LE VIGENTI NORME SUL SEGRETO DEL PARTO NON DEVONO ESSERE VIOLATE DAL PARLAMENTO: DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI UNA DONNA CHE NON AVEVA RICONOSCIUTO ...
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LE VIGENTI NORME SUL SEGRETO DEL PARTO NON DEVONO ESSERE VIOLATE DAL PARLAMENTO: DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI UNA DONNA CHE NON AVEVA RICONOSCIUTO IL BAMBINO FRANCESCO SANTANERA Come abbiamo segnalato su questa rivista iniziative promosse dall’Anfaa, Associazione (1) è allarmante la sentenza della Corte costitu- nazionale famiglie adottive e affidatarie (2). zionale n. 278/2013 che ha dichiarato l’illegitti- Da un lato verrebbero a sapere che l’istituzio- mità dell’articolo 28, comma 7 della legge nalizzazione dei bambini non riconosciuti, 184/1983 «nella parte in cui non prevede – disposta dalle autorità fin dai primi giorni della attraverso un provvedimento, stabilito dalla loro esistenza, era praticata sulla base del con- legge, che assicuri la massima riservatezza – cetto secondo cui la personalità di ognuno di la possibilità per il giudice di interpellare la noi, e quindi anche i nostri comportamenti, madre che abbia dichiarato di non voler essere erano direttamente e inscindibilmente collegati nominata (...) su richiesta del figlio ai fini di una con il Dna dei procreatori. Veniva quindi nega- eventuale revoca di tale dichiarazione». to che le nostre identità e individualità fossero Infatti la sentenza «è il frutto abnorme dell’an- sostanzialmente costruite – come dovrebbe cora presente, ancorchè vetusta e superata, essere evidente per tutti e in particolare per gli concezione della filiazione, della maternità e adottati in tenera età – dal reciproco rapporto della paternità fondata sul Dna, come risulta affettivo / educativo / formativo con coloro – le evidente dai termini usati dalla Corte costituzio- vere madri ed i veri padri biologici o adottivi – nale: “madre” per indicare la donna che non che hanno provveduto alla nostra crescita riconoscendo il proprio nato ha deciso di non umana e sociale (3). diventare la sua mamma e “figlio” per designa- In merito ricordo che nel messaggio inviato re il soggetto che non ha nemmeno visto la per- agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti sona che lo ha procreato». del convegno europeo “Bambini senza famiglia A questo riguardo sarebbe molto valido sul e adozione: esigenze e diritti. Legislazione ed piano sociale, nonchè utile anche sotto il profi- esperienze europee a confronto” svoltosi a lo personale, che i figli adottivi non riconosciuti Milano il 15 e 16 maggio 1997, il compianto alla nascita riflettessero sulle condizioni di vita Cardinale Carlo Maria Martini aveva affermato dei 310mila minori ricoverati in istituto negli quanto segue: «Mi preme sottolineare l’esigen- anni precedenti alla legge 431/1967 istitutiva dell’adozione legittimante, approvata dal (2) In base alla legge 149/2001 è vietato il ricovero di minori presso i tradizionali istituti. Attualmente l’accoglienza residenziale Parlamento a seguito delle dure e complesse può essere disposta solamente presso famiglie affidatarie o pres- so comunità parafamiliari. (1) Cfr. gli articoli: Francesco Santanera, “La sconcertante e (3) Il dotto Padre Salvatore Lener J.S. aveva affermato sulla superficiale sentenza della Corte costituzionale sul presunto dirit- rivista Civiltà cattolica che l’adozione è equiparabile ad un innesto. to del figlio adottivo di conoscere la donna che lo ha partorito” e Ad esempio se si procede all’innesto di un pesco su un susino o “La sentenza della Corte costituzionale sul segreto del parto: due su un mandorlo i frutti – buoni o cattivi – sono sempre e solo contributi significativi”, n. 185, 2014; Maria Teresa Pedrocco pesche, allo stesso modo di quando le radici sono di pesco. A Biancardi, “La ricerca delle origini dei figli adottati non riconosciuti seguito delle nefaste conseguenze della fillossera, insetto origina- alla nascita”, 186, 2014; “Urgente appello al Parlamento e al rio del Nord America, accidentalmente introdotto in Europa nel