Le Olimpiadi: un successo per tutti o solo per alcuni (a scapito di altri)?

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              Le Olimpiadi: un successo per tutti
              o solo per alcuni (a scapito di altri)?
                                           Francesco Ramella

      Nel maggio del 2004 venne resa pub-                 di un terzo della spesa (1.200 milio-
      blica la shortlist delle città candidate            ni) è relativa alla gestione dell’evento
      a ospitare le Olimpiadi del 2006: Lon-              (tecnologia, trasmissione TV, gestione
      dra, Parigi, Mosca, Madrid e New York.              impianti, eventi ecc.), gli altri due
      Questo, a caldo, il commento dell’Eco-              terzi (2.100 milioni) sono costitui-
      nomist: “Fate un favore a Londra, asse-             ti da investimenti. Oltre alle opere
      gnate le Olimpiadi a Parigi”1. Possibile?           necessarie allo svolgimento dei gio-
      Una sfida senza esclusione di colpi per              chi, sono stati realizzati interventi
      convincere il CIO (Comitato Olimpico                - le cosiddette “opere connesse” - che
      Internazionale) di essere i più bravi,              “hanno come obiettivo primario, oltre
      di meritarsi più dei concorrenti l’or-              alla qualificazione dei comprensori
      ganizzazione dei giochi e qualcuno si               sciistici sedi dei Giochi olimpici, la
      permette di fare dell’ironia, di remare             valorizzazione dell’evento nonché del
      contro, di sperare di perdere? Non sono             patrimonio e delle risorse presenti sul
      le Olimpiadi un’occasione unica per at-             territorio in modo da ottimizzare le
      trarre frotte di turisti, per farsi cono-           Olimpiadi invernali come occasione
      scere in tutto il mondo, per il rilancio            di sviluppo e di promozione turistico-
      economico di una città?                             sportiva che vada al di là della limi-
                                                          tazione temporale dello svolgimento
                                                          dei Giochi, mirando in particolare a
                                                          un aumento dei flussi turistici”2 . Tali
      I costi                                             opere interessano esclusivamente il
                                                          territorio della Provincia di Torino.
      Sì, possono esserlo. II problema è che              Un ulteriore gruppo di interventi
      per conseguire tali benefici occorre sop-            (“opere di accompagnamento”), at-
      portare dei costi e, sottolineava il setti-         tuati nelle restanti province piemon-
      manale inglese, non è affatto detto che,            tesi, ha come finalità quella di evita-
      alla fine, il bilancio risulti positivo.             re che “il radicale miglioramento del
          Per provare a capire, esaminiamo i              sistema turistico in atto nei territori
      dati relativi alle recenti Olimpiadi in-            che ospitano i Giochi metta ‘fuori
      vernali di Torino.                                  mercato’ tutti gli altri territori pie-
          I costi complessivi assommano a                 montesi, in particolare le altre aree
      circa 3.300 milioni di euro: poco più               montane”3.
      1   Spoilsport, 2004, “The Economist”, 20 maggio.   3 Regione Piemonte, Programma Regionale delle
      2   Regione Piemonte, Opere connesse.               Infrastrutture Turistiche e Sportive Piemonte 2006.

      Francesco Ramella                                   Consumatori, Diritti e Mercato
128   Ingegnere, libero professionista
      francesco.ramella@libero.it
                                                          numero 3/2006
                                                          Segnalazioni
In Tab. 1 viene fomito un qua-                                  Quali benefici?
dro riepilogativo degli investimen-
ti, suddivisi per tipologia di inter-                               Il comitato organizzatore ha introita-
vento.                                                              to poco meno di un miliardo di euro,

Tab. 1 – Investimenti per le Olimpiadi di Torino 2006

Tipo di intervento                                                                                     Costo [milioni di €]
- Impianti di gara                                                                                               376
- Impianti di risalita, innevamento, piste                                                                       260
- Interventi per lo sviluppo turistico                                                                           316
- Villaggi olimpici e media                                                                                      419
- Strade e parcheggi                                                                                             643
- Sistemi fognari, acquedotti, sistemazione territorio                                                            63
- Sanità (elisoccorsi, unità spinale, antidoping)                                                                 42
Totale                                                                                                          2.119
Fonte: nostra elaborazione su dati Agenzia Torino 2006 (2006), Regione Piemonte (2002), Regione Piemonte (2006), TOROC (2006).

