LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"

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LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO

                                                                                                                                      Endoscopia post-operatoria
DI FEGATO: “IL TALLONE D’ACHILLE”
              Luca Barresi, Ilaria Tarantino, Gabriele Curcio, Antonino Granata, Roberta Badas, Mario Traina
                                                Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, ISMETT di Palermo

                                                                                                                                          biliopancreatica
Le complicanze biliari dopo trapianto di fegato sono               INTRODUZIONE
state definite il tallone d’Achille del trapianto di fegato        Le complicanze biliari (CB) sono il più frequente proble-
proprio per indicare che esse sono la principale causa             ma osservato dopo trapianto di fegato (TF).
di morbilità nel post-trapianto.                                   I dati disponibili mostrano una frequenza variabile tra gli
Esse includono le stenosi biliari, le fistole biliari, i calcoli   studi pubblicati tra il 5% e il 32% (1,2). Nel trapianto da
e i casts biliari e la disfunzione dello sfintere di Oddi.         donatore vivente (Living Donor Liver Trasplantation o LDLT)
I progressi dell’endoscopia digestiva e della radiologia           si osserva una maggiore incidenza di CB rispetto al trapian-
interventistica hanno drammaticamente ridotto la                   to da donatore cadavere (Deceased Donor Liver Trasplan-
necessità di intervenire chirurgicamente per trattare              tation o DDLT) con percentuali, nei lavori pubblicati, che
queste complicanze.                                                arrivano ad una frequenza di oltre il doppio (3,4). Anche i
Un approccio multidisciplinare che coinvolge epatologi,            donatori di fegato possono sviluppare complicanze biliari,
endoscopisti, chirurghi e radiologi interventisti è                prevalentemente fistole biliari, con percentuali fino al 9% (5).
pertanto necessario in questi pazienti.                            Le CB nel post-trapianto sono: stenosi biliari, fistole biliari,
                                                                   casts e calcoli biliari, disfunzione dello sfintere di Oddi, ma
Biliary complications after liver transplantation have             fino al 20% dei pazienti possono avere più complicanze
been defined as the Achilles’ heel of that surgical                associate (Tabella 1).
discipline, reflecting the fact that they are the leading          L’immediata diagnosi e trattamento previene le complican-
cause of postoperative morbidity. They include biliary             ze più gravi ad essa conseguenti come le colangiti, le sep-
strictures, fistulas, stones, casts, and biliary sphincter         si, l’atrofia lobare, la cirrosi biliare secondaria e la perdita
of Oddi dysfunction. Advances in digestive endoscopy               dell’organo trapiantato.
and interventional radiology have significantly reduced            Il tipo di chirurgia usato per la ricostruzione dell’albero bi-
the need for surgery to treat these complications.                 liare determina il successivo approccio diagnostico-tera-
As a result, a multidisciplinary approach, involving               peutico. In generale, ma con alcune eccezioni, in caso di
hepatologists, endoscopists, surgeons, and                         epatico-digiuno anastomosi si preferisce l’approccio biliare
interventional radiologists is required to successfully            percutaneo transepatico radiologico (PTC) e nel caso
treat patients affected with these complications.                  di coledoco-coledoco anastomosi si usa l’approccio biliare
                                                                   endoscopico con la colangio-pancreatografia retrogra-
Parole chiave: trapianto di fegato, complicanze biliari,           da endoscopica (ERCP).
ERCP

Key words: liver transplantation, biliary complications,
                                                                   FATTORI DI RISCHIO
                                                                   Ci sono diversi fattori di rischio per le CB dopo TF. In ge-
ERCP
                                                                   nerale possiamo distinguere problemi tecnici e problemi
                                                                   relativi all’organo donato (Tabella 2).
                                                                   Tra i problemi tecnici l’uso del “tubo a T” (T-tube) ha susci-
                                                                   tato un acceso dibattito tra pro e contro. Una meta-analisi
                                                                   (6) ha dimostrato che i pazienti trapiantati senza posizio-
                                                                   namento di T-tube hanno un outcome migliore rispetto a
                                                                   quelli in cui è stato usato il T-tube, e quindi la maggior parte
                                                                   dei gruppi ha abbandonato il suo utilizzo.
                                                                                                                                                    Giorn Ital End Dig 2012;35:237-242

                                              Tabella 1: complicanze biliari dopo trapianto di fegato

                                                                                          anastomotiche (~80-90%)
                                               Stenosi biliari (~40%-80%)
                                                                                          non-anastomotiche (~10-20%)
                                                                                          anastomotiche
                                                                                          sede T-tube
                                               Fistole biliari (~2%-25%)
                                                                                          residuo dotto cistico
                                                                                          trancia di sezione (LRLTx e Split)
                                                                                          calcoli (~70%)
                                               Difetti di riempimento (~5%)               casts (~18%)
                                                                                          sludge, coaguli, parti di protesi