Governo da sottoscrivere per difendere il segreto del parto, la 1860, vennero arrecati danni gravissimi ai vigneti. Il solo rimedio salute delle donne e il futuro dei bambini non riconosciuti”, n. 187, risolutivo è stato ottenuto mediante l’innesto su radici americane 2014; “Difesa del parto in anonimato: ordine del giorno approva- resistenti. Di conseguenza le varie qualità del vino – bianco o to al Comune di Torino” e “Iniziative assunte per difendere il rosso – non sono quelle delle radici (che producono uva fragola segreto del parto, la salute delle donne e il futuro dei bambini non che mal si presta alla vinificazione), ma degli innesti (nebbiolo, riconosciuti”, n. 188, 2014; “Chiesto l’intervento del Capo dello barbera, arneis, ecc.). Si può dunque dire che si tratta di vino Stato per il rispetto delle norme vigenti sul parto in anonimato”, “adottivo”. Aspetti della “Adozione nei regni animale e vegetale” “Le culle termiche e la falsa prevenzione dell’abbandono dei neo- sono stati segnalati da Emilia De Rienzo nell’articolo pubblicato nati” e “Due significative prese di posizione sul testo base predi- sul n. 150, 2005 di questa rivista. Di particolare interesse anche gli sposto dalla Commissione giustizia della Camera sull’accesso articoli di Gabriella Cappellaro, “I fondamenti della genitorialità” e all’identità della donna che ha scelto di partorire in anonimato”, n. “Il diritto alla famiglia dei bambini piccolissimi”, n. 137, 2002 e 145, 189, 2015. 2004. 14 Prospettive assistenziali, n. 190, aprile-giugno 2015
za, molto avvertita da coloro che vivono perso- stanti quanto era minore l’età dei fanciulli e nalmente queste forme di accoglienza, di vede- maggiore la durata del ricovero (7). re riconosciuti la piena dignità e il valore della Questa drammatica situazione era stata filiazione e della genitorialità adottiva quale accertata a livello internazionale da John filiazione e genitorialità vere. La maternità e la Bowlby che, a seguito di una meticolosa ricer- paternità non si identificano semplicemente con ca effettuata per conto del Consiglio economi- la procreazione biologica, perché “nato da” non co e sociale delle Nazioni Unite (8), era giunto è sinonimo di “figlio di”». alle seguenti conclusioni: «La carenza prolun- Occorrerebbe altresì che i figli adottivi non gata di cure materne provoca nel bambino pic- riconosciuti si documentassero sulle iniziative colo dei danni non soltanto gravi, ma anche assunte dall’Anfaa (4) dirette non alla promo- durevoli, che modificano il suo carattere ed zione indiscriminata dell’adozione (5), ma alla interessano così tutta la sua vita futura»; «Si massima riduzione possibile dei preesistenti e scoprirebbe certamente che, più marcata è la dei nuovi ingressi di minori in istituto, con la carenza materna nei primi anni, più il bambino richiesta agli enti pubblici competenti, a secon- appare solitario e asociale, più la carenza si da delle situazioni, di fornire ai nuclei di origine alterna a periodi di soddisfazione, più il bambi- il necessario sostegno psico-socio-economico, no diventa ambivalente e antisociale» (9); di provvedere all’istituzione dell’affidamento «Oggi, tutti gli studiosi di questa questione familiare a scopo educativo dei minori delle sono d’accordo nel riconoscere la grande famiglie in difficoltà, alla creazione di comunità importanza della privazione di cure materne parafamiliari inserite nel vivo del contesto abi- nella seconda metà del primo anno di vita, tativo e all’adozione dei minori «privi di assi- mentre molti di essi attribuiscono la medesima stenza morale e materiale da parte dei genitori importanza alla privazione subita nei primi sei e dei parenti tenuti a provvedervi» (6). Da sot- mesi, in particolare tra i tre e i sei mesi»; tolineare che, dall’approvazione della legge «Assistere convenientemente dei bambini pri- 431/1967 ad oggi, sono stati adottati oltre vati di una vita familiare normale non è sempli- 140mila minori. cemente un atto di umanità ma un elemento essenziale del benessere mentale e sociale di I devastanti effetti della carenza una comunità. Quando infatti