Lungarno fiorentino - American Express
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Sommario Lungarno fiorentino Vivere la Città Vivere i Quartieri “La nostra vita erano le strade e le È in questo scenario che si colloca il piazze del Quartiere,” si legge in un progetto di American Express® in romanzo di Vasco Pratolini del 1943, collaborazione con Lonely Planet intitolato, non a caso, “Il Quartiere”. magazine Italia, una collana dedicata Quartieri e rioni raccontano l’identità ai quartieri più dinamici d’Italia. più profonda e più vera di un Paese e American Express, presente in Italia questo vale in particolare per l’Italia. dai primi del Novecento, ha sempre Percorrendo i vicoli tra monumenti, contribuito alla crescita degli esercizi opere d’arte antiche e contempora- commerciali e delle aziende italiane, nee, alzando lo sguardo verso finestre aiutando i titolari a soddisfare bisogni e balconi, fermandosi davanti a un e passioni, restituendo loro valore. Un negozio storico o a un ristorante, impegno che si è rafforzato costante- profumi, immagini e suoni restitui- mente, supportando le attività ad scono emozioni senza tempo. evolvere i modelli di business e dando Ricordandoci, se mai lo avessimo alle persone un aiuto concreto nelle dimenticato, chi siamo e da dove spese di tutti i giorni tramite le proprie veniamo. Le comunità locali negli iniziative – come Shop Small®, la ultimi tempi hanno compiuto campagna che il Gruppo lancia per il un’incredibile evoluzione e conosciu- secondo anno in Italia e con cui to un rinnovato slancio, riconferman- rinnova il sostegno alle piccole realtà. dosi luoghi in cui possono consolidar- Nella fase della ripartenza è ancora più si relazioni autentiche tra vicini che vicina alla gente e qui lo fa con hanno saputo aiutarsi, commercianti l’intento di far riscoprire, in primo che si sono ingegnati per poter luogo ai residenti che lì abitano, le Arti & Design Lifestyle Speciale Vino Food & Drinks 8 16 24 28 continuare a offrire i propri prodotti e meraviglie nascoste nel loro quartiere. consumatori che hanno scoperto Non resta ora che augurarvi buona negozi di prossimità che prima non lettura in un viaggio che, ne siamo Cuore pulsante Tra le radici Introduzione Sulle tracce conoscevano. sicuri, non vi lascerà indifferenti. di capolavori del futuro al vino toscano del gusto
R Vita di quartiere eccoci all’eccezionale Palazzo Pitti, nome Non solo Rinascimento: che da sempre è dai mercatini sinonimo della alle botteghe moda maschile. Chi artigiane Firenze ACCONTARE per è un fermento di volesse assistere l’ennesima volta arti e culture alle sfilate che Firenze senza stabiliscono, da anni, come risultare banali e vestiranno i “gentlemen” di tutte le ripetitivi potrebbe latitudini del mondo, deve, però, rappresentare una sfida quasi tornare sul lato nord del fiume e impossibile da vincere. Ma se avrete raggiungere la Fortezza Da Basso, voglia di leggere questa nuova mini altro luogo poco toccato dal grande guida targata Lonely Planet flusso del turismo rapido, nel magazine Italia scoprirete che quartiere storico di Santa Maria probabilmente ci siamo riusciti. In Novella. I suoi bastioni realtà non è stato poi così difficile: il cinquecenteschi ospiteranno il segreto è stato guardare la città con prossimo appuntamento di “Pitti l’occhio curioso del viaggiatore Immagine Uomo” tra l’11 e il 13 moderno e non con quello del gennaio 2022. turista mordi e fuggi. Perché la Una gita a Firenze in questo periodo, Capitale del Rinascimento è ancora infine, non può dirsi completa senza oggi una città viva, piena di visitare la mostra “Shine” di Jeff iniziative, che sa sorprenderci con Koons, a Palazzo Strozzi. Per arrivarci angoli segreti, monumenti nascosti dalla Fortezza Da Basso scegliete il e piazzette poco frequentate dai modernissimo tram che vi porterà a viandanti moderni che invece sono piazza dell’Unità. Percorrete poi a piccole calamite per gli abitanti piedi i vicoli attorno alla grandiosa della città. basilica e raggiungete la sede Firenze non è solo il suo inimitabile dell’esposizione. Fino al 30 gennaio centro storico o la sede più parte all’altra dell’Arno tra i quartieri vista, senza dubbio, la piccola potrete ammirare alcune tra le più importante del museo d’Italia, gli storici oggetto di questa guida, basilica (realizzata dal Brunelleschi). note sculture di acciaio colorato del Uffizi. Non è solo la città, scoprirete, ad esempio, Ma qui non si viene solo per l’arte. celebre artista statunitense, dal nell’immaginario collettivo, del l’effervescenza che popola piazza L’altro lato dell’Arno va vissuto per le Balloon Dog Red al Rabbit fino alla David di Donatello. Saltando da una Santo Spirito, meta di giovani e sue atmosfere anticonformiste. È recente serie Gazing Ball. studenti, grazie ai suoi meta di incontri, concerti, visite in Non resta, dunque, che aprire questa LA CAPITALE DEL RINASCIMENTO È ristorantini e caffè. Ogni inaspettate botteghe. Troverete guida e partire. Noi crediamo che ANCORA OGGI UNA CITTÀ VIVA, PIENA DI seconda domenica del antiquari, librerie storiche, boutique dopo questa visita fiorentina INIZIATIVE, E CHE SA ANCORA SORPRENDERE mese si svolge il mercatino di moda, locali notturni alternativi. tornerete a casa con un’altra CON ANGOLI SEGRETI E MONUMENTI NASCOSTI delle pulci. Merita una Poche centinaia di metri più giù ed percezione della città. Buona Lettura. 6 7
