PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE - Versione 1.0 del 05.03.2013
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PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Versione 1.0 del 05.03.2013 _____________________________________________________________ -1- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
COMUNI UNIONE RENO-GALLIERA CORPO UNICO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Via Fariselli, 4 – 40016- San Giorgio di Piano (Bo) Centrale Radio Operativa - Tel .051-8904750; Fax.0518904794 Numero verde 800-800-606 E-mail: pm@renogalliera.it Comune di Argelato Palazzo comunale, Via Argelati n.4, Tel.051-6634611;Fax.051-893510 e-mail:comune@comune.argelato.bo.it. Comune di Bentivoglio Palazzo comunale, Piazza Della Pace n.1 Tel.051-6643511; Fax.051-6640908 e-mail: urp@comune.bentivoglio.bo.it Comune di Castello d’Argile Palazzo comunale, Piazza Gadani n.2 Tel.051-6868811; Fax.051-6868810 e-mail: segreteria@comune.castello-d-argile.bo.it Città di Castel Maggiore Palazzo Comunale, Via Matteotti n.10 Tel 051.6386811; fax 051.715532 e-mail: comune.castelmaggiore@cert.provincia.bo.it Comune di Galliera Palazzo comunale, P.zza Eroi della Libertà n. 1 Tel. 051/6672911 ; Fax. 051/6672999 e-mail: segreteria@comune.galliera.bo.it Comune di Pieve di Cento Palazzo comunale, P.zza A.Costa, 17 Tel. 051/6862 611 ; Fax 051/974308 e-mail: urp@comune.pievedicento.bo.it Comune di San Giorgio di Piano Palazzo comunale Via della Libertà, 35 Tel.051/6638511 ; Fax.051/892188 e-mail: urp@comune.san-giorgio-di-piano.bo.it Comune di San Pietro in Casale Palazzo Comunale:Via G. Matteotti, 154 Tel. 051.6669511; Fax 051.817984 e-mail: urp@comune.san-pietro-in-casale.bo.it -2- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
INDICE 1. INTRODUZIONE………………………………………………………………………………………….…..…...4 2.CONTESTONORMATIVO……………………………………………………………………………..…….….4 3. ORGANIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE A LIVELLO COMUNALE…………….5 4.STRUTTURA INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE……………………………………..7 5. SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE…………………………………….…..8 6. RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE…………………………………….10 7. TERRITORIO DELL’UNIONE RENO GALLIERA ..…………………………………………………13 8. ANALISI DEI RISCHI…………………………………………………………………………………………..14 9. MODALITA’ DI INFORMAZIONE E ALLERTAMENTO DEL SERVIZIO INTECOM….14 10. EVENTI CALAMITOSI DI TIPO “B” – ATTIVAZIONE DEL COM……………………………15 11. NOTE SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI…………………………………….……….15 COPIA DEL PIANO, COSTANTEMENTE AGGIORNATO, È A DISPOSIZIONE E VISIBILE A TUTTI SUL SITO DELL’UNIONE “RENO GALLIERA”. GLI EVENTUALI DATI SENSIBILI CONTENUTI NEGLI ALLEGATI DEL PIANO NON SARANNO DIFFUSI, MA SARANNO COSTANTEMENTE AGGIORNATI E CONSERVARTI PRESSO L’UFFICIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E PRESSO LA CENTRALE OPERATIVA DEL COMANDO PM “RENO GALLIERA” A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI ENTI. -3- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
1. INTRODUZIONE La Legge 225/92 afferma, con grande innovazione rispetto al precedente quadro legislativo, che le attività di Protezione Civile sono la PREVISIONE, la PREVENZIONE, il SOCCORSO e il SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA, superando la diffusa convinzione che l’azione delle autorità si esplichi nelle sole operazioni di soccorso al verificarsi dell’evento calamitoso. Il Piano di Protezione Civile costituisce principalmente lo strumento operativo a disposizione dei Sindaci per l’esercizio delle funzioni di SOCCORSO e SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA. Il Piano contiene infatti le istruzioni e le procedure per affrontare con efficacia ed efficienza sia le emergenze a livello locale sia le emergenze a livello sovracomunale. Il Piano di Protezione Civile prevede inoltre un’analisi del territorio e l’individuazione preventiva delle aree, delle caratteristiche ambientali e dei contesti antropici che possono generare situazioni di rischio o subirne le conseguenze; consente quindi al Sindaco di espletare le altre funzioni di Protezione Civile attribuite dalla norma, la PREVISIONE e la PREVENZIONE. Si tratta a tutti gli effetti di un’analisi ambientale a supporto della pianificazione territoriale comunale e sovracomunale che può fornire alle Amministrazioni preziosi elementi di valutazione nelle fasi di pianificazione urbanistica, nella progettazione di infrastrutture di trasporto, negli indirizzi di trasformazione e valorizzazione del territorio. E’ estremamente importante che l’attenzione nei riguardi della Protezione Civile sia portata sui tavoli dove si disegnano le future linee di sviluppo urbano, affinché la pianificazione tenga conto dei rischi potenziali presenti sul territorio e delle strategie per minimizzare gli effetti sulla cittadinanza di eventuali calamità, siano esse di origine naturale o antropica. 2. CONTESTO NORMATIVO In materia di Protezione Civile, i principali riferimenti normativi sono i seguenti: L. 225 del 24/02/1992 “Istituzione del servizio nazionale di Protezione Civile” D.Lgs. Governo n° 112 del 31/03/1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” L.R. Emilia Romagna 1/2005 “Nuove norme in materia di Protezione Civile e Volontariato – Istituzione della Agenzia regionale di Protezione Civile” L. 266 del 11/08/1991 “Legge quadro sul volontariato” -4- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
