Metodologia innovativa e nuovi materiali nella progettazione strutturale di una nave veloce - Relatore: Ing. Giuseppe Cervelli Centro Ricerche Fiat

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Metodologia innovativa e nuovi materiali nella progettazione strutturale di una nave veloce - Relatore: Ing. Giuseppe Cervelli Centro Ricerche Fiat
Metodologia innovativa e nuovi materiali nella
        progettazione strutturale di una nave veloce

Relatore:
  Ing. Giuseppe Cervelli
  Centro Ricerche Fiat

                                                        1
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FASI DEL LAVORO

FASE I     Definizione degli obiettivi e analisi del problema

FASE II    Applicazione di una metodologia innovativa di progettazione
           strutturale basata sull’ottimizzazione topologica

FASE III   Caratterizzazione di pannelli sandwich con core in schiuma di
           alluminio e valutazione della possibilità di impiego al caso in studio

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FASE I

                      Overview del progetto SINAVE ed obiettivi
La collaborazione tra Politecnico di Bari, Centro Ricerche Fiat e Rodriquez Cantieri Navali
ha come oggetto la progettazione della parte strutturale della nave.

    Unità navale proposta dai cantieri
                                  Caratteristiche
                                       navali Rodriquez:
                                                  SINAVE:
    1.    Trimarano
                      • Buone capacità di carico (60 container X 15t)
    1.    Ponte di carico unico prestazioni (velocità max 35 nodi)
                      • Elevate
                                          Turbina sullo scafo centrale
    1.    Sistema propulsivo:idrogetto
                                          Due motori diesel veloci sugli scafi laterali

                                                                                                   3
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                  Normativa di riferimento: HSC R.I.NA.
                                                            Dimensionamento
                                                            delle sezioni
Progettazione Classica        Studio Bidimensionale
                                                            trasversali più
                                                            sollecitate

                                                            Verifica strutturale
Lunghezza > 65m           Condizioni di carico aggiuntive
                                                            attraverso gli elementi
Velocità max > 45 nodi    Modellazione tridimensionale
                                                            finiti

                                                                                      4
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                                                     Iter progettuale classico

 Predimensionamento                                              Definizione e
   strutture secondo        Individuazione sezione          implementazione delle                                                         Progettazione restanti
                                                                                           Verifica strutturale        Verificato?   si
normativa e scelta del              critica                  condizioni al contorno                                                            componenti
       materiale                                                su tale sezione

                                                                     no

                                                   Iter progettuale
                                                          no
                                                                    proposto

Predimensionamento              Disegno del                                                                                                   Ottimizzazione
                                                              Definizione e             Analisi e verifica
  strutture secondo          complessivo ٣D di                                                                                                  strutturale
                                                          implementazione delle          strutturale del              Verificato?    si
normativa e scelta del          partenza e                                                                                                   (parametri di ottimizzazione:
                                                           condizioni al contorno      modello di partenza
      materiale              Modellazione FEM                                                                                              massima rigidezza, minima massa)

             Studio del particolare                                           Analisi e verifica                                             Riprogettazione
                       e              no         Verificato?                   strutturale del               Modello ottimizzato          secondo le indicazioni
                Riprogettazione                                              modello ottimizzato                                            dell’ottimizzazione

                                                     si

                                                  Modello
                                                 definitivo

                                                                                                                                                                              5
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L’ottimizzazione Topologica

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                            Approccio Multilivello

Livello generale (complessivo)

• Modello a Sezioni Piene

• Stato di Tensione

• Modello Ottimizzato
                                        Livello particolare (singola paratia)

                                            • Modello a Sezioni Piene

                                            • Stato di Tensione

                                            • Modello Ottimizzato

                                            • Re-Design

                                            • Analisi strutturale dei design ottimi
                                                                                      7
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FASE I

              Soluzioni tecnologiche e scelta dei materiali

Tecnologie prese in esame per la produzione (dati input progettazione):
•Estrusione
•Pannelli sandwich
•Fasciame lamierato rinforzato con correnti
•Giunzione mediante saldatura e rivettatura

Materiali:
•Schiuma di alluminio per pannelli sandwich
•Lega di alluminio (AA 5059 H321 e AA 6061 T5/T6)

Si prenderanno in considerazione, altresì, le soluzioni tecnologiche di assemblaggio e
saldatura connesse con l’impiego di questi nuovi materiali.

