MAGAZINE SEMESTRALE DI APPROFONDIMENTO E INFORMAZIONE SUL PROGETTO REFLEX - Primo Numero - Dipartimento per le politiche della ...

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MAGAZINE SEMESTRALE
DI APPROFONDIMENTO
E INFORMAZIONE
SUL PROGETTO REFLEX
Primo Numero
MAGAZINE SEMESTRALE DI APPROFONDIMENTO E INFORMAZIONE SUL PROGETTO REFLEX - Primo Numero - Dipartimento per le politiche della ...
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Indice

03.   REFLEX:
      come nasce e la partnership

04.   OBIETTIVI DI REFLEX

05.   LA ROADMAP DI REFLEX:
      dalla ricerca all’applicazione

07.   IL WELFARE AZIENDALE
      NEL PANORAMA ITALIANO

09.   PARITÀ DI GENERE
      E WELFARE AZIENDALE
      Ne parliamo con la dott.ssa
      Daniela Oliva, sociologa
      e Presidente dell’IRS

10.   LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO
      DEL WELFARE AZIENDALE

14.   CONTRIBUTI

14.   PAGINE SOCIAL DEL PROGETTO
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REFLEX: come nasce e la partnership
Negli ultimi anni, il tema della conciliazione tra     ReFlex, infatti, si propone di ridurre il divario di
vita privata e vita lavorativa ha assunto, nelle sue   genere nel nostro Paese attraverso la
forme più evolute, una declinazione meno               realizzazione di interventi che migliorino
focalizzata sulla necessità di trovare gli spazi       l’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale di
affinché le donne potessero lavorare e, nel            uomini e donne, favorendo una partecipazione
contempo, assolvere ai bisogni di cura dei figli e     più bilanciata agli impegni di cura familiare e un
della famiglia. Infatti, comincia ad essere sempre     supporto più efficace alla genitorialità.
più evidente che il nodo centrale del problema         Ad accompagnare il Dipartimento per le Politiche
non è più solo quello della conciliazione, bensì       della Famiglia lungo i due anni di attività previsti
quello dell’equilibrio tra vita personale e vita       (2020/2021), due partner di grande prestigio:
lavorativa, ovvero il c.d. work-life balance.          l’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e il
Dunque, un equilibrio che deve fondarsi non            Dipartimento di Ingegneria dell’Università
tanto e non solo sulla conciliazione dei tempi,        degli Studi Roma Tre.
bensì sulla condivisione del lavoro di cura            Con oltre 45 anni di attività nel campo della
all’interno della famiglia, superando, in tal senso,   ricerca, valutazione e monitoraggio, formazione,
anche il modello culturale ancora dominante che        progettazione, consulenza, accompagnamento e
vede il tema della cura come una questione             assistenza tecnica, nonché delle tematiche
essenzialmente femminile. Dove l’equilibrio tra        relative alla valorizzazione del lavoro delle donne
vita lavorativa e vita privata ha raggiunto            e al welfare aziendale, l’IRS, organizzazione non
standard più elevati, non si registra soltanto una     profit totalmente indipendente, è una
crescita della produttività, grazie al maggior         cooperativa di ricercatori operante dal 1973 che
benessere delle lavoratrici e dei lavoratori,          conta oggi quasi 60 soci, più di 40 ricercatori
ma è lo sviluppo sociale complessivo ad                riconosciuti al livello nazionale e internazionale e
avvantaggiarsene con ricadute positive nel             un’ampia rete di consulenti esperti. Forte
campo della parità di genere.                          dell’esperienza nel campo della computer
È in questo contesto che nasce ReFlex                  science, invece, il Dipartimento di Ingegneria
“REconciliation and FLEXibility: reconciling new       dell’Università Roma Tre rappresenta
work and care needs”, il progetto finanziato dalla     un’eccellenza italiana ed europea in grado di
Commissione Europea nell’ambito del                    progettare e realizzare una piattaforma che
Programma REC, ideato e coordinato dal                 integrerà un modello di intelligenza artificiale con
Dipartimento per le Politiche della Famiglia della     il complesso e variegato mondo del welfare
Presidenza del Consiglio dei Ministri.                 aziendale.
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OBIETTIVI DI REFLEX
Uno degli effetti indiretti dell’isolamento          utilizzare questa piattaforma trovando le
legato al Covid-19 è stato quello di aver            soluzioni più adatte ai propri parametri
riportato al centro del dibattito pubblico           (numero dipendenti, collocazione
strumenti come lo smart working, i congedi           geografica, settore merceologico etc.) ma,
parentali, le misure a sostegno delle                con l’aumentare dei partecipanti, l’intero
famiglie e dei soggetti più svantaggiati:            sistema sarà arricchito di nuove
tutte soluzioni che saranno sempre più               case-history che incrementeranno il
centrali nella cosiddetta “fase 2” (quella che       ventaglio di formule di welfare adottabili.
ci sta riportando lentamente alla normalità),        Il nucleo di partenza di ReFlex è costituito
e che rientrano, a vario titolo, in quel             da più di 30 tra grandi e piccole aziende che
pacchetto di beni e servizi che si identifica        aderiscono al “Tavolo istituzionale di
come welfare aziendale. In questo contesto,          confronto e dialogo col mondo delle
l’obiettivo principe del progetto ReFlex si          imprese per la promozione della
inserisce a pieno titolo avendo lo scopo di          conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di
studiare, sistematizzare e promuovere                cura della famiglia ed il sostegno della
percorsi di welfare aziendale per imprese e i        natalità e della maternità in ambito
lavoratori dell’intero territorio nazionale.         aziendale”. Entrando a far parte di una vera
Un obiettivo ambizioso che troverà nell’uso          e propria community, esse saranno il
dell’intelligenza artificiale, e in particolare di   laboratorio di studio, di confronto, di
una piattaforma digitale dedicata, uno               scambio e di promozione di un sistema di
strumento essenziale per contribuire alla            welfare aziendale virtuoso e adattabile alle
diffusione del sistema attivato ma anche al          diverse realtà imprenditoriali.
suo progressivo, ulteriore,                          Ad esse, si stanno già aggiungendo
perfezionamento nel tempo.                           nuove aziende.
Non solo, infatti, le aziende potranno
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LA ROADMAP DI REFLEX:
dalla ricerca all’applicazione