                                               Disfunzione sfintere di Oddi (~2-7%)
                                               Complicanze associate (~10-20%)

                                                                                                                                               237
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LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO:
                                                              “IL TALLONE D’ACHILLE”

                                                                                                                                                    lutazione iniziale. La risonanza magnetica
                                                               Tabella 2: cause delle complicanze biliari dopo trapianto di fegato
                                                                                                                                                    nucleare (RMN) con colangio-RMN ha
                                                                                                                                                    un’elevata sensibilità (98%-100%) in tutti
                                                                 Problemi tecnici                                                                   gli studi. Una meta-analisi riporta sensi-
                                                                                                                                                    bilità 96%, specificità 94%, accuratezza
                                                                 • eccessiva dissezione di tessuto periduttale durante la preparazione              diagnostica 99% (8). Ovviamente la colan-
                                                                 • eccessivo uso di elettrocauterio per controllo sanguinamento biliare             giografia in corso di ERCP e PTC è consi-
                                                                 • eccessiva tensione anastomosi biliare                                            derata il gold standard. In più queste me-
                                                                 • piccolo calibro dei dotti biliari                                                todiche hanno possibilità terapeutiche. La
                                                                 • stenosi conseguenti a fistola biliare                                            PTC è più invasiva e meno fisiologica ma
                                                                 • uso del T-tube                                                                   consente l’accesso alle vie biliari anche
                                                                 Problemi relativi all’organo donato                                                in caso di epatico-digiuno anastomosi.
                                                                                                                                                    L’ERCP è considerata la migliore modali-
                                                                 • donazione dopo morte cardiaca                                                    tà diagnostico-terapeutica in pazienti con
                                                                 • età avanzata donatore                                                            coledoco-coledoco anastomosi. Pos-
                                                                 • trombosi arteria epatica                                                         sibile, sebbene complessa dal punto di
                                                                 • prolungata ischemia fredda o calda                                               vista tecnico e non sempre realizzabile, è
                                                                 • uso prolungato di vasopressori nel donatore                                      l’ERCP in ricostruzioni biliari con epatico-
                                                                 • incompatibilità ABO                                                              digiuno anastomosi tramite colonscopio a
                                                                 • infezione pretrapianto da citomegalovirus                                        rigidità variabile pediatrico o da adulti (9),
                                                                                                                                                    enteroscopio a singolo o doppio pallone o
                                                                                                                                                    con overtube a spirale. Mancano, comun-
                                                             Non sembrano, invece, esserci differenze tra epatico-digiuno que, devices dedicati all’ERCP per questo tipo di tecnica.
                                                             anastomosi e coledoco-coledoco anastomosi ma quest’ulti- Riguardo alla biopsia epatica l’interpretazione di ostruzione
                                                             ma, oltre ad essere più fisiologica poiché preserva lo sfintere biliare o danno biliare può creare confusione. Gli aspetti del
                                                             di Oddi, consente l’accesso alle vie biliari tramite ERCP.          rigetto cellulare e stasi biliare possono confondersi. Anche
                                                             I’LDLT è stato riconosciuta come un fattore di rischio per la recidiva di infezione da HCV ad impronta colestatica può
                                                             complicanze biliari (2,4). I dotti di piccolo calibro e la frequen- indurre in errore. La biopsia epatica ha, dunque, un ruolo
                                                             te necessità di multiple anastomosi contribuiscono a mag- limitato nella diagnosi di complicanza biliare post-TF ma è
                                                             giori difficoltà tecniche e anche a maggior rischio di danno tuttavia molto utile per escludere altre cause di alterazione
                                                             ischemico dell’organo trapiantato (graft).                          degli enzimi epatici (10).
                                                             L’uso di organi dopo morte cardiaca del donatore è stato
                                                             associato ad un aumento di disfunzioni primarie precoci del STENOSI BILIARI
                                                             graft, rischio del paziente di essere rimesso in lista trapianto e Le stenosi biliari sono la più frequente CB dopo trapianto
                                                             ritrapiantato, che nella maggior parte dei casi avvengono per di fegato, sia DDLT che LDLT, con percentuali nei vari studi
                                                             complicanze biliari associate a danno ischemico (1).                tra il 40% e l’80% di tutte le complicanze biliari. La percen-
                                                                                                                                 tuale di stenosi post-LDLT è circa il doppio rispetto a quelle
                                                             DIAGNOSI                                                            post-DDLT (1,4).
                                                             Un terzo delle complicanze si verifica entro 1 mese dalla chi- Le stenosi biliari post-TF devono essere classificate in:
Luca Barresi et al > Le vie bilari nel trapianto di fegato

