MAGAZINE SEMESTRALE DI APPROFONDIMENTO E INFORMAZIONE SUL PROGETTO REFLEX - Primo Numero - Dipartimento per le politiche della ...
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2 Indice 03. REFLEX: come nasce e la partnership 04. OBIETTIVI DI REFLEX 05. LA ROADMAP DI REFLEX: dalla ricerca all’applicazione 07. IL WELFARE AZIENDALE NEL PANORAMA ITALIANO 09. PARITÀ DI GENERE E WELFARE AZIENDALE Ne parliamo con la dott.ssa Daniela Oliva, sociologa e Presidente dell’IRS 10. LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL WELFARE AZIENDALE 14. CONTRIBUTI 14. PAGINE SOCIAL DEL PROGETTO
3 REFLEX: come nasce e la partnership Negli ultimi anni, il tema della conciliazione tra ReFlex, infatti, si propone di ridurre il divario di vita privata e vita lavorativa ha assunto, nelle sue genere nel nostro Paese attraverso la forme più evolute, una declinazione meno realizzazione di interventi che migliorino focalizzata sulla necessità di trovare gli spazi l’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale di affinché le donne potessero lavorare e, nel uomini e donne, favorendo una partecipazione contempo, assolvere ai bisogni di cura dei figli e più bilanciata agli impegni di cura familiare e un della famiglia. Infatti, comincia ad essere sempre supporto più efficace alla genitorialità. più evidente che il nodo centrale del problema Ad accompagnare il Dipartimento per le Politiche non è più solo quello della conciliazione, bensì della Famiglia lungo i due anni di attività previsti quello dell’equilibrio tra vita personale e vita (2020/2021), due partner di grande prestigio: lavorativa, ovvero il c.d. work-life balance. l’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e il Dunque, un equilibrio che deve fondarsi non Dipartimento di Ingegneria dell’Università tanto e non solo sulla conciliazione dei tempi, degli Studi Roma Tre. bensì sulla condivisione del lavoro di cura Con oltre 45 anni di attività nel campo della all’interno della famiglia, superando, in tal senso, ricerca, valutazione e monitoraggio, formazione, anche il modello culturale ancora dominante che progettazione, consulenza, accompagnamento e vede il tema della cura come una questione assistenza tecnica, nonché delle tematiche essenzialmente femminile. Dove l’equilibrio tra relative alla valorizzazione del lavoro delle donne vita lavorativa e vita privata ha raggiunto e al welfare aziendale, l’IRS, organizzazione non standard più elevati, non si registra soltanto una profit totalmente indipendente, è una crescita della produttività, grazie al maggior cooperativa di ricercatori operante dal 1973 che benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, conta oggi quasi 60 soci, più di 40 ricercatori ma è lo sviluppo sociale complessivo ad riconosciuti al livello nazionale e internazionale e avvantaggiarsene con ricadute positive nel un’ampia rete di consulenti esperti. Forte campo della parità di genere. dell’esperienza nel campo della computer È in questo contesto che nasce ReFlex science, invece, il Dipartimento di Ingegneria “REconciliation and FLEXibility: reconciling new dell’Università Roma Tre rappresenta work and care needs”, il progetto finanziato dalla un’eccellenza italiana ed europea in grado di Commissione Europea nell’ambito del progettare e realizzare una piattaforma che Programma REC, ideato e coordinato dal integrerà un modello di intelligenza artificiale con Dipartimento per le Politiche della Famiglia della il complesso e variegato mondo del welfare Presidenza del Consiglio dei Ministri. aziendale.