Arti & Design Cuore pulsante di capolavori Poche vie e piazzette celano un patrimonio artistico e culturale unico e senza tempo. Da ammirare nei suoi “classici” o da scoprire in un tour (un minimo) più alternativo AVREMMO POTUTO sbrigarcela facile su un percorso un minimo più segnalandovi un percorso tra alternativo. Niente di rivoluzionario, “iconici” e “imperdibili” musei: i più beninteso, ma una passeggiata di celebri del mondo. Si andava a colpo qua e di là dell’Arno capace di sicuro. Anche perché siamo nella toccare dei punti più insoliti di città più indicata per questo. Nel quelli frequentati dal classico turista capoluogo italiano per definizione che dopo la pandemia è tornato a superdotato di contenitori museali, mordere e a fuggire perlopiù come con una densità di spazi d’arte per prima. chilometro quadrato sbalorditiva. E Da dove partiamo? Da sud. Partiamo allora avremmo potuto snocciolare da sud perché in qualche maniera facilmente i vari Palazzo Pitti, Porta Romana possiamo Museo del Bargello, Gallerie considerarla il vero ingresso storico dell’Accademia, Palazzo Strozzi, della città. L’accesso e l’uscita della Uffizi e Palazzo Vecchio. via Cassia, e quindi della Francigena E invece abbiamo deciso di puntare che portava verso Siena e poi giù 9
Arti & Design A sinistra: particolare colline che continuativamente da del Forte Belvedere; cent’anni offre studi e possibilità di Al centro: Porta Romana con la statua di Michelangelo Pistoletto espressione agli artisti soprattutto tedeschi. Non c’è un grande artista germanico che non sia passato di qui per una residenza. Oggi Villa Romana non è solo una accademia straniera che ospita artisti in Italia ma organizza anche mostre aperte al pubblico. Nel discendere verso la città ci manteniamo in quota passando per il Forte Belvedere. Il senso di un passaggio qui è duplice: uno lo dichiara il nome stesso, un panorama sensazionale, l’altro senso sono i contenuti di questo luogo fantastico che sempre più spesso ospita mostre d’arte contemporanea dal grande impatto. A volte verso Roma. Quindi iniziamo il utilizzando in maniera sapiente nostro giro facendo… un giro! Due, anche le aree esterne. Chiuso per tre, quattro giri attorno alla tanto tempo a causa di un grave rotatoria. Dove hai la sensazione che incidente che occorse ad una la campagna del Chianti impatti visitatrice, il Forte sconta questo sulla città. Perché girare in tondo? stop e sconta la grande presenza in Per analizzare l’amata e odiata città di contenitori d’arte ancor più scultura d’arte contemporanea che famosi e spesso non rientra nelle si trova fuori la Porta. Di chi si tratta? Firenze non era certo la città che Finito il nostro giro tondo tappe salienti di una visita a Firenze. Non lo direste, ma è un’opera di ospitava quasi ogni anno prendiamo la strada corretta e È un peccato. Michelangelo Pistoletto, inconsueta grandissimi artisti viventi ad esporre saliamo. Ma come saliamo? Non ci Visitata la mostra al Forte, se pensiamo ai lavori più celebri del in piazza della Signoria. Questa dirigiamo in città attraverso San sdruccioliamo attraverso la Costa grande maestro piemontese. Ma è statua certifica in qualche modo Frediano e poi Santo Spirito? San Giorgio e scendiamo in città non curioso notare come la fiera città l’importanza di Porta Romana, con Certo. Ma dopo. Prima saliamo. mancando di far tappa in un altro rinascimentale per antonomasia si le due donne che guardano verso Dove? Saliamo verso Villa Romana. luogo non abbastanza noto quanto faccia annunciare da una scultura fuori (verso Roma) e verso dentro Esatto: da Porta Romana a Villa meriterebbe: la Villa Bardini. d’arte contemporanea, peraltro (verso la città). Non vi stiamo a dire i Romana. Villa Romana in collocata lì in anni in cui l’arte mille soprannomi con cui i pochi l’avrete sentita, ma è CON UNA DENSITÀ DI SPAZI D’ARTE PER pubblica e le installazioni artistiche fiorentini appellano questo marmo uno spazio espositivo da CHILOMETRO QUADRATO SBALORDITIVA, in spazi comuni non erano frequenti alto 6 metri che ufficialmente si scoprire: una villa FIRENZE È IL CAPOLUOGO ITALIANO come oggi. Negli Anni Ottanta chiama “Dietrofront”. neoclassica sulle prime PER DEFINIZIONE 10 11
Arti & Design Vi diciamo solo una cosa: quattro Sotto: gli interni del Museo Novecento ettari di giardino e bosco, con la mostra temporanea di Jenny Saville; iperpanoramici, nel pieno della A destra: la temporanea Arturo Martini città. Il resto lo scoprirete da soli. Carrara. Donna che nuota sott’acqua. Scendendo tagliamo tutta la parte meridionale del centro di Firenze, tutto l’Oltrarno, buttiamo l’occhio in via Maggio, storicamente strada di antiquari, attraversiamo Via dei Serragli, saltiamo tra le cupole di Santo Spirito, del Carmine e di San Frediano e poi, traversando il fiume nel perfino a Palazzo Vecchio\Uffizi\ punto più a ovest Piazza della Signoria. Sulla piazza c’è possibile, planiamo infatti l’attivissimo Museo sull’altra riva per scoprire Novecento che va visitato per la sua la Manifattura Tabacchi. collezione, per le mostre puntuali Qui si materializza uno che riesce ad allestire nei suoi spazi dei più sfidanti progetti attorno al chiostro, per le relazioni di rigenerazione urbana che riesce ad attivare con la città. Da di Firenze. Grazie a qualche tempo il museo si è dotato investimenti decisi