LE STRATEGIE VACCINALI IN ITALIA E IN UMBRIA - REGIONE UMBRIA - Perugia,27.06.2015 - ordine-medici-perugia

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REGIONE UMBRIA

          LE STRATEGIE VACCINALI
            IN ITALIA E IN UMBRIA

Perugia,27.06.2015                    Mariadonata Giaimo
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STRATEGIA
               La parola strategia deriva dal termine greco
                στρατηγός (strateghós), ossia "generale".

« Descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per
impostare e successivamente coordinare le azioni tese a
raggiungere uno scopo predeterminato »
(Wikipedia)

« La tecnica di individuare gli obiettivi generali di qualsiasi
settore di attività pubbliche e private, nonché i modi e i mezzi
più opportuni per raggiungerli »
(Treccani)

« La progettazione, la preparazione e il coordinamento dei
diversi mezzi necessari per raggiungere un obiettivo importante
e di lungo periodo »
(Garzanti)

                     La strategia si applica a tutti i campi
                       in cui per raggiungere l'obiettivo
              sono necessarie una serie di operazioni separate,
              la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto.
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Strategia vaccinale

  L’ insieme di azioni dirette ad eradicare o
eliminare o contenere una malattia prevenibile
 con la vaccinazione, minimizzando i rischi e
utilizzando efficacemente le risorse disponibili
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Le strategie vaccinali

• Nel mondo

• In Europa

• In Italia

• In Umbria
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WHO – Global Vaccine Action Plan
                          2011 - 2020
                                          (approvato da 194 Stati membri nel maggio 2012)

                                                OBIETTIVO GENERALE

               PREVENIRE MILIONI DI MORTI ENTRO IL 2020,
         ATTRAVERSO UN ACCESSO PIÙ EQUO AI VACCINI ESISTENTI,
                   PER LE PERSONE DI TUTTI I PAESI.

Indicazioni-orientamenti sui singoli vaccini http://www.who.int/immunization/documents/positionpapers/en/

Catalogo delle raccomandazioni politiche di immunizzazione http://www.who.int/immunization/policy/catalogue/en/

Raccomandazioni per l’immunizzazione di routine http://www.who.int/immunization/policy/immunization_tables/en
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Centro europeo per la prevenzione e il
      controllo delle malattie (ECDC)
Agenzia dell'Unione Europea istituita nel 2005 con il mandato di: individuare, valutare e comunicare
       le minacce attuali ed emergenti per la salute umana provocate da malattie infettive.

Lavora in collaborazione con gli organismi nazionali di tutela della salute in
tutta Europa per rafforzare e sviluppare la sorveglianza delle malattie
infettive e sistemi di allerta precoce a livello continentale.

Grazie alla collaborazione con gli esperti di tutta Europa, produce
autorevoli pareri scientifici sui rischi posti dalle malattie infettive
attuali ed emergenti.
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ECDC: attività principali

Raccolta, analisi e interpretazione dei dati provenienti dagli Stati membri dell'UE su 52
malattie e condizioni trasmissibili

Predisposizione di una relazione epidemiologica annuale

Consulenza agli Stati membri e alle istituzioni dell'UE

Formazione in epidemiologia sul campo

Sostegno agli Stati membri nella preparazione nei confronti delle epidemie

Sostegno agli Stati membri con l'invio di esperti nel caso di focolai di malattie trasmissibili/
Collaborazione con l’WHO in caso di gravi epidemie fuori dall’UO

Creazione di una comunità «in rete» per la salute pubblica

Organizzazione di conferenze scientifiche

Collaborazione con altre Agenzie dell'UE: Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
                                            Agenzia europea per i medicinali (EMA)
                                            Agenzia europea dell'ambiente (AEA)
                                            Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
 (OEDT)
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ECDC programma pluriennale strategico 2014-2020
                       «Lavorare insieme per ridurre l'onere»

 Cap. 10.6 Malattie prevenibili con vaccino

                                           POLIO
 La Regione Europea è stata dichiarata libera dalla polio nel 2002. Dopo l’eradicazione la
 prima fase di messa a fuoco sarà quella di ridurre al minimo i rischi di reintroduzione del
 poliovirus e di monitorare la potenziale circolazione di poliovirus vaccino-derivato. ..

