Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
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Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte Tutti i liquami prodotti, compresi quelli di origine animale, non venivano né trattati né raccolti come prevede la normativa vigente, bensì sversati direttamente nei terreni sottostanti con
MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio sul versante tiberino di competenza, in particolare a Fiano Romano e Torrita Tiberina, dove, con l’impiego anche dei Reparti Speciali dell’Arma, hanno controllato il rispetto della normativa di tutela del lavoro e dell’ambiente. Al termine del servizio sono stati deferiti a piede libero uno spacciatore ed un conducente positivo all’alcool test, mentre
numerose sanzioni sono state elevate alle attività imprenditoriali ispezionate dai Carabinieri per la Tutela del Lavoro e Forestali, compreso il sequestro di una azienda di allevamento bovini con oltre 150 capi di bestiame ed una estensione di oltre 2 ettari. La Stazione di Torrita Tiberina, unitamente ai colleghi Ispettori del lavoro del NIL di Rieti e a quelli della Stazione Forestale di Sant’Oreste hanno ispezionato una azienda che con l’allevamento di oltre 150 bovini produce latte. Al termine dei controlli l’azienda è stata posta sotto sequestro perché i Carabinieri hanno accertato che tutti i liquami prodotti, compresi quelli di origine animale, non venivano né trattati né raccolti come prevede la normativa vigente, bensì sversati direttamente nei terreni sottostanti con il rischio di inquinare anche la vicina riserva naturale su un tratto del fiume Tevere. Per questo i Carabinieri Forestali hanno subito posto sotto sequestro l’azienda segnalando quanto accertato alla Procura di Rieti ed intimando alla società che gestisce l’allevamento di adeguare subito gli impianti di trattamento dei rifiuti prodotti. Inoltre nella medesima azienda i Carabinieri del NIL di Rieti hanno elevato oltre 8.000 euro di sanzioni per aver riscontrato l’impiego “in nero” del personale dipendente nonché la retribuzione in contanti e non tracciabile. Nell’ambito della stessa attività coordinata, con numerosi posti di controllo nei punti nevralgici della via Tiberina, tra grossi centri commerciali e importanti poli logistici, è stato deferito per detenzione a fini di spaccio un diciannovenne di origini colombiane residente a Scandriglia (RI) sorpreso in possesso di un panetto di hashish. Altri due soggetti controllati erano invece in possesso di stupefacente per uso personale, dunque verranno segnalati alla Prefettura di Roma per il percorso di recupero presso i SERT. Infine un giovane alla guida, originario di Palombara, è risultato positivo all’alcool-test, per cui oltre il ritiro della
patente, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Tivoli per guida in stato di ebbrezza. Nel complesso sono stati controllati 196 veicoli ed identificate 216 persone. Volsca, i motivi della “disfatta” della BPL Epilogo di una storia tutta italiana Il lungo contenzioso tra la Volsca Ambiente e Servizi SPA (municipalizzata che gestisce la raccolta e il trasporto dei
rifiuti per vari comuni tra cui Velletri, Albano Laziale, Lariano e da ultimo anche Genzano) e la Banca Popolare del Lazio finisce con una sentenza della Corte D’Appello che condanna l’istituto di credito a restituire alla Volsca circa 1 milione e 300 mila euro, somma che di recente la Banca ha provveduto a restituire. Si conclude quindi con un nulla di fatto, quello che di fatto è risultato come un tentativo della Banca Popolare del Lazio di avvantaggiarsi rispetto agli altri creditori concorsuali, con un’azione giudiziaria che aveva trovato un provvisorio accoglimento da parte della sezione imprese del Tribunale di Roma. La sentenza in appello di fine gennaio del 2022, ha dunque spento ogni velleità della Banca, riequilibrato le posizioni giuridiche di tutti i creditori fallimentari, ribaltando completamente quella di I° grado, concludendo in maniera irrevocabile che la società pubblica Volsca Ambiente e Servizi SpA, ha agito in maniera ineccepibile e che la BPL, stando alla decisione dei Giudici, ha intrapreso una causa che ha portato a un “nulla di fatto”, rimanendo sulle spalle dei