LE TECNOLOGIE FONDAMENTALI DELL'AGRICOLTURA 4.0 - la piattaforma completa per l'agricoltura di precisione - Agricolus
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LE TECNOLOGIE FONDAMENTALI DELL’AGRICOLTURA 4.0 la piattaforma completa per l’agricoltura di precisione
L’EVOLUZIONE DIGITALE IN AGRICOLTURA L’Agricoltura 4.0 consiste in una serie di La digitalizzazione e la diffusione di tecno- strumenti e strategie che permettono agli logie innovative stanno cambiando ogni agricoltori di utilizzare tecnologie avanzate settore della nostra società. in maniera sinergica e interconnessa, ren- Questo processo coinvolge anche l’agrico- dendo così la produzione più efficiente e ltura, che si trova oggi di fronte a una serie sostenibile. L’Agricoltura 4.0 si avvale così di sfide sempre più urgenti: utilizzare al di grandi volumi di dati, opportunamente meglio le risorse fondamentali come il elaborati e analizzati, per estrarre informa- suolo e l’acqua, gestire i cambiamenti zioni di valore per le decisioni aziendali e di climatici repentini, dare una riposta rapida oggetti “intelligenti”, tra loro interconnessi, alle crescenti richieste di produzione e por- in grado di scambiarsi informazioni. tare risultati positivi sull’ambiente, sull’eco- L’applicazione di queste nuove tecnologie nomia e sulla società. permette, ad esempio, di stabilire il fabbi- Nuovi paradigmi produttivi sono divenuti sogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni necessari e possibili grazie alla disponibi- riducendo gli sprechi, di prevedere l’inso- lità di tecnologie innovative. rgenza di alcune malattie o l’attacco di parassiti, di aumentare la resa e il livello di Nel corso della sua storia l’agricoltura è qualità del prodotto finale, di stabilire il stata soggetta a diverse rivoluzioni che, momento più opportuno per la raccolta o, una dopo l’altra, hanno apportato sempre ancora, di tracciare e certificare prodotti maggiori ricchezze e conoscenze, affinan- dal campo fino all’industria di trasforma- do le tecniche ed individuando le specifici- zione e al consumatore. tà delle diverse colture. A partire dagli anni ’90 lo sviluppo di tecno- logie di geolocalizzazione satellitare GPS ha favorito l’avvento della cosiddetta “agri- coltura di precisione”. Il lavoro delle mac- chine agricole è stato supportato dalle tecnologie satellitari, che hanno permesso di eseguire interventi agronomici più mirati ed efficienti, tenendo conto delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche del suolo. Oggi, grazie ad un ulteriore sviluppo delle tecnologie digitali, si parla di Agricoltura 4.0 come evoluzione del concetto di agricoltu- ra di precisione.
IMMAGINI SATELLITARI I satelliti sono uno dei mezzi più utilizzati in Quando si parla di immagini satellitari è agricoltura: le immagini satellitari permetto- necessario introdurre il concetto di indice di no infatti di monitorare le colture da remoto vegetazione, uno strumento chiave per il mo- in modo preciso ed efficiente. nitoraggio dello stato di salute delle colture. Esistono numerosi satelliti che acquisiscono Gli indici possono descrivere la vigoria della immagini multispettrali dallo spazio: tra i più pianta, fornendo una misura del suo stato di comuni troviamo Sentinel-2, Landsat 8, salute generale, oppure problematiche spe- Airbus Spot 6 e Pléiades. cifiche come lo stress idrico o la quantità di clorofilla. Gli indici comunemente utilizzati Le immagini ottenute hanno una risoluzione sono: spaziale e temporale differente: Landsat 8 fornisce dati ogni 16 giorni con risoluzione • NDVI descrive il livello di vigoria della col- spaziale di 30 metri, Sentinel-2 ogni 5 giorni tura ed è senza dubbio l’indice più utilizza- a 10 metri, Spot 6 fino a 1,5 metri e Pléiades to in agricoltura perché permette di rico- fino a 50 cm con richieste a seconda delle noscere immediatamente le zone dell’azi- esigenze. enda o del campo che presentano pro- blemi di sviluppo. La frequenza di passaggio regolare dei satel- liti determina una disponibilità del dato • NDMI descrive il livello di stress idrico della costante in più fasi della stagione colturale, coltura ed è un indice ancora poco utiliz- ma bisogna anche ricordare che nei giorni di zato in agricoltura. Un valore di NDMI transito del satellite, in cui l’area in esame è uguale a -1 indica un alto livello di stress coperta da nuvole, il dato non è utilizzabile. idrico della vegetazione, oppure una