anche di un bel caffè sulla piazza. Ma l’enorme spazio dove si il polo di Santa Maria Novella va lavorava il tabacco diventa hub di d’artista. Un grande cantiere che, universalmente uno dei capolavori tenuto d’occhio perché si svilupperà contenuti vari: commerciali, insomma, è stato contrassegnato da assoluti dell’architettura italiana del molto nei prossimi anni: qui nascerà residenziali, ricettivi, di formazione. una programmazione culturale (con Novecento immaginata da un un grande spazio espositivo pensato E quindi bar, ristoranti e negozi; tanto di team di curatori) fin dai gruppo di progettisti capitanati da dal Comune e un curiosissimo start up; accademie; spazi per primi vagiti: caso più unico che raro Giovanni Michelucci. Provate a Museo del Trenino che, c’è da makers; scuole e asili nido e in Italia. perlustrarvela, approfondite i scommetterci, diventerà una naturalmente appartamenti per una Rientriamo verso il centro e dettagli, i particolari, da fuori e da destinazione. E intanto proprio alle nuova residenzialità che punta alla approdiamo nell’altra “porta” della dentro. Regalatevi l’esperienza di spalle del Museo Novecento ha creazione non solo di un nuovo città. Se la porta ‘antica’ era Porta visitarla come un monumento, aperto la prima insegna italiana di quartiere ma di un’autentica Romana, quella contemporanea è come un museo di se stessa, invece un’importante catena alberghiera comunità. Non manca lo spazio per senza dubbio Santa Maria Novella, di attraversarla solo per andare a tedesca: un grande progetto di l’arte però, tra aree espositive che non la chiesa (stupenda) ma prendere un treno. Ma quello di riqualificazione che sta cambiando sono approdate qui ancor prima l’omonima stazione (stupenda Santa Maria Novella ormai è un polo radicalmente le stradine un po’ delle ruspe e degli operai e residenze anche lei) considerata culturale che dà del filo da torcere sordide di questo pezzo di città. 12 13
Da non perdere MUSEO NOVECENTO possibilità di espressione architettonica realizzata Propone una selezione di agli artisti soprattutto alla fine del Cinquecento opere delle collezioni tedeschi, oggi Villa da Bernardo Buontalenti civiche di grande pregio. Romana non è solo una per volontà di Tra tutte la collezione accademia straniera che Ferdinando I dei Medici. Alberto Della Ragione, ospita artisti in Italia ma (Via di S. Leonardo, 1) donata alla città di organizza anche mostre Firenze all’indomani aperte al pubblico MUSEO MARINO dell’alluvione del 1966, portando avanti un MARINI con opere di Giorgio De dialogo Collocato nell’ex chiesa Chirico, Filippo De Pisis, transcontinentale tra di San Pancrazio, il Gino Severini, Giorgio Europa e Africa. museo conserva 183 Morandi, Mario Mafai, (Via Senese, 68) opere di Marino Marini, Renato Guttuso, Felice disposte intorno Casorati e altri. Da non MAD, IL MURATE ART all’imponente scultura perdere le mostre DISTRICT “Gruppo equestre temporanee allestite Nato nel vecchio carcere dell’Aja” (1957-58), negli spazi attorno al di Firenze, è un centro di collocato nell’epicentro e chiostro e l’occasione di ricerca e produzione immerso nella luce bere un buon caffè nel bar artistica per la città. naturale proveniente del museo che affaccia Offre spazi espositivi e dalla grande vetrata. È Gallerie d’arte private non ne sulla piazza. residenze per artisti con un luogo dove l’arte abbiamo ancora menzionate, ma (Piazza Santa Maria un intenso programma classica ben si sposa con Novella, 10) pubblico di mostre, quella contemporanea quando siete in questa zona una incontri, performance e per questo è sempre sbirciata a quali mostre hanno in District. Sarà una scoperta per molti MANIFATTURA workshop centrati sulle meglio informarsi sulle corso dalla Galleria Poggiali e dalla di voi. Parliamo del vecchio carcere TABACCHI tematiche ed i linguaggi mostre temporanee Galleria Eduardo Secci datela di Firenze che da qualche anno è Nell’ex fabbrica di sigari, artistici del ospitate dal museo. perché potreste trovare delle belle stato trasformato in case popolari, attiva per oltre contemporaneo, con un (Piazza San Pancrazio) settant’anni e dismessa taglio fortemente sorprese. Il distretto comprende poi, un sistema di piazze pedonali, spazi dal 2001, c’è ora un hub di interdisciplinare. BASE\PROGETTI un po’ defilato, un altro luogo che espositivi e residenze per artisti. contenuti vari: (Piazza Delle Murate) PER L’ARTE calza a pennello nel nostro tour: il Nota di merito l’intenso programma commerciali, residenziali, È uno scrigno di progetti Museo Marino Marini, dedicato al pubblico di incontri che qui si ricettivi, di formazione. Lo FORTE BELVEDERE ogni volta pensati ad hoc famoso scultore e collocato in una svolge di continuo. Dobbiamo però spazio per l’arte è Un panorama dagli artisti. L’attività, ex chiesa recuperata terminare dove abbiamo iniziato: presente con aree sensazionale, un luogo iniziata nel 1998 per espositive fantastico, un punto di mano di un collettivo di Ci aspettano le nostre ultime due Oltrarno, a sud. E allora cerchiamo il contrassegnate da una riferimento artisti che vivono e tappe. Come abbiamo fatto primo ponte utile e dirigiamoci programmazione monumentale, storico operano in Toscana, Oltrarno, anche qui decidiamo di verso BASE\Progetti per l’Arte, culturale vivace e dalle artistico e paesaggistico fanno di Base uno spazio tagliare