Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale - SIDV GIUV

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MINERVA CARDIOANGIOL 2012;60(Suppl. 4 al N. 2):37-50

                        Modello di percorso diagnostico e terapeutico
                                  per la trombosi venosa superficiale
             G. Milio, G. M. Andreozzi, P. L. Antignani, E. Arosio, G. Arpaia, B. Crescenzi,
                                                     M. Di Salvo, B. Gossetti, G. Marcucci,
                   a nome del Gruppo di Lavoro SIAPAV con Metis-FIMG, SICVE, SIDV, SIMG, SISET

1. Scopo e Campo di Applicazione                                                     Società Italiana di Angiologia
                                                                                    e Patologia Vascolare (SIAPAV)
                                                                                                    (www.siapav.it)
   I Percorsi Diagnostico-Terapeutici
(PDT) sono la traduzione delle racco-
mandazioni delle linee guida (LLGG)
adattate ad uno specifico contesto orga-                        2. Metodologia
nizzativo, prevalentemente locale (Uf-
fici Servizi Sanitari Regionali, Aziende                           La metodologia seguita ha in primo luogo
Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere,                          verificato la priorità delle TVS in relazione
etc.). Il presente documento, denomi-                           all’esigenza di definire un PDT ad hoc. Suc-
nato Modello di Percorso Diagnosti-                             cessivamente sono stati definiti i criteri per
co e Terapeutico per la Trombosi Ve-                            l’identificazione del GdL, delle LLGG di rife-
nosa Superficiale (TVS), si propone di                          rimento con relativa valutazione di qualità,
fornire ai Medici di Medicina Generale                          della banca dati di riferimento per la ricerca
(MMG) e agli Specialisti Vascolari (SV)                         degli aggiornamenti, della integrazione e
un indirizzo comune finalizzato a rea-                          contestualizzazione dei contenuti, ponen-
lizzare un trattamento medico di qualità                        do altresì attenzione all’aggiornamento, alla
nei pazienti con TVS, in ottemperanza                           diffusione ed implementazione e, infine,
agli standard segnalati da Linee Guida                          alla valutazione dell’impatto.
(LLGG) nazionali ed internazionali.
   Nel redigere il documento, il Grup-                          2.1 Definizione delle Priorità
po di Lavoro (GdL) ha seguito le di-
rettive nazionali ed internazionali per                            Le priorità della TVS, al fine di redigere
la definizione di un PDT 1 2 3 4 5 6 , e si                     un Modello di PDT ad hoc, sono state valu-
augura che esso possa rappresentare il                          tate secondo criteri oggettivi di prevalenza,
riferimento per la redazione di speci-                          urgenza, gravità e possibilità di intervento.
fici documenti locali, al fine di offrire                          La TVS, infatti, è una condizione clinica
strategie e tattiche assistenziali comuni                       relativamente frequente, a lungo giudicata
ed equivalenti su tutto il territorio na-                       malattia benigna autolimitante ma di fatto di
zionale.                                                        potenziale gravità. Essa si presenta come un
                                                                problema di salute pubblica molto comune
                                                                nella popolazione occidentale: la prevalen-
  Autore di contatto: Prof. G. Milio, Via M. Rutelli 9, 90143   za varia dal 3% all’11% 7 8, l’incidenza non è
Palermo. E-mail: glauco.milio@unipa.it                          mai stata stimata con precisione ma è note-

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volmente più elevata della Trombosi Venosa          quello riportato da 2 studi recenti 20 21, che
Profonda (TVP) (1-2 nuovi casi/1000 abitan-         hanno dimostrato un ruolo importante di
ti/anno) e dell’embolia polmonare (EP) 9.           tali fattori genetici nella progressione della
   La potenziale gravità della TVS ed urgen-        TVS al sistema venoso profondo.
za di trattamento sono correlate al rilievo            Le possibilità di intervento sono moltepli-
di uno stretto nesso tra la TVS e la TVP o          ci, e comprendono un trattamento medico
l’EP, la cui coesistenza può essere spiegata        (farmacologico), fisico (compressivo) e, in
in parte dall’estensione della TVS al siste-        casi selezionati, chirurgico.
ma venoso profondo attraverso la giunzio-              La strategia di trattamento di questi pa-
ne safeno-femorale e le vene perforanti e           zienti è in molti casi analoga a quella previ-
la conseguente possibile embolizzazione 10.         sta per tutte le forme di TEV ma deve tener
Una percentuale di pazienti affetti da TVS          conto dei seguenti elementi:
compresa tra il 6% ed il 36% mostra all’ana-           1) condizioni della vena interessata (sana
lisi ecografica una TVP 11, ed una percen-          o varicosa);
tuale del 33% presenta una concomitante                2) localizzazione della trombosi (coinvol-
EP asintomatica dimostrata con scintigrafia         gimento della grande safena fino a 2-3 cen-
polmonare perfusionale 12. Uno studio re-           timetri dalla confluenza o meno);
cente, lo studio POST, su una popolazione              3) presenza di fattori di rischio circostan-
di 844 pazienti con TVS, riporta la presenza        ziali, concausali e stati trombofilici.
di TVP diagnosticata con metodica ecogra-
fica e di EP sintomatica rispettivamente nel
24.9% e nel 3.9% dei pazienti 13. Nello stu-        2.2 Definizione del Gruppo di Lavoro
dio OPTIMEV, su 788 pazienti con TVS, è
stata riscontrata una TVP nel 28.8% dei casi           Il Consiglio Direttivo in carica nel 2011 e
14. Nello studio CALISTO 15, volto a saggiare       il Direttore dell’Ufficio Ricerche della SIA-
l’efficacia di fondaparinux rispetto al place-      PAV sono il gruppo promotore, ed hanno
bo in oltre 3000 pazienti con TVS isolata, il       provveduto a redigere la prima bozza del
tasso di eventi di Trombo Embolismo Veno-           Modello di Percorso Diagnostico e Terapeu-
so (TEV) nel gruppo trattato con placebo è          tico per la TVS, che è stata pubblicata sul
risultato, a 77 giorni, del 6.3%, ma va preci-      sito web societario, con invito a tutti i soci a
sato che erano esclusi dallo studio i pazienti      partecipare al Gruppo di Lavoro.
ad alto rischio (neoplasie, TEV recente, TVS           Al fine di ottenere un’ampia condivisione,
a 3 cm dalla giunzione safeno-femorale).            l’invito è stato esteso alle Società Scientifi-
   I fattori di rischio per la TVS sono gli stes-   che di Diagnostica Vascolare (SIDV), di Chi-
si dimostrati per il TEV, e comprendono le          rurgia Vascolare ed Endovascolare (SICVE),
varici, la gravidanza, gli stati post-operatori,    per lo Studio dell’Emostasi e Trombosi (SI-
l’immobilizzazione, le neoplasie maligne, le        SET), e alle due principali Società di Medici-
malattie autoimmunitarie, l’obesità, i traumi,      na Generale (FIMMG e SIMG), richiedendo
l’uso di contraccettivi orali o di terapie or-      la designazione di propri referenti.
monali, precedenti episodi di TEV, uso di              L’elenco completo del Gruppo di Lavoro
CVC, infusione di soluzioni ipertoniche o           è riportato in appendice.
sostanze endoteliolesive 16. Analogamente,
la presenza frequente di trombofilia eredi-
taria, come il Fattore V Leiden, la Mutazione       2.3 R
                                                         icerca delle Linee Guida di Riferi-
G20210A della Protrombina o il deficit di               mento, relativa valutazione di qua-
Proteina C o S o di Antitrombina III, sug-              lità e scelta della banca dati di ri-
gerisce una etiopatogenesi comune. Alcuni               ferimento per gli aggiornamenti
studi riportano una prevalenza dei diver-
si fattori trombofilici nei soggetti affetti da      Le Linee Guida identificate come riferi-
TVS di circa 2-3 volte maggiore rispetto ai         mento iniziale per la redazione del docu-
controlli 17 18 19; ma il dato più interessante è   mento sono le seguenti:

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Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale              MILIO

   a) American College of Chest Physicians.          gli aggiornamenti rispetto alle Linee Guida
Antithrombotic Therapy for venous throm-             citate è stata Medline Pub-Med.
boembolic disease. (2008) 22                             Durante la revisione delle varie bozze è
   b) Collegio Italiano di Flebologia (C.I.F.).      stato richiesto al gruppo di lavoro di iden-
Linee Guida sulla diagnosi, prevenzione              tificare eventuali carenze nei contenuti, po-
e terapia della Malattia Tromboembolica.             nendo particolare attenzione all’adattamento
(2003) 23                                            dei contenuti ai contesti clinico-organizzativi
   c) SIAPAV, SISET, SIDV-GIUV, CIF. Linee-          e gestionali italiani, in modo da ottenere un
guida per la diagnosi e il trattamento della         documento di sintesi completo e fruibile.
Trombosi Venosa Profonda. (2000) 24                      La veste grafica prescelta comprende ta-
   d) American Academy of Family Phisi-              vole sinottiche che raggruppano tutte le in-
cians, American College of Physicians. Man-          dicazioni principali, affiancate da un testo
agement of Venous Thromboembolism: a                 esplicativo.
systematic revue for a Practice Guideline.
(2007) 25
   e) Institute for Clinical Systems Improve-        2.4 I ntegrazione e contestualizzazione
ment (ICSI). Health Care Guidelines: VTE                  dei contenuti
Thromboembolism (2007) 26
   f) Belgium Society on Thrombosis and                 Il processo di integrazione e contestualiz-
Haemostasis, Belgian Working Group on                zazione dei contenuti delle LLGG all’interno
Angiology. Superficial Thrombophlebitis of           del PDT è stato uno degli aspetti più di-
the lower limb. Practical recommendation             battuti dal GdL, che ha dovuto tener conto
for diagnosis and treatment. (2005) 27               dell’attuale organizzazione assistenziale ita-
   g) Société Suisse de Médecine Géné-               liana ma anche dei progetti di rimodulazio-
rale, Société Suisse de Médicine Interne.            ne indicati dalle autorità regolatorie.
La thrombophlébite superficielle : une vue              Il Medico di Medicina Generale (MMG) e
d’ensamble. Recommandé/accrédité per la              lo Specialista Vascolare (SV) sono i princi-
SSMG et la SSMI. (2006) 28                           pali riferimenti perché il paziente con TVS
   h) Agence Francaise de Sécurité Sanitarie         riceva un trattamento medico di qualità
des Produits de Santé (AFSSAPS). Recom-              (best medical treatment). I primi sono orga-
mandations e bonne pratique. Prévention              nizzati capillarmente sul territorio nazionale
et traitement de la maladie thromboembo-             ed assistono una popolazione ben identi-
lique veineuse en médecine. (2009) 29                ficata e da loro conosciuta; i secondi ope-
   Le linee guida sopra citate adottano dif-         rano presso strutture ospedaliere o presso
ferenti criteri per indicare il peso delle evi-      ambulatori specialistici territoriali.
denze e la forza delle raccomandazioni. Il              Per la realizzazione del best medical tre-
GdL ha ritenuto di operarne una sintesi,             atment è necessario che i singoli ruoli ed i
per cui la gradazione indicata accanto ai            rapporti collaborativi tra le due figure pro-
principali suggerimenti decisionali è la se-         fessionali siano ampiamente condivisi.
guente:                                                 In particolare, come schematizzato in Ta-
   GRADO A: suggerimento supportato da               bella I, è il MMG, primo diagnosta e primo
studi clinici controllati e randomizzati, coin-      terapeuta, che in prima istanza valuta il pa-
volgenti un ampio numero di pazienti;                ziente e procede alla diagnosi clinica di cer-
   GRADO B: suggerimento che deriva da               tezza o di sospetto alla luce di quanto è già
un numero limitato di studi, condotti su             a sua conoscenza anche rispetto a comorbi-
campioni relativamente ridotti, o da corret-         lità e precedenti anamnestici. Il MMG pro-
te metanalisi di studi non randomizzati o da         cederà, nei casi ritenuti necessari per sede,
registri osservazionali;                             estensione e condizioni del singolo paziente,
   GRADO C: suggerimento basato su docu-             all’approfondimento diagnostico inviandolo,
menti di consenso tra esperti 30.                    mediante richiesta di consulenza, allo Spe-
   La banca dati prescelta per la ricerca de-        cialista Vascolare; quest’ultimo provvederà

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Tabella I. — Ruoli e rapporti collaborativi tra MMG e SV nella gestione del paziente con TVS.