                                                             rurgia e l’80% entro 6 mesi (4).
                                                             Le complicanze più precoci, di solito entro 3 mesi, sono le                 stenosi anastomotiche (SA)
                                                             fistole, seguite dalle stenosi non- anastomotiche che si osser-             stenosi non-anastomotiche (SNA)
                                                             vano solitamente entro 6 mesi. Più lungo è il periodo durante               stenosi post-DDLT
                                                             il quale possono osservarsi le stenosi anastomotiche (1).                   stenosi post-LDLT.
                                                             I sintomi più comuni di CB post-TF sono dolore addominale,
                                                             febbre, anoressia, prurito, ittero oppure si può osservare una
                                                             continua fuoriuscita di bile dai siti di drenaggio, ma il pazien- Queste ulteriori suddivisioni delle stenosi sono importanti
                                                             te può anche essere totalmente asintomatico a causa della sia per la scelta del trattamento da attuare che per la previ-
                                                             denervazione epatica e dell’immunosoppressione e l’unico sione dell’outcome.
                                                             indizio di sofferenza d’organo può essere l’alterazione degli
                                                             enzimi epatici e della bilirubina. È pertanto necessario mante- Stenosi anastomotiche
                                                             nere un alto indice di sospetto di CB nel post-TF; la diagnosi Le SA (Figura 1A) hanno come causa principale problemi
                                                             precoce è essenziale perchè un trattamento tempestivo può tecnici o ischemia locale. Sono singole, brevi e localizzate
                                                             migliorare la funzione del graft ed evitare la chirurgia.           all’anastomosi. Non si associano a casts (vedi dopo) o sab-
                                                             La scintigrafia con acido iminodiacetico marcato con Tec-
                                                                                                                                 bia biliare. Sono più tardive rispetto alla SNA. Il successo
                                                             nezio99 è usata ancora in alcuni centri per la diagnosi di
                                                                                                                                 della terapia endoscopica è dell’80-100% in DDLT e del 60-
                                                             fistole biliari. La colangiografia attraverso il T-tube può essere
                                                                                                                                 75% in LDLT. Il tempo di risoluzione medio è 67 giorni e non
                                                             sicuramente utile ma, come abbiamo visto, il suo uso è stato
                                                             abbandonato in molti centri.                                        si associano a perdita del graft o decesso. Le SA identificate
                                                             L’ecografia transaddominale è inficiata dal fatto che spesso e trattate nei primi 6 mesi dopo il trapianto hanno una buona
                                                             nel post-TF le vie biliari non si dilatano anche in presenza risposta al trattamento endoscopico con minore percentuale
                                                             di stenosi significative a causa della fibrosi post-operatoria, di recidive rispetto a quelle identificate più tardivamente (11).
                                                             per cui la sua sensibilità non è elevata e varia negli studi
                                                             pubblicati tra il 38% e il 66% (7), sebbene il riscontro di vie Stenosi non-anastomotiche
                                                             biliari dilatate abbia un alto valore predittivo positivo. La sua Le SNA (Figura 1D) vedono come cause prevalenti il danno
                                                             facile esecuzione e la possibilità di valutare la vascolarizza- ischemico, che si manifesta di solito entro 1 anno, seguito dal
                                                             zione epatica per un eventuale trombosi dell’arteria epatica danno immunologico, che si manifesta di solito oltre l’anno.
                                                             ne fanno il test più frequentemente eseguito in fase di va- Sono stenosi multiple, lunghe, intraepatiche o ilari o este-
238
 1
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"
Figura 1: stenosi biliari dopo trapianto di fegato

   A                                                     B                                              C

   D                                                     E                                              F

  A) Stenosi anastomotica
  B) Dilatazione pneumatica
  C) Posizionate due protesi biliari in plastica
  D) Stenosi multiple extra e intraepatiche e casts biliari (foto piccola: rimozione casts)
  E) Aspetto colangiografico dopo dilatazione pneumatica delle stenosi biliari e rimozione dei casts
  F) Posizionate due protesi (frecce) con ali (winged stents) nelle vie biliari di destra e sinistra (foto piccola: tratto distale delle protesi
     con ali visibile dal duodeno)