vengono a man- di cure familiari care le cure necessarie, come succede in tutti i Paesi del mondo occidentale d’oggi, questi Le complesse e contrastate, specialmente bambini diventati adulti non possono che ripro- nella fase iniziale (e cioè negli anni ’60), inizia- durre degli individui simili a se stessi. Dei bam- tive dell’Anfaa erano state assunte nella consa- bini carenziati, che vivono nelle propria famiglia pevolezza delle nefaste conseguenze della o fuori di essa, sono una fonte di infezione carenza di cure familiari che colpivano dura- sociale altrettanto reale e pericolosa che i por- mente i bambini istituzionalizzati. Gli effetti a tatori di germi di difterite o di tifo» (10). breve e a lungo termine erano tanto più deva- (4) Circa l’attività svolta dall’Anfaa a difesa delle esigenze e dei (7) La situazione è stata descritta nel volume di Bianca Guidetti diritti dei bambini e dei fanciulli in gravi difficoltà, si veda il volume Serra e Francesco Santanera, Il Paese dei Celestini. Istituti di assistenza sotto processo, Einaudi Editore, Torino, 1973. Per una di Francesco Santanera, Adozione e bambini senza famiglia. Le testimonianza diretta di un ex bambino ricoverato in istituto, si iniziative dell’Anfaa, Manni Editore, Lecce, 2013. veda il libro di Giuseppe Fucci, Infanzia calpestata – Adolescenza (5) Si tenga presente che in quasi tutti gli altri Paesi del mondo rubata, Casa Editrice Menna, Avellino, 2011, recensito sul n. 179, la base dell’adozione è ancora di natura contrattuale, per cui pos- 2012 di questa rivista. sono essere adottati anche i fanciulli circondati dall’affetto e dal (8) Cfr. John Bowlby, Cure materne e igiene mentale del fan- valido sostegno dei loro genitori. Tale base a volte ha addirittura ciullo, Editrice Universitaria, Firenze, 1957. connotazioni analoghe allo scambio delle merci, come avviene (9) L’Autore si riferisce alle devastanti conseguenze dei ripetuti quando i genitori di origine scelgono la famiglia adottiva. ricoveri alternati alle cure dirette da parte del o dei genitori. È stata (6) Allo scopo di evitare l’inaccettabile e illegittima sottrazione altresì evidenziata da altri Autori la nocività per i bambini in tene- dei figli ai loro genitori e ai loro congiunti, la legge 431/1967 pre- ra età delle visite saltuarie di genitori in istituto, in quanto i loro vedeva ben quattro giudizi (Tribunale per i minorenni, ricorsi allo allontanamenti sono spesso vissuti come veri e propri abbandoni. stesso Tribunale, alla Sezione minorenni della Corte di Appello e A questo proposito occorrerebbe che l’abbandono venisse consi- alla Corte di Cassazione); successivamente sono stati ridotti a tre derato non com’è interpretato dagli adulti, ma come è effettiva- con l’eliminazione del secondo intervento del Tribunale per i mente vissuto dai bambini. minorenni. (10) Ulteriori studi e ricerche avevano dimostrato che analoghe Prospettive assistenziali, n. 190, aprile-giugno 2015 15
A conferma delle affermazioni sopra riportate primaria importanza per comprendere il valore è noto l’alto numero delle persone con varie effettivamente positivo della scelta del non rico- forme di disadattamento personale e sociale di noscimento da parte delle donne e degli uomi- coloro che nel periodo formativo sono stati rico- ni che avevano ritenuto (e riterranno) di non verati in istituti di assistenza (11). essere in grado di fornire gli indispensabili sup- porti affettivi/educativi/formativi al neonato, Estrema validità delle vigenti norme assumendo una decisione adeguata alle loro sul segreto del parto esigenze e a quelle del loro nato. Come dovrebbe essere ovvio per tutti, in par- La comprensione delle situazioni altrui, spe- ticolare per gli adottati non riconosciuti, le cialmente quelle delle persone in difficoltà, vigenti norme sul segreto del parto non solo dovrebbe essere un comportamento che ognu- hanno garantito la vita dei neonati non ricono- no di noi dovrebbe seguire sempre e non solo sciuti, ma anche una condizione della loro salu- quando si ha l’assoluto bisogno dell’aiuto degli te psico-fisica alla nascita del tutto