IMMAGINI SATELLITARI vegetazione molto poco sviluppata o sintomo è utile a riconoscere zone del assente. Al contrario, un valore di NDMI alto campo con possibili carenze nutrizionali o (intorno a 1) indica una vegetazione ben attacchi di patogeni. sviluppata, con basso stress idrico. • LAI stima la superficie fogliare della • TCARI/OSAVI è un indice di clorofilla piut- pianta espressa in m2 su m2 e può essere tosto complesso ed è correlato con la preso come riferimento per valutare quale percentuale di clorofilla presente nei tes- indice è più opportuno utilizzare. suti delle piante. È pertanto un indice utile a identificare le zone tendenti alla clorosi, ossia allo scolorimento delle foglie. Questo USI E VANTAGGI Uno dei vantaggi più immediati degli indici satellitari è quello di poter identificare facilmente le aree problematiche all’interno dell’appezzamento per fare delle osservazioni in campo mirate. Questo è possibile grazie a un differente punto di vista che mostra dall’alto l’evoluzi- one della coltura su piccole o grandi estensioni di ettari, permettendo di accorgersi subito della criticità e intervenire tempestivamente. Un altro importante vantaggio è il confronto tra i diversi indici di vegetazione e tra diverse annate. Ad esempio, è possibile valutare la relazione tra una bassa vigoria della coltura e un forte stress idrico dovuto ad un periodo di siccità; oppure valutare le variazioni rispetto ai dati delle annate precedenti per stimare le performance produttive della coltura. Inoltre grazie al telerilevamento è possibile identificare macro-aree all’interno del campo, omogenee per aspetti vegetativi e produttivi, allo scopo di gestire gli appezzamenti in manie- ra differenziata. L’identificazione delle aree del campo maggiormente soggette a stress idrico permette di applicare l’irrigazione di precisione, differenziando la quantità d’acqua nelle diver- se zone. In modo simile, l’indice di vigoria può essere la guida per la concimazione di precisio- ne. Infatti, le zone soggette a stress vegetativo, in assenza di patologie o stress idrico, sono quelle che presentano maggiori carenze d’azoto, pertanto possono essere concimate di più di quelle con alto NDVI per uniformare la resa all’interno del campo. È bene ricordare che gli indici da satellite non permettono l’identificazione delle patologie nei primi stadi di sviluppo (e cioè, nel momento in cui il trattamento può risultare più efficace), per cui i dati satellitari raggiungono la loro massima efficacia se associati all’interpretazione dei risultati dei modelli previsionali e all’osservazione in campo. Infatti l’assenza di aree con stress vegetativi identificati dal satellite, unita all’assenza di rischi di infestazione identificati dal mo- dello, rappresenterà una situazione ottimale; mentre l’indicazione di rischio di specifici pato- geni da parte del modello previsionale indurrà a prestare maggiore attenzione al monitorag- gio fitosanitario in campo.
MODELLI PREVISIONALI I modelli previsionali per l’agricoltura sono dell’irrigazione e della concimazione. Il loro uno strumento prezioso per agricoltori e utilizzo permette inoltre di ottenere la crea- tecnici, che li supporta nel valutare la stra- zione di un sistema di controllo e allerta per tegia più adeguata in base alle caratteri- l’attivazione di interventi mirati, salvaguar- stiche tecniche, sociali ed economiche dando le risorse economiche ed ambien- dell’azienda. tali; la costituzione di una banca dati utile a elaborare analisi di previsione e strategie Oltre alle previsioni metereologiche, am- di pianificazione. piamente diffuse e utilizzate, i modelli pre- visionali sviluppati ad hoc per il settore Nel caso specifico dei modelli previsionali agricolo forniscono informazioni utili per il utilizzati per la difesa, essi rispondono alla supporto alle decisioni come: necessità di contrastare in modo tempe- • fenologia della coltura stivo malattie e infestazioni dannose e sono in grado di stimare il comportamento • rischio di infestazione da patogeni o fitofagi specifici della pianta e l’avvento e lo sviluppo di determinate fitopatologie. Per questo, la • fabbisogno nutrizionale delle colture tipologia di modello e l’output restituito è • fabbisogno idrico delle colture diverso per ogni singola fitopatologia o Queste informazioni presentano un’eleva- insetto. ta accuratezza, oltre ad essere facilmente I modelli relativi agli insetti in genere resti- leggibili dagli operatori. tuiscono la mortalità e/o la ripartizione I modelli previsionali forniscono quindi un della popolazione per stadi fenologici, valido supporto a chi opera in agricoltura: mentre i modelli sulle fitopatie possono semplificano il lavoro e aumentano l’effi- dare indicazioni sul rischio di infezione o cacia delle decisioni nell’ambito della sulla percentuale di sviluppo dell’infezione. difesa fitosanitaria, della gestione Modello dello sviluppo della diabrotica del mais (Diabrotica Modello dell'infezione della peronospora della vite virgifera) che usa un sistema di calcolo dei gradi-giorno (Plasmopara viticola) basato su rilevazione delle tempera- basato sulla rilevazione delle temperature medie orarie e ture medie giornaliere, piovosità cumulata e livello di sulle soglie termiche dell’insetto in ogni suo stadio per bagnatura fogliare per stimare la comparsa e l'evoluzione stimare il periodo di comparsa e le abbondanze dei vari delle infezioni primarie e secondarie. stadi fenologici.