se oltre 5 mm dall’anastomosi, spesso associate a casts.                      Trattamento endoscopico
Sono più precoci (3-6 mesi) rispetto alle SA. Il successo                     Il trattamento endoscopico delle stenosi biliari post-TF nei
della terapia endoscopica è del 50-75% in DDLT e 25-33%                       pazienti con coledoco-coledoco anastomosi si effettua tra-
in LDLT, il tempo di risoluzione medio è di 180 giorni. Sono                  mite ERCP e consistente nella dilatazione pneumatica e
associate a perdita del graft e necessità di ritrapianto, o de-               inserzione di protesi biliari. Diversi lavori hanno dimostrato
cesso nel 30-50% dei casi (1,2,11). Sostanzialmente pos-                      la necessità dell’uso delle protesi biliari in aggiunta alla di-
siamo dire che nelle SNA il quadro clinico e colangiografico                  latazione pneumatica che, se usata da sola, ha un tasso di
è più grave e che il trattamento con ERCP è più complesso                     recidive significativamente superiore (12).
e con risultati meno brillanti rispetto alle SA. La PTC è più                 Nel corso degli anni si è assistito alla tendenza ad aumen-
indicata nel caso di stenosi ilari o intraepatiche, tuttavia in               tare il numero di protesi (stents) biliari posizionate ad ogni
un’elevata percentuale di pazienti, nonostante tutti i tratta-                sessione di ERCP derivando questa tecnica dal trattamento
menti, le SNA conducono alla perdita dell’organo, alla ne-                    delle stenosi benigne conseguenti a chirurgia biliare (13). Il
cessità di ritrapianto o al decesso.                                          concetto che sta alla base di questa tecnica è che la pre-
                                                                              senza di multiple protesi biliari facilita la dilatazione della ste-
Stenosi post-LDLT
                                                                                                                                                                 End Dig 2012;35:237-242
                                                                              nosi e garantisce un drenaggio biliare periprotesico anche
Riguardo le stenosi post-LDLT come abbiamo detto sono
                                                                                                                                                                          - I SESSIONE

                                                                              dopo ostruzione delle protesi.
più frequenti rispetto alle post-DDLT, l’efficacia del tratta-                La procedura consiste nella identificazione della stenosi tra-
mento endoscopico è decisamente inferiore. Questo è do-                       mite colangiografia, superamento della stessa con filo guida,
vuto al piccolo diametro dei dotti da anastomizzare, alla                     dilatazione pneumatica progressiva e inserzione del maggior
presenza spesso di multiple anastomosi e a particolari ango-                  numero possibile di protesi in plastica (Figura 1A,B,C,D,E,F)
lazioni acute della zona anastomotica come la “deformazio-                    (14). Queste vanno sostituite ogni 3 mesi, per evitarne l’oc-
ne a collo di gru” (crane neck deformity). Nei pazienti in cui                clusione, cercando, ove possibile, di incrementare il numero
                                                                                                                                                           Ital2 OTTOBRE

l’ERCP fallisce può essere tentato l’approccio con PTC, che                   delle protesi fino alla guarigione della stenosi. L’efficacia di
si è dimostrato sicuro ed efficace in molti di questi pazienti.               questa tecnica è stata dimostrata in diversi lavori pubblicati
Un’altra opzione da prendere in considerazione è l’approccio                  con risultati fino all’80%-90% negli DDLT e 60%-75% nei
combinato dove l’accesso all’albero biliare si ottiene con la                 LDLT. Come già visto, i risultati sono nettamente inferiori per
via percutanea seguita dal “rendezvous” endoscopico.                          le stenosi non-anastomotiche (1,2,4,7,11).
                                                                              Tuttavia sono spesso necessarie multiple ERPC per periodi
                                                                                                                                                     LUNEDì

La ricostruzione chirurgica dell’anastomosi (solitamente una                  di tempo spesso prolungati (anche oltre un anno), e ricoveri
                                                                                                                                                     Giorn

epatico-digiuno anastomosi) o il ritrapianto rimangono la                     per ostruzione biliare e colangite nonostante multiple pro-
soluzione finale nei casi di fallimento di tutti gli approcci en-             tesi. Ovviamente i costi sono rilevanti sia per degenza che
doscopici e radiologici (1,2,4,7,11). Appare pertanto chiaro                  per le procedure. Alcuni autori hanno tentato di risolvere il
che una precisa diagnosi del tipo di stenosi è necessaria per                 problema non sostituendo le protesi ma aggiungendone
pianificare la migliore strategia terapeutica in questi pazienti.             progressivamente di nuove a quelle già posizionate (15).
                                                                                                                                                     239
                                                                                                                                                      15
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO:
                                                              “IL TALLONE D’ACHILLE”

                                                               Figura 2: stenosi biliare trattata con protesi biliare autoespandibile                     In un recente lavoro (20) gli autori hanno
                                                               completamente ricoperta tipo “bumpy” (Taewoong Medical, Seoul, Korea)                      proposto il rilascio dei CSEMS (varie mar-
                                                                                                                                                          che) interamente all’interno della via biliare
                                                                A                                          B                                              pubblicando uno studio con un limitato
                                                                                                                                                          numero di pazienti ma con risultati interes-
                                                                                                                                                          santi.