4 OBIETTIVI DI REFLEX Uno degli effetti indiretti dell’isolamento utilizzare questa piattaforma trovando le legato al Covid-19 è stato quello di aver soluzioni più adatte ai propri parametri riportato al centro del dibattito pubblico (numero dipendenti, collocazione strumenti come lo smart working, i congedi geografica, settore merceologico etc.) ma, parentali, le misure a sostegno delle con l’aumentare dei partecipanti, l’intero famiglie e dei soggetti più svantaggiati: sistema sarà arricchito di nuove tutte soluzioni che saranno sempre più case-history che incrementeranno il centrali nella cosiddetta “fase 2” (quella che ventaglio di formule di welfare adottabili. ci sta riportando lentamente alla normalità), Il nucleo di partenza di ReFlex è costituito e che rientrano, a vario titolo, in quel da più di 30 tra grandi e piccole aziende che pacchetto di beni e servizi che si identifica aderiscono al “Tavolo istituzionale di come welfare aziendale. In questo contesto, confronto e dialogo col mondo delle l’obiettivo principe del progetto ReFlex si imprese per la promozione della inserisce a pieno titolo avendo lo scopo di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di studiare, sistematizzare e promuovere cura della famiglia ed il sostegno della percorsi di welfare aziendale per imprese e i natalità e della maternità in ambito lavoratori dell’intero territorio nazionale. aziendale”. Entrando a far parte di una vera Un obiettivo ambizioso che troverà nell’uso e propria community, esse saranno il dell’intelligenza artificiale, e in particolare di laboratorio di studio, di confronto, di una piattaforma digitale dedicata, uno scambio e di promozione di un sistema di strumento essenziale per contribuire alla welfare aziendale virtuoso e adattabile alle diffusione del sistema attivato ma anche al diverse realtà imprenditoriali. suo progressivo, ulteriore, Ad esse, si stanno già aggiungendo perfezionamento nel tempo. nuove aziende. Non solo, infatti, le aziende potranno
5 LA ROADMAP DI REFLEX: dalla ricerca all’applicazione Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il grandi e piccole realtà imprenditoriali progetto prevede 4 aree di attività aderenti al progetto viene attivata una complementari tra loro che coprono il community del welfare aziendale che biennio 2020/2021. favorirà lo scambio di iniziative e buone La prima concerne lo “Studio e ricerca - pratiche già esistenti. Analisi di background, analisi dei Attraverso seminari e laboratori tematici, fabbisogni e mappatura delle esperienze si stimolerà il confronto tra i partecipanti, di welfare aziendale”. determinando una cooperazione positiva Parliamo di un’attività di studio, analisi e dal punto di vista della conciliazione comparazione degli strumenti utilizzati a vita-lavoro in modo da facilitare il livello nazionale ed europeo nel campo trasferimento e lo scambio di esperienze, della conciliazione, della condivisione del strumenti e soluzioni tra ambiti lavoro di cura e della genitorialità, con un territoriali ed economici diversi. focus specifico su quelli adottati dalle La terza area riguarda la ”Attività di aziende a favore dei lavoratori. modellizzazione di strumenti a supporto In questo modo si avrà una mappatura delle imprese in materia di conciliazione esplicativa della situazione attuale in grado e supporto alle famiglie”. di evidenziare punti di forza e zone di In questa fase si procederà a una debolezza sui quali intervenire. modellizzazione delle iniziative e delle La seconda area è costituita dalla “Creazione migliori prassi, anche ampliando il sistema di una community tra le imprese, scambio di azioni raccolte attraverso l’adesione di pratiche, monitoraggio e valutazione spontanea di nuove realtà aziendali delle esperienze in atto”. Mettendo in rete le interessate a mettere in circolo le loro
6 esperienze ed entrare a fare parte della vita lavorativa e vita privata e familiare, community. anche attraverso le possibilità offerte dal La modellizzazione avrà nella piattaforma welfare aziendale coinvolgendo il più vasto digitale creata dai ricercatori dell’Università pubblico possibile. Roma Tre uno strumento fondamentale. A questo scopo è stata aperta una pagina Tale piattaforma, infatti, sarà messa web dedicata sui principali social network gratuitamente a disposizione di tutte le (facebook, instagram, youtube e twitter) e imprese italiane, facilitando la raccolta verranno prodotte newsletters a cadenza e lo scambio di informazioni e pratiche, semestrale (questo numero rappresenta la fornendo anche la possibilità di prima uscita). In più, verranno realizzati 4 usufruire di modelli previsionali volti a video su alcune delle esperienze più fornire suggerimenti su eventuali significative emerse dal lavoro di ricerca e misure e servizi da attivare. dagli incontri della community che La quarta area di intervento è legata alle favoriranno, inoltre, la diffusione e la “Attività di comunicazione e comunicazione dei risultati del progetto. disseminazione”. Al di là del necessario Sono, infine, previsti anche dei momenti resoconto degli avanzamenti progettuali, il seminariali di confronto sia a metà progetto progetto ReFlex intende promuovere e che nella sua fase conclusiva per discutere e rafforzare una cultura della conciliazione tra riflettere sui risultati raggiunti.