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il     grandi e piccole realtà imprenditoriali
progetto prevede 4 aree di attività              aderenti al progetto viene attivata una
complementari tra loro che coprono il            community del welfare aziendale che
biennio 2020/2021.                               favorirà lo scambio di iniziative e buone
La prima concerne lo “Studio e ricerca -         pratiche già esistenti.
Analisi di background, analisi dei               Attraverso seminari e laboratori tematici,
fabbisogni e mappatura delle esperienze          si stimolerà il confronto tra i partecipanti,
di welfare aziendale”.                           determinando una cooperazione positiva
Parliamo di un’attività di studio, analisi e     dal punto di vista della conciliazione
comparazione degli strumenti utilizzati a        vita-lavoro in modo da facilitare il
livello nazionale ed europeo nel campo           trasferimento e lo scambio di esperienze,
della conciliazione, della condivisione del      strumenti e soluzioni tra ambiti
lavoro di cura e della genitorialità, con un     territoriali ed economici diversi.
focus specifico su quelli adottati dalle         La terza area riguarda la ”Attività di
aziende a favore dei lavoratori.                 modellizzazione di strumenti a supporto
In questo modo si avrà una mappatura             delle imprese in materia di conciliazione
esplicativa della situazione attuale in grado    e supporto alle famiglie”.
di evidenziare punti di forza e zone di          In questa fase si procederà a una
debolezza sui quali intervenire.                 modellizzazione delle iniziative e delle
La seconda area è costituita dalla “Creazione    migliori prassi, anche ampliando il sistema
di una community tra le imprese, scambio         di azioni raccolte attraverso l’adesione
di pratiche, monitoraggio e valutazione          spontanea di nuove realtà aziendali
delle esperienze in atto”. Mettendo in rete le   interessate a mettere in circolo le loro
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esperienze ed entrare a fare parte della          vita lavorativa e vita privata e familiare,
community.                                        anche attraverso le possibilità offerte dal
La modellizzazione avrà nella piattaforma         welfare aziendale coinvolgendo il più vasto
digitale creata dai ricercatori dell’Università   pubblico possibile.
Roma Tre uno strumento fondamentale.              A questo scopo è stata aperta una pagina
Tale piattaforma, infatti, sarà messa             web dedicata sui principali social network
gratuitamente a disposizione di tutte le          (facebook, instagram, youtube e twitter) e
imprese italiane, facilitando la raccolta         verranno prodotte newsletters a cadenza
e lo scambio di informazioni e pratiche,          semestrale (questo numero rappresenta la
fornendo anche la possibilità di                  prima uscita). In più, verranno realizzati 4
usufruire di modelli previsionali volti a         video su alcune delle esperienze più
fornire suggerimenti su eventuali                 significative emerse dal lavoro di ricerca e
misure e servizi da attivare.                     dagli incontri della community che
La quarta area di intervento è legata alle        favoriranno, inoltre, la diffusione e la
“Attività di comunicazione e                      comunicazione dei risultati del progetto.
disseminazione”. Al di là del necessario          Sono, infine, previsti anche dei momenti
resoconto degli avanzamenti progettuali, il       seminariali di confronto sia a metà progetto
progetto ReFlex intende promuovere e              che nella sua fase conclusiva per discutere e