Chi ha pagato?                                                      di cui 420 milioni provenienti dagli
                                                                    sponsor, 470 dai diritti TV, 15 dalle
La quota largamente maggioritaria                                   licenze e 69 dalla vendita del bigliet-
dei finanziamenti è stata a carico del                               ti. Tali introiti sono risultati inferio-
Governo, il cui contributo si attesta                               ri ai costi di gestione dell’evento. È
intorno ai 1.600 milioni di euro; poco                              stato quindi necessario un ulteriore
meno di 400 milioni sono stati ero-                                 intervento finanziario dello Stato, at-
gati dagli Enti locali, mentre soggetti                             traverso Sviluppo Italia, e degli Enti
privati hanno investito i restanti 100                              locali, per un totale nell’intorno dei
milioni (Fig. 1).                                                   200 milioni di euro, che consentisse

Fig. 1 – Ripartizione degli investimenti per soggetto finanziatore

                      Totale investimenti: 2.119 milioni di €

                                        Governo
                                         75,7%

                         Privati                     Enti locali
                          6,3%                         18,0%

Fonte: nostra elaborazione su dati Agenzia Torino 2006 (2006), Regione Piemonte (2002),
Regione Piemonte (2006), TOROC (2006).

                                                                    Consumatori, Diritti e Mercato
                                                                    numero 3/2006
                                                                    Segnalazioni                                                 129
di pareggiare il bilancio (20 milioni       Si potrebbe, indicativamente, stimare
      di proventi sono stati ottenuti tramite     che i benefici futuri assommino a una
      una lotteria).                              quota pari all’80% dell’investimento
          Dunque, costi complessivi superio-      effettuato, ossia circa 335 milioni di
      ri ai 3 miliardi e ricavi di un miliar-     euro.
      do. A prima vista non sembrerebbe un            Vi è poi il ritorno in termini di
      risultato così positivo, al contrario.      maggiore affluenza turistica. II nume-
      Come ovvio, però, oltre ai benefici di-      ro di presenze turistiche in Piemonte è
      retti e “monetizzati” delle Olimpiadi       risultato pari, nel 2005, a 10 milioni, di
      occorre considerare quelli indiretti e      cui poco meno di 5 milioni nella Pro-
      futuri, correlati agli investimenti ef-     vincia di Torino (Osservatorio Turisti-
      fettuati.                                   co Regionale del Piemonte, 2006).
          Proviamo, di seguito, a formulare           Al fine di valutare le ricadute del-
      qualche ipotesi in merito.                  l’evento olimpico, immaginiamo che,
          Gli interventi realizzati possono       grazie agli interventi effettuati e alla
      essere suddivisi in tre gruppi:             maggiore notorietà conseguita, si ab-
                                                  bia un incremento delle presenze del-
      – gli impianti di gara;                     l’ordine del 20% in Provincia di To-
      – le strutture abitative;                   rino e del 10% nelle restanti aree del
      – gli impianti di risalita, le piste di     Piemonte, per un totale di 1,5 milioni
        discesa e gli altri interventi per        di giornate.
        l’accrescimento della ricettività             Una recente indagine ha stimato
        turistica;                                che la spesa media pro capite giorna-
      – le infrastrutture viarie e altre ope-     liera di un turista è pari a 109 € (Con-
        re pubbliche (acquedotti, sistema-        fesercenti, 2006). Supponendo che i
        zione del territorio ecc.).               costi sostenuti dai privati siano nel-
                                                  l’ordine dell’85% di tale spesa, si può
      Per quanto riguarda gli impianti di         stimare un maggiore ritorno annuale
      gara, le prospettive non sembrano es-       intorno ai 25 milioni, cifra che, molti-
      sere incoraggianti: è verosimile che        plicata per un arco di tempo di quin-
      tali strutture non solo non produrran-      dici anni, lungo il quale si può ragio-
      no utili, ma avranno spese di funzio-       nevolmente ritenere che si prolunghi
      namento e di manutenzione superiori         “l’effetto olimpico”, ci porta a stimare
      agli introiti e genereranno, quindi, per-   un beneficio complessivo dell’ordine
      dite di gestione.                           di 370 milioni di euro.
          Relativamente alle strutture abi-           Sono infine da valutare i prevedi-
      tative, è previsto che una parte dei        bili benefici correlati alle nuove in-
      villaggi che hanno ospitato atleti e        frastrutture stradali e alle altre opere
      giornalisti venga convertita in abi-        pubbliche realizzate. Occorre, a tal ri-
      tazioni o residenze per studenti uni-       guardo, rilevare che la maggior parte
      versitari. La riconversione riguarderà,     degli interventi ha interessato le arte-
      come detto, solo una parte delle opere      rie di collegamento fra Torino e i siti
      realizzate e richiederà ulteriori inve-     montani sede di gara, nell’ottica di
      stimenti per l’adattamento dei locali.      garantire un elevato livello di servizio