7 IL WELFARE AZIENDALE NEL PANORAMA ITALIANO In questo ultimo decennio il tema del la riflessione sul tema del welfare aziendale welfare aziendale è entrato a pieno titolo si riflette rispetto al territorio in cui l’azienda nel dibattito italiano. opera (alle istituzioni e alla comunità locale) Tuttavia, in verità, il welfare aziendale è un e la dimensione più strettamente di welfare fenomeno di ben più antica data, in quanto orientata ai bisogni e al benessere delle nasce e si afferma già all’inizio del secolo persone (dipendenti ed eventualmente loro scorso, come iniziativa autonoma di famiglie, in particolare i figli) è decisamente imprenditori illuminati che hanno marginale rispetto all’attenzione verso intrapreso e sperimentato politiche e l’ambiente, la cultura, la dimensione sociale interventi finalizzati a migliorare le in senso generale e trasversale. condizioni di vita e di benessere dei propri La terza fase evolutiva - legata alla dipendenti e, spesso, delle loro famiglie. valorizzazione del lavoro femminile e Il welfare aziendale di oggi è, quindi, il conciliazione - è soprattutto il frutto di una frutto di un percorso che non è stato e non spinta politica esogena data dall’interesse è lineare, nel senso che durante questi delle politiche comunitarie (e, di decenni, si è sviluppato (e si sviluppa conseguenza, anche di quella nazionale e tuttora) “adattandosi”, per così dire, ai regionali) a promuovere il lavoro femminile bisogni del momento storico, del contesto in piena sinergia con le concomitanti geografico, delle caratteristiche delle politiche di welfare aziendale. comunità locali nelle quali operano le aziende. In generale è possibile evidenziare almeno quattro fasi evolutive. Nella prima fase evolutiva – quella del cosiddetto welfare degli imprenditori illuminati - assistiamo al tentativo di affermare un modello nuovo e diverso di fabbrica attraverso interventi in campo abitativo (case per i dipendenti, dormitori per gli operai e convitti per le giovani operaie); sanitario (casse mutue di infortunio, malattia); educativo e formativo (scuole aziendali con accesso privilegiato per i figli dei dipendenti); ricreativo (Servizi dopolavoro a carattere ricreativo, sportivo e culturale). Nella seconda fase evolutiva – quella legata alla Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) -
Infine, nella quarta fase evolutiva, comincia di essi) e spesso ai loro famigliari. È ad affermarsi il paradigma del “Secondo importante, in questa definizione molto Welfare” che “condiziona” il paniere di beni e generale, distinguere tra i cosiddetti benefit servizi che possono rientrare nella nozione e i veri e propri beni e servizi di welfare di welfare aziendale, includendo quei aziendale. trattamenti che la normativa fiscale I benefit sono meccanismi di consente di escludere dalla nozione di remunerazione delle performance retribuzione imponibile. raggiunte e sono sostitutivi della Passando dai modelli agli interventi, si può remunerazione monetaria (ad esempio i affermare che, in linea generale, con il premi di risultato detassati). In generale, i termine di welfare aziendale si intende beni e i servizi di welfare aziendale si quell’insieme di beni e servizi che vengono rifanno a tre grandi dimensioni: forniti ai propri dipendenti (o ad una parte IL TEMPO 1 a. Flessibilità degli orari e tipologie di contratto (es: il Part Time) b. Permessi retribuiti (per malattia dei figli, inserimento all’asilo, ecc.) c. Smart Working e possibilità di lavoro da remoto IL DENARO 2 a. Rimborsi a copertura totale o parziale delle spese per l’acquisto di servizi (es: per la cura dei minori o degli anziani) b. Integrazione del trattamento economico del congedo parentale c. Estensione, a carico dell’azienda, di coperture assicurative I SERVIZI 3 a. Incremento dei servizi offerti in azienda b. Messa a disposizione di spazi aziendali per servizi on site c. Offerta di prestazione di professionisti (counselling, servizi fiscali, sportelli di varia natura, ecc.) 8
