La sostenibilità Spunti di riflessione - Guido Pomato - Gruppo Spaggiari
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Sviluppo sostenibile definizioni Commissione BRUNDLAND (ONU) nel 1987: «Lo sviluppo sostenibile deve garantire la soddisfazione dei bisogni del presente senza pregiudicare la capacità delle generazioni futura di soddisfare i propri» Principi di Daly "Per la gestione delle risorse ci sono due ovvi principi di sviluppo sostenibile. Il primo è che la velocità del prelievo dovrebbe essere pari alla velocità di rigenerazione (rendimento sostenibile). Il secondo, che la velocità di produzione dei rifiuti dovrebbe essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in cui i rifiuti vengono emessi. Le capacità di rigenerazione e di assorbimento debbono essere trattate come capitale naturale, e il fallimento nel mantenere queste capacità deve essere considerato come consumo del capitale e perciò non sostenibile" 2
Le interconnessioni della sostenibilità Video 2 GOVERNANCE Sostenibilità ed equità economica Sostenibilità ed equità sociale GOVERNANCE SOSTENIBILITA’: EQUA, REALIZZABILE, VIVIBILE GIOVERNANCE GOVERNANCE
Sviluppo sostenibile: indicatori Indicatori analitici (DPSIR – Determinanti, Pressione, Stato, Impatti, Risposte) Indicatori sintetici aggregati HDI – Human Development Index (indicatore del benessere che,considera l’aspettativa di vita, l’educazione ed il PIL pro-capite) LPI – Living Planet Index (“misura” della biodiversità e dello stato di salute degli ecosistemi) EF – Ecological Footprint (“misura” la domanda di risorse ecologiche da parte dell’uomo)
DPSIR* (Video 3) Il modello DPSIR (Determinati, Pressioni, Stato, Impatto, Risposte) sviluppato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) e un modello in uso nel campo della valutazione ambientale. Si basa su una struttura di relazioni causali che legano tra di loro i diversi elementi Concettualmente il modello individua degli indicatori quali: determinanti, risposte, impatto, stato e pression. Concettualmente è un’estensione del modello PSR (Pressioni, Stato, Risposte) proposto in ambito internazionale dall’OECD (Organization for Economic Cooperation and Development). *http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/glossario/dpsir
Il modello DPSIR Tutte le attività umane Leggi, Piani, Prescrizioni DETERMINANTI RISPOSTE Interventi Tecnologici PRESSIONI Bonifiche IMPATTO Rifiuti Sulla salute e sugli Rumore ecosistemi Radiazioni Inquinamenti STATO Qualità acqua, suolo, aria
EF – Ecological Footprint* (video 4) Indica la superficie di territorio ecologicamente produttivo - terra e acqua - nelle diverse categorie (terreni agricoli, pascoli, foreste, ecc.) che necessaria per fornire tutte le risorse di energia e materia consumate da una popolazione e per assorbirne gli scarti, data la sua attuale tecnologia, indipendentemente da dove tale territorio è *www.footprintnetwork.org situato 7
EF – Ecological Footprint- Calcolo Il suo calcolo tiene conto del fatto che: • per ogni bene che produciamo o utilizziamo abbiamo bisogno di un flusso di materiali ed energia che provengono dall'ambiente; • abbiamo bisogno di sistemi ecologici per assorbire scarti e rifiuti, dalla produzione alla fine di un bene; • per tutti i tipi di insediamenti dobbiamo occupare spazi/suolo. Nella teoria dell’impronta ecologica a 1 ettaro di superficie è stato fatto corrispondere un consumo tra gli 80 e 100 GJ (gigajoule) di energia che corrisponde a circa 278 kWh. 8