cittadini le gravose spese di entrambi i gradi di giudizio. Purtroppo, infatti, pur sconfitta, la Banca è stata “graziata” dal pagamento delle spese copiose processuali, una abitudine tutta italiana che tende a moltiplicare giudizi che purtroppo si rivelano spesso inutili e strumentali. Come può accadere che su una vicenda così visibilmente lineare ci sia stato un primo grado che ha sentenziato palesemente l’opposto del giudizio di appello? Perché la Banca Popolare del Lazio ha fatto spendere i soldi dei soci, e dei cittadini per una causa che poi si è rivelata infondata? La sentenza di primo grado è stata decisa nella camera di consiglio del Tribunale di Roma (presidente dott. Giuseppe Di
Salvo) e giudice relatore Dott. Guido Romano, quella d’appello dal collegio presieduto dal Presidente dott.ssa Benedetta Thellung de Courtelary e giudice relatore dott.ssa Raffaella Tronci. I fatti risalgono agli anni precedenti all’amministrazione guidata dall’allora sindaco di Velletri Fausto Servadio Servadio nel 2008, ha ereditato la società Volsca Ambiente SPA sull’orlo del fallimento con debiti intorno ai 30 milioni di euro, favoriti anche dalla concessione, solo poco tempo prima e cioè nel 2006, di finanziamenti da parte proprio della Banca Popolare del Lazio. Nel 2009, preso atto della insolvenza della società partecipata e della contestuale dichiarazione di dissesto da parte del Comune di Velletri, veniva presentato ed approvato dai creditori, tra i quali anche al Banca Popolare del Lazio, il piano concordatario proposto dalla Volsca SpA. Il piano proposto e portato a termine dall’allora amministrazione della partecipata, prevedeva la creazione di una nuova società, denominata Volsca Ambiente e servizi SpA che proseguisse, come in effetti accaduto e con risultati ragguardevoli sia dal punto di vista qualitativo che economico, l’attività di raccolta rifiuti, mentre la originaria società avrebbe dovuto procedere alla distribuzione della somme ricavate dagli asset ancora presenti, nelle forme e nella misura approvata anche dalla Banca. Tutta la procedura concordataria veniva conclusa sotto il rigoroso e stretto monitoraggio del Tribunale di Velletri e con il voto favorevole della maggioranza dei creditori chirografari, tra i quali la Banca Popolare del Lazio. Esattamente il 24 maggio del 2010 la Banca Popolare del Lazio Soc. Cooperativa esprimeva voto favorevole alla proposta di concordato preventivo depositata a dicembre 2009 per un
credito riconosciuto dagli organi del concordato nella misura di circa un milione di euro. La nuova Volsca Ambiente e Servizi SPA, nel rispetto del decreto di omologa restituiva alla vecchia Volsca Ambiente SPA in liquidazione la somma di quasi tre milioni di euro quale patrimonio netto, in 72 rate mensili oltre interessi. Il 4 marzo del 2014 l’Avvocato Piero Guidaldi entra nel Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Lazio. Il 27 aprile del 2016 l’Avv. Piero Guidaldi cessa il proprio ruolo di Presidente della Volsca Ambiente e Servizi SPA, un ruolo ricoperto a partire dal 2008 e cioè solo successivamente agli affidamenti concessi dalla Banca Popolare del Lazio alla Volsca nel precedente 2006. Un’azienda, la “nuova Volsca” che innegabilmente, dati alla mano, l’avvocato Piero Guidaldi ha saputo rimettere in piedi con una gestione onesta e trasparente al punto che prima di lasciare l’incarico, nonostante la inevitabile riconferma da parte degli allora Sindaci, Servadio, Marini e Caliciotti, distribuisce utili per 500mila euro, caso più unico che raro nel panorama nazionale. Nel dicembre del 2016, la Banca Popolare del Lazio richiede al Tribunale di Velletri la risoluzione del concordato preventivo della Volsca Ambiente SPA in liquidazione e la dichiarazione di fallimento della stessa società. I ritardi accumulati dalla gestione liquidatoria della vecchia Volsca, inducevamo la Banca Popolare del Lazio, erroneamente sicura di poterne trarre beneficio, a chiederne il fallimento previa risoluzione della procedura concordataria. Il Tribunale di Velletri nel giugno 2017 dichiarava il fallimento della vecchia Volsca individuando le responsabilità, non nella originaria proposta concordataria valutata anche dalla Corte di Appello favorevolmente, bensì