D.P.R. 194 del 08/02/2001 “Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di Protezione Civile” La regione Emilia Romagna ha emesso, con DGR 1166 del 21.06.2004, le “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali”, che costituiscono un riferimento metodologico per l’organizzazione e la redazione del presente Piano La regione Emilia Romagna ha inoltre approvato il DGR 962/2009 “Disposizioni organizzative finalizzate all’attivazione del sistema di allertamento di protezione civile sul territorio regionale per il rischio idraulico e idrogeologico” in attuazione dell’art. 12 della LR 1/2005 L’evoluzione normativa dell’ordinamento degli enti pubblici ha progressivamente valorizzato le forme di associazione fra enti locali, evidenziandone i vantaggi in termini gestionali, economici e organizzativi. La Legge Regionale 1/2005, pur ribadendo il ruolo fondamentale del Comune nella gestione delle emergenze di protezione civile: art 6 comma 2. Al verificarsi di eventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), l’attivazione degli interventi urgenti per farvi fronte è curata direttamente dal Comune interessato prevede esplicitamente la possibilità di gestire in forma associata la protezione civile Art 1 comma 2. All’espletamento delle attività di protezione civile provvedono la Regione, le Province, i Comuni, le Comunità montane, le Unioni di Comuni e le altre forme associative di cui alla legge regionale 26 aprile 2001, n. 11 (Disciplina delle forme associative e altre disposizioni in materia di enti locali che anzi viene identificata come forma privilegiata “Art. 6 - Funzioni e compiti dei Comuni e delle Comunità Montane 1. I Comuni, …. esercitano le funzioni e i compiti amministrativi ad essi attribuiti dalla legge n. 225 del 1992 e dal decreto legislativo n. 112 del 1998 …, privilegiando le forme associative previste dalle leggi regionali n. 11 del 2001 e n. 6 del 2004 …” Nella medesima legge, la Regione incentiva e promuove in varie forme la gestione in forma associata della protezione civile, sia a livello provinciale che intercomunale. Gli obiettivi della gestione in forma associata della protezione civile possono essere sintetizzati come segue: • redazione del Piano Intercomunale • svolgere le attività di prevenzione e protezione • gestire i primi soccorsi in fase di emergenza • impiegare il Volontariato di protezione civile a livello intercomunale • gestire con efficienza le strutture e le risorse del territorio -5- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Lo strumento fondamentale per il perseguimento della gestione in forma associata è il PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE che definisce linee guida e procedure per lo svolgimento di tutte le altre attività elencate. La struttura operativa di riferimento è il Servizio Intercomunale di Protezione Civile (SIPC) che dà attuazione alle indicazioni del piano. Il piano intercomunale non può sgravare i Sindaci dalle responsabilità in materia di protezione civile; la normativa vigente identifica nel Sindaco l’attore principale in materia di gestione dell’emergenza, assistenza alla popolazione e informazione alla cittadinanza, consentendo l’organizzazione e la pianificazione dell’emergenza a livello intercomunale; in caso di calamità o emergenza, quindi, saranno comunque i Sindaci dei comuni coinvolti a dover esercitare la propria azione istituzionale, fatta salva la potestà del Prefetto di intervenire direttamente o tramite la convocazione del COM. 3. ORGANIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE A LIVELLO COMUNALE 3.1 IL SINDACO La Legge n° 225 del 24/2/1992: “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”, all’Art. 15 “Competenze del Comune ed attribuzioni del Sindaco”, al comma 4 recita: “Il Sindaco è autorità comunale di protezione civile; al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, il Sindaco, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto ed al Presidente della Giunta regionale.” Il Sindaco dirige le operazioni relative alla Protezione Civile in ambito comunale anche secondo il modello di intervento regionale con le fasi di attenzione, preallarme,allarme ed è referente del Commissario di Governo, qualora questi venga nominato, se l’emergenza è a carattere regionale oppure è referente del Prefetto se l’emergenza è a carattere provinciale. Per svolgere le funzioni che gli sono proprie, il Sindaco si avvale dei seguenti organi di Protezione Civile a carattere comunale: - l’Assessore alla Protezione Civile, - il Referente comunale di Protezione civile, - del Servizio Intercomunale di Protezione Civile istituito nell’ambito dell’Unione di Comuni“Reno-Galliera” (meglio definito nel seguente punto 5). - può istituire il Centro Operativo Comunale (COC). Il Sindaco, nell’espletamento delle funzioni relative alla Protezione Civile, può avvalersi del potere di ordinanza e di requisizione di mezzi e di materiali di proprietà privata che dovessero rendersi all’uopo necessari per fronteggiare la situazione di emergenza. 3.2 L’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE E’ facoltà del Sindaco, nella nomina degli Assessori, attribuire ad uno di essi la delega in materia di Protezione Civile. Suo compito, nella struttura Comunale di Protezione Civile, è di coadiuvare il Sindaco durante l’emergenza, nonché sovraintendere, nei tempi di assenza dello stato di emergenza, al lavoro dell’Ufficio Protezione Civile, per ciò che concerne gli aggiornamenti -6- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
del Piano Comunale, l’organizzazione del servizio e la divulgazione dello stesso presso la cittadinanza. All’Assessore spetta l’onere dell’attuazione delle politiche relative alla Protezione Civile poste in essere dalla Giunta Comunale. Inoltre è chiamato a sostituire il Sindaco nella direzione delle operazioni di emergenza in caso di calamità nel caso in cui il Sindaco fosse impossibilitato oppure irreperibile con immediatezza. 3.3 REFERENTE COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Nell’ambito dell’organizzazione amministrativa propria dei Comuni viene individuato tra il personale dipendente un REFERENTE di Protezione Civile il quale favorisce: • la verifica e l’aggiornamento dei dati e delle informazioni relative alle strutture e alle risorse comunali disponibili (umane, mezzi e attrezzature) per emergenze di protezione civile; • i rapporti tra il SIPC e i Servizi Comunali che possono essere coinvolti durante un’emergenza di Protezione Civile; • contribuisce alla gestione dei rapporti con il Volontariato di Protezione civile • mantiene stretti rapporti di coordinamento con il Servizio Intercomunale di Protezione Civile anche attraverso la partecipazione al Comitato di Coordinamento intercomunale (meglio definito nel seguente punto 4). L’elenco dei materiali e dei mezzi di proprietà di ciascun Comune utilizzabili per emergenze di protezione civile, sarà conservato presso l’Ufficio Intercomunale e presso la centrale operativa del Comando di Polizia Municipale Unione Reno-Galliera. 3.4 L’ORGANO DI GESTIONE DELL’EMERGENZA:IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE COC Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) è il centro operativo a supporto del Sindaco, autorità comunale di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. In caso di calamità, su convocazione del Sindaco con atto formale, può essere attivato il Centro Operativo Comunale – COC, composto in prevalenza da tecnici e da dipendenti della Pubblica Amministrazione. L’organizzazione del COC è basata sul modello del “Metodo Augustus” (sviluppato del Dipartimento di Protezione Civile) che prevede l’introduzione di 9 funzioni di supporto. -7- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