rafforzare una cultura della conciliazione tra    riflettere sui risultati raggiunti.
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IL WELFARE AZIENDALE
NEL PANORAMA ITALIANO
In questo ultimo decennio il tema del              la riflessione sul tema del welfare aziendale
welfare aziendale è entrato a pieno titolo         si riflette rispetto al territorio in cui l’azienda
nel dibattito italiano.                            opera (alle istituzioni e alla comunità locale)
Tuttavia, in verità, il welfare aziendale è un     e la dimensione più strettamente di welfare
fenomeno di ben più antica data, in quanto         orientata ai bisogni e al benessere delle
nasce e si afferma già all’inizio del secolo       persone (dipendenti ed eventualmente loro
scorso, come iniziativa autonoma di                famiglie, in particolare i figli) è decisamente
imprenditori illuminati che hanno                  marginale rispetto all’attenzione verso
intrapreso e sperimentato politiche e              l’ambiente, la cultura, la dimensione sociale
interventi finalizzati a migliorare le             in senso generale e trasversale.
condizioni di vita e di benessere dei propri       La terza fase evolutiva - legata alla
dipendenti e, spesso, delle loro famiglie.         valorizzazione del lavoro femminile e
Il welfare aziendale di oggi è, quindi, il         conciliazione - è soprattutto il frutto di una
frutto di un percorso che non è stato e non        spinta politica esogena data dall’interesse
è lineare, nel senso che durante questi            delle politiche comunitarie (e, di
decenni, si è sviluppato (e si sviluppa            conseguenza, anche di quella nazionale e
tuttora) “adattandosi”, per così dire, ai          regionali) a promuovere il lavoro femminile
bisogni del momento storico, del contesto          in piena sinergia con le concomitanti
geografico, delle caratteristiche delle            politiche di welfare aziendale.
comunità locali nelle quali operano le
aziende.
In generale è possibile evidenziare almeno
quattro fasi evolutive.
Nella prima fase evolutiva – quella del
cosiddetto welfare degli imprenditori
illuminati - assistiamo al tentativo di
affermare un modello nuovo e diverso di
fabbrica attraverso interventi in campo
abitativo (case per i dipendenti, dormitori
per gli operai e convitti per le giovani
operaie); sanitario (casse mutue di
infortunio, malattia); educativo e formativo
(scuole aziendali con accesso privilegiato
per i figli dei dipendenti); ricreativo (Servizi
dopolavoro a carattere ricreativo, sportivo e
culturale).
Nella seconda fase evolutiva – quella legata
alla Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) -
Infine, nella quarta fase evolutiva, comincia    di essi) e spesso ai loro famigliari. È
ad affermarsi il paradigma del “Secondo          importante, in questa definizione molto
Welfare” che “condiziona” il paniere di beni e   generale, distinguere tra i cosiddetti benefit
servizi che possono rientrare nella nozione      e i veri e propri beni e servizi di welfare
di welfare aziendale, includendo quei            aziendale.
trattamenti che la normativa fiscale             I benefit sono meccanismi di
consente di escludere dalla nozione di           remunerazione delle performance
retribuzione imponibile.                         raggiunte e sono sostitutivi della
Passando dai modelli agli interventi, si può     remunerazione monetaria (ad esempio i
affermare che, in linea generale, con il         premi di risultato detassati). In generale, i
termine di welfare aziendale si intende          beni e i servizi di welfare aziendale si
quell’insieme di beni e servizi che vengono      rifanno a tre grandi dimensioni:
forniti ai propri dipendenti (o ad una parte