                                                  Consumatori, Diritti e Mercato
130                                               numero 3/2006
                                                  Segnalazioni
e di sicurezza durante lo svolgimento                                   Alla luce di quanto detto, si posso-
dei giochi; tali infrastrutture o, per-                             no, peraltro, proporre alcune riflessio-
lomeno, parte di esse non presentano                                ni in merito all’efficienza e all’equità
però, in condizioni normali, livelli di                             dell’utilizzo delle risorse destinate ai
traffico e di congestione elevati. Que-                              giochi.
sta constatazione potrebbe far sorgere                                  È innanzitutto evidente che per
qualche dubbio sull’entità dei benefi-                               “l’investimento Olimpiadi”, come per
ci di tali interventi nel lungo periodo.                            qualsiasi altro, non vi è a priori al-
Ciò nondimeno, ipotizziamo che gli                                  cuna garanzia di successo. Prima di
investimenti nel settore stradale, le al-                           decidere se effettuare o meno l’inve-
tre opere pubbliche, oltre agli investi-                            stimento di ingenti somme di denaro
menti nel settore della sanità, abbiano                             pubblico, occorrerebbe, dunque, valu-
nel complesso un ritorno positivo, con                              tare attentamente le ricadute attese,
benefici pari al 110% dei costi, ossia                               così come farebbe un imprenditore
intorno agli 820 milioni di euro.                                   privato: non risulta che nel caso delle
    Sommando le entrate delle Olimpia-                              Olimpiadi di Torino una tale analisi
di e i benefici indiretti (per i quali non si                        sia stata prodotta.
è considerato lo sfasamento temporale
rispetto agli investimenti), si determine-
rebbe un valore complessivo pari a 2,5
miliardi di euro, largamente inferiore                              Analisi costi-benefici e
agli investimenti effettuati (Tab. 2).                              analisi di valore aggiunto
    L’analisi sopra illustrata non pre-
tende di essere definitiva. È possibi-                               Per poter affermare che le Olimpiadi
le che i flussi turistici indotti dalle                              sono state un successo, occorrereb-
Olimpiadi siano assai più consistenti                               be dimostrare che le risorse investite
di quelli ipotizzati, che i benefici de-                             comporteranno dei benefici superiori
gli interventi infrastrutturali ecceda-                             a quelli che sarebbero stati consegui-
no ampiamente i costi sostenuti, che                                ti se le stesse fossero rimaste nelle
la formazione di capitale umano sia                                 tasche dei contribuenti. A fronte di
significativa e che, quindi, i giochi                                quello che è stato realizzato e “si vede”
olimpici si rivelino, alla fine, un buon                             (stadi, impianti di risalita, strade) c’è
investimento.                                                       infatti quello che “non si vede”4.

Tab. 2 – Costi e benefici (stima) delle Olimpiadi di Torino 2006
                                                                                                          [milioni di €]
Costi                                                                                                          3.342
Benefici (stima); di cui:                                                                                       2.502
- introiti delle Olimpiadi                                                                                       974
- riutilizzo villaggi olimpici come abitazioni                                                                   335
- maggiori flussi turistici                                                                                       370
- infrastrutture e altre opere pubbliche                                                                         823
Fonte: nostra elaborazione su dati Agenzia Torino 2006 (2006), Confesercenti (2006), Osservatorio Turistico Regionale del Piemonte
(2006), Regione Piemonte (2002), Regione Piemonte (2006), TOROC (2006).

