LE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO - LA RADICE DEI COMPORTAMENTI E LO SVILUPPO DELL'ASCOLTO PER INTERCETTARE I SEGNALI DEBOLI - UILPoste Frosinone e ...
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LE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO LA RADICE DEI COMPORTAMENTI E LO SVILUPPO DELL’ASCOLTO PER INTERCETTARE I SEGNALI DEBOLI 25 novembre 2020 - Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Webinar Teams Live Events 11:00 -12:45
LE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO AGENDA Intervento Relatori Apertura e benvenuto Pietro Largo – Macro Area Risorse Umane Centro Nord Perché un seminario sulle molestie nel luogo di lavoro Alessandra Mariotti – Governo Rischi di Gruppo Fraud Management Centro Nord Cinzia Calzoni – Macro Area Risorse Umane Centro Nord Servizi Trasversali Il ruolo e l’impegno di Poste Italiane per il contrasto alla violenza Massimiliano Monnanni - Governo Rischi di Gruppo Responsabilità di genere Sociale d’Impresa Le politiche di Diversity and Inclusion in Poste Italiane Andrea Voltolina - Relazioni Industriali Legislazione del Lavoro Previdenza e Welfare Excursus legislativo sulla violenza di genere. Claudia Lofino - Vice Questore Aggiunto Polizia Postale L’esperienza della Polizia Postale di Bologna Enzo Grillini - Vice Ispettore Polizia Postale Le molestie nei luoghi di lavoro. Laura De Chiara - Valore D Il confine tra inopportuno e illecito Il linguaggio come strumento per sviluppare inclusione e definire Linda Serra - Work Wide Women rapporti equi tra le persone 2
LE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO LA RADICE DEI COMPORTAMENTI E LO SVILUPPO DELL’ASCOLTO PER INTERCETTARE I SEGNALI DEBOLI Il ruolo e l’impegno di Poste Italiane per il contrasto alla violenza di genere Massimiliano Monnanni Responsabile RSI - Governo Rischi di Gruppo - Corporate Affairs
I DIRITTI UMANI IN POSTE ITALIANE IMPEGNI CONCRETI Una grande Azienda come Poste Italiane – anche per ragioni connesse alla sua identità storica e sociale – è forse più di ogni altra impresa tenuta a dimostrare concretamente di riconoscere, tutelare e promuovere i Diritti Umani, nelle sue diverse declinazioni, attraverso l’adozione di specifiche politiche, procedure e momenti formativi in grado di permeare e coinvolgere attivamente tutti i suoi dipendenti e collaboratori. L’impegno in favore della tutela e della promozione dei Diritti Umani, di prima e seconda generazione, costituisce elemento fondante della responsabilità sociale d’impresa che Poste Italiane assume e porta avanti con orgoglio, determinazione e un approccio all’insegna dell’inclusione e della prossimità. Poste Italiane, consapevole del ruolo che svolge nell’ambito del sistema Paese, ha dato avvio lo scorso 21 settembre alla formazione online sulla Tutela dei Diritti Umani, in continuità con il workshop di formazione manageriale “Business e Diritti Umani: il ruolo delle Imprese per lo sviluppo sostenibile” del 29 gennaio 2020. Il corso online è progettato sulla base dei contenuti forniti da SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale) e rivolto a tutte le persone del Gruppo Poste. 4
INNOVAZIONE FORMATIVA DIGITAL LEARNING Per favorire la diffusione di una cultura aziendale sempre più integrata e consapevole del rispetto dei diritti umani nella propria esperienza organizzativa e coerentemente con le politiche di sostenibilità, il corso è stato realizzato con un format di digital learning innovativo di tipo editoriale, con sezioni video, parti dedicate alla lettura, podcast stile trasmissione telefonica, in grado di offrire una piacevole esperienza di apprendimento e lasciare a chi segue il corso la libertà di esplorare e approfondire i diversi argomenti. I temi trattati: • diritti dei lavoratori, • tutela delle persone con disabilità, • discriminazione, • pari opportunità e identità di genere, • protezione dell’ambiente. Il format esplorativo di contenuti/spazio scelto è ideale per proporre contenuti in una sequenza di dati lungo un arco diatopico. 5
VIOLENZA DI GENERE LA MISURA DEL FENOMENO La violenza contro le donne è un fenomeno grave e molto diffuso nel nostro Paese, e al tempo stesso di difficile misurazione perché in larga parte sommerso. Il fenomeno è complesso, poiché coinvolge aspetti sociali e culturali che riguardano la struttura della nostra società; appare inoltre anche crescente, non ostacolato dai mezzi di contrasto messi in campo. In questo senso la funzione di contenimento e di assistenza svolta dai Centri di accoglienza appare di fondamentale importanza sul territorio nazionale, e assume un ruolo di autentica sussidiarietà nei confronti dello Stato. L’ISTAT rende disponibile una informazione integrata proveniente da varie fonti: Dipartimento per le Pari Opportunità, Ministeri, Regioni, Centri antiviolenza, Case- rifugio. Il più recente quadro statistico sul tema è stato predisposto per il “Secondo Rapporto sugli ESDG’ s “, presentato ad aprile 2019 (https://www.istat.it/it/files//2018/04/Rapporto-SDGs-2018.pdf). In generale però l’elemento più difficile da risolvere rimane il pieno recupero di una dimensione di vita e di lavoro dignitosa per le donne. 6