EF – Ecological Footprint-consumi e scarti* 9 *https://www.slideshare.net/AMigazzi/progetto-impronta-ecologica-comunit-della-valle-di-sole
EF –Ecological Footprint-Elementi principali per il calcolo- L’impronta ecologica di una persona è data dalla somma di 6 diverse componenti: 1.la superficie di terra coltivata necessaria per produrre gli alimenti 2.l’area di pascolo necessaria per produrre i prodotti animali 3.la superficie di foreste necessaria per produrre legname e carta 4.la superficie marina necessaria per produrre pesci e “frutti” di mare 5.la superficie di terra necessaria per ospitare infrastrutture edilizie 6.la superficie forestale necessaria per assorbire le emissioni di anidride carbonica risultanti dal consumo energetico dell’individuo stesso
EF – Ecological Footprint - “La superficie legittima”- Il consumo legittimo pro capite sarebbe di 2,18 ettari pari ad una superficie di 138 metri di diametro * 11 *STRATEGIE DIDATTICHE PER INTEGRARE LE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE CON LA DIMENSIONE DELLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE Marco Davide TONON
EF – Ecological Footprint -La superficie reale consumata- 12 https://comune-info.net/2016/04/impronta-ecologica/
EF – Ecological Footprint- e prodotti alimentari-
EF – Ecological Footprint-Lo scenario*- *http://www.ecoesperti.it/2010/12/14/come-si-calcola-limpronta-ecologica /
BIOCAPACITA’
Calcolo della bio capacità L’impronta ecologica viene confrontata con la bio capacità che è la quantità di area biologicamente produttiva (foreste, suoli produttivi, aree per la pesca ecc.) effettivamente disponibile per soddisfare le necessità di una collettività. Quindi con l’aumentato dell’impronta ecologica si ha una progressiva riduzione della bio capacità della terra o deficit ecologico Biocapacità = Area x Fattore di equivalenza x Fattore di rendimento* * I fattori di rendimento prendono in considerazione le differenze nazionali nella produttività biologica Quindi il deficit ecologico o il surplus sarà dato da: Deficit/surplus= Capacità biologica – Impronta ecologica
Ecological Footprint e Biocapacità* L’impronta ecologica misura il consumo alimentare, materiale ed energetico basandosi sulla superficie terrestre o marina necessaria per produrre tali risorse (biocapacità produttiva o produttività biotica) o nel caso dell’energia, sulla superficie terrestre necessaria ad assorbire le emissioni di anidride carbonica. *www.footprintnetwork.org
EF – Ecological Footprint-Lo scenario-Africa* *https://www.footprintnetwork.org/content/images/uploads/ECOL_FOOTPRINT_AFRICA_2008_It.pdf
Il deficit ecologico (Video 5) E’ il periodo che segna l’esaurimento delle risorse disponibili che la terra ha rigenerato in un anno, a causa dell’aumento dell’impronta ecologica. E’ un dato che viene calcolato con il Global Footprint Network . Tutti gli anni viene determinata una data, in relazione all’aumento dell’impronta ecologica dell’umanità, che prende il nome di Overshoot Day, cioè il giorno del sorpasso della domanda di risorse rispetto alla disponibilità. Nel 2018 questo giorno è stato il primo agosto in quanto data complessiva anche se, come dalla successiva slide è possibile notare che questo giorno cambia di paese in paese. Se si valutano gli anni precedenti nel 2017 l’ Overshoot Day è avvenuto il 2 di agosto.; nel 2011 il 5 agosto, nel 2001 il 23 settembre, nel 1991 l’11 ottobre nel 1981 il 12 novembre e nel 1971 il 21 dicembre. Ciò significa che via via negli anni il capitale naturale della terra è stato progressivamente consumato a causa di una inarrestabile crescita dell’impronta ecologica.