 MORBILLO E ROSOLIA
 Entro il 2015 il morbillo endemico e la trasmissione della rosolia nella Regione Europea
 avrebbero dovuto essere fermati.
 Inoltre, entro il 2020 tutti gli Stati membri dovrebbero attuare pienamente il processo di
 verifica della eliminazione del morbillo e della rosolia e dovrebbero sostenere fortemente lo
 sforzo globale per l’eradicazione di morbillo e rosolia
 .Tuttavia, l'accumulo nel tempo di persone non immuni e il conseguente formarsi di cluster
 - a livello sociale e/o di territorio - di persone non immuni continuerà ad essere di
 particolare interesse per il controllo di morbillo e rosolia nell'UE.
OBIETTIVI ECDC per il 2020:
1. Monitoraggio dei programmi di vaccinazione, con particolare riferimento alla copertura
   vaccinale, all'efficacia e all’impatto a livello comunitario.
2. Contributo agli obiettivi di eliminazione di morbillo e rosolia : supporto tecnico per
   aumentare copertura vaccinale, per identificare i gruppi meno abbienti, anche
   utilizzando nuove tecnologie (Questi sforzi continueranno se non sono stati raggiunti gli
   obiettivi originali, comprese le attività di comunicazione)
3. Consulenza scientifica sui nuovi vaccini e sviluppo di modelli generici per stimare
   conseguenze economiche, al fine di superare i problemi di disuguaglianza.
4. Aiuto agli Stati membri per aumentare la copertura vaccinale fino a livelli raccomandati
   fornendo supporto tecnico per:
          a) comunicazione best practice
          b) evidence sulle migliori pratiche nella vaccinazione
          c) scelte politiche
          d) individuazione di sacche di bassa copertura che possono incidere sui
             programmi vaccinali
5. Proposta un calendario vaccinale per tutta la vita a livello europeo fornendo strumenti
   per la valutazione di costo-efficacia ed elementi per il processo decisionale nazionale
Evoluzione di un programma di immunizzazione

                 Diagramma adattato da Chen RT et al. The Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).
                 Vaccine, 1994
I DIVERSI OBIETTIVI DEI PROGRAMMI VACCINALI

Controllo:
ridurre l’incidenza per evitare complicazioni derivanti dalla malattia
Influenza

Eliminazione:
non si verificano più casi di malattia autoctona nell’area geografica
considerata
Morbillo/rosolia

Eradicazione:
assenza della malattia e dell’agente patogeno in tutto il mondo.
Vaiolo
MORBILLO E ROSOLIA

WHO European Region :
Essential criteria and components supporting elimination

In conformità con la definizione di eliminazione, sono proposti i seguenti criteri
essenziali per la verifica della eliminazione del morbillo e rosolia nella regione:

• l'assenza di morbillo endemico e dei casi di rosolia in tutti gli Stati membri per
un periodo di almeno 36 mesi dall'ultimo caso conosciuto, con completa
interruzione      della      trasmissione         del        virus         endemico;

• la presenza di sistema di sorveglianza di alta qualità che è sensibile e
abbastanza specifico per individuare, verificare e classificare tutti i casi sospetti;

• l’evidenza della genotipizzazione che sostiene l'interruzione della trasmissione
endemica
WHO Regional Office for Europe
    Valuta l’attuazione delle strategie vaccinali

Eliminating measles and rubella
   Framework for the verification process
    in the WHO European Region 2014
Valutazione dello stato di avanzamento del processo di
eliminazione del morbillo e della rosolia nel nostro paese.