                                                                                              8
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FASE I

                  Individuazione delle condizioni di carico

La normativa di riferimento contempla condizioni di carico e vincolo da applicare ad unità
navali a singolo e doppio scafo non menzionando in alcun modo la procedura da seguire per
i trimarani.

Da un’attenta analisi delle indicazioni che il RINA fornisce per i due casi contemplati, si è
estrapolata la metodologia utilizzata per la definizione delle condizioni al contorno,
adottandola per la progettazione del trimarano.
Si è proceduto quindi all’individuazione accurata delle condizioni di carico, ponendo
maggiormente attenzione alle condizioni di esercizio più critiche derivanti dalle
combinazioni di carichi più sfavorevoli.

                                                                                                  9
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FASE I

FASE I                                  Condizioni di carico finali
Prima condizione di carico                            COMBINATA 2
Condizione 1 – GALLEGGIAMENTO STATICO                 Condizione   4   –   ONDA   (a   =   83º,   L   =   18   m,   n   =   2)
                                                      Condizione   5   –   ONDA   (a   =   75º,   L   =   35   m,   n   =   6)
Condizione 2 – GALLEGGIAMENTO a VELOCITA’ COSTANTE    Condizione   6   –   ONDA   (a   =   45º,   L   =   40   m,   n   =   11)
                                                      Condizione   7   –   ONDA   (a   =   30º,   L   =   80   m,   n   =   11)

COMBINATA 1                                           COMBINATA 3
Condizione 3 – FORZE D’INERZIA nodali                 Condizione 8 – ACCELERAZIONE TRASVERSALE

                                                                                                                                           10
FASE I

   Analisi di sensibilità alle sollecitazioni sul wetdeck derivanti dal
                               moto ondoso

Si è simulata una onda sinusoidale che impatta sugli scafi del trimarano, con un certo angolo di
incidenza, una certa lunghezza d’onda ed in una posizione ben definita. Facendo variare in
maniera discreta i tre parametri definiti si sono ottenuti 2086 tipologie diverse di onde e il
parametro con cui si è valutata la criticità delle condizioni di carico applicate è la tensione di Von
Mises.

                                                                                                     11
FASE I

   Analisi di sensibilità alle sollecitazioni sul wetdeck derivanti dal
               moto ondoso –DEFINIZIONE PARAMETRI

I parametri presi in esame sono i seguenti:

angolo ALFA  indica l’angolo di incidenza dell’onda:
0
15
35
                                                                        x
45                                                                                  Oxyz     Sistema di riferimento globale

66                                                                                  Oxyz     Sistema di riferimento
75                                                                                           posizionato nel punto di
                                                                                             Origine delle Onde
85                                                                                           Linea di galleggiamento
                                                            z
                                               y                                             Profilo dell`onda
n  indica la posizione dell’onda a
diversi intervalli di tempo; i valori scelti                                x

sono     variabili   in  funzione     della
                                                                                                      x
lunghezza d’onda; in particolare si è                               z
                                                                            α   incidenz a
                                                        O
scelto di considerare l’onda che si
sposta lungo la direzione di incidenza
con intervalli costanti di tre metri                            y

lunghezza dell’onda  indica la distanza fra                        O
due creste successive:

10    15    20    25   30    35    40   45
50    55    60    65   70    75    80   100
120
                                                                                                                              12
FASE I

 Analisi di sensibilità alle sollecitazioni sul wetdeck derivanti dal
               moto ondoso – ANALISI STATISTICA

Al fine di valutare l’effettiva influenza dei parametri considerati sulle sollecitazioni al
ponte e individuare i casi più critici da utilizzare per l’implementazione dei carichi di
pressione di impatto, si è svolta una elaborazione statistica dei dati numerici ottenuti
con le simulazioni attraverso un’analisi di varianza (ANOVA).