di netto la sembra una normale galleria, ma in residenze d’artista. di enorme importanza, di dialogo sulla città centrale e In alto a sinistra: realtà è uno scrigno di progetti ogni (Via delle Cascine, 35) nata nella seconda metà contemporaneità aperto particolare di una del secolo scorso, ad un confronto passiamo da un scultura di Marino volta pensati ad hoc dagli artisti. Gli VILLA ROMANA ospitando eventi e internazionale. Ad oggi, estremo all’altro Marini; stessi che hanno inventato e fondato A destra dall’alto: Spazio espositivo in una mostre di altissimo Base, ha ospitato oltre puntando diretti sul interni del MAD; questo spazio quasi venticinque villa neoclassica che da livello. La struttura è una sessanta mostre. MAD, il Murate Art l’ingresso del BASE anni fa. cent’anni offre studi e pregevole opera (Via San Niccolò 18r) 14
Lifestyle Tra le radici del futuro Botteghe artigiane di ogni varietà, l’eccellenza del Genio e inevitabilmente un calice di buon vino A passeggio tra le sponde del tempo LE MERAVIGLIE DI FIRENZE le abbiamo Beatrice le effigi che citano la Divina tutti regalate ai nostri occhi almeno commedia in ogni angolo, le storia una volta nella vita, da turisti. certo non manca in queste strade, si Ma la Firenze della passeggiata tra sa, ma in via del Corso si trova di negozi vintage, botteghe orafe, tutto: c’è I’ Braschi, con la sua vinili datati, con aperitivo sull’Arno oggettistica stramba introvabile d’argento per rifocillarsi, è uno altrove, particolarissimo mix tra scrigno che si può aprire solo piano un’utensileria di design ed una piano. rigatteria toscana alla vecchia In un tipico pomeriggio fiorentino, maniera. si parte dalle vie del centro storico, Tra negozietti vintage, carterie all’ombra del cupolone. Tra le tante fiorentine, vinaini con il tipico vasche tra piazza della Repubblica e “gottino” di rosso a pochi euro, il Duomo, perdersi tra i negozietti di camminare in questa zona è fare un via del Corso è d’obbligo. tuffo in una Firenze lontana nel La casa di Dante, la chiesa di tempo, quella delle lotte tra Guelfi e 17
Lifestyle A sinistra: installazione di Jeff Koons all’interno di Palazzo Strozzi; In alto: murales nei pressi del Lungarno; A destra: l’entrata del Data Records Ghibellini, delle botteghe degli artisti che lavoravano sodo per rendere la città il “Fiore” del antico e moderno. Il Palazzo, voluto Rinascimento. Le viuzze sono nelle vesti attuali dalla famiglia strette, piene di tabernacoli e Medici, la Galleria degli Uffizi, la fresche, tutti i palazzi sono rimasti Loggia dei Lanzi, sono solo alcune in pietra, esattamente come prove di quello che Firenze quando, circa cinque secoli fa, rappresenta nella storia antica del passava al trotto dei suoi cavalli il nostro Paese. Granduca Cosimo I, per raggiungere Ma qui il cuore dell’arte non ha la residenza della sua famiglia, smesso di battere e a pochi metri dai Palazzo della Signoria. capolavori del passato, nel Tribuna- Spostandosi verso la Piazza, ormai le della Mercanzia, è stato fondato mainstream e centro della vita nel 2011 il Gucci Garden, un vero e cittadina fin dalla sua creazione nel proprio museo della moda, che con 1268, si può toccare con mano l’esposizione di borse e scarpe in l’eccellenza del genio fiorentino pelle della maison dagli anni ’70 ad 19
Lifestyle oggi, richiama e celebra l’artigia- nato della pelletteria fiorentina, orgoglio cittadino e italiano, di cui la famiglia Gucci è uno dei Da sinistra: particolare degli massimi esponenti a livello scaffali de La via internazionale. del tè; Tuttavia, c’è una Firenze che si Ponte Vecchio in un sabato nasconde agli occhi dei più e sta lì pomeriggio quieta ad aspettare i pochi che, facendo slalom tra i turisti e le costruisce giocattoli in legno in radici a Firenze e lo sguardo da il luccichio del Lungarno, incasto- gelaterie da 5 euro a coppetta, si una bottega che richiama quelle di sempre verso Cina, Giappone, nato tra i monumenti e le colline. fermano ad osservare attentamen- Geppetto e Mastro Ciliegia. E’ uno India: con le sue miscele uniche dai Sulla via per raggiungerlo, la tappa te. Una chicca che pochi conosco- di quei luoghi in cui basta entrare nomi suggestivi (come “La obbligatoria è sicuramente no si trova in via della Condotta, aper sentirsi in pausa dalla frenesia, leggenda di Boboli” o “il Sogno di Signum: una carteria e legatoria due passi dalla Signoria: un in un universo lento e incantato. Michelangelo”) e l’atmosfera da tea artigiana che sembra proprio una negozietto dal cuore tenero che Davanti la falegnameria, vicino room vittoriana, propone una di quelle botteghe dei Mastri delle piazza dei Cerchi, si trova scelta di tè e infusi che non lascia Arti e Mestieri: si possono ordinare TRA LE TANTE VASCHE TRA PIAZZA uno dei tre punti vendita deluso neanche il più incontenta- quaderni in carta fiorentina, DELLA REPUBBLICA E IL DUOMO, de La Via del Tè, azienda bile dei palati. agende in pelle, giocattoli fatti a PERDERSI TRA I NEGOZIETTI DI VIA DEL imprunetina della Ma non si può dire di aver passeg- mano, sigilli e persino mappe e CORSO È D’OBBLIGO famiglia Carrai, con le giato per Firenze se non si incontra tarocchi geografici, tutti rigorosa- 20 21