CENTRO OPERATIVO COMUNALE Funzione 1 Tecnico Funzione 9 Scientifica Funzione 2 e Pianificazione Assistenza alla Sanità Assistenza Popolazione Sociale e Veterinaria Funzione 8 Funzione 3 Volontariato Telecomunicazioni COC Sindaco Assessori Funzione 7 Funzione 4 Strutture Materiali, Mezzi e Operative Locali e Risorse Umane Viabilità Funzione 6 Funzione 5 Censimento Servizi Essenziali Danni a Persone e Attività e/o Cose scolastiche -8- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
FUNZIONE COMPETENZE RESPONSABILE Questa funzione ha il compito di creare le condizioni per una pianificazione efficace nonché 1. Tecnico mantenere il collegamento tra tutte Scientifica e le funzioni del COC per migliorare Pianificazione al massimo la capacità d’intervento Questa funzione ha il compito di 2. Sanità,assistenza pianificare e gestire tutte le sociale e situazioni e le problematiche legate veterinaria agli aspetti socio – sanitari dell’emergenza. Questa funzione ha il compito di coordinare le attività, i mezzi e i materiali delle associazioni del volontariato che intervengono in 3. Volontariato sintonia con le altre strutture operative e in stretta collaborazione e dipendenza della funzione (1) pianificazione e coordinamento Questa funzione dovrà gestire e coordinare l’impiego e la distribuzione dei materiali e mezzi 4. Materiali, Mezzi appartenenti ad enti locali, e Risorse Umane volontariato ecc. nonché e risorse umane a disposizione Questa funzione ha il compito di assicurare il ripristino e/o il mantenimento dei servizi primari compresi quelli dell’attività 5. Servizi essenziali scolastica; il responsabile è tenuto, e attività tramite i contatti con scolastiche rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio coinvolto, a tenere costantemente aggiornata la situazione circa l’efficienza e gli interventi sulla rete -9- Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Questa funzione avrà il compito, successivamente all’evento calamitoso, provvedere al censimento dei danni a persone, 6. Censimento a edifici e infrastrutture pubbliche e danni persone e/o private, attività produttive, opere di cose interesse culturale, agricoltura e zootecnia. Il referente dovrà provvedere all’aggiornamento costante di un report riassuntivo da inviare agli enti superiori. Questa funzione avrà il compito di coordinare le varie componenti locali 7. Strutture istituzionalmente preposte alla operative locali e viabilità e alla pubblica sicurezza per viabilità quanto di competenza. Questa funzione avrà il compito di verificare l’efficienza della rete di 8. telecomunicazioni avvalendosi dei Telecomunicazioni tecnici delle reti fisse e mobili Questa funzione avrà il compito fornire assistenza alla popolazione colpita ed in particolare a persone di 9.Assistenza alla fascia protetta curando e gestendo le popolazione eventuali procedure per il reperimento di sistemazioni alternative. Ciascuna Amministrazione Comunale appartenente all’Unione “Reno Galliera” dovrà determinare, con propria deliberazione, l’organigramma del proprio COC, individuando il Responsabile e l’eventuale sostituto di ciascuna delle 9 funzioni. Gli organigrammi e ogni successiva modifica che ciascuna Amministrazione individuerà per il proprio COC, dovranno essere comunicati al SIPC senza ritardo. Il SIPC provvederà ad informare, secondo modalità prestabilite, ciascun componente dei vari COC di ogni novità o aggiornamento apportati al Piano d’Emergenza e di ogni emanazione di allerte di Protezione Civile. La funzione n.1 del COC, a discrezione di ciascuna Amministrazione, potrà essere ricoperta dal Responsabile o dal Referente del SIPC,o da un loro delegato. La funzione n.3 del COC, a discrezione di ciascuna Amministrazione, potrà essere ricoperta dal Referente dell’Associazione di Volontariato di Protezione Civile, convenzionata con quella amministrazione, o da un suo delegato. La funzione n.7 del COC, a discrezione di ciascuna Amministrazione, potrà essere ricoperta dal Comandante del Corpo Unico di Polizia Municipale, o da un suo delegato. In funzione della tipologia di emergenza che si andasse a verificare, il Sindaco potrà attivare solamente alcune delle funzioni sopracitate, anche derogando alle indicazioni fornite dal presente piano. Tutti i settori dell’Amministrazione Comunale durante le emergenze metteranno con assoluta priorità a disposizione del Sindaco e del COC indistintamente tutto il personale e le risorse disponibili. Il Sindaco potrà delegare ad uno dei Responsabili della sua Amministrazione la predisposizione dei turni di servizio di tutto il personale dell’Ente, prevedendo - 10 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
un’organizzazione che garantisca la continuità del servizio per tutto il tempo necessario a fronteggiare l’emergenza. Il Sindaco potrà delegare ad uno dei Responsabili della sua Amministrazione la gestione della segreteria del COC, nella quale confluiranno e verranno opportunamente gestite tutte le informazioni relative alla gestione dell’emergenza. La segreteria del COC predisporrà la redazione di tutti i report riepilogativi giornalieri da inoltrarsi agli Enti superiori interessati nella gestione dell’emergenza. Possono essere altresì invitati alle riunioni del Centro Operativo Comunale rappresentanti di altri Enti, tecnici 0 professionisti di provata esperienza con conoscenze specifiche e con funzioni di consulenza tecnica. - 11 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