              IL TEMPO

   1          a. Flessibilità degli orari e tipologie di contratto (es: il Part Time)
              b. Permessi retribuiti (per malattia dei figli, inserimento all’asilo, ecc.)
              c. Smart Working e possibilità di lavoro da remoto

              IL DENARO

   2          a. Rimborsi a copertura totale o parziale delle spese per l’acquisto di
                 servizi (es: per la cura dei minori o degli anziani)
              b. Integrazione del trattamento economico del congedo parentale
              c. Estensione, a carico dell’azienda, di coperture assicurative

              I SERVIZI

   3          a. Incremento dei servizi offerti in azienda
              b. Messa a disposizione di spazi aziendali per servizi on site
              c. Offerta di prestazione di professionisti (counselling, servizi fiscali,
                 sportelli di varia natura, ecc.)

                                                                                                  8
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PARITÀ DI GENERE E WELFARE AZIENDALE
Ne parliamo con la dott.ssa Daniela Oliva,
sociologa e Presidente dell’IRS

Il welfare aziendale è uno strumento a             essere presenti.
supporto della parità di genere?
                                                   Quali sono a suo avviso beni e servizi di un
Nel corso del primo decennio degli anni            welfare aziendale più vicino alle famiglie?
2000 un certo numero di risorse sia europee
che nazionali e regionali si è indirizzato         Parlare di un welfare aziendale più vicino
verso il finanziamento di progetti a               alle famiglie vuol dire fare riferimento a
sostegno della conciliazione tra vita              tre aree diverse anche se strettamente
lavorativa e vita privata, nella convinzione       interconnesse: la conciliazione, la
che la possibilità di “conciliare” fosse la leva   condivisione del lavoro di cura e la
motivazionale per entrare nel mercato del          genitorialità. Per quanto riguarda l’area
lavoro e per non uscirne all’arrivo                della conciliazione, questa fa
del primo figlio.                                  espressamente riferimento a tutte quelle
Questa fase di interesse delle politiche           misure che possono essere ricondotte
pubbliche nel promuovere il lavoro                 alla flessibilità oraria e alla flessibilità
femminile è pienamente sinergica con le            organizzativa.
concomitanti politiche di welfare aziendale
che, consolidato l’impegno negli ambiti più
affini ai temi della responsabilità sociale di
impresa, riportano l’attenzione ai temi
originari del benessere dei propri
dipendenti e, sempre più spesso, delle loro
famiglie. Diventano sempre più frequenti le
“contaminazioni” tra le politiche aziendali e
quelle istituzionali.
In quegli anni, quindi, osserviamo il
positivo riemergere dell’attenzione nei
confronti del lavoro femminile, sia pur
ancora molto ancorato a modelli
tradizionali che vedono il lavoro di cura
pertinenza delle donne. È solo, infatti, con
gli ultimi anni che cominciano a evolvere
anche i modelli famigliari e, dunque, le
politiche di conciliazione rivolte quasi
esclusivamente alle donne, nella direzione
della cosiddetta “condivisione del lavoro di
cura” dove anche gli uomini cominciano ad
A queste due linee sono riconducibili anche        economicamente la genitorialità, ma, in     9
una terza linea di misure che hanno                qualche misura, la orientano e la
l’esplicita finalità di “liberare il tempo”.       indirizzano verso valori culturali di più
Il perimetro della condivisione, all’interno       ampio respiro.
della famiglia, del lavoro di cura è
decisamente più chiaro ed è legato                 Welfare aziendale e pandemia Covid-19:
all’evoluzione dei tempi e alla condizione         quali nessi vede?
“sandwich” delle lavoratrici baby boomer
impegnate anche nella cura dei genitori            Non abbiamo informazioni al momento
anziani e delle persone disabili.                  sufficienti e sufficientemente attendibili,
Infine, quello della genitorialità si pone,        ma certo la pandemia in atto di COVID-19
fra i tre trattati, come quello dai contorni       avrà un forte impatto (non
forse meno netti.                                  necessariamente negativo) sul sistema di
Il concetto, così formulato, è anche               welfare nazionale nelle sue diverse
abbastanza recente e ad esso, in buona             forme: pubblico, privato, aziendale.
sostanza, viene di fatto ricondotto tutto ciò      La crisi sociale ed economica che
che non è “cura” e non è “conciliazione” in        certamente ci sarà ci auguriamo che possa
senso stretto. Le linee di intervento che si       trovare nelle imprese un attore non solo
possono identificare sono certamente di            fondamentale per l’economia, ma anche
natura economica, ma non solo.                     per la ricostruzione di un sistema di welfare
Può essere importante, ad esempio,                 che aiuti le comunità locali e lo Stato nel
distinguere il sostegno economico alla             non facile compito di riadeguare strutture e
famiglia tout court, dal sostegno                  servizi alle nuove sfide sanitarie non più
economico vincolato ai percorsi di                 rappresentate solo dall’invecchiamento
istruzione e formazione dei figli o anche al       della popolazione e dal calo demografico,
tema della cultura e della socialità. In questi    ma anche dal possibile ripetersi di
casi ci troviamo, infatti, davanti a politiche e   fenomeni di natura pandemica.
strategie aziendali che non solo supportano