nelle eccessive lungaggini nella liquidazione delle poste attive a favore dei creditori concorsuali. La BPL, già prima della dichiarazione di fallimento con risoluzione del concordato, si determina nell’agire contro la nuova Volsca Ambiente e Servizi SPA chiedendo il pagamento a quest’ultima, ed in barba al principio della parità di tutti i creditori fallimentari, del finanziamento concesso, secondo molti con troppa facilità, nel 2006 alla vecchia Volsca ormai dichiarata fallita. Il resto è storia recente, dopo, infatti, una prima sentenza del Tribunale di Roma che condannava la nuova Volsca alla restituzione alla Banca delle somme finanziate (troppo facilmente?) alla vecchia Volsca, interveniva la sentenza della Corte di Appello di Roma che rimetteva la chiesa al centro del paese ordinando di fatto alla Banca di restituire l’importo che nel frattempo era lievitato a circa 1.300.000,00 euro e che veniva obtorto collo restituito. La nuova Volsca Ambiente e Servizi versata la somma di circa 2.700.000,00 euro alla vecchia Volsca non aveva più nulla a che spartire con la vecchia, ivi compresi i suoi creditori. Nulla doveva la nuova Volsca e la BPL ha di fatto intentato una “causa persa” in partenza Un giudizio che, soprattutto dopo la riformata sentenza del Tribunale di Roma, ha visto esponenti anche politici locali esporsi contro gli ideatori della proposta concordataria che, al contrario e nella sostanza ha risollevato le sorti di una società pubblica, i cui costi diversamente sarebbero ricaduti sulla cittadinanza. Tutti questi detrattori sono scomparsi dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di Appello di Roma. In questo gruppo di detrattori si annovera anche il
Consigliere Dott. Giorgio Greci che oltre cinque anni fa gridò allo scandalo e definì come tardive le dimissioni di Guidaldi in considerazione dei danni che aveva causato alla società pubblica, certo eravamo in periodo preelettorale, ma la presa di posizione non deve avergli giovato o quanto meno portato fortuna visto l’esito elettorale. Non ultimo il Dott. Valentino Di Prisco attuale Presidente della Volsca, che le cronache ci narrano essere da sempre critico nei confronti dell’operazione concordataria. Al contrario nonostante la iniziale sconfitta hanno continuato a mantenere la propria convinzione l’attuale Sindaco del Comune di Lariano Caliciotti il quale non è mai arretrato di fronte alla Banca Popolare del Lazio di cui è stato dipendente per molti anni e consulente all’epoca dei fatti, fermamente convinti della bontà del proprio operato i Sindaci Fausto Servadio e Nicola Marini unitamente all’assessore Luca Andreassi, tutti indistintamente ed ingiustamente maltrattati dopo la sentenza del Tribunale di Roma. Mentre i politici si accapigliavano tra di loro, la Banca Popolare del Lazio godeva di una sentenza che oggi risulta errata e spazzata via in fretta dalla Corte di Appello di Roma che dopo un solo anno ha emesso il fatidico verdetto. Ci sono tanti paradossi, tanti interrogativi rimasti senza risposta. Ma l’Italia si sa è la patria dei paradossi e spesso di relazioni tanto inopportune quanto lucrose ma soprattutto di conflitti d’interesse. Visti i fatti succedutisi, ci si chiede quali siano stati i reali motivi che hanno indotto la Banca Popolare del Lazio, una banca che opera nel territorio in cui opera anche la Volsca Ambiente e Servizi SpA, ad aggredire così violentemente ed inopinatamente quest’ultima società, che dopo la richiesta di pagamento dell’importo di 1milione di euro cessava tutti i rapporti con la Banca medesima alla quale nel corso degli anni oltre ad aver versato somme non indifferenti per il servizio