MMG                       Diagnosi o sospetto clinico di TVS
                          Approccio terapeutico iniziale
                          Eventuale richiesta di consulenza specialistica:
                            per approfondimento diagnostico
                            per terapie specialistiche specifiche
                          In sintesi: a)Valutazione clinica generale; b) Terapia medica di fondo; c) Individuazione dei
                          casi da avviare allo SV per consulenza e/o eventuale presa in carico; c) Follow-up
SV                        Prima visita, su richiesta del MMG
                          Esecuzione di esami strumentali
                          Formulazione del percorso di approfondimento diagnostico con eventuale valutazione
                          laboratoristica
                          Indicazioni ed eventuale erogazione delle terapie specialistiche
                          Visite di controllo, su richiesta del MMG o dello stesso SV
                          In sintesi: a) Diagnosi clinico-strumentale; b) Terapia specialistica; c) Gestione dei casi
                          complessi; d) Follow-up
Relazione MMG « SV        MMG: Richiesta di consulenza e/o esami strumentali, fornendo preciso quesito diagnostico
                          e dati anamnestici utili alla valutazione.
                          SV: Referto diagnostico dettagliato e circostanziato, con eventuali suggerimenti terapeutici.
                          Indicazione di eventuali altre consulenze specialistiche da richiedere, e relativa motivazione.
                          Indicazioni di strategia e tattica terapeutica per la gestione comune e condivisa dei casi
                          complessi
Integrazione MMG « SV     Accesso comune e gestione integrata dei dati computerizzati (ove possibile)

all’approfondimento clinico strumentale, an-                vità del quadro clinico, cui corrisponde la
che per accertare eventuale coinvolgimen-                   priorità delle prestazioni da erogare, secon-
to del sistema venoso profondo e valutare                   do quanto previsto dal sistema sanitario na-
l’eventuale rischio di EP, suggerendo altresì               zionale (Tabella II).
eventuali terapie specialistiche. In questi casi
sarà necessaria la condivisione fra SV e MMG
del percorso terapeutico personalizzato, per                2.6 Aggiornamento
dare al paziente un ruolo veramente centra-
le condividendone i problemi complessivi in                    Il gruppo di lavoro prevede un aggiorna-
assoluta continuità assistenziale. Nei casi se-             mento del PDT-TVS almeno triennale, in li-
lezionati di maggiore complessità l’assisten-               nea con la durata in carica del Consiglio Di-
za specialistica ospedaliera dovrebbe attuare               rettivo della Società. L’aggiornamento sarà
la procedura di presa in carico dei pazienti                realizzato secondo le direttive del Consiglio
(“intervento gestionale dello SV”), senza ne-               Direttivo in carica.
cessità di affido formale da parte del MMG
per il “passaggio in cura”.
   La strategia di condivisione del percor-                 2.7 Diffusione e Implementazione
so diagnostico-terapeutico e della gestione
del follow up rafforzerà il patto a favore del                 La diffusione del PDT-TVS avverrà me-
malato, consentendo l’attuazione delle mi-                  diante pubblicazione dei siti web della SIA-
gliori pratiche nei confronti di esso.                      PAV e delle Società Partecipanti.
                                                               Ritenendo comunque di per se insufficiente
                                                            la sola pubblicazione, il GdL fa espresso in-
2.5 S
     core per la graduazione delle                         vito ai lettori di partecipare alla implementa-
    priorità delle prestazioni                              zione del documento, segnalando soprattutto
                                                            eventuali ostacoli rilevati nella applicazione
 E’ stato ritenuto opportuno, da parte del                  dello stesso, anche in relazione alla differente
GdL, adottare uno score a colori per la gra-                tipologia di professionisti coinvolti.

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Tabella II. — Codice colorimetrico di gravità.
 Codice colore                                         Descrizione                                         Codice richiesta

     Codice       Quadro clinico che prevede l’intervento del 118.                                          (Emergenza)
     Rosso
     Codice       Quadro clinico che prevede l’avvio del paziente al Pronto Soccorso. Lo Specialista             U
     Giallo       Ospedaliero eseguirà la prestazione su richiesta del Medico di Pronto Soccorso, nel         Urgente
                  contesto delle procedure locali di triage.
                  In alternativa il MMG può attivare un contatto diretto con il proprio Specialista di
                  riferimento.
     Codice       Quadro clinico che prevede prestazioni da eseguire entro 10 giorni dalla richiesta.            B
     Verde                                                                                                     Breve
    Codice        Quadro clinico che prevede prestazioni da eseguire entro 11-30 giorni dalla richiesta.         D
    Azzurro                                                                                                  Differibile
     Codice       Quadro clinico che prevede prestazioni da eseguire entro 180 giorni dalla richiesta.           P
     Bianco                                                                                                Programmabile
Per la TVS solitamente codici giallo e verde