Da non perdere Lifestyle BRASCHI “Giro del mondo in miscele e continui viaggi Se cercate un regalo utile ottanta giorni”, alle penne per conoscere sempre e particolare, Braschi (a stilografiche, fino ai meglio la materia prima. Firenze dal 1878) è il posto Tarocchi. I quaderni in (Via della Condotta 28r) perfetto: porta-bibite a stile medievale rilegati in forma di cuffia per la testa, pelle sono una porta DATA RECORDS che a descriverlo sembra diretta sul passato, sui Di un genere “alternativo” impossibile, orologi a cucù Mastri dell’Arte dei Cuoiai che incontra il rock vintage, calamite in o Galilai, Conci o classico dal tocco anni miniatura delle confezioni Conciatori, che già dalla ‘80, in via de’Neri il di pasta del supermercato, fine del ‘200 resero negozio di dischi Data tazze con sopra stampate Firenze il punto di Records 93 è la mecca lettere d’amore di riferimento per la per chi è appassionato di sconosciuti… Braschi è la lavorazione e cura della vinili, per chi cerca il mecca per tutti quelli che pelle e del cuoio che è pezzo introvabile, per chi amano rendere la propria tutt’oggi. ama quel profumo di casa un posto originale in (Via de’ Benci 29r) carta vintage, ogni angolo. romanticamente mente in stile ottocentesco con (Via del corso 67) LA VIA DEL TÈ “ingiallita” e ha nostalgia richiami, ovviamente, medievali. Un angolo di Inghilterra di un’epoca mai vissuta. Nato a Firenze oltre 30 anni fa, è un BARTOLUCCI vittoriana a Firenze, una (Via de’ Neri 15r) posto imperdibile per chi ama La bottega di Geppetto nel tea boutique dalle centro di Firenze; un posto miscele di tè nero, bianco, MERCATO lasciarsi trasportare dalla nostalgia fiabesco, dove il legno oolong, verde e infusioni DI SAN LORENZO di epoche mai vissute. Finalmente prende vita in fruttate. Il packaging è Non si può dire di essere approdati all’Arno e passato il Ponte meravigliose forme unico e strizza l’occhio stati a Firenze senza aver Vecchio, si può raggiungere a piedi diverse. Giocattoli, oggetti anche ai cafè francesi dai fatto un giro per i suoi la zona di San Niccolò, che pullula di per la casa come il colori caldi e pastello. I mercati. Il più famoso è locali perfetti per l’aperitivo. Tra i “bussaporta”, un uccellino nomi delle collezioni degli sicuramente il mercato di che funge da batacchio infusi, invece, evocano gli San Lorenzo, nella piazza tavolini di via di San Niccolò e via per chi non vuole essere aspetti più glamour ed omonima, dove si dell’Olmo, le botteghe e i fruttiven- disturbato quando è in affascinanti della culla del possono trovare borse e doli, meritatissima è una fermata al camera sua, carillon Rinascimento: “Il Segreto cinture in pelle per tutti i Clet Studio. Al suo interno, le artigianali intarsiati, dei Medici”, “La leggenda gusti. Tuttavia, il centro di installazioni dei celeberrismi orologi giocattolo da di Boboli”, Firenze nasconde a molti appendere, a forma di “Appuntamento su Ponte preziose chicche: il cartelli stradali rivisitati in chiave animaletti di ogni tipo. Vecchio”. La Via del Te’ è Mercato del Porcellino, irriverente, dal genio di Clet Unico avvertimento: puntate la (Via della Condotta 12r) una realtà 100% dove anche è possibile Abraham, classe 1966, stabilitosi a sveglia a qualche oretta prima di fiorentina, come la trovare pelle lavorata, ma Firenze nei primi anni 2000 e mai cena, i ristoranti nella Da sinistra in SIGNUM: famiglia Carrai che ne ha di uno stile più ricercato e più ripartito. La zona offre una vicina Santo Spirito si senso orario: Una bottega che sembra fondato il marchio, ma meno turistico. Passaggio scelta infinita di situazioni diverse, riempiono in fretta e caratteristico quella dei Maestri artigiani basta entrare in negozio obbligato: strofinare il quadretto della medievali, con una per fare un viaggio muso della fontana del dalla più formale al circolo un assaggio della vita fiorentina; produzione interamente olfattivo fin dall’altra porcellino, la tradizione ricreativo. Nessuna scelta è sbaglia- cucina fiorentina una versione pop del David; lavorata a mano che parte dell’emisfero. vuole che ne derivi ta, l’esperienza di San Niccolò va verace non si può di L’ingresso del richiama l’Antichità. Dalle Questo è il frutto di oltre fortuna assicurata. provata in tutte le sue sfaccettature. certo perdere! Signum mappe geografiche in stile 50 anni di lavoro sulle (Piazza San Lorenzo) 22 23
Speciale Vino l’intervista Piccola introduzione al vino toscano La proposta Abbiamo chiesto l’aiuto di un esperto per raccontare lati noti enogastronomica e meno noti del grande patrimonio vinicolo della regione, dell’enoteca fiorentina Le Volpi e gli abbinamenti con i classici della cucina toscana. e l’Uva e i tre soci: Ciro Beligni, Riccardo PARLARE DI VINO IN TOSCANA non è ordinare o stappare durante la visita Comparini ed un’impresa semplice: la regione in città o magari con una buona Emilio Monechi (ph. Emiko Davies) vanta una grande diversità di vitigni fiorentina nel piatto. e di specifici terroir e storia enologi- “Quando vengono da noi dei turisti ca senza paragoni in Italia: basti dire interessati e curiosi, ma non troppo che la Docg Chianti Classico, nata esperti, solitamente suggeriamo di nel 1996 a differenziarla dalla più iniziare con delle “certezze” come ad ampia area del Chianti, trae le sue esempio un Nobile di Montepulcia- origini dall’apposito bando emanato no. O un Rosso di Montalcino, che è il 24 settembre 1716 dal Granduca meno impegnativo – da tutti i punti Cosimo III di delimitare i territori di vista – del più