Creditori e debitori di biocapacità* * www.footprintnetwork.org
La Biodiversità
Definizioni (Video 6) Rappresenta la varietà degli ecosistemi che comprendono sia le comunità degli organismi viventi all’interno dei loro particolari Habitat, sia le condizioni fisiche sotto cui essi vivono (E.O. Wilson) Variabilità tra tutti gli organismi viventi inclusi, ovviamente quelli del sottosuolo, dell’aria, degli ecosistemi acquatici, marini ed i complessi ecologici dei quali sono parte (UNEP, 1992) Mappatura Gli esseri viventi che popolano il pianeta e che compongono la varietà biologica sono raccolti in circa 2 milioni di specie conosciute (ipotesi tra i 3 ed i 100 milioni): batteri 10.000 specie, funghi 72.000 specie, protisti 50.000 specie, piante 270.000 specie, animali 1.318.000 dei quali 1.265.000 invertebrati e 52.500 vertebrati (2500 specie di pesci, 9.800 di uccelli, 8.000 rettili e 4640 anfibi)*. La biodiversità non è equamente distribuita sul pianeta, infatti alcune regioni ne sono particolarmente ricche e sono chiamate hotspots soprattutto per l’elevata presenza di specie endemiche. Gli hotspots ad oggi sono 34 e ricoprono il 2,3% delle terre emerse ma rappresentano il 50% degli habitat delle specie di piante vascolari e dei vertebrati (42%). * www.wwf.it/client/render.aspx?root=999
Mappa degli hotspots* *https://www.tropicalconservationfund.com/biodiversityhotspots.html- Fonte:
Biodiversità minacce dai cambiamenti climatici Le proiezioni indicano anzi che l’aumento di temperatura dovuto al cambiamento climatico sarà più intenso proprio dove gli hotspots raggiungeranno la massima concentrazione. Si prevede che l’anno in cui la media annuale della temperatura dell’aria sarà abbondantemente fuori dall’intervallo calcolato tra il 1860 e il 2005 sarà il2047, se le nazioni continueranno a emettere anidride carbonica al ritmo attuale. Ma il primo anno di caldo assolutamente anomalo ai tropici arriverà anche prima e, sfortunatamente, proprio dove sono situati molti hotspot di biodiversità, e dove gli animali sono meno in grado di adattarsi a un cambiamento della temperatura, poiché finora sono vissuti in un clima estremamente stabile Ad oggi l’azione dell’uomo ed anche il conseguente cambiamento climatico ha fatto perdere il 13% delle mangrovie, il 40% delle foreste ed il 50% delle paludi; il tasso di estinzione delle specie sia di 100 volte superiore di quello che dovrebbe essere in natura* * Biodiversity, development and poverty alleviation, Secretariat of the Convention on Biological Diversity, 2009
Per avere il 66% di probabilità che l’aumento di temperatura non superi i 2°C nel 2050 è necessario ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2 passando dalla traiettoria Ref. case a quella REmap Case. La striscia tratteggiata si riferisce alla traiettoria che dovrebbe seguire l’emissione di CO2 per avere il 50% di probabilità di contenere l’innalzamento della temperatura entro 1,5 °C.* *Grafico e Testo : Salvare il pianeta- energie rinnovabili, economia circolare, sobrietà. Parte II (La Chimica e l’Industria, novembre 2018) Vincenzo Balzani Università di Bologna-.
Biodiversità minacce : riduzione degli habitat La perdita degli habitat è spesso dovuta alla conversione dei terreni in campi agricoli o per l’urbanizzazione, l’introduzione di specie aliene invasive, l’eccessivo sfruttamento delle risorse e l’inquinamento. Contributo dell’uomo all’alterazione irreversibile dei suoi equilibri, il grafico riporta l’analisi dei nove principali problemi che riguardano la Terra e dei loro livelli di alterazione *. * da nature 20019 http://bioimita.it/tag/biodiversita/
Le prospettive dello sviluppo sostenibile: il valore della cittadinanza globale
La cittadinanza globale* Comportamentale Socio emotiva EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA - Cognitiva: osservare, capire, classificare…conoscere e analizzare per sviluppare un pensiero critico e capire l’interazione e l’interdipendenza delle relazioni. - Socio emotiva: ascoltare, toccare esperire, annusare, valorizzare, rispettare, meravigliarsi, socializzare…sviluppare il senso di comunità nelle sue - Comportamentale: Valutare rischi, prevedere pericoli, camminare, guadare, nuotare, assumersi delle responsabilità * Tutto il materiale è tratto da: Educazione alla cittadinanza globale: temi e obiettivi di apprendimento - https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000261836-
Prerequisiti, aree tematiche, obiettivi di apprendimento Prerequisiti • Essere informati ed avere spirito critico; • Essere socialmente coinvolti e rispettosi dell’alterità; • Essere eticamente responsabili ed impregnati Aree tematiche ed obiettivi di apprendimento 1. Strutture e sistemi locali, nazionali e globali, 2. Fattori che influenzano le Interazioni e i legami fra le Comunità ha Livello locale, nazionale e globale; 3. Presupposti fondamentali e dinamiche di potere; 4. Differenti livelli di identità; 5. Differenti comunità cui appartengono il persone e Loro interrelazioni; 6. Differenze e rispetto per l'alterità; 7. Azioni che possono essere intraprese individualmente e collettivamente; 8. Comportamento eticamente responsabile; 9. Capacità di impegno e azione UN ESEMPIO AREA 1 Area tematica: Strutture e sistemi locali, nazionali e globali