NORMATIVA INTERNAZIONALE E NAZIONALE La Convenzione di Istanbul (2011) è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla “prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne”. La Convenzione è stata ratificata anche dal nostro Paese nell’anno 2013. La Ratifica della Convenzione di Istanbul (https://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Testi/AC0173.htm) e la cosiddetta “Legge sul Femminicidio” (L.n.119/2013), che è stata emanata nello stesso anno (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/10/15/13G00163/sg ) sono in Italia i principali punti di riferimento della normativa di contrasto al fenomeno. Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017- 2020 Il Consiglio dei ministri del 23 novembre 2017 il Governo ha approvato e adottato il nuovo piano strategico nazionale antiviolenza, della durata triennale. Il documento definisce una strategia d’intervento caratterizzata da una logica di partenariato e di politiche integrate prevedendo la responsabilizzazione tutti coloro che sono chiamati a darvi attuazione. Le linee strategiche del nuovo Piano sono state elaborate da un apposito gruppo di lavoro istituito ad hoc di concerto con i/le rappresentanti delle amministrazioni centrali, regionali e locali e dell’associazionismo di riferimento, congiuntamente alle maggiori sigle sindacali, e ai/alle referenti dell’ISTAT e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il documento ripropone i tre assi strategici (prevenire; proteggere e sostenere; perseguire e punire) della Convenzione di Istanbul, oltre a un asse trasversale di supporto all'attuazione relativo alle politiche integrate. 7
CREARE VALORE INCLUSIONE LAVORATIVA PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA Il Progetto 2019-2020 di Poste Italiane «Inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza», grazie alla sua carica innovativa unica ha ricevuto attenzione e plauso da PostEurope. Poste Italiane si è aggiudicato il 1^ Premio CSR Coup de Cœur award, per la categoria dipendenti come miglior pratica RSI Brochure PostEurop 2020 CSR. Il Progetto di Poste Italiane, in relazione all’analisi degli interventi finora compiuti in Italia, mostra innovazione poiché si tratta della prima esperienza in assoluto a realizzarsi nel nostro Paese, in partnership con aziende e con realtà associative dei Centri Antiviolenza, con l’obiettivo del pieno recupero di un percorso formativo e lavorativo, dignitoso e stabile, per donne vittime di violenza. Progetto di grande impatto che ha risposto pienamente all’esigenza di “creare valore”. Finalità che per un grande Gruppo come Poste significa non solo produrre profitto ma anche benessere condiviso, quella sostenibilità sociale che dà risultati interessanti e premiati dai cittadini. Ed è per questo che intendiamo proseguire e rilanciare l’impegno di Poste Italiane su questi temi nel 2020-2021 focalizzandoci sul tema dell'autonomia abitativa. 8
25 NOVEMBRE 2018 - 2019 Nel 2018 e nel 2019 Poste Italiane ha aderito alla Settimana della cultura d’impresa di Confindustria, con l’obiettivo di diffondere e promuovere le politiche aziendali in materia di diritti umani e di responsabilità sociale d’impresa e quei progetti che “creando valore” e sostengono concretamente forme di inclusione e di solidarietà sociale. 9
2020-2021 CONSOLIDAMENTO PERCORSO VIRTUSO DALL’AUTONOMIA ECONOMICA ALL’AUTONOMIA ABITATIVA Più forti dei riconoscimenti sulle azioni messe in atto dalla nostra azienda a partire dal 2018 ad oggi, a sostegno delle donne vittime di violenza e con l’intento di consolidare tale percorso virtuoso, sono state avviate interlocuzioni con Immobiliare per implementare il progetto destinando ad alloggi sociali, per donne in uscita dai percorsi di violenza, alcuni immobili patrimoniali di Poste invenduti in esito all'asta in corso. A fronte dell’emergenza Covid e delle difficili conseguenze che la pandemia ha avuto sulle donne vittime di violenza, e data la disponibilità di alloggi residenziali e relative pertinenze di proprietà di Poste Italiane diviene naturale proseguire il nostro impegno nell’incentivare l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza. Un continuum sulla strada dell’autonomia, passando da quella economica a quella abitativa. 10