famoso Brunello ma toscani più vocati alla produzione di che spesso riserva bottiglie di vini di qualità, sancendo i confini di grandissima qualità”, spiega Beligni. questa zona tra Siena e Firenze. Per “Anche i vini di Bolgheri, morbidi, non parlare della meritata fama del eleganti e vellutati, vanno molto Brunello di Montalcino, che ha incontro sia ai palati più raffinati che nascono i vini, rossi in particolare, della Doc Colli di Luni – a cavallo tra riscattato una bellissima zona della a quelli non troppo esperti. Per non della Doc Montecucco che abbraccia Spezia e Massa-Carrara, sulle Alpi regione dall’omologazione indu- parlare del Chianti Classico, le cui diverse micro-zone molto vocate – e Apuane – sta dando risultati molto striale rendendola meta prediletta interpretazioni moderne sono sulla Docg Suvereto, in provincia di validi”. del turismo del vino internazionale. spesso contraddistinte da struttura, Livorno, dove nonostante il E per chi preferisse il bianco? Insomma, per uscire dall’impasse complessità, eleganza e profondità surriscaldamento creato dal “Consiglio sicuramente di avvicinarsi abbiamo chiesto a un esperto – Ciro notevoli, accompagnate da una bella cambiamento climatico dia talvolta alla Vernaccia di San Gimignano, Beligni, sommelier e socio dell’eno- mineralità per un risultato molto vita a vini troppo “carichi” c’è chi – vino e vitigno storici. Un altro vino di teca fiorentina Le Volpi e l’Uva che equilibrato e spesso anche con un scegliendo altitudini maggiori e cui si parla tanto è il Trebbiano gestisce anche un wineclub di buon rapporto qualità/prezzo suoli ed esposizioni giuste – riesce a Toscano, che ha bisogno di una appassionati con proposte studiate rispetto al Montalcino”. fare cose molto interessanti. Un’altra leggera macerazione sulle bucce per ad hoc su zone e tipologie specifiche Per chi volesse avventurarsi alla chicca da scoprire è il vermentino tirare fuori le sue migliori qualità; – di guidarci nella scoperta dei lati scoperta di zone e denominazioni nero: “Una probabile mutazione a anche un passaggio in legno grande noti e meno noti del panorama meno note, l’esperto consiglia di bacca rossa del più comune non nuoce, anzi lo rende più toscano, e nella scelta di cosa puntare sulla Maremma – dove vermentino bianco che nell’area interessante e complesso. Come 24 25
5 e5 Speciale Vino terza varietà scelgo un Vermentino Riserva, una versione base è perfetta aziende aziende della costa toscana”. dato che la bistecca è un piatto Altre indicazioni preziose sono succulento e l’aggiunta di olio la toscane toscane quelle sugli abbinamenti: “Con i rende anche leggermente untuosa, da scoprire storiche nostri salumi di Cinta Senese noi perfetta per la tannicità e la freschez- tendiamo ad abbinare un bianco che za del Sangiovese del Chianti La Fornace Avignonesi abbia struttura, carattere e sapidità, Classico”. Concludiamo con altri tre Piccola azienda a conduzione Prende il nome dalla famiglia come un Trebbiano con una leggera grandi classici del repertorio familiare produce Brunello di fondatrice della tenuta, oggi di macerazione sulle bucce, mentre un culinario toscano: “Con il peposo mi Montalcino D.O.C.G., Rosso di proprietà di Virginie Saverys. I vini Montalcino D.O.C. e, nelle migliori esaltano la ricchezza del patrimonio rosso potrebbe portare un finale piace molto l’abbinamento con il annate, Riserva di Brunello D.O.C.G. di Montepulciano e permettono di metallico-ferroso. Amiamo abbinare Carmignano o con il Chianti (agricola-lafornace.it) rispettare il loro carattere innato. i nostri Pecorini Toscani stagionati Rufina, entrambi vini rossi eleganti (avignonesi.it) (ma pure il Parmigiano Reggiano) e sapidi. La ribollita vuole un bel Fattoria Poggerino con i grandi rossi come un Brunello Sangiovese che possa contrastare le Azienda biologica di Radda in Colle Bereto Chianti, zona del Chianti Classico, Bella azienda nel cuore del Chianti o un Nobile di Montepulciano note dolci della zuppa: un Morellino dove Piero Lanza lavora in vigna il Classico, nella zona di Radda in Riserva”. di Scansano per me è ideale. La sangiovese con cura maniacale Chianti, che propone anche visite e Con l’immancabile bistecca alla pappa al pomodoro è un piatto ottenendo grandi risultati in bottiglia. degustazioni per scoprirne da vicino Fiorentina, Ciro non ha dubbi: perfetto per essere abbinato a un (poggerino-chianti-italy.com) la proposta e la realtà. “L’abbinamento è solo uno: il Chianti bianco fresco e sapido: si torna alla (collebereto.it) Classico. Non necessariamente una Vernaccia di San Gimignano”. I Mandorli Azienda in biodinamica di Suvereto, Cinelli Colombini che in posizione elevata (300 m slm) Grazie alla visione di Donatella realizza ottimi vini con Cinelli Colombini, il Casato Prime caratteristiche territoriali e varietali Donne, è la prima cantina italiana di grande qualità, incluso un gestita interamente al femminile. eccellente Vermentino in anfora. Per la qualità dei suoi Brunello ha (vignaimandorli.it) raggiunto il successo internazionale. (cinellicolombini.it) Batzella A mezza via fra Castagneto Carducci Moris Farms e Bolgheri, produce vini con un mix A Massa Marittima nel cuore della eccezionale fra potenza e eleganza. Il Maremma, una famiglia di origine microclima della zona consente al spagnola, produce da trecento anni Cabernet di dar vita a vini il suo vino. La produzione è legata dall’indiscussa originalità. alla pratica delle buone cose antiche. (batzella.com) (morisfarms.it) Fattoria del Teso Principe Corsini A Montecarlo nascono prodotti Alla fattoria Le Corti di San Casciano sintesi di una sapiente combinazione in Val di Pesa, nel Chianti Classico tra esperienze del passato e le più (ma anche alla Tenuta Marsiliana in moderne ricerche enologiche che Maremma), la storica azienda manifestano al degustatore caratteri produce vini e oli extravergini di di eleganza e raffinatezza. qualità. (fattoriadelteso.it) (principecorsini.com) 26