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                                                                    numero 3/2006
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II non considerare il “costo-oppor-                l’Alta Velocità ferroviaria e il ponte di
      tunità” delle risorse investite è il mag-              Messina, e l’elenco sarebbe lungo”5.
      gior limite della cosiddetta “analisi di                   Quale sarebbe stato l’impiego al-
      valore aggiunto”, metodologia spes-                    ternativo dei due miliardi di euro che
      so utilizzata dai promotori di eventi                  Stato ed Enti locali hanno prelevato
      olimpici e, più in generale, di investi-               dai contribuenti? Non sappiamo: una
      menti pubblici. Come ha scritto Marco                  parte sarebbe stata destinata a con-
      Ponti, “l’approccio ‘valore aggiunto’                  sumi, un’altra a investimenti. Alcuni
      (V.A.) in sintesi misura quanto la spe-                consumatori avrebbero potuto “pentir-
      sa remunera i fattori della produzione:                si” a posteriori degli acquisti e alcune
      ‘lavoro’ (cioè quanta occupazione ge-                  imprese effettuare investimenti non
      nera), e ‘capitale’ (cioè quanti profitti              redditizi. Possiamo però dire con cer-
      genera). L’analisi costi-benefici (C.B.)               tezza che tali soggetti avrebbero preso
      invece considera i fattori della produ-                le loro decisioni con maggiore atten-
      zione impiegati come dei costi, cioè                   zione di quanto non sembrano aver
      delle risorse consumate, e misura solo                 fatto Governo e gli altri Enti pubblici.
      il guadagno netto dei consumatori (e                   D’altra parte, è difficile sostenere che
      dei produttori, quando avviene). Ora                   nel passato lo Stato abbia dato buona
      succede che l’analisi di V.A. assume                   prova di sé nel ruolo di imprendito-
      implicitamente un contesto in cui la                   re: “l’onere della prova” sembrerebbe,
      spesa pubblica è sempre cosa buona                     quindi, da addossarsi su quest’ultimo
      dal momento che si traduce sempre in                   piuttosto che sui singoli.
      maggiore valore aggiunto ed è per que-
      sto amata dai politici e dai promotori
      o beneficiari dei progetti a tutti i livel-
      li amministrativi, come è invece inviso                Finanziamento coercitivo
      e temuto l’altro approccio, molto più                  vs volontario
      ‘severo’. Ovviamente, più il progetto è
      discutibile, maggiori sono le pressioni                Oltre al problema dell’efficienza nel-
      per valutarlo con approcci ‘ottimisti-                 l’utilizzo delle risorse, ve n’è poi uno
      ci’: si sono viste molte analisi V.A. per              di equità.

      4 Tale concetto viene efficacemente illustrato         torti: non v’è dubbio che questo atto di vandali-
      in un apologo di Frederic Bastiat: “Un mo-             smo arrechi lavoro al vetraio. Il proprietario del
      nello scaglia un sasso contro la vetrina di un         negozio, però, ci rimette cinquanta franchi, che
      panettiere. Si raccoglie gente e, dopo un istante,     aveva destinato all’acquisto di un vestito nuovo.
      ecco nascere il bisogno di un po’ di riflessione.      Ora, se consideriamo il panettiere come membro
      Parecchie persone diranno: dopo tutto questo           della società, ci accorgiamo che questa società
      guaio ha un lato positivo, dà lavoro al vetraio. E     ha perso un vestito nuovo che avrebbe potuto
      prendendo le mosse da lì cominciano a fare altre       essere fatto, impoverendosi così d’altrettanto. La
      considerazioni. Quanto può costare oggi un ve-         gente ha considerato soltanto due elementi del
      tro così grande? Cinquanta franchi? È una bella        problema: panettiere e vetraio; non ha pensato
      somma. Ma, dopo tutto, se non si rompessero            che ce n’era un terzo: il sarto. E l’ha dimenticato
      mai i vetri, che fine farebbero i vetrai? Il vetraio   solo perché costui non è entrato in scena”. (Del
      avrà nelle sue tasche cinquanta franchi in più.        Punta, 1985).
      Li spenderà presso altri negozianti. E così via.       5 Ponti, Il buon investimento si vede dall’analisi,
      Il vetro rotto finisce per diventare una fonte di      “lavoce.info”, http://www.lavoce.info/news/vew.
      lavoro e di guadagno. Ma esaminiamo un altro           php?id=&cms_pk=2051.
      aspetto della questione. La gente non ha tutti i