9 PARITÀ DI GENERE E WELFARE AZIENDALE Ne parliamo con la dott.ssa Daniela Oliva, sociologa e Presidente dell’IRS Il welfare aziendale è uno strumento a essere presenti. supporto della parità di genere? Quali sono a suo avviso beni e servizi di un Nel corso del primo decennio degli anni welfare aziendale più vicino alle famiglie? 2000 un certo numero di risorse sia europee che nazionali e regionali si è indirizzato Parlare di un welfare aziendale più vicino verso il finanziamento di progetti a alle famiglie vuol dire fare riferimento a sostegno della conciliazione tra vita tre aree diverse anche se strettamente lavorativa e vita privata, nella convinzione interconnesse: la conciliazione, la che la possibilità di “conciliare” fosse la leva condivisione del lavoro di cura e la motivazionale per entrare nel mercato del genitorialità. Per quanto riguarda l’area lavoro e per non uscirne all’arrivo della conciliazione, questa fa del primo figlio. espressamente riferimento a tutte quelle Questa fase di interesse delle politiche misure che possono essere ricondotte pubbliche nel promuovere il lavoro alla flessibilità oraria e alla flessibilità femminile è pienamente sinergica con le organizzativa. concomitanti politiche di welfare aziendale che, consolidato l’impegno negli ambiti più affini ai temi della responsabilità sociale di impresa, riportano l’attenzione ai temi originari del benessere dei propri dipendenti e, sempre più spesso, delle loro famiglie. Diventano sempre più frequenti le “contaminazioni” tra le politiche aziendali e quelle istituzionali. In quegli anni, quindi, osserviamo il positivo riemergere dell’attenzione nei confronti del lavoro femminile, sia pur ancora molto ancorato a modelli tradizionali che vedono il lavoro di cura pertinenza delle donne. È solo, infatti, con gli ultimi anni che cominciano a evolvere anche i modelli famigliari e, dunque, le politiche di conciliazione rivolte quasi esclusivamente alle donne, nella direzione della cosiddetta “condivisione del lavoro di cura” dove anche gli uomini cominciano ad
A queste due linee sono riconducibili anche economicamente la genitorialità, ma, in 9 una terza linea di misure che hanno qualche misura, la orientano e la l’esplicita finalità di “liberare il tempo”. indirizzano verso valori culturali di più Il perimetro della condivisione, all’interno ampio respiro. della famiglia, del lavoro di cura è decisamente più chiaro ed è legato Welfare aziendale e pandemia Covid-19: all’evoluzione dei tempi e alla condizione quali nessi vede? “sandwich” delle lavoratrici baby boomer impegnate anche nella cura dei genitori Non abbiamo informazioni al momento anziani e delle persone disabili. sufficienti e sufficientemente attendibili, Infine, quello della genitorialità si pone, ma certo la pandemia in atto di COVID-19 fra i tre trattati, come quello dai contorni avrà un forte impatto (non forse meno netti. necessariamente negativo) sul sistema di Il concetto, così formulato, è anche welfare nazionale nelle sue diverse abbastanza recente e ad esso, in buona forme: pubblico, privato, aziendale. sostanza, viene di fatto ricondotto tutto ciò La crisi sociale ed economica che che non è “cura” e non è “conciliazione” in certamente ci sarà ci auguriamo che possa senso stretto. Le linee di intervento che si trovare nelle imprese un attore non solo possono identificare sono certamente di fondamentale per l’economia, ma anche natura economica, ma non solo. per la ricostruzione di un sistema di welfare Può essere importante, ad esempio, che aiuti le comunità locali e lo Stato nel distinguere il sostegno economico alla non facile compito di riadeguare strutture e famiglia tout court, dal sostegno servizi alle nuove sfide sanitarie non più economico vincolato ai percorsi di rappresentate solo dall’invecchiamento istruzione e formazione dei figli o anche al della popolazione e dal calo demografico, tema della cultura e della socialità. In questi ma anche dal possibile ripetersi di casi ci troviamo, infatti, davanti a politiche e fenomeni di natura pandemica. strategie aziendali che non solo supportano 10
