Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia

Pagina creata da Giuseppe Sacchi
 
CONTINUA A LEGGERE
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
Monterotondo,      Compagnia
Carabinieri: sequestrata per
reati   ambientali   azienda
agricola produzione latte

Tutti i liquami prodotti, compresi quelli
di origine animale, non venivano né
trattati né raccolti come prevede la
normativa    vigente,   bensì   sversati
direttamente nei terreni sottostanti con
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
il rischio di inquinare anche la vicina
riserva naturale su un tratto del fiume
Tevere
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di
Monterotondo hanno effettuato un servizio straordinario di
controllo del territorio sul versante tiberino di competenza,
in particolare a Fiano Romano e Torrita Tiberina, dove, con
l’impiego anche dei Reparti Speciali dell’Arma, hanno
controllato il rispetto della normativa di tutela del lavoro e
dell’ambiente.

Al termine del servizio sono stati deferiti a piede libero uno
spacciatore ed un conducente positivo all’alcool test, mentre
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
numerose sanzioni sono state elevate alle attività
imprenditoriali ispezionate dai Carabinieri per la Tutela del
Lavoro e Forestali, compreso il sequestro di una azienda di
allevamento bovini con oltre 150 capi di bestiame ed una
estensione di oltre 2 ettari.

La Stazione di Torrita Tiberina, unitamente ai colleghi
Ispettori del lavoro del NIL di Rieti e a quelli della
Stazione Forestale di Sant’Oreste hanno ispezionato una
azienda che con l’allevamento di oltre 150 bovini produce
latte. Al termine dei controlli l’azienda è stata posta sotto
sequestro perché i Carabinieri hanno accertato che tutti i
liquami prodotti, compresi quelli di origine animale, non
venivano né trattati né raccolti come prevede la normativa
vigente, bensì sversati direttamente nei terreni sottostanti
con il rischio di inquinare anche la vicina riserva naturale
su un tratto del fiume Tevere. Per questo i Carabinieri
Forestali hanno subito posto sotto sequestro l’azienda
segnalando quanto accertato alla Procura di Rieti ed intimando
alla società che gestisce l’allevamento di adeguare subito gli
impianti di trattamento dei rifiuti prodotti. Inoltre nella
medesima azienda i Carabinieri del NIL di Rieti hanno elevato
oltre 8.000 euro di sanzioni per aver riscontrato l’impiego
“in nero” del personale dipendente nonché la retribuzione in
contanti e non tracciabile.

Nell’ambito della stessa attività coordinata, con numerosi
posti di controllo nei punti nevralgici della via Tiberina,
tra grossi centri commerciali e importanti poli logistici, è
stato deferito per detenzione a fini di spaccio un
diciannovenne di origini colombiane residente a Scandriglia
(RI) sorpreso in possesso di un panetto di hashish. Altri due
soggetti controllati erano invece in possesso di stupefacente
per uso personale, dunque verranno segnalati alla Prefettura
di Roma per il percorso di recupero presso i SERT. Infine un
giovane alla guida, originario di Palombara, è risultato
positivo all’alcool-test, per cui oltre il ritiro della
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
patente, è stato deferito alla Procura della Repubblica di
Tivoli per guida in stato di ebbrezza.

Nel complesso sono stati     controllati   196   veicoli   ed
identificate 216 persone.

Volsca,   i   motivi                             della
“disfatta” della BPL

Epilogo          di      una       storia         tutta
italiana
Il lungo contenzioso tra la Volsca Ambiente e Servizi SPA
(municipalizzata che gestisce la raccolta e il trasporto dei
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
rifiuti per vari comuni tra cui Velletri, Albano Laziale,
Lariano e da ultimo anche Genzano) e la Banca Popolare del
Lazio finisce con una sentenza della Corte D’Appello che
condanna l’istituto di credito a restituire alla Volsca circa
1 milione e 300 mila euro, somma che di recente la Banca ha
provveduto a restituire.

