Logistica eccellente Un percorso per una Logistica d'eccellenza
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Logistica eccellente Un percorso per una Logistica d’eccellenza Igino Colella Garofalo Novara, 28 settembre 2006 Atos, Atos and fish symbol, Atos Origin and fish symbol, Atos Consulting, and the fish symbol itself are registered trademarks of Atos Origin SA. November 06 © 2006 Atos Origin. Private for the client. This report or any part of it, may not be copied, circulated, quoted without prior written approval from Atos Origin or the client.
Agenda 1. Il Panel dell’ Industria 2. L’Indagine sulle caratteristiche della Supply Chain delle Imprese Novaresi 3. Il Modello di Riferimento del Supply Chain Council (SCOR) 4. Modalità e risultati dell’Indagine 5. Il Panel degli Operatori Logistici 2 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Evoluzione dei modelli logistici » La crescente complessità ambientale spinge le imprese a concentrarsi sulle attività cruciali per il raggiungimento del risultato: sviluppo dei prodotti, produzione, marketing, vendita, … » Le attività collaterali, specie se con volumi non ottimali, sono delegate all’esterno, per sfruttare le economie e le competenze di fornitori specializzati: amministrazione del personale, archiviazione, contabilità, … » La flessibilità e rapidità dei trasporti attuali permette un sempre più accentuato accentramento delle scorte, con casi di centri di distribuzione europei 3 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
La Logistica come leva di sviluppo » La Logistica può essere per il Novarese una leva di sviluppo agendo su due differenti ambiti ¾ Logistica di valore aggiunto al servizio delle imprese del territorio ¾ Logistica come nuova industria in grado di trarre valore dai flussi di transito 4 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Spunti di riflessione » Le imprese novaresi possono ricorrere a servizi logistici ottimali per la loro attività? » I costi della logistica, in tutte le sue fasi, sono competitivi rispetto alla concorrenza, specie se internazionale? » È possibile intercettare i flussi di transito (attuali e potenziali) per realizzare delle attività a valore aggiunto? 5 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Obiettivi del panel » Delineare le caratteristiche logistiche delle imprese novaresi » Individuare le potenzialità della logistica come fattore di innovazione e di miglioramento della competitività delle imprese » Raccogliere e condividere le esigenze potenziali, insoddisfatte dall’attuale offerta » Fornire una base concreta di lavoro alle analisi successive ¾ Partire dai fatti, dai numeri e dalle reali esigenze delle Imprese novaresi 6 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Il Panel delle Industrie - conclusioni » Percezione diffusa di un livello di conoscenza logistica poco sviluppato fra la maggior parte delle Aziende sul territorio novarese » Difficoltà nel reperire risorse qualificate » Offerta di servizi logistici poco innovativa, perché allineata alla domanda ¾ Centralizzazione della logistica su scala Europea o sovranazionale ¾ Mancanza di chiare linee di sviluppo del territorio 7 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Agenda 1. Il Panel dell’ Industria 2. L’Indagine sulle caratteristiche della Supply Chain delle Imprese Novaresi 3. Il Modello di Riferimento del Supply Chain Council (SCOR) 4. Modalità e risultati dell’Indagine 5. Il Panel degli Operatori Logistici 8 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Obiettivi dell’indagine L’indagine si prefigge un duplice scopo: » Raccogliere dati e fatti che consentano di delineare le caratteristiche dei flussi logistici ed il fabbisogno (attuale e potenziale) di servizi logistici, strumenti e formazione » Fornire alle Imprese partecipanti una rappresentazione sintetica della propria Supply Chain ed un confronto con parametri di eccellenza, sia di livello locale che internazionale. Il benchmark e le best practice di riferimento per ciascun caso fanno parte del rapporto individuale riservato consegnato ad ogni Impresa partecipante 9 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Limiti della rilevazione » La partecipazione all’indagine è su base volontaria, quindi il campione non sarà rappresentativo a livello statistico, anzi sarà sicuramente sbilanciato verso le aziende logisticamente più avanzate » L’ampiezza dell’analisi e le limitate risorse disponibili non consentono un approfondimento spinto. Le Imprese possono, però, partire da questo primo lavoro e, impiegando la metodologia SCOR, approfondire autonomamente le aree di miglioramento 10 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Agenda 1. Il Panel dell’ Industria 2. L’Indagine sulle caratteristiche della Supply Chain delle Imprese Novaresi 3. Il Modello di Riferimento del Supply Chain Council (SCOR) 4. Modalità e risultati dell’Indagine 5. Il Panel degli Operatori Logistici 11 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Level # Description Schematic Comments Level 1 defines the scope and content for the 1 Pla Supply chain Operations Reference-model. Top Level Here basis of competition performance Sourcen Make Delive targets are set. (Process r Types) Supply-Chain Operations Reference-model Retur Retur n n 2 A company’s supply chain can be Configuration “configured-to-order” at Level 2 from 26 Level core “process categories.” Companies implement their operations strategy through (Process the configuration they choose for their Categories) supply chain. 3 Level 3 defines a company’s ability to Process compete successfully in its chosen markets, Element Level and consists of: (Decompose •Process element definitions Processes) •Process element information inputs, and outputs P1.1 •Process performance metrics Identify, Prioritize, and Aggregate Supply-Chain Requirements P1.3 P1.4 •Best practices, where applicable Balance Production Establish and •System capabilities required to support best Resources with Supply- Communicate P1.2 Chain Requirements Supply-Chain Plans practices Identify, Assess, and Aggregate Supply-Chain Requirements •Systems/tools Companies “fine tune” their Operations Strategy at Level 3. 4 Implementation Companies implement specific supply- Not chain management practices at this level. in Level (Decompose Level 4 defines practices to achieve Scope Process Elements) competitive advantage and to adapt to changing business conditions. 12 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
