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CON IL CONTRIBUTO NON CONDIZIONANTE DI: MAJOR SPONSOR ABSTRACT - 11° CONGRESSO NAZIONALE SIHTA SPONSOR MEDIA PARTNER ORGANIZZAZIONE Via Vitaliano Brancati, 44 - 00144 Roma Tel. 0631052392 - Fax 0687813133 segreteria@koscomunicazione.it
ABSTRACT 11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa Roma, 11-12-13 ottobre 2018 ABSTRACT INDICE SESSIONI PARALLELE Innovatività e place in therapy .............................................................................................................. pagina 4 Le attività di HTA nelle Regioni: legislazione, organizzazione, risultati e criticità ...................................................................................................................................................... « 5 Evidenze scientifiche a confronto sulla salute del SSN ...................................... « 6 I sistemi regolatori e l'innovazione dei Dispositivi Medici ................................ « 7 Horizon Scanning: una opportunità trascurata? ............................................................. « 8 La medicina di laboratorio e gli indicatori di qualità: la proposta IFCC a supporto della Patient Safety e dell'HTA ....................... « 9 “L'HTA dei piccoli numeri” .......................................................................................................................... « 10 La risonanza magnetica e aggiornamento degli standard di sicurezza: stato dell'arte e prospettive future ............................................................ « 11 Il ruolo della HTA nello sviluppo delle tecnologie ehealth: nuovi modelli e prospettive ........................................................................................................................ « 12 Le associazioni dei pazienti i rappresentanti dei cittadini per le scelte di politica sanitaria ......................................................................................................... « 13 Prevenzione e protezione da fake news .................................................................................. « 14 VBHC nel diabete e in oncologia ........................................................................................................ « 15 Progetto Ministeriale IT-DRG: a che punto siamo ....................................................... « 16 1
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa Medical device, ICT e risk management per una valutazione integrata .................................................................................................................. pagina 17 Il progetto CANP (CAsa Nel Parco) della Regione Piemonte. La telemedicina per ridurre le distanze tra i futuri Parchi della Salute e il domicilio dei pazienti ......................................................................................... « 18 Real world data in action: il ruolo dell'HTA .......................................................................... « 19 La ricerca documentale: strumento per orientarsi nel processo di HTA ............................................................................................................................................. « 20 Le valutazioni sull'innovatività dei farmaci e dei dispositivi ......................... « 21 SESSIONI ABSTRACT HTA nei modelli organizzativi sanitari: 1.a Percorsi e Processi Clinici .......................................................................................................... « 24 1.b Modelli di HTA ............................................................................................................................................ « 28 HTA delle tecnologie innovative e valutazioni economiche: 2.a Dispositivi Medici ................................................................................................................................... « 32 2.b Analisi di impatto economico ................................................................................................. « 36 HOT SPOT - Percorsi di Innovazione: 3a. Analisi economiche ............................................................................................................................. « 40 3b. Percorsi e processi ............................................................................................................................... « 47 3c. Introduzione di DM nei percorsi clinici ..................................................................... « 52 HOT SPOT - Esperienze di HTA: 1a. Esperienze e casi d’uso .................................................................................................................. « 57 1b. Analisi economiche ............................................................................................................................. « 63 POSTER .................................................................................................................................................................................. « 67 2
ABSTRACT 11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa Roma, 11-12-13 ottobre 2018 SESSIONI PARALLELE 3
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE OSPITATA - SIFO: GIOVEDÌ 11 OTTOBRE ore 18.30-20.00 (Sala Plenaria) Innovatività e place in therapy Cattel F1, Vecchio S2, Caiazza E3, Laudati E4 Direttore Farmacia AOU Città della Salute e della Scienza di Torino 1 2 Farmacista UOC Governo Assistenza Farmaceutica, UOS HTA ATS, Pavia 3 Farmacista AOU Città della Salute e della Scienza di Torino 4 Farmacista Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS di Roma L'introduzione di nuove tecnologie sanitarie e nuovi farmaci, rappresenta una pressione ed una sfida per i sistemi sanitari, in termini di accesso per i pazienti, di rimborsabilità e di sostenibilità economica. Con lo scopo di valutare il grado di innovatività, si deve individuare una procedura formale e multidimensionale capace di valutare il Valore Terapeutico Aggiuntivo (ATV), basato sulla stima di elementi variabili: efficacia, sicurezza, qualità, e la presenza di un profilo beneficio-rischio positivo che si esprime sul place in therapy, che identifica la sovrapponibilità o superiorità di un farmaco/dispositivo medico rispetto alle alternative terapeutiche già in commercio. Obiettivi: Approfondire le conoscenze di outcome research: Classificazione di nuovi farmaci destinati al trattamento di una patologia grave. Il proporre un farmaco/dispositivo medico per una malattia grave non è di per sé sufficiente per definire il grado di innovazione, ma è importante che questo produca su tale malattia un beneficio sostanziale. Valore terapeutico aggiunto, l'entità del beneficio clinico