Maniere di intendere il nonprofit - Smart Marketing
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NONPROFIT DAY 2021 Dan Pallotta vs Stefano Zamagni: è stata sfida vera fra due maniere di intendere il nonprofit Conclusosi esattamente una settimana fa, il NonProfit Day 2021 ha riscontrato un successo di pubblico ben oltre le aspettative e gli stessi numeri, che comunque sono incredibili: 4 ore di diretta, 4.732 persone collegate, 1.531 commenti in chat, 2 big del nonprofit di livello mondiale, 4 commentatori, tutti esperti del nonprofit italiano, 2 conduttori, 1 teatro, “Il Piccolo” di Forlì, come location della regia remota dell’evento. Noi di Smart Marketing eravamo media partner dell’evento e io stesso ho partecipato come spettatore a questo appuntamento che era sostanzialmente diviso in due grandi blocchi. Un primo che comprendeva la presentazione della location, il teatro “Il Piccolo” di Forlì, ovviamente senza pubblico, nel quale i bravi e spigliati Valerio Melandri (Professore e Direttore Master in Fundraising Università di Bologna e Fondatore Associazione Festival del Fundraising) e Stefano Malfatti (Direttore raccolta fondi Istituto Serafico di Assisi e Presidente Associazione Festival del Fundraising), hanno condotto, coadiuvati da un ottimo staff tecnico dietro le quinte, l’intero evento, presentando il programma, la scaletta degli interventi e gli sponsor e i partner tecnici. I commentatori della “grande sfida del nonprofit” sono un poker d’assi del non profit italiano: Alessandro Betti (Direttore raccolta fondi Fondazione Telethon), Giancarla Pancione (Direttore marketing & fundraising Save The Children Italia), Niccolò Contucci (Direttore generale Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro) e Valentina Melis (Giornalista del Gruppo Il Sole24 Ore); mancava invece, bloccata da un imprevisto, Elisabetta Soglio (Giornalista del Corriere della Sera, Responsabile dell’inserto Buone Notizie). Sempre nel primo blocco ci sono stati i due interventi dei big del nonprofit: da una parte Dan Pallotta, imprenditore, scrittore e attivista umanitario americano, autore del Ted Talk più visto nella storia del nonprofit, intervistato da Valerio Melandri, e dall’altra Stefano Zamagni, il più importante economista e garante del nonprofit italiano, inventore delle Onlus, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che invece ha tenuto una sorta di lectio magistralis sulle
differenze fra il nonprofit americano e quello italiano. Ma assai più rilevante è stato il secondo blocco, nel quale la sfida fra Dan Pallotta e Stefano Zamagni si è accesa ben oltre le aspettative: i due relatori si sono confrontati in uno scontro, che a tratti è stato anche duro e aspro e non ha risparmiato anche qualche critica sul piano personale – esecrabile – da parte del prof. Zamagni all’indirizzo di Pallotta; ma questo ha acceso anche le 4.732 persone collegate in chat, che hanno prodotto più della metà dei 1.531 commenti proprio in questo blocco. Infine, i 4 assi del nonprofit italiano hanno tentato una sintesi fra i due pensieri dei relatori principali, che non erano poi così distanti come la discussione poteva far pensare. Il punto vero, come hanno rilevato molti partecipanti in chat, fra cui anche il sottoscritto, non è chi ha ragione o meno, quale sia la filosofia migliore, quale l’approccio più consono; nel fundraising, e nel marketing, così come nella vita, si cerca di fare il meglio che si può con gli strumenti e gli approcci che si sono studiati ed affinati negli anni, costruendo la propria strategia a seconda del cliente, del contesto e del periodo in cui operiamo. Pensate a quest’ultimo anno di pandemia, quante cose che utilizzavamo un tempo non vanno più bene, quanti strumenti sono ormai obsoleti, quante strategie inutili. Il fundraising ed il mondo del nonprofit sono – anche al netto della pandemia – processi umani e quindi dinamici, credere che ciò che ho imparato una volta vada bene per sempre è illusorio e anche pericoloso. L’unica strada è studiare tanto, aggiornarsi sempre e verificare costantemente sul campo le proprie strategie. Come diceva il grande psichiatra, psicoanalista e antropologo Carl Gustav Jung, riferendosi alla psicologia: “Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all’altro dimentica il manuale”. Visto il successo di questa frizzante edizione del Nonprofit Day, cresce ancora più l’attesa per il Festival del Fundraising 2021, il più importante momento di confronto e formazione per il mondo del nonprofit e fundraising, che si svolgerà il 9, 10 ed 11 giugno dal vivo a Riccione e online, e per il quale sono già aperte le iscrizioni: https://rebrand.ly/iscriviti_al_festival Smart Marketing è felice di essere media partner del Nonprofit Day: l’evento online che ha permesso di porre le basi per il nuovo modo di pensare il nonprofit e al suo ruolo nel mondo post Covid-19. Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della
comunicazione. Nome Cognome Email * Consenso Consentici di usare i tuoi dati Qui, se vuoi, puoi consultare la nostra Privacy Policy Iscriviti alla newsletter Il Sesso ai tempi di internet: parla il sessuologo Marco Rossi L o p s i c h i a t r a e sessuologo Marco Rossi: Presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale e Responsabile della Sezione di Sessuologia della Società Italiana di Medicina Psicosomatica. Da tempo si sente parlare di rivoluzione digitale. Da tempo si sente parlare di cambio di paradigma. Da tempo si sente parlare di nuove frontiere.