reso, aveva anche portato un notevole indotto costituito dagli oltre 120 dipendenti a cui corrispondeva gli stipendi oltre ai fornitori e clienti per un volume d’affari annuo all’epoca dei fatti di circa 10milioni di euro, somme che nel corso del tempo hanno ed avrebbero di gran lunga ricompensato la Banca ben oltre la somma richiesta giudizialmente di 1milione di euro e che neanche ha recuperato. Solo perdite per la Banca Popolare del Lazio da questa operazione Perdite costituite anche dalla ridotta ammissione al passivo fallimentare; se infatti in sede concordataria il credito della Banca Popolare del Lazio era stato integralmente riconosciuto dagli amministratori della società nella misura di 1milione di euro in sede fallimentare, quello stesso fallimento voluto proprio dalla Banca, il curatore ha dimezzato il credito vantato dalla Banca, riconoscendo dovuta la sola somma di circa 490mila euro con una evidente perdita. Perdite infine costituite dalle non certo esigue parcelle dei proprio procuratori. Ed allora cosa ha spinto la Banca ad affrontare un giudizio dall’esito tanto incerto e rischioso quanto sicuramente foriero di perdite prevedibili già prima dell’inizio dello stesso? Dall’analisi dei documenti un primo elemento lo ritroviamo nell’incarico dato dalla banca ai propri avvocati per intraprendere questa azione contro la Volsca. L’incarico, infatti, non veniva sottoscritto dal Presidente della Banca il compianto Prof. Renato Mastrostefano bensì dal Direttore Generale dell’epoca Rag. Massimo Lucidi, un indizio, forse una prova del fatto che il Presidente dall’alto della propria esperienza e prevedendone gli esiti, non fosse d’accordo
nell’intraprendere il giudizio, oppure che sia stato tenuto all’oscuro di questa iniziativa? Forse una prima risposta ci può essere fornita dal contenuto di una comunicazione inviata alla Banca D’Italia nella quale si segnalavano alcune anomalie, tra le quali gli affidamenti concessi alla Volsca che potevano essere ricondotti nell’ambito di un rapporto privilegiato tra l’allora Consigliere della Banca Notaio Capecelatro e l’allora Sindaco del Comune di Velletri, Dott. Bruno Cesaroni storico cliente del Notaio. Se ciò fosse vero, il Notaio probabilmente sarebbe incappato nel conflitto di interessi, violazione che si configura quando c’è un danno per la Banca, danno causato solo in presenza di un mancato pagamento e/o recupero dell’intera somma da parte dell’istituto di credito. Qualunque rischio valeva la pena di far correre alla Banca pur di tenere in piedi la fiammella della speranza di poter recuperare l’intera somma dalla Volsca così che non si potesse configurare un danno per la Banca? I cui effetti potessero ricadere personalmente sui singoli attori? In questo quadro generale si potrebbe anche meglio spiegare il perché della mancata sottoscrizione da parte del Prof. Mastrostefano che mai avrebbe esposto l’istituto di credito a rischi inutili per salvaguardare singoli soggetti. La situazione sembra fosse ben monitorata dalla stessa Banca D’Italia BankItalia è a conoscenza dell’esito del giudizio e del contenuto della sentenza della Corte di Appello di Roma? In caso affermativo sarebbe interessante capire quali sono i provvedimenti che ritiene di poter adottare, vista l’evidenza dei fatti. Al riguardo dedicheremo sicuramente un maggiore approfondimento, soprattutto di fronte a fatti che sono stati oggetto di rilievo anche da parte della Procura di Velletri e
che sono state attenzionate solo dopo una ormai famosa segnalazione anonima. Una lettera dove si parla addirittura testualmente di un “vecchio ispettore gratificato con una fiammante bmw, pagata da un fornitore storico della banca, pur di ammorbidire le sanzioni elevate”. A questo punto ci mancherebbe soltanto di leggere in qualche altro scritto di “figli di” assunti dagli amici degli amici in quelle stesse banche che invece devono essere “verificate”. Sarebbe davvero un paradosso imbarazzante. Fiano Romano, gli studenti meritevoli fanno il pieno di borse di studio
La cerimonia quest’anno si è svolta all’aperto presso il cortile del Castello Orsini di Fiano Romano e alla presenza delle famiglie FIANO ROMANO (RM) – Si è svolta la cerimonia di consegna delle Borse di Studio – anno scolastico 2020/2021 agli studenti e alle studentesse meritevoli, residenti nel Comune di Fiano Romano e che hanno conseguito la licenza di Scuola Secondaria di I Grado riportando la votazione 10/10 o il diploma di