11 LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL WELFARE AZIENDALE Uno degli effetti indiretti del recente delle dimensioni cruciali a cui si rifanno i lockdown è che, forse per la prima volta, beni e servizi di welfare aziendale, la una parte consistente della popolazione si è dimensione relativa al TEMPO e cioè a confrontata in maniera concreta, quelle forme di flessibilità oraria e quotidiana, con la più imponente organizzativa anche attraverso l’uso della rivoluzione degli ultimi anni: la tecnologia. digitalizzazione, e cioè quel processo di Prendiamo ad esempio le nuove forme di sviluppo tecnologico che ha investito ogni lavoro “intelligente”, particolarmente ambito della vita umana incluso quello utilizzate durante la pandemia e note a tutti della organizzazione del lavoro. con il termine di smart working. Introdotto Sappiamo che c’è un filone di pensiero che dal Capo II della Legge n. 81 del 22/5/2017, vede nella tecnologia soprattutto un il lavoro agile (declinato pure come smart pericolo per la garanzia dei posti di lavoro working) è una particolare o diversa ma, a nostro avviso, invece, essa può modalità di svolgimento della prestazione rappresentare un’enorme opportunità per lavorativa subordinata, basata riorganizzare i sistemi di lavoro anche in essenzialmente sulla flessibilità dell’orario e una direzione più compatibile con un della sede di lavoro, nonché sul potenziale migliore equilibrio tra vita professionale e utilizzo degli strumenti tecnologici per personale ampliando e potenziando una l’esecuzione dell’attività lavorativa volto al
miglioramento della vita dei lavoratori - tra le maggiori cause del gap intesa nella sua dimensione occupazionale occupazionale di genere. Naturalmente, ed in quella personale/familiare – di tipo sarebbe importante che i vantaggi legati “qualitativo”. In effetti, la prima norma del alla digitalizzazione non riguardassero solo Capo II, ossia l’art. 18, prevede la conciliazione delle donne nell’equilibrio esplicitamente di “agevolare la tra il lavoro professionale e lavoro di cura, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. ma coinvolgessero anche gli uomini nel Lo smart working non è la sola possibilità di promuovere un loro diverso rapporto con rendere flessibile il lavoro. Oltre al già famiglia e lavoro. consolidato telelavoro, ci sono altre Se poi si osserva la rivoluzione tecnologica modalità di organizzazione del lavoro (a dal punto di vista del suo impatto cominciare dagli orari flessibili) in grado, nell’erogazione dei servizi di welfare potenzialmente di aumentare il benessere aziendale, si vede subito come anche qui i del lavoratore e della sua famiglia, vantaggi e le opportunità siano favorendo un maggiore bilanciamento nella indiscutibili. distribuzione tra uomo e donna del peso Partiamo per esempio osservando come il della gestione familiare. passaggio, relativamente recente, di La possibilità di svolgere le mansioni iniziative e interventi singoli di welfare professionali in relativa autonomia da casa aziendali a veri e propri Piani di Welfare o da altro posto, riduce il numero di assenze Aziendale abbia comportato l’avvento di dal posto di lavoro per impegni di cura strumenti appositamente pensati e familiare, evita che le donne debbano dedicati. chiedere congedi più lunghi rispetti ai Se prima l’azienda, infatti, per l’acquisto di colleghi uomini con la conseguente beni e servizi si rivolgeva a quanto offriva il riduzione di lavoratrici che abbandonano il mercato, con l’espansione del fenomeno mercato del lavoro. Non va infatti ignorato dei Piani di Welfare si è sviluppato un che proprio la genitorialità e le altre mercato dedicato di soggetti che responsabilità di cura famigliare rimangono intermediano le esigenze delle aziende con 12
