PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE

Pagina creata da Federica Falcone
 
CONTINUA A LEGGERE
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO
             MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
Introduzione:
Qual è la grande sfida che siamo chiamati a vivere in questo tempo così pesantemente
caratterizzato dall’epidemia e dalle restrizioni che vogliono contenere la diffusione del
contagio? La grande sfida è quella di sempre: comprendere la volontà del Signore e
accoglierla nella nostra vita, lasciandoci trasformare per diventare – come Maria –
servi obbedienti e strumenti di salvezza.

La lettera del Papa:
Cari fratelli e sorelle,
       è ormai vicino il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime con particolare
intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. È tradizione, in questo mese,
pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni
della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.
Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a
casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a
seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un
segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di
preghiera da seguire.
Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine
del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Le
allego a questa lettera così che vengano messe a disposizione di tutti.
Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria,
nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare
questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore,
pregate per me. Vi ringrazio e di cuore vi benedico.
                                           Roma, San Giovanni in Laterano, 25 aprile 2020

Preghiera a Maria
O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di
Gesù, mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che
provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo
momento di prova.
Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà
Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per
condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le
suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e
benedetta.

Preghiera a Maria
«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il
mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la
tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del
coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte
in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate
alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in
ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa
dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni
presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e
di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di
emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite.
Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con
sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.

Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino
giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e
generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando
soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e
perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per
prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande
famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e
solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza
nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.

O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio
intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché
la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o
clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
La vocazioni di Maria
Di solito si pensa che la vocazione, nella vita, sia una sola, ma l’esperienza ci insegna che
nella vita di ogni credente sono molteplici le situazioni in cui il proprio “sì” deve essere
ripetuto anche in circostanze diverse. È così per tutti!
Per esempio nella vita degli sposi il “sì” pronunciato il giorno del matrimonio deve essere
rinnovato quando si diventa genitori e nelle varie fasi della vita propria e dei figli, di fronte
ad una realtà che ci interpella sempre nuovamente a stare in modo consapevole nella vita,
vissuta come sequela del Signore.
Anche Maria, credente modello, si è trovata ad affrontare diverse situazioni di vita che le
hanno chiesto sempre nuovi “sì”. Ripercorriamo questo itinerario nella fede di Maria, per
comprendere come, anche noi, siamo chiamati a mettere la nostra vita sotto la luce della
fede e invocare l’intercessione materna di Maria perché ci aiuti a compiere questo
discernimento e le scelte collegate.

Ci faremo aiutare da un ciclo di icone scritte che si trovano nella cappella del seminario di
Rimini. Esse sono state realizzate da un’equipe di iconografi presso il Carmelo di santa
Maria della Vita a Sogliano.
Le icone ci aiutano a penetrare il mistero dell’itinerario di fede di Maria collegato al
mistero della vita di Gesù. Possiamo utilizzarlo per un percorso che caratterizza le varie
settimane di questo mese di maggio.

Concretamente proponiamo ogni settimana del mese di Maggio di contemplare un mistero
della vocazione di Maria. Per ogni settimana abbiamo tradotto quel mistero in cinque
passaggi che accompagnano la recita del rosario.

   -   Prima settimana i misteri dell’annunciazione
   -   Seconda settimana i misteri della visitazione
   -   Terza settimana i misteri della natività di Gesù
   -   Quarta settimana i misteri della crocifissione
   -   Quinta settimana i misteri della pentecoste.

Buon mese di maggio.
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
1. L’annunciazione del Signore Lc 1,26-38
26 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di
grazia: il Signore è con te".
29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come

questo. 30 L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio. 31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande
e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo
padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
34 Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". 35 Le

rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà
con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed
ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo
è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37 nulla è impossibile a Dio". 38 Allora Maria
disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si
allontanò da lei.