      Marzo 2015:visita in Italia di una delegazione
di funzionari dell’OMS e di componenti della Commissione
Regionale Europea di Verifica (CRV) dell’eliminazione del
                   morbillo e della rosolia
Raccomandazioni politiche e tecniche emanate dalla Commissione
per il miglioramento della performance del Paese in questo processo.

•   Verificare costantemente l’applicazione     del   Piano   nazionale   dei
    eliminazione del morbillo e della rosolia

•   Migliorare la sorveglianza integrata di morbillo e rosolia        anche
    costituendo un network nazionale di laboratori, coerenti con gli
    standard OMS, per la diagnosi delle due malattie e con particolare
    riguardo alla rosolia in gravidanza e congenita, che presentano
    maggiori difficoltà di diagnosi ed interpretazione dei risultati.

•   Organizzare una campagna di vaccinazione nei soggetti con età>2 anni,
    sostenuta da una campagna informativa ad hoc

•   Vaccinare gli operatori sanitari
Italia capofila per le strategie vaccinali
                    a livello mondiale
Comunicato stampa 387 AIFA           Washington, 29 settembre 2014
L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel
mondo.
È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì
scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco
(AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è
intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama.

“È   un importante riconoscimento scientifico e culturale all’Italia, soprattutto in questo momento in cui stanno
crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini – ha dichiarato il prof. Pecorelli - Dobbiamo intensificare le
campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni. Si tratta di un’operazione che
l’Italia intende condurre con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori, incluse le Università. Per prevenire la
diffusione di malattie da tempo eradicate nei paesi occidentali e che, oltre all’impatto drammatico che hanno su
decessi e patologie evitabili, impongono costi rilevanti ai sistemi sanitari”.
“Sul tema della salute dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale - ha affermato il Ministro Lorenzin - Il
tema dei vaccini sarà una delle priorità durante il semestre italiano di Presidenza Europea. Il nostro Paese si trova
al centro dell’area mediterranea e le molte crisi internazionali hanno portato a nuovi imponenti flussi migratori. È
necessario rafforzare i controlli nei confronti di malattie endemiche riemergenti come polio, tubercolosi, meningite
o morbillo. Se vogliamo evitare il collasso dei sistemi sanitari del Vecchio Continente dobbiamo rafforzare i processi
di vaccinazione verso tutte le persone che vivono in Europa. L’Italia, attraverso l’operazione Mare Nostrum, ha
svolto oltre 80.000 controlli sanitari negli ultimi mesi. Abbiamo già sufficiente esperienza per coordinare campagne
di prevenzione contro nuove possibili epidemie”.
Le strategie vaccinali in Italia
Piano
                            Piano nazionale di   Piano nazionale       nazionale
                               prevenzione       di prevenzione          della
                                2005-2007           2010-2012         Prevenzione
                                                                       2014-2018

   Circ.13/95.
                                    Piano                             Piano
Inserimento,                      Nazionale                         Nazionale
oltre alle v.          D.M.        Vaccini                         Prevenzione
obbligatorie, di                                     Piano
                   7/4/1999                                         Vaccinale       2015-2016
Pertosse,                         2005-2007        Nazionale
                    Calendario                                      2012-2014        ? Nuovo
Morbillo;                         (Meningo C e    Vaccinazioni
                       delle                                                          PNPV
Rosolia,                           Pneumo nei      2010-2012
                   vaccinazioni     soggetti a
Parotite, H.
influenzae b         per l'età       rischio)
                     evolutiva
e Influenza.          Piano
                    Nazionale
                   Vaccini 1999
Piano Nazionale
Prevenzione Vaccinale
       (PNPV)
     2012 – 2014
Capisaldi di una strategia vaccinale