La ricerca è stata svolta attraverso un procedimento di analisi fattoriale:
si è costruito un piano fattoriale completo in modo da studiare l’azione dei tre fattori
in corrispondenza di varie combinazioni dei rispettivi livelli.

Oggetto di analisi:             tensione di Von Mises al wet deck

Fattori variabili:              angolo di incidenza            7 livelli
                                lunghezza d’onda               17 livelli
                                posizione d’onda               3 livelli

                                                                                               13
FASE I

     Analisi di sensibilità alle sollecitazioni sul wetdeck derivanti dal
                          moto ondoso - RISULTATI

                                                                                            0
                                                                                        0
                                   10

                                        5
                                             0
                                            26

                                                 0
                                                      5
                                                     40

                                                          5
                                                               0
                                                              55

                                                                    0
                                                                         5
                                                                        70

                                                                                5
                                                                                     0
                                                                                    10

                                                                                            2
                                            2

                                                     3

                                                                                    8

                                                                                         1
                                        1

                                                 3

                                                              5

                                                                   6
                                                                        6

                                                                             7
                                                          4
60                                                                                                                                                       posizione
                                                                                                                                                                1
                                                                                                                                                                2
                                                                                                                                                                3
40
            p o s i z i o ne
                          n

                                                                                                                                                        lunghezza
                                                                                                                                                          di onda
20                                                                                                                                                             10
                                                                                                                                                               15
                                                                                                                                                60             20
                                                                                                                                                               26
                                                                                                                                                               30
                                                                                                                                                               35
                                                                                                                                                               40
                                                                                                                                                               45
                                                                                                                                                               50
                                                                                                                                                40             55
                                                 lu n g h e z z a d i o n d a                                                                                  60
                                                                                                                                                               65
                                                                                                                                                               70
                                                                                                                                                               75
                                                                                                                                                               80
                                                                                                                                                              100
                                                                                                                                                              120
                                                                                                                                                20
60
                                                                                                                                                         angolo di
                                                                                                                                                         incidenza
                                                                                                                                                                 0
                                                                                                                                                                15
40
                                                                                                                                                                30
                                                                                                         a n g o l o d i in c id e n z a
                                                                                                                                                                45
                                                                                                                                                                60
                                                                                                                                                                75
20                                                                                                                                                              85
               2

                               3

                                                                                                0

                                                                                                     5

                                                                                                             0

                                                                                                                                     5

                                                                                                                                            5
       1

                                                                                                                     5

                                                                                                                             0
                                                                                                    1

                                                                                                            3

                                                                                                                                           8
                                                                                                                    4

                                                                                                                            6

                                                                                                                                    7                                14
FASE I

                                       Vincoli

L’analisi è stata svolta applicando i vincoli come segue:
• Vincoli verticali lungo la chiglia di ogni scafo nelle sezioni in cui l’angolo
formato tra fasciame del fondo e del fianco è maggiore di 135°
• Vincolo verticali lungo i punti in corrispondenza dell’incrocio fra fasciame dei
fianchi e del fondo se l’angolo formato da questi elementi è minore di 135°

                                                                                            15
FASE II

                             Ottimizzazione Strutturale

  Si pone come funzione obiettivo la COMPLIANCE con vincolo sulla frazione di massa
  utilizzabile rispetto al valore nominale: 60% su paratie e paramezzali (spessori compresi tra
  0 e 8 mm)

         famiglia 1                        famiglia 2                           famiglia 3

•Variabilifamiglia 5
           di progetto        Paratie e Paramezzali                             famiglia 4

•Vincoli di ottimizzazione    Ridurre il volume fino al 60%
•Funzione obiettivo           Massimizzare la Rigidezza globale della struttura

         famiglia 6                        famiglia 7                           famiglia 8
                                                                                                  16
FASE II

Redesign topologico delle costole
    Famiglia 1           Alleggerimento % = 11.45%

    Famiglia 2           Alleggerimento % = 32%

                                                            17
FASE II

Redesign topologico delle costole
Famiglia 3            Alleggerimento % = 39 %

Famiglia 4            Alleggerimento % = 34 %

                                                          18
FASE II

Redesign topologico delle costole
      Famiglia 5        Alleggerimento % = 25 %