apportato rispetto alle alternative disponibili, se esistenti, su esiti riconosciuti come clinicamente rilevanti e validati per la patologia in oggetto. Managed Entry Agreements (MEAs), accordi di accesso condizionato al mercato basati sulla spesa che il SSN paga per farmaci innovativi, limitando il rischio di fallimenti. Costi evitabili, tramite Big Data-RWE affidabili e consolidati per identificare il costo com- plessivo delle patologie, superare l'impostazione di budget e riconoscere quali potrebbero essere i costi evitabili nell'ambito del processo assistenziale. Prioritizzazione, si adoperano delle scelte di priorità nella valutazione delle tecnologie da sottoporre ad assessment e introdurre nel sistema sanitario. Ruolo del farmacista delle aziende sanitarie come figura professionale strategica, in quanto "ponte" tra il mondo clinico e quello tecnico-amministrativo. L'innovazione porta con sé problematiche non di poco conto; da un lato, il ritardo che contraddistingue il nostro Paese nell'accesso ai farmaci innovativi, dall'altro il problema della sostenibilità economica, che rischia di bloccare l'utilizzo dei nuovi farmaci più efficaci. Il Nostro scopo è individuare un modello che garantisca lo sviluppo di farmaci prioritari che possono migliorare significativamente la qualità della vita. 4
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Sirio) Le attività di HTA nelle Regioni: legislazione, organizzazione, risultati e criticità Tringali M1, Graps E2 Direzione Generale Welfare Regione Lombardia, Milano 1 2 Responsabile del Servizio Valutazione integrata in sanità, AReSS Puglia, Bari La presentazione frontale delle interpretazioni normative, organizzative e pratiche delle regioni, o delle amministrazioni in generale, durante i numerosi convegni su HTA non facilita la com- prensione dello stato delle cose e spesso limita la discussione e l'interazione. La presente proposta mira ad elicitare riflessioni concrete da parte di dirigenti regionali usando un metodo strutturato tramite una tavola rotonda orientata alla esplorazione delle seguenti domande: 1. Le regioni usano i report HTA elaborati da EUnetHTA e/o da Agenas? 2. Quando li usano, con quali modalità e per quali scopi? La discussione proposta potrà anche esitare in una pubblicazione scientifica, oltre ad essere propedeutica alla successiva sessione plenaria "Il Piano Nazionale HTA ad un anno dall'accordo Stato-Regioni". Metodo: DG Welfare Lombardia, in collaborazione con la D.G. Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero e con il dipartimento di Economia Aziendale dell'Università degli Studi di Pavia, predispone una raccolta informativa (survey online) indirizzata alle Direzioni Generali di tutte le Regioni. Le domande del survey indagano sul livello di utilizzo regionale dei rapporti HTA prodotti nel decennio 2008-2017 da parte di EUnetHTA e da parte di Agenas. Il livello di utilizzo è definito come presenza di uno o più atti di governo regionale, di qualsiasi forma giuridica, in cui è riportata la citazione o considerazione di un report EUnetHTA e/o di un report Agenas. Il survey contiene domande che consentono di precisare le modalità di utilizzo e di esplorare le ragioni dell'utilizzo o del non utilizzo. I dati vengono raccolti nei mesi di luglio e agosto, tramite invito formale, telefonate ed email di reminder. La analisi dei dati viene effettuata nel mese di settem- bre. I risultati vengono presentati con grafici a bolle in modello timeline che riportano, per ciascuna tecnologia esaminata nei rapporti HTA, un punto definito in ascissa dall'anno di pubblicazione dei rapporti stessi e in ordinata dall'anno di adozione di un provvedimento delle regioni (raggruppate in tre aree: nord, centro e sud). Nella dimensione della bolla, infine, viene rappresentata l'importanza relativa della modalità di utilizzo, codificata secondo la tabella (per il grafico con i dati EUnetHTA). Un grafico ri- porterà i risultati dell'adozione regionale di rap- Code Weigth porti EUnetHTA e Agenas. La codifica degli uti- Direct decision-making 12 lizzi regionali in Italia è derivata da un adatta- Direct decision-making (section only) 11 mento parziale della tabella riportata. Un altro Assessment: National adaptation 10 grafico riporterà l'adozione di rapporti Assessment: Validation developer's evidence 9 EUnetHTA da parte degli Stati Membri EU. I Assessment: Evidence updated 8 dati di uptake in questo caso sono estratti Assessment: Evidence cross-checking 7 dal sito ufficiale di EUnetHTA. Gli Stati mem- Assessment: Background information 6 bri sono raggruppati in quattro aree: Nordic, Translation: Full report 5 Central, East, South. I risultati completi del Translation: Summary 4 survey, alcune slide con i risultati della anali- si, altro materiale pertinente a supporto e le Dissemination: Website 3 domande vengono consegnate ai relatori due Dissemination: Newsletter 2 settimane prima del congresso. Information missing 1 5
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Vega) Evidenze scientifiche a confronto sulla salute del SSN Turchetti G1, Marchetti M2 Professore Ordinario Sant'Anna Scuola Universitaria Superiore, Pisa 1 2 Centro Nazionale Health Technology Assessment, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma I sistemi sanitari odierni sono sempre più oggetto di fattori interni ed esterni che ne rendono difficile la sostenibilità. Per far fronte a questa problematica, è necessario integrare le scelte dei policy maker con le evidenze scientifiche prodotte dall'ecosistema salute. Questa inte- grazione è fondamentale per far fronte ad una evoluzione necessaria del Servizio Sanitario Nazionale nell'anno del suo quarantesimo compleanno. Lo scenario italiano stratificato nel- l'aspettativa di vita con profonde disuguaglianze tra Nord e Sud Italia, richiede una maggiore condivisione delle evidenze scientifiche e del loro utilizzo sia nelle decisioni allocative che nelle decisioni di pratica clinica. Il presente workshop vuole provare a dare un contributo in tal senso, riunendo diversi expert opinion leader per fornire evidenze sui risultati delle valu- tazioni relative alle prestazioni sanitarie prevedendo un confronto tra i principali Osservatori nazionali rapportate al panorama europeo. Verrà discusso il valore delle evidenze scientifiche nella loro diversità: dall'aggiornamento delle linee guida all'analisi dei dati e degli indicatori con un'analisi critica sullo stato di salute degli italiani e sulla qualità dell'assistenza sanitaria a livello regionale, dalla misurazione della performance dei Servizi sanitari regionali multistakeholder e multidimensionale, all'utilizzo di strumenti e processi di programmazione e controllo nelle aziende del Servizio Sanitario Nazionale. Questi sistemi di evidenze devono trovare, tutti, un punto di incontro nella tutela al meglio della salute nelle scelte di policy, soprattutto in quelle che prevedono lo sviluppo del Sistema Paese. Siamo ancora in tempo per mettere in pratica le parole di Einaudi che nelle sue «Prediche inutili» ricordava «Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare». 6