2.8 Valutazione dell’impatto                                    e dolente. Tuttavia l’impiego dell’ecocolor
(a cura dell’Ufficio Studi e Ricerche della SIAPAV).            Doppler è fortemente raccomandato 16,
                                                                data la possibile estensione prossimale
  L’Ufficio Ricerche della SIAPAV elabore-                      ed il possibile coinvolgimento delle vene
rà degli indicatori misurabili e monitorabili                   profonde, ed anche in considerazione del-
per valutare l’impatto del Modello di PDT-                      la opportunità di definire le caratteristiche
TVS nella pratica clinica italiana.                             della malattia in rapporto alle condizioni
                                                                della vena interessata, localizzazione e pa-
                                                                togenesi.
3. Classificazione della Trombosi Veno-                           Spesso, infatti, la TVS presenta una rile-
    sa Superficiale                                             vanza clinica che eccede la semplice loca-
                                                                lizzazione, tanto da dover essere considera-
   Numerose sono le classificazioni riscon-                     ta in molti casi come una TVP.
trate in Letteratura 31; la più completa e più
idonea ad un corretto approccio diagnostico
e terapeutico è quella clinico-patogenetica, ri-                4.1 Condizioni della vena interessata
portata in Tabella III, che distingue le TVS su
vena varicosa o varicoflebiti da quelle su vena                    Va considerata la diversa presentazio-
sana e da quelle non classificabili nei primi                   ne clinica di una TVS su vena varicosa
due gruppi: nell’ambito di ciascun gruppo                       (cordone sottocutaneo duro, rilevato, cal-
vengono poi distinte varie forme correlate al                   do e dolente in corrispondenza di una
quadro etiopatogenetico e fisiopatologico.                      precedente varicosità), rispetto ad una
                                                                TVS su vena sana, che può localizzarsi
                                                                in qualsiasi distretto, sempre lungo il de-
4. Approccio            clinico-diagnostico           alla     corso di una vena superficiale, è spesso
   TVS                                                          recidivante e/o migrante, e talora presen-
                                                                tarsi in assenza di segni di flogosi cuta-
   La diagnosi di Trombosi Venosa Super-                        nea sovrastante. Una TVS su vena sana è
ficiale è generalmente stabilita sulla base                     talvolta una TVS paraneoplastica oppure
dei segni clinici (rubor, calor, tumor, do-                     una TVS rivelatricie di neoplasie o di altra
lor) lungo il decorso anatomico delle vene                      patologia non neoplastica: in queste ulti-
superficiali e/o dalla presenza di un cor-                      me condizioni l’episodio flebotrombotico
done sottocutaneo palpabile, duro, caldo                        precede, talora di molti mesi, la fase di

Vol. 60 - Suppl. 4 al No. 2                    MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                                   41
MILIO                         Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale

Tabella III. — Classificazione delle TVS.

                                                                                                                     Fattori
                                          Sede                            Fattori predisponenti
                                                                                                                   scatenanti
            TVS SU VENA
             VARICOSA              Grande safena, più        Alterazioni strutturali endoteliali                 Traumi,
                                   raramente piccola                                                             microtraumi,
                                   safena o collaterali      Alterazioni dell’assetto emodinamico                infezioni

                                           Sede                   Fattori determinanti
                                                             Alterazioni della bilancia            TVS GRAVIDICHE
                                                             coagulativa e fibrinolitica
                                                                                                   TVS   DA CONTRACETTIVI
         TVS SU VENA SANA          Qualsiasi vena            Trombofilie congenite                 TVS   PARANEOPLASTICHE (*)
 T
                                   superficiale
                                                                                                   TVS   DI BURGER (*)
 V                                                           Alterazioni strutturali o             TVS   DI BEÇHET
                                                             microstrutturali endoteliali
                                                                                                   TVS   DI MONDOR
 S
        (*) TVS rivelatrici

                                                          Sede
                ALTRE                                                                 TVS   POST-TRAUMATICHE
                                                                                      TVS   DA USTIONI
           (su vena sana o         Prevalentemente arti inferiori o superiori
              varicosa)                                                               TVS   IATROGENE
                                                                                      TVS   SETTICHE

clinical patency della malattia, per cui la                         TVP e/o EP, di cui la terapia deve tener
correttezza e la tempestività dell’inqua-                           conto.
dramento nosografico consente una dia-                                 Inoltre, deve essere individuata l’even-
gnosi precoce della patologia nascosta,                             tuale estensione al circolo profondo, la cui
con evidente beneficio per il paziente.                             frequenza ha rappresentato e rappresenta
                                                                    tuttora motivo di controversia. Sebbene il
                                                                    primo caso di TVP e conseguente EP le-
     ocalizzazione della TVS (Sede ed
4.2 L                                                               tale successivi a TVS fosse stato descritto
    estensione)                                                     da Richter già nel 1905, solo la diffusio-
                                                                    ne dello studio US ha permesso di rive-
   Le TVS vanno suddivise in 3 grandi ca-                           lare a volte insospettabili estensioni del
tegorie: quelle che coinvolgono un piccolo                          processo trombotico ed ha consentito di
segmento non associato a varicosità; quelle                         avere indicazioni più precise circa le di-
che coinvolgono un piccolo segmento as-                             mensioni reali del problema. I numerosi
sociato a varicosità; quelle safeniche che                          lavori presenti in Letteratura riportano dati
coinvolgono un segmento esteso. Questa                              non sovrapponibili e talora contrastanti
stratificazione comporta importanti diffe-                          (TVP 6-44%, EP asintomatica 20-33%, EP
renze nella gestione diagnostica e nel ma-                          sintomatica 2-13%): tali oscillazioni pos-
nagement terapeutico: le TVS della prima                            sono essere verosimilmente correlate alla
categoria spesso sono correlate ad una ma-                          diversità della metodica utilizzata, al diver-
lattia sistemica che va individuata e trattata;                     so modo di considerare il coinvolgimento
quelle del secondo gruppo non richiedono                            del sistema profondo (trombosi estese per
approfondimenti diagnostici ma trattamen-                           contiguità oppure quelle associate ma non
to sintomatico ed eventualmente chirurgico                          contigue), o anche alla distinzione fra TVS
per le varici; quelle del terzo gruppo pre-                         su vena sana e su vena varicosa riportata
sentano una frequente associazione con                              da alcuni ma non da altri 32.