MAPPE DI PRESCRIZIONE E CONCIMAZIONE A RATEO-VARIABILE Le tecnologie a rateo variabile permettono associa a ciascun punto del campo la l’applicazione degli input nelle diverse quantità di input necessaria in quel mo- parti del campo in base alle esigenze mento. Grazie ad essa, per ogni punto del sito-specifiche delle colture e possono campo si avrà l’esatta quantità di concime supportare operazioni colturali come azotato, espressa in kg/ha. semina, irrigazione, concimazione, tratta- La mappa di prescrizione per la concima- menti. zione viene prodotta in due fasi. Nella La concimazione a rateo variabile può prima fase si differenziano le aree del essere applicata da spandiconcimi dotati campo in base ai fattori che determinano di tale tecnologia per somministrare in una maggiore o minore quantità di azoto modo preciso la quantità di prodotto. Per necessaria. La differenziazione delle aree concimare un campo con un concime del campo può avvenire sulla base di azotato secondo le tecniche di precision indici (come l’NDVI) monitorati da satellite farming, si dovrebbe infatti avere a dispo- o drone oppure da sensori prossimali. Nella sizione: uno spandiconcime a rateo varia- seconda fase, alle diverse aree del campo bile e una mappa di prescrizione. viene associata la corretta dose di conci- me da somministrare. Tale dose deve Lo spandiconcime a rato variabile è in essere calcolata sulla base delle necessità grado di modulare la quantità di concime reali delle colture e della dotazione di azoto sparso lungo il suo percorso, permettendo del terreno in quel preciso momento. che ogni area del campo sia concimata Queste possono essere calcolate con con la dose che risponde meglio alle bilanci azotati o analisi chimiche del suolo esigenze colturali della pianta. La mappa e della vegetazione. di prescrizione è la mappa che comunica allo spandiconcime quanto concime spandere in quel punto dell’appezzame- nto. I sistemi VRT funzionano grazie a un insie- me di componenti. Nel caso della conci- mazione azotata VRT, il sistema di posizio- namento permette di identificare la loca- lizzazione dello spandiconcime nel campo con una precisione centimetrica (ottenibi- le con l’RTK), submetrica (con il DGPS) oppure dell’ordine di qualche metro (con il GPS). Il software consente di creare le Esempio di mappa di prescrizione azotata di un appezzamento, mappe di prescrizione e trasferirle al trat- realizzata a partire da un’immagine di NDVI (in basso a sinistra). Sulla base dei livelli di vigoria osservati in campo e in assenza di tore, mentre il controller modula la quanti- stress idrici o patologie, si ipotizza che l’azoto sia il fattore tà di concime che esce dallo spandicon- limitante e si individuano tre zone con fabbisogni azotati differenti. Nelle zone a basso NDVI e quindi a bassa vigoria cime. (rosse nella mappa NDVI) si somministrerà un quantitativo maggiore di concime azotato (giallo nella mappa di prescrizio- ne), viceversa in quella con maggior vigore (verdi nella mappa La mappa di prescrizione è un elemento NDVI) il quantitativo somministrato sarà inferiore (rosso nella mappa di prescrizione) chiave della concimazione VRT, in quanto
MAPPE DI RESA Le mappe di resa sono mappe dei campi Le mappe di resa vengono prodotte attra- in cui viene riportata la resa rilevata in ogni verso diversi passaggi. Si procede innanzi- singolo metro quadrato. Sono molto diffu- tutto alla fase di raccolta dei dati. Un sen- se per i cereali come grano e orzo, che sore installato all’interno della mietitrebbia vengono raccolti con una mietitrebbia pesa, ad intervalli di tempo predefiniti dotata di un apposito sistema, e permet- dell’ordine di alcuni secondi, la quantità di tono all’agricoltore di identificare imme- granella che viene raccolta. Ogni dato è diatamente le zone del campo che hanno georeferenziato, in modo da poter essere avuto una resa più o meno alta. visualizzato in mappa. Questo primo step