Scuola Secondaria di II Grado riportando la votazione di 100/100 presso l’Istituto Comprensivo Fiano. Sono state 52 le borse di studio consegnate: 26 per la Scuola Secondaria di I grado voto 10/10 e 9 voto 10/10 e lode; per la Scuola Secondaria di II Grado invece 15 studenti voto 100/100 e 2 studenti voto 100/100 con lode. L’importo a bilancio per gli studenti è stato, di circa 14mila euro. La cerimonia quest’anno si è svolta all’aperto presso il cortile del Castello Orsini di Fiano Romano e alla presenza delle famiglie Il Sindaco Davide Santonastaso ha ringraziato l’assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Mattia Gianfelice e i consiglieri membri della Commissione Consiliare permanente Scuola, Cultura, Politiche giovanili e Sport presieduta da Gina Luciani. Negli ultimi 10 anni sono state assegnate circa 230 borse di studio e stanziati oltre € 70.000,00. “Una giornata come questa la aspettavamo da tempo – ha dichiarato Mattia Gianfelice nel corso della cerimonia e rivolgendosi agli studenti e alle studentesse presenti alla cerimonia – “Tutti insieme, genitori, ragazzi e ragazze, e Amministrazione – ha proseguito – per riconoscere il merito, qui sinonimo di costanza, continuità e talento. Complimenti ai nostri ragazzi e che sia soltanto la prima tappa di un bellissimo percorso!”.
Morlupo, treno investe auto al passaggio a livello: linea Roma Viterbo momentaneamente sospesa
MORLUPO (RM) – Incidente tra un’autovettura e il treno in via dei Villini a Morlupo in prossimità del passaggio a livello. Sul posto i Vigili del Fuoco – Squadra Operativa 5/A – di Montelibretti di Montelibretti con l’autogrù e il Carro Fiamma. Il conducente della vettura una Mercedes GLC 220 C è rimasto fortunatamente solo lievemente ferito e assicurato alle cure del 118. Non risultano altre persone coinvolte. La collisione è avvenuta verso le 18.30 di oggi e la circolazione ferroviaria della linea Roma-Viterbo è stata momentaneamente sospesa per permettere le operazioni di messa in sicurezza dell’area interessata.
Canale Monterano, truffe e raggiri: successo di partecipazione per l’incontro organizzato dall’Arma dei Carabinieri Sala Natili piena per l’incontro organizzato sabato dalla Stazione Carabinieri di Manziana sulle truffe e i raggiri che possono colpire i cittadini e, in particolar modo, gli anziani. Tante le testimonianze di truffe tentate e, purtroppo, a volte riuscite. Il dato che emerge chiaramente è che tutti, ma proprio tutti, possono essere vittime di raggiri, senza distinzione di età, classe sociale, livello d’istruzione. Le truffe sono infatti di tantissimi tipi, da quelle classiche, che si realizzano con un contatto fisico con la vittima (specchietto, conoscenti del figlio o dei nipoti,
operaio della compagnia elettrica o telefonica) a quelle informatiche o telefoniche, ormai dilaganti in un’epoca in cui tutto si può fare con un semplice smartphone.Il Comandante della Stazione di Manziana, Luogotenente Bellino, le ha illustrate una a una, proponendo i possibili rimedi e le avvertenze da utilizzare, sempre:Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità, verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati. ATTENZIONE! Non chiamate utenze telefoniche fornite dagli SCONOSCIUTI, perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. SE NON SIETE SICURI, NON APRITE LA PORTA PER NESSUN MOTIVO, DITEGLI DI TORNARE PIÙ TARDI E CHIAMATE IL 112.Ricordate sempre che nessun Ente o azienda manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false. I VERI FUNZIONARI PREANNUNCIANO LE LORO VISITE TRAMITE TELEFONATE E/O LETTERE. NESSUN DIPENDENTE PUÒ RISCUOTERE O RIMBORSARE IMPORTI IN DENARO A DOMICILIO.Le aziende di servizi come gas, acqua e telefono non arrivano mai senza prima annunciarlo telefonicamente, specificando all’utente l’ora e il giorno della visita e le ragioni dell’intervento.Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a SCONOSCIUTI che vi chiedono informazioni, dati personali, oppure vi invitano a mostrargli documenti, denaro e oggetti di valore.Per le operazioni in Banca e/o in Posta, se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno e parlatene con gli impiegati o con il personale di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada, entrate in un negozio o cercate una compagnia sicura.“Nel dubbio chiamate sempre il 112 o la Stazione dei Carabinieri più vicina” ha ribadito il Sindaco di Canale Alessandro Bettarelli, che ha voluto ringraziare il Comando di Bracciano e la Stazione Carabinieri di Manziana per l’opera che quotidianamente svolgono al servizio del territorio.