L’icona dell’annunciazione

Questa icona rappresenta una scena abbastanza classica del Vangelo dell’Annunciazione.
Maria, in ascolto della Parola di Dio, riceve la visita dell’angelo Gabriele. La posizione
dei personaggi dell’icona ci dice il loro atteggiamento. L’angelo è tutto proteso nel dono
dell’annuncio e portatore di una benedizione. Maria è tutta pronta all’accoglienza di
quella Parola che si farà carne nel suo grembo. Dall’alto il Padre celeste, assiso sul trono
della Gloria, invia lo Spirito Santo in forma corporea di colomba, che discende su Maria.
Nell’icona è rappresentata la Parola già accolta. Infatti nel grembo di Maria già si può
PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO MESE DI MAGGIO NELLE FAMIGLIE
intravvedere l’immagine del Figlio di Dio bambino. La fontana in basso, in mezzo
all’icona, rappresenta Maria che, con la sua obbedienza e la sua disponibilità, diviene
sergente zampillante di vita nuova.

I misteri dell’annunciazione
L’annunciazione ci racconta dell’irruzione di Dio nella vita di questa giovane donna di
Nazaret e ci proietta in uno sguardo che parte dall’eternità, da una scelta misteriosa e
nascosta compiuta da Dio su questa giovane donna scelta per diventare la Madre del
Signore. Nella parole dell’angelo ci viene svelato ciò che Dio aveva preparato e che ora
attende di compiersi.
Nelle parole di Maria ci viene rivelato il mistero di una libertà che accoglie la proposta di
Dio senza sentirsi violata, una libertà che si dona senza paura di essere usata.
Con il fiat di Maria l’opera di Dio si compie e la creazione inizia il suo giorno ultimo.

1. “Rallegrati piena di grazia: il Signore è con te”
Meditiamo il disegno di Dio che ha scelto Maria preservandola dal peccato originale e
rendendola la “Piena di Grazia”.

2. Maria, turbata, si domandava che senso avesse un saluto come questo
Meditiamo il turbamento di Maria che si domanda il senso delle cose, perché il cristiano è
obbediente, ma desidera comprendere, perché senza la consapevolezza nessun atto
d’amore può avere valore.

3. "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”.
Ecco l’annuncio che le arriva direttamente dalla voce di Dio portata da Gabriele. Tu hai
trovato grazie. Tu sarai madre di un discendente di Davide. Tu lo chiamerai Gesù (Dio
salva).

4. “Come avverrà questo?” “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo
ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di
Dio”.
Dio rivela a Maria l’invio del suo Spirito perché porti vita al suo grembo verginale. Da lei
nascerà il Figlio di Dio. Quale abisso di mistero in questa rivelazione…

5. "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola"
Ecco il primo “sì” di Maria. Detto nel timore, ma pienamente consapevole, pronta ad
accogliere come serva del Signore, umile e obbediente, il dono dello Spirito e diventare
Madre del Signore. Viviamo con Maria il suo sì.
2. La visitazione ad Elisabetta
39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di
Giuda. 40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe
udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di
Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto
del tuo grembo! 43 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44 Ecco,
appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio
grembo . 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha
detto". 46 Allora Maria disse:
"L'anima mia magnifica il Signore 47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva.

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome;
50 di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54 Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre".
56 Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

L’icona della visitazione

L’icona della Visitazione pone al centro la scena dell’abbraccio tra le due donne: Maria ed
Elisabetta. Elisabetta accoglie in un ampio abbraccio la giovane cugina portatrice della
presenza del Signore e, ripiena dello Spirito Santo, le annuncia che è benedetta tra tutte
le donne. Dall’alto l’angelo interviene per ispirare ad Elisabetta le parole profetiche che
saranno utili a Maria per meglio comprendere la volontà del Signore che si è lei rivelata
in modo così improvviso. Alle spalle di Elisabetta il marito Zaccaria, muto per la sua
incredulità, accoglie Maria e si prepara a pronunciare quella grande benedizione che
scaturirà dalle sue labbra alla nascita di Giovanni Battista.