analoga a altri: in primissimo luogo dovrebbe essere il filo quella degli altri bambini; inoltre è stato evitato conduttore delle iniziative dei Parlamentari che il loro abbandono, situazione che avrebbe stanno predisponendo la legge richiesta dalla messo in pericolo la loro esistenza. Corte costituzionale con la sentenza citata in apertura (12). Dunque, in prima fila gli adottati non ricono- sciuti alla nascita che, proprio a seguito del non Occorre tenere presente che il non riconosci- riconoscimento e dell’adozione non hanno sof- mento del neonato e la garanzia della segre- ferto a causa dei deleteri effetti del ricovero in tezza della donna partoriente è anche uno stru- istituto, dovrebbero operare attivamente per mento a difesa della stessa vita di donne che evitare il ritorno degli internati e per consentire provengono da contesti in cui per tradizione o ai 300-400 bambini che ogni anno non sono pratiche religiose, l’avere rapporti sessuali o riconosciuti e alle donne che loro danno alla partorire al di fuori del matrimonio viene punito vita, di beneficiare delle norme vigenti in mate- sovente anche con l’uccisone della donna. ria di tutela gratuita della salute, del segreto del Occorre anche tener presente che, come parto e della tempestiva adozione, evitando gli aveva stabilito la Corte costituzionale con la abbandoni che mettono in pericolo la vita e l’in- sentenza n. 171/1994 «qualunque donna par- tegrità fisica dei neonati. toriente, ancorchè da elementi informali risulti A questo proposito pubblichiamo, negli alle- trattarsi di coniugata, può dichiarare di non gati A, B e C, la lettera inviata alla giornalista de voler essere nominata nell’atto di nascita». L’Espresso Stefania Rossini da una donna che Pertanto il segreto del parto riguarda anche non ha riconosciuto al momento del parto il pro- donne coniugate, magari con figli. prio nato, la successiva lettera di Graziella È quindi evidente – e non è questione nuova, Tagliani, adottata non riconosciuta, nonché la poiché già in base all’articolo 9 della legge nota di Maria Teresa Pedrocco Biancardi. 2838/1928 era «rigorosamente vietato di rivela- re l’esito delle indagini compiute per accertare Rispettare le scelte delle donne la maternità degli illegittimi» – che il Parlamento che hanno scelto il segreto del parto non dovrebbe approvare norme che violino l’im- pegno assunto dallo Stato con il decreto legi- Il fondamentale principio dell’effettiva interdi- slativo 196/2003 con il quale ha stabilito che l’i- pendenza delle nostre esigenze personali non dentità delle donne che si sono avvalse della vitali (com’è il caso della conoscenza della donna che ha procreato l’adottato non ricono- (12) I Parlamentari dovrebbero anche tenere presente che sui sciuto) con quelle degli altri, e delle loro conse- 140mila minori adottati dall’entrata in vigore dell’adozione (legge guenze, dovrebbe essere anche un motivo di 431/1967) ad oggi, sono solamente alcune decine gli adottati non riconosciuti che insistono per conoscere i loro procreatori, fra l’al- tro senza mai considerare le devastanti conseguenze per le conseguenze negative sono causate dalla carenze di cure pa- donne che hanno ritenuto e riterranno di non essere in grado di terne. provvedere ai loro nati, con il fondato rischio di promuovere gli (11) Dati in merito sono contenuti anche nel citato libro di John abbandoni – attualmente quasi inesistenti – che mettono in peri- Bowlby. colo la vita o l’integrità fisica dei neonati. 16 Prospettive assistenziali, n. 190, aprile-giugno 2015