Si conclude quindi con un nulla di fatto, quello che di fatto
è risultato come un tentativo della Banca Popolare del Lazio
di avvantaggiarsi rispetto agli altri creditori concorsuali,
con un’azione giudiziaria che aveva trovato un provvisorio
accoglimento da parte della sezione imprese del Tribunale di
Roma.

La sentenza in appello di fine gennaio del 2022, ha dunque
spento ogni velleità della Banca, riequilibrato le posizioni
giuridiche di tutti i creditori fallimentari, ribaltando
completamente quella di I° grado, concludendo in maniera
irrevocabile che la società pubblica Volsca Ambiente e Servizi
SpA, ha agito in maniera ineccepibile e che la BPL, stando
alla decisione dei Giudici, ha intrapreso una causa che ha
portato a un “nulla di fatto”, rimanendo sulle spalle dei
cittadini le gravose spese di entrambi i gradi di giudizio.
Purtroppo, infatti, pur sconfitta, la Banca è stata “graziata”
dal pagamento delle spese copiose processuali, una abitudine
tutta italiana che tende a moltiplicare giudizi che purtroppo
si rivelano spesso inutili e strumentali.

Come può accadere che su una vicenda così visibilmente lineare
ci sia stato un primo grado che ha sentenziato palesemente
l’opposto del giudizio di appello?

Perché la Banca Popolare del Lazio ha fatto spendere i soldi
dei soci, e dei cittadini per una causa che poi si è rivelata
infondata?

La sentenza di primo grado è stata decisa nella camera di
consiglio del Tribunale di Roma (presidente dott. Giuseppe Di
Monterotondo, Compagnia Carabinieri: sequestrata per reati ambientali azienda agricola produzione latte - L'Osservatore d'Italia
Salvo) e giudice relatore Dott. Guido Romano, quella d’appello
dal collegio presieduto dal Presidente dott.ssa Benedetta
Thellung de Courtelary e giudice relatore dott.ssa Raffaella
Tronci.

I fatti risalgono agli anni precedenti
all’amministrazione guidata dall’allora
sindaco di Velletri Fausto Servadio
Servadio nel 2008, ha ereditato la società Volsca Ambiente SPA
sull’orlo del fallimento con debiti intorno ai 30 milioni di
euro, favoriti anche dalla concessione, solo poco tempo prima
e cioè nel 2006, di finanziamenti da parte proprio della Banca
Popolare del Lazio. Nel 2009, preso atto della insolvenza
della società partecipata e della contestuale dichiarazione di
dissesto da parte del Comune di Velletri, veniva presentato ed
approvato dai creditori, tra i quali anche al Banca Popolare
del Lazio, il piano concordatario proposto dalla Volsca SpA.

Il   piano   proposto   e   portato   a   termine   dall’allora
amministrazione della partecipata, prevedeva la creazione di
una nuova società, denominata Volsca Ambiente e servizi SpA
che proseguisse, come in effetti accaduto e con risultati
ragguardevoli sia dal punto di vista qualitativo che
economico, l’attività di raccolta rifiuti, mentre la
originaria società avrebbe dovuto procedere alla distribuzione
della somme ricavate dagli asset ancora presenti, nelle forme
e nella misura approvata anche dalla Banca.

Tutta la procedura concordataria veniva conclusa sotto il
rigoroso e stretto monitoraggio del Tribunale di Velletri e
con il voto favorevole della maggioranza dei creditori
chirografari, tra i quali la Banca Popolare del Lazio.

Esattamente il 24 maggio del 2010 la Banca Popolare del Lazio
Soc. Cooperativa esprimeva voto favorevole alla proposta di
concordato preventivo depositata a dicembre 2009 per un
credito riconosciuto dagli organi del concordato nella misura
di circa un milione di euro.

La nuova Volsca Ambiente e Servizi SPA, nel rispetto del
decreto di omologa restituiva alla vecchia Volsca Ambiente SPA
in liquidazione la somma di quasi tre milioni di euro quale
patrimonio netto, in 72 rate mensili oltre interessi.