I misteri della visitazione
Maria si mette in viaggio perché l’angelo le ha dato un segno per credere che nulla sia
impossibile a Dio: il segno è Elisabetta. Maria si mette in viaggio per vedere il segno, come
i pastori, la notte di Natale, si metteranno in viaggio per vedere il segno del bimbo avvolto
in fasce nella mangiatoia. Maria ha bisogno di quel segno.
L’incontro tra le due donne è ricchissimo e anche Elisabetta viene riempita di Spirito e
svolge nei confronti di Maria il ruolo di profetessa: ad alta voce proclama la beatitudine di
Maria che si estende per tutte le generazioni ed aiuta Maria a comprendere il mistero che si
compie in lei: lei sarà la Madre del Signore.
Anche Maria, ripiena dello Spirito Santo fin dal giorno dell’annunciazione, esplode nel suo
canto di lode e di ringraziamento a Dio perché ha fatto in lei cose grande e il suo nome è
santo.
Il secondo “sì” di Maria è molto più ricco del primo e si deve collegare al primo perché
diviene un grazie.

1. Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il
sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio.
Contempliamo i segni che Dio ci dona per credere insieme con Maria e tutti i santi che
nulla è impossibile a Lui.

2. “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che cosa devo che la
madre del mio Signore venga da me?”
Meditiamo la benedizione di Elisabetta su Maria e la sua forza profetica nel riconoscere in
lei la madre del Signore.

3. “Beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto"
Beata sei Maria per la tua fede. Perché hai creduto nella Parola del Signore per te.
Meditiamo la fede di Maria che crede nella parola del Signore e la accoglie.

4. "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”
È il “sì” di Maria detto nella gioia della scoperta del dono che il Signore le ha fatto; un dono
che ha scoperto grazie alla mediazione di Elisabetta.

5. Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Meditiamo lo stare di Maria in quella casa benedetta dal Signore, con uno uomo e una
donna giusti e santi che la aiutano a crescere nella conoscenza del modo di agire di Dio. Lì
Maria assiste anche alla nascita di Giovanni e può ascoltare anche la parola di Zaccaria
quando la sua lingua si scioglie.
3. La nascita di Gesù
1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la
terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della
Siria. 3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4 Anche Giuseppe,
dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata
Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi
censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6 Mentre si trovavano in quel luogo,
si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo
avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
8 C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la

notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò a loro e la
gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10 ma l'angelo
disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: 11 oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo
Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in
una mangiatoia". 13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste,
che lodava Dio e diceva: 14 "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli
uomini, che egli ama".

L’icona della natività

L’icona della Natività di Gesù è una scena molto complessa, che raccoglie al suo interno
diverse narrazioni prese dai vangeli di Matteo e di Luca. Al centro della scena c’è la
Vergine Madre che è distesa su un manto rosso, perché Lei è dimora santa di Dio.
Diversamente da quanto riporta la tradizione orientale, Maria abbraccia il Figlio
neonato che però è avvolto in fasce come un cadavere e giace non in una mangiatoia, ma
in un sepolcro. Per la tradizione dell’Oriente cristiano il momento della nascita,
l’assunzione dell’umanità da parte del verbo di Dio è rappresentato con l’assunzione della
mortalità Il Dio immortale, facendosi carne, assume su di sé la debolezza dell’uomo che è
rappresentata dalla sua mortalità. In basso a destra nell’icona, le donne che lavano il
bambino Gesù appena nato, a testimonianza che la sua è stata una vera nascita. A
sinistra in basso san Giuseppe con due pastori che appare dubbioso e incapace di
comprendere tutto quanto sta accadendo. Sopra san Giuseppe i Magi che si presentano
alla tomba ricchi dei doni e guidati dagli angeli. Dalla parte opposta, in alto, la presenza
dei pastori, invitati dagli angeli a recarsi a Betlemme per vedere il segno del bimbo
avvolto in fasce. In alto dal cielo eterno scende la luce della stella che illumina colui che è
la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

I misteri della nascita di Gesù
Forse Maria si sarebbe attesa qualche “tutela” da parte di Dio, visto che le aveva
domandato di generare al mondo suo Figlio; invece le cose sembrano andare tutte per il
verso sbagliato: il censimento, l’indisponibilità di un luogo adeguato per la nascita di un
bimbo… Maria accoglie questa situazione con disponibilità Anche qui, nel momento in cui
partorisce il suo bambino, in quelle condizioni di precarietà, Maria pronuncia il suo “sì” ha
fiducia di Dio, prende tra le braccia quel bambino che riconosce come un dono anche per
lei stessa.

1. Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
C’è una storia più grande di noi che influisce sulle nostre piccole storie. Eppure tutto
diventa strumento per Dio per svolgere il suo progetto di bene per il mondo.

2. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide
chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di
Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
A causa del censimento, Maria e Giuseppe si devono mettere in viaggio per andare a
Betlemme, la città di origine di Giuseppe. Un viaggio è sempre un’incognita, soprattutto
nelle condizioni di Maria.

3. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla
luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per
loro non c'era posto nell'alloggio
A Betlemme nasce Gesù. Entra in un mondo in cui non c’è posto. Viene deposto nella
mangiatoia degli animali. Il Figlio di Dio, fin dai primi istanti di vita sulla terra, assume la
povertà come condizione della sua umanità.

4. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta
la notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò a loro e la
gloria del Signore li avvolse di luce.
I pastori, uomini che vivevano ai margini della società, nelle periferie esistenziali del
tempo, ma che stavano vegliando, mentre tutti gli altri dormivano, vengono coinvolti
nell’annuncio della nascita di Gesù e saranno destinatari di questo annuncio.

5. subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e
diceva: 14 "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama".
Il canto degli angeli mette in comunicazione ciò che accade sulla terra con ciò che si vive
nel cielo. Il canto degli angeli ci aiuta a comprendere come dovremmo accogliere quella
nascita.
4. La crocifissione di Gesù
25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di
Clèopa e Maria di Màgdala. 26 Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che
egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". 27 Poi disse al discepolo: "Ecco tua
madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la

Scrittura, disse: "Ho sete". 29 Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna,
imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30 Dopo aver preso
l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. (…)
33 Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34 ma uno

dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35 Chi ha visto
ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi
crediate. 36 Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato
alcun osso. 37 E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui
che hanno trafitto. (Gv 19,25-30.33-37)

51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si
spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti,
risuscitarono. 53 Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa
e apparvero a molti.
54 Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di

quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio
di Dio!".(Mt 27,51-54)

L’icona della Crocifissione
Anche l’icona della Crocifissione è una scena complessa che raccoglie i dati riportati dai
vangeli di Giovanni e di Matteo. Sullo sfondo dell’icona le mura della città di
Gerusalemme. In primo piano il Signore crocifisso che è rappresentato già orto e dal cui
fianco, dopo il colpo della lancia, scaturiscono sangue ed acqua. Presso la croce a sinistra
il discepolo amato e la Madre di Gesù; accanto a lei un’altra delle donne alla sequela di
Gesù. Ancora più a sinistra l’icona rappresenta la risurrezione dei morti che, come
racconta il vangelo di Matteo, in seguito al terremoto verificatosi con la morte di Gesù
escono dalle loro tombe. A destra della core di Gesù i soldati. Il primo è Longino che,
secondo la tradizione orientale, è il Centurione che ha riconosciuto in Gesù il Figlio di Dio.
All’estrema destra i soldati che si dividono le vesti di Gesù. In secondo piano i due che
sono stati crocifissi con Gesù. Quello alla sinistra è morto e si è affidato alla Parola di
Gesù, mentre il secondo, a destra, è contorto e rifiuta la croce ribellandosi alla sua sorte.

I misteri della Crocifissione
È l’evangelista Giovanni che ci racconta di questa presenza di Maria sotto la croce e del
nuovo “sì’” che è chiamata a pronunciare proprio qualche minuto prima della morte di suo
Figlio. Sotto la Croce, su invito diretto del Signore, Maria è chiamata e diventare
nuovamente madre, accogliendo e facendosi accogliere dal discepolo amato. Anche in
questa sottolineatura c’è una dimensione nuova della maternità che Maria è chiamata a
vivere pronunciando il suo “sì” una maternità che si gioca nella reciprocità con un
discepolo del Figlio.
Anche questa maternità, come altre, è segnata dalla presenza dello Spirito, del sangue e
dell’acqua.

1. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di
Clèopa e Maria di Màgdala. 26 Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo
che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". 27 Poi disse al discepolo: "Ecco
tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Meditiamo la nuova maternità che Maria è chiamata a vivere su invito di Gesù. In questa
maternità, tutti noi siamo accolti insieme al discepolo amato.

2. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo
spirito.
Gesù ha compiuto il suo cammino con il dono di sé stesso. La morte di Gesù, per Giovanni,
coincide con il momento in cui Egli effonde lo spirito su questa coppia (madre/figlio) che
lui stesso ha voluto costituire.

3. uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Dal fianco squarciato di Cristo si effondono sull’umanità, rappresentata dalla Madre e dal
discepolo amato, i liquidi di una nuova nascita. I padre hanno sempre visto nel sangue e
nell’acqua i segni dei sacramenti del battesimo e dell’eucaristia.

4. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si
spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti,
risuscitarono. 53 Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città
santa e apparvero a molti.
Per l’evangelista Matteo la morte di Gesù segna l’inizio del tempo nuovo e della
risurrezione di coloro che attendevano la sconfitta della morte. Meditiamo questa morte
come una nuova nascita.
5. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e
di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era
Figlio di Dio!".
La fede del Centurione che sa riconoscere nell’uomo crocifisso il Figlio di Dio è il frutto più
grande della morte di Gesù e l’inizio di un’umanità che sarà rinnovata dalla morte e
risurrezione del Signore.
5. La Pentecoste
1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello
stesso luogo. 2 Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte
impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3 Apparvero loro lingue come di fuoco, che
si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4 e tutti furono colmati di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di
esprimersi.
5 Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 A

quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella
propria lingua. 7 Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: "Tutti costoro che
parlano non sono forse Galilei? 8 E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria
lingua nativa? 9 Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e
della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle
parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11 Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi,
e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio". 12 Tutti erano stupefatti e
perplessi, e si chiedevano l'un l'altro: "Che cosa significa questo?". 13 Altri invece li
deridevano e dicevano: "Si sono ubriacati di vino dolce".

L’icona della Pentecoste

Nell’icona delle Pentecoste troviamo la comunità dei discepoli con al centro Maria nel
ruolo di colei che presiede. A destra e a sinistra di Maria i santi Pietro e Paolo. La
tradizione inserisce Paolo tra gli apostoli come partecipe del servizio della missione. In
basso al centro la personificazione del cosmo destinatario dell’annuncio evangelico degli
apostoli. La città di Gerusalemme che li circonda sarà immediatamente partecipe di ciò
che avviene nella Pentecoste.
I misteri della Pentecoste
La Pentecoste è l’ultimo dei grandi “sì” che Maria è chiamata a pronunciare. Nella
pentecoste, ancora per l’azione dello Spirito Santo, Maria diviene Madre della Chiesa che
diviene sacramento di Cristo e inizia la sua missione nel mondo. Il dono dello Spirito
trasforma quel gruppo di discepoli nei testimoni accreditati della risurrezione perché oltre
aver visto il Signore risorto, vivono in loro stesi la potenza rinnovatrice dello Spirito di Dio.
Maria in questo passaggio diviene l’accompagnatrice e la Madre che introduce la Chiesa
intera nell’esperienza della maternità per opera dello Spirito di Dio.

1. Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello
stesso luogo.
Meditiamo questa comunità di uomini e donne riuniti insieme nel giorno in cui gli Ebrei
vivevano la festa per il dono della Legge sul Sinai. Sono una comunità di fratelli e sorelle
che vivono insieme.

2. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e
riempì tutta la casa dove stavano. 3 Apparvero loro lingue come di fuoco, che si
dividevano, e si posarono su ciascuno di loro
Vento e fuoco caratterizzando la presenza di Dio come centinaia di anni prima sul monte
Sinai. Ma compiendo le parole dei profeti, la presenza di Dio non allontana; ora si posa su
ogni uomo credente.

3. tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo
in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Lo Spirito viene donato in abbondanza: tutti ne sono colmati. Il primo segno che si realizza
è quello di ricostituire quell’unità nella parola che si era infranta per il peccato della torre
di Babele.

4. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare
nella propria lingua.
Dal luogo dove si trovavano ciò che accade è partecipato da chi abita in Gerusalemme.
Quello che accade può essere compreso da ogni lingua perché tutti sono destinatari di
questa novità di Dio.

5. li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio". 12 Tutti erano stupefatti
e perplessi, e si chiedevano l'un l'altro: "Che cosa significa questo?".
Le grandi opere di Dio vengono narrate e a tutti e la domanda interpella su come ognuno è
chiamato a rispondere a quanto sta accadendo.
Litanie bibliche
Signore, pietà                      Signore, pietà
Cristo, pietà                       Cristo, pietà
Signore, pietà                      Signore, pietà

Santa Maria                         prega per noi
Santa Madre di Dio                  prega per noi
Santa Vergine delle vergini         prega per noi
Novella Eva                         prega per noi
Madre dei viventi                   prega per noi
Stirpe di Abramo                    prega per noi
Erede della promessa                prega per noi
Germoglio di Iesse                  prega per noi
Figlia di Sion                      prega per noi
Terra vergine                       prega per noi
Scala di Giacobbe                   prega per noi
Roveto ardente                      prega per noi
Tabernacolo dell'Altissimo          prega per noi
Arca dell'Alleanza                  prega per noi
Sede della Sapienza                 prega per noi
Città di Dio                        prega per noi
Porta orientale                     prega per noi
Fonte di acqua viva                 prega per noi
Aurora della salvezza               prega per noi
Gioia di Israele                    prega per noi
Gloria di Gerusalemme               prega per noi
Onore del nostro popolo             prega per noi
Vergine di Nazaret                  prega per noi
Vergine piena di grazia             prega per noi
Vergine adombrata dallo Spirito     prega per noi
Vergine partoriente                 prega per noi
Serva del Signore                   prega per noi
Serva della Parola                  prega per noi
Serva umile e povera                prega per noi
Sposa di Giuseppe                   prega per noi
Benedetta fra le donne              prega per noi
Madre di Gesù                       prega per noi
Madre dell’Emmanuele                prega per noi
Madre del Figlio di Davide          prega per noi
Madre del Signore                   prega per noi
Madre dei discepoli                 prega per noi
Madre sollecita nella Visitazione   prega per noi
Madre gioiosa a Betlemme            prega per noi
Madre offerente al Tempio           prega per noi
Madre esule in Egitto               prega per noi
Madre trepida a Gerusalemme         prega per noi
Madre provvida a Cana               prega per noi
Madre forte al Calvario             prega per noi
Madre orante nel Cenacolo           prega per noi
Donna della nuova Alleanza          prega per noi
Donna vestita di sole               prega per noi
Donna coronata di stelle            prega per noi
Regina alla destra del Re                        prega per noi
Beata perché hai creduto                         noi ti lodiamo
Beata perché hai custodito la Parola             noi ti benediciamo
Beata perché hai fatto la volontà del Padre      noi ti glorifichiamo

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   esaudiscici, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   abbi pietà di noi.

G Prega per noi, santa Madre di Dio.
T E saremo degni delle promesse di Cristo.

G Preghiamo.
O Dio, Padre buono,
che in Maria, primogenita della redenzione,
ci hai dato una madre d’immensa tenerezza,
per la fiduciosa preghiera che ti abbiamo innalzato
con la recita del santo Rosario,
apri i nostri cuori alla gioia dello Spirito,
e fa’ che a imitazione della Vergine impariamo a magnificarti
per l’opera stupenda compiuta nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T Amen.

Oppure:
G Dio di eterna gloria,
che nel sole di giustizia,
Cristo tuo figlio, sorto dalla Vergine Madre,
hai introdotto nel mondo la vera gioia,
per la preghiera del santo Rosario
liberaci dal peso del peccato
che rattrista ed estingue il tuo Spirito,
e accoglici alla mensa del tuo regno
per saziarci del pane che ha in sé ogni dolcezza.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Puoi anche leggere