IL PROGETTO 2020-2021 ATTIVITÀ • Attivare un patto di corresponsabilità tra Poste Italiane e Centri Antiviolenza e/o Case Rifugio inviante. • Individuare 10 alloggi su tutto il territorio nazionale (prediligendo 5 grandi Città) appartenenti al patrimonio immobiliare di Poste Italiane perché vengano riservati all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, delle loro figlie e figli minori, che si trovino in condizione di particolare disagio economico. 11
LE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO LA RADICE DEI COMPORTAMENTI E LO SVILUPPO DELL’ASCOLTO PER INTERCETTARE I SEGNALI DEBOLI Le politiche di Diversity and Inclusion in Poste Italiane Andrea Voltolina Responsabile Legislazione del Lavoro, Previdenza e Welfare – Relazioni Industriali
LE MOLESTIE SUI LUOGHI DI LAVORO: LA RADICE DEI COMPORTAMENTI Elementi strutturali delle Comportamenti dinamiche sociali che poggiano su individuali modelli culturali prevalenti La prevenzione dei fenomeni di violenza di genere è tipicamente culturale ed interessa l’intero percorso di sviluppo della persona SCUOLA FAMIGLIA LAVORO Il tema si inquadra in un ambito più ampio: l’attenzione alle diversità e all’inclusione 13
LE POLITICHE DI DIVERSITY AND INCLUSION La valorizzazione delle diversità è una delle componenti della catena del valore Obiettivi: • ascolto e fiducia • piena espressione delle potenzialità della persona nel contesto in cui opera Effetti: coinvolgimento delle persone negli obiettivi aziendali e nella spinta verso l’innovazione attrazione dei talenti e l’ingaggio delle professionalità attraverso l’eterogeneità dei contributi individuali capacità di relazione con i clienti, per la comprensione e la risposta diversificata ai loro bisogni riduzione delle situazioni di fragilità individuale e dell’intero sistema organizzativo nei confronti dei cambiamenti culturali, tecnologici e produttivi. Intraprendere un percorso di Diversity and Inclusion negli ambienti di lavoro, permette di attivare un processo di cambiamento che: ha effetti anche sui meccanismi sociali produce sul lungo periodo benefici in termini di produzione economica ed introduce una prospettiva di intervento nel creare un ambiente inclusivo Si tratta quindi di una scelta di business che rientra tra le strategie per accrescere i risultati aziendali 14
DIVERSITY AND INCLUSION: PROBLEM SETTING (1/2) Le politiche di Diversity and Inclusion si Rientrano nelle azioni di change management concretizzano in una trasformazione della dell’Azienda e presuppone un percorso: cultura aziendale basata sulla centralità delle persone che: promosso e condiviso dal Vertice poggia sulla coerenza tra politiche e coordinato dalle funzioni owner comportamenti organizzativi che investe tutti i livelli dell’organizzazione presuppone una trasformazione dello stile di leadership in senso inclusivo che, per la migliore riuscita, si giova di una programmazione e realizzazione delle azioni genera nelle persone una relazione di fiducia con logica bottom-up 15
DIVERSITY AND INCLUSION: PROBLEM SETTING (2/2) Non esiste un unico modello di diversity and inclusion: ogni realtà aziendale deve customizzare le politiche ed il piano di azione sulle proprie caratteristiche, LE REGOLE DEL GIOCO considerando tutte le variabili rilevanti (fasce di età, aree di business, caratteristiche organizzative, cultura aziendale, ecc.) La messa a punto del piano di azione deve nascere da un comune percorso di autoconsapevolezza da parte di tutta l’organizzazione Qualunque modello di Diversity and Inclusion passa attraverso un puntuale assessment della situazione esistente ed un percorso di consapevolezza sui fattori di resistenza presenti I risultati dal piano di trasformazione devono essere rilevabili e consuntivabili attraverso indicatori 16
LE DIMENSIONI CHE IMPATTANTO SULLA DIVERSITY AND INCLUSION Dimensioni personali Dimensioni personali Dimensioni strutturali acquisite organizzative - Età - Religione - Modelli organizzativi - Genere - Provenienza geografica - Eterogeneità delle - Abilità fisiche - Situazione esperienza lavorative - Etnicità familiare/sociale - Ruolo organizzativo - Orientamento sessuale - Studi assegnato - Lingue parlate - Anzianità di servizio - Ambiente di lavoro Personalità dell’individuo (dimensione individuale) Cultura aziendale e sociale (dimensione collettiva/organizzativa) 17