facoltà del segreto del parto (oltre 90mila in adozione il suo bambino al momento della donne dal 1950 ad oggi) può essere resa nota nascita, senza riconoscerlo. solamente decorsi cento anni dal parto. Sono rimasta molto colpita dal coraggio con cui questa donna ha saputo mettersi in gioco Allegato A per “far riflettere il legislatore” e dall’intensità delle parole dai lei scelte (“questa lettera è una Riportiamo integralmente la lettera inviata a denuncia, un appello e un grido di paura”). Stefania Rossini, Redattrice de L’Espresso, da Condivido i timori di questa signora. In effetti una donna che non aveva riconosciuto il pro- le iniziative parlamentari attualmente in discus- prio nato, pubblicata sul numero del 21 maggio sione in Parlamento vanno nella direzione di 2015: «Questa lettera è una denuncia, un modificare la normativa vigente per consentire appello e un grido di paura. Per questo dovrà al figlio non riconosciuto alla nascita di attivare, scusarmi se non darò troppi particolari. Le basti divenuto adulto, un procedimento diretto al rin- sapere che sono una donna ancora giovane traccio dei procreatori biologici. La modifica con un passato complicato e un presente pieno risulterebbe motivata dall’esigenza di superare di cose buone. Sono sposata con un brav’uo- una presunta disparità di trattamento tra figli mo, ho due bambini e un lavoro soddisfacente. adottivi riconosciuti e non riconosciuti alla Non volevo altro dalla vita quando mi dibattevo nascita, garantendo anche a questi ultimi il in una giovinezza difficile che ha rischiato di “diritto” di accedere alle informazioni concer- segnarmi per sempre. In quella giovinezza, fra nenti l’identità di chi li mise al mondo. i tanti errori, ne ho fatto uno che adesso ripiom- Ritengo queste iniziative molto criticabili e ba su di me come una nemesi vendicativa. pericolose. Come figlia adottiva adulta non rico- Dopo due interruzioni di gravidanza, ero rima- nosciuta alla nascita, posso comprendere il sta incinta per la terza volta. Però quei due desiderio di avere delle informazioni sul proprio aborti mi avevano lasciato un segno doloroso. passato. Ho seguito allora il consiglio dell’assistente Ogni essere umano sente il naturale bisogno sociale e ho scelto di partorire nell’anonimato, di conoscere le proprie origini, per definire come mi permetteva la legge, e di dare in ado- meglio la propria identità personale. zione il bambino. È stato un momento durissi- A questo bisogno, non si sottrae certamente il mo che ho vissuto in completa solitudine, ma è figlio non riconosciuto alla nascita, anche se stata anche la molla per farmi cambiare. O ne felicemente inserito in una famiglia adottiva che muoio o mi riscatto, mi sono detta. E non ho lo ama. mai avuto rimpianti perché so di aver dato a Incoraggiata ed aiutata dai miei genitori adot- quella creatura, nata da un incontro senza tivi, ho svolto anch’io qualche ricerca sul mio senso, l’unica cosa che conta: la vita! Ora però, passato nell’orfanotrofio che mi aveva ospitato vengo a sapere che in Parlamento si sta ridi- nei primi mesi di vita. scutendo di cambiare la legge per permettere Per me, in particolare, la ricerca era motivata alle persone adottate di rintracciare la madre non tanto dal desiderio di riallacciare significati- biologica. E mi crolla il mondo addosso. Non è vi rapporti interpersonali con delle persone giusto, nessuno conosce il mio segreto e io estranee, quanto dal più profondo bisogno di stessa non penso mai al passato. Insomma conoscere le ragioni che hanno determinato il non somiglio per niente allo stereotipo di quelle mio stato di figlia non riconosciuta. donne dilaniate dal rimorso che si vedono al La sensazione di imperfezione e manchevo- cinema. Spero che la mia opinione serva a far lezza, suscitata dall’impossibilità di conoscere riflettere il legislatore. F. H.». le ragioni profonde del mio non riconoscimento, ha lasciato gradualmente il posto alla consape- Allegato B volezza che il diritto alla segretezza del parto Gentilissima dott.ssa Rossini, ho letto sulla debba necessariamente prevalere sulle altre rubrica “Lettere” de L’Espresso del 21 maggio ragioni del cuore, se si vuole davvero tutelare la 2015 la testimonianza della signora F.H., che vita delle donne e dei nascituri che non verran- ha deciso di scegliere il parto anonimo e di dare no riconosciuti. Solo la garanzia di un parto Prospettive assistenziali, n. 190, aprile-giugno 2015 17