Food & Drinks Gioco di sponde sulle tracce del gusto Trattorie, enoteche, street food, pizzerie, ristoranti gourmet. Firenze, al di qua e al di là dell’Arno, è ricca di sapori per ogni esigenza e ogni tasca DI QUA D’ARNO o Diladarno, come chilometro e guadagnarsi un dicono a Firenze? Quando si tratta di assaggio in più. cercare i migliori indirizzi dove fare Cominciamo dalla colazione, che a esperienza della tradizione culinaria Firenze da qualche anno ha preso toscana – e non solo, ché la città è da un’impronta decisamente sempre aperta ai traffici cosmopolita – e profumata – grazie a commerciali e alle contaminazioni, Ditta Artigianale, che nel 2014 ha anche in cucina – il problema non si portato nel capoluogo toscano il pone. E se attraversare i numerosi caffè specialty con diversi metodi di ponti che collegano le due rive estrazione e chicchi di origini cittadine affacciate sul fiume è selezionate da accompagnare a sempre piacevole, e regala proposte dolci e salate; negli anni, imperdibili occasioni di creare alla prima sede a ridosso di piazza contenuti ad alto tasso di della Signoria si è affiancata quella instagrammabilità, è anche il modo più ampia e curata d’Oltrarno, migliore per macinare qualche mentre risale a luglio 2021 l’apertura 29
Food & Drinks della terza sede in via Carducci, in In basso: Alessandro Frassica da Ino A destra: la sala del Sophia Loren un palazzo d’epoca restaurato Restaurant adiacente alla chiesa di In apertura: un raffinato piatto del Sant’Ambrogio (con tanto di Santo Bevitore in Oltrarno. chiostro), che ospita anche la Scuola del Caffè. Se scegliete quest’ultimo indirizzo, in attesa di appropinquarvi alla riva destra dell’Arno fermatevi per una tappa a La Divina Pizza per assaggiare le deliziose pizze sfornate da Graziano Monogrammi farcite con prodotti spesso toscani, dai salumi ai formaggi. Se l’appetito non si fosse ancora placato, ecco due indirizzi per un morso veloce (fila permettendo) dovuta calma una buona tazza ma buonissimo fumante. all’insegna della Fermatevi invece al civico 64 per toscanità più verace o di varcare la soglia de Il Santo proposte creative: Bevitore, indirizzo di riferimento parliamo rispettivamente calpestando il lastrico pedonale di specialità toscane come la pappa al tra i buongustai amanti del de I Fratellini, storica vineria Ponte Vecchio – fino al 1218 l’unico pomodoro. repertorio toscano rivisto con fiorentina che dal 1875 prepara della città – fiancheggiato dalle Se invece scegliete di incamminarvi originalità. A qualche civico di gustosi panini farciti con prodotti botteghe orafe, che nel tempo lungo via Santo Spirito, che corre distanza c’è anche Il Santino, toscani di qualità – dal lardo di hanno sostituito quelle dei macellai. parallela al corso dell’Arno, al civico dependance informale e schietta del Colonnata al Pecorino senese –, e di Addentratevi nel vivace quartiere di 11 il piano terra del sontuoso Palazzo ristorante con un banco e pochi Ino, bottega di alimentari e vini, la Santo Spirito, dove si respira ancora Frescobaldi ospita lo showroom de tavolini per un simpatico aperitivo “creatura” di Alessandro Frassica che una fiorentinità autentica tra La Via del Tè, storico brand con un calice e qualche assaggio fin dal 2006 ha deciso di puntare sul botteghe e antichi palazzi. Nella fiorentino guidato dalla famiglia estemporaneo. panino – cibo di strada e semplice graziosa e animata piazza che dà Carrai che da sessant’anni seleziona, Ci s’inoltra in San Frediano, altro per eccellenza – dandogli nuova nome al quartiere d’Oltrarno importa e miscela pregiati tè, infusi storico e affascinante quartiere dignità gastronomica utilizzando fermatevi a tavolini del Pop Café per e tisane; oltre all’assortimento di pane e companatico di prima scelta un cappuccino e una fetta di torta, prodotti e accessori, il negozio P E R L E ST RA D E D I F I R E N Z E e tanta fantasia. un drink o un pranzo a base di ha anche un bistrot e sala da tè V I V O N O A N C O R A AT M O S F E R E È tempo di valicare l’Arno, insalate, “schiacce” farcite o dove fermarsi per godersi con la E SAPORI AUTENTICI 30 31