FOCUS: I PRINCIPALI FATTORI DI RESISTENZA Tra i fattori che influenzano il modello ci LE RESISTENZE ORGANIZZATIVE sono anche i c.d. fattori di resistenza LE RESISTENZE PERSONALI Modelli verticali per Gli stereotipi sono legati alla parte cognitiva. silos vs modelli Sono gli schemi mentali attraverso i quali integrati comprendiamo rapidamente la realtà. I Dimensione Dimensione pregiudizi sono legati alla sfera emotiva e si nazionale locale vs formano quando attribuiamo un’opinione vs/dimensione dimensione preconcetta di tipo negativo a ciascuna delle multinazionale multi-territoriale Fattori che persone che rientrano nello schema mentale pregiudicano / dello stereotipo. favoriscono Quando i pregiudizi acquistano una dimensione l’inclusività sociale spesso diventano inconsci Prevalenza di (Unconscious bias). Dimensione regole non mono business scritte vs LE RESISTENZE SOCIALI vs dimensione prevalenza di multi business Polarizzazione per regole età (es. under 30 e formalizzate Modelli esclusivi over 50) vs Modelli di tolleranza passiva omogenea Modelli di ostentazione simbolica distribuzione delle Modelli inclusivi spontanei/destrutturati generazioni Modelli inclusivi maturi 18
LA DIVERSITY AND INCLUSION IN POSTE ITALIANE I NUMERI DI POSTE IL PERCORSO AZIENDALE • il 54% dei circa 130.000 dipendenti la Diversity and Inclusion è stata inserita tra gli 8 pilastri delle attualmente in forza è donna strategie di sostenibilità il 20 febbraio 2020 il CdA ha approvato la Policy su Diversità e • il 46% tra quadri e dirigenti è composto da Inclusione che ha individuato 4 dimensioni: donne (sono donne 1 manager su 3) Genere Generazioni • il 44% dei componenti il CdA è donna Disabilità Interculturalità • il 59% delle direzioni degli uffici postali è sono stati definiti degli obiettivi specifici nel Bilancio Integrato con affidata a donne impegni pianificati e misurabili anche in termini di gender equality, con azioni positive di employer branding, rappresentanza femminile nel L’adozione di modelli equilibrati nel dialogo e nello management, percorsi di sviluppo e mentoring, programmi di sviluppo di genere, ha posizionato Poste nella sensibilizzazione culturale volti al superamento degli unconscious bias top five della classifica sulla parità di genere è stato creato un presidio organizzativo dedicato al people care e delle Società appartenenti all’indice FTSE MIB diversity management stilata da Equileap. sono stati avviati specifici progetti di ascolto e di attivazione dell’organizzazione sui temi dell’inclusione, con logica bottom-up tra le dimensioni della diversity valorizzate nella policy è stato dato risalto alla parità di genere e al contrasto alla violenza di genere. 19
LA POLITICHE DI WELFARE AZIENDALE RISPETTO AL GENERE asili aziendali e parcheggi rosa a favore delle lavoratrici in gravidanza POLITICHE DI WELFARE forme di flessibilità della prestazione lavorativa attraverso il telelavoro e lo smart-working. MULTIDIMENSIONALI Quest’ultima modalità di svolgimento della prestazione ha coinvolto durante l’emergenza sanitaria 16.500 persone campus estivi tematici e soggiorni estivi per figli disabili Conciliazione azioni di prevenzione pediatrica e di supporto genitoriale alla corretta relazione con i figli in funzione delle diverse fasce d’età piattaforma educativa con contenuti di intrattenimento e di supporto per i figli fino a 11 Servizi di cura e anni, che prevede anche la possibilità di incontri virtuali di coaching con esperti dell’età sostegno per le evolutiva e del ruolo genitoriale famiglie progetto Maam attivo dal 2015, una piattaforma on line a cui accedono le donne prima, durante e dopo la gravidanza, per allenare le soft skill acquisite nel ruolo di madre, mettendole a disposizione dell’organizzazione al rientro in Azienda. Il progetto è stato esteso anche ai padri Benessere ed ai capi, con contributi di approfondimento a loro dedicati. Registriamo circa 500 iscrizioni organizzativo all’anno protezione della maternità e paternità più ampia di quella prevista dalla legge. Durante il congedo di maternità l’Azienda eroga il 100% della retribuzione per tutti i 5 mesi di astensione Cultura, sviluppo e dal lavoro, rispetto al pagamento dell’80% previsto dalla legge. Inoltre, alle mamme e ai papà formazione che fruiscono del “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, garantiamo l’80% inclusiva della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30% previsto dalla legge programmi di formazione e di sensibilizzazione sulla leadership inclusiva, valorizzazione del talento femminile e modelli ispirazionali con role model aziendali per le giovani generazioni 20
SPUNTI PROSPETTICI Parità di genere integrata negli obiettivi di sostenibilità Necessità di un percorso strutturato Spunti per valorizzare la Intervento oltre che sulla cultura d’impresa, anche sulle condizione fasi di vita del ciclo lavorativo femminile come risorsa chiave per la Ricerca del benessere organizzativo crescita dell’impresa Massima attenzione alle competenze indipendentemente dal genere Creazione di un collegamento stabile tra Imprese e Società 21
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