produce dati illeggibili da parte dell’agrico- ltore, chiamati “dati grezzi” che devono essere processati per poter fornire infor- mazioni concrete e facilmente leggibili. Per questo motivo vengono puliti, prima dell’elaborazione finale, da dati discordanti come valori di resa che la pianta non è in grado fisiologicamente di produrre perché troppo alti, oppure di dati registrati in punti in cui la velocità rilevata della mietitrebbia risulta troppo elevata. Infine, vengono defi- nite le tendenze spaziali principali della resa e prodotte le vere e proprie mappe di resa, pronte per essere lette e interpretate da tecnici e agricoltori. I vantaggi dell’utilizzo delle mappe di resa sono svariati: • Prevedere le rese negli anni successivi; • Ottimizzare le mappe di prescrizione azotata; Esempio di mappe di resa di diversi campi coltivati con cereali • Studiare la vocazionalità ambientale autunno-vernini. per capire se una coltura è adatta o meno a un determinato territorio; • Valutare se vi sono aree del campo che producono di meno in modo persi- stente o sporadico, mediante analisi delle mappe di resa di un campo rac- colte in diversi anni.
MAPPE DI SEMINA La semina di precisione riveste una seminatrici di precisione per raggiungere grande importanza data la correlazione performance ottimali in tutto l’appezzame- tra densità di semina e raccolto finale. nto. La creazione di mappe di semina si basa Sulla base dei dati ottenuti, è possibile sull’analisi dei dati storici di resa e sui dati aumentare la densità di semina nelle aree relativi al terreno come le analisi e la con- più produttive per sfruttare l'intero poten- ducibilità elettrica del suolo. ziale; mentre riducendo la densità nelle aree di minor rendimento, sarà possibile I dati di resa ottenuti tra le diverse annate ridurre la competizione tra le singole vengono infatti comparati e combinati piante, spesso causata da scarsità di con la capacità del suolo per essere con- acqua o sostanze nutritive. vertiti in mappe di semina. Queste mappe vengono poi trasferite tramite USB su FILIERE E MONITORAGGIO DI MOLTEPLICI AZIENDE AGRICOLE I vantaggi apportati dall’Agricoltura 4.0 del settore agroalimentare, associazioni di non si riflettono solo a livello della singola produttori, consorzi e cooperative. azienda agricola, ma possono creare La corretta gestione delle informazioni valore lungo tutta la filiera. È infatti possi- aziendali e del cambiamento nei processi bile raccogliere dati utili al controllo del produttivi diventa quindi l’obiettivo di tutte processo produttivo durante ogni passag- quelle organizzazioni che vogliono innova- gio, dal campo al confezionamento, con il re e agire sulla base dei dati riscontrati, conseguente vantaggio di avere un pro- riducendo al massimo errori e sprechi di dotto di massima qualità ottenuto in ma- materiali, risorse e tempo. niera più sostenibile dal punto di vista am- bientale. La cooperativa, ad esempio, ha una grande responsabilità verso le aziende Raggiungere una comunicazione effi- agricole socie che ne fanno parte, ha una ciente all’interno dell’azienda e verso i struttura complessa e ha bisogno di orga- consumatori costituisce oggi la chiave di nizzare al meglio le informazioni che arriva- successo affinché l’adozione degli stru- no dai diversi rami. Ancora, un ufficio tecni- menti dell’Agricoltura 4.0 e le strategie di co e i soci collaboratori sono il cuore ope- sostenibilità diventino possibili. rativo ed è importante avere tra loro una I dati da prendere in considerazione, però, comunicazione rapida ed efficiente, con la stanno diventando sempre più consistenti, possibilità di organizzare la gestione per specialmente all’interno delle filiere o delle centri aziendali e di monitorare anche realtà che aggregano molteplici imprese appezzamenti dislocati su aree o regioni agricole come aziende di trasformazione distanti tra loro.
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