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Sirio) I sistemi regolatori e l'innovazione dei Dispositivi Medici Ritrovato M1, Bergamasco S2 1 Comitato Tecnico Scientifico SIHTA, Responsabile Health Technology Assessment IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma 2 Vice Presidente AIIC, Associazione Italiana Ingegneri Clinici, Roma In tempi recenti, indotte da eventi e necessità contrapposti, Commissione Europea e Food & Drug Administration hanno affrontato o stanno affrontando, l'adeguamento dei i propri siste- mi regolatori relativi ai Dispositivi medici, modificandoli in senso più restrittivo la prima e in direzione diametralmente opposta la seconda. Infatti, nel primo caso la Comunità Europea ha inteso agire ponendo al centro la sicurezza del paziente, per cui il nuovo Regolamento Dispositivi Medici rafforza i meccanismi di controllo preliminari all'immissione in commercio, nel se- condo l'obiettivo manifesto degli USA è stato quello di rendere più veloce l'accesso al mercato, da parte dei produttori, e alle cure da parte dei pazienti. Tali circostanze rendono evidente come la definizione di un sistema regolatorio si traduca nella definizione di un modello di funzionamento basato sul bilanciamento tra garanzia di sicurezza e rapidità di accesso e come occorra verificare empiricamente gli esiti di tale bilanciamento. La sessione intende affrontare tale tema, analizzando le diverse barriere all'innovazione dei dispositivi medici; focalizzando l'esigenza di analizzare l'intero ciclo di vita del prodotto immagi- nando un riallineamento tra processi ed obiettivi dei vari attori del sistema (organi normativi, fabbricanti, istituti di ricerca e pratica clinica, professionisti) in grado di favorire un nuovo equilibrio tra velocità di accesso e esigenze di sicurezza; in sintesi guardando all'innovazione come un ecosistema in grado di alimentare funzionalmente il sistema sanitario nazionale. 7
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE OSPITATA - GIMBE: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 9.15-10.00 (Sala Andromeda) Horizon Scanning: una opportunità trascurata? Cartabellotta N Presidente Fondazione GIMBE Il processo di Horizon Scanning (HS) consiste nell'identificazione di nuove tecnologie sanita- rie che potrebbero avere un impatto significativo sul SSN, in termini clinici e gestionali- organizzativi. In particolare, il processo di HS valuta tecnologie sanitarie: - In fase di sviluppo - Emergenti: non ancora commercializzate e utilizzate in un numero limitato di centri - Nuove: nella fase di primo impiego nella pratica clinica, generalmente subito dopo l'im- missione in commercio - Esistenti, che potrebbero essere utilizzate con indicazioni diverse In Italia l'Agenas, nell'ambito di un accordo di collaborazione con la Direzione Generale dei Farmaci e dei Dispositivi Medici del Ministero della Salute, ha elaborato 20 HS report dal- l'aprile 2009 al giugno 20161. Tali attività sono realizzate nell'ambito di una rete internazionale (EUROSCAN) finalizzata a condividere informazioni, metodologie e risultati. Dal punto di vista metodologico, se il processo di HTA si basa su analisi approfondite che richiedono tempi lunghi (almeno 12 mesi), l'HS è molto più rapido (2-3 mesi). Infatti, rispetto alle 9 dimensioni previste per i full HTA report, i report HS indagano tutti i domini valutando il potenziale impatto che la tecnologia può avere nel contesto di riferimento qualora fosse introdotta o, se già in uso in maniera limitata, gli effetti da essa generati quando comparata con la tecnologia standard. Se l'obiettivo esplicito di tale attività istituzionale è di "fornire un orientamento ai decisori sulle potenzialità e sugli eventuali svantaggi dell'impiego di nuove tecnologie", non esiste alcuna informazione in merito a quanto i report di HS abbiano realmente informato i processi di acquisto e dismissione di tecnologie sanitarie a livello regionale e aziendale. Obiettivo del workshop è introdurre i partecipanti alle opportunità offerte dall'HS nell'ambito del processo di governance delle tecnologie sanitarie e di analizzare i limiti che ostacolano un utilizzo sistematico ed efficace di tale strumento. 1 Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Horizon Scanning Report. Disponibile a: www.agenas.it/aree- tematiche/hta-health-technology-assessment/hs-horizon-scanning/report-hs. 8
SESSIONI PARALLELE SESSIONE SPONSORIZZATA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.00-12.45 (Sala Plenaria) La medicina di laboratorio e gli indicatori di qualità: la proposta IFCC a supporto della Patient Safety e dell'HTA Plebani M, Sciacovelli L Dipartimento Medicina di Laboratorio, Ospedale-Università di Padova, Padova La letteratura delle ultime decadi ha dimostrato che, a fronte del miglioramento della qualità analitica, le fai iniziali e finali del processo (Brain-to-brain loop) sono esposte al rischio di errore, sono vulnerabili e possono determinare errori con ricadute si percorsi di cura e la sicurezza per il paziente. L'identificazione di indicatori di qualità relativi ai processi delle fasi extra-analitiche (pre- e post-analitica) appare logica premessa, quindi, a progetti volti a ridurre il rischio di errore nel ciclo complessivo dell'analisi di laboratorio. Attraverso il lavoro iniziato a partire da alcuni anni fa, sotto l'egida della Federazione Interna- zionale di Chimica Clinica e Medicina di Laboratorio (IFCC) e della Federazione Europea di Medicina di Laboratorio sono stati identificati alcuni indicatori di qualità, è stato sviluppato un sito web (www.ifcc-mqi.com) che contiene tutte le informazioni e permette, a richiesta, di ottenere una password per introdurre i dati raccolti sugli indicatori. Il programma ha visto l'adesione sempre più numerosa di laboratori a livello internazionale. I dati dei laboratori partecipanti vengono elaborati statisticamente e tradotti in un report che viene inviato ai laboratori stessi. Il programma è gratuito ed i dati sono trattati con confidenzialità. All'interno del progetto è stata realizzata una Consensus Conference nell'Ottobre 2013 ed una successiva nel 2016 per armonizzare la lista di indicatori di qualità con un duplice obiettivo: a) identificare gli indicatori che su base di validità scientifica, fattibilità e generalizzabilità a livello internazionale possono essere adottati; b) identificare un sistema comune di reporting che permetta la confrontabilità dei risultati e quindi il confronto (benchmark) fra diversi laboratori. Sulla base dei risultati ottenuti valutando i dati provenienti da tutti i laboratori clinici che hanno aderito al programma e che riflettono lo stato dell'arte, sono state identificate le specifiche di prestazione per gli indicatori di qualità intra- ed extra-analitica che possono essere utilizzati come strumenti nei programmi di valutazione e miglioramento della qualità. Principali riferimenti bibliografici 1) Plebani M, Astion ML, Barth JH, Chen W, de Oliveira Galoro CA, Escuer MI, Ivanov A, Miller WG, Petinos P, Sciacovelli L, Shcolnik W, Simundic AM, Sumarac Z. Harmonization of quality indicators in laboratory medicine. A preliminary consensus. Clin Chem Lab Med. 2014;52(7):951-8. 