                                                                                               10
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LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO
DEL WELFARE AZIENDALE
Uno degli effetti indiretti del recente        delle dimensioni cruciali a cui si rifanno i
lockdown è che, forse per la prima volta,      beni e servizi di welfare aziendale, la
una parte consistente della popolazione si è   dimensione relativa al TEMPO e cioè a
confrontata in maniera concreta,               quelle forme di flessibilità oraria e
quotidiana, con la più imponente               organizzativa anche attraverso l’uso della
rivoluzione degli ultimi anni: la              tecnologia.
digitalizzazione, e cioè quel processo di      Prendiamo ad esempio le nuove forme di
sviluppo tecnologico che ha investito ogni     lavoro “intelligente”, particolarmente
ambito della vita umana incluso quello         utilizzate durante la pandemia e note a tutti
della organizzazione del lavoro.               con il termine di smart working. Introdotto
Sappiamo che c’è un filone di pensiero che     dal Capo II della Legge n. 81 del 22/5/2017,
vede nella tecnologia soprattutto un           il lavoro agile (declinato pure come smart
pericolo per la garanzia dei posti di lavoro   working) è una particolare o diversa
ma, a nostro avviso, invece, essa può          modalità di svolgimento della prestazione
rappresentare un’enorme opportunità per        lavorativa subordinata, basata
riorganizzare i sistemi di lavoro anche in     essenzialmente sulla flessibilità dell’orario e
una direzione più compatibile con un           della sede di lavoro, nonché sul potenziale
migliore equilibrio tra vita professionale e   utilizzo degli strumenti tecnologici per
personale ampliando e potenziando una          l’esecuzione dell’attività lavorativa volto al
miglioramento della vita dei lavoratori -       tra le maggiori cause del gap
intesa nella sua dimensione occupazionale       occupazionale di genere. Naturalmente,
ed in quella personale/familiare – di tipo      sarebbe importante che i vantaggi legati
“qualitativo”. In effetti, la prima norma del   alla digitalizzazione non riguardassero solo
Capo II, ossia l’art. 18, prevede               la conciliazione delle donne nell’equilibrio
esplicitamente di “agevolare la                 tra il lavoro professionale e lavoro di cura,
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.   ma coinvolgessero anche gli uomini nel
Lo smart working non è la sola possibilità di   promuovere un loro diverso rapporto con
rendere flessibile il lavoro. Oltre al già      famiglia e lavoro.
consolidato telelavoro, ci sono altre           Se poi si osserva la rivoluzione tecnologica
modalità di organizzazione del lavoro (a        dal punto di vista del suo impatto
cominciare dagli orari flessibili) in grado,    nell’erogazione dei servizi di welfare
potenzialmente di aumentare il benessere        aziendale, si vede subito come anche qui i
del lavoratore e della sua famiglia,            vantaggi e le opportunità siano
favorendo un maggiore bilanciamento nella       indiscutibili.
distribuzione tra uomo e donna del peso         Partiamo per esempio osservando come il
della gestione familiare.                       passaggio, relativamente recente, di
La possibilità di svolgere le mansioni          iniziative e interventi singoli di welfare
professionali in relativa autonomia da casa     aziendali a veri e propri Piani di Welfare
o da altro posto, riduce il numero di assenze   Aziendale abbia comportato l’avvento di
dal posto di lavoro per impegni di cura         strumenti appositamente pensati e
familiare, evita che le donne debbano           dedicati.
chiedere congedi più lunghi rispetti ai         Se prima l’azienda, infatti, per l’acquisto di
colleghi uomini con la conseguente              beni e servizi si rivolgeva a quanto offriva il
riduzione di lavoratrici che abbandonano il     mercato, con l’espansione del fenomeno
mercato del lavoro. Non va infatti ignorato     dei Piani di Welfare si è sviluppato un
che proprio la genitorialità e le altre         mercato dedicato di soggetti che
responsabilità di cura famigliare rimangono     intermediano le esigenze delle aziende con