anonimo può indurre una donna a rivolgersi ad sibilità di assicurare un futuro sicuro alla crea- una struttura pubblica per portare a termine tura che non ha voluto eliminare ma che non è una gravidanza indesiderata, evitando soluzio- stata in grado di accudire: si è impegnato di ni più drammatiche quali l’aborto clandestino, tutelare il suo segreto, di impedire che in futuro l’abbandono in cassonetto o, addirittura, l’infan- la sua decisione giovanile possa distruggere un ticidio. presente costruito su basi sicure per lei e per il L’accorato appello di F.H. mi fa inoltre ricor- nuovo contesto affettivo che si è costruita. dare che una donna in difficoltà può decidere di Ma non tutte le donne che si sono fidate dello rifarsi una vita, di sposarsi, di avere figli e di non Stato hanno la storia di F.H.: ci sono anche sto- rivelare alla nuova famiglia il proprio passato. rie molto più tragiche. Storie di stupri, di incesti, Mi chiedo come possa conciliarsi questa esi- di violenze subite nel silenzio della vergogna e genza di riservatezza con il rintraccio della del senso di colpa. donna da parte del proprio nato, sia pure nei La legge che protegge la segretezza del parto limiti delle formalità che un provvedimento legi- è in certi casi una sorta di risarcimento, di slativo (al momento non esistente!) dovrebbe garanzia rispetto alla possibilità di ricostruirsi disciplinare in termini specifici. Il nostro Stato sembra dibattersi tra due solu- una vita dignitosa anche dopo esperienze zioni tra loro antitetiche: promette di garantire la devastanti e apparentemente senza speranza segretezza del parto alla donna in difficoltà, ma di recupero. poi ne tradisce le aspettative consentendone il Lo pensano questo gli adulti più o meno rintraccio (anche in via retroattiva, vale a dire benestanti di oggi, quando si definiscono oggi per allora!), accogliendo la diffusa opinio- abbandonati e/o accettano di essere definiti ne per cui i legami di sangue dovrebbero sem- tali, e ricercano radici che hanno un senso solo pre prevalere. bio-fisiologico mentre hanno alle spalle una Sembra quasi che si voglia attribuire al rin- storia di benessere affettivo, culturale, civile, traccio della mamma biologica una valenza di ricordi veri, quelli lasciati dalle esperienze fami- riscatto per una sottesa colpa mai completa- liari di tutti? mente espiata. Ma quale colpa? Forse quella di Non riescono a immaginare cosa potrebbe avere dato la vita ad un bambino? accadere a una famiglia, a un rapporto senti- Le istituzioni a mio parere dovrebbero garan- mentale o anche di lavoro e di amicizia, nel tire i soggetti più deboli, individuando i reali por- quale improvvisamente emergesse un passato tatori di diritti soggettivi, senza cavalcare un’o- diversamente interpretabile, ma sempre e pinione pubblica che, sia pure in buona fede, comunque imputabile a una donna che si tro- ragiona sull’onda dell’emozione senza minima- verebbe una seconda volta vittimizzata? mente pensare alle gravi conseguenze delle Forse questi adulti, presi dall’emotività e dal proprie affermazioni. protagonismo, potrebbero faticare a porsi que- In conclusione credo che si dovrebbe dimo- ste domande, ma il legislatore ne ha il dovere e strare più sensibilità e rispetto per le donne che la possibilità. decidono di non crescere il bambino che hanno Come anziana psicologa e psicoterapeuta portato in grembo, affidandolo a chi se ne può che si trova a fronteggiare una crescente prendere cura in maniera adeguata. Apparentemente sembrano commettere un inquietudine di donne che sono riuscite a rico- gesto innaturale, incomprensibile e censurabi- struirsi una vita sufficientemente buona su le; di fatto, consapevoli dei loro limiti, compiono dolorose macerie e temono di ricadere nel un vero e proprio atto d’amore, che non va giu- caos, credo e spero che il legislatore si interro- dicato ma accolto come un dono. ghi prima di decidere. Graziella Tagliani Senza contare che gli stessi ricercatori delle loro origini potrebbero esporsi a rischi emotivi Allegato C non da poco, una volta scoperto il mistero della loro nascita. Si, c’è un patto con lo Stato o, meglio, lo Stato si è impegnato per e con F.H. offrendole la pos- Maria Teresa Pedrocco Biancardi 18 Prospettive assistenziali, n. 190, aprile-giugno 2015
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