2) Plebani M; EFLM Task Force on Performance Specifications for the extra-analytical phases. Performance specifications for the extra-analytical phases of laboratory testing: Why and how. Clin Biochem. 2017;50(10-11):550-554. 9
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE OSPITATA - OSSERVATORIO FARMACI ORFANI: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.45-13.30 (Sala Plenaria) "L'HTA dei piccoli numeri" Spandonaro F Presidente Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità (CREA Sanità), Roma Il titolo del workshop, "L'HTA dei piccoli numeri", richiama una lampante complessità: la produzione di evidenze per l'HTA nei casi in cui la tecnologia sia destinata a numeri ridotti di pazienti. È il caso di gran parte dei farmaci orfani, ma anche, in generale, di tutte le tecnologie destinate ai pazienti affetti da malattie rare. L'interesse per il tema è, peraltro, più ampio: lo sviluppo della "medicina di precisione", ad esempio, genera condizioni assimilabili a quelle richiamate, anche nel caso di patologie non rare. Si può, quindi, ben dire che le malattie rare, e i relativi farmaci/tecnologie orfane, rappresentano un esempio paradigmatico, le cui com- plessità saranno in prospettiva estensibili anche a molte "patologie comuni". Il tema ha ricevuto ampia attenzione scientifica: una revisione della letteratura, sviluppata nell'ambito delle iniziative di OSSFOR (Osservatorio Farmaci Orfani, promosso da C.R.E.A. Sanità e OMAR), aggiornando sino a maggio 2018 la rassegna di Paulden et al. (2015), ha permesso di identificare ben 85 articoli pertinenti. L'analisi di tali contributi evidenzia la duplice natura della problematica: in primo luogo, da un punto di vista normativo, rileva la difficoltà di produrre evidenze in assenza di campioni ampi e/o di altre caratteristiche tipiche delle malattie rare, quali l'eterogeneità delle patologie, la difficoltà di diagnosi, la variabilità epidemiologica e la carenza di sistemi di codifica degli stati patologici (Nestler-Parr et al., 2018). In secondo luogo, ai fini della definizione delle politiche sanitarie, rileva la crescita della quota di spesa assorbita dai farmaci orfani che, per quanto ampiamente spiegabile dal rapido ampliamento delle opportunità terapeutiche, letta in concomitanza con l'enorme va- riabilità nei prezzi delle tecnologie, ha creato preoccupazioni nella comunità scientifica in termini di sostenibilità dei costi (Richter et al, 2015). L'analisi dei processi decisionali sviluppati dalle agenzie di HTA, implica (fra l'altro) l'appro- fondimento del controverso tema delle preferenze sociali, che nello specifico riguarda il trade-off fra equo accesso alle terapie e concentrazione delle risorse su numeri limitati di soggetti. Per inciso, si noti come l'aspetto normativo e quello politico/applicativo risultino intrinsecamente interrelati. Ed anche come le analisi abbiano una valenza che esula dall'am- bito delle malattie rare: l'arrivo delle nuove tecnologie genetiche, molecolari, etc., ad esem- pio, produrranno analoghi effetti di concentrazione delle risorse, indipendentemente dal nu- mero di pazienti eleggibili. In termini decisionali, rileva altresì il legittimo interesse delle associazioni dei pazienti con malattia rara per la promozione di processi di cooperazione internazionale in tema di HTA (Eurordis, 2018). Maggiore cooperazione, e sperabilmente maggiore omogeneità dei processi di valutazione, dovrebbero generare maggiore trasparenza ed efficienza in tema di decisioni di rimborso, oltre ad una maggiore equità di accesso a livello pan-europeo. Obiettivo del workshop è, quindi, dibattere sulle soluzioni proponibili per far fronte alle problematiche succintamente richiamate. 10
SESSIONI PARALLELE SESSIONE OSPITATA - AIFM: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.00-13.30 (Sala Vega) La risonanza magnetica e aggiornamento degli standard di sicurezza: stato dell'arte e prospettive future Cannatà V Responsabile Servizio di Fisica Sanitaria IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Vice Presidente Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), Roma Dopo oltre venti anni di stasi normativa nel campo dei procedimenti di autorizzazione all'uso di apparecchiature a Risonanza Magnetica negli ultimi 18 mesi sono state intervenute novità sostanziali introdotte dalla Legge n. 160 del 7 agosto 2016. Le apparecchiature a risonanza magnetica (RM) con valore di campo statico di induzione magnetica non superiore a 4 tesla sono soggette ad autorizzazione all'installazione da parte della regione o della provincia autonoma mentre le apparecchiature a RM con valore di campo statico di induzione magnetica superiore a 4 tesla sono soggette all'autorizzazione all'installazione e all'uso da parte del Ministero della salute, sentiti il CSS, l'ISS e l'INAIL. Ad oggi il recepimento delle nuove procedure risulta disuniforme; poche regioni hanno rece- pito quanto previsto dalla Legge n. 160 del 7 agosto 2016 creando di fatto un vuoto normativo sul fronte dei procedimenti autorizzativi a livello regionale. La tavola rotonda, che vedrà coinvolte Istituzioni, associazioni scientifiche e rappresentanti delle regioni, sarà l'occasione anche per fare il punto sul previsto aggiornamento degli standard di sicurezza in RM che dovranno sostituire i DD. MM. 2.8.91- 3.8.93 e i relativi allegati tecnici, vetusti e superati rispetto alle norme tecniche del settore. 11