                                                                                                                                                          FISTOLE BILIARI
                                                                                                                                                             Sono la seconda più comune compli-
                                                                                                                                                             canza del trapianto di fegato con inci-
                                                                                                                                                             denza tra il 2 e il 25% (1,2). Sono più
                                                                                                                                                             frequenti nei LDLT dove possono essere
                                                                                                                                                             il 40% di tutte le complicanze biliari (4).
                                                                                                                                                             Le fistole biliari si formano più frequente-
                                                                                                                                                             mente in sede anastomotica, dal residuo
                                                                                                                                                             di dotto cistico o dalla sede di rimozione
                                                                                                                                                             del T-tube. Nei trapianti da vivente e nei
                                                                                                                                                             trapianti da emifegato (split) possono for-
                                                                                                                                                             marsi dalla trancia di sezione del fegato.
                                                                                                                                                             Sono divise in precoci (entro 4 settima-
                                                                 A) Stenosi anastomotica                                                                     ne) e tardive. Le prime sono di solito
                                                                 B) Protesi biliare con nuovo disegno delle maglie con zone di forza radiale
                                                                                                                                                             anastomotiche e causate da sanguina-
                                                                 differenziata nei vari segmenti
                                                                                                                                                             mento dalla superfice di taglio del dotto
                                                                                                                                                             biliare, eccessiva tensione dell’anasto-
                                                             L’immissione in commercio di stent metallici autoespandi- mosi, ischemia. Le seconde sono secondarie alla rimozio-
                                                             bili (self-expandable metallic stent o SEMS) ha indotto il loro ne del T-tube.
                                                             uso nei problemi biliari post-TF. Sono stati subito scartati Possono causare febbre, dolore da irritazione peritoneale o
                                                             i SEMS non ricoperti e parzialmente ricoperti per compli- essere asintomatiche ed essere scoperte durante ecografie,
                                                             canze legate alla porzione non ricoperta della protesi che TAC o RMN. Spesso si associano a bilomi intraepatici o nella
                                                             rendeva problematica la loro rimozione. L’attenzione si è cavità addominale. A volte possono causare peritonite biliare.
                                                             dunque focalizzata sui SEMS completamente ricoperti (co- Possono associarsi o causare stenosi biliare che compare
                                                             vered self-expandable metallic stent o CSEMS).                            dopo la guarigione della fistola.
                                                             Nel nostro Istituto, dopo uno studio pilota che dimostrava l’ef- La scintigrafia può essere diagnostica ma il gold standard è
                                                             ficacia e sicurezza dei CSEMS nei problemi biliari post-TF (16), la colangiografia.
                                                             confermato da studi pubblicati da altri gruppi (17), abbiamo In generale le fistole conseguenti a rimozione del T-tube
                                                             pubblicato un lavoro su 44 pazienti divisi in due gruppi:                 guariscono più facilmente di quelle anastomotiche.
                                                                                                                                       Piccole fistole, specie se periferiche (trancia di sezione epa-
                                                                                                                                       tica) possono rispondere alla sola sfinterotomia endosco-
                                                                      Gruppo 1 che include i pazienti dopo fallimen-                   pica. Fistole con portata più ampia, specie anastomotiche,
                                                                      to del trattamento tradizionale con dilatazione e                si trattano con posizionamento di stent in plastica poste a
Luca Barresi et al > Le vie bilari nel trapianto di fegato