      Famiglia 6        Alleggerimento % = 40.5 %

                                                            19
FASE II

             redesign topologico delle costole

Famiglia 7
                                  Alleggerimento % = 57.3 %

Famiglia 8                        Alleggerimento % = 39 %

                                                                        20
FASE II

        Redesign topologico delle strutture longitudinali

Paratia longitudinale centrale dello
scafo centrale

Alleggerimento % = 55 %

                                                                      21
FASE II

        Redesign topologico delle strutture longitudinali

Paratia longitudinale centrale dello
scafo laterale

 Alleggerimento % = 58.4 %

                                                                      22
FASE II

    Rinforzi: Piattabande su paramezzali e costole

                                             COSTOLE
                                             •   Peso iniziale = 101.8 t
                                             •   Peso paratie ottimizzate = 69.2 t
                                             •   Peso paratie e piattabande = 93.2 t

PARAMEZZALI
•    Peso iniziale = 61.7 t
•    Peso paramezzali ottimizzati = 23.7 t
•    Peso paramezzali e piattabande = 33.1 t

                                                                                       23
FASE II

                              Verifica strutturale
                         Impostazione di carichi e vincoli
La verifica strutturale è stata eseguita per la sezione più sollecitata nella condizione
di carico più gravosa. Un’analisi preliminare del modello complessivo ha permesso
di individuare la zona più critica.
 •   Si è considerato un settore longitudinale del modello individuato da tre costole.

 •   Il settore è stato vincolato imponendo gli
     spostamenti sui nodi degli elementi di
     estremità.

                                                                                           24
FASE II

                              Verifica strutturale
                               Analisi dei risultati
Sebbene il settore analizzato sia il più critico la maggior parte della struttura risulta
poco sollecitata.
La zona critica è confinata vicino ai raccordi tra scafo centrale e wetdeck e nella parte
inferiore nel foro centrale della paratia.

Al fine di ottenere un ulteriore abbattimento del valore delle tensioni si sono apportate
alcune modifiche strutturali come ad esempio raggi di raccordo, “squadrette”,
ispessimenti locali.
                                                                                          25
FASE II

           Industrializzazione delle costole rinforzate

Configurazione topologica proposta      Redesign definito dai cantieri

                                                                             26
FASE II

                             Modello industrializzato
                          Caratteristiche del modello FEM

           • Elementi totali: 458000 circa
           • Nodi: 343000 circa

Elementi utilizzati:
• elementi shell 2D a 3 e 4 nodi per la modellazione di scafi, paratie, paramezzali,

  costole di rinforzo, ponti e piattabande
• elementi monodimensionali con sezione a T per la modellazione di longheroni, rotaie
 ed elementi di rinforzo trasversali
Si sono implementate tutte le condizioni di carico definite per i modelli precedenti, e
si sono imposti i vincoli come da manuale RINA.
                                                                                          27
FASE II

                                 Risultati analisi
I risultati ottenuti per le condizioni di carico che tengono conto dell’impatto delle
onde presentano zone con elevate concentrazioni di tensione.
Le zone in cui si è avuta concentrazione di tensione sono risultate:
 • zone di vincolo
 • zona di raccordo tra scafo centrale e wet-deck
              Modello industrializzato               Modello ridisegnato

                                                                                           28
FASE III

Caratterizzazione e impiego di pannelli AFS (Alluminum Foam Sandwich)

 Schiume metalliche:     materiale cellulare con morfologia costituita da celle
                       chiuse, rotonde o poliedriche che possono essere separate
                       da sottili pellicole.

                       elevata rigidezza unita a basso peso specifico;
                       ottime doti di smorzamento;
Proprietà principali   buona capacità di assorbimento urti;
                       minore resistenza rispetto al materiale pieno.

                                            Metallico;
                       Materiale di base    Polimerico,
                                            Ceramico.
 Classificazione
                       Morfologia delle celle Aperte;
                                              Chiuse.

                                                                                    29
FASE III

                                 Pannelli sandwich

consistono in due lamine sottili, dette pelli,
separate da un core in materiale uguale o
differente a quello delle lamine esterne.