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.00-13.30 (Sala Sirio) Il ruolo della HTA nello sviluppo delle tecnologie ehealth: nuovi modelli e prospettive Nollo G1, Lago P2 1 Presidente Comitato Scientifico Congresso SIHTA; IRCS-HTA Fondazione Bruno Kessler; Centro BIOtech Dipartimento Ingegneria Industriale Università di Trento 2 Collegio dei Probiviri SIHTA; Direttore Struttura Complessa di Ingegneria Clinica, Policlinico San Matteo, Pavia L'introduzione dell'Information and Communications Technology nella Sanità (eHealth) sta rivoluzionando trasversalmente, sia il mondo dei dispositivi medici, sia gli aspetti organizza- tivi dei sistemi sanitari con importanti implicazioni di prestazione, economiche, legali, di sicurezza, etiche imponendo una valutazione multidimensionale dell'impatto di queste tecno- logie sul servizio sanitario in cui saranno inserite. La conformità al nuovo panorama normativo sulla privacy e sullo sviluppo di DM e gli studi presenti in letteratura suggeriscono l'introduzione della metodologia "HTA by design" che fa propri i canonici strumenti dell'HTA per effettuare la valutazione di una tecnologia biomedica già durante la sua ideazione e progettazione. L'entrata in vigore dei nuovi regolamenti sui DM e sulla protezione dei dati personali (MDR - Regolamento (UE) 2017/745 e Regolamento (UE) 2016/679) sottolinea l'importanza di realiz- zare dispositivi sicuri ed efficaci già in fase di progettazione. Il malfunzionamento di un DM software è spesso dovuto ad errori dovuti a una inadeguata analisi dei requisiti funzionali in fase di progettazione. A tal proposito è necessario integrare nel flusso di design di un software come Dispositivo Medico, strumenti di misura di presta- zione con gli aspetti di usabilità e di gestione del ciclo di vita secondo gli standard internazio- nali IEC SW 62366 e 62304 e. La valutazione delle tecnologie sanitarie può essere effettuata mediante strumenti quantitativi che consentano la standardizzazione dei risultati del processo valutativo. L'applicazione di metodi di analisi decisionale multicriterio alle tecnologie eHealth con destinazione d'uso non canonica e prove di efficacia scarsamente presenti rappresenta un'ulteriore sfida da affron- tare per garantirne scelte e utilizzi appropriati nei tempi richiesti dall'incessante cambiamen- to tecnologico e organizzativo dei sistemi per la salute. 12
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.00-13.30 (Sala Andromeda) Le associazioni dei pazienti i rappresentanti dei cittadini per le scelte di politica sanitaria Fontana F1, Ragusa R2 Collegio dei Revisori dei Conti SIHTA, Padova 1 2 Direttore Medico Direzione Medica Presidio PO G. Rodolico AOU Policlinico V. Emanuele, Catania È oramai assodato che tra gli attori coinvolti nella scelta delle tecnologie in Sanità il ruolo dei cittadini in qualità di stakeholder appare in alcune fasi fondamentale.Quando si assumono decisioni che hanno rilevanza ai fini ,ad esempio ,della accettabilità dei trattamenti nonché della implementazione di programmi di screening o di vaccinazione di massa, non si può prescindere dall'opinione dei fruitori finali. Si pone il problema però delle modalità attraverso le quali i cittadini e i pazienti possono rappresentare la propria posizione e come viene regolato il rapporto tra l'interesse collettivo e quello individuale o dei piccoli gruppi . Infatti è completamente diverso fare esprimere, per esempio nella definizione delle priorità o nella scelta fra alternative, singoli cittadini "esper- ti", loro rappresentanti, oppure pazienti o loro Associazioni. Interessanti esperienze sono state condotte avviando corsi di formazione che, sotto la guida di esperti, forniscono ai partecipanti preziosi contributi metodologici volti a rendere efficaci e arricchenti le istanze che provengono dal mondo dei pazienti e dei cittadini in generale. Inoltre il riconoscimento formale del ruolo dei pazienti e dei cittadini già avviene in alcune realtà. Si sono sviluppate esperienze in proposito, che vengono presentate ed esposte alla discus- sione nel corso della Sessione congressuale dedicata. In particolare, vi sono le prospettive di due rappresentanti di istituzioni pubbliche (Agenas-Roma e Ares della Regione Puglia) e tre rappresentanti di Associazioni di pazienti/cittadini (Federanziani - Roma, Amami- Roma, Consulta per la Salute del Trentino) che offriranno da punti di vista diversi il modo di interagire tra istituzioni pubbliche ed associazioni nei processi di Health Technology Assessment. 13
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 12.00-13.30 (Sala Cinema) Prevenzione e protezione da fake news Magheri M1, Liuccio M2 1 Direttore Panorama della Sanità, Roma 2 Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica, Sapienza Università di Roma Che cos'è che fa di una informazione una notizia? Come nasce una notizia e come si propaga? Che cos'è una fake news? Come nasce, perché, e come si diffonde? E, soprattutto, qual è l'impatto di una fake news in campo sanitario? La costruzione di notizie verosimili per influen- zare i sentimenti e le scelte dei popoli va di pari passo con la storia dell'uomo ma, complici la dirompente facilità di propagazione e l'articolazione degli interessi, mai prima d'ora le notizie e le false notizie avevano avuto un peso così rilevante e ricadute così segnanti. L'incrinato rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, correlato alla sfera della sofferenza, della paura e del bisogno di aggrapparsi a qualche appiglio di speranza di fronte a una diagnosi o a una prognosi impietosa, spalancano il campo a derive, solo talvolta involontarie, di credenze e pseudosoluzioni, talvolta fatali. L'impatto economico e sociale di una fake news, specie se in campo sanitario, lo si paga spesso in vite umane. Un magma di non notizie, pseudonotizie, false notizie che, proprio come il magma, distrugge tutto al proprio passaggio nel villaggio globale. La comunicazione è un valore aziendale e la comunicazione pubblica rappresenta a tutti gli effetti un asset della pubblica amministrazione. E, come in ogni aspetto della vita pubblica o di una azienda, va curata, programmata, e ne vanno misurate le performance. Esempi di malagestio della comunicazione in una istituzione pubblica sono sotto gli occhi di tutti: si pensi agli scivoloni in occasione della presunta correlazione tra alcuni lotti di vaccino antinfluenzale e alcuni decessi. Tra le proposte metodologiche per fronteggiare il fenomeno "fake news", sarà esplorata anche quella relativa al ricorso alle cure omeopatiche contro le fake news, con una incursione dei più celebri costruttori di fake news in Italia: Lercio. 14