Il 4 marzo del 2014 l’Avvocato Piero Guidaldi entra nel
Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Lazio.

Il 27 aprile del 2016 l’Avv. Piero Guidaldi cessa il proprio
ruolo di Presidente della Volsca Ambiente e Servizi SPA, un
ruolo ricoperto a partire dal 2008 e cioè solo successivamente
agli affidamenti concessi dalla Banca Popolare del Lazio alla
Volsca nel precedente 2006.

Un’azienda, la “nuova Volsca” che innegabilmente, dati alla
mano, l’avvocato Piero Guidaldi ha saputo rimettere in piedi
con una gestione onesta e trasparente al punto che prima di
lasciare l’incarico, nonostante la inevitabile riconferma da
parte degli allora Sindaci, Servadio, Marini e Caliciotti,
distribuisce utili per 500mila euro, caso più unico che raro
nel panorama nazionale.

Nel dicembre del 2016, la Banca Popolare del Lazio richiede al
Tribunale di Velletri la risoluzione del concordato preventivo
della Volsca Ambiente SPA in liquidazione e la dichiarazione
di fallimento della stessa società.

I ritardi accumulati dalla gestione liquidatoria della vecchia
Volsca, inducevamo la Banca Popolare del Lazio, erroneamente
sicura di poterne trarre beneficio, a chiederne il fallimento
previa risoluzione della procedura concordataria.

Il Tribunale di Velletri nel giugno 2017 dichiarava il
fallimento    della   vecchia   Volsca   individuando    le
responsabilità, non nella originaria proposta concordataria
valutata anche dalla Corte di Appello favorevolmente, bensì
nelle eccessive lungaggini nella liquidazione delle poste
attive a favore dei creditori concorsuali.

La BPL, già prima della dichiarazione di fallimento con
risoluzione del concordato, si determina nell’agire contro la
nuova Volsca Ambiente e Servizi SPA chiedendo il pagamento a
quest’ultima, ed in barba al principio della parità di tutti i
creditori fallimentari, del finanziamento concesso, secondo
molti con troppa facilità, nel 2006 alla vecchia Volsca ormai
dichiarata fallita.

Il resto è storia recente,    dopo, infatti, una prima sentenza
del Tribunale di Roma che      condannava la nuova Volsca alla
restituzione alla Banca       delle somme finanziate (troppo
facilmente?) alla vecchia      Volsca, interveniva la sentenza
della Corte di Appello di Roma che rimetteva la chiesa al
centro del paese ordinando di fatto alla Banca di restituire
l’importo che nel frattempo era lievitato a circa 1.300.000,00
euro e che veniva obtorto collo restituito.

La nuova Volsca Ambiente e Servizi versata la somma di circa
2.700.000,00 euro alla vecchia Volsca non aveva più nulla a
che spartire con la vecchia, ivi compresi i suoi creditori.

Nulla doveva la nuova Volsca e la BPL ha
di fatto intentato una “causa persa” in
partenza
Un giudizio che, soprattutto dopo la riformata sentenza del
Tribunale di Roma, ha visto esponenti anche politici locali
esporsi contro gli ideatori della proposta concordataria che,
al contrario e nella sostanza ha risollevato le sorti di una
società pubblica, i cui costi diversamente sarebbero ricaduti
sulla cittadinanza. Tutti questi detrattori sono scomparsi
dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di Appello di
Roma.

In   questo   gruppo   di   detrattori   si   annovera   anche   il
Consigliere Dott. Giorgio Greci che oltre cinque anni fa gridò
allo scandalo e definì come tardive le dimissioni di Guidaldi
in considerazione dei danni che aveva causato alla società
pubblica, certo eravamo in periodo preelettorale, ma la presa
di posizione non deve avergli giovato o quanto meno portato
fortuna visto l’esito elettorale. Non ultimo il Dott.
Valentino Di Prisco attuale Presidente della Volsca, che le
cronache ci narrano essere da sempre critico nei confronti
dell’operazione concordataria.