1. la conoscenza della situazione epidemiologica pre-vaccinale e
   l’implementazione di un’efficace sorveglianza che continui anche dopo
   l’introduzione del vaccino
2. un vaccino efficace e sicuro
3. un’efficace sorveglianza degli eventi avversi post-vaccinali
4. la formazione degli operatori sanitari coinvolti
5. l’informazione della popolazione
6. la vaccinazione della popolazione target
7. la valutazione dei risultati
Problema di salute

  Programma di vaccinazione:
applicazione della strategia di vaccinazione
         individuata come ottimale

        Disponibilità di un vaccino
             efficace e sicuro
Cosa c’è dentro il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014
Alberto E. Tozzi, Marta Ciofi degli Atti
Cosa c’è dentro il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014
Alberto E. Tozzi, Marta Ciofi degli Atti
Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014:
            “Modello decisionale per l’adozione/modifica
                delle strategie di offerta vaccinale”

 “(…) Le decisioni in ordine agli obiettivi generali di prevenzione nel nostro Paese vengono
adottate nell’ambito del Piano Nazionale di Prevenzione approvato con atto di intesa tra lo Stato e
le Regioni e PA e periodicamente aggiornato…..
Gli organi tecnici incaricati dal Ministero della Salute e dalle Regioni effettuano il reperimento e
l’analisi delle informazioni necessarie a completare le valutazioni indicate negli 8 punti del metodo
operativo* descritto verificando l’attendibilità e l’indipendenza delle fonti utilizzate.
L’istruttoria si conclude con la proposta di un giudizio finale che viene sottoposto all’esame del
Coordinamento Interregionale della prevenzione e del Ministero della Salute.”

* basato su Health Tecnology Asssessment (HTA) e ai criteri della W H O – prevede un processo multidisciplinare e indirizzato a supportare le
scelte politiche che si propone come ponte tra il mondo scientifico e quello politico, trasferendo le migliori evidenze scientifiche disponibili ai decisori
istituzionali.
Gli obiettivi del PNPV

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Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014:
“Modello decisionale per l’adozione/modifica delle strategie di offerta
                             vaccinale”
Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014:
“Modello decisionale per l’adozione/modifica delle
          strategie di offerta vaccinale”
Altri fattori da considerare
nella decisione per l’introduzione di nuovi vaccini

Pressione case farmaceutiche e immissione in
commercio di nuovi vaccini

Evidenze di sicurezza e di efficacia del vaccino e di
durata nel tempo dell’immunità

Valutazioni economiche e vincoli MEF

Tenuta dell’organizzazione locale

Armonizzazione del calendario vaccinale
Le strategie vaccinali presuppongono sinergie

           DISTRETTO          DIPARTIMENTO DI
                               PREVENZIONE

                     Protocolli
                     vaccinali
                            SOCIETÀ SCIENTIFICHE
              MMG           EQUIPES TERRITORIALI
              PLS

  per raggiungere gli obiettivi previsti….
Cosa c’è dentro il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014
Alberto E. Tozzi, Marta Ciofi degli Atti
Obiettivi nazionali di copertura (PNPV 2012 - 2014 e PNEMoRC)
                                                                                            Copertura            Copertura Copertura
                                                                                            REGIONE                ASL       DSSB
 Difterite/tetano/pertosse                        3 dosi a 24 mesi                               95%
 Poliomielite                                     3 dosi a 24 mesi                               95%
 Epatite B                                        3 dosi a 24 mesi                               95%
 Emofilo b                                        3 dosi a 24 mesi                               95%
 Pneumococco                                      3 dosi a 24 mesi                               95%
 Morbillo/parotite/rosolia                 I° dose a 13-15 mesi                                  95%                  95%              90%
 Morbillo/parotite/rosolia                  II°    dose a 5-6 anni                               95%                  95%              90%
 Meningococco                              1 dose a 13-15 mesi                                   95%
 Difterite/tetano/pertosse                  IV°     dose a 5-6 anni                              95%
 Poliomielite                               IV°     dose a 5-6 anni                              95%
 Meningococco C                 1 dose adolescenti                                           95%
 HPV                                                                                   70% coorte 2001
 ciclo 3 dosi dodicenni (F) >>>2 dosi dal 2014                                         80% coorte 2002
                                                                                       95% coorte 2003
 Varicella*
                                                                                           Offerta attiva
 (adolescenti suscettibili, donne in età fertile e sogg. a rischio)
 Influenza                                                                                  75% min.
 ultrasessantacinquenni e gruppi a rischio                                                  95%max.
 Rosolia                                             donne in età fertile                      95%
* Raggiungimento e mantenimento di coperture vaccinali per 1 dose di vaccinazione antivaricella ≥ 95% entro i 2 anni di età, a partire dalla coorte 2014.
  Raggiungimento e mantenimento di coperture vaccinali per 2 dosi di vaccinazione antivaricella ≥ 95% nei bambini di 5-6 anni di età e negli adolescenti,
  a partire dalla coorte 2014.
Alcune scelte delle Regioni……………
Programmazione regionale
PIANO NAZIONALE VACCINAZIONI 2010-2012
PIANO NAZIONALE PREVENZIONE VACCINALE 2012 – 2014