                                                                      protesi in plastica multiple (32 stenosi biliari, 6
                                                                      stenosi+fistole, 1 fistola)                                        cavaliere della fistola, quando possibile.
                                                                                                                                       Alcuni autori preferiscono posizionare un sondino naso-
                                                                      Gruppo 2 con i pazienti “naive” (15 stenosi biliari
                                                                                                                                       biliare in aspirazione che consente anche l’esecuzione di
                                                                      mai trattate).
                                                                                                                                       colangiografie senza ripetere l’ERCP. Tuttavia il sondino
                                                                                                                                       naso-biliare è poco tollerato e si disloca con facilità.
                                                             Tutte le stenosi erano anastomotiche. I risultati hanno mo-               Se presente il T-tube, la fistola può essere trattata lascian-
                                                             strato la risoluzione della CB, migrazione della protesi e re-            dolo aperto.
                                                             cidive nel 71.8%, 33.6%, 14.3% del Gruppo 1 e 53.3%,                      Il trattamento endoscopico ha percentuale di successo nei
                                                             46.7%, 25% del Gruppo 2. Le conclusioni di questo studio                  DDLT tra l’84% e l’88% negli studi pubblicati (21,22). Tut-
                                                             sono che i CSEMS sono sicuramente utili dopo fallimento                   tavia nei LDLT la percentuale di successo è decisamente
                                                             della terapia endoscopica tradizionale ma non dovrebbero                  inferiore (4).
                                                             essere usati come primo approccio alla CB post-TF (18).                   L’esperienza con CSEMS è limitata ma i risultati sono pro-
                                                             In tutti gli studi che hanno usato CSEMS il problema più                  mettenti (18,19) sebbene in assenza di stenosi concomi-
                                                             rilevate è stata la migrazione dello stent. Questo non sempre             tante il problema della migrazione potrebbe essere ancora
                                                             è causa di fallimento del trattamento in quanto la risoluzione            più frequente.
                                                             della stenosi ne può essere la causa, ma in un gruppo di                  Se presente un biloma di cospicue dimensioni andrà drena-
                                                             pazienti, specie se la migrazione è precoce, si assiste a una             to radiologicamente.
                                                             pronta recidiva della stenosi.                                            Anche in questo tipo di complicanze, in caso di fallimen-
                                                             Vari metodi sono stati provati per impedire la migrazione dello           to del trattamento endoscopico, le alternative terapeutiche
                                                             stent. Alcuni hanno mostrato un eccessivo numero di com-                  sono la PTC e la chirurgia.
                                                             plicanze (19) come le protesi con pinne di ancoraggio (Viabil
                                                             Conmed, Utica, New York, USA), o si sono dimostrati poco                  DIFETTI DI RIEMPIMENTO
                                                             efficaci per la prevenzione della migrazione come le prote-               I difetti di riempimento delle vie biliari si osservano in circa
                                                             si con svasature delle estremità (Niti-S, ComVi fully covered             il 5% dei casi dopo TF (2). Possono osservarsi calcoli bi-
                                                             biliary stent, Taewoong Medical, Seul, Korea) (18). Su altri,             liari, che sono circa il 70% dei difetti di riempimento biliare
                                                             come i CSEMS con nuovo disegno delle maglie con zone                      post-TF, seguiti da casts, sabbia biliare, coaguli ematici,
                                                             di forza radiale differenziata nei vari segmenti (Bumpy Stent,            o protesi migrate o rotte all’interno delle vie biliari.
                                                             Taewoong Medical, Seoul, Korea), si attendono risultati di                Le stenosi biliari sono un fattore favorente la formazioni di
                                                             studi in corso (Figura 2 A,B).                                            calcoli biliari e alcuni farmaci, come la ciclosporina posso-
240
 1
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"
Figura 3: complicanze biliari associate                                                         DISFUNZIONE DELLO
   A                                              B                                               SFINTERE DI ODDI
                                                                                                  Presente dal 2% al 7% dei pa-
                                                                                                  zienti trapiantati (2). La causa più
                                                                                                  frequente sarebbe la denerva-
                                                                                                  zione della regione ampollare nel
                                                                                                  dotto nativo. Causa alterazione
                                                                                                  degli indici di colestasi, spesso in
                                                                                                  assenza di sintomi. La diagnosi si
                                                                                                  sospetta all’ERCP se si osserva
                                                                                                  una dilatazione di tutto l’albero
                                                                                                  biliare a monte dello sfintere di
                                                                                                  Oddi senza difetti di riempimento
                                                                                                  o un ritardo di svuotamento (> 15
                                                                                                  min) del contrasto. La diagnosi
                                                                                                  manometrica viene raramente
                                                                                                  eseguita. La risposta alla sfinte-
   C                                              D                                               rotomia è del 100%.

                                                                                                  CONCLUSIONI
                                                                                                    Le complicanze biliari rimangono
                                                                                                    un frequente ed importante pro-
                                                                                                    blema dopo TF tanto da essere
                                                                                                    definite il “tallone d’Achille” del
                                                                                                    trapianto di fegato.
                                                                                                    Una valutazione multidisciplinare
                                                                                                    è essenziale in questi pazienti.
                                                                                                    L’ERCP ha dimostrato di essere
                                                                                                    sicura ed efficace nel trattamen-
                                                                                                    to di molte di queste complican-
                                                                                                    ze nei pazienti con coledoco-
                                                                                                    coledoco anastomosi, lasciando
    A) Stenosi anastomotica+calcoli biliari                                                         la maggior parte dei pazienti con
    B) Dilatazione pneumatica stenosi                                                               epatico-digiuno anastomosi all’ap-
    C) Frammentazione ed estrazione calcoli con cestello                                            proccio radiologico percutaneo.
    D) Posizionata protesi biliare metallica autoespandibile completamente ricoperta                Alcune complicanze biliari come
                                                                                                    quelle post-LDLT e le stenosi non-
                                                                                                    anastomotiche sono più difficili da
no indurre ipersaturazione della bile e conseguente forma-               trattare con l’ERCP che tuttavia non interferisce negativa-
zione di calcoli. Il trattamento endoscopico non differisce              mente sulla eventuale successiva PTC e/o chirurgia.
da quello riservato normalmente ai calcoli biliari (Figura 3             Le peculiari caratteristiche di queste complicanze biliari
A,B,C,D).                                                                consigliano che il trattamento di questi pazienti sia affidato
Un discorso a parte deve essere riservato ai cosiddetti                  ad endoscopisti esperti, con un training specifico sui tra-
casts biliari. Si tratta di materiale, di consistenza variabile          piantati di fegato.
da poltacea a dura, che si accumula all’interno delle vie                In conclusione, in pazienti trapiantati di fegato con coledo-
biliari, prendendone spesso la forma, composto da mate-                  co-coledoco anastomosi e complicanze biliari la terapia en-
riale necrofibrinoso, collagene, acidi biliari, colesterolo e la         doscopica è l’approccio terapeutico iniziale più idoneo con
cui patogenesi, sebbene non del tutto compresa, è spesso                 una elevata probabilità di successo.
attribuibile ad un danno ischemico delle vie biliari. Il loro
                                                                                                                                                      End Dig 2012;35:237-242