Al contrario nonostante la iniziale sconfitta hanno continuato
a mantenere la propria convinzione l’attuale Sindaco del
Comune di Lariano Caliciotti il quale non è mai arretrato di
fronte alla Banca Popolare del Lazio di cui è stato dipendente
per molti anni e consulente all’epoca dei fatti, fermamente
convinti della bontà del proprio operato i Sindaci Fausto
Servadio e Nicola Marini unitamente all’assessore Luca
Andreassi, tutti indistintamente ed ingiustamente maltrattati
dopo la sentenza del Tribunale di Roma.

Mentre i politici si accapigliavano tra di loro, la Banca
Popolare del Lazio godeva di una sentenza che oggi risulta
errata e spazzata via in fretta dalla Corte di Appello di Roma
che dopo un solo anno ha emesso il fatidico verdetto.

Ci sono tanti paradossi, tanti interrogativi rimasti senza
risposta. Ma l’Italia si sa è la patria dei paradossi e spesso
di relazioni tanto inopportune quanto lucrose ma soprattutto
di conflitti d’interesse.

Visti i fatti succedutisi, ci si chiede quali siano stati i
reali motivi che hanno indotto la Banca Popolare del Lazio,
una banca che opera nel territorio in cui opera anche la
Volsca Ambiente e Servizi SpA, ad aggredire così violentemente
ed inopinatamente quest’ultima società, che dopo la richiesta
di pagamento dell’importo di 1milione di euro cessava tutti i
rapporti con la Banca medesima alla quale nel corso degli anni
oltre ad aver versato somme non indifferenti per il servizio
reso, aveva anche portato un notevole indotto costituito dagli
oltre 120 dipendenti a cui corrispondeva gli stipendi oltre ai
fornitori e clienti per un volume d’affari annuo all’epoca dei
fatti di circa 10milioni di euro, somme che nel corso del
tempo hanno ed avrebbero di gran lunga ricompensato la Banca
ben oltre la somma richiesta giudizialmente di 1milione di
euro e che neanche ha recuperato.

Solo perdite per la Banca Popolare del
Lazio da questa operazione
Perdite costituite anche dalla ridotta ammissione al passivo
fallimentare; se infatti in sede concordataria il credito
della Banca Popolare del Lazio era stato integralmente
riconosciuto dagli amministratori della società nella misura
di 1milione di euro in sede fallimentare, quello stesso
fallimento voluto proprio dalla Banca, il curatore ha
dimezzato il credito vantato dalla Banca, riconoscendo dovuta
la sola somma di circa 490mila euro con una evidente perdita.
Perdite infine costituite dalle non certo esigue parcelle dei
proprio procuratori.

Ed allora cosa ha spinto la Banca ad
affrontare un giudizio dall’esito tanto
incerto e rischioso quanto sicuramente
foriero di perdite prevedibili già prima
dell’inizio dello stesso?
Dall’analisi dei documenti un primo elemento lo ritroviamo
nell’incarico dato dalla banca ai propri avvocati per
intraprendere questa azione contro la Volsca. L’incarico,
infatti, non veniva sottoscritto dal Presidente della Banca il
compianto Prof. Renato Mastrostefano bensì dal Direttore
Generale dell’epoca Rag. Massimo Lucidi, un indizio, forse una
prova del fatto che il Presidente dall’alto della propria
esperienza e prevedendone gli esiti, non fosse d’accordo
nell’intraprendere il giudizio, oppure che sia stato tenuto
all’oscuro di questa iniziativa?

Forse una prima risposta ci può essere fornita dal contenuto
di una comunicazione inviata alla Banca D’Italia nella quale
si segnalavano alcune anomalie, tra le quali gli affidamenti
concessi alla Volsca che potevano essere ricondotti
nell’ambito di un rapporto privilegiato tra l’allora
Consigliere della Banca Notaio Capecelatro e l’allora Sindaco
del Comune di Velletri, Dott. Bruno Cesaroni storico cliente
del Notaio.

