it/
http://www.salute.gov.it/speciali/
http://www.trapianti.salute.gov.it/
Le partorienti che, nel corso della gravidanza e sulla
  base del loro stato di salute, siano risultate idonee
  alla donazione. Il Ministero della salute ha indicato
  alcune controindicazioni alla donazione che
  possono emergere al momento del parto.

La donazione non comporta rischi né per la mamma
  né per il neonato.
Nel nostro Paese, la donazione del sangue cordonale più diffusa e
  consolidata è la donazione per trapianto allogenico non familiare: il
  sangue del cordone ombelicale viene raccolto e successivamente
  certificato dalla banca dove rimane a disposizione di qualsiasi malato che
  possa averne bisogno per trapianto.

Si attua anche un altro tipo di donazione di sangue cordonale: quella per
   trapianto allogenico familiare, la così detta donazione dedicata, per
   curare un consanguineo del neonato (fratello, sorella…).

Infine, è possibile la conservazione per uso autologo, cioè destinata ad un
    eventuale uso a favore del bambino stesso che lo ha donato, ma è vietata
    in Italia.
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