3.5 COORDINAMENTO CON I COMUNI LIMITROFI Qualora l’evento calamitoso o la situazione di emergenza dovesse interessare anche territori di comuni limitrofi, senza peraltro assumere dimensioni ed intensità tali da comportare l’attivazione delle strutture di Protezione Civile Provinciali o Regionali, il Sindaco prende contatto con i Sindaci dei comuni coinvolti, coordinando, attraverso il Servizio Intercomunale di Protezione Civile, le rispettive strutture di protezione civile e gli interventi, al fine di razionalizzare le risorse e migliorare l’efficacia delle azioni. Tale coordinamento riguarda in particolare i seguenti aspetti: • regolamentazione della circolazione stradale (blocco di strade a valenza sovra comunale, creazione di percorsi alternativi, interdizione all’accesso in aree a rischio) • monitoraggio dei punti critici di corsi d’acqua arginati • utilizzo di strutture di ricettività (centri di smistamento o di accoglienza, strutture sanitarie) • utilizzo di risorse di proprietà comunale (mezzi operativi, attrezzature) • utilizzo di personale comunale • informazione alla cittadinanza 4. STRUTTURA INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Fermo restando le citate competenze e responsabilità poste in capo ai Sindaci dei Singoli comuni, la Struttura Intercomunale di protezione civile è organizzata su più livelli di competenze e funzioni, integrate fra loro, secondo il seguente schema: a) il SINDACO REFERENTE PER LA PROTEZIONE CIVILE, cui il Presidente dell’Unione ha delegato le competenze specifiche di coordinamento; b) la GIUNTA DELL’UNIONE, con compiti di verificare dell’andamento della gestione e dell’attuazione del servizio intercomunale, oltre che di elaborare gli indirizzi ed individuare gli obbiettivi generali; c) il RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE nella persona del Comandante del Corpo Unico di Polizia Municipale, d) il REFERENTE DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE, con compiti di gestione del servizio, e) il COMITATO DI COORDINAMENTO INTERCOMUNALE è composto da: • il Referente comunale di Protezione civile di ciascun comune, • il Responsabile del Servizio Intercomunale di Protezione Civile, • il Referente del Servizio Intercomunale di Protezione Civile, • un rappresentante di ogni Associazione di Volontariato di Protezione civile convenzionata con i Comuni, Compiti del Comitato: • Esercita funzioni di raccordo e coordinamento con i singoli Comuni • Coadiuva il SIPC nell’organizzazione delle attività previste dal piano Intercomunale di Protezione Civile. Il Comitato si riunisce periodicamente e viene convocato direttamente dal Responsabile del Servizio Intercomunale o su richiesta di uno dei componenti. - 12 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
5. IL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Il sistema integrato di protezione civile si avvale di una struttura operativa identificata in un Servizio Intercomunale di Protezione Civile (SIPC), con un Responsabile, un Referente e con uno o più addetti dedicati, in grado di svolgere tutte le funzioni che il Piano Intercomunale gli attribuisce. Al Referente, oltre alla conduzione del Servizio e delle attività di Protezione Civile a livello intercomunale, vengono attribuite funzioni relative alla redazione e al successivo aggiornamento del presente Piano di Protezione Civile, compiti di coordinamento del Comitato, nonché, in collaborazione con il Responsabile, di relazionare sull’attività svolta alla Giunta dell’Unione. Il Servizio Intercomunale può inoltre avvalersi di risorse esterne, per lo svolgimento di prestazioni specialistiche e/o professionali e della collaborazione del volontariato di PC. Il Servizio Intercomunale di Protezione Civile viene istituito con il preciso compito di coadiuvare i Sindaci e le strutture comunali sia nell’attività ordinaria che nelle situazioni di emergenza, coordinando gli interventi e razionalizzando le risorse (umane e materiali) a disposizione dell’intera Unione intercomunale, ricercando e acquisendo risorse tecniche ed economiche per la Protezione Civile anche attraverso finanziamenti regionali, nazionali, comunitari e sponsorizzazione di privati. Il SIPC non può sostituirsi totalmente alle attività svolte dagli uffici comunali ai quali resta una parte delle competenze; in particolare il compito di intervento tempestivo nelle calamità e nelle emergenze. Il Servizio sovrintende alle attività di protezione civile nelle fasi di pianificazione, previsione e prevenzione, e fornisce supporto tecnico e logistico alle strutture operative attivate durante le fasi di emergenza. Il Servizio, anche attraverso il Corpo di Polizia Municipale “Reno–Galliera” , assicura una continuità operativa per le emergenze di Protezione Civile, anche attraverso un servizio di reperibilità. La sede del Servizio è definita presso gli uffici del Comando della Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera. 5.1 RAPPORTI DEL SIPC CON IL VOLONTARIATO I Comuni dell’Unione Reno Galliera possono sottoscrivere convenzioni con Associazioni di volontariato di Protezione Civile. Per le attività di Protezione Civile sul territorio dell’Unione le Associazioni di Volontariato sono coordinate dal SIPC in accordo con Consulta Provinciale delle Associazioni di Protezione Civile. Il SIPC mantiene i rapporti con le Associazioni di volontariato ed inoltre provvede a: • effettuare un monitoraggio periodico delle risorse del volontariato (n. di iscritti, attrezzature, mezzi, ecc.); - 13 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
• individuare le necessità di adeguamento delle dotazioni e delle eventuali esigenze formative delle associazioni; • organizzare incontri di formazione per la divulgazione del Piano intercomunale presso le associazioni; • gestire i rapporti con la Consulta Provinciale e con le Associazioni non iscritte. Compito del SIPC è mantenere monitorata la disponibilità di risorse del volontariato sul territorio, ed informare i responsabili e gli iscritti dei contenuti del piano intercomunale e delle procedure di intervento che coinvolgono i volontari. Le specifiche convenzioni, i rapporti istituzionali, gli accordi di collaborazione e gli eventuali accordi economici con le Associazioni di volontariato restano di competenza delle singole amministrazioni comunali, nell’ambito delle politiche comunali per la gestione del volontariato e del territorio. I volontari dovranno seguire rigorosamente le disposizioni ad essi impartite, senza assumere iniziative autonome che potrebbero causare ritardi alle attività di emergenza o addirittura costituire rischio per l’incolumità dei volontari stessi. Il SIPC mantiene i rapporti con gli Enti sovraordinati e con la Consulta Provinciale del Volontariato; in collaborazione con questi organizza addestramenti in relazione agli scenari di rischio presenti sul territorio. L’elenco dei materiali e dei mezzi a disposizione delle Associazioni di volontariato utilizzabili per emergenze di protezione civile, sarà conservato presso l’Ufficio Intercomunale e presso la centrale operativa del Comando di Polizia Municipale Unione Reno-Galliera. 