Da non perdere ANTICA TRATTORIA DA ai sistemi a filtro o fantasioso e moderno TITO DAL 1913 pressione – vi affianca ma con numerosi Indirizzo storico e ottimi dolci e lievitati rimandi al territorio. veracemente toscano, ideali da colazione a (Borgo Pinti, 10/18R) tra tovaglie a quadri e merenda ma anche muri interamente preparazioni salate in INO - BOTTEGA ricoperti da scritte e stile anglosassone, DI ALIMENTARI E VINI testimonianze degli insalate e sandwich per La “bottega” di avventori soddisfatti, ogni ora del giorno. Alessandro Frassica propone in un’atmosfera (via de Neri, 32r; via rende speciali i informale i capisaldi del dello Sprone, 5r; via “semplici” panini grazie repertorio regionale: Carducci, 2/4r) a pani e prodotti di crostini dal paté di qualità: così al banco si fegato, pappardelle al LA DIVINA PIZZA sceglie tra proposte cinghiale, pappa al Meritano la sosta le goduriose che mettono pomodoro, trippa alla pizze – tonde o alla insieme salumi e fiorentina e succulente pala, condite o farcite in formaggi strepitosi, bistecche. maniera attenta con conserve d’eccellenza d’Oltrarno che prende il nome dalla (Via S. Gallo, 112/r) prodotti di ottima da tutta Italia e verdure chiesa d’impianto barocco in piazza qualità – proposte da in arrivo dall’orto del Cestello; proprio qui si trova ALLA SOSTA DEI PAPI Graziano Monogrammi biologico curato in Essenziale, il ristorante del giovane Non lontana dal mercato e da sua moglie prima persona a poca di Sant’Ambrogio, è una Giovanna con la tipica distanza dal centro di e talentuoso chef Simone Cipriani stampo napoletano; anzi, fornita enoteca dalla verve fiorentina. Da Firenze. che ha da poco riaperto con una casertano, secondo la new wave gestione giovane e provare, tra le altre, la (via dei Georgofili 3r/7r) formula più informale basata su tre portata al successo dal pizzaiolo cordiale dove si può far Profumo del Chianti: percorsi brevi e accessibili: Orto, Francesco Martucci, che collabora scorta del meglio della cipolla cotta nel vino IL SANTO BEVITORE Cortile e Lenza. al progetto di ristorazione dedicato produzione vitivinicola Chianti, gorgonzola Boiserie, arredi d’antan Si riattraversa l’Arno con il ponte alla (e in collaborazione con) star toscana (e non solo) e di d’alpeggio e mozzarella e un’atmosfera numerosi prodotti tipici fior di latte. calorosa fanno da alla Carraia per raggiungere di origini partenopee firmando le della regione, dalle (Borgo Allegri, 50r) contorno a una cucina l’Enoteca Bruni, elegante pizze della nuova insegna conserve ai cantucci di toscana gustosa e ristorante con cucina gourmet ma fiorentina. Mentre per finire in Prato. Vini e taglieri di LA GIOSTRA originale. La ribollita, lo anche wine bar informale con una bellezza la giornata con un buon salumi e formaggi sono Un locale del XVI secolo sformatino di cavolo bella proposta di salumi, formaggi cocktail si torna verso il centro, in proposti anche in – che fungeva da nero con fagioli e degustazione. (Borgo la rimessa per un’antica salsiccia e i salumi del e sfizi da accompagnare a un buon via delle Seggiole, per entrare al Croce, 81r) giostra – ospita dal Casentino o del Chianti calice, e bottega con vendita di vini Locale che al fantasioso menu del 1992 il ristorante sono affiancati da e specialità gastronomiche: a raffinato ristorante affianca una DITTA ARTIGIANALE gestito da una famiglia formaggi sardi, guidarla sono infatti i fratelli Bruni, mixology contemporanea d’alto Torrefazione e caffetteria nobile d’orgine norcineria umbra o esperti sommelier e wine lover. livello che tiene fede con una proposta asburgica ma salda- proposte come i Infine, altri due indirizzi per alla grande In alto da sinistra: curatissima legata a mente trapiantata in Riccioli di pasta fresca il bancone di Ditta tutto ciò che riguarda il terra toscana. con ‘nduja di Spilinga, accontentare specifici desideri: tradizione di Artigianale in via caffè – con una selezione L’atmosfera suggestiva, caprino e timo o il dirigetevi in via Brunelleschi, a due miscelazione della Carducci (©Sophie di mono-origini pregiate sottolineata da archi in Germano reale in due Delauw); una passi dal duomo, da Sophia Loren città dove nel 1919 selezione disalumi e diversi tipi di estrazio- pietra e arredi in legno, maniere. Restaurant per un’ottima pizza di nacque il Negroni. dal Santino ne, dal classico espresso fa da cornice a un menu (via Santo Spirito, 64r) 32
Quiz 1 3 2 Quale ponte venne distrutto Dove si trova la Porta Come si chiamava la dai tedeschi durante la detta del Paradiso da piazza dell’antico Seconda Guerra Mondiale? Michelangelo Buonarroti? mercato ortofrutticolo? 4 5 6 Dove si trova l’orologio Dove sono state girate le Come viene chiamato che gira al contrario principali scene del film questo graffito di dipinto da Paolo Uccello? Amici miei di Monicelli? Michelangelo Buonarroti? 8 9 Direttore Francesco Morini Ideazione Gianfranco Mazzone Progetto grafico okkio.grafica Testi Lucia Dattolo, Emiliano Pretto, Luciana Squadrilli, Massimiliano Tonelli Foto Raffaele Marino, Sara Zanin 7 Illustrazioni Sara Zanin Lonely Planet magazine Italia è una pubblicazione di We Inform srl su licenza di Lonely Planet Global Limited (parte del Lonely Planet Group). “A ufo”, espressione Chi si è ispirato a questa Dove si trova la cosiddetta Le parole “Lonely Planet” e il simbolo Lonely Planet fiorentina molto usata: fontana per scrivere la storia pietra dello scandalo o sono marchi registrati di Lonely Planet Global Limited © Lonely Planet Global Limited. cosa significa? Il porcellino di bronzo? dell’acculata? Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale è vietata pagare; 8. Hans Christian Andersen; 9. Presso la Loggia del Porcellino. 4. Il Duomo di Firenze; 5. Quartiere San Giovanni; 6. L’importuno; 7. Gratuitamente, senza 1. Tutti tranne ponte Vecchio; 2. La porta est del Battistero di Firenze; 3. Piazza delle Cipolle; RISPOSTE 34
ALLEGATO A IN COLLABORAZIONE CON LONELY PLANET MAGAZINE ITALIA
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