42                                                MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                            Aprile 2012
Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale                                   MILIO

4.2a Ruolo dell’ecocolordoppler                     33

                      Cosa chiedere all’ECD                                              Note

                                                             La clinica sottostima le dimensioni del trombo rispetto alla
Valutare le dimensioni del trombo
                                                             realtà anatomica
Valutare l’estensione del trombo                             Possibile coinvolgimento delle vene profonde
Studiare tutto il sistema venoso                             Possibile concomitante TVP di vene non contigue
                                                             TVS estesa a 2-3 cm dalla giunzione safeno-femorale o safeno-
Studiare le “giunzioni” e le valvole ostiali e periostiali
                                                             poplitea: trattare come TVP
Studiare le caratteristiche morfo-strutturali del trombo     Trombo ipoecogeno = di probabile recente insorgenza
Studiare l’evoluzione anatomo-strutturale della TVS          Organizzazione o ricanalizzazione

4.3 Patogenesi                                                     Milio et al. si sono occupati di valutare se
                                                                la presenza di fattori trombofilici (FV Leiden,
    Altro obiettivo da considerare è stabilire le               Mutazione G20210A della Protrombina, Mu-
caratteristiche patogenetiche della malattia, in-               tazione MTHFR C677T) o di deficit di ini-
dividuando se essa sia idiopatica o seconda-                    bitori naturali della coagulazione giocassero
ria, ed in questo caso se sia sostenuta da una                  un qualche ruolo nella insorgenza delle TVS
patologia neoplastica; a tal proposito bisogna                  e nella loro progressione al circolo venoso
interrogarsi sulla opportunità di uno screening                 profondo. I dati riportati confermano l’im-
approfondito oppure limitato, comprendente                      portanza dei fattori di rischio genetici per la
una valutazione clinica, tests di laboratorio di                trombosi 20, ma anche dei deficit degli ini-
routine, una radiografia del torace ed una eco-                 bitori 21, nel determinismo delle TVS, ana-
grafia addome e pelvi e/o TC addome, come                       logamente a quanto ormai precedentemente
indica l’orientamento attuale 33.                               dimostrato per le TVP. Ciò è particolarmente
    Infine, non va trascurata la ricerca di fattori             rilevante per le TVS su vena sana insorte in
trombofilici, specie di natura congenita, con                   assenza di altre cause apparenti dimostra-
l’intento anche di valutare un eventuale ruolo                  bili, piuttosto che per le TVS su vena ma-
nella progressione della trombosi. Uno studio                   lata, in cui l’alterazione parietale già di per
di De Moerlose, ad esempio, effettuato su un                    sé rappresenta un importante stimolo alle
campione di 112 pazienti consecutivi affetti                    complicanze trombotiche. Ma è soprattutto
da TVS e confrontato con 180 controlli, ha                      nell’estensione del processo trombotico dal
dimostrato che il Fattore V Leiden era pre-                     versante superficiale a quello profondo che
sente nel 14.3% dei pazienti con TVS e nel                      le alterazioni genetiche trombofiliche, in par-
6.1% dei controlli, con una differenza signifi-                 ticolare il Fattore V Leiden e la mutazione
cativa all’analisi statistica; anche la Mutazione               dell’enzima MTHFR C677T, ma anche i de-
G20210A della Protrombina era incrementata                      ficit di inibitori naturali, svolgono un ruolo
nei pazienti con TVS (3.6%) rispetto ai con-                    di assoluta importanza, e ciò indipendente-
trolli (1.1%) ma la differenza non era signifi-                 mente dal fatto che la TVS sia insorta su vena
cativa 17. Gillet ha riportato in un gruppo di                  sana o su vena malata 32.
100 pazienti con TVS la presenza di altera-
zioni trombofiliche nel 19.8% dei casi (8 Mu-
tazioni FV Leiden, 3 deficit Prot.C, 2 deficit                  5. Approccio terapeutico alle TVS
Prot.S, 2 deficit AT III, 2 LAC), alcuni dei quali
caratterizzati da estensione al sistema profon-                    La terapia delle TVS non può essere at-
do 18. Schonauer ha dimostrato in uno studio                    tuata secondo uno schema univoco e ge-
effettuato su 615 pazienti con TVS che elevate                  neralizzato. L’approccio terapeutico 34 infatti
concentrazioni di Fattore VIII rappresentano                    deve essere mirato e non può prescindere
non solo un fattore di rischio indipendente                     oltre che dal quadro clinico anche da quel-
per le TVS ma anche per episodi di TEV 19.                      lo etiopatogenetico.

Vol. 60 - Suppl. 4 al No. 2                     MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                              43
MILIO                     Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale

5a.1 TVS su vena varicosa                                       o associata a legatura della safena o a TAO,
                                                                perché produce la minor incidenza di esten-
   L’apparente esiguità della sintomatologia                    sione del trombo 37. Al termine del ciclo di
e la possibile risoluzione spontanea indu-                      trattamento anticoagulante, può essere in-
cono spesso ad una sottostima dell’impe-                        dicata una terapia con fibrinolitici minori
gno diagnostico e terapeutico; in realtà, la                    (sulodexide o mesoglicano) in prevenzione
varicoflebite può evolvere, specie in sog-                      secondaria. La compressione graduata va
getti a rischio o con precedenti trombotici,                    sempre praticata per ridurre l’edema ed il
in quadri clinici più impegnativi per il pro-                   dolore, facilitare l’adesione del trombo alla
gressivo coinvolgimento del circolo profon-                     parete ed accelerarne la lisi 38.
do; questo avviene secondo tre modalità 24,
che condizionano altrettanti quadri clinici:
a) varicoflebite centripeta (dalla collaterale                  5a.2 TVS su vena sana
verso la perforante); b) varicoflebite ascen-
dente (dal basso verso l’alto e quindi dalla                       Come riportato in Tabella III, costituisco-
safena verso la crosse); c) varicoflebite della                 no un gruppo eterogeneo per patogenesi e
crosse (dalla crosse nel circolo profondo).                     clinica, ma hanno come caratteristica comu-
   In tutti i casi di interessamento del cir-                   ne la normalità della vena su cui si impianta-
colo profondo, confermato con ecodoppler,                       no; comprendono anche le TVS “rivelatrici”,
il paziente deve essere anticoagulato con                       che rappresentano un sintomo “sentinella” di
eparina frazionata o calcica o fondaparinux                     altre patologie, neoplastiche e non.
alle dosi terapeutiche o intermedie 35 36. Lo                      Le TVS in gravidanza si verificano fre-
studio ultrasonografico darà indicazioni sul-                   quentemente, e sono correlate a quelle mo-
la durata del trattamento e sulla eventuale                     dificazioni ormonali e coagulative (aumen-
possibilità, rara, di considerare un interven-                  to del progesterone, produzione di estriolo,
to di crossectomia. Il trattamento anticoagu-                   deficit di Proteina S, aumento dei fattori VII,
lante di cui sopra associato ad elastocom-                      VIII, X e fibrinogeno, ridotta deformabilità
pressione è da preferire ad altri protocolli                    eritrocitaria), che unitamente alle alterazioni
che utilizzano l’elastocompressione da sola                     emodinamiche (stasi, congestione pelvica)