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 14.30-16.00 (Sala Plenaria) VBHC nel diabete e in oncologia Cattel F1, Favaretti C2 1 Direttore Farmacia AOU Città della Salute e della Scienza, Segretario Nazionale Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle aziende Sanitarie (SIFO), Torino 2 Presidente Onorario SIHTA; Presidente EUPHA Section on Health Technology Assessment; Coordinatore Gruppo di Lavoro sull'HTA di SItI Padova La VBHC (Value Based Health Care) è sulla carta una delle grandi scommesse per i sistemi sanitari. In particolare nella cronicità i risultati di outcome clinico ed economico sono deter- minati dalla combinazione di diversi fattori tra cui il farmaco, l'organizzazione delle cure e strumenti per la gestione dell'aderenza, appropriatezza e monitoraggio degli esiti. Il comparto industriale, anche su input delle grandi agenzie di consulenza sanitaria, sta lavorando su proposte concrete di VBHC. Cosa deve cambiare per rendere la VBHC realistica da un punto di vista di governance, di mind set e di misurazione degli outcome? Che previsioni possono essere fatte per i prossimi anni in termini di fattibilità? Ci sono esempi e soluzioni "ready now"? I politici e le istituzioni sono pronti a modificare le nostre leggi e norme e il comparto industriale a modificare i propri modelli di investimento? 15
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 14.30-16.00 (Sala Vega) Progetto Ministeriale IT-DRG: a che punto siamo Nonis M1, Colangelo I2 1 Referente Progetto IT-DRG (ISS-DPSG Ministero Salute), Istituto Superiore di Sanità & AO S.Camillo-Forlanini, Roma 2 Consiglio Direttivo SIHTA, Health Economics and Reimbursement Manager Abbott, Milano Nel 1992 la riforma del SSN introduce un sistema di remunerazione degli ospedali di tipo prospettico, basato sulla classificazione dei Diagnosis Related Groups (DRG), quasi integral- mente "tradotti dall'esperienza USA. Dal suo utilizzo nel 1995, il sistema è stato soggetto ad una manutenzione irregolare: adozione delle v. 10; v.19 e v. 24 dell'HCFA/CMS DRG; aggiorna- menti tariffe nel 1997 e 2012, ad eccezione di alcune regioni. Nel 2011 prende avvio il "Proget- to It-DRG" allo scopo di sviluppare un sistema di misurazione e valorizzazione dei ricoveri ospedalieri per acuti rappresentativo e specifico della realtà italiana e di strumenti per la sua manutenzione continua, per contribuire al miglioramento della governance ospedaliera, dell'allocazione delle risorse, dell'appropriatezza e qualità delle cure. I nuovi IT-DRG saranno caratterizzati da: 1) nuova classificazione dei gruppi (a partire dalla v.24 dei CMS DRG), con un sistema di pesature modulare migliorativo della capacità predittiva dei costi italiani che prevede attualmente 373 gruppi finali rispetto ai 538 ancora utilizzati (-30,67%); 2) classificazione delle diagnosi ICD-10-IM (Italian Modification), che integra la versione 2016 della OMS ICD-10 e che consta di 19.031 codici rispetto ai 12.435 dell'ICD9CM-2007 in uso (+53,07%); 3) Classificazione Italiana delle Procedure e Interventi (CIPI), che integra e modifica la precedente, con circa 5.400 codici rispetto ai 3.700 sinora usati (+54,51%); 4) un sistema di pesi relativi associati agli It-DRG e dei rispettivi "fattori di correzione", definito in base ai dati rilevati su un campione di ospedali, secondo l'approccio misto al case-mix costing (Bottom-Up, Top-Down). I criteri di inclusione nel campione di ospedali riguardano: dimensione, livello di performance, standard ospedalieri, distribuzione geo- grafica. Oltre 150 ospedali risultano selezionabili, di cui 41 si stima siano idonei e rappre- sentativi della distribuzione territoriale. Per la definizione del campione è in corso la somministrazione di un questionario a tutti gli ospedali coinvolti nella ricognizione per verificare disponibilità e caratteristiche dei Sistemi Informativi Ospedalieri. Per il cam- pione di ricoveri sono state fatte delle ipotesi di definizione per ogni gruppo finale "base" It.DRG sulla base di parametri statistici: calcolo costo medio per singolo gruppo finale "base"-Intervallo Confidenza (pesi relativi); suddivisione gruppo finale "base" in ulteriori sotto-gruppi (sistema modulare). Con la misurazione più analitica dei costi per ricovero, i risultati del Progetto It-DRG possono contribuire alla riformulazione di un sistema di finanziamento che remuneri più equamente e appropriatamente le prestazioni erogate al paziente, definendo un fabbisogno finanziario ade- guato a sostenere il percorso stesso e a remunerare l'esito, ossia il valore offerto al paziente. 16
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: VENERDÌ 12 OTTOBRE ore 14.30-16.00 (Sala Andromeda) Medical device, ICT e risk management per una valutazione integrata Lago P1, Tronconi L2 Collegio dei Probiviri SIHTA; Direttore Struttura Complessa di Ingegneria Clinica, 1 Policlinico San Matteo, Pavia 2 Amministratore Delegato e Direttore Generale Fondazione IRCCS Casimiro Mondino, Pavia Medical Device (MD, dispositivi medici), Information and Comunication Technologies (ICT, tecnolo- gie per informazione e comunicazione) e Risk Management (RM, gestione del rischio) pur agendo in ambiti differenti e su piani diversi hanno parecchie aree comuni e HTA è forse l' intersezione più importante. Fra gli esempi possiamo ricordare il software MD, la riservatezza dei dati contenuti nelle apparecchiature mediche, l'interconnessione dei sistemi medicali ed informativi, le situazioni di emer- genza/urgenza. La legislazione europea indirizza il settore con Direttive e Regolamenti ma cosa sta cambiando in Italia nella cultura della valutazione sanitaria? Le professioni, le discipline, i livelli e le prospettive cominciano a contaminarsi ed integrarsi? Ci sono esempi e best practices? Si parla di HTA se bisogna prendere decisioni multidisciplinari: tante tecnologie e tanti esperti diversi. Un esempio a livello ospedaliero (sistema gas medicinali) ed uno a livello nazionale (organi per trapianto) di processi complessi sono la base per considerazioni giuridiche e aggiornamenti normativi e per l'illustrazione di prospettive internazionali. Lo sviluppo ed il mantenimento di un sistema aziendale per la sicurezza delle tecnologie relative ai gas medicinali. Una sfida alle singole competenze dei professionisti ed delle strutture organizzative pubbli- che ed un esempio concreto di partnership con i fornitori privati; nel rispetto delle normative di sicurezza e qualità. Le procedure innovative basate su "perfusori ex situ" possono potenzialmente limitare il danno funzio- nale degli organi dopo il prelievo e durante il trasporto, favorendo una valutazione oggettiva della funzionalità per giungere alla decisione di idoneità per il trapianto e migliorare la qualità del trattamento. La finalità è valutare l'efficacia di queste nuove procedure e le possibili complicanze e definire criteri oggettivi di funzionalità basati su dati qualitativi e quantitativi. La metodologia scelta è uno studio osservazionale, fondato sulla raccolta sistematica di dati clinici, strumentali, organizzativi e gestionali, che coinvolga le molteplici professionalità che interagiscono e trasferiscono l'informazione all'interno della rete nazionale trapianti. Tali dati vanno messi a confronto con l'esito clinico dei pazienti trattati. Aggiornamenti e novità legislative e normative nella prospettiva del nuovi Regolamenti Europei DM e Riservatezza dati. La nuova prospettiva introdotta dai Regolamenti europei su dispositivi medici e diagnostici in vitro 2007/745 e 2007/746 punta a rendere ancora più uniforme in tutta Europa la gestione delle tecnologie biomediche lungo tutta la loro filiera, dall'innovazione tecnologica (proposta da industrie, centri di ricerca e strutture sanitarie) alla certificazione e commercializzazione dei dispositivi, fino alla loro scelta, acquisto e gestione nelle strutture sanitarie. L'intervento illustrerà una serie di strumenti concreti di collaborazione: progetti europei, banche dati, relazioni fra società scientifiche, convegni internazionali. 17