                                                                                              12
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quanti producono, diventando, per alcuni          In questo contesto, un’altra
specifici servizi, produttori essi stessi.        importantissima novità tecnologica sta
Questi soggetti, genericamente chiamati           ulteriormente contribuendo allo sviluppo
“Provider” utilizzano piattaforme digitali        del welfare aziendale: l’intelligenza
che hanno la possibilità di essere in qualche     artificiale. Le piattaforme, infatti, sono di
misura personalizzate rispetto alle               norma, architetture complesse e sofisticate
specifiche esigenze delle aziende. Essi non       che utilizzano l’intelligenza artificiale e il
si limitano ad intermediare e/o offrire           deep learning per attivare meccanismi di
servizi, ma, nel tempo, hanno sviluppato          suggerimento nella guida dell’utente
servizi di accompagnamento e assistenza           durante la navigazione, che non si limitano
alle aziende nella stessa progettazione e         a metabolizzare le caratteristiche e le
messa a punto del Piano di Welfare                abitudini di navigazione degli utenti, ma
Aziendale. Dunque, un Provider evoluto ha         vanno ben oltre.
il compito di accompagnare l’azienda              Con il progressivo affinamento
nell’analisi dei bisogni, nella progettazione     dell’algoritmo, l’intelligenza artificiale riesce
del Piano, nel reperire le aziende terze in       a conoscere in tempo reale gli interessi dei
grado di erogare i servizi inclusi nel Piano e,   lavoratori proponendo servizi a lui più
come si diceva, in vari casi diventando esso      vicini, seguendo gusti e bisogni. Siamo di
stesso erogatore di servizi.                      fronte a un sistema complesso che non solo
Il fenomeno si è talmente consolidato che         ha il fine di rendere più semplice ed efficace
l’AIWA (Associazione Italiana Welfare             l’utilizzo delle piattaforme messe a
Aziendale), nata nel 2017, riunisce già           disposizione dei dipendenti, ma anche e
diciotto fra i maggiori Provider italiani di      soprattutto di estendere in modo nuovo
Welfare Aziendale.                                l’offerta dei servizi alla persona.
Nel Quarto Rapporto di Percorsi di Secondo        Utilizzando queste nuove opportunità
Welfare (2018) si indicano in quasi due           tecnologiche sarà possibile customizzare
milioni i dipendenti coperti da interventi        ancora meglio l’erogazione dei servizi in
gestiti dai Provider.                             maniera veloce e dinamica, ma soprattutto
L’utilizzo di piattaforme digitali semplifica,    sarà possibile mettere a disposizione delle
come intuibile, l’erogazione di beni e servizi    aziende interessate, modelli di welfare
lasciando al dipendente la libertà (e facoltà)    aziendale replicabili perché condivisi in
di scegliere le opzioni per lui più               linea con gli obiettivi stessi del progetto
interessanti.                                     ReFlex.
CONTRIBUTI
Il progetto ReFlex è finanziato dal programma Right,
Equality and Citizenship (2014-2020) dell’Unione
Europea. I contenuti di questa newsletter
rappresentano i punti di vista dei partner progettuali e
sono di loro esclusiva responsabilità. La Commissione
Europea non si assume alcuna responsabilità per l'uso
che può essere fatto delle informazioni che contiene.

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