                                           Tvs su vena varicosa (Codice giallo)

Quando sospettarla:      In presenza di cordone sottocutaneo duro, rilevato, caldo e dolente in corrispondenza di una
                         precedente varicosità
Esami da richiedere:     ECD Venoso arti inferiori
                             -   valutare l’estensione ed il rischio di embolizzazione
                             -   seguire l’evoluzione e stabilire la durata del trattamento
                             -   valutare l’eventuale crossectomia
Management:              Obiettivi:
                               -    prevenire l’estensione e la possibile embolizzazione
                               -    risolvere la flogosi ed il quadro clinico
                         Trattamento:
                               -    EBPM o ENF a dosi profilattiche o intermedie per una durata variabile in funzione del
                                    quadro clinico (in media 4 settimane) (Grado A) 3 22 35 36
                               -    Fondaparinux a dosi profilattiche (2.5 mg/die) per 45 giorni (Grado A) 15
                               -    FANS nelle forme poco estese e lontane dalle crosses o da vene perforanti (Grado C)
                               -    Compressione graduata (Grado B)
                         Note:
                               -    Forme estese al sistema profondo o a 2-3 cm dalle crosse = trattare come TVP
                               -    Valutare rischio di EP (se sospetto fondato Codice rosso)
                               -    Valutare legatura chirurgica

La scelta di un dosaggio più o meno aggressivo di EBPM o ENF è in relazione alla presenza o meno di altri fattori di rischio,
all’estensione e gravità del quadro clinico

44                                            MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                           Aprile 2012
Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale                                              MILIO

                                                  Tvs su vena sana (Codice giallo)

Quando sospettarla:           In presenza di cordone sottocutaneo duro, rilevato, caldo e dolente o con scarsa componente
                              flogistica in corrispondenza di una vena precedentemente sana di qualsiasi distretto
Esami da richiedere:          ECD Venoso
                                  -   valutare l’estensione ed il rischio di embolizzazione
                                  -   seguire l’evoluzione e stabilire la durata del trattamento
                                  -   ricercare eventuale concomitante TVP
Management:                   Obiettivi:
                                    -    prevenire l’estensione e la possibile embolizzazione
                                    -    risolvere la flogosi ed il quadro clinico
                              Trattamento:
                                    -    EBPM o ENF a dosi profilattiche o intermedie per una durata variabile in funzione del
                                         quadro clinico (in media 4 settimane) (Grado A) 3 22 35 36
                                    -    Fondaparinux a dosi profilattiche (2.5 mg/die) per 45 giorni (Grado A) 15
                                    -    In alternativa TAO (INR 2-3) per 4 settimane (Grado B) 22
                                    -    Compressione graduata (Grado B)
                              Note:
                                    -    Forme estese al sistema profondo o a 2-3 cm dalle crosse = trattare come TVP
                                    -    Valutare rischio di EP (se sospetto fondato Codice rosso)
Follow up                     Eseguire emocromo e coagulazione dopo 7 giorni
                              Visita di controllo dopo 20 giorni + eventuale ECD
                              Valutare eventuale trombofilia
                              Ricercare neoplasie occulte o altre patologie “rivelabili”

La scelta di un dosaggio più o meno aggressivo di EBPM o ENF è in relazione alla presenza o meno di fattori di rischio, all’estensione
e gravità del quadro clinico. La TAO è preferibile nei pazienti con stati trombofilici, progressione e recidive multiple

scatenano l’evento trombotico 39 40 . La tera-                       ze procoagulanti (tromboplastina tissutale,
pia si basa sull’impiego di eparina, calcica o                       cancer procoagulant) o a fattori generali, con-
frazionata, che non supera il filtro placentare                      nessi alla reattività dell’ospite (alterazioni del
e pertanto può essere utilizzata con assoluta                        metabolismo proteico, infiltrazione gangliare
sicurezza, diversamente dai FANS e dagli ste-                        e della parete venosa, modificazioni emodi-
roidi, che invece possono essere responsa-                           namiche): esse possono manifestarsi in qual-
bili di malformazioni fetali. La compressione                        siasi distretto e sono solitamente “saltanti” o
graduata è d’obbligo, mentre sono controin-                          “migranti”. L’evidenza di TVS con tali caratteri-
dicati per l’effetto teratogeno gli anticoagu-                       stiche ed in assenza di manifestazioni di altra
lanti orali, specie nel primo trimestre, ma                          patologia, deve far sospettare, e di conseguen-
sono consentiti nel puerperio. Mancano ad                            za ricercare, una neoplasia occulta (pancreas,
oggi studi specifici con Fondaparinux, per                           polmone, stomaco, colon, ovaie, prostata). La
cui questo farmaco è sconsigliato.                                   terapia deve essere mirata sia alla risoluzione
   Le TVS da contraccettivi riconoscono mo-                          del processo trombotico sia verso la neopla-
venti etiopatogenetici analoghi a quelle gra-                        sia stessa. Le TVS paraneoplastiche rientrano
vidiche e sono favorite dalla concomitante                           nel gruppo delle TVS “rivelatrici” (Tabella IV),
presenza di anomalie genetiche della coa-                            analogamente alle TVS idiopatiche, come ve-
gulazione (fattore V Leiden, mutazione del                           nivano un tempo denominate quelle forme
gene G20210A della protrombina, sindrome                             senza causa apparente, ma alla base delle
da anticorpi antifosfolipidi) 17. La sospensio-                      quali molto spesso si pone uno stato trom-
ne del contraccettivo è necessaria e riduce                          bofilico legato ad alterazioni congenite o alla
i sintomi ma deve essere consigliata la tera-                        presenza di anticorpi anticardiolipina 41.
pia farmacologia e fisica specifiche.                                   Le TVS legate ad anomalie dell’endotelio
   Le TVS paraneoplastiche sono correlate a                          sono solitamente ad evoluzione benigna,
fattori specifici, quali la produzione di sostan-                    senza diffusione al circolo profondo, talora