DGR 4/2/2008 n. 84
Aggiornamento protocollo regionale per le vaccinazioni di cui alle DD.G.R. nn. 1871/2002 e 2033/2007

                              Offerta attiva e gratuita
                        MeningococcoC, pneumococco, HPV

DGR 28/5/2012 n. 607
Recepimento del "Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
(PNEMoRc) 2010-2015" , del “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014” e integrazione
del Protocollo regionale delle vaccinazioni raccomandate di cui alla DGR n. 84/2008

                             Co-payment HPV fino a 25 anni
                               Rinvio antivaricella al 2015
Obiettivi Specifici del
Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014

        Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018
Mantenere e sviluppare attività di sorveglianza epidemiologica delle malattie
suscettibili di vaccinazione

Collegare flussi informativi M.I. e anagrafi vaccinali

Garantire offerta attiva e gratuita e livelli di copertura stabiliti per alcune
vaccinazioni

Garantire l'offerta attiva e gratuita nei gruppi e rischio, negli O.S., nelle
popolazioni difficili da raggiungere

Garantire la disponibilità di vaccini da somministrare in co-payment

Progettare e realizzare azioni per potenziare l'informazione e la comunicazione
al fine di promuovere l'aggiornamento dei professionisti sanitari
e di diffondere la cultura della prevenzione vaccinale come scelta consapevole
e responsabile dei cittadini.
Il Piano Regionale di
Prevenzione 2014-2018:
    gli obiettivi
     il percorso
      i progetti

 Mariadonata Giaimo
10 PROGRAMMI

  1.    Vita da sani
  2.    Un invito da non rifiutare
  3.    Impariamo a resistere
  4.    Programma donna
  5.    Lavoro e salute
  6.    Conoscere per decidere
  7.    ComuniCare
  8.    Cibo: cultura e salute
  9.     RandAgiamo
  10.   Gestire le emergenze
Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018

• Programma 2. Un invito da non rifiutare
• Progetto 2.3 - Migliorare l’offerta vaccinale garantendo
 standard di sicurezza e qualità

• Programma 6. Conoscere per decidere
• Progetto 6.1 - Migliorare la sorveglianza delle malattie infettive
 per azioni di prevenzione e controllo più efficaci
Calendario vaccinale Regione Umbria
               Vaccino            3°     5°    11°    13°     15°     5-6       12       12-14   18–65    > 65
               contro            mese   mese   mese   mese    mese    anni     anni       anni    anni    anni

             Difterite-tetano-                                                                                      *Richiamo
                                 DTPa DTPa       DTPa                 DTPa               dTpa*                     ogni 10 anni
             pertosse (DTPa)
ESAVALENTE