Obiettivi di apprendimento scuola primaria Obiettivi di apprendimento Descrivere come è organizzato l’ambiente locale e come esso è in relazione al mondo più ampio, introdurre il concetto di cittadinanza Temi chiave • Se stessi, la famiglia, la scuola, il quartiere, la comunità, la nazione, il mondo • Come il mondo è organizzato (gruppi, comunità, villaggi, città, nazioni, regioni) •Relazione, appartenenza, regolamentazione e impegno (famiglia, amici, scuola, comunità, nazione, mondo) • Perché esistono le regole e le responsabilità e perché possono cambiare nel corso del tempo)
Obiettivi di apprendimento scuola secondaria di primo grado Obiettivi di apprendimento Identificare strutture di governo e processi decisionali e le dimensioni della cittadinanza Temi chiave • Strutture e sistemi di governo locale, nazionale e globale e come questi sono interconnessi e interdipendenti ( commercio, migrazioni, ambiente, media, organizzazioni internazionali, alleanze politiche ed economiche, settori pubblico e privato, società civile) • Somiglianze e differenze in diritti, responsabilità, regole e decisioni e come diverse società li sostengono (considerando storia, geografia e cultura) • Somiglianze e differenze riguardo a come viene definita la cittadinanza • Buona governance, stato di diritto, processi democratici, trasparenza
Obiettivi di apprendimento scuola secondaria di secondo grado biennio Obiettivi di apprendimento Discutere come le strutture di governance globali che interagiscono con quelle nazionali e locali ed esplorare il concetto di cittadinanza globale Temi chiave 1.Contesto nazionale e la sua storia, le relazioni, i legami e l’interdipendenza con altre nazioni, organizzazioni internazionali e il più ampio contesto globale (culturale, economico, ambientale, politico) 2. Processi e strutture di governance globale (norme e leggi, sistemi giuridici) e loro correlazioni con i sistemi di governance nazionali e locali. 3. Come le decisioni globali influiscono sulle persone, sulle comunità e sulle nazioni. 4.Diritti e responsabilità di cittadinanza in relazione ai quadri globali e come questi vengono applicati. 5. Esempi di cittadini globali
Le prospettive dello sviluppo sostenibile vivibile, equo e realizzabile: AGENDA 2030
Agenda 2030 Goals e Targets: obiettivi e traguardi per i prossimi 11 anni
Agenda 2030 (Video 7) Al centro dell’Agenda 2030 ci sono i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, il cui scopo è di assicurare una vita sulla terra sostenibile, pacifica, prospera ed equa per tutti, nel presente e nel futuro. Gli obiettivi riguardano quelle sfide globali che sono cruciali per la sopravvivenza dell’umanità e prendono in considerazione una serie di bisogni sociali quali l’educazione, la salute, la protezione sociale e le opportunità di lavoro, affrontando, nel contempo, il cambiamento climatico e la protezione ambientale I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals SDGs) e i 169 sotto-obiettivi ad essi associati costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030. Tengono conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ossia economica, sociale ed ecologica. Per la prima volta, un solo documento programmatico riunisce lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà.
INDICATORI BES (misurano il benessere equo e sostenibile)
Perché una Quality Education Assicurare un’educazione di qualità, equa ed inclusiva per tutti e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tuttI 4.7 Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarieper promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l'educazione per lo sviluppo sostenibile, per stili di vitasostenibili, per i diritti umani, per l'uguaglianza digenere, per la promozione di una cultura di pace e dinon violenza, per la cittadinanza globale per lavalorizzazione della diversità culturale e del contributodella cultura allo sviluppo sostenibile.
Sviluppo sostenibile e competenze necessarie Problem-solving integrato Auto-consapevolezza Competenza strategica Spirito collaborativo Pensiero critico Pensiero sistemico Competenza normativa Capacità di previsione
Un’attività/lavoro – La mappa di comunità- Costruire una mappa di comunità che ‘riguarda diversi aspetti, tra i quali esprimere una dichiarazione collettiva di valori, affermare principi di coinvolgimento, farsi carico direttamente di un luogo’*. Di livello variabile in funzione dell’età dello studente e finalizzata nel nostro caso a capire alcuni ‘problemi di sostenibilità’ in relazione ai Goals presi in considerazione e soprattutto utile a capire come essere cittadini responsabili ed attivi al fine di favorire ad un livello locale: consapevolezza, analisi, co-responsabilità ed azioni concrete. • Per capire il luogo della propria vita quotidiana Chi ci abita La sua storia Dove ci si incontra Cosa ci piace e non ci piace Chi fa cosa Chi decide ……………………………… *(Ires 2006 GENIUS LOCI Perché, quando e come realizzare una mappa di comunità Sue Clifford, Maurizio Maggi, Donatella Murtas).