Vol. 60 - Suppl. 4 al No. 2                        MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                                       45
MILIO                       Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale

Tabella IV. — Forme morbose che possono sottostare                provvedimento terapeutico da adottare è
  ad una TVS.                                                     la rimozione dell’agente causale, ove esso
— Neoplasie                                                       persista, come nel caso delle forme iatro-
— Ernia jatale                                                    gene, in cui è rappresentato da un elemen-
— Malattia di Buerger e di Beçhet, arteriti di Horton e          to meccanico (ago, cannula o catetere) o
   Takayasu
                                                                  chimico (sostanze endoteliolesive quali
— Collagenopatie (LES, panarterite nodosa)
                                                                  soluzioni ipertoniche, chemioterapici, anti-
— Malattie dismetaboliche (diabete mellito, iperuricemia)
— Emopatie e coagulopatie (anemia ipocromica,
                                                                  blastici, mdc). La terapia specifica si avvale
   policitemia secondaria, m. di Vaquez, leucemie, m.             di farmaci antinfiammatori steroidei o non
   di Hodgkin, trombocitosi primitive o secondarie,               steroidei per uso orale o topico 22 e del-
   trombofilie acquisite o congenite, crioglobulinemia            la compressione graduata (a seconda della
   e crioagglutininemia, emoglobinuria parossistica
   notturna)
                                                                  sede); solo nei casi, estremamente rari, di
— Patologie infettive e virali (tifo, influenza, foci dentari,   estensione al circolo profondo, si ricorre
   genitali, urinari), tubercolosi, afte orali o genitali         alla terapia eparinica, mentre nelle TVS set-
— Neoplasie delle vene                                            tiche va associata la terapia antibiotica 42.
— Patologie iatrogene da medicamenti (chemioterapici,
   antiblastici)
                                                                  5b. Approccio terapeutico in relazione
                                                                      al quadro clinico delle TVS
“rivelatrici” come quella di Buerger, talora
“migranti”, talvolta localizzate alla parete to-                     L’altro elemento che condiziona ed orien-
racica anterolaterale, come quella di Mon-                        ta la scelta terapeutica nelle TVS è la loca-
dor, che invece può essere associata a ne-                        lizzazione ed estensione. Le linee guida 24
oplasie o stati di ipercoagulabilità. In ogni                     distinguono tre diverse evenienze:
caso, il trattamento è rivolto al controllo
della flogosi, con farmaci antinfiammatori
steroidei o non steroidei, raramente si fa ri-                    5b.1 TVS della grande safena aggettante
corso all’eparina; l’ASA a dosi antiflogistiche                        in vena femorale comune
ed i farmaci agenti a livello endoteliale qua-
li i GAG possono essere utili per il controllo                       Va considerata a tutti gli effetti una TVP e
dei sintomi e la stabilizzazione del risultato.                   trattata come tale con terapia anticoagulante.
                                                                  Diversamente da quanto avveniva in passa-
5a.3 TVS altre                                                    to, allorchè vi era chi sosteneva 43 che una
                                                                  legatura della giunzione safeno-femorale as-
 Nelle TVS di questo gruppo, general-                             sociata a stripping era superiore alla terapia
mente correlate a causa esogena, il primo                         anticoagulante standard in termini di rapidità

                                          TVS “altre” (Codice giallo o Codice verde)

Quando sospettarla:       In presenza di stria o cordone sottocutaneo caldo e dolente lungo il decorso di una vena
                          traumatizzata o utilizzata per infusione, scleroterapia o inserimento di CVC, o in soggetto con
                          focolaio settico
Esami da richiedere       Talora ECD Venoso (secondo giudizio clinico)
Management:               Obiettivi:
                                -    risolvere la flogosi ed il quadro clinico
                          Trattamento:
                                -    Rimozione della causa (Grado C)
                                -    FANS per via sistemica o topica (Grado C)
                                -    Eventuale antibioticoterapia nelle forme settiche (Grado C)
                                -    Compressione graduata (Grado B)
                                -    EBPM o Fondaparinux solo in casi selezionati (Grado C)

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Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale              MILIO