13 quanti producono, diventando, per alcuni In questo contesto, un’altra specifici servizi, produttori essi stessi. importantissima novità tecnologica sta Questi soggetti, genericamente chiamati ulteriormente contribuendo allo sviluppo “Provider” utilizzano piattaforme digitali del welfare aziendale: l’intelligenza che hanno la possibilità di essere in qualche artificiale. Le piattaforme, infatti, sono di misura personalizzate rispetto alle norma, architetture complesse e sofisticate specifiche esigenze delle aziende. Essi non che utilizzano l’intelligenza artificiale e il si limitano ad intermediare e/o offrire deep learning per attivare meccanismi di servizi, ma, nel tempo, hanno sviluppato suggerimento nella guida dell’utente servizi di accompagnamento e assistenza durante la navigazione, che non si limitano alle aziende nella stessa progettazione e a metabolizzare le caratteristiche e le messa a punto del Piano di Welfare abitudini di navigazione degli utenti, ma Aziendale. Dunque, un Provider evoluto ha vanno ben oltre. il compito di accompagnare l’azienda Con il progressivo affinamento nell’analisi dei bisogni, nella progettazione dell’algoritmo, l’intelligenza artificiale riesce del Piano, nel reperire le aziende terze in a conoscere in tempo reale gli interessi dei grado di erogare i servizi inclusi nel Piano e, lavoratori proponendo servizi a lui più come si diceva, in vari casi diventando esso vicini, seguendo gusti e bisogni. Siamo di stesso erogatore di servizi. fronte a un sistema complesso che non solo Il fenomeno si è talmente consolidato che ha il fine di rendere più semplice ed efficace l’AIWA (Associazione Italiana Welfare l’utilizzo delle piattaforme messe a Aziendale), nata nel 2017, riunisce già disposizione dei dipendenti, ma anche e diciotto fra i maggiori Provider italiani di soprattutto di estendere in modo nuovo Welfare Aziendale. l’offerta dei servizi alla persona. Nel Quarto Rapporto di Percorsi di Secondo Utilizzando queste nuove opportunità Welfare (2018) si indicano in quasi due tecnologiche sarà possibile customizzare milioni i dipendenti coperti da interventi ancora meglio l’erogazione dei servizi in gestiti dai Provider. maniera veloce e dinamica, ma soprattutto L’utilizzo di piattaforme digitali semplifica, sarà possibile mettere a disposizione delle come intuibile, l’erogazione di beni e servizi aziende interessate, modelli di welfare lasciando al dipendente la libertà (e facoltà) aziendale replicabili perché condivisi in di scegliere le opzioni per lui più linea con gli obiettivi stessi del progetto interessanti. ReFlex.
CONTRIBUTI Il progetto ReFlex è finanziato dal programma Right, Equality and Citizenship (2014-2020) dell’Unione Europea. I contenuti di questa newsletter rappresentano i punti di vista dei partner progettuali e sono di loro esclusiva responsabilità. La Commissione Europea non si assume alcuna responsabilità per l'uso che può essere fatto delle informazioni che contiene. PAGINE SOCIAL DEL PROGETTO Per aggiornamenti e sviluppi del progetto ReFlex seguici su: http://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/politiche-europ ee-ed-internazionali/progetti-europei/reflex/scheda-progetto/ https://www.facebook.com/ReFlexCommunity https://www.instagram.com/reflex_project PER ADERIRE AL PROGETTO Le aziende interessate a partecipare al progetto, possono inviare una e-mail all’indirizzo: reflex@governo.it 14
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