5.2 SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE NELLA CITTADINANZA, NELLE SCUOLE E NELLE STRUTTURE COLLETTIVE Il SIPC può collaborare alle prove di addestramento per l’evacuazione delle scuole e a contribuire nella realizzazione di programmi didattici per la sensibilizzazione alla “cultura dell’emergenza” e alla conoscenza del territorio. L’attività di collaborazione è finalizzata alla sensibilizzazione delle strutture scolastiche ai temi della protezione civile, con il duplice intento di migliorare le capacità di risposta alle emergenze e contribuire alla creazione di una diffusa coscienza delle tematiche di protezione civile, quale forma di educazione civica per i futuri cittadini del territorio. L’ufficio potrà inoltre agire in ausilio al personale docente in caso di programmi didattici centrati sul tema della protezione civile o dello studio del territorio, fornendo materiale, cartografia ed eventuale accompagnamento in visite guidate. È inoltre auspicabile, in accordo con le autorità scolastiche, l’attivazione di un programma di simulazioni di evacuazione dei plessi scolastici “a sorpresa” non per gli alunni, ma per il personale docente e non docente, vero banco di prova dell’efficacia del piano di emergenza e della preparazione del personale, responsabile della incolumità dei minori presenti a scuola. - 14 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Il SIPC, ai fini della sensibilizzazione della cittadinanza, predispone materiale informativo, comunicati per la stampa o per i notiziari. Il SIPC mantiene i rapporti con gli enti territoriali sovraordinati e con la Consulta Provinciale del Volontariato; in collaborazione con questi organizza addestramenti in relazione agli scenari di rischio presenti sul territorio. 5.3 ATTIVITA’ DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE IN MATERIA DI SOCCORSO E SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA Il Servizio Intercomunale di Protezione Civile ha compiti di gestione Unificata della Protezione Civile, sia in fase di organizzazione e aggiornamento del servizio, sia in fase di emergenza. Il Servizio Intercomunale di Protezione Civile è quindi chiamato a svolgere le seguenti attività: • collaborazione con gli Uffici comunali e gli Enti competenti alle fasi di ALLERTAMENTO e ATTIVAZIONE delle strutture di PC • gestione adempimenti amministrativi in emergenza ( ordinanze di competenza, comunicazioni alla cittadinanza, rapporti con il volontariato) • attivazione delle procedure previste nelle fasi di allerta di protezione civile (attenzione, preallarme, allarme) • funzioni di raccordo con URP e Uffici dei comuni • gestione delle comunicazioni con i Sindaci e le strutture comunali • supporto logistico e tecnico all’attività dei Comuni in emergenza • supporto logistico all’attivazione del COM, qualora convocato dal Prefetto • attivazione delle procedure di intervento previste dal piano intercomunale in funzione dello scenario di rischio 5.4 AGGIORNAMENTO PERIODICO DEL PIANO INTERCOMUNALE Requisito fondamentale del Piano è la piena operatività in caso di emergenza; risulta pertanto di fondamentale importanza che le analisi e le informazioni del piano siano costantemente aggiornate e rispondenti alla realtà del territorio. È compito del Servizio Intercomunale di Protezione Civile procedere a tali aggiornamenti sulla base dei dati forniti dai competenti Uffici Comunali. Le variazioni sostanziali del Piano Intercomunale di Protezione Civile sono soggette ad approvazione dello stesso organo dell’Unione che lo ha approvato. Poiché il Piano contiene dati suscettibili di continue variazioni (popolazione residente, nuclei familiari dimoranti in aree a rischio, integrazioni e revisioni della normativa vigente, ecc.), che comunque non vanno ad alterare le caratteristiche sostanziali del Piano stesso, queste sono da considerarsi di ordinaria amministrazione e gli aggiornamenti periodici non necessitano di ulteriore approvazione formale. Copia del Piano, costantemente aggiornato, è disposizione e visibile a tutti sul Sito dell’Unione Reno Galliera. Gli eventuali dati sensibili contenuti negli allegati del Piano non saranno diffusi, ma saranno costantemente aggiornati e conservarti presso il SIPC e - 15 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
presso la Centrale Operativa del Comando PM “Reno Galliera” a disposizione di tutti gli Enti. Il Prefetto e la Centrale Operativa della Regione avranno inoltre a disposizione le utenze telefoniche sempre aggiornate dei Sindaci, del Responsabile e del Referente del SIPC. 6. RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE 6.1 AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORRITORI E RISORSE Le Aree di Ammassamento dei soccorritori e delle risorse devono essere necessariamente individuate dai Sindaci i cui Comuni sono sedi di C.O.M. Da tali aree partono i soccorsi per i Comuni afferenti al C.O.M.; a ragion veduta, nell'ambito della pianificazione provinciale di emergenza, si potranno individuare aree di ammassamento anche in Comuni lontani o difficilmente raggiungibili. Ciascun Sindaco il cui Comune è sede di C.O.M., individua tale area evidenziandola sulla cartografia e segnalando il percorso migliore per accedervi. Si devono individuare aree non soggette a rischio (dissesti idrogeologici, inondazioni, etc..), ubicate nelle vicinanze di risorse idriche elettriche e ricettive per lo smaltimento di acque reflue. Tali aree dovranno essere poste in prossimità di un nodo viario o comunque dovranno essere facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni. Le aree individuate per l'ammassamento soccorritori e risorse possono essere dotate di attrezzature ed impianti di interesse pubblico per la realizzazione e lo svolgimento, in condizioni di "non emergenza", di attività fieristiche, concertistiche, circensi, sportive etc.. Le Aree di Ammassamento dei soccorritori e risorse saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra poche settimane e qualche mese. Per i Comuni dell’Unione Reno-Galliera la sede del COM è stata individuata, in accordo con la Provincia