riscontro impone dunque un’attenta ricerca di cause di
                                                                            TAKE HOME MESSAGE
                                                                                                                                                               - I SESSIONE

ischemia come la trombosi dell’arteria epatica. Frequente
è la loro associazione con multiple stenosi non-anastomo-                   Le complicanze biliari rappresentano i problemi
                                                                            più frequentemente osservati dopo trapianto di
tiche. Quando i casts sono molto estesi nell’albero biliare si              fegato.
può configurare la cosiddetta “sindrome da casts biliari”
                                                                            Un approccio multidisciplinare che coinvolga
che è molto difficile da trattare endoscopicamente o radio-                 chirurgo, epatologo, endoscopista, radiologo
logicamente e necessita di ritrapianto nel 22% dei casi. In                 interventista è necessario per trattare efficace-
                                                                                                                                                Ital2 OTTOBRE

ogni caso il successo nel trattamento dei casts negli studi                 mente questi pazienti.
pubblicati non supera il 60% (23) dei casi per difficoltà le-               Una corretta classificazione delle complicanze
gate alla rimozione dei casts, la loro frequente recidiva e                 biliari consente di pianificare il trattamento mi-
l’ostuzione precoce delle protesi.                                          gliore e di ipotizzarne l’outcome.
In alcuni casi di SNA con casts biliari abbiamo utilizzato                  Nei pazienti trapiantati di fegato con compli-
con successo protesi in plastica con nuovo disegno ad ala                   canze biliari e coledoco-coledoco anastomosi
                                                                                                                                          LUNEDì

(Winged stent or ViaDuct, GI Supply, Camp Hill, PA, USA)                    la terapia endoscopica è l’approccio terapeuti-
                                                                                                                                          Giorn

(Figura 1 D,E,F) con drenaggio periprotesico, che posso-                    co iniziale più idoneo ed associato ad una ele-
no essere posizionate anche nelle vie biliari intraepatiche                 vata probabilità di successo.
senza il rischio di chiudere le vie biliari vicine e che sareb-             Considerate le peculiari caratteristiche di que-
bero più resistenti all’ostruzione (24). Sono in corso studi di             sto tipo di complicanze, gli endoscopisti che
                                                                            affrontano queste patologie dovrebbero avere
valutazione di queste protesi.
                                                                            un training specifico nel settore dei trapianti.
                                                                                                                                          241
                                                                                                                                           15
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: "IL TALLONE D'ACHILLE"
LE VIE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO:
                                                              “IL TALLONE D’ACHILLE”