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: SABATO 13 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Plenaria) Il progetto CANP (CAsa Nel Parco) della Regione Piemonte. La telemedicina per ridurre le distanze tra i futuri Parchi della Salute e il domicilio dei pazienti Davini O Consiglio Direttivo SIHTA, Direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini AOU Città della Salute e della Scienza, Torino Da molti anni si è diffusa la consapevolezza della necessità di potenziare, in conseguenza dell'invecchiamento della popolazione e dell'incremento delle malattie croniche, i setting di cura territoriali, con particolare attenzione nei confronti di quello domiciliare. A fronte di molti ostacoli, di natura culturale, amministrativa e organizzativa, l'esplorazione delle nuove tecnologie ICT funzionali all'impiego di strumenti di telemedicina come facilitatrici di questo processo è stata frammentaria, puntiforme e poco organica, e ha raramente porta- to a valutazioni che ne verificassero l'efficacia clinica e la sostenibilità. Il progetto CANP, che ha vinto un bando della Regione Piemonte sulla Piattaforma tecnologi- ca "Salute e Benessere", per un importo complessivo di circa 11 milioni di Euro, si pone come obiettivo primario quello di testare su larga scala, in un contesto di continuità assistenziale, piattaforme per la raccolta e l'analisi dei dati e device sviluppati e prodotti dall'industria e finalizzati alla gestione domiciliare di una platea sempre più vasta di pazienti. Presso la Città della Salute e della Scienza già oggi, in molti casi, il paziente, passata la fase di acuzie della malattia, pur non ancora dimesso dall'ospedale viene ricoverato a casa pro- pria - una volta verificato che ne sussistano le condizioni - e viene assistito dal personale medico, infermieristico e tecnico dell'ospedale. Per poter diventare un modello diffuso, però, l'ospedalizzazione domiciliare necessita di tec- nologie che supportino il paziente a casa, lo monitorino e gli permettano di comunicare con l'ospedale. Esiste oggi una grande offerta di soluzioni che potenzialmente soddisfano tale necessità, e in questa ottica sono state coinvolte nel progetto molteplici aziende produttrici di tali strumenti, sia in fase prototipale sia in fase evoluta e applicativa. Testando e integrando tra loro queste tecnologie, obiettivo ulteriore di CANP diviene quello di costruire una piattaforma di telemedicina potenziata da sistemi di Internet of Medical Things, di Intelligenza Artificiale e di gestione dei processi. Il modello sviluppato nel progetto, e sottoposto a studi clinici per validarne l'efficacia, potrà contare su una ricca partnership che include le tre Aziende Ospedaliero-Universitarie del Piemonte, diversi Dipartimenti dell'Università degli Studi di Torino e venti partner industriali. 18
SESSIONI PARALLELE SESSIONE OSPITATA - FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO : SABATO 13 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Vega) Real world data in action: il ruolo dell'HTA Arcuri G1, Cicchetti A2, Di Bidino R3, Pecchia L4, Xoxi E5 1 Direttore UOC Tecnologie Sanitarie, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS 2 Direttore, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) 3 UOC Tecnologie Sanitarie, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS 4 Professore Associato, School of Engineering, University of Warwick 5 Former AIFA Registries Co-Ordinator, Research Contract Consultant Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) La Real World Evidence (RWE), derivante dall'analisi e dalla sintesi dei Real World Data (RWD) è tra le fonti di informazioni più interessanti per i decision maker, in particolare con riferimento alle tecnologie innovative ad alto costo. Diverse iniziative sono in corso a livello internazionale e nazionale sia per valutare il potenzia- le della RWE in sede di Health Technology Assessment (HTA), sia per armonizzarne la raccol- ta e l'utilizzo. La sessione affronta il tema del ruolo dell'HTA nella traduzione dei dati tratti dal mondo reale (RWD) in evidenze (RWE) utili ai decisori (payer nazionali o locali) e di come, di conseguenza, la RWE possa migliorare l'impatto del HTA. L'obiettivo del panel è duplice: da un lato presentare le esperienze internazionali ed europee in corso per giungere ad identificare i RWD maggiormente utili per l'HTA; dall'altro, avviare la discussione circa i possibili scenari in termini di miglioramento dell'impatto dell'HTA basato sulla RWE. La discussione riguarderà non solo il livello macro (i.e. accesso al mercato delle tecnologie sanitarie e definizione del loro rimborso), ma anche il livello meso (i.e. ospedaliero). La sessione si apre con la rappresentazione dello scenario internazionale dei RWD in termini di iniziative intraprese e di bisogni informativi da soddisfare. Viene presentato il punto di vista degli enti regolatori e degli esperti in regolatorio e HTA come anche delle associazioni di categoria (come l'International Federation of Medical and Biomedical Engineering). L'utilizzo della RWE è, poi, indagato con riferimento ad una realtà ospedaliera, dove fonti informa- tive 'tradizionali', come i flussi correnti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ed altri flussi istituzionali, sono disponibili. Con riferimento a tale contesto, il potenziale informativo e le sfide rappresentate dai pragmatic trials, registri, big data sono discussi in un'ottica di HTA. Infine, lo scenario delle RWE viene interpretato in una visione più ampia del SSN che deve dimostrarsi sostenibile e capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. 19