di Bologna, nel Comune di San Giorgio di Piano. L’area verde denominata “Parco vecchietti” sita nel Comune di San Giorgio di Piano tra la via Pirotti e la via Fosse Ardeatine, è stata individuata come possibile area per l’istituzione di sede del COM e come eventuale area di ammassamento per soccorritori o risorse. (TAVOLA N. AB) Un’altra area individuata, anch’essa in ambito provinciale come possibile area di ammassamento per soccorritori e risorse, è l’area verde antistante i magazzini “Metro” sita in via Saliceto n.1 nel Comune di Castel Maggiore (TAVOLA N.AA) 6.2 AREE DI ACCOGLIENZA (AREE D’ ATTESA DELLA POPOLAZIONE e AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE) Le Aree di Attesa sono luoghi di prima accoglienza per la popolazione; si possono utilizzare piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei e non soggetti a rischio (frane, alluvioni, crollo di strutture attigue, etc..), raggiungibili attraverso un percorso sicuro possibilmente pedonale. Il numero delle aree da scegliere è in funzione della capacità ricettiva degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni sull'evento e i primi generi di conforto, in attesa dell'allestimento delle aree di ricovero. Le Aree di Attesa della popolazione saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra poche ore e qualche giorno. Le Aree di Ricovero della popolazione individuano i luoghi in cui saranno installati i primi insediamenti abitativi: esse devono avere dimensioni sufficienti per accogliere almeno una tendopoli per 500 persone e servizi campali (circa 6.000 m2). Si devono individuare aree non soggette a rischio (di inondazioni, di frane, di crollo di ammassi rocciosi, etc..), ubicate nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e ricettive per lo smaltimento di acque reflue. Tali aree dovranno essere poste in prossimità di un nodo viario o comunque dovranno essere facilmente raggiungibili anche da mezzi di grande dimensione. Le Aree di Ricovero - 16 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
della Popolazione saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra pochi mesi e qualche anno. Nei Comuni dell’Unione Reno Galliera sono state individuate alcune aree che in caso di emergenza possono essere adibite a tali scopi ( Allegato- Aree ammassamento e accoglienza) 6.3 STRUTTURE DI RICETTIVITÀ (scuole, strutture ricettive, strutture ospedaliere) Sono edifici che, per le loro caratteristiche e per la loro destinazione d’uso, possono essere destinati, nel momento dell’emergenza, al ricovero dei cittadini evacuati. Per questo scopo, sono state individuate le seguenti strutture: - scuole e palestre - alberghi, hotel, bed & breakfast di proprietà privata, Tali strutture possono essere utilizzate qualora l’evento calamitoso non ne abbia minato la sicurezza; in caso contrario, o in caso di insufficiente ricettività, si provvederà ad attrezzare le aree di ricovero. Per consentire l’utilizzo di strutture di proprietà privata, il Sindaco è tenuto a sentire il parere della proprietà. Qualora questo fosse impossibile, ovvero il parere fosse negativo, e qualora le condizioni di emergenza lo richiedano, il Sindaco può ordinare la requisizione della struttura in oggetto, tutta o in parte. Nel Comune di Bentivoglio è presente l’Ospedale Civile sito in via Marconi n.35 con oltre 200 posti letto; inoltre nel territorio dell’Unione Reno Galliera sono presenti diverse strutture volte ad assicurare trattamenti socio-assistenziali e sanitari di base. L’elenco delle strutture e delle aree sopra elencate presenti sul territorio dell’Unione, è riportato nelle schede allegate al Piano (Allegato- scuole, strutture ricettive, strutture ospedaliere) 6.4 SEDE OPERATIVA DEL COC I locali destinati ad ospitare il Centro Operativo Comunale devono essere facilmente raggiungibili da più parti del centro urbano e possibilmente insediati in edifici antisismici; devono altresì essere ubicati in un’area sicura, lontana da corsi d’acqua che potrebbero straripare e da industrie a rischio. In via preliminare, i Comuni, stante la collocazione sicura rispetto ai principali rischi, baricentrica verso il territorio, possono individuare la sede del COC presso il Municipio, oppure presso ulteriori sedi alternative come ad esempio le sedi delle locali Associazioni di Volontariato P.C. Da un punto di vista logistico, il COC deve prevedere almeno due specifiche aree: • area comunicazioni • sala operativa - 17 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
L’area comunicazioni, che utilizza solitamente sistemi di collegamento telefonici, telefax e radio, serve a raccogliere informazioni dall’area colpita o dalle strutture centrali di Protezione Civile, a diramare gli ordini alla struttura comunale ed emettere comunicazioni alla cittadinanza. Nell’area operativa il Sindaco, coadiuvato dai componenti del Centro Operativo Comunale, ordina e dirige gli interventi; l’accesso alla Sala Operativa è consentito solo ai Componenti del Centro Operativo Comunale e agli addetti specificatamente autorizzati. All’interno del COC devono essere conservati materiale di cancelleria e attrezzature tecniche per la corretta gestione dell’ emergenza, in particolare gruppi elettrogeni autonomi e impianti telefonici. 6.5 MAGAZZINO MATERIALI Per le esigenze della Protezione Civile e per conservare i materiali di non corrente utilizzo, presso ciascun Comune dovrà essere predisposto un deposito permanente, contenente materiali di prima necessità per la gestione delle emergenze. 6.6 MATERIALI E MEZZI DI PROPRIETÀ COMUNALE Sono costituiti da tutti i mezzi ed i materiali di proprietà dei Comuni e che possono risultare di pratica utilità in caso di emergenza; si tratta sia di veicoli per il trasporto di persone, sia di mezzi per il trasporto materiali, sia delle macchine operatrici dei servizi manutentivi. Vi sono altresì compresi tutti i materiali e le attrezzature di proprietà comunale, sia ad uso manuale che motorizzato. (Allegato – elenco materiali e mezzi di proprietà comunale) Le suddette risorse devono essere mantenute costantemente aggiornate, in stato di efficienza e custodite in luogo prontamente accessibile. 