             Poliomielite
                                 IPV    IPV       IPV                  IPV
             (IPV)
             Epatite di tipo B                   Ep.B
                                 Ep.B   Ep.B
             (HBV)

             Emofilo b (Hib)     Hib    Hib       Hib

Morbillo-parotite-
                                                          MPR         MPR
rosolia (MPR)
                                                                                                                       PPV
                                                                      PPV
Pneumococco                      PCV    PCV       PCV                                                               Richiamo
                                                                     (PCV)                                         ogni 5 anni

Meningococco C
                                                          Men C               Men C
(MenC)
Papilloma Virus
                                                                               HPV
(HPV)

                                                                                                                      Nuovo
Influenza                                                                                                influen
                                                        Influenza (soggetti a rischio)                               vaccino
                                                                                                            za      ogni anno
COPERTURE VACCINALI IN ITALIA
                              per le vaccinazioni dell’infanzia al 31.12.2013

                      *

* Copertura esavalente al 31.12.2014 : 95,5%
Coperture vaccinali in Umbria
                                per morbillo e meningococco C   al 31.12.2014.

        MORBILLO I dose a 24 mesi (coorte 2012)        MENINGOCCO C I dose a 24 mesi (coorte 2012)

100,0                                                  100,00
 95,0                                                   95,00
 90,0                                                   90,00
 85,0                                                   85,00
 80,0                                                   80,00
 75,0                                                   75,00
 70,0                                                   70,00
 65,0                                                   65,00
 60,0                                                   60,00
 55,0                                                   55,00
 50,0                                                   50,00
          Az USL 1   Az USL 2      Regione                      Az USL 1    Az USL 2    Regione

    MORBILLO I dose a 36 mesi (coorte 2011)            MENINGOCCO C I dose a 36 mesi (coorte 2011)

100,0                   94,1                           100,0
             92,4                     93,1
 95,0                                                   95,0      90,1           89,4     89,8
 90,0                                                   90,0
 85,0                                                   85,0
 80,0                                                   80,0
 75,0                                                   75,0
 70,0                                                   70,0
 65,0                                                   65,0
                                                        60,0
 60,0
                                                        55,0
 55,0
                                                        50,0
 50,0
                                                                Az USL 1   Az USL 2     Regione
          Az USL 1   Az USL 2      Regione
Copertura per HPV / rilevazione semestrale ISS
Rilevazione avanzamento programma vaccinazione,
dall'avvio al 31 dicembre 2014

                            N. di prime                  % vaccinate
 Coorte    n° residenti                    N. di cicli                   % vaccinate con
                                dosi                     con almeno 1                          Stato della chiamata attiva
 nascita       (1)                        completati                    ciclo completo (2)
                          somministrate                      dose
 2003         3324           1743            420          52,4%             12,6%                               Chiamata in corso

 2002                                                                                          Chiamata completata, vaccinazione
              3439           2789           2491          81,1%             72,4%                   offerta in ogni occasione utile
 2001         3363           2817           2690          83,8%             80,0%                            Chiamata completata
 2000         3457           2873           2834          83,1%             82,0%                            Chiamata completata
 1999         3251           2684           2626          82,6%             80,8%                            Chiamata completata
 1998         3288           2709           2649          82,4%             80,6%                            Chiamata completata
 1997         3269           2673           2617          81,8%             80,1%                            Chiamata completata
 1996         3301           1658           1625          50,2%             49,2%            Coorte non oggetto di chiamata attiva

 1995         3374            552            525           16,4%             15,6%           Coorte non oggetto di chiamata attiva
 1994         3367            446            411           13,2%             12,2%           Coorte non oggetto di chiamata attiva
 1993         3511            294            277            8,4%             7,9%            Coorte non oggetto di chiamata attiva
 1992         3655            207            185            5,7%             5,1%            Coorte non oggetto di chiamata attiva
 1991         3555            115             97            3,2%             2,7%            Coorte non oggetto di chiamata attiva
 1990         3731             48             37            1,3%             1,0%            Coorte non oggetto di chiamata attiva
IL PERCORSO UMBRO