Se ciò fosse vero, il Notaio probabilmente sarebbe incappato
nel conflitto di interessi, violazione che si configura quando
c’è un danno per la Banca, danno causato solo in presenza di
un mancato pagamento e/o recupero dell’intera somma da parte
dell’istituto di credito. Qualunque rischio valeva la pena di
far correre alla Banca pur di tenere in piedi la fiammella
della speranza di poter recuperare l’intera somma dalla Volsca
così che non si potesse configurare un danno per la Banca? I
cui effetti potessero ricadere personalmente sui singoli
attori? In questo quadro generale si potrebbe anche meglio
spiegare il perché della mancata sottoscrizione da parte del
Prof. Mastrostefano che mai avrebbe esposto l’istituto di
credito a rischi inutili per salvaguardare singoli soggetti.

La situazione sembra fosse ben monitorata
dalla stessa Banca D’Italia
BankItalia è a conoscenza dell’esito del giudizio e del
contenuto della sentenza della Corte di Appello di Roma? In
caso affermativo sarebbe interessante capire quali sono i
provvedimenti che ritiene di poter adottare, vista l’evidenza
dei fatti.

Al   riguardo   dedicheremo     sicuramente    un   maggiore
approfondimento, soprattutto di fronte a fatti che sono stati
oggetto di rilievo anche da parte della Procura di Velletri e
che sono state attenzionate solo dopo una ormai famosa
segnalazione anonima. Una lettera dove si parla addirittura
testualmente di un “vecchio ispettore gratificato con una
fiammante bmw, pagata da un fornitore storico della banca, pur
di ammorbidire le sanzioni elevate”. A questo punto ci
mancherebbe soltanto di leggere in qualche altro scritto di
“figli di” assunti dagli amici degli amici in quelle stesse
banche che invece devono essere “verificate”. Sarebbe davvero
un paradosso imbarazzante.

Fiano Romano, gli studenti
meritevoli fanno il pieno di
borse di studio
La cerimonia quest’anno si è svolta
all’aperto presso il cortile del
Castello Orsini di Fiano Romano e
alla presenza delle famiglie

FIANO ROMANO (RM) – Si è svolta la cerimonia di consegna delle
Borse di Studio – anno scolastico 2020/2021 agli studenti e
alle studentesse meritevoli, residenti nel Comune di Fiano
Romano e che hanno conseguito la licenza di Scuola Secondaria
di I Grado riportando la votazione 10/10 o il diploma di
Scuola Secondaria di II Grado riportando la votazione di
100/100 presso l’Istituto Comprensivo Fiano.

Sono state 52 le borse di studio consegnate: 26 per la Scuola
Secondaria di I grado voto 10/10 e 9 voto 10/10 e lode; per la
Scuola Secondaria di II Grado invece 15 studenti voto 100/100
e 2 studenti voto 100/100 con lode. L’importo a bilancio per
gli studenti è stato, di circa 14mila euro.

La cerimonia quest’anno si è svolta
all’aperto presso il cortile del Castello
Orsini di Fiano Romano e alla presenza
delle famiglie
Il Sindaco Davide Santonastaso ha ringraziato l’assessore
all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Mattia Gianfelice e
i consiglieri membri della Commissione Consiliare permanente
Scuola, Cultura, Politiche giovanili e Sport presieduta da
Gina Luciani. Negli ultimi 10 anni sono state assegnate circa
230 borse di studio e stanziati oltre € 70.000,00.

“Una giornata come questa la aspettavamo da tempo – ha
dichiarato Mattia Gianfelice nel corso della cerimonia e
rivolgendosi agli studenti e alle studentesse presenti alla
cerimonia – “Tutti insieme, genitori, ragazzi e ragazze, e
Amministrazione – ha proseguito – per riconoscere il merito,
qui sinonimo di costanza, continuità e talento. Complimenti ai
nostri ragazzi e che sia soltanto la prima tappa di un
bellissimo percorso!”.
Morlupo, treno investe auto
al passaggio a livello: linea
Roma Viterbo momentaneamente
sospesa
MORLUPO (RM) – Incidente tra un’autovettura e il treno in via
dei Villini a Morlupo in prossimità del passaggio a livello.
Sul posto i Vigili del Fuoco – Squadra Operativa 5/A – di
Montelibretti di Montelibretti con l’autogrù e il Carro
Fiamma.