di miglioramento dei sintomi e presentava            ai dati riportati da altri Autori per pazienti
un migliore rapporto costo-beneficio, e chi,         trattati farmacologicamente.
invece, riportava i vantaggi in termini socio-
economici della terapia con EBPM 44, oggi
“We recommend medical treatment with an-             5b.3 TVS in altre sedi
ticoagulants over surgical treatment (Grade
1B) 22. L’approccio chirurgico può, comun-              E’ indicata l’eparina calcica o EBPM a
que, trovare indicazioni in casi selezionati         dosi profilattiche per due settimane asso-
(controindicazione o intolleranza al tratta-         ciata ad antinfiammatori. Nelle varicoflebiti
mento anticoagulante, TVS gravidiche).               insorgenti su gavoccioli varicosi grandi e
                                                     dolenti possono essere proposte la flebo-
                                                     tomia e lo svuotamento o spremitura. Di
5b.2 TVS della grande e della piccola               estrema importanza è il bendaggio elasto-
      safena non estesa al sistema pro-              compressivo, con bende ad elasticità me-
      fondo                                          dio-alta con basso differenziale pressione di
                                                     lavoro/pressione di riposo. Una volta risolto
   La terapia di scelta è l’EBPM (in rapporto        l’episodio acuto è consigliabile la flebochi-
al peso del soggetto, a dosi terapeutiche)           rurgia, se si è trattato di TVS su vena vari-
protratta per 2-4 settimane o il Fondapa-            cosa (stripping) o di TVS di vene collaterali
rinux (2.5 mg in unica somministrazione              (flebectomia distrettuale) 48.
giornaliera) per 45 giorni 15 o l’eparina cal-          Nel considerare la possibilità di una delle
cica (25000 U/die in 2 somministrazioni sot-         opzioni chirurgiche indicate nei paragrafi
tocutanee, mantenendo l’aPTT tra 1,5 e 2,5           precedenti va tuttavia tenuto presente che
volte il valore di controllo).                       l’approccio chirurgico è comunque grava-
   Le EBPM ed il Fondaparinux risultano più          to da una più elevata incidenza di eventi
maneggevoli in funzione della possibilità            TEV, rispetto al trattamento anticoagulante,
di trattamento senza monitoraggio labora-            come dimostrato dal braccio placebo del
toristico, con l’esclusione del monitoraggio         sottogruppo dello studio CALISTO 15 che
piastrinico nell’uso prolungato di EBPM. E’          è stato avviato a procedure chirurgiche di
tuttavia da segnalare che fondaparinux è             trombectomia o di deconnessione. E’ per-
oggi in Italia l’unico farmaco che presen-           tanto opportuno, qualora si optasse per una
ta in CRP l’indicazione al trattamento della         soluzione chirurgica, non omettere il tratta-
TVS sintomatica in assenza di TVP, per cui           mento con EBPM o Fondaparinux.
il suo impiego potrebbe già inizialmente
essere adottato dai MMG. Tuttavia, va te-
nuto in considerazione il rapporto costo-            5c. Prospettive future
beneficio 45 , anche se i dati riportati fanno
riferimento al contesto USA, ove il costo               Non esistono a tutt’oggi trials d’intervento
della terapia con fondaparinux e di con-             che abbiano valutato i nuovi anticoagulanti
seguenza il rapporto costo/beneficio risul-          orali (Dabigatran, Rivaroxaban, Apixaban,
tano sostanzialmente superiori al contesto           etc) nel trattamento della TVS.
italiano. Alcuni suggeriscono di associare              Date le caratteristiche farmacologiche
la legatura della crosse quando il processo          (rapidità d’azione, risposta prevedibile,
trombotico arriva a 3 cm dalla giunzione             somministrazione orale ed a dose fissa) e
safeno-femorale (o safeno-poplitea) 46 ed i          l’efficacia già dimostrata nella prevenzione
segni di flogosi al terzo superiore di coscia.       del TEV, specie in chirurgia ortopedica, e
Uno studio retrospettivo 47 riporta un’inci-         nel trattamento di patologie cardiache (Sin-
denza di TEV, in un follow up di 5 anni, in          dromi coronariche acute, fibrillazione atria-
pazienti con TVS trattati con legatura pre-          le), si ha motivo di ritenere che possano
coce della safena dello 0.75% e di EP dello          trovare, a breve, razionale applicazione in
0,5%, valori sensibilmente inferiori rispetto        questa patologia.

Vol. 60 - Suppl. 4 al No. 2           MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                   47
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48                                              MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                         Aprile 2012
Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale                                 MILIO

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MILIO                      Modello di percorso diagnostico e terapeutico per la trombosi venosa superficiale

                                                      Glossario
                                                                                                                   Acronimo
Acronimo                                               Definizione                                                  Inglese

TVS        Trombosi Venosa Superficiale: ostruzione trombotica di vena del sistema venoso superficiale              SVT
PDT        Percorsi Diagnostico-Terapeutici: suggerimenti e raccoman- dazioni operative per ottenere un             DTP
           trattamento medico di qualità
EBPM       Eparine a Basso Peso Molecolare: categoria di sostanze derivate dall’ENF ed a struttura chimica          LMWH
           più semplice, somministrabili per via parenterale, che interferiscono con il meccanismo della
           coagulazione, inibendo prevalentemente il FXa
ECD        Eco Color Doppler: metodica diagnostica strumentale, basata sull’impiego di ultrasuoni, che abbina       CCDUS
           un sistema ecografico (informazioni prevalentemente morfologiche) ad un sistema doppler e un
           modulo colore (informazioni prevalentemente emodinamiche)
ENF        Eparina Non Frazionata o eparina standard: sostanza farmacologica, somministrabile per via               UFH     o
           parenterale, che interferisce con il meccanismo della coagulazione, inibendo il FXa ed il FIIa           UH
EP         Embolia Polmonare: occlusione parziale o totale di arterie polmonari causata da un coagulo               PE
           distaccatosi da un trombo venoso
FANS       Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei: categoria di farmaci che possiedono effetto antinfiammatorio      NSAID
           e struttura non steroidea
GdL        Gruppo di Lavoro: insieme dei soggetti che hanno partecipato attivamente alla stesura del                WG
           documento
LLGG       Linee Guida: indicazioni procedurali, prodotte secondo le migliori evidenze scientifiche disponibili,    GL
           finalizzate ad assistere gli operatori per decidere sulle modalità assistenziali più adeguate in
           specifiche circostanze
MMG        Medico di Medicina Generale: Medico di Famiglia, Medico Generalista                                      GP o FP
SV         Specialista Vascolare (angiologo e/o chirurgo vascolare)                                                 VS
TAO        Terapia Anticoagulante Orale: trattamento con farmaci somministrati per os che interferiscono con        OAT
           il meccanismo della coagulazione, bloccando l’azione della Vitamina K
TEV        Trombo Embolismo Venoso: evento trombotico all’interno del sistema venoso associato o no ad              VTE
           embolia polmonare
TVP        Trombosi Venosa Profonda: ostruzione trombotica di vena del sistema venoso profondo                      DVT

50                                            MINERVA CARDIOANGIOLOGICA                                            Aprile 2012
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