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE PARALLELA: SABATO 13 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Andromeda) La ricerca documentale: strumento per orientarsi nel processo di HTA Guarrera GM1, Bertoni O2, Dal Bò O3, Coretti S4, Andellini M5, Pace N6 1 Comitato Tecnico Scientifico SIHTA; Direttore Servizio ospedaliero provinciale APSS, Trento 2 Dirigente delle professioni sanitarie - area tecnica, Servizio ospedaliero provinciale APSS, Trento 3 Servizio formazione azienda sanitaria universitaria integrata, Udine 4 Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma 5 Health Technology Assessment IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma 6 Comitato Tecnico Scientifico SIHTA, Fondazione Bruno Kessler, Trento La ricerca documentale è un passaggio chiave nel percorso di stesura di un rapporto di HTA; in relazione alle competenze necessarie per aggregare elementi informativi e valutazioni spesso focalizzate su ambiti specifici, è utile mettere a fuoco le strategie di ricerca delle informazioni e selezionare i contenitori (data base , siti o altro) ove queste informazioni sono disponibili e maggiormente strutturate. pertanto nella sessione, dal forte orientamento pratico, si forniranno strumenti di ricerca documentale attraverso il punto di vista del medico, dell'economista, dell'ingegnere clinico e del ricercatore che accompagneranno il partecipante nei siti e nei database di interesse. 20
SESSIONI PARALLELE SESSIONE PARALLELA: SABATO 13 OTTOBRE ore 8.30-10.00 (Sala Sirio) Le valutazioni sull'innovatività dei farmaci e dei dispositivi Messori A1, Leogrande L2 1 Consiglio Direttivo SIHTA; Responsabile Unità di Farmacoeconomia e HTA, ESTAR Toscana Centro, Firenze 2 Presidente Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC), Roma A livello sia nazionale che internazionale, il concetto di innovazione ubbidisce a criteri sia scientifici (spesso definiti con modalità puramente narrative) che regolatori (i quali sono spesso definiti sulla base della specifica normativa). Il concetto viene inoltre declinato con modalità che differiscono in base al tipo di trattamento preso in considerazione (ad es. farmaci vs dispositivi medici vs tecnologie). A livello internazionale, la più autorevole definizione di innovazione radicale (leggasi: breakthrough innovation in inglese) è quella formulata dalla FDA. A livello italiano, la defini- zione formulata da AIFA assume particolare rilievo soprattutto per il vincolo esistente tra l'utilizzo dei farmaci innovativi e lo specifico fondo economico ad essi dedicato. In Italia, inoltre, l'innovazione nel settore dei dispositivi vede lo sviluppo di esperienze di monitoraggio delle terapie emergenti condotto nel quadro delle attività della Cabina di Regia. In questo quadro largamente articolato, obiettivo della sessione parallela è quello di descrivere siste- maticamente lo stato dell'arte in materia con un "focus" particolare sui farmaci e sui dispositivi medici differenziando, in particolare, le esperienze italiane rispetto a quelle europee. Saranno perciò approfonditi in particolare i seguenti punti: - identificazione e gestione dei farmaci innovativi secondo le nuove procedure di AIFA; - identificazione e gestione dei dispositivi emergenti secondo le nuove procedure della Cabina di Regia nazionale; - comunicazione pubblica delle decisioni nazionali riguardanti i farmaci innovativi ed i dispositivi emergenti. Infine, verranno presi in considerazione i nuovi percorsi europei ("joint clinical assessments" riguardanti sia i farmaci sia alcuni dispositivi), per i quali la recente proposta di normativa [1] sottolinea la necessità di una sinergia tra EMA e agenzie nazionali soprattutto per quanto riguarda il settore dei farmaci Bibliografia 1. 2018/0018 (COD) Proposal for a REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on health technology assessment and amending Directive 2011/24/EU (Text with EEA relevance) {SWD(2018) 41 final} - {SWD(2018) 42 final}, available at https:// ec.europa.eu/info/law/better-regulation/initiatives/com-2018-51_en. 21
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SESSIONI PARALLELE 11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa Roma, 11-12-13 ottobre 2018 ABSTRACT 23
11° Congresso Nazionale SIHTA L'HTA per la salute: prospettive in Italia ed Europa SESSIONE ABSTRACT - HTA NEI MODELLI ORGANIZZATIVI SANITARI: 1.A PERCORSI E PROCESSI CLINICI Un modello per intensità di cura basato sulla stratificazione del rischio di instabilità clinica dei pazienti consente l'erogazione di cure più appropriate e migliora gli esiti clinici ed organizzativi in Medicina Interna Torri E1, Rigoni M2, Dorigoni S3, Peterlana D3, De Vigili G3, Spagnolli W3, Nollo G2 1 Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale della Provincia Autonoma di Trento 2 Progetto Innovazione e Ricerca Clinica in Sanità e Nucleo HTA, Provincia Autonoma di Trento- Fondazione Bruno Kessler, Trento, Italia 3 Unità Operativa di Medicina Interna, Ospedale Santa Chiara Di Trento, APSS di Trento Introduzione: Gli aggravamenti clinici durante la degenza ospedaliera in area medica può determinare il decesso precoce del paziente o il trasferimento non programmato in reparti intensivi1. Una adeguata stratificazione del grado di instabilità clinica dei pazienti può con- sentire l'erogazione di cure differenziate e di diversa intensità basate sulle necessità dei pazienti. Presso il reparto di Medicina Interna dell'Ospedale S. Chiara di Trento è stato imple- mentato un nuovo modello organizzativo per Intensità di Cura (IC). A tale scopo sono stati introdotti specifici strumenti di monitoraggio e uno score di valutazione standardizzato e internazionalmente validato: il National Early Warning Score (NEWS). Obiettivo: Dimostrare come la riorganizzazione di un reparto di Medicina Interna basata su un modello per IC, utilizzando uno score di stratificazione del rischio di deterioramento clinico, migliori outcome clinici ed organizzativi del reparto. Metodologia: Il processo di cambiamento è stato effettuato in due step: una prima fase di validazione del potere prognostico del NEWS nel contesto locale [2], una seconda di implementazione di un reparto per IC sulla base della stratificazione del rischio clinico dei pazienti. Sono stati analizzati gli accessi effettuati nel reparto di Medicina Interna dell'Ospedale Santa Chiara di Trento durante sei anni: 2012 e 2013 (non-IC), 2014, 2015, 2016 e 2017 (IC). Sono stati comparati 1453 e 1393 accessi consecutivi con il modello non-IC e 1437, 1622, 1498 e 1435 con il modello IC. È stata quindi effettuata una trend analisi su tutti gli anni. Gli outcome valutati sono stati: mortalità, mortalità precoce (
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