Il conducente della vettura una Mercedes GLC 220 C è rimasto
fortunatamente solo lievemente ferito e assicurato alle cure
del 118. Non risultano altre persone coinvolte.

La collisione è avvenuta verso le 18.30 di oggi e la
circolazione ferroviaria della linea Roma-Viterbo è stata
momentaneamente sospesa per permettere le operazioni di messa
in sicurezza dell’area interessata.
Canale Monterano, truffe e
raggiri:      successo     di
partecipazione per l’incontro
organizzato dall’Arma dei
Carabinieri

Sala Natili piena per l’incontro organizzato sabato dalla
Stazione Carabinieri di Manziana sulle truffe e i raggiri che
possono colpire i cittadini e, in particolar modo, gli
anziani. Tante le testimonianze di truffe tentate e,
purtroppo, a volte riuscite. Il dato che emerge chiaramente è
che tutti, ma proprio tutti, possono essere vittime di
raggiri, senza distinzione di età, classe sociale, livello
d’istruzione. Le truffe sono infatti di tantissimi tipi, da
quelle classiche, che si realizzano con un contatto fisico con
la vittima (specchietto, conoscenti del figlio o dei nipoti,
operaio della compagnia elettrica o telefonica) a quelle
informatiche o telefoniche, ormai dilaganti in un’epoca in cui
tutto si può fare con un semplice smartphone.Il Comandante
della Stazione di Manziana, Luogotenente Bellino, le ha
illustrate una a una, proponendo i possibili rimedi e le
avvertenze da utilizzare, sempre:Non aprite la porta di casa a
sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di
aziende di pubblica utilità, verificate sempre con una
telefonata da quale servizio sono stati mandati. ATTENZIONE!
Non chiamate utenze telefoniche fornite dagli SCONOSCIUTI,
perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. SE NON
SIETE SICURI, NON APRITE LA PORTA PER NESSUN MOTIVO, DITEGLI
DI TORNARE PIÙ TARDI E CHIAMATE IL 112.Ricordate sempre che
nessun Ente o azienda manda personale a casa per il pagamento
delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false.
I VERI FUNZIONARI PREANNUNCIANO LE LORO VISITE TRAMITE
TELEFONATE E/O LETTERE. NESSUN DIPENDENTE PUÒ RISCUOTERE O
RIMBORSARE IMPORTI IN DENARO A DOMICILIO.Le aziende di servizi
come gas, acqua e telefono non arrivano mai senza prima
annunciarlo telefonicamente, specificando all’utente l’ora e
il giorno della visita e le ragioni dell’intervento.Non
fermatevi mai per strada per dare ascolto a SCONOSCIUTI che vi
chiedono informazioni, dati personali, oppure vi invitano a
mostrargli documenti, denaro e oggetti di valore.Per le
operazioni in Banca e/o in Posta, se avete il dubbio di essere
osservati, fermatevi all’interno e parlatene con gli impiegati
o con il personale di vigilanza. Se questo dubbio vi assale
per strada, entrate in un negozio o cercate una compagnia
sicura.“Nel dubbio chiamate sempre il 112 o la Stazione dei
Carabinieri più vicina” ha ribadito il Sindaco di Canale
Alessandro Bettarelli, che ha voluto ringraziare il Comando di
Bracciano e la Stazione Carabinieri di Manziana per l’opera
che quotidianamente svolgono al servizio del territorio.
Fiano Romano, addio a Marco
Occhetti ex voce dei Cugini
di Campagna