                                                             Consumatori, Diritti e Mercato
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Come sopra evidenziato, la maggior       gli uni e per gli altri: i pochi beneficiari,
parte dei finanziamenti pubblici per le        avendo molto da guadagnare dal prov-
Olimpiadi di Torino è stata erogata dal       vedimento, hanno tutto l’interesse a
Governo che ha acquisito (o acquisirà) le     essere correttamente informati, le “vit-
risorse attraverso la tassazione di tutti i   time”, essendo numerosissime e soppor-
contribuenti italiani. A beneficiare degli     tando quindi un danno che, per ognuno
investimenti effettuati saranno in larga      di loro, è limitato, non hanno interesse
misura residenti e imprese che operano        a studiare le conseguenze di provvedi-
nel settore turistico della Provincia di      menti che avvantaggiano i vari gruppi
Torino, ove si concentra l’85% circa degli    d’interesse. La differenza nel numero
investimenti, oltre a coloro che hanno        dei beneficiari e di coloro che sopporta-
gestito l’organizzazione dei giochi e alle    no il costo della spesa pubblica, inoltre,
imprese cui sono stati affidati i lavori.      fa sì che mentre i beneficiari, essendo
     L’asimmetria prodotta dal contrasto      pochi, sono facilmente organizzabili,
nella percezione di benefici concentra-        gli altri, essendo numerosissimi, non lo
ti, che vanno cioè a un numero ridotto        sono (Martino, 1986).
di persone, e costi diffusi, ripartiti su          Avrebbero sostenuto con lo stesso
un gran numero di contribuenti, è una         entusiasmo le Olimpiadi i torinesi se
delle più rilevanti ragioni degli inter-      l’investimento fosse stato interamen-
venti pubblici, persino di quelli meno        te a loro carico? Quanti fra i due mi-
giustificati.                                  lioni di residenti nella Provincia di
     Una decisione, per esempio, di di-       Torino avrebbero risposto “sì” a un
stribuire 20.000 euro a 100.000 bene-         ipotetico referendum nel quale si fos-
ficiati conferisce a ognuno di essi un         se chiesto loro se erano disposti a pa-
incentivo pari a 20.000 euro ad adope-        gare, per ospitare i giochi, una “tassa
rarsi perché la decisione venga appro-        olimpica” pari a circa 4.000 euro per
vata. Se, d’altro canto, i 2 miliardi di      una famiglia di quattro persone?
euro - che rappresentano il costo della            A tal riguardo è forse significativo
proposta - vengono ripartiti sull’intera      ricordare l’esperienza della città di Mon-
collettività, ognuno dei 57 milioni di        treal, che ospitò le Olimpiadi nel 1976. II
italiani avrà un incentivo pari a soli 35     Governo canadese diede il proprio con-
euro a opporsi all’approvazione della         senso allo svolgimento dei Giochi solo
decisione. Come previsto da Pareto nel        dopo aver ricevuto dal comitato organiz-
lontano 1896: “In queste circostanze,         zatore e dalla città garanzia scritta che
l’esito è fuori di dubbio: gli sfruttatori    non vi sarebbe stata richiesta all’esecuti-
avranno una vittoria schiacciante”. An-       vo di ripianare eventuali deficit correlati
che perché mentre i beneficiari sono           all’evento. L’Amministrazione locale de-
correttamente informati dei vantaggi          cise di indebitarsi per una cifra intorno
potenziali di un provvedimento che li         ai 2,5 miliardi di dollari. I residenti di
riguarda da vicino, coloro che ne subi-       Montreal e del Quebec hanno termina-
ranno le conseguenze e ne sopporteran-        to di ripagare il debito solo quest’anno,
no il costo in genere sono all’oscuro del     trent’anni dopo i giochi. (Preuss, 2006).
problema. L’informazione in materia,               L’esperienza di Montreal indusse,
infatti, ha un valore molto diverso per       qualche anno più tardi, la municipalità