PER LA QUALITÀ DEI SERVIZI VACCINALI
PIANO REGIONALE VACCINAZIONI 2007
                  obiettivi generali

                  Miglioramento
                  della qualità dei
                  servizi vaccinali

                              • Mantenimento di
• Completamento e
                                elevati livelli di
 miglioramento anagrafi         copertura vaccinale
 vaccinali informatizzate       per MPR e per i
                                vaccini previsti dal
                                PNV
PIANO REGIONALE VACCINAZIONI
                                  Obiettivi
Completare e migliorare le anagrafi vaccinali
                   - unificare codifiche vaccinazioni
                   - collegare ASL e Regione - Servizio Prevenzione
                   - collegare in rete MMG per campagna antinfluenzale
                   - aggiornare Operatori Servizi vaccinali sul software

Migliorare la qualità servizi vaccinali
                     - elaborare linee guida regionali
                     - effettuare ricognizione strutturale e organizzativa servizi vaccinali
                     - organizzare corso per Operatori servizi vaccinali
                     - predisporre questionario per valutare il gradimento del servizio da
                       parte degli utenti

Mantenere coperture vaccinali per MPR e per vaccini previsti dal PNV
                per i soggetti vulnerabili
                  - produrre rapporti su malattie infettive e vaccinazioni
                  - valutare campagna morbillo e migliorare coperture
                  - inserire assistibili nel software dei MMG e valutare coperture
                    per età e categorie
                  - corso per PLS
                  - approvare nuovo protocollo regionale
                  - produrre materiale informativo
Valutare e migliorare
               la qualità dei servizi vaccinali                  (D .G.R. 11.06..07 n.962)

                 Linee guida finalizzate al miglioramento della pratica vaccinale e
                               ad una maggiore efficienza dei servizi

                                         Obiettivi specifici

Attuare la ricognizione della qualità strutturale,tecnologica, organizzativa
delle sedi vaccinali dopo la definizione di standard di qualità accettabili

Elaborare linee guida regionali
relative all’esecuzione dell’attività vaccinale

Elaborare schede per l’anamnesi prevaccinale
e procedura per la rilevazione delle controindicazioni vere

Elaborare un protocollo per il “dissenso informato”
Definizione di standard di qualità per le sedi vaccinali
                           e ricognizione

                             Requisiti strutturali

Requisiti minimi DPR 14.01.1997 + Requisiti specifici legati alla attività
vaccinale:
           Sale d’attesa-Servizi
           Ambulatorio
           Arredi

                            Requisiti tecnologici

 Strumentazioni/S.I.
 Attrezzature per il mantenimento della catena del freddo
 Farmaci e presidi per l’urgenza

                           Requisiti organizzativi

 Competenze e professionalità
 Procedure
 Valutazione attività
Valutazione qualità
• Trasmissione dati elaborati della ricognizione e
 valutazione con i Responsabili dei distretti

• Invio ai D.G. delle Az. USL:
   - dei risultati finali della ricognizione delle
     valutazioni
   - dei livelli di copertura raggiunti per MPR, per le
     vaccinazioni dell’infanzia contenute nel protocollo,
     per l’influenza

• Interpretazione dei risultati dei questionari compilati
 dai genitori dei nuovi nati
  vaccinazioni_10x21_2_04giu2008.pdf
  vaccini-questionario_A4-3ante_10dic2008.pdf
Materiali informativi
OBIETTIVI DIRETTORI GENERALI

DGR 970 del 30.07.2012 “Misure di riordino e razionalizzazione dei servizi
del sistema Sanitario Regionale di cui alla DGR n. 609/2012.   Adozione
provvedimenti conseguenti.”