ROMA – E’ Marco Occhetti, in arte Kim, ex voce dei Cugini di
Campagna. Si è spento a 62 anni venerdì sera – fa sapere la
figlia Giulia – per arresto cardiaco e i funerali si
svolgeranno oggi alle 15 a Fiano Romano presso la Chiesa di
Santo Stefano Protomartire.
Nato a Roma il 24 dicembre 1959, Occhetti era stato la voce
del gruppo dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del
cantante Paul Manners. Con la sua voce in falsetto,
caratteristica della band, aveva portato i successi del
quartetto, a partire da Anima Mia, in giro per il mondo, in
numerose tournée.
“Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto – si
legge in un post della figlia su Facebook -. Papà era un
casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a
ricordarlo”.

Fiumicino,          aeroporto
“blindato” dai controlli: nel
mirino altri Ncc abusivi

FIUMICINO (RM) – Non conoscono sosta i controlli dei
Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma presso lo scalo
aeroportuale internazionale “Leonardo Da Vinci”.
La scorsa mattina, all’uscita del “Gate 3 – Arrivi”, i
Carabinieri hanno sanzionato due autisti che svolgevano
abusivamente servizio di noleggio con conducente per il
trasporto di persone. Gli abusivi sono stati sorpresi mentre
procacciavano, senza averne titolo, clienti tra i passeggeri
in transito.

I Carabinieri hanno elevato delle sanzioni per un importo
totale di € 4.128.

Guidonia Montecelio,                            tutto
pronto per la prima                             festa
dello sport
Il Palasport ospiterà una serie di
attività ed esibizioni che il
Comune    sta   organizzando    in
collaborazione con le società
sportive del territorio
Sabato 30 aprile si terrà a Guidonia Montecelio la 1° Festa
dello Sport organizzata dal Comune di Guidonia Montecelio in
collaborazione con il Comitato Territoriale Uisp Monterotondo
Aps.

Un programma ricco di avvenimenti, che prevede come primo
evento una corsa non competitiva di 5 km con partenza da via
Roma, bar Lanciani e arrivo       al Palasport di Guidonia
Montecelio di via Trilussa. Sarà proprio il Palasport il
fulcro di una serie di attività ed esibizioni che l’Ente sta
organizzando in collaborazione con le società sportive del
territorio, che dureranno tutto il giorno e con un calendario
che verrà comunicato nei prossimi giorni.

“La nostra visione amministrativa è di una Città che guardi
allo Sport, sia come momento di benessere psico-fisico che
come crescita socio-culturale e le tante realtà presenti e
operanti sul nostro territorio costituiscono una risorsa
fondamentale per la diffusione delle attività sportive
accessibili a tutti. La Festa dello Sport è dedicata a tutti
i cittadini e si svolgerà nella splendida cornice del
Palasport che abbiamo aperto e reso fruibile a tutti”-
dichiara il Sindaco Michel Barbet.

”Abbiamo accettato con entusiasmo di organizzare con il Comune
di Guidonia Montecelio la prima edizione delle Festa dello
Sport perchè la Uisp è al servizio della diffusione dello
sport, attraverso lo sport, nella vita sociale, di una cultura
dei diritti e delle pari opportunità, dell’ambiente e della
solidarietà, riconoscendo lo Sport come diritto di
cittadinanza e come risorsa per l’inclusione e la coesione”
‘dichiara Maurizio Torrioli, presidente del Comitato
Territoriale Uisp di Monterondo Aps.

Olevano Romano, tragedia a
Contrada Colle Conchi: bimbo
muore schiacciato dal quad
Alla guida una amica di famiglia
indagata per omicidio colposo
OLEVANO ROMANO (RM) – Bimbo di 6 anni muore a causa del
ribaltamento di un quad condotto da una amica di famiglia. E’
successo nel pomeriggio di ieri a Contrada Colle Conchi nel
comune di Olevano Romano all’interno di un appezzamento di
terreno privato.