Fiano Romano, addio a Marco Occhetti ex voce dei Cugini di Campagna ROMA – E’ Marco Occhetti, in arte Kim, ex voce dei Cugini di Campagna. Si è spento a 62 anni venerdì sera – fa sapere la figlia Giulia – per arresto cardiaco e i funerali si svolgeranno oggi alle 15 a Fiano Romano presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire. Nato a Roma il 24 dicembre 1959, Occhetti era stato la voce del gruppo dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del cantante Paul Manners. Con la sua voce in falsetto, caratteristica della band, aveva portato i successi del quartetto, a partire da Anima Mia, in giro per il mondo, in numerose tournée.
“Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto – si legge in un post della figlia su Facebook -. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo”. Fiumicino, aeroporto “blindato” dai controlli: nel mirino altri Ncc abusivi FIUMICINO (RM) – Non conoscono sosta i controlli dei Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma presso lo scalo aeroportuale internazionale “Leonardo Da Vinci”.
La scorsa mattina, all’uscita del “Gate 3 – Arrivi”, i Carabinieri hanno sanzionato due autisti che svolgevano abusivamente servizio di noleggio con conducente per il trasporto di persone. Gli abusivi sono stati sorpresi mentre procacciavano, senza averne titolo, clienti tra i passeggeri in transito. I Carabinieri hanno elevato delle sanzioni per un importo totale di € 4.128. Guidonia Montecelio, tutto pronto per la prima festa dello sport
Il Palasport ospiterà una serie di attività ed esibizioni che il Comune sta organizzando in collaborazione con le società sportive del territorio Sabato 30 aprile si terrà a Guidonia Montecelio la 1° Festa dello Sport organizzata dal Comune di Guidonia Montecelio in collaborazione con il Comitato Territoriale Uisp Monterotondo Aps. Un programma ricco di avvenimenti, che prevede come primo evento una corsa non competitiva di 5 km con partenza da via Roma, bar Lanciani e arrivo al Palasport di Guidonia Montecelio di via Trilussa. Sarà proprio il Palasport il fulcro di una serie di attività ed esibizioni che l’Ente sta organizzando in collaborazione con le società sportive del territorio, che dureranno tutto il giorno e con un calendario che verrà comunicato nei prossimi giorni. “La nostra visione amministrativa è di una Città che guardi allo Sport, sia come momento di benessere psico-fisico che come crescita socio-culturale e le tante realtà presenti e operanti sul nostro territorio costituiscono una risorsa fondamentale per la diffusione delle attività sportive accessibili a tutti. La Festa dello Sport è dedicata a tutti i cittadini e si svolgerà nella splendida cornice del Palasport che abbiamo aperto e reso fruibile a tutti”- dichiara il Sindaco Michel Barbet. ”Abbiamo accettato con entusiasmo di organizzare con il Comune di Guidonia Montecelio la prima edizione delle Festa dello Sport perchè la Uisp è al servizio della diffusione dello sport, attraverso lo sport, nella vita sociale, di una cultura dei diritti e delle pari opportunità, dell’ambiente e della
solidarietà, riconoscendo lo Sport come diritto di cittadinanza e come risorsa per l’inclusione e la coesione” ‘dichiara Maurizio Torrioli, presidente del Comitato Territoriale Uisp di Monterondo Aps. Olevano Romano, tragedia a Contrada Colle Conchi: bimbo muore schiacciato dal quad