Il core serve ad allontanare le pelli incrementando il momento d’inerzia, rendendo il
pannello estremamente resistente ai carichi di flessione e di buckling.

I provini sono stati ricavati da pannelli prodotti
con la tecnica della metallurgia delle polveri
messa a punto dall’Istituto Fraunhofer di
Brema.

                                                                                        30
FASE III

                              Test sperimentali – Set Up
Sono state condotte 10 prove di trazione statica eseguite su due tipologie di provini aventi
differenti spessore di schiuma metallica.
Per ciascuna tipologia 1 provino è stato portato a rottura e i restanti 4 sono stati sottoposti a
cicli di isteresi (carico e scarico)

I provini sono stati strumentati con 4
estensimetri elettrici a resistenza, due per
lato in direzione longitudinale e trasversale
al fine di misurare il modulo di elasticità
longitudinale e il coefficiente di Poisson

                                                  Nelle zone di afferraggio è stato necessario
                                                  eliminare la schiuma e sostituirla con listelli di
                             Listello             alluminio al fine di evitare fenomeni di
                                                  schiacciamento e permettere il corretto
                                                  trasferimento del carico al provino
                             Particolare
                             dell’afferraggio

                                                                                                       31
FASE III

           Diagrammi sforzo deformazione dei provini portati a rottura

   Risultati della prova di rottura                            Modalità di rottura

       σ y := 21[MPa]

                                                          Rilevazioni estensimetriche delle deformazioni
                                                          longitudinali

I risultati letti sui due lati del provino rivelano una
 leggera eccentricità (flessione indotta) dovuta
alla disomogeneità della schiuma e/o ad un
leggero disallineamento delle morse

                                                                                                         32
FASE III

Diagrammi sforzo-deformazione dei provini sottoposti a carico e scarico

  Il modulo di Young decresce
  leggermente a seguito di cicli di
  carico e scarico a causa della
  plasticizzazione del core

                                                                             33
FASE III

Applicazione delle caratteristiche degli AFS al modello numerico

                                                  Settore con la
                                                   paratia 66

          Paratia in lega di Al                  Paratia in AFS

                                                                              34
Conclusioni

La progettazione strutturale delle navi, pur avvalendosi delle moderne tecniche di
calcolo (FEM), si basa principalmente sull’esperienza del progettista. Questo lavoro
ha dimostrato la concreta possibilità di automatizzare la progettazione di strutture
di larga scala sottoposte a molteplici condizioni di carico. Questo con poco sforzo da
parte del progettista.

I risultati ottenuti hanno permesso di concepire strutture innovative ma allo stesso
tempo realizzabili nella cantieristica navale.

La fase di riprogettazione ha determinato:
     •una migliore distribuzione delle tensioni a parità di sollecitazione imposta;
     •una notevole diminuzione di peso;
     •una migliore resistenza alle sollecitazioni flessionali e torsionali.

Sviluppi futuri:
     •riprogettazione di particolari navali mediante modellazione solida;
     •riottimizzazione strutturale del trimarano con l’utilizzo dei pannelli AFS;
     •ottimizzazione di spessore dei pannelli sandwich.

                                                                                         35
Ringraziamenti

Si ringrazia il gruppo di lavoro costituito da:
     •Prof. Ing. Umberto Galietti (Politecnico di Bari)
     •Ing. Renato Giannoccaro (Politecnico di Bari)
     •Ing. Gianvito Mona (Politecnico di Bari)
     •Ing. Alessandro Denavasquez (Politecnico di Bari)
     •Ing. Marco Brandizzi (Centro Ricerche Fiat)
     •Ing. Daniele Bassan (Centro Ricerche Fiat)
     •Ing. Mirko Gernone (Centro Ricerche Fiat)
     •Ing. Matteo Fracchiolla (Centro Ricerche Fiat)

Si ringrazia, per la cortese collaborazione
     •Ing. Salvatore Ricca (Rodriquez Cantieri Navali)
     •Ing. Giovanni Morabito (Rodriquez Cantieri Navali)

                                                           36
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