                                                             Corrispondenza                                                                   11. Williams ED, Draganov PV. Endoscopic management of bilia-
                                                                                                                                                  ry strictures after liver transplantation. Worl J Gastroenterol
                                                             Luca Barresi                                                                         2009;15:3725-3733.
                                                             Servizio di Gastroenterologia
                                                                                                                                              12. Zoepf T, Maldonado-Lopez EJ, Hilgard P et al. Balloon dilatation
                                                             ed Endoscopia Digestiva, ISMETT                                                      vs. balloon dilatation plus bile duct endoprostheses for treatment of
                                                             Via Tricomi, 1 - 90146 Palermo                                                       anastomotic biliary strictures after liver transplantation. Liver Transpl
                                                             Cell. + 39 331 1718159                                                               2006;12:88-94.
                                                             Fax + 39 091 2192400                                                             13. Costamagna G, Pandolfi M, Mutignani M et al. Long-term results of
                                                             e-mail: lbarresi@ismett.edu                                                          endoscopic management of postoperative bile duct strictures with incre-
                                                                                                                                                  asing numbers of stents. Gastrointest Endoscopy 2001;54:162-168.
                                                                                                                                              14. Pasha FS, Harrison ME, Das A et al. Endoscopic treatment of
                                                                                                                                                  anastomotic biliary strictures after deceased donor liver transplanta-
                                                                                                                                                  tion: outcome after maximal stent therapy. Gastrointest Endoscopy
                                                             Bibliografia                                                                         2007;66:44-51.
                                                              1. Ayoub WS, Esuivel CO, Martin P. Biliary complications following              15. Tabibian J, Asham E, Han S et al. Endoscopic treatment of postortho-
                                                                 liver traplantation. Dig Dis Sci 2010;55:1540-1546.                              topic liver transplantation anastomotic biliary strictures with maximal
                                                                                                                                                  stent therapy. Gastrointest Endoscopy 2010;71:505-12.
                                                              2. Krok KL, Cardenas A, Thuluvath PJ. Endoscopic management
                                                                 of biliary complications after liver transplantation. Clin Liver Dis         16. Traina M, Tarantino I, Barresi L et al. Efficacy and safety of fully covered
                                                                 2010;14:359-371.                                                                 self-expandable metallic stents in biliary complications after liver tra-
                                                                                                                                                  splantation: a preliminary study. Liver Trasplant 2009;15:1493-1498.
                                                              3. Yazumi S, Yoshimoto T, Hisatsune H et al. Endoscopic treatment of
                                                                 biliary complications after right-lobe living-donor liver transplantation    17. Garcia-Pajares F, Sanchez-Antolin G, Pelajo SL et al. Covered metal
                                                                 with duct-to-duct biliary anastomosis.J Hepatobiliary Pancreat Surg              stents for the treatment of biliary complications after orthotopic liver
                                                                 2006;13:502-510.                                                                 transplantation. Trasplantation Proceedings 2010;42:2966-2969.
                                                              4. Tarantino I, Barresi L, Petridis I et al. Endoscopic treatment of bilia-     18. Tarantino I, Traina M, Mocciaro F et al. Fully covered metallic
                                                                 ry complications after liver trasplantation. World J Gastroenterol               stents in biliary stenosis after orthotopic liver transplantation.
                                                                 2008;14:4185-4189.                                                               Endoscopy 2012;44:246-250.
                                                              5. Gruttadauria S, Marsh JW, Vizzini GB et al. Analysis of surgical and         19. Phillips MS, Monatti H, Sauer BG et al. Elevated strictures rate following
                                                                 perioperative complications in seventy-five right hepatectomies for living       the use of fully covered self-expandable metal biliary stents fo biliary
                                                                 donor liver transplantation. World J Gastroenterol 2008;14:3159-3164.            leaks following liver transplantation. Endoscopy 2011;43:512-517.
                                                              6. Sotiropoulos GC, Sgurakis G, Radtke A et al. Orthotopic liver tran-          20. Haapamäki C, Udd M, Halttunen J et al. Endoscopic treatment of
                                                                 splantation: T-tube or not T-tube? Systemic review and meta-analysis             anastomotic biliary complications after liver transplantation using
                                                                 of result. Trasplantation 2009;87:1672-1680.                                     removable, coveredm sel-expandable metallic stents. Scandinavian J
                                                                                                                                                  of Gastroterol 2012;47:116-121.
                                                              7. Sharma S, Gurakar A, Jabbour N. Biliary strictures following liver
                                                                 transplantation:past, present and preventive strategy. Liver Traspl          21. Morelli J, Mulcahy HE, Willner IR al. Endoscopic treatment of post-liver
                                                                 2008;14:759-69.                                                                  transplantation biliary leaks with stent placement across the leak site.
                                                                                                                                                  Gastrointest Endosc 2001;54:471-475.
                                                              8. Jorgensen JE, Waljee AK, Volk ML et al. Is MRCP equivalent to ERCP
                                                                 for diagnosing biliary obstruction in orthotopic liver transplant reci-      22. Thuluvath PJ, Atassi T, Lee J. An endoscopic approach to biliary
                                                                 pients? A meta-analysis. Gastrointest Endosc 2011;73:955-62.                     complications following orthotopic liver trasplanatation. Liver Int
                                                                                                                                                  2003;23:156-162.
                                                              9. Chahal P, Baron TH, Paterucha JJ et al. Endoscopic retrograde cho-
                                                                 langiography in post-orthotopic liver transplant population with Roux-       23. Shan JN, Haigh WG, Lee Sp et al. Biliary casts after orthotopic liver
                                                                 en-Y biliary reconstruction. Liver Trasplant 2007;13:1168-1173.                  transplantation: clinical factors, treatment, biochemical analysis. Am J
                                                                                                                                                  Gastroenterol 2003;98:1861-1867.
                                                             10. Sebagh M, Yilmaz F, Karaman V et al. The histologic patterne of “biliary
                                                                 tract pathology” is accurate fot the diagnosis of biliary complications.     24. Raju GT, Sud R, Alfert AA et al. Biliary drainage by using stents without a
                                                                 Am J Surg Pathol 2005;29: 318-323.                                               central lumen: a pilot study. Gastrointest Endoscopy2006;63:317-320.
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