Obiettivi dell’attività Essere informati e avere spirito critico 1. Le strutture decisionali del sistema locale e non (la gerarchia delle decisioni) 2. Interazioni e i legami tra le comunità locali e non (dal locale al globale) 3. La comunicazione di massa (media, social) Essere socialmente coinvolti e rispettosi della diversità 1. Differenze e identità 2. Differenze e legami tra le comunità 3. Differenze e rispetto della diversità Essere eticamente responsabili e impegnati 4. L’azione dell’agire consapevole dell’individuo e della comunità 5. Le regole, la responsabilità e l’etica 6. L’impegno concreto
Un’attività/lavoro – L’economia circolare (video 8) L’ c circolare in concreto riprende, in parte, i concetti di Daly, esposti all’inizio di questa presentazione. Rappresenta cioè quell’economia che incrementando il ciclo di vita dei prodotti, favorendone il loro riutilizzo, ottimizzando l’uso delle risorse per produrli sia in termini di materie prime che di energia e riducendo gli sprechi per ogni passaggio della vita del prodotto, tende a ridurre l’impatto sulle risorse della Terra preservandone la bio capacità. Qualche esempio: oggi in Europa un’auto rimane parcheggiata in media per il 92% della sua «esistenza», il 31% del cibo viene sprecato lungo la catena del valore, gli uffici in una giornata sono mediamente utilizzati per il 35%-40%, mentre la durata dei manufatti delle nostre industrie non supera i 9 anni. Uno dei più autorevoli studi del settore, il rapporto «Growth Within», stilato da McKinsey con la Fondazione MacArthur ha calcolato quanto costa al Vecchio Continente la somma di questi sprechi: 7,2 trilioni di euro* *Circular economy report-Growth Within di Ellen MacArthur Foundation stilato da McKinsey
Ridurre lo spreco di cibo
Obiettivi dell’attività Essere informati e avere spirito critico 1. Riflettere sul tema dello spreco alimentare 2. Raccogliere dati sulla quantità e tipologia di cibo viene sprecato all’interno della propria famiglia, quartiere, comune, nazione, Unione Europea 3. Capire come si distribuisce la fame nel mondo e quante persone ne soffrono Essere socialmente coinvolti e rispettosi della diversità 1. Capire chi spreca cibo e chi ne ha accesso scarso o insufficiente 2. Capire la relazione tra cibo e religiosità 3. Il cibo come strumento di integrazione ed inclusione Essere eticamente responsabili e impegnati 1. Impegnarsi ad attuare un consumo consapevole volto da una parte a non sprecare cibo e dall’altra a produrre meno rifiuti 2. Attuare un impegno concreto nell’ambito del proprio quotidiano a scuola come in famiglia, come con gli amici, per ridurre l’impatto delle proprie abitudini alimentari 3. Partecipare per quanto possibili ad azioni sociali quali ad esempio le attività del Banco Alimentare
Link di approfondimento http://www.fao.org/sustainable-development-goals/en/ https://www.startthechange.eu/piattaforma-per-docenti-ed-educatori/ https://www.eda.admin.ch/agenda2030/it/home/agenda-2030/die-17-ziele-fuer-eine- nachhaltige-entwicklung.html https://www.unric.org/it/agenda-2030 www.footprintnetwork.org AA.VV. Il cibo che scegliamo-Percorsi Didattici- Pubblicazione ONG CISV
Link video 1. https://www.youtube.com/watch?v=epGSKxS-Oi0 2. https://www.youtube.com/watch?v=IWBHI4x2QdM 3. https://www.youtube.com/watch?v=G_pbLVhev5Q 4. https://www.youtube.com/watch?v=CiGG1xbglAk 5. https://it.euronews.com/2018/08/01/earth-overshoot-day-2018-pianeta-terra- risorse-esaurite 6. https://www.youtube.com/watch?v=fyGcCdh7BHw 7 .https://www.youtube.com/watch?v=RYEJBpAV2j8 8. https://www.youtube.com/watch?v=rRRF0qAqh2Q
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