    Riorganizzazione/accorpamento dei punti di erogazione delle
    vaccinazioni, localizzandoli possibilmente presso i Centri di Salute, al
    fine di rendere l’erogazione delle prestazioni, estendendo l’orario di
    apertura, più rispondente alle esigenze della popolazione locale.

    Miglioramento della appropriatezza delle prestazioni offerte dai Servizi
    (in base anche ai requisiti già individuati a suo tempo con DGR n. 962
    del 11/06/2007 “Linee guida vincolanti per le Az. USL finalizzate al
    miglioramento della pratica vaccinale e ad una maggiore efficienza dei
    Servizi”)
Le prospettive (Progetto 2.3 del PRP 2014-2018):

Aggiornamento protocollo regionale: introduzione nuovi vaccini???
   • Meningococco B
   • Meningococco quadrivalente
   • MPRV
   • HPV per i maschi
   • HPV 9-valente
   • Rotavirus
   • Herpes Zoster

Proposta nuovo PNPV elaborata dal Consiglio Superiore di Sanità

Calendario vaccinale per la vita SITi, FIP, FIMP, SIMMG
ISS su vaccino antimeningo B

Vaccinazione anti-meningococco B: dati ed evidenze disponibili per l’introduzione in nuovi nati e adolescenti.
Maria Cristina Rota, Antonino Bella, Franca D’Angelo, Massimo Fabiani, Cristina Giambi, Eleonora Lacorte, Marina Maggini, Roberto
Raschetti, Caterina Rizzo, Silvia Declich
2015, iii, 63 p. Rapporti ISTISAN 15/12
Rispetto ad altre malattie prevenibili da vaccino, l’incidenza della malattia invasiva da meningococco sierogruppo B in Italia non è elevata
(3,44 per 100.000 nei bambini nel primo anno di vita e 1,07 per 100.000 in quelli di età 1-4 anni); tuttavia si tratta di una patologia con un
alto tasso di letalità e rischio elevato di complicanze. Il vaccino contro il meningococco B (4CMenB) mostra, ad oggi, un buon profilo
di immunogenicità nei confronti delle malattie invasive da meningococco B, ma rimangono aperti alcuni quesiti relativi all’efficacia
clinica, la durata della risposta immunitaria nel tempo e l’effetto della vaccinazione sulla circolazione del patogeno. Per l’attuazione
di una strategia di vaccinazione estesa devono essere considerati anche gli aspetti relativi alle possibili ricadute dell’introduzione di questa
vaccinazione sull’organizzazione dei servizi vaccinali e sull’accettazione da parte delle famiglie.
Sulla base di considerazioni sul rischio/beneficio individuale, sembra esserci consenso sull’uso di questo vaccino nel corso di
focolai epidemici e sull’offerta a gruppi ad alto rischio (es. i soggetti immunodepressi).

4.3. In sintesi
Solo il Regno Unito, fra i Paesi esaminati, ha raccomandato l’introduzione della vaccinazione universale dei nuovi nati, ma a condizione che il
vaccino sia disponibile a basso
costo.
In cinque (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, USA) è prevista, sulla base di considerazioni di rischio/beneficio individuale, la vaccinazione
di persone ad aumentato rischio di contrarre la malattia (ad esempio i soggetti immunodepressi e le persone esposte per motivi occupazionali
come il laboratoristi) e l’utilizzo nel corso di focolai epidemici.
Tre Paesi (Belgio, Irlanda e Canada), sebbene stiano discutendo l’argomento, non hanno ancora preso una posizione ufficiale.
Nei Paesi che hanno espresso una posizione sembrano ancora oggetto di valutazione i seguenti aspetti: assenza di dati di efficacia clinica del
vaccino, limitata evidenza di persistenza degli anticorpi battericidi contro i quattro antigeni vaccinali, mancanza di dati sulla durata della protezione,
difficoltà di integrare il nuovo vaccino nel calendario vaccinale, mancanza di dati conclusivi sull’effetto del vaccino sull’acquisizione dello stato di
portatore.
Grazie
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