E tutto questo parlare, da tempo, gira inesorabilmente intorno ad una sola parola: Internet. Internet, se ci pensate, ha toccato prima, e mutato poi, ogni aspetto della nostra vita. Qualsiasi aspetto, nessuno escluso. Non possiamo assolutamente immaginare, infatti, un luogo di lavoro senza un pc collegato ad una rete internet; addirittura, oggi, la stessa idea di luogo di lavoro fisico è cambiata. Basta un qualsiasi device collegato ad una rete internet per essere operativi e connessi in qualunque luogo ci troviamo (aeroporto, treno, bar, o altro ancora), proprio come lo saremmo se fossimo seduti nella nostra abituale postazione di lavoro. Ma pensiamo anche a come prenotiamo le nostre vacanze, a come eseguiamo le operazioni bancarie, a come guardiamo i film e le serie tv, a come ascoltiamo la musica, eccetera eccetera. L’elenco, capite bene, è praticamente infinito. Internet, poi, ha cambiato l’uso del nostro linguaggio: email, chat, social network. Cambiando il nostro linguaggio e le modalità di comunicazione, evidentemente, è cambiato il modo in cui comunichiamo e relazioniamo. Così diceva a riguardo il sociologo e filosofo Marshall McLuhan: “Le società sono sempre state modellate più dal tipo dei media con cui gli uomini comunicano che dal contenuto della comunicazione”. E questo affermava il chimico e filosofo Joseph Priestley: “Più elaborati sono i nostri mezzi di comunicazione, meno comunichiamo”. Quindi, a questo punto vi chiedo: cosa accade se due persone smettono di parlare “faccia a faccia” e le loro comunicazioni vengono mediate da uno strumento? E conseguentemente: come internet ha inciso e cambiato il modo di comunicare tra persone ed influenzato il loro rapporto con la sessualità? Certo, ognuno di noi ha la propria idea a riguardo ma, certamente, sarebbe meglio affidarsi ad uno esperto. E questo è quello che abbiamo fatto. Abbiamo posto questa e altre domande allo psichiatra e sessuologo Marco Rossi: Presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale, Responsabile della Sezione di Sessuologia della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, nonché volto noto della TV italiana (“Loveline” di MTV, “Buona Domenica”, “Maurizio Costanzo Show”, “Pomeriggio 5″, “Italia sul Due”). Dott. Rossi, come internet ed i social network hanno modificato la sessualità delle giovani generazioni? Queste nuove modalità di comunicazione – app, chat e social network più in generale – hanno sviluppato una estrema velocità di contatto tra persone. Tale velocità e modalità di scambio comunicativo ha generato una ed una
corporea>>. La velocità nei rapporti fa fare subito un salto alle fantasie sessuali, così che – provocatoriamente – può capitare che due persone arrivino a compiere atti sessuali prima ancora di baciarsi; dove appunto il bacio è qualcosa di più . Oggi si arriva al seguente paradosso: uso eccessivo del corpo ed incorporeità delle relazioni. Attraverso le app di incontri – Tinder su tutte, ma potrei citarne tante altre – arriviamo a lambire un vecchio spauracchio della fine del secolo scorso: potremo mai essere comandati dalle macchine? Anche qui sarò provocatorio, ma sino ad un certo punto. Se ci pensa, oggi 2 persone si incontrano per mezzo di una app che li seleziona per mezzo di un algoritmo che intreccia interessi, passioni e altro. Queste due persone magari si piaceranno e da questa relazione, forse, nasceranno anche dei figli. Ma ora mi domando: queste relazione e questi figli sono il frutto di una libera e casuale scelta o di una sorta di Grande Fratello che decide per noi?!? Internet ha notevolmente semplificato l’accesso alla pornografia: qual è il suo parere a riguardo e quali sono stati gli effetti? La pornografia è sempre stata presente nel genere umano. Certo oggi è molto diverso. È lì sempre a disposizione, basta accendere il PC. Questa soddisfazione facile, e ancora una volta veloce, ha determinato un piacere incorporeo. Motivo per il quale oggi le nuove generazioni hanno meno rapporti sessuali rispetto ai coetanei delle generazioni passate. Un’ultima domanda: cosa può dirci sullo stato dell’educazione sessuale ed affettiva delle nuove generazioni? L’educazione sessuale oggi si chiama dottor Google! Peccato che i ragazzi di oggi non hanno ancora i filtri ed una sufficiente cultura sulla materia per poter discernere quale informazione sia corretta e quale invece debba essere considerata come una bufala. Uno dei problemi più grandi che si può constatare è l’eccessiva mancanza dell’uso dei preservativi, che ha portato ad un incremento di ma, soprattutto, la ricomparsa di alcune malattie sessuali che si consideravano quasi debellate. Solo per citare un numero, a Milano, negli ultimi anni, la sifilide è aumentata del 400%. Per chi volesse approfondire queste tematiche segnaliamo un ciclo di 3 convegni che si terranno prossimamente a Pordenone ed in cui interverrà anche il dott. Rossi. “A proposito di Sesso” questo è il nome dato alla manifestazione. Qui tutte le info.
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