Alla guida una amica di famiglia indagata per omicidio colposo OLEVANO ROMANO (RM) – Bimbo di 6 anni muore a causa del ribaltamento di un quad condotto da una amica di famiglia. E’ successo nel pomeriggio di ieri a Contrada Colle Conchi nel comune di Olevano Romano all’interno di un appezzamento di terreno privato. Sul posto, allertati dai familiari presenti, sono intervenuti i sanitari del 118, i Carabinieri della Stazione di Olevano Romano e della Compagnia Carabinieri di Palestrina che constatavano il decesso del piccolo che veniva trasportato presso un istituto di medicina legale di Roma per gli adempimenti necessari. La donna, a seguito delle lesioni riportate, è stata trasportata prima presso il Pronto Soccorso di Colleferro e poi in un ospedale di Roma, dove si trova tuttora ricoverata, non in pericolo di vita. I Carabinieri, sotto la direzione del P.M. di turno della Procura di Tivoli, hanno proceduto ai necessari rilievi in loco e al sequestro del quad di piccola cilindrata. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e al momento sono in corso le attività d’indagine per ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto. “Safari d’arte” fa tappa ad
Anguillara Sabazia Safari d’arte è un game tour che consente a cittadini e turisti di scoprire borghi e città con una formula innovativa e originale di turismo culturale, la caccia al tesoro Domenica 24 aprile Anguillara Sabazia sarà teatro della caccia al tesoro “Safari d’arte”, iniziativa gratuita per adulti, ragazzi e bambini. Due i tour previsti, alle 11.00 ed alle 15.30 con partenza da Porta Maggiore, condotti da Activity Leader, formati appositamente per rendere l’esperienza emozionante ed indimenticabile. Safari d’arte è un game tour che consente a cittadini e turisti di scoprire borghi e città con una formula innovativa e originale di turismo culturale, la caccia al tesoro. Si svolge passeggiando alla ricerca di particolari
raffigurati sui monumenti, in percorsi che si snodano tra cultura, storia e leggenda. Con l’App gratuita Safari d’Arte, http://www.safaridarte.it/app/, scaricabile su Google Play e App Store, o inquadrando il QR Code presente sulla locandina, la caccia al tesoro si può fare in piena autonomia. Il progetto realizzato da Ara Macao, associazione di promozione sociale, è stato finanziato con fondi della Regione Lazio ed ha il patrocinio del Comune di Anguillara Sabazia. “Safari d’arte è un progetto che si inserisce perfettamente nel novero delle iniziative di promozione che puntano a mettere in risalto le eccellenze del nostro territorio”, ha dichiarato Christian Calabrese, assessore al turismo del Comune di Anguillara Sabazia. Gli organizzatori saranno presenti in loco, presso Porta Maggiore, dalle 10.00 alle 15.00 per dare informazioni ed illustrare il progetto. Con Anguillara una nuova tappa di Safari d’Arte si aggiunge ai tanti percorsi che hanno consentito a migliaia di cacciatori d’arte di tutte le età, di visitare le città ed i borghi del belpaese, utilizzando la formula della caccia al tesoro. Scarica l’App http://www.safaridarte.it/app/ e gioca alla caccia al tesoro green, sostenibile e digitale. Per info e prenotazioni: 3392258754 – 3339409352 http://www.safaridarte.it Anguillara, lavori in corso: fino al 22 aprile c’è
l’asfaltatura delle strade Largo Montori, Via Moris, La Croce e Via Romana. Sono le quattro strade che a partire da oggi verranno asfaltate dal Comune di Anguillara Sabazia. “Per eseguire i lavori nel tempo stabilito – fanno sapere dal Comune – e per provocare meno disagi alla viabilità, ai residenti ed alle attività commerciali i lavori verranno effettuati in notturna, dalle ore 20.30 alle ore 06.30.Con ordinanza n.32 del 14/04/2022 sarà interdetto il traffico veicolare nelle predette vie dalle ore 20.30 alle ore 6.30 (fatta eccezione per i mezzi di soccorso) dal giorno 19 al giorno 22 aprile compreso. Ci scusiamo per i fastidi che i lavori notturni possono provocare ma siamo anche certi della Vostra comprensione, stiamo lavorando per una Città migliore!”
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