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                                              numero 3/2006
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di Los Angeles ad approvare una riso-        te di escludere che, in questo caso, vi
      luzione in base alla quale nessun con-       siano stati soggetti per i quali i giochi
      tributo pubblico avrebbe potuto essere       si siano rivelati perdenti come accade
      utilizzato per il finanziamento delle         necessariamente nel caso di finanzia-
      Olimpiadi del 1984. Il comitato organiz-     mento coercitivo per via della tassa-
      zatore ebbe così un fortissimo incentivo     zione. Fanno eccezione, ovviamente, i
      a reperire risorse private: la scommessa     soggetti attivi in altri settori economici
      si rivelò vincente. Il bilancio dei giochi   che hanno visto una parte dei consu-
      si chiuse con un profitto di 225 milioni      mi attesi sottratta dalle Olimpiadi, ma
      di dollari e il presidente del comitato,     questo “spiacevole inconveniente” fa
      Peter Ueberroth (Fig. 2), venne nomina-      parte del rischio d’impresa, anch’esso
      te “man of the year” dalla rivista Time.     liberamente assunto.
      Il 40% dei profitti venne destinato alla
      creazione della Amateur Athletic Foun-
      dation di Los Angeles, un’organizzazio-
      ne no-profit che finanzia l’attività spor-     Conclusioni
      tiva dei giovani in California.
          L’assenza di finanziamenti pubblici       A differenza di quanto sostenuto
      e il ricorso a risorse private ottenute      dagli organizzatori, da politici e da
      per via contrattuale volontaria consen-      particolari gruppi d’interesse, non è
                                                   affatto certo che le Olimpiadi si rive-
                                                   lino sempre, perlomeno sotto il profi-
      Fig. 2 – Peter Ueberroth, presidente         lo economico, un successo. Le risor-
      del comitato organizzatore delle Olimpiadi   se investite per organizzare l’evento,
      di Los Angeles
                                                   prevalentemente di origine pubblica,
                                                   potrebbero essere, infatti, destinate a
                                                   impieghi alternativi caratterizzati da
                                                   una più elevata redditività. A bene-
                                                   ficiare degli investimenti necessari,
                                                   inoltre, è spesso una ristretta comuni-
                                                   tà locale, mentre i costi gravano sulla
                                                   collettività nazionale. Si pone dunque
                                                   un problema di efficienza e di equità
                                                   nell’uso di risorse scarse. Sembrereb-
                                                   be quindi opportuno che: 1) la deci-
                                                   sione di ospitare o meno un evento
                                                   olimpico venga presa solo al termine
                                                   di un’attenta analisi dei costi e dei
                                                   benefici; 2) l’onere del finanziamento
                                                   gravi prevalentemente sulla comunità
                                                   locale che ne trarrà i maggiori benefi-
                                                   ci e che quest’ultima possa esprimere,
                                                   per esempio tramite referendum, un
      Fonte: Time Digital Archive 1984.            “consenso informato”.

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In presenza di finanziamento coer-              I contribuenti italiani sarebbero ve-
citivo tramite tassazione vi sono co-          rosimilmente lieti se questa fosse l’op-
munque soggetti per i quali l’evento           zione prescelta da Roma e Milano che,
olimpico costituisce una perdita e non         sull’onda del “successo” delle Olimpiadi
un successo. La strada migliore sembra         di Torino, sembrano fortemente inten-
dunque essere quella, già adottata per         zionate a ospitare una futura edizione
le Olimpiadi di Los Angeles del 1984,          dei giochi estivi.
di lasciare all’iniziativa privata oneri
e onori dell’organizzazione dei giochi.

Riferimenti bibliografici
Agenzia Torino 2006, 2006, Opere Olimpiche.
Confesercenti, 2006, Turismo delle città d’arte d’interesse storico, artistico e culturale,
      “Noteconomia”, 20 aprile.
Del Punta, 1986, Le basi dell’economia, Messina, p. 305-306.
Martino, 1987, Noi e il fisco, Pordenone, p. 64-68.
TOROC, 2006, I conti dei giochi. Il bilancio del TOROC, “La Stampa”, 28 febbraio.
Osservatorio Turistico Regionale del Piemonte, 2006, Rapporto dati statistici 2005 - Quadro
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      nion on the Economics of Sports”, Edward Elgar, Cheltenham.
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      connesse ai sensi art. 1 legge 285/2000, “Bollettino Ufficiale della Regione
      Piemonte - Parte I e II”, numero 49, 5 dicembre.
Regione Piemonte, 2006, Opere di accompagnamento. La situazione complessiva.

                                               Consumatori, Diritti e Mercato
                                               numero 3/2006
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