6.7 UFFICI COMUNALI E PERSONALE COMUNALE Tutti gli Uffici Comunali, che per competenze proprie, gestiscono o trattano dati o elementi inseriti nel presente Piano di Protezione Civile, sono tenuti ad informare prontamente il Servizio Intercomunale di Protezione Civile di ogni variazione nel frattempo intercorsa, cosicché quest’ultimo possa provvedere all’aggiornamento del piano stesso. I responsabili di ciascun Ufficio Comunale devono fornire piena collaborazione al SIPC sia in fase di Previsione e Prevenzione che in fase di Emergenza. In caso di emergenza, il personale comunale può essere destinato a specifiche squadre operative, in funzione delle qualifiche professionali e delle mansioni normalmente svolte. Tuttavia, dipendenti aventi caratteristiche professionali non contemplate dalle funzioni assegnate dalla pianta organica comunale, o abilitazioni acquisite a titolo personale o in precedenti impieghi, possono essere più utilmente impiegati nel corso dell’emergenza utilizzando tali competenze. 6.8 MATERIALI E MEZZI A DISPOSIZIONE DEL VOLONTARIATO - 18 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Le Associazioni di Volontariato, in caso di emergenza, mettono a disposizione della struttura comunale di Protezione Civile tutti i loro mezzi il cui impiego sarà gestito dai volontari stessi su indicazione del Sindaco, del Referente Comunale di Protezione Civile e del S.I.P.C. Il materiale e i mezzi di proprietà del Comune possono essere messi a disposizione delle Associazioni di Volontariato secondo le modalità stabilite nelle convenzioni. (Allegato – elenco materiali e mezzi Associazioni Volontariato) 6.9 MEZZI E MATERIALI DI PROPRIETÀ PRIVATA In caso di necessità, il Sindaco può disporre la requisizione di mezzi o materiali di proprietà privata e ritenuti di rilevante importanza per fronteggiare l’evento calamitoso. Per la requisizione delle suddette risorse, il Sindaco si avvale del potere d’ordinanza, stabilendo nel contempo le modalità di uso, di conservazione, di restituzione dei beni requisiti, nonché le indicazioni per eventuali risarcimenti conseguenti all’uso o al danneggiamento durante le fasi d’emergenza. 7. IL TERRITORIO DELL’ UNIONE RENO GALLIERA Il territorio dell’Unione Reno Galliera si estende nella pianura nord della Provincia di Bologna e occupa una superficie complessiva di circa 300 kmq, suddivisa come segue: Estensione Comuni (Kmq) Argelato 35.13 Bentivoglio 51.15 Castello d’Argile 29.07 Castel Maggiore 30.92 Galliera 37.16 Pieve di Cento 15.85 San Giorgio di Piano 30.48 San Pietro in Casale 65.81 Tot. Comuni Maschi Femmine 31/12/2012 Argelato 4820 4992 9812 Bentivoglio 2700 2808 5508 Castello d’Argile 3296 3234 6530 Castel Maggiore 8571 9259 17830 Galliera 2695 2808 5503 Pieve di Cento 3451 3567 7018 San Giorgio di Piano 4099 4359 8458 San Pietro in Casale 5984 6076 12024 Per ogni ulteriore dettaglio sugli aspetti geomorfologici, ambientali ed urbanistici del territorio dell’ Unione, si rimanda agli elaborati del quadro conoscitivo del PSC in forma - 19 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
associata, di cui è disponibile copia presso ciascun comune e sul sito internet dell’Unione (http://www.renogalliera.it). In sintesi, si riassumono comunque i temi che caratterizzano il territorio e che ne condizionano la vulnerabilità e contribuiscono a definire gli scenari di rischio per l’intero territorio: morfologia pianeggiante estesa rete idrografica, caratterizzata sia dalla presenza del tratto arginato del fiume Reno (argine dx – traccia sommariamente i confini nord e Ovest del territorio) sia da canali artificiali di grande rilevanza storica, come il Canale Emiliano Romagnolo e il Canale Navile, sia da una articolata rete di canali artificiali, prevalentemente a regime idraulico controllato ampia ed efficiente rete di viabilità, che consente di connettere ogni parte del territorio, con possibilità di almeno un percorso alternativo per ogni destinazione presenza di infrastrutture di trasporto significative sul territorio (strade provinciali, ferrovia) sia di connessione locale che di attraversamento provinciale e nazionale insediamenti artigianali e industriali diffusi in ogni comune, con presenza di industrie a rischio di incidente rilevante concentrazione della popolazione nei capoluoghi e in alcune località principali estesa utilizzazione agricola del territorio, con numerosi insediamenti rurali distribuiti 8. ANALISI DEI RISCHI 8.1 ANALISI STORICA DEGLI ACCADIMENTI CALAMITOSI SUL TERRITORIO DELL’ASSOCIAZIONE Il territorio sul quale insistono i Comuni aderenti all’Unione Reno Galliera si presenta prevalentemente pianeggiante con alcune aree depresse, solcato da numerosi corsi d’acqua naturali e artificiali, alcuni di grande rilevanza per la pianura emiliana (Fiume Reno, Canale Emiliano Romagnolo, Savena Abbandonato, Canale Navile). In base all’ultima classificazione sismica esistente dei nostri territori (risale al 2003), non sarebbe previsto il verificarsi di eventi sismici di forte intensità nel territorio dell’Unione Reno-Galliera. I terremoti dell’Emilia del 20 e 29 Maggio 2012 hanno però stravolto completamente ogni previsione e classificazione tanto da rendere necessario un aggiornamento consistente dei Piani di Protezione Civile e delle relative procedure. A seguito del sisma di Maggio 2012, i Comuni dell’Unione Reno-Galliera maggiormente colpiti, sono stati Pieve di Cento con oltre 300 persone evacuate per l’inagibilità della propria abitazione e Galliera con oltre 140 persone. Ma anche i Comuni di San Pietro in Casale con 44 sfollati, Castello d’Argile con 22, Argelato con 10 e Castel Maggiore con 5 hanno risentito degli effetti delle due scosse sismiche. Anche gli insediamenti antropici insistenti sul territorio ricoprono notevole importanza per il sistema produttivo e commerciale della Provincia di Bologna: oltre ai poli attrattivi - 20 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Centergross e Interporto sono presenti 7 industrie a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lgs 334/99. La presenza di questi comporta un notevole transito di mezzi per le principali arterie dell’Unione, riconducibili all’Autostrada A13, alle Strade Provinciali e alla Ferrovia BO-PD. L’analisi storica dei dati forniti dalla Provincia di Bologna o dai diversi servizi di governo del territorio hanno evidenziato come scenario principale l’esondazione dei corsi d’acqua con conseguente invasione di aree golenali, sormonto o rottura di argini, allagamento di aree urbanizzate o abitate, isolamento di abitazioni o nuclei abitati, danni o crolli a infrastrutture, abitazioni, interruzione di fornitura di servizi (luce, acqua potabile, ecc.), interruzione di strade. Negli anni passati si hanno notizie anche di eventi calamitosi di breve estensione e durata come trombe d’aria che hanno colpito il territorio dell’Unione. 