SCOR Toolkit Plan P1 Plan Supply Chain P2 Plan Source P3 Plan Make P4 Plan Deliver P5 Plan Return Source Make Deliver Suppliers Customers D1 Deliver Stocked S1 Source Stocked M1 Make-to-Stock Product Product D2 Deliver Make-to- S2 Source Make-to- M2 Make-to-Order Order Product Order Product D3 Deliver Engineer-to- M3 Engineer-to-Order Order Product S3 Source Engineer-to- Order Product D4 Deliver Retail Product Source Return Deliver Return SR1 Return Defective Product DR1 Return Defective SR2 Return MRO Product Product SR3 Return Excess Product DR2 Return MRO Product DR3 Return Excess Product Enable Plan Source Make Deliver Return 1) Estabilish and Manage Rules 2) Assess Performance 3) Manage Data 4) Manage Capital Assets 5) Manage Transportation 6) Manage Supply Chain Configuration 7) Manage Regulatory Compliance 13 8)Osservatorio perElements Process Specific Align SC/Financials la Logistica – Novara, 28 settembre 2006 Supplier Agreements
Agenda 1. Il Panel dell’ Industria 2. L’Indagine sulle caratteristiche della Supply Chain delle Imprese Novaresi 3. Il Modello di Riferimento del Supply Chain Council (SCOR) 4. Modalità e risultati dell’Indagine 5. Il Panel degli Operatori Logistici 14 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Modalità di svolgimento dell’indagine » Raccolta di adesioni su base volontaria » Trasmissione del questionario preliminare e della guida all’intervista » Intervista in azienda con raccolta del questionario compilato » Eventuale raccolta successiva di punti del questionario rimasti in sospeso » Elaborazione dei dati e fatti raccolti e redazione dei rapporti individuali; ogni azienda riceve il suo rapporto. » Redazione e presentazione del rapporto generale 15 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Il questionario preliminare » Una nota introduttiva sulla metodologia SCOR accompagnerà ogni questionario ed illustrerà i contenuti » Il Gruppo di Lavoro sarà disponibile telefonicamente per chiarimenti e supporto » Contenuti: » Organizzazione dell’Azienda » Organici dedicati alla logistica » Flussi in entrata ed in uscita (tipologia, volume, valore, modalità e costo del trasporto, origine/destinazione) » Fornitori e Clienti (tipologia, numero, localizzazione) » Modalità di stoccaggio (tipologia dei magazzini, capacità, caratteristiche) » Operatori Logistici (tipologia, servizi, continuità del rapporto) 16 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
L’intervista » Descrizione dei processi secondo il modello SCOR » Esame del questionario compilato » Raccolta di spunti, suggerimenti, esigenze QUESTIONARIO PER PROCESSO P3 - PLAN MAKE Attività Modalità Metriche Best Practice Nome Descrizione Non Non Formalizzato con supporti Applicativi ad Pacchetti ERP Indicatori gestionali monitorati applicato formalizzato manuali/Office Automation hoc specifici P3.1-Identificazione, Proceso d'identificazione, Considerazione della disponibilità del Priorizzazione e priorizzazione e, considerando fornitore fra le risorse per l'Azienda Aggregazione il tutto con i suoi elementi (includere piani di produzione e Fabbisogni di costitutiv i, delle fonti di capacità, scorte e piani di distribuzione Produzione domanda per la creazione di un del Fornitore) prodotto o serv izio P3.2-Identificazione, Proceso d'identificazione, - Obiettiv i di scorta riv isti Valutazione e v alutazione e, considerando il sistematicamente Aggregazione Risorse di tutto con i suoi elementi - Scorta obsoleta riv ista a liv ello di Produzione costitutiv i, di tutti gli elementi codice che aggiungono v alore nella realizzazione di un prodotto o serv izio P3.3-Bilanciamento Processo di sv iuppo di una - Obiettiv i di scorta riv isti Risorse con Fabbisogni sequenza di azioni fasate sistematicamente di Prodotto temporalmente che impegna l'incontro fra risorse produttiv e e fabbisogni P3.4-Definizione dei Definizione di sequenze di - Ordini non pianificati sono accettati Piani di Prodotto azioni in periodi determinati di solo se non c'è impatto negativ o sui tempo che rappresentino il piani di produzione prev isto impiego di risorse produttiv e per incontrare il fabbisogno 17 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Il rapporto individuale » Dati raccolti presentati in modo standardizzato » Descrizione dei processi, degli strumenti impiegati e delle best practice di riferimento » Riepilogo delle metriche rilevate e delle metriche consigliate » Confronto con gli standard di riferimento 18 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Agenda 1. Il Panel dell’ Industria 2. L’Indagine sulle caratteristiche della Supply Chain delle Imprese Novaresi 3. Il Modello di Riferimento del Supply Chain Council (SCOR) 4. Modalità e risultati dell’Indagine 5. Il Panel degli Operatori Logistici 19 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Il Panel degli Operatori Logistici » Individuazione di un campione di Operatori Logistici interessati a favorire lo sviluppo della logistica novarese » Raccolta delle caratteristiche dell’offerta di servizi logistici e delle tendenze in atto a livello aziendale e di mercato » Analisi delle potenzialità del territorio novarese » Offerta alle imprese » Creazione di Centri di Distribuzione 20 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
Grazie per l’attenzione. 21 Osservatorio per la Logistica – Novara, 28 settembre 2006
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