Sul posto, allertati dai familiari presenti, sono intervenuti
i sanitari del 118, i Carabinieri della Stazione di Olevano
Romano e della Compagnia Carabinieri di Palestrina che
constatavano il decesso del piccolo che veniva trasportato
presso un istituto di medicina legale di Roma per gli
adempimenti necessari.

La donna, a seguito delle lesioni riportate, è stata
trasportata prima presso il Pronto Soccorso di Colleferro e
poi in un ospedale di Roma, dove si trova tuttora ricoverata,
non in pericolo di vita.
I Carabinieri, sotto la direzione del P.M. di turno della
Procura di Tivoli, hanno proceduto ai necessari rilievi in
loco e al sequestro del quad di piccola cilindrata.

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e al
momento sono in corso le attività d’indagine per ricostruire
nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto.

“Safari d’arte” fa tappa ad
Anguillara Sabazia

Safari d’arte è un game tour che
consente a cittadini e turisti di
scoprire borghi e città con una
formula innovativa e originale di
turismo culturale, la caccia al
tesoro
Domenica 24 aprile Anguillara Sabazia sarà teatro della caccia
al tesoro “Safari d’arte”, iniziativa gratuita per adulti,
ragazzi e bambini.
Due i tour previsti, alle 11.00 ed alle 15.30 con partenza da
Porta Maggiore, condotti da Activity Leader, formati
appositamente per rendere l’esperienza emozionante ed
indimenticabile.   Safari d’arte è un game tour che consente a
cittadini e turisti di scoprire borghi e città con una formula
innovativa e originale di turismo culturale, la caccia al
tesoro. Si svolge passeggiando alla ricerca di particolari
raffigurati sui monumenti, in percorsi che si snodano tra
cultura, storia e leggenda.
Con             l’App             gratuita              Safari
d’Arte, http://www.safaridarte.it/app/, scaricabile su Google
Play e App Store, o inquadrando il QR Code presente sulla
locandina, la caccia al tesoro si può fare in piena
autonomia.
Il progetto realizzato da Ara Macao, associazione di
promozione sociale, è stato finanziato con fondi della Regione
Lazio ed ha il patrocinio del Comune di Anguillara Sabazia.
“Safari d’arte è un progetto che si inserisce perfettamente
nel novero delle iniziative di promozione che puntano a
mettere in risalto le eccellenze del nostro territorio”, ha
dichiarato Christian Calabrese, assessore al turismo del
Comune di Anguillara Sabazia.
Gli organizzatori saranno presenti in loco, presso Porta
Maggiore, dalle 10.00 alle 15.00 per dare informazioni ed
illustrare il progetto.
Con Anguillara una nuova tappa di Safari d’Arte si aggiunge ai
tanti percorsi che hanno consentito a migliaia di cacciatori
d’arte di tutte le età, di visitare le città ed i borghi del
belpaese, utilizzando la formula della caccia al tesoro.
Scarica l’App http://www.safaridarte.it/app/ e gioca alla
caccia al tesoro green, sostenibile e digitale.
Per     info     e     prenotazioni:       3392258754        –
3339409352 http://www.safaridarte.it

Anguillara, lavori in corso:
fino   al   22  aprile   c’è
l’asfaltatura delle strade

Largo Montori, Via Moris, La Croce e Via Romana. Sono le
quattro strade che a partire da oggi verranno asfaltate dal
Comune di Anguillara Sabazia.

“Per eseguire i lavori nel tempo stabilito – fanno sapere dal
Comune – e per provocare meno disagi alla viabilità, ai
residenti ed alle attività commerciali i lavori verranno
effettuati in notturna, dalle ore 20.30 alle ore 06.30.Con
ordinanza n.32 del 14/04/2022 sarà interdetto il traffico
veicolare nelle predette vie dalle ore 20.30 alle ore 6.30
(fatta eccezione per i mezzi di soccorso) dal giorno 19 al
giorno 22 aprile compreso. Ci scusiamo per i fastidi che i
lavori notturni possono provocare ma siamo anche certi della
Vostra comprensione, stiamo lavorando per una Città migliore!”
Puoi anche leggere