8.2 SCHEDE TEMATICHE PER CIASCUNO SCENARIO DI RISCHIO Sulla base dell’analisi territoriale e storica effettuata, sono stati rilevati alcuni rischi la cui probabilità di attesa risulta più significativa, ovvero che non possono essere esclusi a priori in quanto definibili come “rischio senza preavviso”. Per ognuno di questi sono state predisposte delle schede tematiche descrittive, nonché uno schema generale di intervento che, allegati al presente piano, ne costituiscono parte integrante. Schede tematiche di rischio: A. Rischio da evento calamitoso localizzato B. Rischio idraulico C. Rischio industriale da incidente rilevante D. Rischio sismico E. Rischio da trasporto – industriale F. Rischio gas (relazione tecnica della Provincia di Bologna) 9. MODALITA’ DI INFORMAZIONE E ALLERTAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE Al fine di garantire la massima efficienza del sistema dei soccorsi e il razionale utilizzo delle risorse disponibili sugli scenari di rischio e di emergenza, risulta di fondamentale importanza una corretta pianificazione dei flussi informativi da e verso il Servizio Intercomunale. Il ruolo di coordinamento che il Servizio Intercomunale deve assumere nella gestione delle emergenze di carattere comunale e sovracomunale, infatti, non può prescindere dalla completa conoscenza delle risorse disponibili (acquisita con l’attività di pianificazione) e dall’informazione in tempo reale dell’evolversi dell’evento calamitoso, dell’andamento delle operazioni di soccorso, delle necessità di risorse. Il Servizio Intercomunale deve poter indirizzare le risorse disponibili sui teatri dell’emergenza, organizzando le attività di soccorso ed il personale, secondo le esigenze immediate e sulla base della previsione della dinamica di breve periodo dell’evento calamitoso. - 21 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
Per l’attivazione dei servizi volontari si avvale del legame di collaborazione con la Consulta Provinciale del Volontariato. 9.1 COMUNICAZIONI Elemento fondamentale diviene pertanto la corretta gestione delle COMUNICAZIONI; presso la Sala Operativa del Servizio Intercomunale deve essere disponibile un sistema di comunicazioni in grado di mantenere i contatti con i Sindaci, i referenti dei Comuni e gli altri Enti coinvolti, anche in presenza di interruzioni dei servizi di comunicazione ordinari. Presso la SALA OPERATIVA del Servizio Intercomunale deve essere pertanto garantita la continuità della alimentazione elettrica (mediante un GRUPPO ELETTROGENO di adeguata potenza) e la disponibilità di uno strumento di telecomunicazione (Radio VHF), utilizzabile anche dal volontario addetto alle telecomunicazioni addestrato e temporaneamente distaccato presso la sede del servizio intercomunale. 9.2 COORDINAMENTO DELLE EMERGENZE E DISLOCAZIONE DELLE RISORSE Il Servizio Intercomunale garantisce, attraverso il costante collegamento con il teatro dell’emergenza, con gli altri Comuni del territorio, con le Associazioni di volontariato attraverso la Consulta Provinciale e con gli altri Enti superiori preposti, il coordinamento delle risorse disponibili, ed in particolare: • l’invio di volontari da altre associazioni • l’invio di mezzi e attrezzature da altre associazioni e Comuni • l’attivazione di strutture di accoglienza nei territori di altri Comuni • la corretta dislocazione temporale delle risorse, in relazione alle dinamiche dell’evento, e alle richieste pervenute dal teatro dell’emergenza in caso di stati di allerta o di emergenza attivi su più Comuni, il SIPC dispone il dislocamento delle risorse secondo le seguenti priorità di intervento : tempestività/urgenza dell’intervento (nell’ottica della salvaguardia dell’incolumità dei cittadini) intensità/gravità dell’evento popolazione colpita/sensibilità dei soggetti colpiti I Comuni, fatta salve le attività volte a garantire l’incolumità dei propri cittadini e le associazioni, si uniformano alle scelte di priorità adottate dal Servizio Intercomunale, mettendo a disposizione del territorio dell’Unione Reno Galliera le proprie risorse e i volontari. 10. EVENTI CALAMITOSI DI “TIPO B” – ATTIVAZIONE DEL COM In caso di eventi che, sulla base della classificazione di cui alla L. 225/92, sono classificabili come “tipo B” (“eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria”), il Servizio Intercomunale assume le funzioni di supporto tecnico e logistico per l’attivazione, su indicazione del Prefetto, del CENTRO OPERATIVO MISTO (COM) Il Servizio Intercomunale, in quanto supporto tecnico del COM, garantisce le comunicazioni e il coordinamento delle Associazioni di volontariato, con gli Uffici tecnici dei Comuni, con la Polizia Municipale e con l’Agenzia Regionale di Protezione Civile. - 22 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
La sede del COM del territorio dei Comuni dell’Unione Reno Galliera è stata individuata, per la sua posizione baricentrica, nel Comune di San Giorgio di Piano. 11. NOTE SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI La redazione e l’aggiornamento del presente Piano comportano l’acquisizione e il trattamento di dati relativi a persone e imprese presenti sul territorio tra i quali anche dati inerenti lo stato di salute di cittadini residenti, che sono definiti dalla vigente normativa come “dati sensibili” e come tali soggetti a particolari restrizioni. Il trattamento dei dati suddetti si considera pertanto autorizzato “nel rispetto dei principi generali” della legge e potranno essere utilizzati solo per le finalità previste dal presente piano e diffusi solo in forma anonima e aggregata. Si da atto che il Presente Piano verrà inviato a: Comuni dell’Unione Prefettura Regione Emilia Romagna Arpa Provincia di Bologna Consulta del Volontariato Associazioni di Volontariato La redazione del presente Piano Intercomunale di Protezione Civile è stata definita anche sulla base della consulenza tecnica dello Studio Associato di Ingegneria Galileo, che ha redatto la prima stesura del Piano generale nell’anno 2007 . - 23 - Piano Intercomunale Protezione Civile - Unione Reno Galliera
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